GEORG SIMMEL (un lavoro di Serena Mari, Francesca Ferrante, Cecilia Palmegiani e Chiara Pompili) Georg Simmel nasce a Berlino il 1° marzo 1858, in una famiglia ebrea convertita al cristianesimo, e muore a Strasburgo il 28 settembre 1918. Nel 1881 consegue la laurea presso l'università di Berlino e nel 1885 ottiene la cattedra. Le sue prime opere riguardano la filosofia della storia e la sociologia. Nel 1914 diventa professore ordinario all'Università di Strasburgo e, proprio durante la guerra, scrive le sue ultime opere, riguardanti esclusivamente la filosofia della vita. L'influsso di Simmel è stato notevole sia sul pensiero filosofico, sia su quello sociologico (anche americano). L'esistenzialismo, poi, ha ripreso alcuni dei temi da lui affrontati. La sociologia per Simmel (punti focali). Le teorie di Simmel, a partire dagli anni ’70, inseriscono l’autore tra i più rilevanti sociologi classici. Dopo i radicali movimenti sociali del ’68 e del ’77, gli studi sociologici si orientano verso la vita quotidiana. Simmel infatti cerca di analizzare nella vita di tutti i giorni il rapporto tra l’individuo e il gruppo, ma in modo più specifico il rapporto “IO-TU”. Per l’autore quindi, i rapporti sociali non si basano sulla cooperazione, ma sul confronto dell’IO con l’altro. Simmel crede che la sociologia fornisca un nuovo punto di vista per analizzare fatti già noti, studiati da altre scienze, quali: la storia, l’antropologia, la statistica e la psicologia. L’oggetto della sociologia per l’autore è la SOCIETA’, ovvero l’insieme delle relazioni instaurate tra gli individui. I due CONCETTI su cui si fonda la sociologia per Simmel sono: -RECIPROCITA’: le azioni reciproche sono quelle che caratterizzano la vita di ogni giorno (parlare, salutarsi..); -SOCIAZIONE: è il processo con il quale determinati tipi di azioni reciproche si consolidano del tempo. Sociologia come SCIENZA FORMALE: Simmel è stato l’ideatore di questa visione, spiegando come il compito della sociologia sia quello di descrivere le forme che i rapporti sociali possono assumere in contesti e momenti differenti. Da qui due aspetti: -la sociologia non è universale e univoca poiché forma il suo oggetto nelle relazioni degli individui; -Simmel sottolinea come l’individuo è parte della società sotto alcuni aspetti, rimanendone estrano per alcuni altri, come le caratteristiche del suo essere. Il METODO di ricerca secondo l’autore non può essere ricondotto al semplice principio causa-effetto, ma deve rispecchiare l’analisi delle influenze reciproche dei fenomeni sociali. La famiglia per Simmel. Le riflessioni di Simmel sul tema della famiglia si sviluppano a partire dal 1890. L’autore definisce la famiglia come CERCHIA SOCIALE (azione reciproca tra diversi elementi di un sistema) indipendente, dotata di regole, principi, ruoli e spazi. 1 Essa è dotata di legami di reciprocità stabili e continui ed è chiusa al suo interno. La famiglia è appunto la cerchia sociale di base e fondamentale per ogni individuo, poiché all’interno sono istaurate le relazioni sociali primarie. L’individuo partecipa alla cerchia familiare d’origine, ma successivamente si troverà coinvolto in una nuova famiglia, ovvero quella che creerà col proprio coniuge; e così via. Tra le varie opere di Simmel, quelle che maggiormente esaltano le riflessioni dell’autore rispetto alla sociologia della famiglia sono: “Filosofia dell’amore”, “La differenziazione sociale”, “Sull’amore” e “Filosofia e sociologia dei sessi”. FILOSOFIA DELL’AMORE (Serena Mari) Sociologia della famiglia. Simmel inizia l’analisi dei rapporti familiari sin dalle società primitive. Dai suoi studi emerge come il rito del matrimonio non era finalizzato esclusivamente alla creazione di un nucleo familiare caratterizzato da affettività e unione, bensì gli scopi che si celavano dietro quei legami erano di tutt’altra natura. Infatti era ben evidente come il risvolto economico o di status sociale caratterizzava la formazione di questi legami mettendo in secondo piano l’aspetto