Congiuntura economica Cuba secondo semestre 2014

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CUBA
Congiuntura
Economica
Aggiornato: il 28 Ottobre 2014
Negli ultimi anni, Cuba ha avviato un processo di graduale modernizzazione
dell’economia per rispondere alle sfide della globalizzazione dei mercati ed alle richieste
della società di migliori condizioni di vita.
L’attuale modello di sviluppo economico é il frutto delle decisioni dell’ultimo congresso
del partito comunista realizzato nel 2011.
Il modello socialista e la pianificazione
centralizzata continuano ad essere gli strumenti centrali della politica del governo cubano.
La centralizzazione delle decisioni costituisce, secondo qualificati analisti internazionali, il
principale ostacolo ad una migliore capacitá competitiva dell’economia cubana.
I recenti cambiamenti normativi hanno prodotto risultati positivi come l’aumento di coloro
che lavorano nel settore privato, la stabilitá del quadro macroeconomico, l’eliminazione di
alcune restrizioni per recarsi all’estero, l’introduzione di attivitá creditizie rivolte alle
piccole imprese commerciali ed agricole, la creazione di cooperative.
Le imprese statali continuano ad essere gli attori economici principali e le recenti riforme
introducono forme di gestione quasi-privata e con un maggior livello di decentralizzazione.
Le imprese e le cooperative agrarie devono essere profittevoli per evitare di pesare sul
bilancio dello stato e le continue perdite possono costituire l’anticamera di chiusure o di
passaggio al settore privato.
Le risorse generate dalle imprese statali possono essere utilizzate per creare fondi finalizzati
alla realizzazione di nuovi investimenti capex o per la crescita salariale.
Sono
ricapitalizzate le imprese in grado di rispondere alla domanda emergente dai costituendi
mercati all’ingrosso e si incoraggia la creazione di nuove cooperative non agricole.
Prodotto interno lordo
Nel 2013 le attivitá economiche sono cresciute del 2,7% mostrando un rallentamento
rispetto ai valori del 2012 (3%). La dinamica del PIL ha risentito della riduzione degli
investimenti pubblici, del peggioramento delle ragioni di scambio, della bassa produttivitá
del settore manifatturiero, delle critiche condizioni climatiche, delle restrizioni della
liquidita’ nell’ultimo quadrimestre del 2013.
Nella composizione del Prodotto Interno Lordo i servizi rappresentano il 70% della
attivitá economiche seguiti dall’industria con il 21,7% e dall’Agricoltura e Pesca con il
3,7%.
I dati del primo semestre del 2014 segnano un rallentamento della crescita delle attivitá
economiche che dovrebbero, su base annua, attestarsi su + l,4%.
Per il 2014 l’Esecutivo auspica un peso crescente delle cooperative non agricole nella
composizione del PIL. Nel 2013 sono state create 198 cooperative nei settori dei
trasporti, edilizia, ristorazione.
Bilancio dello stato
Nel 2013 il deficit delle amministrazioni pubbliche ha concluso l’anno con -1,2%
rispetto al programmato -3,6%. Il dato riflette l’adozione di una cauta politica di spesa
pubblica. Per il 2014 si prevede un peggioramento del bilancio dello stato, che dovrebbe
attestarsi su - 4,7%, come conseguenza del significativo aumento delle spese correnti,
frutto delle politiche di sostituzione alle importazioni e finanziamento delle esportazioni
(+41% rispetto al 2013).
L’aumento della spesa pubblica si deve in buona misura alla crescita dei sussidi per
compensare le perdite delle imprese statalii ed agli speciali regimi d’aiuto ad associazioni
ed organizzazioni strategiche.
La nuova “Ley Tributaria” del 2012 risponde alla necessitá di modernizzare il sistema
fiscale, introdurre elementi di progressiva contribuzione dei redditi ed allo stesso tempo
creare una cultura fiscale nella popolazione.
Il Governo ha approvato nel mese di marzo del 2014 un significativo aumento dei salari
degli operatori del settore salute che in alcuni casi sono raddoppiati.
