Promuovere lo spirito d`intraprendenza dei giovani

Promuovere lo spirito
d’intraprendenza dei giovani
Alessandro Rosina
[email protected]
Aiutare i giovani a guardare lontano (1)
C’era un tempo un villaggio nel quale, a partire da un certo anno,
iniziarono a nascere bambini con un secondo occhio.
Alla nascita del primo bambino siffatto si pensò ad uno scherzo della
natura.
Ma poi, dopo il secondo, il terzo e tutti gli altri, divenne evidente che
si trattava di qualcosa di sistematico, che riguardava tutti i nuovi nati.
All’inizio i genitori rimasero interdetti, ma poi la questione estetica
venne subito superata.
In fondo il secondo occhio non li rendeva più brutti, erano solo un po’
diversi rispetto ai genitori che ne avevano solo uno al centro della
fronte.
E poi anche i figli degli altri erano nelle stesse condizioni, quindi tutti
ben presto se ne fecero una ragione.
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Cosa poi servisse quel secondo occhio non era chiaro.
In fondo fino ad allora si era vissuti bene anche senza quel doppio
dispositivo visivo.
I vecchi saggi sentenziarono comunque che non serviva a nulla e che
anzi i figli rischiavano di crescere distratti e confusi.
Nessuno si preoccupò quindi di trovare il modo migliore di vedere
con un occhio in più e i bambini crescendo si abituarono presto a
tenerlo chiuso accontentandosi di osservare il mondo come facevano
le vecchie generazioni.
In un villaggio vicino successe la stessa cosa, ma i vecchi erano lì più
saggi e considerarono un dono per tutta la comunità il fatto che le
nuove generazioni si trovassero con potenzialità visive aggiuntive
rispetto ai padri.
Cercarono di capire come aiutarli a sviluppare meglio tale dotazione
innovativa e si trovarono alla fine con giovani che sapevano cacciare
con più destrezza e costruire prodotti più raffinati rispetto ai loro
genitori.
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Il primo villaggio lo potremmo chiamare
“conservazione del vecchio”.
Il secondo, invece, “promozione del nuovo”.
Quale dei due villaggi crescerà con più prosperità?
Quale dei due assomiglia di più all’Italia di oggi?
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Commissione Europea:
Le sfide del XXI secolo si vincono con la promozione
di una piena partecipazione dei giovani nella società e
nel MdL
Capitale umano delle nuove generazioni considerato
cruciale per lo sviluppo sociale ed economico.
Le economie che cresceranno di più sono quelle che
investiranno di più sul capitale umano.
Competizione internazionale per avere i migliori talenti.
•
•
Formazione di qualità e promoz. attiva dei giovani nel MdL
Attrazione talenti dall’estero
Italia carente su entrambi i fronti (e infatti non cresce).
Spesa in istruzione su Pil
Fonte: Education at a Glance, OECD 2010 (Peragine 2011)
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Valorizzazione del capitale umano
Tasso di attività e titolo di studio (25-29)
(2007, Eurostat)
Media Europea sotto 90% per laureati (pre-crisi)
Molto sotto tale media Italia (69,3%), Ungheria,
Rep. Ceca.
Solo in Italia laureati con tasso più basso rispetto al
diploma di scuola secondaria.
Nei paesi dell’Est la bassa occupazione è
maggiormente concentrata su titolo bassi
(Ungheria, Rep. Ceca, Bulgaria, Polonia, Romania).
Basso
74.2
69.8
85.3
78.6
68.3
67.7
Eu-27
Italia
Spagna
Francia
Regno Unito
Germania
Medio
81.9
73.8
84.7
88.7
84.7
81.6
Alto
89.3
69.3
88.5
90.7
92.5
92.3
Alto - Medio
15.1
-0.5
3.2
12.1
24.2
24.6
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Percentuale di giovani (16-30 anni) disoccupati
che vivono con i genitori (Fonte: dati ECHP)
Italy
Spain
Ireland
Portugal
Greece
Belgium
France
UK
Germany
Sweden
Finland
Denmark
Netherlands
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
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Spesa sociale per disoccupazione, casa ed esclusione sociale
e % 15-30 che dip. ec. dai genitori (2007-08)
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Investimento in Ricerca e sviluppo (2006)
Valori più bassi si osservano nei paesi dove meno opportunità occup. per i giovani
Investimenti in R&S e % 15-30 che dip. ec. dai genitori (2007)
Fonte: Rosina A. (2011), Aiutare i giovani a guardare lontano, (in uscita su lavoce.info).
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Aiutare i giovani a guardare lontano (2)
Non stupiamoci allora se, come risulta dall’ultimo rapporto
della Fondazione Migrantes,
oltre 4 giovani italiani su 10 sono pronti ad andarsene all’estero
alla prima occasione.
Quando infatti varcano il confine il secondo occhio
improvvisamente si riaccende
e par loro di poter fare meglio e di più di quanto riuscivano a
fare nella madre patria.
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L’Italia è come un vascello che rimane fermo,
mentre soffia il vento del cambiamento,
perché i giovani sono lasciati
come vele ripiegate.
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