affettivoerotico. Simmel individua quattro forme diverse di matrimonio: Matrimonio per ratto: questa forma di matrimonio è quella più primitiva analizzata dallo studioso. In questa tipologia la donna veniva sottomessa con violenza, considerata come un trofeo e schiavizzata. Matrimonio per acquisto: questo tipo di vincolo era caratterizzato da una compravendita della donna che si fondava, non sul valore economico in se, ma sul vantaggio che si poteva ottenere tramite il denaro ai fini della coesione sociale. Matrimonio per interesse: questa è una forma coniugale più nobile della precedente perché è fondata sul principio della dote, risorsa erogata all’uomo per il mantenimento della moglie. Matrimonio per amore: con l’avvento delle società moderne nasce questo legame tra uomo e donna, fondato sull’amore e sulla scelta reciproca. “[...] Quando si dice ancora oggi per giustificare i matrimoni di convenienza, che cioè l’amore nasce dopo le nozze, rappresenta un’innegabile verità nello sviluppo storico della nostra specie. Qui si è attuato un rovesciamento che la sociologia può accertare in numerose circostanze importanti: ciò che per la specie era causa, per l’individuo è effetto, e viceversa. Esclusivamente la validità del matrimonio monogamico, dovuta a condizioni economiche e sociali, ha consentito di giungere al sentimento dell’amore e della fedeltà per la vita; e adesso, all’inverso, agli occhi del singolo, il sorgere di tale sentimento è la ragione per contrarre un matrimonio.” Simmel in questo estratto vuole mettere in evidenza come mentre prima per giustificare il vincolo si postponeva il sentimento all’atto del matrimonio, ora il sentimento diventa la motivazione per la quale questo legame avviene. A questo punto dell’analisi si pone un quesito: “Che cosa indusse gli esseri umani, invece di limitarsi al soddisfacimento momentaneo della passione, a istituire un vincolo permanente, pieno di obblighi e spesso di restrizioni?” La risposta in parte va individuata nel concetto di utilità sociale del matrimonio: lo scopo sociale principale era la migliore cura dei propri figli che, se visto sotto uno sguardo lungimirante, 2 rappresentava un rafforzamento del proprio gruppo e una supremazia su coloro che erano divisi o non vincolati dallo stesso legame. Si arriva seguendo questa linea ad un secondo rovesciamento: precedentemente il matrimonio era una conseguenza della produzione della generazione successiva, come succedeva nei clan e nelle caste, dove la scelta matrimoniale dell’uomo risultava molto limitata, proprio perché confinata al clan di appartenenza. In questo tipo di società la massima aspirazione era quella di trovare un partner, proprio perché appartenente alla stessa cerchia sociale, molto simile a sé, che potesse garantire una sana continuità della specie. Si può aggiungere, quindi, che secondo Simmel nessun tipo di relazione tra uomo e donna è casuale, infatti è sempre stata caratterizzata da norme e costumi del tempo che tendevano sempre a una qualche funzionalità sociale. Attualmente, invece, la generazione della prole è una diretta conseguenza del vincolo matrimoniale. Questo perché si arricchisce la possibilità, non essendo più vincolati dalla cerchia di appartenenza, di trovare il partner ideale in un contesto molto più vasto e variegato. In questo modo la scelta di un compagno non è più finalizzata alla procreazione ma si fonda sull’unione di sentimenti ed emozioni. Da queste riflessioni fatte dall’autore si può ben capire come dalle famiglie delle società arcaiche fino a quelle moderne la prole ha rivestito sempre un ruolo di centralità. Su ciò si imperniano le riflessioni di Simmel rispetto alla genitorialità. Secondo lo studioso tedesco la volontà di procreare da parte dei genitori, scaturisce dall’entusiasmo di continuare a vivere dopo la morte. Nel prendersi cura pedagogicamente di un figlio, avviene una crescita continua anche dei genitori; inoltre secondo Simmel, idea che si è andata stereotipando nel corso degli anni, i figli rafforzano il