ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 4 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zerit 15 mg capsule rigide 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna capsula rigida contiene 15 mg di stavudina. Per gli eccipienti, vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Capsule rigide. Le capsule rigide sono di colore rosso e giallo, opache e presentano impresso “BMS” su un codice BMS “1964” su un lato e “15” sull’altro. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento per pazienti HIV-1 positivi in combinazione con altri antivirali Zerit non è raccomandato per l'uso in monoterapia. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Adulti: il dosaggio raccomandato è: Peso del Paziente < 60 kg ≥ 60 kg Dosaggio dello Zerit 30 mg due volte al giorno (ogni 12 ore) 40 mg due volte al giorno Adolescenti e bambini al di sopra dei 3 mesi di eta’: il dosaggio raccomandato è: Peso del paziente Dosaggio dello Zerit < 30 kg 1 mg/kg 2 volte al giorno (ogni ≥ 30 kg 12 ore) dosaggio per adulti Per un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto (i.e. almeno 1 ora prima dei pasti), ma se ciò non fosse possibile, può essere assunto con un pasto leggero. Zerit può anche essere somministrato aprendo con attenzione la capsula rigida e mescolandone il contenuto con il cibo. Riduzioni di dosaggio Neuropatia periferica: il trattamento con Zerit deve essere interrotto nel caso si evidenzino sintomi di neuropatia periferica (generalmente caratterizzata da parestesia persistente, formicolio, o dolore ai piedi e/o alle mani). La neuropatia periferica stavudina-correlata dovrebbe regredire se la terapia viene interrotta prontamente, sebbene alcuni pazienti 5 potrebbero avere un temporaneo peggioramento dei sintomi subito dopo l'interruzione del farmaco. Se i sintomi regrediscono soddisfacentemente, può essere considerata la ripresa del trattamento con Zerit con un dosaggio inferiore del 50% rispetto al precedente. Insufficienza Epatica: non è necessario alcun iniziale aggiustamento di dosaggio. Insufficienza Renale: sono raccomandati i seguenti dosaggi: Dosaggio di Zerit (secondo la clearance della creatinina) Peso del 26-50 ml/min ≤ 25 ml/min Paziente (compresi i pazienti in dialisi*) < 60 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg ogni 24 ore ≥ 60 kg 20 mg due volte al giorno 20 mg ogni 24 ore * I pazienti in emodialisi devono assumere Zerit al termine della seduta di emodialisi, ed alla stessa ora nei giorni di non dialisi. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità alla stavudina o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedi 6.1). 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego Pazienti con precedenti di neuropatia periferica presentano un aumentato rischio per lo sviluppo della neuropatia. Se Zerit deve essere somministrato a questi pazienti, è essenziale un attento monitoraggio. Pazienti con precedenti di pancreatite presentavano un'incidenza di circa il 5% di ricomparsa della malattia durante il trattamento con Zerit, comparata a circa il 2% nei pazienti senza tali precedenti. Pazienti con elevato rischio di pancreatite o quelli che ricevono prodotti noti causare pancreatite devono essere attentamente seguiti per i sintomi di tale condizione. Acidosi lattica: con l'uso di analoghi nucleosidici sono stati riportati casi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia) talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto in caso di rapido innalzamento dei valori di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolico/lattica ad etiologia sconosciuta. Sintomi non gravi a carico dell’apparato digerente come nausea, vomito e dolore addominale, sintomi respiratori o neurologici potrebbero essere indicativi di sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta ad esito fatale, sono stati associati a pancreatiti, insufficienza/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli più elevati di lattato sierico. Deve porsi attenzione nel somministrare analoghi nucleosidici a pazienti (specialmente se donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di patologia epatica. Tali pazienti devono essere seguiti assiduamente. L’acidosi lattica si manifesta generalmente dopo alcuni o molti mesi di trattamento (vedi anche Gravidanza e allattamento). Epatiti: sono stati riportati casi di epatite o insufficienza epatica, talora fatali. In pazienti con disfunzione epatica preesistente, in caso di peggioramento della malattia epatica, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. 6 Aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche (ALT/AST, aumenti superiori a 5 volte i limiti normali): nel caso di rapido aumento dei livelli delle transaminasi, dovrà essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Anziani: Zerit non è stato specificamente studiato in pazienti con più di 65 anni di età. Bambini al di sotto dei 3 mesi di età: vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Intolleranza al lattosio: le capsule rigide contengono lattosio (120 mg). Questa quantità probabilmente non è sufficiente a causare sintomi specifici di intolleranza. Profilassi della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP): nello studio clinico principale, l’incidenza della PCP tra i pazienti che non avevano ricevuto la profilassi con sulfametoxazolo-trimetoprim, è stata maggiore nel gruppo trattato con stavudina che non nel gruppo trattato con zidovudina. Per i pazienti in terapia con stavudina, il sulfametoxazolotrimetoprim è l’agente di scelta quando è richiesta la profilassi della PCP. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Dal momento che la stavudina è attivamente escreta dai tubuli renali, sono possibili interazioni con altri farmaci attivamente escreti per la stessa via, ad es. con trimetoprim. Tuttavia, non si è osservata alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante con lamivudina. La zidovudina può inibire la fosforilazione intracellulare della stavudina. Perciò la zidovudina non è raccomandata per l’uso in combinazione con la stavudina. L’attivazione della stavudina é inibita dalla doxorubicina ma non da altri farmaci usati nell’infezione da HIV che sono similarmente fosforilati, p.e. didanosina, zalcitabina, ganciclovir e foscarnet. L’influenza della stavudina sulla cinetica della fosforilazione degli analoghi nucleosidici diversi dalla zidovudina non sono stati studiati. Non si sono osservate interazioni significative della stavudina o della stavudina più la didanosina con il nelfinavir. Non ci sono stati studi specifici di interazione con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Tossicità embrio-fetale è stata osservata solo negli animali esposti ad alti dosaggi. Non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza ma sono stati riportate anomalie congenite e aborti. In donne in gravidanza in trattamento con una combinazione di dinanosina e stavudina con o senza altra terapia anti-retrovirale è stata riportata acidosi lattica, talvolta fatale (vedi 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Finchè non siano disponibili dati ulteriori, Zerit deve essere usato in gravidanza solo dopo opportune considerazioni (see 5.3). Uno studio ex vivo eseguito usando un modello di placenta umana ha dimostrato che la stavudina raggiunge la circolazione fetale per semplice diffusione. Uno studio sui ratti ha anche mostrato il passaggio placentare della stavudina, con una concentrazione nel tessuto fetale di circa il 50% della concentrazione del plasma materno. I dati disponibili sulla presenza di stavudina nel latte materno non sono sufficienti per determinare il rischio nel bambino. Studi sui ratti in allattamento hanno mostrato che la stavudina è escreta nel latte materno. Perciò, le madri devono essere avvisate di interrompere 7 l'allattamento al seno prima di assumere Zerit. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione dell'HIV. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sulla base delle proprietà farmacodinamiche della stavudina è improbabile che Zerit abbia effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Adulti: molti degli effetti indesiderati gravi riportati negli studi clinici con Zerit sono riferibili al decorso dell'infezione da HIV o agli effetti indesiderati di terapie concomitanti. La maggiore tossicità clinica negli studi in monoterapia è la neuropatia periferica dosecorrelata che richiede modifiche del dosaggio (vedi 4.2). La quota annuale di casi di neuropatia in un programma (expanded access programme) comprendente circa 12.000 pazienti, con infezione da HIV in fase -avanzata (mediana dei CD4: 44 cellule/mm3) e con precedente prolungato trattamento con altri nucleosidi antiretrovirali, è stata del 24% e 19% per i pazienti che ricevevano rispettivamente 40 o 20 mg due volte al giorno. L'intensità di questa reazione di norma era moderata e di solito i sintomi regredivano dopo la riduzione o l’interruzione della terapia. La percentuale di interruzioni di terapia dovuta a neuropatie a 24 settimane è stata nei due dosaggi rispettivamente del 13% e del 10%. In uno studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata (mediana dei CD4: 250 cellule/mm3), dopo un trattamento medio di 79 settimane con Zerit in confronto ad uno di 53 settimane con zidovudina, il tasso annuo di neuropatia periferica è stato del 12% con Zerit e del 4% con zidovudina. 8 E’ stata riportata pancreatite, a volte fatale, fino al 2-3% dei pazienti coinvolti in studi clinici in monoterapia. Effetti indesiderati di qualsiasi severità, riportati sulla base di 412 pazienti trattati con Zerit nel principale studio in monoterapia, riscontrati in più del 5% dei pazienti e considerati reazioni avverse potenziali: Generali molto comuni: cefalea, brividi/febbre, dolore addominale, astenia, dolore, malessere, rachialgia, sindrome influenzale comuni: reazioni allergiche, neoplasie Apparato digerente molto comuni: diarrea, nausea e vomito, anoressia, dispepsia comuni: costipazione Apparato respiratorio molto comuni: dispnea comuni: polmonite Sistema nervoso molto comuni: insonnia, depressione, ansia, vertigine Cute e annessi molto comuni: arrossamenti, sudorazione, prurito comuni: neoplasie cutanee benigne Sistema muscoloscheletrico molto comuni: mialgia, artralgia Sistema cardiovascolare molto comuni: dolore toracico Sangue e sistema linfatico comuni: linfoadenopatia Anomalie dei test di laboratorio sono state infrequenti. Nello studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata, sono stati riportati rialzi sia asintomatici sia clinicamente significativi delle ALT e AST rispettivamente nel 13% e 11% dei pazienti trattati con Zerit e nell'11% e 10% rispettivamente dei trattati con zidovudina. La fosfatasi alcalina > 5 volte i limiti superiori della norma e la bilirubina > 2,5 volte i limiti superiori della norma sono stati riscontrati nell'1% dei pazienti trattati con Zerit e rispettivamente nello 0% e 3% dei pazienti trattati con zidovudina. Neutropenia (< 750 cellule/mm3) è stata osservata nel 5% e 9%, trombocitopenia (piastrine < 50.000/mm3) nel 3% dei pazienti trattati con Zerit e con zidovudina, amilasi (> 1,0 volte i limiti superiori della norma) nel 23% e 22% dei trattati con Zerit e zidovudina, rispettivamente. La stavudina è stata studiata in regime di associazione, principalmente nelle popolazioni non trattate precedentemente con antiretrovirali e in una fase meno avanzata della malattia. Nel confronto con quanto osservato in monoterapia, non sono stati riportati nuovi o evidenti problemi di sicurezza per la combinazione. In generale, gli effetti indesiderati segnalati per le combinazioni hanno avuto un’incidenza minore (es. neuropatia periferica grave < 2%) in confronto a quelli riportati nei pazienti in una fase più avanzata della malattia, trattati in monoterapia. Con l’uso di analoghi nucleosidici sono stati riferiti casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica (vedi 4.4). Sono stati riportati casi di epatiti o insufficienza epatica, talora fatali (vedi 4.4). Adolescenti e bambini: gli effetti indesiderati e le anormalità gravi di laboratorio sono generalmente simili, come tipo e frequenza, a quelli riscontrati negli adulti. Comunque una neuropatia periferica clinicamente rilevante è meno frequente. 9 4.9 Sovradosaggio Esperienze in adulti trattati fino a 12 volte la dose giornaliera raccomandata non hanno dimostrato tossicità acuta. Complicazioni del sovradosaggio cronico potrebbero includere neuropatia periferica e disfunzione epatica. L’eliminazione media della stavudina per emodialisi è di 120 ml/min. Il contributo di ciò all’eliminazione totale in caso di sovradosaggio non è noto. Non è noto se la stavudina sia eliminata per dialisi peritoneale. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutico: agente antivirale, codice ATC: J05AF04. La stavudina, un analogo timidinico, è un agente antivirale con attività in vitro nelle cellule umane contro il virus HIV. E' fosforilata dalle chinasi cellulari a stavudina trifosfato che inibisce la transcriptasi inversa dell'HIV competendo con il substrato naturale, la timidina trifosfato. Inibisce inoltre la sintesi del DNA virale causando l'interruzione della catena del DNA. Un ceppo HIV isolato attraverso un passaggio in vitro è stato mutato al residuo 75 e ha mostrato una ridotta sensibilità alla stavudina. Tuttavia, questo fenotipo appare essere ceppo specifico, dato che la mutazione 75 si mostra ad una frequenza di solo 1-2% negli isolati clinici e questi isolati rimangono sensibili alla stavudina. I dati ottenuti dai pazienti sono compatibili con un lento sviluppo di livelli modesti di resistenza. In vivo non si sono osservate mutazioni correlate con un alto grado di resistenza specifico alla stavudina. Tuttavia la stavudina è influenzata da mutazioni associate ad una resistenza a più farmaci come la Q151M. L’efficacia della monoterapia con stavudina in termini di incidenza ridotta di eventi definenti l’AIDS e decessi è stata dimostrata in pazienti adulti dopo monoterapia prolungata con zidovudina. Negli adolescenti e nei bambini, il profilo di sicurezza della monoterapia con stavudina è adeguatamente documentato in soggetti non trattati in precedenza. L’uso sicuro in adolescenti e bambini già trattati è sostenuto da dati non comparativi che indicano una tolleranza accettabile. La stavudina è stata studiata in combinazione con altri agenti antiretrovirali, p.e. didanosina, lamivudina, ritonavir, indinavir, saquinavir e nelfinavir. L’uso della zidovudina in combinazione con la stavudina non è raccomandato (vedi 4.5). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Adulti: la biodisponibilità assoluta è 86±18%. Dopo somministrazione di dosi multiple orali di 0,5-0,67 mg/kg, è stato rilevato un valore di Cmax di 810±175 ng/ml. Cmax e AUC sono risultate aumentate proporzionalmente alle dosi comprese nei limiti 0,0625-0,75 mg/kg (endovena) e 0,033-4,0 mg/kg (per os). Uno studio in pazienti asintomatici ha dimostrato che l’esposizione sistemica è simile mentre Cmax è minore e Tmax è prolungato quando la stavudina è somministrata con un pasto standard ad alto contenuto di grassi, rispetto alla condizione a digiuno. Il significato clinico di ciò non è noto. Allo stato stazionario il volume di distribuzione apparente è 46±15 l. Non è stato possibile identificare i livelli di stavudina nel liquido cerebrospinale prima di 2 ore dalla somministrazione orale. Quattro ore dopo la somministrazione il rapporto liquido 10 cerebrospinale/plasma è risultato 0,39±0,06. Nessun significativo accumulo di stavudina è stato osservato dopo somministrazione ripetuta ogni 6, 8 o 12 ore. L'emivita terminale di eliminazione è risultata di 1,3±0,2 ore dopo dose singola, e 1,4±0,2 ore dopo dosi multiple ed è dose indipendente. In vitro, la stavudina trifosfato ha un'emivita intracellulare di 3,5 ore nelle cellule-T CEM (una linea cellulare T-linfoblastoide umana) e nelle cellule mononucleate del sangue periferico, che giustifica la somministrazione due volte al giorno. La clearance totale della stavudina è di 600±90 ml/min e la clearance renale è di 240±50 ml/min, dimostrando che c'è una secrezione attiva tubulare in aggiunta alla filtrazione glomerulare. Dopo somministrazione endovenosa, 42±7% della dose viene escreta immodificata nell'urina. I corrispondenti valori dopo somministrazione orale singola e multipla sono 34±5% e 40±12% rispettivamente. Il rimanente 60% del farmaco è probabilmente eliminato per via metabolica endogena. Il metabolismo della stavudina non è stato ancora chiarito nell'uomo. Studi condotti sulle scimmie indicano che la maggior parte della dose, non escreta immodificata nelle urine (circa il 50%), viene idrolizzata a timina e zucchero. La farmacocinetica della stavudina è risultata tempo indipendente, dato che il rapporto tra AUC(ss) allo stato stazionario e l'AUC(0-t) dopo la prima dose è risultato circa uguale a 1. La variazione intra- ed interindividuale delle caratteristiche farmacocinetiche della stavudina dopo somministrazione orale è bassa, circa 15% e 25% rispettivamente. Adolescenti e bambini: la farmacocinetica della stavudina è comparabile a quella negli adulti. L’eliminazione della stavudina è correlata sia alla superficie corporea sia al peso. L’esposizione totale alla stavudina era comparabile tra gli adolescenti e i bambini che avevano ricevuto una dose di 2 mg/kg/die e gli adulti che avevano ricevuto 1 mg/kg/die. Dopo due-tre ore dalla somministrazione, il rapporto della stavudina tra liquido cerebrospinale e plasma, variava dal 16% al 125% (media: 59±35%). Insufficienza renale: la clearance della stavudina diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina; perciò si raccomanda di aggiustare il dosaggio di Zerit nei pazienti con ridotta funzionalità renale (vedi 4.2). Insufficienza epatica: la farmacocinetica della stavudina nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella dei pazienti con normale funzionalità epatica. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Dati sugli animali hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli molto elevati di esposizione. Stavudina si è dimostrata genotossica in test in vitro su linfociti umani con attività fosforilante (in cui non era stato identificato il livello di non effetto), in fibroblasti di topo ed in un test in vivo per le aberrazioni cromosomiali. Effetti simili sono stati osservati con altri analoghi nucleosidici. A dosaggi estremamente alti, la stavudina si è dimostrata carcinogenica nei topi (tumori epatici) e nei ratti (tumori epatici: colangiocellulare, epatocellulare, misto epatocolangiocellulare, e/o vascolare; e carcinomi della vescica urinaria). Non è stata osservata alcuna carcinogenicità a dosi di 400 mg/kg/die nei topi e di 600 mg/kg/die nei ratti, corrispondenti a dosi rispettivamente di circa 39 e 168 volte la dose umana attesa, il che suggerisce un potenziale carcinogenico della stavudina insignificante nella terapia clinica. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 11 6.1 Elenco degli eccipienti Contenuto della capsula: Lattosio Magnesio stearato Cellulosa microcristallina Sodio amido glicolato Involucro della capsula: Gelatina Ferro ossido colorante (E172) Silicio diossido Sodio laurilsolfato Titanio diossido colorante (E171) Gli involucri delle capsule sono marchiati con inchiostro atossico. 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non conservare al di sopra dei 30°C. Conservare nella confezione originale. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Flacone di polietilene ad alta densità con tappo a vite di sicurezza per bambini (60 capsule rigide per flacone), o blister di aclar/alluminio con 14 capsule rigide ciascuno e 4 blister (56 capsule rigide) per confezione. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione Nessuna. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU – Regno Unito 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 12 EU/1/96/009/001-002 (flacone) EU/1/96/009/001-002 (blister) 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 1996 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO {mese anno} 13 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zerit 20 mg capsule rigide 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna capsula rigida contiene 20 mg di stavudina. Per gli eccipienti, vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Capsule rigide. Le capsule rigide sono di colore marrone, opache e presentano impresso “BMS” su un codice BMS “1965” su un lato e “20” sull’altro. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento per pazienti HIV-1 positivi in combinazione con altri antivirali Zerit non è raccomandato per l'uso in monoterapia. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Adulti: il dosaggio raccomandato è: Peso del Paziente < 60 kg ≥ 60 kg Dosaggio dello Zerit 30 mg due volte al giorno (ogni 12 ore) 40 mg due volte al giorno Adolescenti e bambini al di sopra dei 3 mesi di eta’: il dosaggio raccomandato è: Peso del paziente Dosaggio dello Zerit < 30 kg 1 mg/kg 2 volte al giorno (ogni ≥ 30 kg 12 ore) dosaggio per adulti Per un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto (i.e. almeno 1 ora prima dei pasti), ma se ciò non fosse possibile, può essere assunto con un pasto leggero. Zerit può anche essere somministrato aprendo con attenzione la capsula rigida e mescolandone il contenuto con il cibo. Riduzioni di dosaggio Neuropatia periferica: il trattamento con Zerit deve essere interrotto nel caso si evidenzino sintomi di neuropatia periferica (generalmente caratterizzata da parestesia persistente, formicolio, o dolore ai piedi e/o alle mani). La neuropatia periferica stavudina-correlata dovrebbe regredire se la terapia viene interrotta prontamente, sebbene alcuni pazienti 14 potrebbero avere un temporaneo peggioramento dei sintomi subito dopo l'interruzione del farmaco. Se i sintomi regrediscono soddisfacentemente, può essere considerata la ripresa del trattamento con Zerit con un dosaggio inferiore del 50% rispetto al precedente. Insufficienza Epatica: non è necessario alcun iniziale aggiustamento di dosaggio. Insufficienza Renale: sono raccomandati i seguenti dosaggi: Dosaggio di Zerit (secondo la clearance della creatinina) Peso del 26-50 ml/min ≤ 25 ml/min Paziente (compresi i pazienti in dialisi*) < 60 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg ogni 24 ore ≥ 60 kg 20 mg due volte al giorno 20 mg ogni 24 ore * I pazienti in emodialisi devono assumere Zerit al termine della seduta di emodialisi, ed alla stessa ora nei giorni di non dialisi. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità alla stavudina o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedi 6.1). 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego Pazienti con precedenti di neuropatia periferica presentano un aumentato rischio per lo sviluppo della neuropatia. Se Zerit deve essere somministrato a questi pazienti, è essenziale un attento monitoraggio. Pazienti con precedenti di pancreatite presentavano un'incidenza di circa il 5% di ricomparsa della malattia durante il trattamento con Zerit, comparata a circa il 2% nei pazienti senza tali precedenti. Pazienti con elevato rischio di pancreatite o quelli che ricevono prodotti noti causare pancreatite devono essere attentamente seguiti per i sintomi di tale condizione. Acidosi lattica: con l'uso di analoghi nucleosidici sono stati riportati casi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia) talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto in caso di rapido innalzamento dei valori di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolico/lattica ad etiologia sconosciuta. Sintomi non gravi a carico dell’apparato digerente come nausea, vomito e dolore addominale, sintomi respiratori o neurologici potrebbero essere indicativi di sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta ad esito fatale, sono stati associati a pancreatiti, insufficienza/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli più elevati di lattato sierico. Deve porsi attenzione nel somministrare analoghi nucleosidici a pazienti (specialmente se donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di patologia epatica. Tali pazienti devono essere seguiti assiduamente. L’acidosi lattica si manifesta generalmente dopo alcuni o molti mesi di trattamento (vedi anche Gravidanza e allattamento). Epatiti: sono stati riportati casi di epatite o insufficienza epatica, talora fatali. In pazienti con disfunzione epatica preesistente, in caso di peggioramento della malattia epatica, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. 15 Aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche (ALT/AST, aumenti superiori a 5 volte i limiti normali): nel caso di rapido aumento dei livelli delle transaminasi, dovrà essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Anziani: Zerit non è stato specificamente studiato in pazienti con più di 65 anni di età. Bambini al di sotto dei 3 mesi di età: vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Intolleranza al lattosio: le capsule rigide contengono lattosio (120 mg). Questa quantità probabilmente non è sufficiente a causare sintomi specifici di intolleranza. Profilassi della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP): nello studio clinico principale, l’incidenza della PCP tra i pazienti che non avevano ricevuto la profilassi con sulfametoxazolo-trimetoprim, è stata maggiore nel gruppo trattato con stavudina che non nel gruppo trattato con zidovudina. Per i pazienti in terapia con stavudina, il sulfametoxazolotrimetoprim è l’agente di scelta quando è richiesta la profilassi della PCP. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Dal momento che la stavudina è attivamente escreta dai tubuli renali, sono possibili interazioni con altri farmaci attivamente escreti per la stessa via, ad es. con trimetoprim. Tuttavia, non si è osservata alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante con lamivudina. La zidovudina può inibire la fosforilazione intracellulare della stavudina. Perciò la zidovudina non è raccomandata per l’uso in combinazione con la stavudina. L’attivazione della stavudina é inibita dalla doxorubicina ma non da altri farmaci usati nell’infezione da HIV che sono similarmente fosforilati, p.e. didanosina, zalcitabina, ganciclovir e foscarnet. L’influenza della stavudina sulla cinetica della fosforilazione degli analoghi nucleosidici diversi dalla zidovudina non sono stati studiati. Non si sono osservate interazioni significative della stavudina o della stavudina più la didanosina con il nelfinavir. Non ci sono stati studi specifici di interazione con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Tossicità embrio-fetale è stata osservata solo negli animali esposti ad alti dosaggi. Non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza ma sono stati riportate anomalie congenite e aborti. In donne in gravidanza in trattamento con una combinazione di dinanosina e stavudina con o senza altra terapia anti-retrovirale è stata riportata acidosi lattica, talvolta fatale (vedi 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Finchè non siano disponibili dati ulteriori, Zerit deve essere usato in gravidanza solo dopo opportune considerazioni (see 5.3). Uno studio ex vivo eseguito usando un modello di placenta umana ha dimostrato che la stavudina raggiunge la circolazione fetale per semplice diffusione. Uno studio sui ratti ha anche mostrato il passaggio placentare della stavudina, con una concentrazione nel tessuto fetale di circa il 50% della concentrazione del plasma materno. I dati disponibili sulla presenza di stavudina nel latte materno non sono sufficienti per determinare il rischio nel bambino. Studi sui ratti in allattamento hanno mostrato che la stavudina è escreta nel latte materno. Perciò, le madri devono essere avvisate di interrompere 16 l'allattamento al seno prima di assumere Zerit. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione dell'HIV. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sulla base delle proprietà farmacodinamiche della stavudina è improbabile che Zerit abbia effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Adulti: molti degli effetti indesiderati gravi riportati negli studi clinici con Zerit sono riferibili al decorso dell'infezione da HIV o agli effetti indesiderati di terapie concomitanti. La maggiore tossicità clinica negli studi in monoterapia è la neuropatia periferica dosecorrelata che richiede modifiche del dosaggio (vedi 4.2). La quota annuale di casi di neuropatia in un programma (expanded access programme) comprendente circa 12.000 pazienti, con infezione da HIV in fase -avanzata (mediana dei CD4: 44 cellule/mm3) e con precedente prolungato trattamento con altri nucleosidi antiretrovirali, è stata del 24% e 19% per i pazienti che ricevevano rispettivamente 40 o 20 mg due volte al giorno. L'intensità di questa reazione di norma era moderata e di solito i sintomi regredivano dopo la riduzione o l’interruzione della terapia. La percentuale di interruzioni di terapia dovuta a neuropatie a 24 settimane è stata nei due dosaggi rispettivamente del 13% e del 10%. In uno studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata (mediana dei CD4: 250 cellule/mm3), dopo un trattamento medio di 79 settimane con Zerit in confronto ad uno di 53 settimane con zidovudina, il tasso annuo di neuropatia periferica è stato del 12% con Zerit e del 4% con zidovudina. 17 E’ stata riportata pancreatite, a volte fatale, fino al 2-3% dei pazienti coinvolti in studi clinici in monoterapia. Effetti indesiderati di qualsiasi severità, riportati sulla base di 412 pazienti trattati con Zerit nel principale studio in monoterapia, riscontrati in più del 5% dei pazienti e considerati reazioni avverse potenziali: Generali molto comuni: cefalea, brividi/febbre, dolore addominale, astenia, dolore, malessere, rachialgia, sindrome influenzale comuni: reazioni allergiche, neoplasie Apparato digerente molto comuni: diarrea, nausea e vomito, anoressia, dispepsia comuni: costipazione Apparato respiratorio molto comuni: dispnea comuni: polmonite Sistema nervoso molto comuni: insonnia, depressione, ansia, vertigine Cute e annessi molto comuni: arrossamenti, sudorazione, prurito comuni: neoplasie cutanee benigne Sistema muscoloscheletrico molto comuni: mialgia, artralgia Sistema cardiovascolare molto comuni: dolore toracico Sangue e sistema linfatico comuni: linfoadenopatia Anomalie dei test di laboratorio sono state infrequenti. Nello studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata, sono stati riportati rialzi sia asintomatici sia clinicamente significativi delle ALT e AST rispettivamente nel 13% e 11% dei pazienti trattati con Zerit e nell'11% e 10% rispettivamente dei trattati con zidovudina. La fosfatasi alcalina > 5 volte i limiti superiori della norma e la bilirubina > 2,5 volte i limiti superiori della norma sono stati riscontrati nell'1% dei pazienti trattati con Zerit e rispettivamente nello 0% e 3% dei pazienti trattati con zidovudina. Neutropenia (< 750 cellule/mm3) è stata osservata nel 5% e 9%, trombocitopenia (piastrine < 50.000/mm3) nel 3% dei pazienti trattati con Zerit e con zidovudina, amilasi (> 1,0 volte i limiti superiori della norma) nel 23% e 22% dei trattati con Zerit e zidovudina, rispettivamente. La stavudina è stata studiata in regime di associazione, principalmente nelle popolazioni non trattate precedentemente con antiretrovirali e in una fase meno avanzata della malattia. Nel confronto con quanto osservato in monoterapia, non sono stati riportati nuovi o evidenti problemi di sicurezza per la combinazione. In generale, gli effetti indesiderati segnalati per le combinazioni hanno avuto un’incidenza minore (es. neuropatia periferica grave < 2%) in confronto a quelli riportati nei pazienti in una fase più avanzata della malattia, trattati in monoterapia. Con l’uso di analoghi nucleosidici sono stati riferiti casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica (vedi 4.4). Sono stati riportati casi di epatiti o insufficienza epatica, talora fatali (vedi 4.4). Adolescenti e bambini: gli effetti indesiderati e le anormalità gravi di laboratorio sono generalmente simili, come tipo e frequenza, a quelli riscontrati negli adulti. Comunque una neuropatia periferica clinicamente rilevante è meno frequente. 18 4.9 Sovradosaggio Esperienze in adulti trattati fino a 12 volte la dose giornaliera raccomandata non hanno dimostrato tossicità acuta. Complicazioni del sovradosaggio cronico potrebbero includere neuropatia periferica e disfunzione epatica. L’eliminazione media della stavudina per emodialisi è di 120 ml/min. Il contributo di ciò all’eliminazione totale in caso di sovradosaggio non è noto. Non è noto se la stavudina sia eliminata per dialisi peritoneale. