Etnologia

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19/02/2015 |
Etnologia
L'etnologia è una scienza che studia le culture e le forme sociali sia del passato sia contemporanee. Disciplina
comparativa e interpretativa, si basa sull'etnografia, cioè sull'osservazione, l'investigazione e la descrizione
delle realtà socioculturali proprie delle singole culture. Si possono grosso modo considerare sinonimi i termini
di antropologia culturale, che discende dalla tradizione scientifica statunitense, e di antropologia sociale, in
uso soprattutto nei Paesi anglosassoni (Antropologia). Una disciplina affine è l'etnologia europea, cioè lo
studio del Folclore (o delle tradizioni popolari), mentre vi sono sovrapposizioni di metodo e campo di
applicazione con la Sociologia e la Storia sociale. Al suo diffondersi in Europa, nel XIX sec., l'etnologia si
occupava soprattutto di culture extraeuropee, delle cosiddette pop. o società arcaiche, che la mentalità
imperialistica considerava "primitive". Oggi le ricerche etnologiche si occupano anche dello studio di società
più complesse, che presentano gruppi marginali o sottoculture, e dei cambiamenti sociali.
Come disciplina acc. autonoma l'etnologia è in Svizzera relativamente recente; a lungo è stata considerata
come complemento o come parte di altre discipline, in particolare della geografia. La prima opera
precorritrice dell'etnologia fu Il matriarcato di Johann Jakob Bachofen (pubblicato nel 1861, in it. nel 1988),
che poneva la questione della nascita e dei primi sviluppi della cultura e della religione. Già nel corso del XIX
sec. sorsero a Zurigo, Basilea, Berna, Neuchâtel e San Gallo soc. geografiche ed etno-geografiche, che
pubblicavano, nei loro rapporti annuali, relazioni su culture e popoli poco conosciuti realizzate da viaggiatori,
missionari, mercanti e diplomatici. Collezioni private del medesimo periodo stimolarono la fondazione dei
grandi musei etnografici e quindi anche l'introduzione dell'etnologia quale materia acc. I primi corsi di
etnologia presso un'univ. sviz. furono tenuti da Otto Stoll a Zurigo. Nel 1912 l'etnologo franc. Arnold Van
Gennep insegnò etnografia e storia comparata delle civilizzazioni all'Univ. di Neuchâtel. A Basilea, i due
eruditi Fritz e Paul Sarasin pubblicarono le loro ricerche etnografiche già attorno al 1900. Sempre a Basilea,
nel 1917 venne istituita la prima cattedra straordinaria di etnologia, assegnata a Felix Speiser, divenuta
ordinaria nel 1963. Stimolati dalle raccolte museali, gli studi si concentrarono anche sotto i successori di
Speiser - Alfred Bühler e Meinhard Schuster - soprattutto sulla Melanesia, cui si aggiunse l'Africa quale
ulteriore campo di attività. La prima cattedra ordinaria sviz. di etnologia venne istituita nel 1942 presso l'Univ.
di Friburgo, con Wilhelm Schmidt, fondatore e direttore dell'Ist. Anthropos di Vienna, trasferito a Posieux (oggi
com. Hauterive, FR) nel 1938. Tra il 1960 e il 1989, l'interesse si focalizzò sulle culture africane, oggi piuttosto
su quelle dell'area mediterranea e dell'Europa dell'est. A Zurigo, Alfred Steinmann insegnò etnologia nel
quadro della geografia dal 1963, anno in cui fu chiamato Karl Henking (etnologia delle religioni e delle arti).
Una cattedra vera e propria fu istituita solo nel 1971, con Lorenz Löffler, studioso dell'Asia meridionale. Il
rapido aumento degli studenti condusse alla creazione di nuovi corsi e incarichi, che portarono alla
specializzazione nella ricerca e nell'insegnamento (etnopsicologia, etnomedicina, antropologia dello sviluppo
e antropologia visuale). A Berna, il primo titolare della cattedra di etnologia (1966) fu Walter Dostal; con
l'arrivo di Wolfgang Marschall, nel 1976, il centro di interesse passò dall'area sudarabica a quella indonesiana
(e al Madagascar). A Neuchâtel, dopo la soppressione della cattedra di storia comparata di Van Gennep, nel
1921, fece seguito un periodo di collaborazione tra etnologia e geografia sotto Jean Gabus; nel 1974 fu
istituita una cattedra autonoma di etnologia, affidata a Pierre Centlivres, pure direttore dell'ist. e conoscitore
dell'Asia centrale e del Medio Oriente. L'ultima cattedra sviz. di etnologia è sorta a Losanna nel 1979; il suo
primo titolare, Gérald Berthoud, lavorava in stretta collaborazione con i sociologi. In seguito, la nomina di
Mondher Kilani (1983) ha permesso di estendere insegnamento e ricerca alla Nigeria e alla Tunisia. L'Univ. di
Ginevra propone corsi di antropologia culturale e sociale.
I diversi ist. hanno le proprie pubblicazioni, che non presentano differenze di rilievo quanto alla linea teorica e
agli obiettivi della ricerca. Come avvenne in Germania e in Austria, in una fase iniziale le grandi collezioni dei
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musei e le singole personalità chiamate all'insegnamento privilegiarono la storia comparata delle
civilizzazioni. Dalla metà del XX sec., la scuola struttural-funzionalista dell'antropologia sociale inglese,
l'antropologia culturale statunitense e l'antropologia strutturale di Claude Lévi-Strauss - e in misura minore
l'ecologia, l'antropologia cognitiva e la semiotica - influirono in misura diversa sull'orientamento teorico degli
ist. Da disciplina marginale, dagli anni 1980-90 l'etnologia è divenuta una importante scienza integrativa per
lo studio degli aspetti socioculturali; il numero degli studenti è in continua crescita. I diversi musei etnografici,
con le loro esposizioni e pubblicazioni multimediali, centrate su problematiche concrete, e gli ist. univ.
prendono sempre più in considerazione anche i temi della cooperazione allo sviluppo e delle migrazioni. Molta
importanza viene pure data all'approccio interdisciplinare nei campi dell'etnomedicina, della comunicazione
interculturale, dell'identità culturale ed "etnica", e dei ruoli sessuali, mentre perde sempre più significato la
differenziazione tra cultura di appartenenza e cultura straniera. La Soc. sviz. di etnologia, fondata nel 1971,
offre un ampio ventaglio tematico di incontri e pubblicazioni e ha una posizione critica nei confronti
dell'etnocentrismo e del razzismo. I suoi obiettivi sono analoghi a quelli dell'ist. univ. di studi sullo sviluppo,
fondato a Ginevra nel 1961, della Soc. sviz. di studi africani, della Soc. sviz. di americanistica e della Soc. sviz.
di studi asiatici.
Bibliografia
– Informazioni SSE, 1972– A. Niederer, «Vergleichende Bemerkungen zur ethnologischen und zur volkskundlichen Arbeitsweise», in
Beiträge zur Ethnologie der Schweiz, 4, 1980, 1-25
– Völkerkundliche Sammlungen in der Schweiz, 1984
– S. Rey (a cura di), Who's who der Schweizer Ethnologie, 1995
– Tsantsa, 1996– L'objectif subjectif: collections de photographies ethno-historiques en Suisse, 1997
Autrice/Autore: Hugo Huber / ato
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