salute e benessere Filippo Medina Cicciottelli spensierati, obesi preoccupati Qualche chilo di troppo rende più felici e “focosi”, grazie alla maggiore concentrazione di estrogeni. Ma attenzione: l’eccesso di adipe nuoce alla salute e fa precipitare l’umore rasso amico degli ormoni? In un certo senso questo è senz’altro vero, a meno che i chili in più non diventino eccessivi. Soprattutto per quanto riguarda gli ormoni sessuali, che sono appunto dei grassi, e in particolar modo gli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili. Ma cosa hanno a che vedere gli ormoni con la “ciccia”? E come può la presenza di adipe influire sulla produzione degli estrogeni? Ancora una volta questa straordinaria macchina che è il nostro organismo ci riserva una sorpresa. G Ormoni sessuali Gli estrogeni sono gli ormoni sessuali femminili, cioè quegli ormoni che hanno la proprietà di indurre nelle donne la comparsa dei caratteri sessuali, come lo sviluppo del seno, e quei fenomeni che precedono, accompagnano e seguono l’ovulazione. Essi servono infatti a far maturare gli organi genitali, e quindi permettono la crescita dell’utero, delle tube, della vagina e dei genitali esterni. Gli estrogeni caratterizzano la prima Filippo Medina ha una lunga esperienza professionale di medico internista (già clinico universitario e primario medico). Attualmente esercita come specialista di medicina interna presso il Centro diagnostico italiano di Milano. Svolge un’intensa attività di giornalista medico come responsabile di riviste specialistiche ed è collaboratore di numerosi giornali e riviste tra cui Il Giornale, Le Scienze, Nel Blu, ViverSani&Belli, In Forma Perfetta. 58 䡵 DIRIGENTE 3|2009 parte del ciclo, mentre dopo l’ovulazione l’ovaio produce un altro ormone, il progesterone, indispensabile per la riproduzione. Gli estrogeni sono però presenti anche nell’uomo, seppur in misura molto minore. Ma mentre nella donna caratterizzano la funzione sessuale e riproduttiva, nell’uomo invece hanno ben poche funzioni di rilievo. Si trovano nell’adipe Gli estrogeni, come tutti gli ormoni sessuali, sono dei grassi. Per questo motivo penetrano più facilmente nelle cellule adipose, dove si trova un enzima capace di trasformarli in ormoni a elevata attività sessuale. In pratica, la quantità di estrogeni è direttamente proporzionale a quella delle cellule adipose. Più cellule adipose ci sono, maggiore è la quantità di estrogeni attivi. Di conseguenza, più una persona è grassa, più grande è la sua riserva di estrogeni. Questo surplus ha ripercussioni soprattutto su due sistemi: quello sessuale vero e proprio e quello neurologico. Umore alle stelle Grassi e sorridenti. Non è un luogo comune, ma una verità scientificamente accertata. È difficile vedere un grasso depresso, mentre è più facile vedere una persona magra accigliata e di cattivo umore. Infatti, la maggior parte delle persone che hanno una buona riserva adiposa sono di solito di buon umore e sopportano meglio lo stress. A meno che l’aumento di peso non sia tale da scatenare frustrazioni psicologiche legate alla linea così serie da interferire con la vita sociale. Ciò è legato al fatto che il grasso periferico, oltre a essere un’incredibile riserva dal punto di vista nutrizionale (cosa oggi meno importante di un tempo, data l’enorme disponibilità di cibo), è anche un’importante macchina metabolica. Questo significa che le persone grassottelle, dal punto di vista del bilancio ormonale, dispongono di una maggiore quantità di estrogeni che hanno un effetto di tipo euforizzante sul cervello, e quindi migliorano il tono dell’umore. Occhio agli eccessi Nell’uomo Il nostro organismo reagisce male quando la quantità di grasso supera i livelli normali. Gli effetti più vistosi e controproducenti si fanno sentire in un uomo molto grasso. Nel suo organismo la quantità di ormoni