VENETO Il nome della regione deriva da quello dei Veneti, popolazione proveniente dall’Illiria (gli attuali Balcani). In età preromana i Veneti si sono insediati sulla costa adriatica, da Aquileia alla foce del Po. POSIZIONE E CONFINI Il Veneto è situato nell’area nordorientale della Penisola italiana. Confina a nord con il Trentino-Alto Adige e, per un breve tratto, con l’Austria; ad ovest ancora con il Trentino-Alto Adige e la Lombardia; a sud con l’Emilia-Romagna; ad est è bagnato dal Mar Adriatico e confina con il Friuli-Venezia Giulia. la LO STEMMA Lo stemma rappresenta il leone di San Marco, affiancato dal Vangelo: si tratta dell’emblema dell’Evangelista Marco, le cui spoglie furono portate a Venezia dai mercanti veneziani durante il IX secolo. Da quel momento il Santo divenne patrono della città, e il suo emblema venne adottato come stemma della Repubblica Veneta. Alle spalle del leone sono, inoltre, raffigurati il mare, la pianura e le montagne, ovvero i tre elementi che caratterizzano il paesaggio della regione. Superficie (kmq) Popolazione (ab.) Villa Capra, detta La Rotonda (1550), opera del grande architetto Andrea Palladio. storia Il territorio era anticamente abitato dai Veneti e dagli Eugánei. Dopo le invasioni barbariche, parte della popolazione si trasferì sulle isole della laguna e fondò la città di Venezia. Tra il X e il XIII secolo la città si costituì nella Repubblica di Venezia e cominciò un cammino di grande sviluppo commerciale e politico: tra il XIV e il XVI secolo unificò il territorio regionale, espandendo i propri confini. Nel 1797, il Veneto venne ceduto da Napoleone all’Impero asburgico (evento storico particolarmente traumatico, narrato dallo scrittore Ugo Foscolo nel suo romanzo Le ultime lettere di Jacopo Ortis), formando con la Lombardia lo Stato del Lombardo-Veneto. Nel 1866 il Veneto entrò a far parte del Regno d’Italia. VENETO % su ITALIA 18 399 6,1% Ambiente fisico e clima 4 832 340 8,1% 263 198 Il Veneto possiede un territorio prevalentemente pianeggiante. Le aree montuose si concentrano nella parte settentrionale della regione, e comprendono le Alpi Carniche e le Dolomiti (Marmolada 3 342 m, Gruppo di Sella 3 157 m, Tre Cime di Lavaredo 2 998 m). Ai piedi del sistema alpino si trovano le Prealpi Venete (Monte Grappa 1 775 m, Altopiano di Asiago), che si estendono dal Garda all’estremità orientale della regione. Più isolati, a sud, sorgono i Colli Euganei (di origine vulcanica) e i Monti Berici, con cime inferiori ai 700 metri. La Pianura Veneta occupa più della metà della regione e costituisce un proseguimento della Pianura Padana. L’area della bassa pianura comprende la regione alluvionale del Polesine, esposta nel passato, a causa della sua bassissima pendenza, a disastrose inondazioni (rischio oggi limitato con la costruzione di argini). Densità (ab./kmq) Zone altimetriche www.regione.veneto.it © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 22-23 Cortina d’Ampezzo è la località internazionalmente più nota dell’area dolomitica. Il Veneto è la regione che ha il maggior numero annuo di turisti, per merito del suo grande patrimonio artistico ed ambientale. La regione è ricca di fiumi; i principali sono l’Adige, i tratti finali del Po, del Tagliamento e del Piave; il Brenta, il Bacchiglione e il Livenza. Appartengono al territorio veneto il Lago di Misurina, il Lago di Santa Croce e la sponda orientale del Lago di Garda. La costa, bassa e sabbiosa, si affaccia sul Mar Adriatico. In questa fascia costiera terra e mare si fondono, dando origine agli originali ambienti umidi della Laguna Veneta e del Delta del Po. Il clima della regione è piuttosto vario. Nelle zone montuose gli inverni sono particolarmente lunghi e caratterizzati da abbondanti precipitazioni nevose, mentre le estati sono fresche (alpino). La parte interna del Veneto, invece, alterna estati molto calde e piovose a estati rigide (temperato subcontinentale). La fascia costiera ha estati calde ed inverni resi rigidi dai freddi venti orientali (marittimo). Molto mite è, infine, il clima attorno al Lago di Garda, tanto da favorire lo sviluppo di una vegetazione di tipo mediterraneo. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Leggere la carta • Con quale Stato co nfina il Veneto? • Quale fiume, per un lungo tratto, fa da conf ine tra Veneto ed Emili a-Romagna? • Quali passi metto no in comunicazione il Veneto con il Trentino-Al to Adige? • Quali sono le cara tteristiche delle coste vene te? • Che tipo di foce pr esenta il fiume Po? • Qual è il Parco Naz ionale della regione? Veneto 33 Popolazione La popolazione è distribuita uniformemente sul territorio e vive in centri di medie dimensioni (solo Venezia, Padova e Verona superano i 200 000 abitanti), sparsi in tutta la regione. Dal XIX secolo fino alla metà del XX secolo, in Veneto c’è stato un imponente fenomeno di emigrazione, mentre oggi la regione è divenuta un’importante meta di immigrazione straniera. Oggi la popolazione straniera ammonta al 7,3% di quella regionale, costituendo per il Veneto un’importante risorsa lavorativa. 1 Città Venezia (268 993 ab.) è il capoluogo della regione e città metropolitana. Capitale di una ricca Repubblica marinara per un lungo periodo storico (dal XII secolo alla fine del Settecento), rappresenta una città unica al mondo per bellezza e conformazione architettonica: è stata, infatti, costruita su 118 isole sparse sulla Laguna Veneta, collegate tra loro da più di 350 ponti e divise da 177 tra canali e rii. Al territorio comunale appartengono le isole di Murano, Burano e Torcello (oltre ai centri di Mestre e Marghera). Per il suo fascino artistico, la ricchezza di palazzi storici e monumenti (il Palazzo Ducale, la Basilica di San Marco, il Canal Grande) è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il turismo e l’artigianato rappresentano le principali attività lavorative, grazie anche a prestigiose manifestazioni come la Regata Storica, il Carnevale e la Mostra del Cinema. La città è soggetta molto spesso ad allagamenti, e buona parte del suo nucleo storico rischia di essere sommerso dal mare. Per far fronte a tale problema e salvaguardare il patrimonio della città è stato avviato un imponente lavoro di difesa della laguna, chiamato Mose. Gli altri capoluoghi di provincia sono Verona (264 191 ab.), importante meta turistica con il suo centro storico medioevale e l’Arena; Padova (210 173 ab.), celebre per la sua prestigiosa Università e l’affascinate Piazza delle erbe; Vicenza (114 108 ab.); Treviso (81 642 ab.); Rovigo (51 604 ab.) e Belluno (35 361 ab.). I QUARTIERI DI VENEZIA 5 Il centro della città è diviso in sei quartieri amministrativi chiamati sestieri formati da un intrico di vicoli (calli o salizade), canali, fondamenta (le strade che costeggiano un canale) e piccole piazze, chiamate campi o campielli. I nomi tradizionali dei sestieri di Venezia sono: Cannaregio, così denominato perché sviluppatosi in una zona paludosa dove erano frequenti i canneti; Castello, il cui nome deriva da un fortilizio ormai scomparso attorno a cui si è sviluppata l'area; Dorsoduro, il cui nome, probabilmente, richiama le compatte dune di sabbia di questa zona; San Marco, che ovviamente prende il nome dalla Basilica; San Polo, che è il centro di Venezia; Santa Croce, che è il più piccolo dei sestieri. 34 Veneto © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Una suggestiva veduta aerea della città di Venezia. 