I medici che
partecipano alle missioni all’estero, in particolare nella Repubblica Bolivariana del
Venezuela, ricevono un raddoppio dei trasferimenti in CUC.
Il deficit previsto il 2014 verrá finanziato attraverso l’emissione di titolo di stato di
durata ventennale acquistati dalla banca centrale (30%) e dalle istituzioni bancarie
nazionali.
Politica monetaria
Il Banco Centrale di Cuba esercita la responsabilitá monetaria nell’Isolaii ed il controllo
degli intermediari finanziari. Il sesto congresso del partito comunista Cubano ha approvato
una decina di direttive economiche focalizzate sulla necessitá di controllare la stabilitá dei
prezzi, la liquidità e la solvibilità delle banche, di fissare tassi di interesse che stimolino il
risparmio, di facilitar le attivitá creditizie verso i settori prioritari (agricoltura, export,
cuentapropistas).
Aumenta il tasso dell’intermediazione finanziaria nel paese. A partire dal 2011 il Governo
ha promosso la crescita dei servizi bancariiii attraverso l’apertura dei conti correnti,
concessione di linee di credito alle persone fisiche, come i cuentapropistas, i piccoli
agricoltori ed i lavoratori non statali.
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato nella parte finale del 2011 un diverso tipo di cambio
CUC – CUP per prodotti agroalimentari destinati ai risotranti ed hotel per il settore
turistico.
Il cambio é stato fissato 1 a 7 e successivamente 1 a 9 per incentivare i
produttori agroalimentari.
Nel primo trimestre del 2013 sono entrate in vigore alcune misure che ampliano le
garanzie per ottenere linee di credito bancario.
Nel triennio 2011-2013 sono stati
concesse linee di crediti a 243.000 persone fisiche, per un ammontare di 2,06 miliardi di
pesos prevalentemente utilizzati per la costruzione di case.
La massa monetaria in circolazione é cresciuta, in particolare nell’ultimo trimestre
dell’anno. L’annuncio della prossima unificazione
monetariaiv ha contribuito
positivamente alla crescita del risparmio e del circolante.
Nel mese di marzo 2014 sono state pubblicate le prime norme che introducono i nuovi
aspetti contabili per la convertibilitá di valuta estera e del peso convertibile in previsione
del prossimo decreto di unificazione monetaria. I regolamenti introducono aspetti
metodologici per la creazione dei prezzi al consumo ed all’ingrosso per le persone
giuridiche.
Inflazione
Nel periodo di riferimento, l’inflazione ha segnato un tasso medio annuale dell’0.6%
inferiore all’1,9% del 2012. I dati sull’inflazione si riferiscono solamente ai mercati che
utilizzano il pesos non convertibile (CUP) e non considerano il paniere dei prodotti che
possono essere acquistati in pesos convertibili (CUC).
A Cuba lo stato fissa i prezzi dei prodotti dei beni di consumo, all’ingrosso ed al dettaglio,
senza tenere conto della legge della domanda e dell’offerta. Il margine commerciale dei
prodotti venduti in CUC é determinato dalla norma, ed oscilla dal 180 al 240%, e cio’
determina spazi di utilitá marginale per coloro che operano nell’economia sommersa.
Gli operatori economici e la societá cubana sono in attesa di conoscere il cronoprogramma
della prossima unificazione monetaria. L’esecutivo ha annunciato l’imminente fine della
doppia moneta CUC e CUP.
Lavoro.
Nel 2013 il tasso di disoccupazione si é attestato sul 3,3% e per il 2014 si prevede il
mantenimento sugli stessi livelli. Il dato sulla disoccupazione, migliore rispetto al 3,5%
del 2012, é ottenuto in una fase di ristrutturazione delle grandi imprese pubbliche.
Aumenta il numero di operatori economici non statali (cuentapropistas) che hanno
raggiunto le 467.000 unitá. Il 65% dei lavoratori per conto proprio sono localizzati nelle
aree urbane della capitale e di Santiago de Cuba, nelle regioni di Matanzas, Villa Clara,
Camagüey, Holguín.