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutico: agente antivirale, codice ATC: J05AF04. La stavudina, un analogo timidinico, è un agente antivirale con attività in vitro nelle cellule umane contro il virus HIV. E' fosforilata dalle chinasi cellulari a stavudina trifosfato che inibisce la transcriptasi inversa dell'HIV competendo con il substrato naturale, la timidina trifosfato. Inibisce inoltre la sintesi del DNA virale causando l'interruzione della catena del DNA. Un ceppo HIV isolato attraverso un passaggio in vitro è stato mutato al residuo 75 e ha mostrato una ridotta sensibilità alla stavudina. Tuttavia, questo fenotipo appare essere ceppo specifico, dato che la mutazione 75 si mostra ad una frequenza di solo 1-2% negli isolati clinici e questi isolati rimangono sensibili alla stavudina. I dati ottenuti dai pazienti sono compatibili con un lento sviluppo di livelli modesti di resistenza. In vivo non si sono osservate mutazioni correlate con un alto grado di resistenza specifico alla stavudina. Tuttavia la stavudina è influenzata da mutazioni associate ad una resistenza a più farmaci come la Q151M. L’efficacia della monoterapia con stavudina in termini di incidenza ridotta di eventi definenti l’AIDS e decessi è stata dimostrata in pazienti adulti dopo monoterapia prolungata con zidovudina. Negli adolescenti e nei bambini, il profilo di sicurezza della monoterapia con stavudina è adeguatamente documentato in soggetti non trattati in precedenza. L’uso sicuro in adolescenti e bambini già trattati è sostenuto da dati non comparativi che indicano una tolleranza accettabile. La stavudina è stata studiata in combinazione con altri agenti antiretrovirali, p.e. didanosina, lamivudina, ritonavir, indinavir, saquinavir e nelfinavir. L’uso della zidovudina in combinazione con la stavudina non è raccomandato (vedi 4.5). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Adulti: la biodisponibilità assoluta è 86±18%. Dopo somministrazione di dosi multiple orali di 0,5-0,67 mg/kg, è stato rilevato un valore di Cmax di 810±175 ng/ml. Cmax e AUC sono risultate aumentate proporzionalmente alle dosi comprese nei limiti 0,0625-0,75 mg/kg (endovena) e 0,033-4,0 mg/kg (per os). Uno studio in pazienti asintomatici ha dimostrato che l’esposizione sistemica è simile mentre Cmax è minore e Tmax è prolungato quando la stavudina è somministrata con un pasto standard ad alto contenuto di grassi, rispetto alla condizione a digiuno. Il significato clinico di ciò non è noto. Allo stato stazionario il volume di distribuzione apparente è 46±15 l. Non è stato possibile identificare i livelli di stavudina nel liquido cerebrospinale prima di 2 ore dalla somministrazione orale. Quattro ore dopo la somministrazione il rapporto liquido 19 cerebrospinale/plasma è risultato 0,39±0,06. Nessun significativo accumulo di stavudina è stato osservato dopo somministrazione ripetuta ogni 6, 8 o 12 ore. L'emivita terminale di eliminazione è risultata di 1,3±0,2 ore dopo dose singola, e 1,4±0,2 ore dopo dosi multiple ed è dose indipendente. In vitro, la stavudina trifosfato ha un'emivita intracellulare di 3,5 ore nelle cellule-T CEM (una linea cellulare T-linfoblastoide umana) e nelle cellule mononucleate del sangue periferico, che giustifica la somministrazione due volte al giorno. La clearance totale della stavudina è di 600±90 ml/min e la clearance renale è di 240±50 ml/min, dimostrando che c'è una secrezione attiva tubulare in aggiunta alla filtrazione glomerulare. Dopo somministrazione endovenosa, 42±7% della dose viene escreta immodificata nell'urina. I corrispondenti valori dopo somministrazione orale singola e multipla sono 34±5% e 40±12% rispettivamente. Il rimanente 60% del farmaco è probabilmente eliminato per via metabolica endogena. Il metabolismo della stavudina non è stato ancora chiarito nell'uomo. Studi condotti sulle scimmie indicano che la maggior parte della dose, non escreta immodificata nelle urine (circa il 50%), viene idrolizzata a timina e zucchero. La farmacocinetica della stavudina è risultata tempo indipendente, dato che il rapporto tra AUC(ss) allo stato stazionario e l'AUC(0-t) dopo la prima dose è risultato circa uguale a 1. La variazione intra- ed interindividuale delle caratteristiche farmacocinetiche della stavudina dopo somministrazione orale è bassa, circa 15% e 25% rispettivamente. Adolescenti e bambini: la farmacocinetica della stavudina è comparabile a quella negli adulti. L’eliminazione della stavudina è correlata sia alla superficie corporea sia al peso. L’esposizione totale alla stavudina era comparabile tra gli adolescenti e i bambini che avevano ricevuto una dose di 2 mg/kg/die e gli adulti che avevano ricevuto 1 mg/kg/die. Dopo due-tre ore dalla somministrazione, il rapporto della stavudina tra liquido cerebrospinale e plasma, variava dal 16% al 125% (media: 59±35%). Insufficienza renale: la clearance della stavudina diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina; perciò si raccomanda di aggiustare il dosaggio di Zerit nei pazienti con ridotta funzionalità renale (vedi 4.2). Insufficienza epatica: la farmacocinetica della stavudina nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella dei pazienti con normale funzionalità epatica. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Dati sugli animali hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli molto elevati di esposizione. Stavudina si è dimostrata genotossica in test in vitro su linfociti umani con attività fosforilante (in cui non era stato identificato il livello di non effetto), in fibroblasti di topo ed in un test in vivo per le aberrazioni cromosomiali. Effetti simili sono stati osservati con altri analoghi nucleosidici. A dosaggi estremamente alti, la stavudina si è dimostrata carcinogenica nei topi (tumori epatici) e nei ratti (tumori epatici: colangiocellulare, epatocellulare, misto epatocolangiocellulare, e/o vascolare; e carcinomi della vescica urinaria). Non è stata osservata alcuna carcinogenicità a dosi di 400 mg/kg/die nei topi e di 600 mg/kg/die nei ratti, corrispondenti a dosi rispettivamente di circa 39 e 168 volte la dose umana attesa, il che suggerisce un potenziale carcinogenico della stavudina insignificante nella terapia clinica. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 20 6.1 Elenco degli eccipienti Contenuto della capsula: Lattosio Magnesio stearato Cellulosa microcristallina Sodio amido glicolato Involucro della capsula: Gelatina Ferro ossido colorante (E172) Silicio diossido Sodio laurilsolfato Titanio diossido colorante (E171) Gli involucri delle capsule sono marchiati con inchiostro atossico. 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non conservare al di sopra dei 30°C. Conservare nella confezione originale. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Flacone di polietilene ad alta densità con tappo a vite di sicurezza per bambini (60 capsule rigide per flacone), o blister di aclar/alluminio con 14 capsule rigide ciascuno e 4 blister (56 capsule rigide) per confezione. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione Nessuna. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU – Regno Unito 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 21 EU/1/96/009/003-004 (flacone) EU/1/96/009/003-004 (blister) 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 1996 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO {mese anno} 22 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zerit 30 mg capsule rigide 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna capsula rigida contiene 30 mg di stavudina. Per gli eccipienti, vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Capsule rigide. Le capsule rigide sono di colore arancione chiaro e scuro, opache e presentano impresso “BMS” su un codice BMS “1966” su un lato e “30” sull’altro. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento per pazienti HIV-1 positivi in combinazione con altri antivirali Zerit non è raccomandato per l'uso in monoterapia. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Adulti: il dosaggio raccomandato è: Peso del Paziente < 60 kg ≥ 60 kg Dosaggio dello Zerit 30 mg due volte al giorno (ogni 12 ore) 40 mg due volte al giorno Adolescenti e bambini al di sopra dei 3 mesi di eta’: il dosaggio raccomandato è: Peso del paziente Dosaggio dello Zerit < 30 kg 1 mg/kg 2 volte al giorno (ogni ≥ 30 kg 12 ore) dosaggio per adulti Per un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto (i.e. almeno 1 ora prima dei pasti), ma se ciò non fosse possibile, può essere assunto con un pasto leggero. Zerit può anche essere somministrato aprendo con attenzione la capsula rigida e mescolandone il contenuto con il cibo. Riduzioni di dosaggio Neuropatia periferica: il trattamento con Zerit deve essere interrotto nel caso si evidenzino sintomi di neuropatia periferica (generalmente caratterizzata da parestesia persistente, formicolio, o dolore ai piedi e/o alle mani). La neuropatia periferica stavudina-correlata dovrebbe regredire se la terapia viene interrotta prontamente, sebbene alcuni pazienti 23 potrebbero avere un temporaneo peggioramento dei sintomi subito dopo l'interruzione del farmaco. Se i sintomi regrediscono soddisfacentemente, può essere considerata la ripresa del trattamento con Zerit con un dosaggio inferiore del 50% rispetto al precedente. Insufficienza Epatica: non è necessario alcun iniziale aggiustamento di dosaggio. Insufficienza Renale: sono raccomandati i seguenti dosaggi: Dosaggio di Zerit (secondo la clearance della creatinina) Peso del 26-50 ml/min ≤ 25 ml/min Paziente (compresi i pazienti in dialisi*) < 60 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg ogni 24 ore ≥ 60 kg 20 mg due volte al giorno 20 mg ogni 24 ore * I pazienti in emodialisi devono assumere Zerit al termine della seduta di emodialisi, ed alla stessa ora nei giorni di non dialisi. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità alla stavudina o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedi 6.1). 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego Pazienti con precedenti di neuropatia periferica presentano un aumentato rischio per lo sviluppo della neuropatia. Se Zerit deve essere somministrato a questi pazienti, è essenziale un attento monitoraggio. Pazienti con precedenti di pancreatite presentavano un'incidenza di circa il 5% di ricomparsa della malattia durante il trattamento con Zerit, comparata a circa il 2% nei pazienti senza tali precedenti. Pazienti con elevato rischio di pancreatite o quelli che ricevono prodotti noti causare pancreatite devono essere attentamente seguiti per i sintomi di tale condizione. Acidosi lattica: con l'uso di analoghi nucleosidici sono stati riportati casi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia) talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto in caso di rapido innalzamento dei valori di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolico/lattica ad etiologia sconosciuta. Sintomi non gravi a carico dell’apparato digerente come nausea, vomito e dolore addominale, sintomi respiratori o neurologici potrebbero essere indicativi di sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta ad esito fatale, sono stati associati a pancreatiti, insufficienza/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli più elevati di lattato sierico. Deve porsi attenzione nel somministrare analoghi nucleosidici a pazienti (specialmente se donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di patologia epatica. Tali pazienti devono essere seguiti assiduamente. L’acidosi lattica si manifesta generalmente dopo alcuni o molti mesi di trattamento (vedi anche Gravidanza e allattamento). Epatiti: sono stati riportati casi di epatite o insufficienza epatica, talora fatali. In pazienti con disfunzione epatica preesistente, in caso di peggioramento della malattia epatica, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. 24 Aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche (ALT/AST, aumenti superiori a 5 volte i limiti normali): nel caso di rapido aumento dei livelli delle transaminasi, dovrà essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Anziani: Zerit non è stato specificamente studiato in pazienti con più di 65 anni di età. Bambini al di sotto dei 3 mesi di età: vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Intolleranza al lattosio: le capsule rigide contengono lattosio (120 mg). Questa quantità probabilmente non è sufficiente a causare sintomi specifici di intolleranza. Profilassi della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP): nello studio clinico principale, l’incidenza della PCP tra i pazienti che non avevano ricevuto la profilassi con sulfametoxazolo-trimetoprim, è stata maggiore nel gruppo trattato con stavudina che non nel gruppo trattato con zidovudina. Per i pazienti in terapia con stavudina, il sulfametoxazolotrimetoprim è l’agente di scelta quando è richiesta la profilassi della PCP. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Dal momento che la stavudina è attivamente escreta dai tubuli renali, sono possibili interazioni con altri farmaci attivamente escreti per la stessa via, ad es. con trimetoprim. Tuttavia, non si è osservata alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante con lamivudina. La zidovudina può inibire la fosforilazione intracellulare della stavudina. Perciò la zidovudina non è raccomandata per l’uso in combinazione con la stavudina. L’attivazione della stavudina é inibita dalla doxorubicina ma non da altri farmaci usati nell’infezione da HIV che sono similarmente fosforilati, p.e. didanosina, zalcitabina, ganciclovir e foscarnet. L’influenza della stavudina sulla cinetica della fosforilazione degli analoghi nucleosidici diversi dalla zidovudina non sono stati studiati. Non si sono osservate interazioni significative della stavudina o della stavudina più la didanosina con il nelfinavir. Non ci sono stati studi specifici di interazione con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Tossicità embrio-fetale è stata osservata solo negli animali esposti ad alti dosaggi. Non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza ma sono stati riportate anomalie congenite e aborti. In donne in gravidanza in trattamento con una combinazione di dinanosina e stavudina con o senza altra terapia anti-retrovirale è stata riportata acidosi lattica, talvolta fatale (vedi 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Finchè non siano disponibili dati ulteriori, Zerit deve essere usato in gravidanza solo dopo opportune considerazioni (see 5.3). Uno studio ex vivo eseguito usando un modello di placenta umana ha dimostrato che la stavudina raggiunge la circolazione fetale per semplice diffusione. Uno studio sui ratti ha anche mostrato il passaggio placentare della stavudina, con una concentrazione nel tessuto fetale di circa il 50% della concentrazione del plasma materno. I dati disponibili sulla presenza di stavudina nel latte materno non sono sufficienti per determinare il rischio nel bambino. Studi sui ratti in allattamento hanno mostrato che la stavudina è escreta nel latte materno. Perciò, le madri devono essere avvisate di interrompere 25 l'allattamento al seno prima di assumere Zerit. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione dell'HIV. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sulla base delle proprietà farmacodinamiche della stavudina è improbabile che Zerit abbia effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Adulti: molti degli effetti indesiderati gravi riportati negli studi clinici con Zerit sono riferibili al decorso dell'infezione da HIV o agli effetti indesiderati di terapie concomitanti. La maggiore tossicità clinica negli studi in monoterapia è la neuropatia periferica dosecorrelata che richiede modifiche del dosaggio (vedi 4.2). La quota annuale di casi di neuropatia in un programma (expanded access programme) comprendente circa 12.000 pazienti, con infezione da HIV in fase -avanzata (mediana dei CD4: 44 cellule/mm3) e con precedente prolungato trattamento con altri nucleosidi antiretrovirali, è stata del 24% e 19% per i pazienti che ricevevano rispettivamente 40 o 20 mg due volte al giorno. L'intensità di questa reazione di norma era moderata e di solito i sintomi regredivano dopo la riduzione o l’interruzione della terapia. La percentuale di interruzioni di terapia dovuta a neuropatie a 24 settimane è stata nei due dosaggi rispettivamente del 13% e del 10%. In uno studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata (mediana dei CD4: 250 cellule/mm3), dopo un trattamento medio di 79 settimane con Zerit in confronto ad uno di 53 settimane con zidovudina, il tasso annuo di neuropatia periferica è stato del 12% con Zerit e del 4% con zidovudina. 