legame di coppia. Tuttavia però, l’idea di Simmel si sposta per alcuni versi dall’idea generale. Secondo egli infatti, il rapporto principale all’interno della famiglia non è quello tra i coniugi, bensì quello tra madre e figlio, poiché nelle società arcaiche la discendenza biologica non influiva sulla paternità: chi aveva il dominio sulla madre e di conseguenza su suo figlio, era automaticamente il padre di quest’ultimo. In conclusione possiamo individuare lo scopo di Simmel nello studio dei processi che rappresentano le dinamiche familiari, dalle sue prime forme fino alle recenti rappresentazioni, uno scopo che mette in risalto il coraggio dell’autore tedesco nel tentativo di spostare il fuoco dell’attenzione sull’uomo e sul suo animo, nel rapporto che quest’ultimo ha verso l’altro che si caratterizza sempre, o nella maggior parte dei casi, come una “tensione” verso un soddisfacimento emotivo non sempre facilmente raggiungibile. FILOSOFIA E SOCIOLOGIA DEI SESSI (Francesca Ferrante) Per una psicologia delle donne. Il problema di una psicologia delle donne presuppone che le donne in quanto tali possiedano un certo numero di qualità psicologiche comuni che le differenziano dall’essere maschile. Tuttavia, giustifica il suo diritto di considerare le donne come se fossero un’unità in sé unitaria in quanto manifestano un sentimento di mutua solidarietà più forte rispetto agli uomini. Una donna, infatti, sente l’impulso di difendere l’onore del sesso femminile e in culture inferiori la solidarietà tra donne si dimostra specialmente nelle imprese comuni delle donne verso gli uomini. Nonostante sia vero che non esiste odio più rovente di quello che talvolta provano le donne tra di loro, Simmel sostiene che quest’accezione non fa che confermare la regola, in quanto si può senz’altro sostenere che la donna si sente più vicina alla donna in quanto tale di quanto non avvenga lo stesso tra gli uomini. 3 Simmel inoltre individua una giustificazione oggettiva del fatto di giudicare le donne come una totalità sostenendo che presentano una mancanza di differenziazione. Prima di tutto, sul piano somatico, in quanto rileva che il sesso femminile subisce meno mutamenti che quello maschile. In secondo luogo, sostiene che le caratteristiche psichiche femminili, a causa del minor grado di differenziazione, non sono ancora giunte a specializzarsi per acquistare un’esistenza più autonoma, e infatti le inclinazioni e le attività femminili sono raccolte più strettamente intorno ad un unico punto. Nella psiche femminile, il complesso delle rappresentazioni è così congiunto che la parte riproduce immediatamente il tutto, e proprio dal fatto che la mancanza di differenziazione rende più facile collegare la singola rappresentazione con il complesso di quelle adiacenti, deriva il maggior peso che nelle donne ha la vita emotiva. Ne deriva infatti la velocità e la sicurezza del giudizio femminile in situazioni intricate nella quale gli uomini non riescono ad arrivare dritti ad una conclusione, data l’enorme quantità di singoli elementi che devono seguire e considerare separatamente. Successivamente, respinge l’opinione che mira a disconoscere alle donne la logica, sostenendo che nei casi in cui si ha l’impressione che manchi loro la capacità di deduzione logica, ci sono degli errori materiali che si insinuano nelle premesse e falsano il risultato, e ciò avviene per lo più quando il predominio della vita emotiva devia la loro capacità di comprensione dei fatti. Prende poi in analisi la tendenza universalmente riconosciuta delle donne all’esagerazione, partendo dall’affermazione che, secondo quanto si è appreso sul modo di esprimersi dei popoli primitivi, l’esagerazione è connaturata alla costituzione più primitiva dello spirito. Lo spirito umano sembra avere la tendenza naturale a riprodurre e a sviluppare un impulso, seguendo la direzione iniziale ma andando oltre il grado di intensità iniziale, finché l’esaurimento dell’energia o una rappresentazione opposta alla prima non ponga fine al