I nuovi operatori economici del settore privato sono presenti nella produzione e vendita di
alimenti (12%), trasporto merci e passeggeri (10%), affitto case (6%) e rappresentano il
24% del totale della forza lavoro.
L’Esecutivo punta sulla crescita delle cooperative non agricole per stimolare la creazione
di nuova occupazione. Nei primi mesi del 2014 le cooperative legalmente costituite erano
attive nei settori del commercio, gastronomia, trasporti, costruzioni ed energia.
Il settore esterno
Il vincolo esterno é sempre piú presente nell’economia cubana. Il settore manifatturiero
non produce abbastanza per soddisfare la domanda interna e non adotta gli standard
richiesti dai mercati internazionali.
Lo stato esercita il controllo delle importazioni attraverso il sistema delle licenze, gli elevati
margini commerciali applicati ai prodotti venduti per transazioni in CUC, il controllo della
liquiditá degli attori statali coinvolti nelle singole transazioni.
Un centinaio di grandi strutture concentrano gli acquisti per tutte le amministrazioni
pubbliche e per l’emergente settore privato (cuentapropistas e cooperative).
La
distribuzione all’ingrosso ed al dettaglio é controllata dallo stato. Pertanto, le societá
commerciali straniere possono solo svolgere attivitá promozionale di supporto. I dazi non
costituiscono una barriera insormontabile per esportare a Cuba.
I margini commerciali applicati ai prodotti per il mercato in CUC costituiscono un vero e
proprio freno alle importazioni ufficiali dei beni di consumo ed un forte incentivo alle
importazioni parallele. Nel mese di settembre 2014 l’Esecutivo ha adottato nuove misure
per ridurre le importazioni illegali attraverso i viaggiatori che fanno la spola con gli Stati
Uniti ed i paesi dell'area. La nuova normativa disincentiva i viaggiatori che trasportano
grandi quantitá di beni di consumov.
Il Banco Centrale ed il Ministero dell’Economia assegnano alle strutture dello Stato la
valuta estera necessaria per portare a termine gli acquisti internazionali. I fabbisogni delle
singole amministrazioni possono essere superiori alla disponibilitá in valuta e, pertanto, si
assegnano priorità per i pagamenti internazionali. Le aziende che si avvicinano per la
prima volta al mercato cubano dovrebbero considerare con attenzione la parte relativa al
pagamento della merce.
Il deficit della bilancia commerciale cubana é strutturale e viene compensato dalla positiva
perfomance dell’export di servizi ad alto valore aggiunto.
Nel 2013 i dati del commercio estero cubano registrano una contrazione delle esportazioni
di merci pari a -5,3% e delle importazioni pari a -6,6%.
L’export dei servizi medici
dovrebbe contribuire a generare un surplus della bilancia commerciale dei beni e servizi
pari a 1.256 milioni di dollari (inferiore di 2,5 miliardi di dollari rispetto al 2012).
I servizi legati alla salute costituiscono un punto di forza della capacitá competitiva
internazionale dell’Isola. Circa 50 mila medici-infermieri-tecnici cubani lavorano
all’estero prestando servizio nella regione caraibica, in Brasile, nei paesi che aderiscono
all’accordo Alba ed in Africa. Nel 2013 Cuba ha firmato un accordo con il Brasile per la
fornitura di 4.000 medici e nei primi mesi del 2014 l’accordo e stato rinegoziato per fornire
11.430 medici.
