Trattamenti contro la Carpocapsa
Le sommatorie termiche raggiunte nelle principali zone frutticole, e usate nei modelli
previsionali per la Carpocapsa, hanno ormai superato i 200 gradi giorno. Queste
corrispondono sostanzialmente alla presenza delle prime uova. In alcune trappole inoltre
sono stati trovati, la scorsa settimana, i primi esemplari di adulti freschi.
Questo significa che in praticamente tutte le zone le condizioni per effettuare il primo
trattamento insetticida sono state raggiunte; nelle zone molto precoci e calde (conoidi) se
si usa un ovo-larvicida è il caso di intervenire già questa settimana, mentre in quelle più
tardive si può aspettare l’inizio della prossima. I prodotti utilizzabili sono della tipologia:
Coragen, Dimilin o Simili, Steward, Prodigy (vedi tabella seguente). Utilizzando invece
Calypso o un altro prodotto ad azione larvicida si consiglia di aspettare ancora una
settimana-dieci giorni.
In considerazione del fatto che la prima generazione della Carpocapsa schiude dalle uova
deposte sulle foglie, dall’ovideposizione alla penetrazione delle larve trascorrono alcuni
giorni, perché le larve si devono spostare dalle foglie alle meline. In ogni caso però è
opportuno che il prodotto sia già presente sulle foglie prima che le larve schiudano.
Questi trattamenti garantiscono una copertura fino a circa metà giugno, momento nel
quale verranno applicati i diffusori Ecodian del disorientamento. Nelle zone dove si
applicano i diffusori Shin-etsu della confusione o simili, o sistemi spray, va comunque
effettuato il primo trattamento con le stesse modalità. Nei frutteti biologici si consiglia
l’utilizzo di virus della granulosi (Madex o simili) in questi giorni, che poi andrà ripetuto
dopo 7/8 giorni. Dove non si applica la confusione sessuale occorrerà effettuare almeno
un ulteriore trattamento.
I prodotti registrati a base di virus della granulosi o carpovirusine sono: Carpostop, Madex
top (granulovirus per sola carpocapsa); Madex twin contro Carpocapsa e Cydia molesta; si
consiglia di intervenire in prossimità della schiusura delle uova e proseguire ad intervalli di
7/8 giorni soleggiati. Se non si applicano i diffusori della confusione, normalmente si
consigliano con questi prodotti due-massimo tre trattamenti per ogni generazione, vista la
loro bassa persistenza. Si consiglia di effettuare i trattamenti sulla prima generazione con
Madex top (contro carpocapsa), e poi in estate, sulla seconda generazione, proseguire con
Madex twin, perché potrebbero esserci maggiori problemi di Cydia molesta nel prosieguo
della stagione.
I prodotti a base di virus della granulosi, oltre che per l’agricoltura biologica possono essere
utilizzati anche negli altri frutteti, principalmente per contrastare il meccanismo della
resistenza agli insetticidi convenzionali.
In ogni caso nei grossi comprensori frutticoli si consiglia comunque di applicare i diffusori
della confusione.
Inizio volo-ovideposizione
Nome commerciale
g-ml/hl
diflubenzuron
triflumuron
Dimilin ecc
Alsystin, Agrimix ecc.
300
25
Ovideposizione - schiusura uova
Nome commerciale
g-ml/hl
clorantraniliprole
abamectina + clorantraniliprole
metossifenozide
Coragen
Voliam targo
Prodigy, Intrepid ecc
18 - 20
75
40
N° max
trattamenti
2
2
3
virus della granulosi
Carpostop, Madex 100,
Carpovirusine Plus ecc
100
-
Comparsa larve
Nome commerciale
g-ml/hl
clorpirifos etile (1)
Pyrinex ME 22.6%
Alisè 75
Affirm
Laser
Success
Calypso
160-210
55-70
300
30
100
25
N° max
trattamenti
2
emamectina benzoato
spinosad
Thiacloprid (2)
n° max
trattamenti
3
2
2
3
1
(1) clorpirifos etile: a partire dal 10 agosto 2016 saranno adottati nuovi limiti massimi di residui
(LMR) del clorpirifos su diverse colture. Il melo subirà una modifica del LMR da 0.5 ppm a 0.01
ppm, pertanto sulla nuova etichetta riporterà: “solo fino a fioritura”. In via cautelativa,
quest’anno onde evitare problemi soprattutto per la merce che viene esportata, si raccomanda di
sospenderne l’uso almeno 90 giorni prima della raccolta. Pertanto raccomandiamo di non usare
prodotti a base di clorpirifos etile dopo giugno.
(2) thiacloprid: non ammesso contro la prima generazione.
Ticchiolatura
In base al modello previsionale Rim-pro che viene applicato usando i dati di diverse
centraline dislocate nella valle, l’infezione più grave è stata quella di metà aprile, che ha
dato luogo ad un notevole rilascio di spore. In diversi frutteti si sono osservate macchie
dovute evidentemente a questa infezione.
volo delle spore
piogge
bagnature
Spore mature
Spore immature
Il rischio di infezione in seguito è calato, principalmente a causa dell’”esaurimento” del
potenziale di spore disponibili, che ormi risultano quasi completamente rilasciate.
Tuttavia con le piogge della scorsa settimana (oltre 40 mm nei principali comprensori) si è
verificato un altro evento importante, con valori di Rim superiori a 600 in tutte le zone
monitorate (vedere grafico seguente). Le previsioni di pioggia per i prossimi giorni
vengono segnalate dal modello come poco pericolose; ormai infatti siamo verso la fine del
periodo delle infezioni primarie, essendo il potenziale di ascospore ormai quasi del tutto
esaurito.
Consigliamo di rinnovare semplicemente le coperture con dithianon (Delan) a 60-70 ml/hl,
o in alternativa Ohayo o Banjo (fluazinam) a 70 ml/hl. È ancora possibile utilizzare il
penthiopyrad (Fontelis) a 75 g/hl come prodotto di copertura, efficace anche contro l’oidio.
Data la sua elevata persistenza si consigliano trattamenti distanziati anche di 10-12 giorni
(in ogni caso almeno 7 giorni tra due interventi). Attenzione a non miscelare con zolfi, e
tenere qualche giorno di distanza da eventuali trattamenti con zolfo, in quanto è formulato
in sospensione in base olio e la miscela con zolfo o trattamenti ravvicinati potrebbero dare
origine a fitotossicità.
Si ringraziano per la collaborazione Melavì e ERSAF-Servizio fitosanitario regionale, che hanno
gentilmente messo a disposizione le centraline sulle quale viene applicato il modello previsionale.
Oidio
Il rischio di infezioni di oidio continua a rimanere elevato, a causa delle condizioni meteo
favorevoli (persistere di condizioni asciutte e ventose), e alla già elevata presenza di
germogli infetti, pertanto si raccomanda di rinnovare periodicamente le coperture con zolfo
(es. Thiopron, che ha una elevata persistenza). Attenzione a non miscelare con Fontelis.
Concimazioni In considerazione dello sviluppo dei frutticini già avanzato, si consigliano
prossimamente, se le temperature si alzeranno, dopo aver effettuato delle concimazioni
fogliari a base di sali di magnesio per la filloptosi, quelle a base di calcio contro la
butteratura amara.
Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 18 maggio 2016