processo. Una volta presa una determinata direzione, sembra che la rappresentazione si espanda nella psiche, nella misura in cui vi trova spazio per mancanza di forze opposte. Sostiene quindi che l’eccentricità del sentire e l’esagerazione dell’espressione siano qualità naturali e difficilmente evitabili in uno spirito non ancora abbastanza differenziato da poter contrapporre immediatamente alla tendenza alla propagazione propria di una rappresentazione che irrompe nella coscienza, altre rappresentazioni che producano modificazioni ulteriori. Quanto più la massa psichica è in sé indivisa, tanto più uno stimolo che si manifesta trascinerà con sé il tutto. Nel caso dell’esagerazione, l’impressione iniziale stimola le rappresentazioni vicine, accrescendo la propria energia attraverso la loro. In uno spirito non educato alla disciplina, la rappresentazione potrà continuare a espandersi senza incontrare resistenza, producendo così l’esagerazione. Simmel sottolinea allora come sia evidente che tutto ciò è in relazione con il carattere impulsivo della vita emotiva femminile. Ogni tipo di psicologia sulle donne ci aiuta a comprendere anche la loro estrema fedeltà, soprattutto a oggetti e ricordi. Questo perché la struttura della loro anima è tale che ad ogni evento o oggetto aderiscono valori, sentimenti, sensazioni; ciò non avviene nell’ uomo che è molto più impietoso. La differenziazione è infatti il carattere tipico dell’essere uomo e se da un lato significa che gli elementi psichici si sono resi autonomi, dall’altro significa che quella persona è diventata qualcosa di particolare. A questo punto possiamo comprendere meglio l’ estrema fedeltà delle donne; rispetto alla donna, l’uomo è molto più infedele perché manchevole di quella unitarietà che caratterizza l’ anima femminile. Un altro aspetto sul quale Simmel si è soffermato è il concetto di verità, diverso da quello degli uomini, a causa di un’ irregolarità delle premesse materiali piuttosto che a una mancanza di nessi logico-formali. Alla donna risulta meno chiaro il valore della verità come ideale assoluto e sussistente per se stesso e svincolato dalle sue conseguenze pratiche. Inoltre, sostiene che le donne in alcuni casi siano costrette a dire qualche bugia, a causa delle loro condizioni fisiologiche verso le quali devono usare dei riguardi. Inoltre, le donne danno maggior peso anche alla vita 4 emotiva, e il sentimento viene suscitato in misura tanto più intensa quanto maggiore è il numero di rappresentazioni che si incrociano. Il predominio della vita emotiva mostra la sua profonda relazione con il carattere unitario della natura delle donne anche nel fatto che una sua alterazione di solito comporta uno sconvolgimento dell’intera personalità. Simmel sostiene inoltre che le donne sono prive di oggettività, e la causa è sempre collegata alla mancanza di differenziazione della vita psichica femminile. Infatti, le donne sono in genere poco inclini alla separazione e all’analisi dei singoli elementi di un avvenimento, avvertendo come spiacevole costrizione il dover differenziare e scomporre le rappresentazioni che per loro costituiscono l’oggetto. Ma ogni oggettività del rappresentare consiste proprio nel distaccare, rendendo autonoma, ogni singola rappresentazione dalle fusioni dell’intreccio dello stato psichico originario. Anche per questo, le donne mancano della capacità di formare concetti astratti che si innalzano al di sopra della viva particolarità delle cose, e secondo Simmel si trovano ad un livello spirituale più basso, osservando che, come le masse, si entusiasmano per un’idea solo grazie a una singola persona, un evento, o un simbolo tangibile. Questa smania di collegare quanto c’è di più alto a qualcosa di visibile indica un ritardo nel processo di differenziazione spirituale. Per questo le donne tendono a dedicarsi agli interessi artistici, perché nell’arte l’ideale astratto ha acquistato un corpo tangibile, ed in particolare al costume: elemento impersonale e d’interesse universale. Il costume