26 E’ stata riportata pancreatite, a volte fatale, fino al 2-3% dei pazienti coinvolti in studi clinici in monoterapia. Effetti indesiderati di qualsiasi severità, riportati sulla base di 412 pazienti trattati con Zerit nel principale studio in monoterapia, riscontrati in più del 5% dei pazienti e considerati reazioni avverse potenziali: Generali molto comuni: cefalea, brividi/febbre, dolore addominale, astenia, dolore, malessere, rachialgia, sindrome influenzale comuni: reazioni allergiche, neoplasie Apparato digerente molto comuni: diarrea, nausea e vomito, anoressia, dispepsia comuni: costipazione Apparato respiratorio molto comuni: dispnea comuni: polmonite Sistema nervoso molto comuni: insonnia, depressione, ansia, vertigine Cute e annessi molto comuni: arrossamenti, sudorazione, prurito comuni: neoplasie cutanee benigne Sistema muscoloscheletrico molto comuni: mialgia, artralgia Sistema cardiovascolare molto comuni: dolore toracico Sangue e sistema linfatico comuni: linfoadenopatia Anomalie dei test di laboratorio sono state infrequenti. Nello studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata, sono stati riportati rialzi sia asintomatici sia clinicamente significativi delle ALT e AST rispettivamente nel 13% e 11% dei pazienti trattati con Zerit e nell'11% e 10% rispettivamente dei trattati con zidovudina. La fosfatasi alcalina > 5 volte i limiti superiori della norma e la bilirubina > 2,5 volte i limiti superiori della norma sono stati riscontrati nell'1% dei pazienti trattati con Zerit e rispettivamente nello 0% e 3% dei pazienti trattati con zidovudina. Neutropenia (< 750 cellule/mm3) è stata osservata nel 5% e 9%, trombocitopenia (piastrine < 50.000/mm3) nel 3% dei pazienti trattati con Zerit e con zidovudina, amilasi (> 1,0 volte i limiti superiori della norma) nel 23% e 22% dei trattati con Zerit e zidovudina, rispettivamente. La stavudina è stata studiata in regime di associazione, principalmente nelle popolazioni non trattate precedentemente con antiretrovirali e in una fase meno avanzata della malattia. Nel confronto con quanto osservato in monoterapia, non sono stati riportati nuovi o evidenti problemi di sicurezza per la combinazione. In generale, gli effetti indesiderati segnalati per le combinazioni hanno avuto un’incidenza minore (es. neuropatia periferica grave < 2%) in confronto a quelli riportati nei pazienti in una fase più avanzata della malattia, trattati in monoterapia. Con l’uso di analoghi nucleosidici sono stati riferiti casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica (vedi 4.4). Sono stati riportati casi di epatiti o insufficienza epatica, talora fatali (vedi 4.4). Adolescenti e bambini: gli effetti indesiderati e le anormalità gravi di laboratorio sono generalmente simili, come tipo e frequenza, a quelli riscontrati negli adulti. Comunque una neuropatia periferica clinicamente rilevante è meno frequente. 27 4.9 Sovradosaggio Esperienze in adulti trattati fino a 12 volte la dose giornaliera raccomandata non hanno dimostrato tossicità acuta. Complicazioni del sovradosaggio cronico potrebbero includere neuropatia periferica e disfunzione epatica. L’eliminazione media della stavudina per emodialisi è di 120 ml/min. Il contributo di ciò all’eliminazione totale in caso di sovradosaggio non è noto. Non è noto se la stavudina sia eliminata per dialisi peritoneale. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutico: agente antivirale, codice ATC: J05AF04. La stavudina, un analogo timidinico, è un agente antivirale con attività in vitro nelle cellule umane contro il virus HIV. E' fosforilata dalle chinasi cellulari a stavudina trifosfato che inibisce la transcriptasi inversa dell'HIV competendo con il substrato naturale, la timidina trifosfato. Inibisce inoltre la sintesi del DNA virale causando l'interruzione della catena del DNA. Un ceppo HIV isolato attraverso un passaggio in vitro è stato mutato al residuo 75 e ha mostrato una ridotta sensibilità alla stavudina. Tuttavia, questo fenotipo appare essere ceppo specifico, dato che la mutazione 75 si mostra ad una frequenza di solo 1-2% negli isolati clinici e questi isolati rimangono sensibili alla stavudina. I dati ottenuti dai pazienti sono compatibili con un lento sviluppo di livelli modesti di resistenza. In vivo non si sono osservate mutazioni correlate con un alto grado di resistenza specifico alla stavudina. Tuttavia la stavudina è influenzata da mutazioni associate ad una resistenza a più farmaci come la Q151M. L’efficacia della monoterapia con stavudina in termini di incidenza ridotta di eventi definenti l’AIDS e decessi è stata dimostrata in pazienti adulti dopo monoterapia prolungata con zidovudina. Negli adolescenti e nei bambini, il profilo di sicurezza della monoterapia con stavudina è adeguatamente documentato in soggetti non trattati in precedenza. L’uso sicuro in adolescenti e bambini già trattati è sostenuto da dati non comparativi che indicano una tolleranza accettabile. La stavudina è stata studiata in combinazione con altri agenti antiretrovirali, p.e. didanosina, lamivudina, ritonavir, indinavir, saquinavir e nelfinavir. L’uso della zidovudina in combinazione con la stavudina non è raccomandato (vedi 4.5). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Adulti: la biodisponibilità assoluta è 86±18%. Dopo somministrazione di dosi multiple orali di 0,5-0,67 mg/kg, è stato rilevato un valore di Cmax di 810±175 ng/ml. Cmax e AUC sono risultate aumentate proporzionalmente alle dosi comprese nei limiti 0,0625-0,75 mg/kg (endovena) e 0,033-4,0 mg/kg (per os). Uno studio in pazienti asintomatici ha dimostrato che l’esposizione sistemica è simile mentre Cmax è minore e Tmax è prolungato quando la stavudina è somministrata con un pasto standard ad alto contenuto di grassi, rispetto alla condizione a digiuno. Il significato clinico di ciò non è noto. Allo stato stazionario il volume di distribuzione apparente è 46±15 l. Non è stato possibile identificare i livelli di stavudina nel liquido cerebrospinale prima di 2 ore dalla somministrazione orale. Quattro ore dopo la somministrazione il rapporto liquido 28 cerebrospinale/plasma è risultato 0,39±0,06. Nessun significativo accumulo di stavudina è stato osservato dopo somministrazione ripetuta ogni 6, 8 o 12 ore. L'emivita terminale di eliminazione è risultata di 1,3±0,2 ore dopo dose singola, e 1,4±0,2 ore dopo dosi multiple ed è dose indipendente. In vitro, la stavudina trifosfato ha un'emivita intracellulare di 3,5 ore nelle cellule-T CEM (una linea cellulare T-linfoblastoide umana) e nelle cellule mononucleate del sangue periferico, che giustifica la somministrazione due volte al giorno. La clearance totale della stavudina è di 600±90 ml/min e la clearance renale è di 240±50 ml/min, dimostrando che c'è una secrezione attiva tubulare in aggiunta alla filtrazione glomerulare. Dopo somministrazione endovenosa, 42±7% della dose viene escreta immodificata nell'urina. I corrispondenti valori dopo somministrazione orale singola e multipla sono 34±5% e 40±12% rispettivamente. Il rimanente 60% del farmaco è probabilmente eliminato per via metabolica endogena. Il metabolismo della stavudina non è stato ancora chiarito nell'uomo. Studi condotti sulle scimmie indicano che la maggior parte della dose, non escreta immodificata nelle urine (circa il 50%), viene idrolizzata a timina e zucchero. La farmacocinetica della stavudina è risultata tempo indipendente, dato che il rapporto tra AUC(ss) allo stato stazionario e l'AUC(0-t) dopo la prima dose è risultato circa uguale a 1. La variazione intra- ed interindividuale delle caratteristiche farmacocinetiche della stavudina dopo somministrazione orale è bassa, circa 15% e 25% rispettivamente. Adolescenti e bambini: la farmacocinetica della stavudina è comparabile a quella negli adulti. L’eliminazione della stavudina è correlata sia alla superficie corporea sia al peso. L’esposizione totale alla stavudina era comparabile tra gli adolescenti e i bambini che avevano ricevuto una dose di 2 mg/kg/die e gli adulti che avevano ricevuto 1 mg/kg/die. Dopo due-tre ore dalla somministrazione, il rapporto della stavudina tra liquido cerebrospinale e plasma, variava dal 16% al 125% (media: 59±35%). Insufficienza renale: la clearance della stavudina diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina; perciò si raccomanda di aggiustare il dosaggio di Zerit nei pazienti con ridotta funzionalità renale (vedi 4.2). Insufficienza epatica: la farmacocinetica della stavudina nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella dei pazienti con normale funzionalità epatica. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Dati sugli animali hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli molto elevati di esposizione. Stavudina si è dimostrata genotossica in test in vitro su linfociti umani con attività fosforilante (in cui non era stato identificato il livello di non effetto), in fibroblasti di topo ed in un test in vivo per le aberrazioni cromosomiali. Effetti simili sono stati osservati con altri analoghi nucleosidici. A dosaggi estremamente alti, la stavudina si è dimostrata carcinogenica nei topi (tumori epatici) e nei ratti (tumori epatici: colangiocellulare, epatocellulare, misto epatocolangiocellulare, e/o vascolare; e carcinomi della vescica urinaria). Non è stata osservata alcuna carcinogenicità a dosi di 400 mg/kg/die nei topi e di 600 mg/kg/die nei ratti, corrispondenti a dosi rispettivamente di circa 39 e 168 volte la dose umana attesa, il che suggerisce un potenziale carcinogenico della stavudina insignificante nella terapia clinica. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 29 6.1 Elenco degli eccipienti Contenuto della capsula: Lattosio Magnesio stearato Cellulosa microcristallina Sodio amido glicolato Involucro della capsula: Gelatina Ferro ossido colorante (E172) Silicio diossido Sodio laurilsolfato Titanio diossido colorante (E171) Gli involucri delle capsule sono marchiati con inchiostro atossico. 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non conservare al di sopra dei 30°C. Conservare nella confezione originale. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Flacone di polietilene ad alta densità con tappo a vite di sicurezza per bambini (60 capsule rigide per flacone), o blister di aclar/alluminio con 14 capsule rigide ciascuno e 4 blister (56 capsule rigide) per confezione. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione Nessuna. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU – Regno Unito 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 30 EU/1/96/009/005-006 (flacone) EU/1/96/009/005-006 (blister) 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 1996 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO {mese anno} 31 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zerit 40 mg capsule rigide 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ciascuna capsula rigida contiene 40 mg di stavudina. Per gli eccipienti, vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Capsule rigide. Le capsule rigide sono di colore arancione scuro, opache e presentano impresso “BMS” su un codice BMS “1967” su un lato e “40” sull’altro. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento per pazienti HIV-1 positivi in combinazione con altri antivirali Zerit non è raccomandato per l'uso in monoterapia. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Adulti: il dosaggio raccomandato è: Peso del Paziente < 60 kg ≥ 60 kg Dosaggio dello Zerit 30 mg due volte al giorno (ogni 12 ore) 40 mg due volte al giorno Adolescenti e bambini al di sopra dei 3 mesi di eta’: il dosaggio raccomandato è: Peso del paziente Dosaggio dello Zerit < 30 kg 1 mg/kg 2 volte al giorno (ogni ≥ 30 kg 12 ore) dosaggio per adulti Per un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto (i.e. almeno 1 ora prima dei pasti), ma se ciò non fosse possibile, può essere assunto con un pasto leggero. Zerit può anche essere somministrato aprendo con attenzione la capsula rigida e mescolandone il contenuto con il cibo. Riduzioni di dosaggio Neuropatia periferica: il trattamento con Zerit deve essere interrotto nel caso si evidenzino sintomi di neuropatia periferica (generalmente caratterizzata da parestesia persistente, formicolio, o dolore ai piedi e/o alle mani). La neuropatia periferica stavudina-correlata dovrebbe regredire se la terapia viene interrotta prontamente, sebbene alcuni pazienti 32 potrebbero avere un temporaneo peggioramento dei sintomi subito dopo l'interruzione del farmaco. Se i sintomi regrediscono soddisfacentemente, può essere considerata la ripresa del trattamento con Zerit con un dosaggio inferiore del 50% rispetto al precedente. Insufficienza Epatica: non è necessario alcun iniziale aggiustamento di dosaggio. Insufficienza Renale: sono raccomandati i seguenti dosaggi: Dosaggio di Zerit (secondo la clearance della creatinina) Peso del 26-50 ml/min ≤ 25 ml/min Paziente (compresi i pazienti in dialisi*) < 60 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg ogni 24 ore ≥ 60 kg 20 mg due volte al giorno 20 mg ogni 24 ore * I pazienti in emodialisi devono assumere Zerit al termine della seduta di emodialisi, ed alla stessa ora nei giorni di non dialisi. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità alla stavudina o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedi 6.1). 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego Pazienti con precedenti di neuropatia periferica presentano un aumentato rischio per lo sviluppo della neuropatia. Se Zerit deve essere somministrato a questi pazienti, è essenziale un attento monitoraggio. Pazienti con precedenti di pancreatite presentavano un'incidenza di circa il 5% di ricomparsa della malattia durante il trattamento con Zerit, comparata a circa il 2% nei pazienti senza tali precedenti. Pazienti con elevato rischio di pancreatite o quelli che ricevono prodotti noti causare pancreatite devono essere attentamente seguiti per i sintomi di tale condizione. Acidosi lattica: con l'uso di analoghi nucleosidici sono stati riportati casi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia) talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto in caso di rapido innalzamento dei valori di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolico/lattica ad etiologia sconosciuta. Sintomi non gravi a carico dell’apparato digerente come nausea, vomito e dolore addominale, sintomi respiratori o neurologici potrebbero essere indicativi di sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta ad esito fatale, sono stati associati a pancreatiti, insufficienza/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli più elevati di lattato sierico. Deve porsi attenzione nel somministrare analoghi nucleosidici a pazienti (specialmente se donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di patologia epatica. Tali pazienti devono essere seguiti assiduamente. L’acidosi lattica si manifesta generalmente dopo alcuni o molti mesi di trattamento (vedi anche Gravidanza e allattamento). Epatiti: sono stati riportati casi di epatite o insufficienza epatica, talora fatali. In pazienti con disfunzione epatica preesistente, in caso di peggioramento della malattia epatica, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. 33 Aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche (ALT/AST, aumenti superiori a 5 volte i limiti normali): nel caso di rapido aumento dei livelli delle transaminasi, dovrà essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Anziani: Zerit non è stato specificamente studiato in pazienti con più di 65 anni di età. Bambini al di sotto dei 3 mesi di età: vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Intolleranza al lattosio: le capsule rigide contengono lattosio (120 mg). Questa quantità probabilmente non è sufficiente a causare sintomi specifici di intolleranza. Profilassi della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP): nello studio clinico principale, l’incidenza della PCP tra i pazienti che non avevano ricevuto la profilassi con sulfametoxazolo-trimetoprim, è stata maggiore nel gruppo trattato con stavudina che non nel gruppo trattato con zidovudina. Per i pazienti in terapia con stavudina, il sulfametoxazolotrimetoprim è l’agente di scelta quando è richiesta la profilassi della PCP. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Dal momento che la stavudina è attivamente escreta dai tubuli renali, sono possibili interazioni con altri farmaci attivamente escreti per la stessa via, ad es. con trimetoprim. Tuttavia, non si è osservata alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante con lamivudina. La zidovudina può inibire la fosforilazione intracellulare della stavudina. Perciò la zidovudina non è raccomandata per l’uso in combinazione con la stavudina. L’attivazione della stavudina é inibita dalla doxorubicina ma non da altri farmaci usati nell’infezione da HIV che sono similarmente fosforilati, p.e. didanosina, zalcitabina, ganciclovir e foscarnet. L’influenza della stavudina sulla cinetica della fosforilazione degli analoghi nucleosidici diversi dalla zidovudina non sono stati studiati. Non si sono osservate interazioni significative della stavudina o della stavudina più la didanosina con il nelfinavir. Non ci sono stati studi specifici di interazione con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Tossicità embrio-fetale è stata osservata solo negli animali esposti ad alti dosaggi. Non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza ma sono stati riportate anomalie congenite e aborti. In donne in gravidanza in trattamento con una combinazione di dinanosina e stavudina con o senza altra terapia anti-retrovirale è stata riportata acidosi lattica, talvolta fatale (vedi 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Finchè non siano disponibili dati ulteriori, Zerit deve essere usato in gravidanza solo dopo opportune considerazioni (see 5.3). Uno studio ex vivo eseguito usando un modello di placenta umana ha dimostrato che la stavudina raggiunge la circolazione fetale per semplice diffusione. Uno studio sui ratti ha anche mostrato il passaggio placentare della stavudina, con una concentrazione nel tessuto fetale di circa il 50% della concentrazione del plasma materno. I dati disponibili sulla presenza di stavudina nel latte materno non sono sufficienti per determinare il rischio nel bambino. Studi sui ratti in allattamento hanno mostrato che la stavudina è escreta nel latte materno. Perciò, le madri devono essere avvisate di interrompere 34 l'allattamento al seno prima di assumere Zerit. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione dell'HIV. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Sulla base delle proprietà farmacodinamiche della stavudina è improbabile che Zerit abbia effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Adulti: molti degli effetti indesiderati gravi riportati negli studi clinici con Zerit sono riferibili al decorso dell'infezione da HIV o agli effetti indesiderati di terapie concomitanti. La maggiore tossicità clinica negli studi in monoterapia è la neuropatia periferica dosecorrelata che richiede modifiche del dosaggio (vedi 4.2). La quota annuale di casi di neuropatia in un programma (expanded access programme) comprendente circa 12.000 pazienti, con infezione da HIV in fase -avanzata (mediana dei CD4: 44 cellule/mm3) e con precedente prolungato trattamento con altri nucleosidi antiretrovirali, è stata del 24% e 19% per i pazienti che ricevevano rispettivamente 40 o 20 mg due volte al giorno. L'intensità di questa reazione di norma era moderata e di solito i sintomi regredivano dopo la riduzione o l’interruzione della terapia. La percentuale di interruzioni di terapia dovuta a neuropatie a 24 settimane è stata nei due dosaggi rispettivamente del 13% e del 10%. In uno studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata (mediana dei CD4: 250 cellule/mm3), dopo un trattamento medio di 79 settimane con Zerit in confronto ad uno di 53 settimane con zidovudina, il tasso annuo di neuropatia periferica è stato del 12% con Zerit e del 4% con zidovudina. 35 E’ stata riportata pancreatite, a volte fatale, fino al 2-3% dei pazienti coinvolti in studi clinici in monoterapia. Effetti indesiderati di qualsiasi severità, riportati sulla base di 412 pazienti trattati con Zerit nel principale studio in monoterapia, riscontrati in più del 5% dei pazienti e considerati reazioni avverse potenziali: Generali molto comuni: cefalea, brividi/febbre, dolore addominale, astenia, dolore, malessere, rachialgia, sindrome influenzale comuni: reazioni allergiche, neoplasie Apparato digerente molto comuni: diarrea, nausea e vomito, anoressia, dispepsia comuni: costipazione Apparato respiratorio molto comuni: dispnea comuni: polmonite Sistema nervoso molto comuni: insonnia, depressione, ansia, vertigine Cute e annessi molto comuni: arrossamenti, sudorazione, prurito comuni: neoplasie cutanee benigne Sistema muscoloscheletrico molto comuni: mialgia, artralgia Sistema cardiovascolare molto comuni: dolore toracico Sangue e sistema linfatico comuni: linfoadenopatia Anomalie dei test di laboratorio sono state infrequenti. Nello studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata, sono stati riportati rialzi sia asintomatici sia clinicamente significativi delle ALT e AST rispettivamente nel 13% e 11% dei pazienti trattati con Zerit e nell'11% e 10% rispettivamente dei trattati con zidovudina. La fosfatasi alcalina > 5 volte i limiti superiori della norma e la bilirubina > 2,5 volte i limiti superiori della norma sono stati riscontrati nell'1% dei pazienti trattati con Zerit e rispettivamente nello 0% e 3% dei pazienti trattati con zidovudina. Neutropenia (< 750 cellule/mm3) è stata osservata nel 5% e 9%, trombocitopenia (piastrine < 50.000/mm3) nel 3% dei pazienti trattati con Zerit e con zidovudina, amilasi (> 1,0 volte i limiti superiori della norma) nel 23% e 22% dei trattati con Zerit e zidovudina, rispettivamente. La stavudina è stata studiata in regime di associazione, principalmente nelle popolazioni non trattate precedentemente con antiretrovirali e in una fase meno avanzata della malattia. Nel confronto con quanto osservato in monoterapia, non sono stati riportati nuovi o evidenti problemi di sicurezza per la combinazione. In generale, gli effetti indesiderati segnalati per le combinazioni hanno avuto un’incidenza minore (es. neuropatia periferica grave < 2%) in confronto a quelli riportati nei pazienti in una fase più avanzata della malattia, trattati in monoterapia. Con l’uso di analoghi nucleosidici sono stati riferiti casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica (vedi 4.4). Sono stati riportati casi di epatiti o insufficienza epatica, talora fatali (vedi 4.4). Adolescenti e bambini: gli effetti indesiderati e le anormalità gravi di laboratorio sono generalmente simili, come tipo e frequenza, a quelli riscontrati negli adulti. Comunque una neuropatia periferica clinicamente rilevante è meno frequente. 36 4.9 Sovradosaggio Esperienze in adulti trattati fino a 12 volte la dose giornaliera raccomandata non hanno dimostrato tossicità acuta. Complicazioni del sovradosaggio cronico potrebbero includere neuropatia periferica e disfunzione epatica. L’eliminazione media della stavudina per emodialisi è di 120 ml/min. Il contributo di ciò all’eliminazione totale in caso di sovradosaggio non è noto. Non è noto se la stavudina sia eliminata per dialisi peritoneale. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutico: agente antivirale, codice ATC: J05AF04. La stavudina, un analogo timidinico, è un agente antivirale con attività in vitro nelle cellule umane contro il virus HIV. E' fosforilata dalle chinasi cellulari a stavudina trifosfato che inibisce la transcriptasi inversa dell'HIV competendo con il substrato naturale, la timidina trifosfato. Inibisce inoltre la sintesi del DNA virale causando l'interruzione della catena del DNA. Un ceppo HIV isolato attraverso un passaggio in vitro è stato mutato al residuo 75 e ha mostrato una ridotta sensibilità alla stavudina. Tuttavia, questo fenotipo appare essere ceppo specifico, dato che la mutazione 75 si mostra ad una frequenza di solo 1-2% negli isolati clinici e questi isolati rimangono sensibili alla stavudina. I dati ottenuti dai pazienti sono compatibili con un lento sviluppo di livelli modesti di resistenza. In vivo non si sono osservate mutazioni correlate con un alto grado di resistenza specifico alla stavudina. Tuttavia la stavudina è influenzata da mutazioni associate ad una resistenza a più farmaci come la Q151M. L’efficacia della monoterapia con stavudina in termini di incidenza ridotta di eventi definenti l’AIDS e decessi è stata dimostrata in pazienti adulti dopo monoterapia prolungata con zidovudina. Negli adolescenti e nei bambini, il profilo di sicurezza della monoterapia con stavudina è adeguatamente documentato in soggetti non trattati in precedenza. L’uso sicuro in adolescenti e bambini già trattati è sostenuto da dati non comparativi che indicano una tolleranza accettabile. La stavudina è stata studiata in combinazione con altri agenti antiretrovirali, p.e. didanosina, lamivudina, ritonavir, indinavir, saquinavir e nelfinavir. L’uso della zidovudina in combinazione con la stavudina non è raccomandato (vedi 4.5). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Adulti: la biodisponibilità assoluta è 86±18%. Dopo somministrazione di dosi multiple orali di 0,5-0,67 mg/kg, è stato rilevato un valore di Cmax di 810±175 ng/ml. Cmax e AUC sono risultate aumentate proporzionalmente alle dosi comprese nei limiti 0,0625-0,75 mg/kg (endovena) e 0,033-4,0 mg/kg (per os). Uno studio in pazienti asintomatici ha dimostrato che l’esposizione sistemica è simile mentre Cmax è minore e Tmax è prolungato quando la stavudina è somministrata con un pasto standard ad alto contenuto di grassi, rispetto alla condizione a digiuno. Il significato clinico di ciò non è noto. Allo stato stazionario il volume di distribuzione apparente è 46±15 l. Non è stato possibile identificare i livelli di stavudina nel liquido cerebrospinale prima di 2 ore dalla somministrazione orale. Quattro ore dopo la somministrazione il rapporto liquido 37 cerebrospinale/plasma è risultato 0,39±0,06. Nessun significativo accumulo di stavudina è stato osservato dopo somministrazione ripetuta ogni 6, 8 o 12 ore. L'emivita terminale di eliminazione è risultata di 1,3±0,2 ore dopo dose singola, e 1,4±0,2 ore dopo dosi multiple ed è dose indipendente. In vitro, la stavudina trifosfato ha un'emivita intracellulare di 3,5 ore nelle cellule-T CEM (una linea cellulare T-linfoblastoide umana) e nelle cellule mononucleate del sangue periferico, che giustifica la somministrazione due volte al giorno. La clearance totale della stavudina è di 600±90 ml/min e la clearance renale è di 240±50 ml/min, dimostrando che c'è una secrezione attiva tubulare in aggiunta alla filtrazione glomerulare. Dopo somministrazione endovenosa, 42±7% della dose viene escreta immodificata nell'urina. I corrispondenti valori dopo somministrazione orale singola e multipla sono 34±5% e 40±12% rispettivamente. Il rimanente 60% del farmaco è probabilmente eliminato per via metabolica endogena. Il metabolismo della stavudina non è stato ancora chiarito nell'uomo. Studi condotti sulle scimmie indicano che la maggior parte della dose, non escreta immodificata nelle urine (circa il 50%), viene idrolizzata a timina e zucchero. La farmacocinetica della stavudina è risultata tempo indipendente, dato che il rapporto tra AUC(ss) allo stato stazionario e l'AUC(0-t) dopo la prima dose è risultato circa uguale a 1. La variazione intra- ed interindividuale delle caratteristiche farmacocinetiche della stavudina dopo somministrazione orale è bassa, circa 15% e 25% rispettivamente. Adolescenti e bambini: la farmacocinetica della stavudina è comparabile a quella negli adulti. L’eliminazione della stavudina è correlata sia alla superficie corporea sia al peso. L’esposizione totale alla stavudina era comparabile tra gli adolescenti e i bambini che avevano ricevuto una dose di 2 mg/kg/die e gli adulti che avevano ricevuto 1 mg/kg/die. Dopo due-tre ore dalla somministrazione, il rapporto della stavudina tra liquido cerebrospinale e plasma, variava dal 16% al 125% (media: 59±35%). Insufficienza renale: la clearance della stavudina diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina; perciò si raccomanda di aggiustare il dosaggio di Zerit nei pazienti con ridotta funzionalità renale (vedi 4.2). Insufficienza epatica: la farmacocinetica della stavudina nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella dei pazienti con normale funzionalità epatica. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Dati sugli animali hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli molto elevati di esposizione. Stavudina si è dimostrata genotossica in test in vitro su linfociti umani con attività fosforilante (in cui non era stato identificato il livello di non effetto), in fibroblasti di topo ed in un test in vivo per le aberrazioni cromosomiali. Effetti simili sono stati osservati con altri analoghi nucleosidici. A dosaggi estremamente alti, la stavudina si è dimostrata carcinogenica nei topi (tumori epatici) e nei ratti (tumori epatici: colangiocellulare, epatocellulare, misto epatocolangiocellulare, e/o vascolare; e carcinomi della vescica urinaria). Non è stata osservata alcuna carcinogenicità a dosi di 400 mg/kg/die nei topi e di 600 mg/kg/die nei ratti, corrispondenti a dosi rispettivamente di circa 39 e 168 volte la dose umana attesa, il che suggerisce un potenziale carcinogenico della stavudina insignificante nella terapia clinica. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 38 6.1 Elenco degli eccipienti Contenuto della capsula: Lattosio Magnesio stearato Cellulosa microcristallina Sodio amido glicolato Involucro della capsula: Gelatina Ferro ossido colorante (E172) Silicio diossido Sodio laurilsolfato Titanio diossido colorante (E171) Gli involucri delle capsule sono marchiati con inchiostro atossico. 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non conservare al di sopra dei 30°C. Conservare nella confezione originale. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Flacone di polietilene ad alta densità con tappo a vite di sicurezza per bambini (60 capsule rigide per flacone), o blister di aclar/alluminio con 14 capsule rigide ciascuno e 4 blister (56 capsule rigide) per confezione. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione Nessuna. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU – Regno Unito 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 39 EU/1/96/009/007-008 (flacone) EU/1/96/009/007-008 (blister) 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE Maggio 1996 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO {mese anno} 40 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Zerit 200 mg polvere per soluzione orale 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Stavudina 200 mg. La soluzione ricostituita contiene 1 mg di stavudina per ml. Per gli eccipienti, vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA Polvere per soluzione orale. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1 Indicazioni terapeutiche Trattamento per pazienti HIV-1 positivi in combinazione con altri antivirali. Zerit non è raccomandato per l'uso in monoterapia. 4.2 Posologia e modo di somministrazione La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Adulti: il dosaggio raccomandato è: Peso del Paziente Dosaggio dello Zerit 30 mg due volte al giorno (ogni < 60 kg ≥ 60 kg 12 ore) 40 mg due volte al giorno Adolescenti e bambini al di sopra dei 3 mesi di eta’: il dosaggio raccomandato è: Peso del Dosaggio dello Zerit paziente < 30 kg 1 mg/kg 2 volte al giorno (ogni ≥ 30 kg 12 ore) dosaggio per adulti Per un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto (i.e. almeno 1 ora prima dei pasti) ma, se ciò non fosse possibile, può essere assunto con un pasto leggero. Riduzioni di dosaggio Neuropatia periferica: il trattamento con Zerit deve essere interrotto nel caso si evidenzino sintomi di neuropatia periferica (generalmente caratterizzata da parestesia persistente, formicolio, o dolore ai piedi e/o alle mani). La neuropatia periferica stavudina-correlata dovrebbe regredire se la terapia viene interrotta prontamente, sebbene alcuni pazienti potrebbero avere un temporaneo peggioramento dei sintomi subito dopo l'interruzione del 41 farmaco. Se i sintomi regrediscono soddisfacentemente, può essere considerata la ripresa del trattamento con Zerit con un dosaggio inferiore del 50% rispetto al precedente. Insufficienza Epatica: non è necessario alcun iniziale aggiustamento di dosaggio. Insufficienza Renale: sono raccomandati i seguenti dosaggi: Dosaggio di Zerit (secondo la clearance della creatinina) Peso del Paziente 26-50 ml/min ≤ 25 ml/min (compresi i pazienti in dialisi*) < 60 kg 15 mg due volte al giorno 15 mg ogni 24 ore ≥ 60 kg 20 mg due volte al giorno 20 mg ogni 24 ore * I pazienti in emodialisi devono assumere Zerit al termine della seduta di emodialisi, ed alla stessa ora nei giorni di non dialisi. 4.3 Controindicazioni Ipersensibilità alla stavudina o a uno qualsiasi degli eccipienti (vedi 6.1). 