2 3 8 7 9 4 6 1. Ponte della Libertà 2. Campo San Polo 3. Ponte di Rialto 4. Canal Grande 5. Canale della Giudecca 6. Santa Maria della Salute 7. Piazza San Marco 8. Basilica di San Marco 9. Palazzo Ducale © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Veneto 35 Economia Il Veneto è una delle regioni economicamente più avanzate d’Italia. Negli ultimi decenni la ricchezza dell’economia veneta è cresciuta grazie allo sviluppo di piccole e medie imprese, organizzate in distretti industriali sparsi su tutto il territorio. Tale modello economico di successo ha definito il cosiddetto Nord-Est come area economica emergente. Attività agricole L’agricoltura è praticata su oltre metà del territorio veneto, con l’utilizzo di tecniche all’avanguardia e colture specializzate (come il radicchio rosso e gli asparagi bianchi). I comparti maggiormente sviluppati sono quelli della viticoltura (con la produzione di diversi vini prestigiosi, quali il Soave, il Bardolino e il Valpolicella), dei cereali (mais, grano, riso) e della frutta (mele, pesche, pere, ciliegie). L’olivo viene coltivato nella zona del Garda, grazie alla presenza di un clima particolarmente mite. Altri comparti sviluppati sono l’allevamento bovino, per la produzione di carne e latte, e l’acquacoltura (anguille, orate), praticata in apposite ‘valli da pesca’. Penalizzata risulta, invece, la pesca in mare, a causa dell’inquinamento di alcune zone delle coste venete. Attività industriali L’industria è diffusa capillarmente su tutto il territorio veneto e impiega la percentuale di occupati più elevata del Paese (39%). La struttura economica veneta è basata sull’attività di numerose piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare. Molte di queste aziende sono partite da una realtà locale; si sono, poi, organizzate in aree di produzione specializzata (distretti industriali) e si sono aperte all’esportazione internazionale. Negli ultimi anni le attività industriali venete hanno subìto gli effetti della globalizzazione dei mercati e della frenetica concorrenza dei Paesi asiatici emergenti (Cina e India). 36 Veneto © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Sopra: scorcio di Murano. A fianco: la lavorazione del vetro, tipica dell’isola di Murano, è una delle forme di artigianato artistico più antiche. La Repubblica di Venezia aveva concentrato tutte le vetrerie nell’isola dal 1295, riuscendo così a controllarne meglio l’attività, gelosa di un’arte che aveva resa celebre Murano in tutto il mondo. I mastri vetrai erano obbligati a vivere sull’isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti tuttavia riuscirono a fuggire, esportando all’estero le loro celebri tecniche. Molte aziende hanno così dovuto spostare all’estero (= delocalizzare) parte della loro produzione, in particolare nell’Est dell’Europa, dove la manodopera è meno costosa. I principali distretti industriali sono a Vicenza (oro), Verona (industria dolciaria), Murano (vetro), Cerea (mobili) e Schio/Valdagno (tessile). Spiccano inoltre, per importanza internazionale, affermate realtà industriali come Benetton (Treviso), Diesel (Molvena) e Luxottica (Agordo). Il polo petrolchimico di Porto Marghera è in fase di ristrutturazione e di riconversione industriale. I servizi Il turismo rappresenta il comparto più importante del settore terziario nel Veneto. Le presenze di turisti italiani e stranieri sono in aumento ogni anno, grazie alle svariate offerte a disposizione della regione: località balneari (Jesolo, Caorle), montane (Cortina d’Ampezzo, Cadore, Altopiano di Asiago), lacustri (lago di Garda) e termali (Abano Terme, Recoaro Terme). Il ricco patrimonio artistico è costituito da oltre 2000 ville patrizie sparse nelle campagne venete, da diverse città d’arte (Venezia, Padova, Verona) e da importanti manifestazioni culturali (gli spettacoli dell’Arena di Verona, il Carnevale, la Biennale di Venezia ed il Festival del Cinema). © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Il punto sulle conoscenze • Perché lo stemma del Veneto raffigura il leone di San Marco? • Quali sono le quattro aree climatiche che caratterizzano il Veneto? Localizzale sulla carta e descrivile brevemente. • Quali sono le produzioni agricole più importanti? • Che cosa ha caratterizzato il cosid- detto Nord-Est, a livello economico? • Perché il Veneto è la regione italia- na con il maggior numero annuo di turisti? • Quali sono le bellezze artistiche più importanti di Venezia e del Veneto? Veneto 37