però limita la personalità, senza sottoporla alla costrizione del diritto ma senza lasciarle la libertà con cui si affrontano le questioni morali più elevate. Riguarda sempre un gruppo sociale più ristretto rispetto a quello cui si rivolge il diritto, che ha un interesse maggiore a proteggere e sostenere il singolo membro di quanto non ne abbia il gruppo più ampio, all’interno del quale la lotta per l’esistenza divampa in forma più violenta. Il debole si sentirà al sicuro sempre in una cerchia relativamente piccola e, se il costume è la forma di vita della cerchia più piccola, risulta evidente quale interesse debba nutrire per esso proprio il debole, bisognoso di appoggio. Talvolta il costume crea anche una certa uguaglianza tra il forte e il debole che arriva anche al punto di favorire il debole (cavalleria nei confronti delle donne come esempio calzante). E’ dunque la debolezza a costringere le donne a cercare appoggio nel costume. Nonostante la limitata libertà delle donne nel 1800, con il susseguirsi dei decenni l’ accrescimento non solo culturale ma anche economico della società mostra il suo effetto, cioè quello di ridurre sempre di più l’ unitarietà della natura femminile, anche nel fenomeno della civetteria. L’ essenza della civetteria risiede in una mescolanza di concedersi e non concedersi, l’ elemento specifico della sua attrattiva risiede nel fatto di essere la promessa di un piacere. . Il piacere è la sorgente da cui viene alimentato il fatto che: l' avere e il non, assumono per noi il significato di gioia o sofferenza. Non è soltanto l' attrattiva di una cosa in vendita, a determinare il prezzo che siamo disposti a pagare ma, in moltissimi casi è la circostanza stessa che per l' oggetto venga richiesto un prezzo che, la sua acquisizione non sia qualcosa di ovvio ma riesca solo a costo di sacrifici e fatiche a renderlo attraente e desiderabile. La possibilità di una tale inversione psicologica fa si che la relazione tra uomini e donne assuma la forma della civetteria. Una donna può far ricorso a qualsiasi cosa pur di piacere, dalle più sottili seduzioni intellettuali fino alla più sfrontata ostentazione dei suoi punti forti di attrazione fisica. L' intreccio del poter ottenere e del non poter ottenere costituisce l' essenza del prezzo. La civetteria deve piuttosto far sentire a colui che è rivolta, il labile gioco tra sì e no: il negarsi che potrebbe essere la via traversa per concedersi e il concedersi dietro il quale c’è la possibilità e la minaccia di ritrarsi. Il fascino delle donne consiste quindi da un lato nell’integrità della loro natura, dall’altro il fatto che dimostrano una certa inesauribilità, che non concedono mai tutto fino in fondo. “Proprio perché così spesso abbiamo l’impressione che la donna non sia ancora completamente sviluppata, avvertiamo che oltre a ciò che di lei si manifesta c’è dell’altro che non ha ancora 5 assunto una forma, e che dietro ciò che lei è consapevole di dare si trova qualcosa di più profondo che in un certo senso non si è ancora liberato dal grembo oscuro della natura inconsapevole cui le donne sembrano unite tanto più intensamente degli uomini.” LA DIFFERENZIAZIONE SOCIALE (Cecilia Palmegiani) Simmel nella sua vita affronta il concetto del conflitto sociale. Il conflitto per Simmel nasce dalla visione conflittuale dei rapporti tra individuo e società, tra spirito di libertà dell’individuo e le coercizioni che la società impone sull’individuo per esercitare su di esso un sistematico controllo normativo. Questo conflitto viene colto osservando le interazioni tra individuo e società, e non in maniera idealtipica. L’oggetto di analisi sociologica diventa l’interazione e non l’azione soggettivamente intenzionata. La sociologia Simmeliana risulta incentrata sul confronto tra forme sociali e le interazioni sociali, sempre mutevoli; ciò si può notare dalla lettura dell’opera “la differenziazione sociale”. Quest’ultima è un’opera del 1890, opera di transizione dalla fase positivistica alle fasi successive