4.4 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Pazienti con precedenti di neuropatia periferica presentano un aumentato rischio per lo sviluppo della neuropatia. Se Zerit deve essere somministrato a questi pazienti, è essenziale un attento monitoraggio. Pazienti con precedenti di pancreatite presentavano un'incidenza di circa il 5% di ricomparsa della malattia durante il trattamento con Zerit, comparata a circa il 2% nei pazienti senza tali precedenti. Pazienti con elevato rischio di pancreatite o quelli che ricevono prodotti noti causare pancreatite devono essere attentamente seguiti per i sintomi di tale condizione. Acidosi lattica: con l'uso di analoghi nucleosidici sono stati riportati casi di acidosi lattica (in assenza di ipossiemia) talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica. Il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto in caso di rapido innalzamento dei valori di aminotransferasi, epatomegalia progressiva o acidosi metabolico/lattica ad etiologia sconosciuta. Sintomi non gravi a carico dell’apparato digerente come nausea, vomito e dolore addominale, sintomi respiratori o neurologici potrebbero essere indicativi di sviluppo di acidosi lattica. Casi gravi, talvolta ad esito fatale, sono stati associati a pancreatiti, insufficienza/steatosi epatica, insufficienza renale e livelli più elevati di lattato sierico. Deve porsi attenzione nel somministrare analoghi nucleosidici a pazienti (specialmente se donne obese) con epatomegalia, epatite od altri noti fattori di rischio di patologia epatica. Tali pazienti devono essere seguiti assiduamente. L’acidosi lattica si manifesta generalmente dopo alcuni o molti mesi di trattamento (vedi anche 4.6 Gravidanza e allattamento). Epatiti: sono stati riportati casi di epatite o insufficienza epatica, talora fatali. In pazienti con disfunzione epatica preesistente, in caso di peggioramento della malattia epatica, deve essere presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e di qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche (ALT/AST, aumenti superiori a 5 volte i limiti normali): nel caso di rapido aumento dei livelli delle transaminasi, dovrà essere 42 presa in considerazione l'interruzione della terapia con Zerit e di qualunque medicinale potenzialmente epatotossico. Anziani: Zerit non è stato specificamente studiato in pazienti con più di 65 anni di età. Bambini al di sotto dei 3 mesi di età: vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Pazienti diabetici: la polvere ricostituita per soluzione orale contiene 50 mg di saccarosio per ml di soluzione. Profilassi della polmonite da Pneumocystis carinii (PCP): nello studio clinico principale, l’incidenza della PCP tra i pazienti che non avevano ricevuto la profilassi con sulfametoxazolo-trimetoprim, è stata maggiore nel gruppo trattato con stavudina che non nel gruppo trattato con zidovudina. Per i pazienti in terapia con stavudina, il sulfametoxazolotrimetoprim è l’agente di scelta quando è richiesta la profilassi della PCP. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione Dal momento che la stavudina è attivamente escreta dai tubuli renali, sono possibili interazioni con altri farmaci attivamente escreti per la stessa via, ad es. con trimetoprim. Tuttavia, non si è osservata alcune interazione farmacocinetica clinicamente rilevante con lamivudina. La zidovudina può inibire la fosforilazione intracellulare della stavudina. Perciò la zidovudina non è raccomandata per l’uso in combinazione con la stavudina. L’attivazione della stavudina é inibita dalla doxorubicina, ma non da altri farmaci usati nell’infezione da HIV che sono similarmente fosforilati, p.e. didanosina, zalcitabina, ganciclovir e foscarnet. L’influenza della stavudina sulla cinetica della fosforilazione degli analoghi nucleosidici diversi dalla zidovudina non sono stati studiati. Non si sono osservate interazioni significative della stavudina o della stavudina più la didanosina con il nelfinavir. Non ci sono stati studi specifici di interazione con altri medicinali. 4.6 Gravidanza ed allattamento Tossicità embrio-fetale è stata osservata solo negli animali esposti ad alti dosaggi. Non ci sono studi clinici adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza ma sono stati riportate anomalie congenite e aborti. In donne in gravidanza in trattamento con una combinazione di dinanosina e stavudina con o senza altra terapia anti-retrovirale è stata riportata acidosi lattica, talvolta fatale (vedi 4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego). Finchè non siano disponibili dati ulteriori, Zerit deve essere usato in gravidanza solo dopo opportune considerazioni (vedi 5.3). Uno studio ex vivo eseguito usando un modello di placenta umana ha dimostrato che la stavudina raggiunge la circolazione fetale per semplice diffusione. Uno studio sui ratti ha anche mostrato il passaggio placentare della stavudina, con una concentrazione nel tessuto fetale di circa il 50% della concentrazione del plasma materno. I dati disponibili sulla presenza di stavudina nel latte materno non sono sufficienti per determinare il rischio nel bambino. Studi sui ratti in allattamento hanno mostrato che la stavudina è escreta nel latte materno. Perciò, le madri devono essere avvisate di interrompere l'allattamento al seno prima di assumere Zerit. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione dell'HIV. 43 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine Sulla base delle proprietà farmacodinamiche della stavudina è improbabile che Zerit abbia effetti sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati Adulti: molti degli effetti indesiderati gravi riportati negli studi clinici con Zerit sono riferibili al decorso dell'infezione da HIV o agli effetti indesiderati di terapie concomitanti. La maggiore tossicità clinica negli studi in monoterapia è la neuropatia periferica dosecorrelata che richiede modifiche del dosaggio (vedi 4.2). La quota annuale di casi di neuropatia in un programma (expanded access programme) comprendente circa 12.000 pazienti, con infezione da HIV in fase avanzata (mediana dei CD4: 44 cellule/mm3) e con precedente prolungato trattamento con altri nucleosidi antiretrovirali, è stata del 24% e 19% per i pazienti che ricevevano rispettivamente 40 o 20 mg due volte al giorno. L'intensità di questa reazione di norma era moderata, e di solito i sintomi regredivano dopo la riduzione o l’interruzione della terapia. La percentuale di interruzioni di terapia dovuta a neuropatie a 24 settimane è stata nei due dosaggi rispettivamente del 13% e del 10%. In uno studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata (mediana dei CD4: 250 cellule/mm3), dopo un trattamento medio di 79 settimane con Zerit in confronto ad uno di 53 settimane con zidovudina, il tasso annuo di neuropatia periferica è stato del 12% con Zerit e del 4% con zidovudina. E’ stata riportata pancreatite, a volte fatale, fino al 2-3% dei pazienti coinvolti in studi clinici in monoterapia. Effetti indesiderati di qualsiasi severitàriportati sulla base di 412 pazienti trattati con Zerit nel principale studio in monoterapia, riscontrati in più del 5% dei pazienti e considerati potenziali reazioni avverse: Generali molto comuni: cefalea, brividi/febbre, dolore addominale, astenia, dolore, malessere, rachialgia, sindrome influenzale comuni: reazioni allergiche, neoplasie Apparato digerente molto comuni: diarrea, nausea e vomito, anoressia, dispepsia comuni: costipazione Apparato respiratorio molto comuni: dispnea comuni: polmonite Sistema nervoso molto comuni: insonnia, depressione, ansia, vertigine Cute e annessi molto comuni: arrossamenti, sudorazione, prurito comuni: neoplasie cutanee benigne Sistema muscoloscheletrico molto comuni: mialgia, artralgia Sistema cardiovascolare molto comuni: dolore toracico Sangue e sistema linfatico comuni: linfoadenopatia Anomalie dei test di laboratorio sono state infrequenti. Nello studio comparativo in monoterapia che ha coinvolto pazienti con infezione da HIV in fase meno avanzata, sono stati riportati rialzi sia asintomatici sia clinicamente significativi delle ALT e AST rispettivamente nel 13% e 11% dei pazienti trattati con Zerit e nell'11% e 10% rispettivamente dei trattati con 44 zidovudina. La fosfatasi alcalina > 5 volte i limiti superiori della norma e la bilirubina > 2,5 volte i limiti superiori della norma sono stati riscontrati nell'1% dei pazienti trattati con Zerit e rispettivamente nello 0% e 3% dei pazienti trattati con zidovudina. Neutropenia (< 750 cellule/mm3) è stata osservata nel 5% e 9%, trombocitopenia (piastrine < 50.000/mm3) nel 3% dei pazienti trattati con Zerit e con zidovudina, amilasi (> 1,0 volte i limiti superiori della norma) nel 23% e 22% dei trattati con Zerit e zidovudina, rispettivamente. La stavudina è stata studiata in regime di associazione, principalmente nelle popolazioni non trattate precedentemente con antiretrovirali e in una fase meno avanzata della malattia. Nel confronto con quanto osservato in monoterapia, non sono stati riportati nuovi o evidenti problemi di sicurezza per la combinazione. In generale, gli effetti indesiderati segnalati per le combinazioni hanno avuto un’incidenza minore (es. neuropatia periferica grave < 2%) in confronto a quelli riportati nei pazienti in una fase più avanzata della malattia, trattati in monoterapia. Con l’uso di analoghi nucleosidici sono stati riferiti casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica (vedi 4.4). Sono stati riportati casi di epatiti o insufficienza epatica, talora fatali (vedi 4.4). Adolescenti e bambini: gli effetti indesiderati e le anormalità gravi di laboratorio sono generalmente simili, come tipo e frequenza, a quelli riscontrati negli adulti. Comunque una neuropatia periferica clinicamente rilevante è meno frequente. 45 4.9 Sovradosaggio Esperienze in adulti trattati fino a 12 volte la dose giornaliera raccomandata non hanno dimostrato tossicità acuta. Complicazioni del sovradosaggio cronico potrebbero includere neuropatia periferica e disfunzione epatica. L’eliminazione media della stavudina per emodialisi è di 120 ml/min. Il contributo di ciò all’eliminazione totale in caso di sovradosaggio non è noto. Non è noto se la stavudina sia eliminata per dialisi peritoneale. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: agente antivirale, codice ATC: J05AF04. La stavudina, un analogo timidinico, è un agente antivirale con attività in vitro nelle cellule umane contro il virus HIV. E' fosforilata dalle chinasi cellulari a stavudina trifosfato che inibisce la transcriptasi inversa dell'HIV competendo con il substrato naturale, la timidina trifosfato. Inibisce inoltre la sintesi del DNA virale causando l'interruzione della catena del DNA. Un ceppo HIV isolato attraverso un passaggio in vitro è stato mutato al residuo 75 e ha mostrato una ridotta sensibilità alla stavudina. Tuttavia, questo fenotipo appare essere ceppo specifico, dato che la mutazione 75 si mostra ad una frequenza di solo 1-2% negli isolati clinici e questi isolati rimangono sensibili alla stavudina. I dati ottenuti dai pazienti sono compatibili con un lento sviluppo di livelli modesti di resistenza. In vivo non si sono osservate mutazioni correlate con un alto grado di resistenza specifico alla stavudina. Tuttavia la stavudina è influenzata da mutazioni associate ad una resistenza a più farmaci come la Q151M. L’efficacia della monoterapia con stavudina in termini di incidenza ridotta di eventi definenti l’AIDS e decessi è stata dimostrata in pazienti adulti dopo monoterapia prolungata con zidovudina. Negli adolescenti e nei bambini, il profilo di sicurezza della monoterapia con stavudina è adeguatamente documentato in soggetti non trattati in precedenza. L’uso sicuro in adolescenti e bambini già trattati è sostenuto da dati non comparativi che indicano una tolleranza accettabile. La stavudina è stata studiata in combinazione con altri agenti antiretrovirali, p.e. didanosina, lamivudina, ritonavir, indinavir, saquinavir e nelfinavir. L’uso della zidovudina in combinazione con la stavudina non è raccomandato (vedi 4.5). 5.2 Proprietà farmacocinetiche Adulti: la biodisponibilità assoluta è 86±18%. Dopo somministrazione di dosi multiple orali di 0,5-0,67 mg/kg, è stato rilevato un valore di Cmax di 810±175 ng/ml. Cmax e AUC sono risultate aumentate proporzionalmente alle dosi comprese nei limiti 0,0625-0,75 mg/kg (endovena) e 0,033-4,0 mg/kg (per os). Uno studio in pazienti asintomatici ha dimostrato che l’esposizione sistemica è simile mentre Cmax è minore e Tmax è prolungato quando la stavudina è somministrata con un pasto standard ad alto contenuto di grassi, rispetto alla condizione a digiuno. Il significato clinico di ciò non è noto. Allo stato stazionario il volume di distribuzione apparente è 46±15 l. Non è stato possibile identificare i livelli di stavudina nel liquido cerebrospinale prima di 2 ore dalla somministrazione orale. Quattro ore dopo la somministrazione il rapporto liquido 46 cerebrospinale/plasma è risultato 0,39±0,06. Nessun significativo accumulo di stavudina è stato osservato dopo somministrazione ripetuta ogni 6, 8 o 12 ore. L'emivita terminale di eliminazione è risultata di 1,3±0,2 ore dopo dose singola, e 1,4±0,2 ore dopo dosi multiple ed è dose indipendente. In vitro, la stavudina trifosfato ha un'emivita intracellulare di 3,5 ore nelle cellule-T CEM (una linea cellulare T-linfoblastoide umana) e nelle cellule mononucleate del sangue periferico, che giustifica la somministrazione due volte al giorno. La clearance totale della stavudina è di 600±90 ml/min e la clearance renale è di 240±50 ml/min, dimostrando che c'è una secrezione attiva tubulare in aggiunta alla filtrazione glomerulare. Dopo somministrazione endovenosa, 42±7% della dose viene escreta immodificata nell'urina. I corrispondenti valori dopo somministrazione orale singola e multipla sono 34±5% e 40±12% rispettivamente. Il rimanente 60% del farmaco è probabilmente eliminato per via metabolica endogena. Il metabolismo della stavudina non è stato ancora chiarito nell'uomo. Studi condotti sulle scimmie indicano che la maggior parte della dose, non escreta immodificata nelle urine (circa il 50%), viene idrolizzata a timina e zucchero. La farmacocinetica della stavudina è risultata tempo indipendente, dato che il rapporto tra AUC(ss) allo stato stazionario e l'AUC(0-t) dopo la prima dose è risultato circa uguale a 1. La variazione intra- ed interindividuale delle caratteristiche farmacocinetiche della stavudina dopo somministrazione orale è bassa, circa 15% e 25%, rispettivamente. Adolescenti e bambini: la farmacocinetica della stavudina è comparabile a quella negli adulti. L’eliminazione della stavudina è correlata sia alla superficie corporea sia al peso. L’esposizione totale alla stavudina era comparabile tra gli adolescenti e i bambini sia avevano ricevuto una dose di 2 mg/kg/die e gli adulti che avevano ricevuto 1 mg/kg/die. Dopo due-tre ore dalla somministrazione, il rapporto della stavudina tra liquido cerebrospinale e plasma, variava dal 16% al 125% (media: 59±35%). Insufficienza renale: la clearance della stavudina diminuisce con la diminuzione della clearance della creatinina; perciò si raccomanda di aggiustare il dosaggio di Zerit nei pazienti con ridotta funzionalità renale (vedi 4.2). Insufficienza epatica: la farmacocinetica della stavudina nei pazienti con insufficienza epatica è simile a quella dei pazienti con normale funzionalità epatica. 5.3 Dati preclinici di sicurezza Dati sugli animali hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli molto elevati di esposizione. Stavudina si è dimostrata genotossica in test in vitro su linfociti umani con attività fosforilante (in cui non era stato identificato il livello di non effetto), in fibroblasti di topo ed in un test in vivo per le aberrazioni cromosomiali. Effetti simili sono stati osservati con altri analoghi nucleosidici. A dosaggi estremamente alti, la stavudina si è dimostrata carcinogenica nei topi (tumori epatici) e nei ratti (tumori epatici: colangiocellulare, epatocellulare, misto epatocolangiocellulare, e/o vascolare; e carcinomi della vescica urinaria). Non è stata osservata alcuna carcinogenicità a dosi di 400 mg/kg/die nei topi e di 600 mg/kg/die nei ratti, corrispondenti a dosi, rispettivamente di circa 39 e 168 volte la dose umana attesa, il che suggerisce un potenziale carcinogenico della stavudina insignificante nella terapia clinica. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 47 6.1 Elenco degli eccipienti Aroma di ciliegia Metilparabene Propilparabene Silicio diossido Dimeticone Carbossimetilcellulosa sodica Acido sorbico Emulsionanti stearati Saccarosio. 6.2 Incompatibilità Non applicabile. 6.3 Periodo di validità 2 anni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Tenere il contenitore ben chiuso. Dopo la ricostituzione, conservare la soluzione nei flaconi accuratamente chiusi a 2°C-8°C. 6.5 Natura e contenuto della confezione Flacone di polietilene ad alta densità con tappo a vite di sicurezza per bambini, con indicatore di livello del liquido (200 ml di soluzione ricostituita) e misurino dosatore. 