Bilancia commerciale cubana – valori espressi in milioni di pesos
Anni
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Esportazioni Importazioni
1.421,7
1.688,0
2.332,1
2.159,4
2.924,6
3.685,7
3.664,2
2.863,0
4.549,5
5.870,1
5.577,3
5.283,1
Interscambi
Saldo
o totale
commerciale
4.188,1
4.672,8
5.615,2
7.604,3
9.497,9
10.079,2
14.234,1
8.906,0
10.644,3
13.952,4
13.800,9
14.706,6
5.609,8
6.360,8
7.947,3
9.763,7
12.422,5
13.764,9
17.898,3
11.769,0
15.193,8
19.822,5
19.378,2
19.989,7
-2.766,4
-2.984,8
-3.283,1
-5.444,9
-6.573,3
-6.393,5
-10.569,9
-6.043,0
-6.094,8
-8.082,3
-8.223,6
-9.423,5
Fonte: Officina Statistica di Cuba – elaborazione ICE
La riduzione dei prezzi internazionali dei prodotti esportabili, come il nichel e lo
zucchero, la diminuzione dell’export di carburanti e lubrificantivi, la crescita dell’import
alimentare, in valore e quantitá, hanno contribuito al deterioramento della bilancia
commerciale cubana.
Paesi d’origine delle importazioni
Paesi
Venezuela
Europa
Cina
Antille Olandesi
Spagna
Brasile
Messico
Italia
Canada
Francia
USA
Argentina
Germania
Algeria
Total
2009
2.607.641
2.040.790
1.171.205
250
752.393
507.875
322.831
324.479
309.861
140.432
597.938
120.161
279.541
169.163
8.906.010
2010
4.301.862
2.158.164
1.223.245
38.948
785.376
444.354
359.970
292.133
331.398
189.629
406.118
129.110
269.417
213.271
10.644.338
2011
2012
5.902.075 6.078.898
2.830.411 2.954.128
1.281.415 1.236.840
149.983
29.823
1.019.560 1.006.294
643.863
648.177
449.711
486.694
387.799
380.512
478.784
387.253
343.975
359.705
433.795
508.656
148.613
119.539
286.259
311.463
308.756
330.979
13.952.403 13.800.851
2013
4.801.749
3.365.363
1.533.699
1.240.542
1.226.735
614.185
507.652
460.304
450.646
411.529
401.810
370.520
343.955
307.606
14.706.619
Fonte: officina statistica di Cuba – elaborazione ice – valori in migliaia di pesos
La Repubblica Bolivariana del Venezuela si conferma il maggior partner commerciale di
Cuba seguita dall’Unione Europea e dalla Cina.
L’Italia è il secondo fornitore
comunitario. Si evidenzia la performance del 2013 delle Antille Olandesi.
Mercati di destinazione delle esportazioni cubane
Paesi
Venezuela
Europa
Canadá
Paesi Bassi
Cina
Spagna
Panamá
Belgio
Regno Unito
Antille Olandesi
Emirati Arabi Uniti
Germania
Brasile
Italia
Totale
2009
527.849
718.518
431.467
237.956
516.303
153.943
18.598
8.218
6.997
59.027
11.796
29.440
63.089
28.784
2.863.004
2010
1.716.739
854.047
604.024
353.154
680.564
160.746
12.295
30.001
18.904
3.106
2.878
28.246
57.843
38.097
4.549.533
2011
2.273.109
1.215.377
718.645
655.009
778.196
164.868
7.002
36.509
36.933
28.980
5.403
39.885
82.069
51.396
5.870.090
2012
2.483.951
1.279.667
551.042
697.605
459.060
149.792
111.750
40.112
21.503
60.271
3.348
42.672
108.053
33.070
5.577.268
2013
2.265.550
1.290.522
462.340
456.728
343.590
171.026
120.218
118.405
101.407
108.129
81.397
81.312
80.635
55.775
5.283.142
Fonte: officina statistica di Cuba – elaborazione ice – valori in migliaia di pesos
Non si hanno dati ufficiali sulle riserve internazionali di Cuba.
La Banca
dei Regolamenti Internazionali ha registrato una significativa riduzione delle riserve
cubane depositate nelle banche estere del BRI nel triennio 2011 - 2013.
Nei primi mesi del 2014 si assiste ad un recupero dei prezzi internazionale del nichel e
dello zucchero. Anche i prodotti alimentari importati registrano un significativo aumento
dei valori internazionali.
