ACCREDIA L’ente italiano di accreditamento
Gestione Certificata e 231
Bologna, mercoledì 6 febbraio 2013
Documento sviluppato da:
Dott. Ing. Riccardo Bisagno
Ispettore esclusivo ACCREDIA
Gestione Certificata e 231
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06 Febbraio 2013
Sommario
1. Panorama normativo
2. Schemi certificativi di riferimento
3. Concetti guida per il Modello Organizzativo
4. Parallelo tra due schemi diversi
5. Conclusioni
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1. Panorama Normativo
Leggi e decreti attualmente in vigore
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Panorama normativo
• D. Lgs. 231/2001 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma
dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300
• D. Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale
• D. Lgs. 121/2011 Attuazione della direttiva 2008/99/CE
sulla tutela penale dell'ambiente, nonché della direttiva
2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa
all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di
sanzioni per violazioni.
• D. Lgs. 81/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3
agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro
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2. Schemi certificativi di riferimento
La certificazione dei sistemi di gestione
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Schemi certificativi di riferimento
• ISO 9001:2008 sistemi di gestione per la qualità
• ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale
• EMAS = Eco-Management and Audit Scheme
• OHSAS 18001:2007 Sistemi di gestione della salute e della
sicurezza del lavoro
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Schemi certificativi di riferimento
• ISO 9001 la più “antica”; la più nota.
Questo standard non è applicabile tout court per realizzare un
Modello Organizzativo “esimente”.
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Schemi certificativi di riferimento
• ISO 14001 ed EMAS applicabili ad un Sistema di Gestione
Ambientale; per garantire la gestione degli aspetti e degli
impatti ambientali.
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Schemi certificativi di riferimento
• OHSAS 18001 applicabile ad un Sistema di Gestione della
Salute e Sicurezza; per garantire la gestione dei rischi
“lavorativi”.
NOTA: la OHSAS è esplicitamente citata in una norma
cogente italiana [D. Lgs. 81/2008 all’art. 30 comma 5]
per indicare un sistema che garantisca un modello di
organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia
esimente della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche
prive di personalità giuridica di cui al D. Lgs. 231/2008.
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3. Concetti guida per il Modello
Organizzativo
Alcune riflessioni tra leggi e sistema
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Concetti guida
• Il Modello Organizzativo è previsto esplicitamente dal D.
Lgs. 81/2008 all’art. 30. [rif.to + lettera circolare del
11/07/2011 prot. 15/VI /0015816/ MA001.A001]
• Il Modello Organizzativo è previsto esplicitamente dal D.
Lgs. 231/2001 all’art. 12 comma 2 lett. b.
• Il D. Lgs. 121/2011 all’art. 2 introduce le modifiche al D.
Lgs. 231/2001, richiamandolo di fatto anche per i reati
ambientali. Ma il D. Lgs. 212/2011 non richiama
esplicitamente un Modello Organizzativo, semmai ciò è un
“di cui”.
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Concetti guida
• Il Modello Organizzativo evidenzierà tra gli altri aspetti la
struttura organizzativa.
• Se la struttura organizzativa non è idonea ed adeguata alla
prevenzione dei reati [ambientali o della salute e sicurezza]
il Modello Organizzativo non sarà idoneo ed adeguato e non
garantirà
l’efficacia
esimente
della
responsabilità
amministrativa delle persone giuridiche, delle società e/o
delle associazioni.
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Concetti guida
• Quindi per realizzare un Modello Organizzativo idoneo a
prevenire i reati ambientali, ci si potrà collegare ad un
Sistema di Gestione Ambientale come la ISO 14001. questo
concetto non è “diretto” come per l’art. 30 del T.U.
Sicurezza, ma è un “di cui”.
• Il SGA non sembrerebbe però sufficiente a garantire un
Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001, ma
comunque una buona base tecnica.
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Concetti guida
• Certamente uno degli elementi più importanti, a supporto
del Modello Organizzativo, coincide con la struttura e,
quindi, con le responsabilità gestionali sia a livello apicale,
che a livello operativo.
• Tipica fase del PDCA (Plan Do Chec Act), che
contraddistingue un Sistema Gestionale, è la fase di
controllo; per cui il SGA fornirà al Modello Organizzativo i
momenti di controllo e verifica per garantire la funzionalità
di tutta la gestione organizzativa.
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Concetti guida
• Entrando in uno specifico ragionamento tecnico, il SGA
garantisce l’individuazione, la valutazione e l’adozione di
adeguati controlli sugli aspetti ambientali a partire da quelli
più “significativi”, cioè più importanti per la gestione
ambientale; il concetto di significatività non coincide, ma
può aiutare a capire quali che siano gli aspetti ambientali
maggiormente soggetti a rischio di reato ambientale.
• L’adozione di un controllo operativo sull’aspetto ambientale
può garantire una riduzione dei rischi di “inquinamento” e
cioè di reato ambientale.
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Concetti guida
• Si ribadisce, allo scopo di sgombrare il campo da errate
interpretazioni, che la normativa ambientale non ha
definito che la conformità di un Modello Organizzativo ad
un sistema gestionale sia consigliato / accettato [come
invece nel TU Sicurezza all’art. 30 con la OHSAS 18001].
• Certamente l’azienda dovrà garantire ulteriori e più
specifiche cautele per assicurare un Modello Organizzativo
esimente la responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e/o delle associazioni, nell’ambito
ambientale.
• Si potrà, però, sperare che in caso di giudizio, il magistrato
giudicante potrà apprezzare l’applicazione di un sistema
gestionale, in analogia con quanto indicato per la
sicurezza.
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Concetti guida
• Dovranno essere elaborati alcuni documenti / registrazioni
atti a garantire l’efficacia del Modello Organizzativo
dell’azienda :
– Una Politica Ambientale
– Un Codice Etico
– Programmi di controlli dell’OdV (Organo di Vigilanza)
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4. Parallelo tra due schemi diversi
Ambiente e Salute - Sicurezza
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Parallelo tra due schemi diversi
[tipo tabella di correlazione art. 30 TUS e sistemi gestionali]
• Una chiara, definita e coinvolta struttura
(persone, ruoli, responsabilità, autorità).
organizzativa
• Formazione, informazione ed addestramento sviluppati a tutti
i livelli dell’organizzazione.
• Regole chiare e stabilite.
• Controlli operativi.
• Verifiche puntuali.
• Capacità a prevenire, provare e gestire le emergenze.
• Raccolta ed analisi dei dati.
• Riesame del pregresso, nuovi obiettivi e strategie (politiche).
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5. Conclusioni
Constatazioni della verifica di molteplici sistemi
di gestione
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Conclusioni
Sembra importante sottolineare che l’applicazione di un Sistema
Gestionale, ancorché mirato ad un Modello Organizzativo, porti
inequivocabili lati positivi, tra cui (e non soltanto):
• La cultura ambientale / sicurezza riduce il rischio di reati
ambientali / salute e sicurezza
• La definizione di regole aiuta al rispetto delle leggi
• La raccolta ed approfondimento della normativa cogente
permette di evitare i reati, anche per mera ignoranza
• Particolarmente nell’ambiente, sembra difficile trovare un
“utile” personale del dipendente nel commettere un reato; il
reato di solito scaturisce per volontà superiore. Il Sistema
Gestionale getta basi per evitarlo.
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Grazie per l’attenzione
Riccardo Bisagno
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