Stagione d’Opera 2016-2017
PAGLIACCI
Gabriele Lavia firma la regia del capolavoro di Leoncavallo
L’opera manifesto del Verismo italiano diretta da Nicola Luisotti
Teatro Regio, mercoledì 11 gennaio 2017, ore 20
Mercoledì 11 gennaio 2017, alle ore 20, il Regio mette in scena un nuovo allestimento di
Pagliacci, il capolavoro di Ruggero Leoncavallo, a 125 anni dalla prima assoluta. La regia è
firmata da Gabriele Lavia, attore e regista tra i più rappresentativi del teatro italiano degli
ultimi decenni. Graditissimo il ritorno del maestro Nicola Luisotti sul podio dell’Orchestra e
del Coro del Teatro, alla sua prima produzione operistica al Regio dopo i successi nella
stagione de I Concerti. Si alternano nel ruolo di Nedda, la protagonista dell’opera, Erika
Grimaldi e Davinia Rodríguez, Fabio Sartori è Canio.
La nuova regia di Gabriele Lavia sceglie un orientamento che mira al cuore della
poetica verista, coniugando nella messinscena realtà e naturalismo. L’ambientazione è quella
di una periferia italiana del secondo dopoguerra, con forti richiami estetici al Neorealismo
cinematografico. «Pagliacci è un’opera molto complessa – spiega il regista – Leoncavallo ha
costruito qualcosa di filosofico. È tutto detto nel Prologo, dove i temi folgoranti dell’opera
sono espressi in maniera molto chiara. La prima cosa interessante è che il personaggio del
Prologo, Tonio, entra discretamente chiedendo permesso, e timidamente dice due volte: “Si
può?”, non entra prepotentemente a dire: “eccomi qua!”. Non è un dettaglio. Il compositore
ci mette sull’avviso che sta per iniziare qualcosa che trascende il mero fatto di cronaca, alla
base della vicenda. Questa dichiarazione interessa in quanto trasfigurazione poetica che va
messa in scena, con molta cura e attenzione per le parole, per i temi che porta con sé e per gli
sviluppi che avverranno nel corso del dramma».
Nicola Luisotti, Direttore musicale della San Francisco Opera, nonché uno dei direttori
d’orchestra italiani più apprezzati a livello mondiale, torna sulla partitura di Leoncavallo.
«Tutte le grandi opere d’arte hanno qualcosa di immortale e per questo sono legate al
presente – dichiara il direttore – Pagliacci non è da meno. Il duplice omicidio di Canio crea
una sorta di catarsi nel pubblico, in più la straordinaria formula del “teatro nel teatro” rende
l’azione e la musica, più che Verista, estremamente e terribilmente vere».
La partitura, seppur nella sua brevità, mette a dura prova i cantanti impegnati. Per
questa produzione si alternano nel ruolo della protagonista i soprani Erika Grimaldi e
Davinia Rodríguez, artiste ideali nel rendere la linea vocale di Nedda, giocata tra momenti
lirici alternati ad altri di forte intensità drammatica. Il tenore Fabio Sartori interpreta Canio.
Apprezzato sui più importanti palcoscenici lirici, dal Teatro alla Scala al Metropolitan di
New York, Sartori ha in dote un timbro di rara bellezza e una presenza scenica che mette
sempre al servizio della drammaturgia dei registi. Roberto Frontali, celeberrimo baritono
romano con più di trent’anni di carriera, interpreta Tonio. L’artista è uno dei pochi al giorno
d’oggi capace, con la sua grandissima esperienza, di interpretare nel migliore dei modi quei
momenti di grande tensione drammatica che sono la cifra stilistica di Leoncavallo.
Completano il cast: il tenore Juan José de León (Peppe) e il baritono Andrzej Filończyk
(Silvio). Nelle otto recite dell’opera, dall’11 al 22 gennaio, si alternano ai ruoli dei
protagonisti – il 12, 14 e 18 gennaio – Kristian Benedikt in quelli di Canio e Gabriele
Viviani come Tonio. Il nuovo allestimento vede scene, costumi e video firmati da Paolo
Ventura, uno dei più importanti fotografi nel panorama dell’arte contemporanea, le luci
sono di Andrea Anfossi. Il Coro del Teatro Regio e il Coro di voci bianche del Teatro
Regio e del Conservatorio “G. Verdi” sono istruiti da Claudio Fenoglio.