Nel 2013 gli ingressi in valuta estera del settore turistico sono aumentati dell’1,9%. Nel
primi due quadrimestri del 2014 gli arrivi di turisti sono aumentati del 3,7% e per la fine
dell’anno il dato positivo dovrebbe avere un impatto sugli ingressi in valuta estera. L’Italia
supera la Francia e l’Argentina e si colloca al quarto posto nella graduatoria mondiale dei
paesi d’origine dei flussi turistici (dopo Canada, Germania e Regno Unito).
Non si hanno statistiche ufficiali sulle rimesse degli emigrati. Tuttavia, l’evidenzia
aneddotica e le stime non ufficiali consentono di valutare positivamente l’impatto delle
rimesse nell’economia cubana.
Nel 2013 i flussi di rimesse provenienti dall’estero
dovrebbero attestarsi su valori superiori a quelli registrati nel 2012.
Nel 2013 Cuba ha proseguito la rinegoziazione dei debiti internazionali. La Russia ha
condonato il 90% dei debiti risalenti all’epoca sovietica ed ha sottolineato, con la firma di
diversi accordi di collaborazione in occasione di una visita del presidente Putin, l’interesse
per il settore energetico cubano.
I contatti con i paesi del Club di Parigi proseguono ma non hanno ancora prodotto la
riapertura delle linee di credito a lungo termine verso l’Isola.
Il graduale deterioramento della bilancia dei pagamenti ha probabilmente influito sulla
decisione di diverse strutture statali, nella seconda metá del 2013, di negoziare pagamenti
internazionali a 360 giorni.
Relazioni commerciali Italia e Cuba
La bilancia commerciale bilaterale Italia - Cuba é strutturalmente in attivo per le aziende
del nostro paese. Nel periodo 2010 – 2013 le esportazioni italiane sono passate da 184 a
268 milioni di euro. Cuba acquista dall’Italia tecnologie, prodotti chimici, apparecchiature
elettriche, prodotti metallurgici, articoli nelle materie plastiche.
Esportazioni
2010
AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
BB - Prodotti delle miniere e delle cave
CA10 - Prodotti alimentari
CA11 - Bevande
CB13 - Prodotti tessili
CB14 - Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli
in paglia e materiali da intreccio
CC17 - Carta e prodotti di carta
CC18 - Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti
registrati
CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
CE20 - Prodotti chimici
CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche
CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
CH24 - Prodotti della metallurgia
CH25 - Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
CJ27 - Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso
domestico non elettriche
CK28 - Macchinari e apparecchiature nca
CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
CL30 - Altri mezzi di trasporto
CM31 - Mobili
CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere
DD35 - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
ZZ - Altri prodotti e attività
Totale:
Fonte Istat – elaborazione ice – valori in migliaia di euro
2011
2012
2013
612
269
11.772
529
826
1.281
1.201
992
54
763
4.907
726
1.556
2.325
1.597
2.888
764
317
4.449
389
1.500
1.558
1.573
3.350
386
383
7.194
887
1.415
1.643
1.643
2.043
7.036
.
4.152
.
6.466
54
4.492
45
289
28.520
3.085
12.936
13.581
5.686
8.497
8.412
17.408
31.120
1.627
12.617
13.818
11.302
10.387
4.298
387
34.996
1.707
17.411
16.637
15.345
8.050
7.680
1.785
33.155
1.872
16.108
17.886
15.404
8.434
12.826
14.557
25.818
32.503
28.878
49.839
3.367
1.057
3.657
6.395
.
212
184.607
62.081
4.246
3.467
3.146
7.579
.
490
228.370
72.478 88.672
6.072
7.723
1.099
642
2.804
2.331
9.069 11.408
36
129
496
1.080
247.191 268.466
Nel passato quadriennio, l’andamento delle importazioni é altalenante. La performance
dell’export cubano verso le imprese del Belpaese é influenzata prevalentemente dalle
categorie merceologiche dei prodotti alimentari e dei derivati dalla raffinazione del petrolio.
I dati preliminari del 2014 registrano un crollo dell’import (- 74%).
Importazioni
2010
68
14
1.889
8.689
2.829
.
36
384
2011
175
.
33.568
8.915
2.787
.
19
607
2012
344
.
1.715
5.008
2.641
.