dell’autore. La teoria della conoscenza della scienza sociale. Il primo capitolo è un capitolo introduttivo in cui viene concettualizzato il rapporto tra individuo e gruppo sociale. L'individualità viene concepita solo in contrapposizione a qualche altra cosa/persona a causa della dipendenza totale e continua dalla società e dal gruppo sociale. La sociologia elabora risultati già raggiunti da altre scienze perché nessuna scienza si rifà a fatti oggettivi non precedentemente interpretati. La sociologia non può giungere alla formulazione di leggi sociologiche generali perché l'uomo è un essere complesso, risultato di forze eterogenee; sugli individui e sulle loro scelte agisce una pluralità di forze. L’estensione del gruppo e lo sviluppo dell’individualità – Il livello sociale. Successivamente Simmel tratta dello sviluppo dell'individualità in rapporto all'estensione del gruppo sociale. Per spiegare il modo in cui si manifesta il rapporto tra individuo e società, Simmel introduce il concetto di cerchia sociale, intesa come relazione tra le parti di un insieme. Ciò che caratterizza una cerchia sociale è la reciprocità, mentre gli individui non sono altro che il punto di intersezione tra le varie cerchie. Attraverso l'individualizzazione dei partecipanti e l'estensione e la connessione ad individui più remoti, la cerchia sociale rigida e chiusa si indebolisce. Ampliando la cerchia entro cui agiamo ed esprimiamo i nostri interessi creiamo più spazio per lo sviluppo della nostra individualità. Quanto più l'individuo diventa il centro della scena sociale tanto più emerge lo sviluppo dell'essere umano con caratteristiche ed obblighi universali che urtano contro gli interessi della piccola cerchia sociale. Inoltre Simmel affronta il problema dell'espansione del gruppo in rapporto con la differenziazione e quindi con l'emergere dell'individualità: quanto più ampio è il gruppo, tanto più evidente è il grado di diversità tra i componenti cosicché tanto meno forti sono i legami tra esso e i suoi membri; ciò rende possibile rapporti tra membri di gruppi diversi. Mentre le mete del gruppo sono ben specifiche, il singolo che agisce indipendentemente spesso non ha mete precise. Nelle epoche precedenti alla modernità l’individuo faceva parte a cerchie sociali concentriche collegate l’una all’altra, non dando modo a se stesso di essere sottoposto ad un processo di individualizzazione; nell’epoca moderna invece ogni individuo ha la possibilità di partecipare a cerchie sempre più differenziate e parallele, dando spazio all’individualità che si determina in modo più forte. In quest’opera l’autore analizza anche i diversi livelli sociali e il processo attraverso il quale gli individui sviluppano attributi comuni al loro interno. L'individuo guadagna significatività in 6 rapporto con gli altri e con la "massa". Ognuno occupa un livello sociale all'interno del gruppo; se tale livello è basso minore è la differenziazione individuale. Quindi gli attributi comuni sono quelli appartenenti a coloro che si trovano in una posizione non elevata. Questi sono sentimenti più che pensieri (rafforzamento delle emozioni nella folla). L’intersecazione delle cerchie sociali. In conclusione viene svolto il tema dell'intersecazione delle cerchie sociali. Ogni individuo moderno partecipa nel corso della vita a cerchie sociali diverse (famiglia, nazione, lavoro ecc.). Ciò ha diverse conseguenze: se i diversi gruppi non si sovrappongono e restano separati, l'individuo ha più alternative; per ogni cerchia la persona può occupare posizioni diverse; se si appartiene a più sfere in concorrenza o in cooperazione si hanno dimensioni incalcolabili riguardo i mutamenti individuali. In ogni caso comunque l'identità dell'individuo è preservata. La concezione di fondo che ripercorre le pagine di Simmel è che la libertà individuale si accresce con l'allargarsi dell'area sociale di riferimento. Privo di libertà è l'individuo che coincide l'intera sua vicenda biografica con il gruppo al quale appartiene. La libertà