La prima di Pagliacci ebbe luogo al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892 e fu subito un
successo. L’opera si apre con un breve Prologo, considerato il manifesto del Verismo
operistico. I tre protagonisti sono legati da una storia d’amore, gelosia e violenza. Canio
scopre, per mezzo dell’amico Tonio, che la sua amata, Nedda, lo tradisce con Silvio, un
giovanotto del paese. Accecato dall’ira, Canio, capocomico della compagnia itinerante nella
quale lavorano Nedda e Tonio, ucciderà la moglie e l’amante nel bel mezzo di una
rappresentazione teatrale, non prima di aver preso coscienza di quanto la vita sia in realtà
una farsa nella celebre romanza “Vesti la giubba”. Con l’ingresso in scena di Canio, nell’atto
secondo, la dialettica vita/teatro irrompe con impeto sul palcoscenico sgangherato del
teatrino di paese, tanto che la commedia inscenata – magistrale esempio di “teatro nel
teatro” – ne esce sconvolta nel suo placido e innocuo decorso. Pagliacci mette in scena
profondi conflitti già pienamente novecenteschi e, dal punto di vista drammaturgico,
anticipa soluzioni che Pirandello porterà alle massime conseguenze qualche anno dopo. Il
lavoro di Leoncavallo si inserisce pienamente nel linguaggio del XX secolo; l’utilizzo, per
esempio, delle maschere italiane della commedia dell’arte nel libretto – scritto dallo stesso
Leoncavallo – dimostra la sua attenzione alle novità sceniche del primo Novecento in autori
quali Stravinskij, Malipiero, Richard Strauss, Busoni e Casella.
L’opera sarà presentata al pubblico mercoledì 11 gennaio alle ore 17.30, al Piccolo
Regio Puccini con una conferenza dal titolo: Pagliacci. La realtà allo specchio, a cura di Michele
Girardi. L’ingresso è libero. L’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3, mercoledì 11
gennaio alle ore 20, trasmissione condotta da Susanna Franchi e inserita anche all’interno
del circuito Euroradio. Come di consueto, l’opera sarà documentata nelle Pillole di Passione
di Paola Giunti, visibili sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale
YouTube: direttamente dal backstage del teatro, reportage esclusivi e curiosi sui protagonisti
e l’allestimento.
Lunedì 9 gennaio alle ore 11.30, nella sala lirico del Regio, ci sarà la conferenza stampa di
presentazione dell’opera e del relativo progetto espositivo Pagliacci di Paolo Ventura,
autore di scene, costumi e video del nuovo allestimento. Il mondo onirico e delicato di
Ventura, le sue foto, le sculture, i bozzetti di scena e i figurini da lui creati verranno esposti
al Teatro Regio nel Foyer d’ingresso, in occasione delle recite dell’opera di Leoncavallo, e
negli spazi di Camera – Centro italiano per la fotografia (via delle Rosine n. 18) dal 12
gennaio al 12 febbraio. Paolo Ventura, artista riconosciuto per i suoi lavori fotografici che
presentano un mondo onirico e al contempo famigliare, sarà il protagonista di questa
“personale” – che per la prima volta vede collaborare due importanti istituzioni culturali –
e che permetterà al pubblico di approfondire il lavoro che questo fotografo ha dedicato al
mondo dell’opera.
I biglietti per tutte le recite di Pagliacci sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro
Regio (piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242), on line su www.teatroregio.torino.it,
presso Infopiemonte-Torinocultura, i punti vendita Vivaticket e la Biglietteria del Teatro
Stabile, e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.
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Torino, 16 dicembre 2016
UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Stampa
Paola Giunti (Direttore), Sara Zago e Paolo Cascio (Relazioni con la Stampa) - Tel: +39 011.8815.233/239 - [email protected][email protected] - [email protected] - [email protected] - www.teatroregio.torino.it