Occupazione e crisi economica 12 aprile 2011 Ljubljana Prof. Romano Toppan Italia,Veneto e occupazione Operai in fabbrica Crisi e disoccupazione Veneto: nel 2011 addio crisi ma i disoccupati sono a +9,3% Erano il 3,8% nel 2000 Non c’è più correlazione • il 2011 sarà l’anno dell’uscita definitiva dalla crisi economica, ma questo potrà non avere alcun effetto sull’occupazione. Anzi: i disoccupati a Venezia aumenteranno ancora toccando l’8,8%. • La tendenza, purtroppo, riguarderà tutto il Veneto, visto che i senza lavoro a livello regionale saliranno al 9,3%» Due pianeti sempre più distanti • Questa crescita dei senza lavoro sarà riconducibile al forte aumento di produttività registrato in questi ultimi due anni di crisi economica dalle aziende venete. Giovani, atipici e stranieri saranno coloro che pagheranno più degli altri gli effetti di questa crisi che, almeno da un punto di vista produttivo, sembra essere alle nostre spalle. Relazione tra modello di dialogo sociale e caduta della occupazione • Particolarmente accentuata è stata la caduta dell’occupazione nei paesi contraddistinti da mercati del lavoro con minori tutele e vincoli ai licenziamenti: • per gli Stati Uniti emergono indicazioni di una caduta dell’occupazione – rispetto al 2008 – superiore ai 5 milioni; • per la Spagna le stime sono di una flessione superiore a un milione; • di circa mezzo milione di occupati era accreditata la flessione in Gran Bretagna. Più • contenuti ma sempre negativi i dati per Italia, Francia, Germania. Analisi comparata tra i diversi modelli di dialogo sociale e relazioni industriali PAESI EUROPEI REGIME DI PROD. EUROPA NORD DANIMARCA FINALNDIA SVEZIA NORVEGIA EUROPA CENTRO BELGIO GERMANIA LUSSEMBURGO OLANDA,AUSTRIA SLOVENIA (PARZIALMENTE FINLANDIA E IRLANDA) ECONOMIA DI MERCATO COORDINATA DAGLI ATTORI SOCIALI EUROPA SUD GRECIA SPAGNA FRANCIA ITALIA PORTOGALLO (PARZIALMENTE UNGHERIA) ECONOMIA DI MERCATO “GUIDATA” DALLA POLITICA REGIME WELFARE UNIVERSALISTICO SEGMENTATO E CORPORATIVO REGIME OCCUPAZ. INCLUSIVO DUALISTICO REGIME DI ORGANIZZAZIONE PARTENARIATO CONSOCIATIVO RELAZIONI SUSSIDIARIA SOCIALE CON LA INDUSTRIALI DEGLI ATTORI POLITICA E LO SOCIALI STATO PRINCIPALE SETTORIALE VARIABILE/ LIVELLO DI INSTABILE CONTRATTAZIONE STILE DI COLLABORATIVO CONFLITTUALE CONTRATTAZIONE RUOLO DEI RICONOSCIUTO FORMALMENTE ED POLITICIZZATO PARTENRS ISTUTUZIONALIZZATO SOCIALI NELLA POLITICA RUOLO DELLO LIMITATO STATO “OMBRA” INTERVENTO STATO NEL (MEDIAZIONE) FREQUENTE DIALOGO SOCIALE EUROPA OVEST IRLANDA MALTA CIPRO REGNO UNITO EUROPA EST BULGARIA,CECHIA, ESTONIA LETTONIA, LITUANIA, UNGHERIA,POLONIA, ROMANIA, SLOVACCHIA ECONOMIA DI MERCATO LIBERALE MISTA CON ESTREMI DI LIBERISMO E/O STATALISMO MISTO RESIDUALE LIBERISTICO PLURALISMO LIBERALE FRAMMENTATO O STATOCENTRICO AZIENDALE RARO E OCCASIONALE ACQUIESCENTE O COLLUSIVO POLITICIZZATO E NON REGOLATO NON INTERVENTO ORGANIZZATORE DELLA TRANSIZIONE L’impatto della recessione in Italia e in Veneto • È evidente che serviranno diversi anni per rivedere i numeri del pil pro capite pre-crisi: le stime disponibili indicano il 2015 come anno di ritorno al livello del 2007. • Quanto al diverso impatto settoriale, i dati ancorché provvisori non lasciano spazio a dubbi: è diminuito in modo fortissimo il valore aggiunto dell’industria manifatturiera (-13% in Veneto, -14% in Italia) e in modo significativo pure quello delle costruzioni (-4,5%). • Nettamente contenuta è stata invece la flessione del terziario (-1,4%). • Per il 2010 si prevede il proseguimento della flessione nel settore delle costruzioni, mentre per l’industria ci potrà essere un primo recupero,rimanendo comunque assai lontani dai valori del 2007. Gli effetti della crisi sul mercato del lavoro • Nel 2009 l’apparato produttivo veneto ha, rispetto al 2008, ridotto l’utilizzo di lavoro del 2,6%, pari a -73.000 unità di lavoro. Tale contrazione è concentrata nell’industria in senso stretto (-4,7%; -43.000 unità di lavoro), ma anche costruzioni e servizi hanno visto flessioni considerevoli, prossime al 2%. • Per l’Italia il decremento è stato di poco meno consistente (-2,4%). Il contesto veneto • Lavoratori indipendenti e lavoratori dipendenti uniti nella crisi? La variabile cittadinanza: anche i lavoratori stranieri subiscono il calo della domanda di lavoro