è dunque caduta di vincoli di identificazione, il venir meno di un rapporto di coincidenza. Poiché tuttavia le forme sociali maggiori e quelle minori si dispongono in una relazione concentrica nascono piani normativi diversi ed estendendosi la cerchia primaria la società e le formazioni minori rimangono illese. SULL’AMORE (Chiara Pompili) A partire dal 1890 Georg Simmel affronta tematiche come l'erotismo, la relazione tra i sessi, il senso dell'intimità e del pudore, e il matrimonio. In particolare Simmel studia i rapporti d'amore e i legami familiari per analizzarli nel loro essere cerchie sociali e quindi nelle loro strutture interne. Nel 1921 pubblica il saggio Sull'amore nel quale tratta appunto la tematica dell'amore evidenziandone i suoi aspetti fondamentale e sottolineando il concetto di trascendenza. L'amore e il suo studio seguono la nascita di un tipo di matrimonio, che è il matrimonio per amore. Questo tipo di matrimonio si basa sulla scelta reciproca del proprio coniuge. Il matrimonio per amore è preceduto da altri due tipi di matrimonio: il matrimonio per ratto, la forma più primitiva dove la donna è solo un oggetto di scambio e il matrimonio per interesse, è più evoluta questa forma di matrimonio in quanto è riconosciuta dalla società ed è fondata fondamentalmente sulla dote (risorsa che la donna porge all'uomo per il suo mantenimento e il mantenimento dei suoi figli, in quanto lei non lavora ma si occupa dei figli a casa). Sono tre gli aspetti fondamentali che nel loro fondersi danno vita al concetto di amore e sono: l'erotismo, la sensualità e il sentimento. Il concetto di erotismo si basa su una manifestazione relazionale che presuppone la presenza dell'altro non per forza fisica ma anche una presenza solo mentale. Si parla di un flusso emotivo che passa da un individuo all'altro e che non presuppone nessun tipo di atto fisico. Invece l'erotismo è una proprietà del pensiero basata sull'allusione, su un atteggiamento implicito e astratto vissuto spesso nella distanza e nell'attesa dell'altro. I concetti di sensualità e sentimento vengono invece associati da Simmel all'impulso, al desiderio e all'appagamento finalizzati alla sopravvivenza della specie e quindi al senso del matrimonio inteso in termini biologici e naturali. Sono strettamente legati tra loro, entrambi consapevoli 7 dell'esistenza dell'altro e da entrambi nasce il desiderio di possesso dell'altro e quindi il progetto di continuità espresso pienamente nella procreazione. Simmel nel testo Sull'amore si preoccupa di sottolineare la trascendenza dell'amore e per cui lo isola da cause esterne e interessi anche questi esterni. Infatti l'amore è una realtà incondizionata e Simmel ne sottolinea la trascendenza ed essendo tale non può essere stimolato dall'esterno e influenzato da contraddizioni e frammentazioni. Simmel ci tiene a sottolineare però che l'amore è prodotto dalla vita reale, dalla vita di tutti i giorni, eppure se ne distacca, diventando unicamente una realtà della coscienza: solo distaccandosi dalla vita materiale si ha l'assolutizzazione dell'amore. Simmel per condizionamenti materiali e cause esterne, intende tutto ciò che in un certo modo obbliga l'amore, come l'amore tipico delle forme di matrimonio per baratto e per interesse. Queste forme di matrimonio non ha come fulcro l'amore vero e proprio. Solo la forma di matrimonio per amore ha come fulcro quest'ultimo che attraverso il rapporto matrimoniale ritorna alla vita e con questa si fonda, tanto che il rapporto matrimoniale viene considerato come la forma storico-sociale regolamentare nel suo dispiegarsi del rapporto d'amore. Ovviamente non si può sperare che l'amore venga con il tempo, perché in tal caso si creerebbero tipi di rapporti nei quali gli aspetti fondamentali dell'amore, come il sentimento e la spinta emotiva, mancheranno sempre. L'amore è fine a stesso, afferma Simmel, tanto che né la riproduzione né altri fattori che lo producono sono determinanti, e soprattutto nessuno di questi è l'amore. Per cui ogni