2
968
2013
552
.
42.635
7.064
4.442
.
101
781
6
13
6
3
2
.
2.639
68
12
1
504
36
27
.
.
3.4
100
1
.
7.318
.
142
.
25.216
3.537
47
.
4
340
.
487
.
.
2.462
57
4
.
4.158
7
306
15
.
105
122
CK28 - Macchinari e apparecchiature nca
31
80
15
418
CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
11
.
17
.
2
8
72
8.439
.
4
37
6.861
4
4
.
7.033
150
2
29
7.482
25.782
64.026
47.493
70.775
AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
BB - Prodotti delle miniere e delle cave
CA10 - Prodotti alimentari
CA11 – Bevande
CA12 – Tabacco
CB13 - Prodotti tessili
CB14 - Articoli di abbigliamento (anche pelle/pelliccia)
CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i
mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
CC17 - Carta e prodotti di carta
CD19 - Coke e derivanti dalla raffinazione del petrolio
CE20 - Prodotti chimici
CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati
CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche
CG23 - prodotti lavorazione di minerali non metalliferi
CH24 - Prodotti della metallurgia
CH25 - Prodotti in metallo, esclusi macchinari
CI26 – Computer, prodotti di elettronica e ottica;
CJ27 - Apparecchiature elettriche e apparecchiature per
uso domestico non elettriche
CL30 - Altri mezzi di trasporto
CM31 - Mobili
CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere
ZZ - Altri prodotti e attività
Totale:
Fonte Istat – elaborazione ice – valori in migliaia di euro
I piú recenti dati statistici di commercio estero, relativi all’interscambio bilaterale dei primi
sette mesi del 2014) evidenziano una contrazione dell’export italiano (-11,4% ).
Investimenti diretti esteri
Nel primo semestre 2014 é stata approvata la nuova legge per l’attrazione degli
investimenti diretti esteri. La nuova “ley de inversión extranjera” sostituisce la
normativa del 1995 ed intende stimolare, in collaborazione con la creazione della Zona
Speciale di Sviluppo Mariel, la crescita degli IDE in entrata per raggiungere i 2-2,5
miliardi di dollari.
Il nuovo quadro normativo consente agli investitori esteri di operare in tutti gli ambiti
dell’economia cubana, con gli unici limiti dei settori salute-istruzione-forze armate,
attraverso la creazione di societá miste, contratti di associazione economia internazionale,
imprese di capitale totalmente esterovii.
i
Il fondo di compensazione per le esportazioni di zucchero (1.718 millones di pesos cubanos), per l’acquisto dagli
agricoltori di 329.000 tonnellate di riso, 40.000 tonnellate di fagioli, (820 milioni di pesos cubanos), 155.000 tonnellate
di carne di maiale (651 milioni de pesos cubanos), 112.000 tonnellate di mais (331 milioni di pesos cubanos), 24.000
tonnellate di carne e latte per la trasformazione industriale (646 milioni di pesos cubanos). Nel 2014 é attivo un fondo di
garanzia per il sistema cooperativo non agricolo.
ii
A differenza delle altre banche centrali le decisioni sui prezzi, sui tassi di interesse sono centralizzate e fissate dal
Governo. Da questo punto di vista le decisioni di politica monetaria sono prese dall’Esecutivo ed implementate dalla
banca centrale.
iii
Decreto Ley núm. 289
iv
Ottobre 2013 – si é annunciato l’avvio del processo di unificazione monetaria. La prima fase interesserá le persone
giuridiche e si ampliera’ la rete di punti vendita che accettano pagamenti in CUC e CUP (con carte di credito ad hoc in
questa moneta).
v
Secondo la nuova normativa i viaggiatori non potranno trasportare prodotti per un valore complessivo superiore ai 1.000
dollari.
vi
Probabile conseguenza della riduzione delle consegne petrolifere venezuelane alle nazioni del Petrocaribe.
vii
Le imprese con capitale al 100% estero non beneficiano dei vantaggi fiscali concesse alle societá miste ed agli accordi
di associazione internazionale.
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