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Chiesa di San Giuseppe: completati i lavori di restauro, aperte le
porte ai fedeli
di Luisa Novorio -
13 marzo 2016
Avezzano –
“Questa è la prima chiesa costruita in Avezzano dopo il terremoto del 1915 e tutti noi riportiamo alla mente che essa, con decreto
di Sua Eccellenza mons. Bagnoli, dopo il trasferimento della diocesi da Pescina ad Avezzano, era stata elevata a cattedrale fino alla costruzione
della attuale cattedrale di San Bartolomeo. “ Così Don Antonio parroco della chiesa di San Giuseppe si è rivolto ai fedeli prima della celebrazione
della Santa Messa che ha visto il vescovo Mons. Pietro Santoro e Padre Daniel circondare l’altare.
. “ Questa celebrazione vuole essere un
momento di comunione fraterna con coloro che partecipano e nel ricordo di chi qui ha trovato la forza per sentirsi famiglia e per ricostruire la
città. “
Una palpabile emozione si è percepita nella ufficiale riconsegna ai fedeli della piccola ma importante chiesa di San Giuseppe, e Don Antonio ha
sottolineato che per la celebrazione del centenario del terremoto era ritenuto giusto e doveroso provvedere con urgenti lavori di ristrutturazione
e restauro.
Grazie proprio al sostegno della Fondazione Carispaq si è interventuti sul rifacimento del fatiscente e pericolante tetto, e del campanile con la
pulitura delle antiche campane che recano la data della loro fusione risalente una al 1908 e l’altra al 1914. Il ripristino della facciata principale è
stato arrichito con una lunetta in ceramica che raffigura l’immagine di San Giuseppe con il Bambino opera dell’artista Rita Monaco.
portone e gli storici mobili della sacrestia, sono stati restaurati, storici in quanto da documenti si rileva la loro presenza
Anche il
già nelle visite pastorali
di mons. Bagnoli.
Il Presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani ha dichiarato “La Fondazione riesce a portare avanti queste iniziative, è la nostra
missione. Riusciamo ad avere una buona gestione del nostro patrimonio e quindi si hanno gli elementi necessari per fare questi interventi sui
beni artistici della comunità della provincia di L’Aquila e noi pensiamo che si debba andare in questa direzione; certamente non solo nei restauri
ma in alcune cose particolarmente significative. La riconsegna della Chiesa di San Giuseppe al culto ed il ripristino della stessa, con la torre
campanaria e con la facciata, è significativa. Un luogo identitario importante per la comunità della Marsica ed di Avezzano proprio perché, in quei
terribili giorni del terremoto, ha costituito un punto di riferimento, non solo da un punto di vista religioso ma anche logistico. Con la Fondazione
cerchiamo di far il più possibile. Gli Enti locali versano in condizioni di grave difficoltà, intendo i comuni, la regione, si esclude la provincia
svuotata ormai dei propri contenuti capacitari interni, per cui noi abbiamo molte richieste, purtroppo dobbiamo dire anche dei no. Se si è legati al
territorio, se si capisce ciò che davvero diventa prioritario, io credo che sono buone cose quelle che stiamo facendo come questa di oggi.”
“E’ un giorno importante non soltanto come memoria storica”- queste le parole di Mons.Santoro Vescovo dei Marsi “Importante soprattutto per la
restituzione di questa chiesa dopo un degno restauro. E’ soprattutto la restituzione di un passato che rivive nell’oggi, nella misura in cui il Cristo
che ha condiviso il dolore di 100 anni fa dei terremotati è il Cristo che oggi condivide le gioie e le sofferenze della nostra terra. Questa Chiesa è
stata, ed è, un’icona delle sofferenze e delle speranze della nostra terra. Va dato atto a tutti quelli che hanno collaborato e realizzato questo
progetto, in particolar modo al sacerdote che cura questa chiesa: don Antonio che è anche il presidente dell’Istituto Sostentamento del Clero. Un
sacerdote che ha davvero a cuore non soltanto la bellezza architettonica e la memoria storica ma anche il benessere materiale della nostra terra.”
La Sovrintendente SBAP per l’Abruzzo Maria Giulia Picchione ha evidenziato quanto sia importante per la comunità di Avezzano questa chiesa
proprio perche è stata la prima chiesa ricostruita dopo il disastroso terremoto del 1915 “Anche se semplice nella sua configurazione
planivolumetrica è comunque una chiesa importante. I suoi lavori di costruzione terminaro nel 1917, grazie al progetto architettonico
dell’Arch. Sebastiano Bultrini di Villaromana di Carsoli, ed ha avuto anche la funzione di cattedrale fino a quando venne ricostruita quella di San
Bartolomeo nel 1942 e quindi, ha rappresentanto per la comunità l’aggregazione religiosa per circa un trentennio”.
Presente anche il Sindaco della Citta di Avezzano Giovanni Di Pangrazio che ha espressamente ringraziato la Fondazione Carispaq e tutto il
CdA., l’intervento della Sovrintendenza e soprattutto la partecipazione del Vescovo Mons, Santoro “ Sono orgoglioso dela sintonia con il Vescovo
Sua Eccellenza Santoro e con le altre organizzazioni religiose. La riconsegna della chiesa così ben ristrutturata è un esempio di virtuosità. É
una soddisfazione avere l’ attenzione della Fondazione Carispaq e della Sovrintendenza per la Marsica. E’ la dimostrazione di una sinergia virtuosa
che dimostra che le cose quando vanno fatte bene funzionano.”
I lavori sono stati veloci, realizzati in pochi mesi. Il finanziamento erogato dalla Fondazione Carispaq ammonta a 41 mila euro.
Il lavoro più
impegnativo è stato quello che ha implicato la facciata esterna fatta rigorosamente a mano.
Anche Padre Daniel Mititelu, parroco della chiesa ortodossa rumena, ha manifestato la propria ammirazione per i lavori effettuati e la valenza
della struttura per la comunità. Ha inoltre ricordato quando la comunità rumena costituita da ben 11mila persone vennero ad Avezzano, subito
dopo il terremoto del 1915, per aiutare la popolazione alla ricostruzione della Città. Ottomila di essi rimasero ed i tremila che rientrarono in Patria,
prima di partire vollero piantare, ognuno di loro, un pino. Così da formare l’attuale pineta. “E’ stato ritrovato tutto nell’archivio e sembra sia
esistita anche una parrocchia ortodossa, distaccamento di una sede romana.”
Presenti alla cerimonia Il Vice Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, i Consiglieri d’Amministrazione Giuseppe Ottavi ed
Enrico De Cristofaro,il segretario Generale David Iagnemma.
Hanno collaborato per i lavori di restauro Corrado Cerone, per i lavori edili Alberto Nazzicone, per gli impiati di prevenzione ed
incendi Mario Albanese, per il restauro delle campane Maurizio Rinaldi.
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