tipo di fattore, che sia economico, sociale, religioso, non rimangono all'interno della corrente della vita ma scendono al livello di un mondo che si trova al di là di essa che si può chiamare ideale in senso ampio. Nella vita quotidiana, afferma Simmel, si possono trovare numerosi opposti e frammentazioni, porta l'esempio dell'egoismo e dell'altruismo. Ovviamente, parlando dell'amore come una realtà dotata di unità e come realtà incondizionata della coscienza l'autore ne riconosce si una causa primordiale, che non siano i semplici aspetti della vita generativa, ma questa causa non si trova nello scontro tra altruismo ed egoismo, in quanto nessun tipo di frammentazione può portare all'unità dell'amore. Afferma per cui che all'omogeneo piano dell'esperienza, l'unità dalla quale sono derivati gli aspetti fondamentali dell'amore, (sentimento ed erotismo), appartiene “il modo di essere interiore di per sé nient’affatto conflittuale, che noi chiamiamo amore”(così è riportato proprio nel testo). Questa causa, o strato, a cui Simmel si riferisce, non è ben chiaro e Simmel afferma che non riesce a darle nessun tipo di definizione " Forse è impossibile determinare il contenuto dell’amore in questo suo puro essere se stesso in un modo più costruttivo del tentativo precedente, nel quale si negava che esso fosse composto da diversi elementi”. Questo strato dal punto di vista psicologico è un continuo rigenerarsi mediato dalla vita mentre da un altro punto di vista, quello delle proprie intenzioni, delle proprie leggi intrinseche del suo sviluppo autonomo, trascende la vita stessa. Quindi secondo Simmel è assolutamente impossibile spiegare la causa dell'amore e giustificare il sentimento provato, in quanto non sarebbe più un rapporto d'amore ma diventerebbe un rapporto d'interesse. Non si può spiegare ed è assolutamente inutile separare razionalità e sentimento, che sono indivisibili. Simmel continuamente nel testo afferma la completa indipendenza da ogni considerazione sia pratica, sia teorica. Infatti niente può dar conto al rapporto inderivabile e quindi incomparabile che il soggetto ha con l'oggetto. L'amato nel processo d'amore è insostituibile Il riconoscimento dell’individualità 8 insostituibile dell’amato è assolutizzazione imprescindibile nel processo d’amore. E in questo senso erotismo si distingue da amore perché può sostituire un individuo con un altro. Questo è l'aspetto che distingue l'erotismo dall'amore. Mentre, come abbiamo detto, nell'amore l'oggetto è praticamente insostituibile, nell'erotismo l'altro può essere sostituito. Abbiamo infatti detto che nell'erotismo fondamentale è l'interazione erotica, ossia quel flusso emotivo che passa da un individuo all'altro e da un corpo all'altro. L'erotismo è collegato al flirt, inteso come una sublimazione dell'erotismo, condividono entrambi il gioco del continuo rimando, dell'alternarsi del concedersi e del negarsi. Per concludere Simmel ribadisce nuovamente come amore assoluto quello purificato e distaccato da tutto ciò che si riferisce alla specie, e quindi l'assoluto e aprioristico rifiuto di una probabile sostituibilità dell'individuo amato. Nonostante le difficoltà questo tipo di rapporto e solamente questo può dirsi amore, anche se si possono incontrare scogli; parla Simmel dell'aspetto tragico, quello nel quale ci si scontra contro questi scogli e si presenta la profonda contraddizione tra “l’assoluta immanenza del sentimento", ovviamente per chi lo prova, e il “desiderio di fondersi con l’altro”. Ma nonostante questo non rinuncia mai all'idea di amore nella sua assolutezza e nella sua realtà unica e incondizionata della coscienza. BIBLIOGRAFIA: Famiglia e sociologia, Antonietta Censi, Pearson Italia, 2014 Filosofia dell’amore, Georg Simmel, a cura di M. Vozza, Donzelli, 2001 Filosofia e sociologia dei sessi, Georg Simmel, a cura di G. Antinolfi, Cronopio,2004 La differenziazione sociale, Georg Simmel, a cura di B. Accarino, Laterza, 1998 www.trasversale.it – Sull’amore, Georg Simmel, Anabasi, 1995 9