sessuali estrogeni cresce a tal punto da fargli assumere caratteristiche femminili. La pelle diventa rosea e vellutata e si determina anche un’ipotrofia testicolare, ossia un minore sviluppo degli organi genitali maschili. Per contro, si verifica uno sviluppo delle mammelle che assomigliano sempre più al seno di una donna. Questo accade perché l’elevata quantità di grasso produce una grande quantità di estrogeni che hanno come conseguenza una diminuzione della produzione degli ormoni maschili o androgeni. E il desiderio cresce Grasso ed estrogeni aumentano la libido, cioè il desiderio sessuale. Un cocktail afrodisiaco, potremmo definirlo, anche se non bisogna generalizzare troppo. La libido, infatti, è il risultato di varie componenti: di tipo emotivo-affettivo e ormonale. Ma sarebbe semplicistico e oltretutto falso asserire che una donna o un uomo grassi (quindi con un’alta quantità di estrogeni in circolo) hanno sempre e comunque un livello di libido molto elevato solo per questo. Ciò significherebbe considerare esclusivamente la sfera sessuale, ignorando il passato, il presente, le situazioni oggettive e le emozioni. Indubbiamente però, proprio per quell’effetto euforizzante che gli estrogeni hanno sul cervello, da un punto di vista ormonale e biologico in questo campo i “cicciottelli” hanno una chance in più. Nella donna Anche nelle donne l’obesità provoca sempre un iperestrogenismo, ossia una produzione eccessiva di estrogeni, che a sua volta determina una disfunzione ovarica. L’eccesso fa sempre male: così quando si verifica un surplus di produzione di estrogeni da parte delle cellule adipose, l’organismo ne soffre e si possono avere varie conseguenze. La prima è che l’ovaio perde via via la capacità di ovulare. Si possono perciò verificare irregolarità del ciclo, amenorrea, cioè mancanza delle mestruazioni, e iperplasia endometriale, cioè un aumento dell’endometrio, la membrana che ricopre all’interno l’utero. Infatti, l’assenza di mestruazioni impedisce il naturale ricambio di questo tessuto che tappezza l’utero. Non solo, ma a lungo andare l’iperplasia può provocare infertilità. Magrissime, attenzione! Ma anche quando il grasso è troppo poco, il ciclo mestruale viene disturbato. Il primo indizio per diagnosticare un caso di anoressia, infatti, è proprio la scomparsa delle mestruazioni. In questo caso, tuttavia, il meccanismo che determina l’amenorrea è diverso. Posto che, comunque, una donna per avere le mestruazioni deve pesare all’incirca 50 chili, a meno che provenga da una famiglia di magri per costituzione, le cause dell’amenorrea non sono di tipo ormonale, bensì neurologico. Infatti, il meccanismo si inceppa “a monte”, a livello del cervello, da cui partono tutti i segnali diretti ai diversi organi per un loro corretto funzionamento. Insomma, è come se si verificasse un corto circuito centrale. Che però ha una ragione ben precisa: di difesa dell’organismo. Bloccando le mestruazioni, infatti, il nostro corpo intende proteggere la donna sottopeso, precludendole la possibilità di una gravidanza che potrebbe avere sul suo fisico debilitato risvolti senz’altro negativi. In pratica In conclusione esiste un legame diretto tra la quantità di grasso e quella di estrogeni, in quanto questi ormoni sessuali vengono sintetizzati anche dalle cellule adipose. Fino a quando la massa adiposa rientra nella normalità questo sicuramente ha un effetto positivo. Infatti più estrogeni in circolo significano, tra l’altro, buon umore e un elevato livello di libido. Quando però il grasso diventa troppo o troppo poco la situazione si capovolge e da positiva diventa negativa. Le conseguenze di un eccesso o di un deficit di grasso, e quindi di estrogeni, si fanno sentire soprattutto a livello dell’apparato genitale e di quello riproduttivo sia negli uomini sia nelle donne. DIRIGENTE 3|2009 䡵 59