Concerto e presentazione di un libro sabato 16 a Forlì

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Concerto e presentazione di un libro sabato 16 a Forlì per i 20
anni dell'associazione Il Delfino
Giovedì 14 Aprile 2016
Alle 15.30 al Centro Sociale del quartiere Cava il Trio Iftode eseguirà brani musicali della
tradizione romagnola e internazionale, Marco Viroli e Gabriele Zelli illustrano il volume
“Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento – II”
I due autori, Gabriele Zelli e Marco Viroli, con la copertina del libro (edito da Il Ponte Vecchio)
In occasione del ventennale dell’Associazione Il Delfino (1996 - 2016) sabato 16 aprile, alle ore 15.30, il Centro Sociale del
quartiere Cava a Forlì (via Sillaro 42) ospita il concerto del Trio Iftode e la presentazione del libro “Personaggi di Forlì.
Uomini e donne tra Otto e Novecento – II” di Marco Viroli e Gabriele Zelli (Il Ponte Vecchio, 2015). L’ingresso è libero.
Il Trio Iftode eseguirà brani musicali della tradizione romagnola e internazionale tratti dai loro album “I violini di Romagna” vol.
1 e 2, “Musica senza confini”. Gli interventi degli autori saranno accompagnati da proiezioni di immagini inerenti all’opera
presentata.
Verranno narrati aneddoti riguardanti la vita e le opere di alcuni personaggi che hanno avuto strettamente a che fare con Forlì
e con la musica, in particolare: Angelo Masini, Carlo Brighi, Secondo Casadei e Alvaro Zaccaria, detto Tango.
Angelo Masini nacque a Forlì il 28 novembre 1844. La voce pulitissima e il repertorio vastissimo (si parla di 107 ruoli) fecero
di Masini uno dei sommi tenori non solo della sua epoca ma di tutti i tempi. Giuseppe Verdi disse di lui: "È la voce più divina
che abbia mai sentito: è proprio come un velluto". Masini era nato da una famiglia di umili origini. Non essendo il padre e la
madre sposati, nei primi anni della sua vita venne dato in affido, fino a quando i genitori non regolarizzarono la loro posizione
di fronte alla Chiesa. Calcò i palchi di mezzo mondo, in particolare in Russia e Sud America, ma restò sempre profondamente
legato alla sua città natale, verso la quale si dimostrò sempre particolarmente munifico. Morì a Forlì il 28 settembre 1916,
quest’anno ricorrono perciò i 100 anni dalla sua scomparsa.
Forlinotizie
Carlo Brighi, detto Zaclén, nato da una famiglia contadina nella frazione Fiumicino di Savignano sul Rubicone il 14 ottobre
1853, non fu forlivese di nascita ma a Forlì volle essere sepolto dopo la morte, avvenuta il 2 novembre 1915. Fu un
rivoluzionario musicista e un geniale compositore, capostipite della musica da ballo romagnola, da molti considerato il
fondatore del liscio. A lui vanno attribuite infatti l'idea di accelerare i tempi tramite il clarinetto in do, che inserì per primo
nell'orchestra di musica da ballo romagnola, e la parte dominante del clarinetto come strumento solista.
Secondo Casadei, nato a Sant’Angelo di Gatteo il 1° aprile 1906, è considerato il più importante esponente del liscio
romagnolo ed è l'autore del celeberrimo inno “Romagna mia”. Il suo vero nome era Aurelio e forse fu anche questo che lo legò
profondamente a Forlì e alla piazza Aurelio Saffi, dove ogni anno, il Primo maggio, teneva con la sua orchestra il classico
concerto per la Festa dei Lavoratori. Nella nostra città, e più precisamente a San Martino in Villafranca, nel 1924, ebbe inoltre
il suo battesimo del fuoco, con l’orchestra di Emilio Brighi, figlio di Zaclen. Da quel momento in poi fu una ininterrotta ascesa
verso il successo che lo portò, in quasi 50 anni di carriera, a incidere ben 1.048 brani. Le sue composizioni costituiscono le
fondamenta del genere liscio romagnolo.
Alvaro Zaccaria fu più conosciuto a Forlì come “Tango”, soprannome affibbiatogli dagli amici, per via della menomazione a
una gamba, arrecatagli dalla distrofia muscolare, che gli consentiva comunque di esprimere la sua passione per il ballo, solo
però praticando il tango. Fu un lavoratore molto attivo e geniale, dotato di una vena umoristica inesauribile che contagiava
chiunque. Dal padre, maschera presso il Teatro Comunale di Forlì, aveva ereditato l'amore per il melodramma e conosceva a
memoria intere pagine di libretti d’opera. Era l'anima del loggione e non a caso occupava uno dei posti privilegiati in posizione
centrale, pronto a far partire gli applausi decretando il successo, oppure, in caso contrario, a dare il via ai fischi e alla
contestazione. Grande amico del tenore forlivese Carlo Zampighi, Zaccaria fu uno dei più assidui frequentatori della famosa
"Ustarí ad Ribèlo", ribattezzata "Taverna del Bel Canto", il locale che si trovava all'inizio di viale Vittorio Veneto. Nel mese di
aprile del 1941, grazie all'invito di Zaccaria, la Taverna ebbe un ospite d’eccezione, il soprano Magda Olivero, al primo posto
nel cuore e nell'anima di Tango, che venne festeggiata con merende a base di piadina, prosciutto e sangiovese.
Zelli e Viroli sono organizzatori e animatori di innumerevoli visite raccontate, presentazioni e incontri che hanno come tema
la storia, la cultura e le tradizioni di Forlì e della Romagna. Alla fine del 2012 hanno dato alle stampe “Forlì. Guida alla città”
(Diogene Books) e nel novembre 2013 “Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento” (Il Ponte Vecchio). Nel
2014 hanno pubblicato “Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea” (Diogene Books) e “I giorni che sconvolsero Forlì, 8
settembre 1943-10 dicembre 1944” (Il Ponte Vecchio).
Marco Viroli (Forlì, 1961), laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna, è poeta, scrittore, giornalista
pubblicista, esperto in comunicazione e operatore culturale. Oltre ad alcune raccolte di poesie, per i tipi del «Il Ponte Vecchio»
ha pubblicato numerosi saggi storici, tra cui "Caterina Sforza. Leonessa di Romagna" (2008), "Signore di Romagna. Le altre
leonesse" (2010), "I Bentivoglio. Signori di Bologna" (2011), "La Rocca di Ravaldino in Forlì" (2012). Insieme a Sergio Spada
e Mario Proli è autore del volume "Storia di Forlì. Dalla preistoria all’anno Duemila" («Il Ponte Vecchio», 2014).
Gabriele Zelli (Forlì, 1953), negli ultimi trent’anni ha ricoperto importanti cariche istituzionali nel Comune di Forlì tra le quali
assessore alla Cultura e allo Sport, all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, presidente del Consiglio Comunale. Dal giugno 2012 è
sindaco di Dovadola e dall’ottobre 2014 è consigliere della Provincia di Forlì-Cesena con delega alla cultura, turismo,
istruzione e edilizia scolastica. Inoltre è assessore dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese dalla costituzione avvenuta
nel 2014.
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