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione Ricostituire con acqua fino ad ottenere 200 ml di soluzione ricostituita (concentrazione di stavudina di 1 mg/ml): Aggiungere 202 ml di acqua nel flacone originale (quando il paziente ricostituisce la soluzione dovrebbe essere istruito ad aggiungere acqua fino al segno). Rimettere il tappo. Agitare bene il flacone fino a che la polvere sia completamente dissolta. La soluzione può restare leggermente torbida. Somministrare la soluzione con il misurino dosatore accluso. Il paziente dovrebbe essere istruito di agitare bene il flacone prima di ogni somministrazione. 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU – Regno Unito 8. NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO EU/1/96/009/009 48 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’ AUTORIZZAZIONE Maggio 1996 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO {mese anno} 49 ALLEGATO III ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUSTRATIVO 50 B. FOGLIO ILLUSTRATIVO 51 FOGLIO ILLUSTRATIVO Zerit 15 mg capsule rigide Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. − Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. − Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. − Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri: infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai Suoi. Contenuto di questo foglio: 1. 2. 3. 4. 5. Che cos'è Zerit e a che cosa serve Prima di prendere Zerit Come prendere Zerit Possibili effetti collaterali Come conservare Zerit Denominazione del medicinale Zerit 15 mg capsule rigide Stavudina Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU - Regno Unito Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Champ “Lachaud”, La Goualle F-19250 Meymac - Francia 1. CHE COS'È ZERIT E A CHE COSA SERVE Composizione Ciascuna capsula rigida contiene 15 mg del principio attivo stavudina. Gli altri componenti della polvere contenuta nelle capsule rigide sono: lattosio (120 mg), magnesio stearato, cellulosa microcristallina e sodio amido glicolato. L’involucro della capsula è composto di gelatina, ossido di ferro colorante (E172), biossido di silicio, sodio laurilsolfato e biossido di titanio colorante (E171). I marchi sulle capsule rigide sono in inchiostro atossico. Che cos’è Zerit? Zerit si usa in combinazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento di pazienti infetti da HIV. Zerit 15 mg capsule rigide sono di colore rosso e giallo e marchiate con “BMS 1964” su un lato e “15” sull’altro. Zerit 15 mg capsule rigide sono disponibili in blister da 56 capsule 52 rigide o in flaconi da 60 capsule rigide. Per proteggere le capsule dall’eccessiva umidità, il flacone include un contenitore di essiccante. Zerit appartiene ad un gruppo di farmaci antivirali, anche conosciuti come antiretrovirali, chiamati analoghi nucleosidici inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Questi medicinali sono usati per il trattamento dell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). Cosa fa Zerit Zerit, in combinazione con altri antiretrovirali, riduce la carica virale dell’HIV e la mantiene ad un livello basso. Aumenta anche la conta delle cellule CD4. Queste cellule CD4 hanno un ruolo importante nel mantenere un sistema immunitario sano per combattere le infezioni. La risposta al trattamento con Zerit varia da paziente a paziente. Perciò il Suo dottore valuterà l’efficacia del Suo trattamento. 2. PRIMA DI PRENDERE ZERIT Non prenda Zerit: Non assuma questo medicinale se Lei è ipersensibile (allergico) alla stavudina o a uno degli eccipienti di Zerit (vedi Composizione). Contatti il Suo medico o il farmacista per un consiglio. Faccia attenzione soprattutto: Ci sono alcune condizioni che Lei potrebbe avere, o aver avuto, che richiedono una speciale attenzione prima o durante il trattamento con Zerit. Perciò, prima di assumere questo medicinale, Lei deve informare il Suo medico: se soffre di disturbi renali o epatici (come un’epatite), se ha avuto neuropatia periferica (persistente formicolio, o insensibilità o dolori ai piedi e/o alle mani) o se ha sofferto di pancreatite (infiammazione del pancreas). La classe di medicinali alla quale Zerit appartiene (NRTI) può talvolta causare una condizione fatale chiamata acidosi lattica, assieme ad un ingrossamento del fegato. Questa condizione non si manifesta prima di alcuni mesi dall'inizio della terapia. Questo effetto collaterale, raro ma molto serio, si manifesta più spesso nelle donne, particolarmente se molto in sovrappeso. Inoltre, sono stati riportati rari casi di insufficienza epatica/renale o epatite fatale. Deve sempre contattare il Suo medico nel caso si presentino i seguenti sintomi: persistente insensibilità, formicolio o dolore ai piedi e/o alle mani (questo può indicare l'inizio di neuropatia periferica, un effetto indesiderato a carico dei nervi), o dolore addominale, nausea o vomito, o respirazione affannosa, sonnolenza (che possono indicare pancreatite o disturbi epatici come epatiti o acidosi lattica). Zerit può migliorare la Sua condizione ma non è una cura per l’infezione da HIV. Il trattamento con Zerit non ha dimostrato di ridurre il rischio di passaggio dell’infezione da HIV ad altri attraverso il contatto sessuale o per trasfusione. Perciò, deve continuare a prendere precauzioni appropriate per evitare di contagiare altre persone. Durante il Suo trattamento, potrebbero insorgere altre infezioni correlate alla Sua debolezza immunologica (infezioni opportunistiche). Queste infezioni richiederanno specifiche e talvolta preventive terapie. Vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. 53 Queste capsule contengono lattosio, ma anche in pazienti con intolleranza al lattosio questa quantità probabilmente non é sufficiente a causare specifici sintomi di intolleranza. Assunzione di Zerit con cibi e bevande Per un effetto massimo, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto, e preferibilmente almeno un’ora prima del pasto. Se ciò non fosse possibile, Zerit può anche essere assunto con un pasto leggero. Gravidanza Informi il Suo medico se Lei è incinta o ha intenzione di avere una gravidanza. Dato che in donne in gravidanza in trattamento con stavudina in combinazione con altri farmaci antiretrovirali è stata riportata acidosi lattica (talvolta fatale), dovrà assumere questo medicinale durante la gravidanza solo dopo aver consultato il Suo medico. Allattamento Informi il Suo medico se sta allattando. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione del virus al bambino. Assunzione di altri medicinali Informi il Suo medico o il farmacista se sta assumendo o ha assunto altri farmaci recentemente, anche quelli non prescritti. Ad eccezione della zidovudina, che interferisce con l’attività di Zerit, Zerit può essere assunto con molti dei farmaci comunemente usati nei pazienti con infezione da HIV. Questi includono gli inibitori delle proteasi (come nelfinavir) e gli analoghi nucleosidici degli inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Zerit non deve essere usato in combinazione con la doxorubicina. 3. COME PRENDERE ZERIT Dosaggio e istruzioni per un corretto uso Il Suo dottore ha definito la Sua dose giornaliera basandosi sul Suo peso e le Sue caratteristiche personali. Segua strettamente queste indicazioni e non cambi la dose di Sua iniziativa. Continui a prendere questo medicinale fino a che il Suo medico non Le dica altrimenti. Per adulti e bambini il cui peso è di 30 kg o superiore, la dose iniziale usuale è di 30 o 40 mg due volte al giorno (intervallate di circa dodici ore al giorno). I bambini oltre i 3 mesi di età e con peso inferiore ai 30 kg, dovrebbero ricevere 1 mg/kg due volte al giorno. Per ottenere un assorbimento ottimale, le capsule devono essere assunte con un bicchiere di acqua, preferibilmente almeno un’ora prima dei pasti a stomaco vuoto. Se ciò non fosse possibile, Zerit potrà anche essere assunto con un pasto leggero. Se avesse problemi ad ingerire le capsule deve chiedere al Suo medico circa la possibilità di usare la forma in soluzione orale di questo medicinale oppure può cautamente aprire la capsula e mischiarne il contenuto con un pò di cibo. Se prende più Zerit di quanto deve: Se Lei ha assunto troppe capsule o se qualcuno dovesse accidentalmente farlo, non c'è alcun rischio immediato. Tuttavia contatti il Suo medico o il più vicino ospedale per un consiglio. Se dimentica di prendere Zerit: Se Lei accidentalmente salta una dose, prenda semplicemente la successiva dose normale al momento stabilito. Non raddoppi la dose per recuperare quella non assunta. 54 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Zerit può causare qualche effetto collaterale. Nel trattare l'infezione da HIV, non è sempre possibile fare differenza tra effetti indesiderati dovuti a Zerit, o a qualsiasi altro medicinale che Lei assume nello stesso periodo, o a complicazioni dell'infezione. A parte la neuropatia periferica, la pancreatite ed i disturbi epatici o l’acidosi lattica, altri effetti indesiderati che sono stati riportati sono: malessere, nausea/vomito, indigestione, diarrea o stitichezza, affanno, infezioni respiratorie, febbre con brividi e sudorazione, vertigini, cefalea, sindrome influenzale e debolezza generale, eruzione cutanea, reazioni allergiche, perdita dell'appetito, dolore addominale, dolore toracico, dolore muscolare e articolare, dolore, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, e alterazioni del sangue, dei nervi e dei linfonodi. Se Lei dovesse riscontrare qualsiasi altro effetto collaterale non menzionato in questo foglietto, avverta il Suo medico o il farmacista al più presto. 55 5. COME CONSERVARE ZERIT Le capsule rigide devono essere conservate a temperatura ambiente (non sopra i 30°C) nella confezione originale. Non usare dopo la data di scadenza dichiarata sul flacone e sull’astuccio. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. 56 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. Luxembourg/Luxemburg Belgique/België/Belgien BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 B-1170 Bruxelles/Brussel B-1170 Bruxelles/Brüssel Tel. : +32 2 352 74 60 Belgique/Belgien Tel. : +32 2 352 74 60 Danmark Nederland BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB BV Jaegersborgvej 64-66 Vijzelmolenlaan 9 DK-2800 Lyngby NL-3447 GX Woerden Tel. : +45 45 93 05 06 Tel. : +31 34 857 42 22 Deutschland Österreich BRISTOL-MYERS SQUIBB GMBH BRISTOL-MYERS SQUIBB GESMBH Sapporobogen 6-8 Columbusgasse 4 D-80809 München A-1101 Wien Tel. : +49 89 121 42-0 Tel. : +43 1 60 14 30 Ελλάδα Portugal BRISTOL-MYERS SQUIBB AEBE BRISTOL-MYERS SQUIBB Τατοΐου 102 και Κολοκοτρώνη FARMACÊUTICA PORTUGUESA, LDA GR-146 71 Νέα Ερυθραία – Αττική Quinta da Fonte P-2780 Porto Salvo Τηλ : +30 1 62 49 300 Tel. : +351 21 440 70 00 España Suomi/Finland GRUPO BRISTOL-MYERS SQUIBB OY BRISTOL-MYERS SQUIBB (FINLAND) AB c/ Almansa, 101 Metsänneidonkuja 8 E-28040 Madrid FIN-02130 Espoo/Esbo Tel. : +34 91 456 53 00 Puh/Tlf. : +358 9 43 57 73 00 France Sverige BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB AB 1, Parvis de la Défense Gustavslundsvägen 145 La grande Arche Nord Box 15200 F-92800 Puteaux S-167 15 Bromma Tél. : +33 1 40 90 66 99 Tlf. : +46 8 704 71 00 Ireland United Kingdom BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMACEUTICALS LTD PHARMACEUTICALS LTD Watery Lane 141-149 Staines Road IRL-Swords, Co. Dublin Hounslow TW3 3JA - UK Tel. : +353 1 813 9111 Tel. : +44 (0800) 731 1736 Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA Via Virgilio Maroso, 50 I-00142 Roma Tel. : +39 06 50 39 61 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {mese anno}. 57 FOGLIO ILLUSTRATIVO Zerit 20 mg capsule rigide Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. − Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. − Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. − Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri: infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai Suoi. Contenuto di questo foglio: 1. 2. 3. 4. 5. Che cos'è Zerit e a che cosa serve Prima di prendere Zerit Come prendere Zerit Possibili effetti collaterali Come conservare Zerit Denominazione del medicinale Zerit 20 mg capsule rigide Stavudina Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU - Regno Unito Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Champ “Lachaud”, La Goualle F-19250 Meymac - Francia 1. CHE COS'È ZERIT E A CHE COSA SERVE Composizione Ciascuna capsula rigida contiene 20 mg del principio attivo stavudina. Gli altri componenti della polvere contenuta nelle capsule rigide sono: lattosio (120 mg), magnesio stearato, cellulosa microcristallina e sodio amido glicolato. L’involucro della capsula è composto di gelatina, ossido di ferro colorante (E172), biossido di silicio, sodio laurilsolfato e biossido di titanio colorante (E171). I marchi sulle capsule rigide sono in inchiostro atossico. Che cos’è Zerit? Zerit si usa in combinazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento di pazienti infetti da HIV. Zerit 20 mg capsule rigide sono di colore marrone e marchiate con “BMS 1965” su un lato e “20” sull’altro. Zerit 20 mg capsule rigide sono disponibili in blister da 56 capsule rigide o in 58 flaconi da 60 capsule rigide. Per proteggere le capsule dall’eccessiva umidità, il flacone include un contenitore di essiccante. Zerit appartiene ad un gruppo di farmaci antivirali, anche conosciuti come antiretrovirali, chiamati analoghi nucleosidici inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Questi medicinali sono usati per il trattamento dell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). Cosa fa Zerit Zerit, in combinazione con altri antiretrovirali, riduce la carica virale dell’HIV e la mantiene ad un livello basso. Aumenta anche la conta delle cellule CD4. Queste cellule CD4 hanno un ruolo importante nel mantenere un sistema immunitario sano per combattere le infezioni. La risposta al trattamento con Zerit varia da paziente a paziente. Perciò il Suo dottore valuterà l’efficacia del Suo trattamento. 2. PRIMA DI PRENDERE ZERIT Non prenda Zerit: Non assuma questo medicinale se Lei è ipersensibile (allergico) alla stavudina o a uno degli eccipienti di Zerit (vedi Composizione). Contatti il Suo medico o il farmacista per un consiglio. Faccia attenzione soprattutto: Ci sono alcune condizioni che Lei potrebbe avere, o aver avuto, che richiedono una speciale attenzione prima o durante il trattamento con Zerit. Perciò, prima di assumere questo medicinale, Lei deve informare il Suo medico: se soffre di disturbi renali o epatici (come un’epatite), se ha avuto neuropatia periferica (persistente formicolio, o insensibilità o dolori ai piedi e/o alle mani) o se ha sofferto di pancreatite (infiammazione del pancreas). La classe di medicinali alla quale Zerit appartiene (NRTI) può talvolta causare una condizione fatale chiamata acidosi lattica, assieme ad un ingrossamento del fegato. Questa condizione non si manifesta prima di alcuni mesi dall'inizio della terapia. Questo effetto collaterale, raro ma molto serio, si manifesta più spesso nelle donne, particolarmente se molto in sovrappeso. Inoltre, sono stati riportati rari casi di insufficienza epatica/renale o epatite fatale. Deve sempre contattare il Suo medico nel caso si presentino i seguenti sintomi: persistente insensibilità, formicolio o dolore ai piedi e/o alle mani (questo può indicare l'inizio di neuropatia periferica, un effetto indesiderato a carico dei nervi), o dolore addominale, nausea o vomito, o respirazione affannosa, sonnolenza (che possono indicare pancreatite o disturbi epatici come epatiti o acidosi lattica). Zerit può migliorare la Sua condizione ma non è una cura per l’infezione da HIV. Il trattamento con Zerit non ha dimostrato di ridurre il rischio di passaggio dell’infezione da HIV ad altri attraverso il contatto sessuale o per trasfusione. Perciò, deve continuare a prendere precauzioni appropriate per evitare di contagiare altre persone. Durante il Suo trattamento, potrebbero insorgere altre infezioni correlate alla Sua debolezza immunologica (infezioni opportunistiche). Queste infezioni richiederanno specifiche e talvolta preventive terapie. Vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. 59 Queste capsule contengono lattosio, ma anche in pazienti con intolleranza al lattosio questa quantità probabilmente non é sufficiente a causare specifici sintomi di intolleranza. Assunzione di Zerit con cibi e bevande Per un effetto massimo, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto, e preferibilmente almeno un’ora prima del pasto. Se ciò non fosse possibile, Zerit può anche essere assunto con un pasto leggero. Gravidanza Informi il Suo medico se Lei è incinta o ha intenzione di avere una gravidanza. Dato che in donne in gravidanza in trattamento con stavudina in combinazione con altri farmaci antiretrovirali è stata riportata acidosi lattica (talvolta fatale), dovrà assumere questo medicinale durante la gravidanza solo dopo aver consultato il Suo medico. Allattamento Informi il Suo medico se sta allattando. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione del virus al bambino. Assunzione di altri medicinali Informi il Suo medico o il farmacista se sta assumendo o ha assunto altri farmaci recentemente, anche quelli non prescritti. Ad eccezione della zidovudina, che interferisce con l’attività di Zerit, Zerit può essere assunto con molti dei farmaci comunemente usati nei pazienti con infezione da HIV. Questi includono gli inibitori delle proteasi (come nelfinavir) e gli analoghi nucleosidici degli inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Zerit non deve essere usato in combinazione con la doxorubicina. 3. COME PRENDERE ZERIT Dosaggio e istruzioni per un corretto uso Il Suo dottore ha definito la Sua dose giornaliera basandosi sul Suo peso e le Sue caratteristiche personali. Segua strettamente queste indicazioni e non cambi la dose di Sua iniziativa. Continui a prendere questo medicinale fino a che il Suo medico non Le dica altrimenti. Per adulti e bambini il cui peso è di 30 kg o superiore, la dose iniziale usuale è di 30 o 40 mg due volte al giorno (intervallate di circa dodici ore al giorno). I bambini oltre i 3 mesi di età e con peso inferiore ai 30 kg, dovrebbero ricevere 1 mg/kg due volte al giorno. Per ottenere un assorbimento ottimale, le capsule devono essere assunte con un bicchiere di acqua, preferibilmente almeno un’ora prima dei pasti a stomaco vuoto. Se ciò non fosse possibile, Zerit potrà anche essere assunto con un pasto leggero. Se avesse problemi ad ingerire le capsule deve chiedere al Suo medico circa la possibilità di usare la forma in soluzione orale di questo medicinale oppure può cautamente aprire la capsula e mischiarne il contenuto con un pò di cibo. Se prende più Zerit di quanto deve: Se Lei ha assunto troppe capsule o se qualcuno dovesse accidentalmente farlo, non c'è alcun rischio immediato. Tuttavia contatti il Suo medico o il più vicino ospedale per un consiglio. Se dimentica di prendere Zerit: Se Lei accidentalmente salta una dose, prenda semplicemente la successiva dose normale al momento stabilito. Non raddoppi la dose per recuperare quella non assunta. 60 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Zerit può causare qualche effetto collaterale. Nel trattare l'infezione da HIV, non è sempre possibile fare differenza tra effetti indesiderati dovuti a Zerit, o a qualsiasi altro medicinale che Lei assume nello stesso periodo, o a complicazioni dell'infezione. A parte la neuropatia periferica, la pancreatite ed i disturbi epatici o l’acidosi lattica, altri effetti indesiderati che sono stati riportati sono: malessere, nausea/vomito, indigestione, diarrea o stitichezza, affanno, infezioni respiratorie, febbre con brividi e sudorazione, vertigini, cefalea, sindrome influenzale e debolezza generale, eruzione cutanea, reazioni allergiche, perdita dell'appetito, dolore addominale, dolore toracico, dolore muscolare e articolare, dolore, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, e alterazioni del sangue, dei nervi e dei linfonodi. Se Lei dovesse riscontrare qualsiasi altro effetto collaterale non menzionato in questo foglietto, avverta il Suo medico o il farmacista al più presto. 61 5. COME CONSERVARE ZERIT Le capsule rigide devono essere conservate a temperatura ambiente (non sopra i 30°C) nella confezione originale. Non usare dopo la data di scadenza dichiarata sul flacone e sull’astuccio. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. 62 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. Luxembourg/Luxemburg Belgique/België/Belgien BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 B-1170 Bruxelles/Brussel B-1170 Bruxelles/Brüssel Tel. : +32 2 352 74 60 Belgique/Belgien Tel. : +32 2 352 74 60 Danmark Nederland BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB BV Jaegersborgvej 64-66 Vijzelmolenlaan 9 DK-2800 Lyngby NL-3447 GX Woerden Tel. : +45 45 93 05 06 Tel. : +31 34 857 42 22 Deutschland Österreich BRISTOL-MYERS SQUIBB GMBH BRISTOL-MYERS SQUIBB GESMBH Sapporobogen 6-8 Columbusgasse 4 D-80809 München A-1101 Wien Tel. : +49 89 121 42-0 Tel. : +43 1 60 14 30 Ελλάδα Portugal BRISTOL-MYERS SQUIBB AEBE BRISTOL-MYERS SQUIBB Τατοΐου 102 και Κολοκοτρώνη FARMACÊUTICA PORTUGUESA, LDA GR-146 71 Νέα Ερυθραία – Αττική Quinta da Fonte P-2780 Porto Salvo Τηλ : +30 1 62 49 300 Tel. : +351 21 440 70 00 España Suomi/Finland GRUPO BRISTOL-MYERS SQUIBB OY BRISTOL-MYERS SQUIBB (FINLAND) AB c/ Almansa, 101 Metsänneidonkuja 8 E-28040 Madrid FIN-02130 Espoo/Esbo Tel. : +34 91 456 53 00 Puh/Tlf. : +358 9 43 57 73 00 France Sverige BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB AB 1, Parvis de la Défense Gustavslundsvägen 145 La grande Arche Nord Box 15200 F-92800 Puteaux S-167 15 Bromma Tél. : +33 1 40 90 66 99 Tlf. : +46 8 704 71 00 Ireland United Kingdom BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMACEUTICALS LTD PHARMACEUTICALS LTD Watery Lane 141-149 Staines Road IRL-Swords, Co. Dublin Hounslow TW3 3JA - UK Tel. : +353 1 813 9111 Tel. : +44 (0800) 731 1736 Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA Via Virgilio Maroso, 50 I-00142 Roma Tel. : +39 06 50 39 61 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {mese anno}. 63 FOGLIO ILLUSTRATIVO Zerit 30 mg capsule rigide Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. − Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. − Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. − Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri: infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai Suoi. Contenuto di questo foglio: 1. 2. 3. 4. 5. Che cos'è Zerit e a che cosa serve Prima di prendere Zerit Come prendere Zerit Possibili effetti collaterali Come conservare Zerit Denominazione del medicinale Zerit 30 mg capsule rigide Stavudina Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU - Regno Unito Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Champ “Lachaud”, La Goualle F-19250 Meymac - Francia 1. CHE COS'È ZERIT E A CHE COSA SERVE Composizione Ciascuna capsula rigida contiene 30 mg del principio attivo stavudina. Gli altri componenti della polvere contenuta nelle capsule rigide sono: lattosio (120 mg), magnesio stearato, cellulosa microcristallina e sodio amido glicolato. L’involucro della capsula è composto di gelatina, ossido di ferro colorante (E172), biossido di silicio, sodio laurilsolfato e biossido di titanio colorante (E171). I marchi sulle capsule rigide sono in inchiostro atossico. Che cos’è Zerit? Zerit si usa in combinazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento di pazienti infetti da HIV. Zerit 30 mg capsule rigide sono di colore arancione chiaro e scuro e marchiate con “BMS 1966” su un lato e “30” sull’altro. Zerit 30 mg capsule rigide sono disponibili in blister da 56 64 capsule rigide o in flaconi da 60 capsule rigide. Per proteggere le capsule dall’eccessiva umidità, il flacone include un contenitore di essiccante. Zerit appartiene ad un gruppo di farmaci antivirali, anche conosciuti come antiretrovirali, chiamati analoghi nucleosidici inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Questi medicinali sono usati per il trattamento dell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). Cosa fa Zerit Zerit, in combinazione con altri antiretrovirali, riduce la carica virale dell’HIV e la mantiene ad un livello basso. Aumenta anche la conta delle cellule CD4. Queste cellule CD4 hanno un ruolo importante nel mantenere un sistema immunitario sano per combattere le infezioni. La risposta al trattamento con Zerit varia da paziente a paziente. Perciò il Suo dottore valuterà l’efficacia del Suo trattamento. 2. PRIMA DI PRENDERE ZERIT Non prenda Zerit: Non assuma questo medicinale se Lei è ipersensibile (allergico) alla stavudina o a uno degli eccipienti di Zerit (vedi Composizione). Contatti il Suo medico o il farmacista per un consiglio. Faccia attenzione soprattutto: Ci sono alcune condizioni che Lei potrebbe avere, o aver avuto, che richiedono una speciale attenzione prima o durante il trattamento con Zerit. Perciò, prima di assumere questo medicinale, Lei deve informare il Suo medico: se soffre di disturbi renali o epatici (come un’epatite), se ha avuto neuropatia periferica (persistente formicolio, o insensibilità o dolori ai piedi e/o alle mani) o se ha sofferto di pancreatite (infiammazione del pancreas). La classe di medicinali alla quale Zerit appartiene (NRTI) può talvolta causare una condizione fatale chiamata acidosi lattica, assieme ad un ingrossamento del fegato. Questa condizione non si manifesta prima di alcuni mesi dall'inizio della terapia. Questo effetto collaterale, raro ma molto serio, si manifesta più spesso nelle donne, particolarmente se molto in sovrappeso. Inoltre, sono stati riportati rari casi di insufficienza epatica/renale o epatite fatale. Deve sempre contattare il Suo medico nel caso si presentino i seguenti sintomi: persistente insensibilità, formicolio o dolore ai piedi e/o alle mani (questo può indicare l'inizio di neuropatia periferica, un effetto indesiderato a carico dei nervi), o dolore addominale, nausea o vomito, o respirazione affannosa, sonnolenza (che possono indicare pancreatite o disturbi epatici come epatiti o acidosi lattica). Zerit può migliorare la Sua condizione ma non è una cura per l’infezione da HIV. Il trattamento con Zerit non ha dimostrato di ridurre il rischio di passaggio dell’infezione da HIV ad altri attraverso il contatto sessuale o per trasfusione. Perciò, deve continuare a prendere precauzioni appropriate per evitare di contagiare altre persone. Durante il Suo trattamento, potrebbero insorgere altre infezioni correlate alla Sua debolezza immunologica (infezioni opportunistiche). Queste infezioni richiederanno specifiche e talvolta preventive terapie. Vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. 65 Queste capsule contengono lattosio, ma anche in pazienti con intolleranza al lattosio questa quantità probabilmente non é sufficiente a causare specifici sintomi di intolleranza. Assunzione di Zerit con cibi e bevande Per un effetto massimo, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto, e preferibilmente almeno un’ora prima del pasto. Se ciò non fosse possibile, Zerit può anche essere assunto con un pasto leggero. Gravidanza Informi il Suo medico se Lei è incinta o ha intenzione di avere una gravidanza. Dato che in donne in gravidanza in trattamento con stavudina in combinazione con altri farmaci antiretrovirali è stata riportata acidosi lattica (talvolta fatale), dovrà assumere questo medicinale durante la gravidanza solo dopo aver consultato il Suo medico. Allattamento Informi il Suo medico se sta allattando. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione del virus al bambino. Assunzione di altri medicinali Informi il Suo medico o il farmacista se sta assumendo o ha assunto altri farmaci recentemente, anche quelli non prescritti. Ad eccezione della zidovudina, che interferisce con l’attività di Zerit, Zerit può essere assunto con molti dei farmaci comunemente usati nei pazienti con infezione da HIV. Questi includono gli inibitori delle proteasi (come nelfinavir) e gli analoghi nucleosidici degli inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Zerit non deve essere usato in combinazione con la doxorubicina. 3. COME PRENDERE ZERIT Dosaggio e istruzioni per un corretto uso Il Suo dottore ha definito la Sua dose giornaliera basandosi sul Suo peso e le Sue caratteristiche personali. Segua strettamente queste indicazioni e non cambi la dose di Sua iniziativa. Continui a prendere questo medicinale fino a che il Suo medico non Le dica altrimenti. Per adulti e bambini il cui peso è di 30 kg o superiore, la dose iniziale usuale è di 30 o 40 mg due volte al giorno (intervallate di circa dodici ore al giorno). I bambini oltre i 3 mesi di età e con peso inferiore ai 30 kg, dovrebbero ricevere 1 mg/kg due volte al giorno. Per ottenere un assorbimento ottimale, le capsule devono essere assunte con un bicchiere di acqua, preferibilmente almeno un’ora prima dei pasti a stomaco vuoto. Se ciò non fosse possibile, Zerit potrà anche essere assunto con un pasto leggero. Se avesse problemi ad ingerire le capsule deve chiedere al Suo medico circa la possibilità di usare la forma in soluzione orale di questo medicinale oppure può cautamente aprire la capsula e mischiarne il contenuto con un pò di cibo. Se prende più Zerit di quanto deve: Se Lei ha assunto troppe capsule o se qualcuno dovesse accidentalmente farlo, non c'è alcun rischio immediato. Tuttavia contatti il Suo medico o il più vicino ospedale per un consiglio. Se dimentica di prendere Zerit: Se Lei accidentalmente salta una dose, prenda semplicemente la successiva dose normale al momento stabilito. Non raddoppi la dose per recuperare quella non assunta. 66 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Zerit può causare qualche effetto collaterale. Nel trattare l'infezione da HIV, non è sempre possibile fare differenza tra effetti indesiderati dovuti a Zerit, o a qualsiasi altro medicinale che Lei assume nello stesso periodo, o a complicazioni dell'infezione. A parte la neuropatia periferica, la pancreatite ed i disturbi epatici o l’acidosi lattica, altri effetti indesiderati che sono stati riportati sono: malessere, nausea/vomito, indigestione, diarrea o stitichezza, affanno, infezioni respiratorie, febbre con brividi e sudorazione, vertigini, cefalea, sindrome influenzale e debolezza generale, eruzione cutanea, reazioni allergiche, perdita dell'appetito, dolore addominale, dolore toracico, dolore muscolare e articolare, dolore, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, e alterazioni del sangue, dei nervi e dei linfonodi. Se Lei dovesse riscontrare qualsiasi altro effetto collaterale non menzionato in questo foglietto, avverta il Suo medico o il farmacista al più presto. 67 5. COME CONSERVARE ZERIT Le capsule rigide devono essere conservate a temperatura ambiente (non sopra i 30°C) nella confezione originale. Non usare dopo la data di scadenza dichiarata sul flacone e sull’astuccio. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. 68 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. Luxembourg/Luxemburg Belgique/België/Belgien BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 B-1170 Bruxelles/Brussel B-1170 Bruxelles/Brüssel Tel. : +32 2 352 74 60 Belgique/Belgien Tel. : +32 2 352 74 60 Danmark Nederland BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB BV Jaegersborgvej 64-66 Vijzelmolenlaan 9 DK-2800 Lyngby NL-3447 GX Woerden Tel. : +45 45 93 05 06 Tel. : +31 34 857 42 22 Deutschland Österreich BRISTOL-MYERS SQUIBB GMBH BRISTOL-MYERS SQUIBB GESMBH Sapporobogen 6-8 Columbusgasse 4 D-80809 München A-1101 Wien Tel. : +49 89 121 42-0 Tel. : +43 1 60 14 30 Ελλάδα Portugal BRISTOL-MYERS SQUIBB AEBE BRISTOL-MYERS SQUIBB Τατοΐου 102 και Κολοκοτρώνη FARMACÊUTICA PORTUGUESA, LDA GR-146 71 Νέα Ερυθραία – Αττική Quinta da Fonte P-2780 Porto Salvo Τηλ : +30 1 62 49 300 Tel. : +351 21 440 70 00 España Suomi/Finland GRUPO BRISTOL-MYERS SQUIBB OY BRISTOL-MYERS SQUIBB (FINLAND) AB c/ Almansa, 101 Metsänneidonkuja 8 E-28040 Madrid FIN-02130 Espoo/Esbo Tel. : +34 91 456 53 00 Puh/Tlf. : +358 9 43 57 73 00 France Sverige BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB AB 1, Parvis de la Défense Gustavslundsvägen 145 La grande Arche Nord Box 15200 F-92800 Puteaux S-167 15 Bromma Tél. : +33 1 40 90 66 99 Tlf. : +46 8 704 71 00 Ireland United Kingdom BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMACEUTICALS LTD PHARMACEUTICALS LTD Watery Lane 141-149 Staines Road IRL-Swords, Co. Dublin Hounslow TW3 3JA - UK Tel. : +353 1 813 9111 Tel. : +44 (0800) 731 1736 Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA Via Virgilio Maroso, 50 I-00142 Roma Tel. : +39 06 50 39 61 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {mese anno}. 69 FOGLIO ILLUSTRATIVO Zerit 40 mg capsule rigide Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. − Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. − Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. − Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri: infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai Suoi. Contenuto di questo foglio: 1. 2. 3. 4. 5. Che cos'è Zerit e a che cosa serve Prima di prendere Zerit Come prendere Zerit Possibili effetti collaterali Come conservare Zerit Denominazione del medicinale Zerit 40 mg capsule rigide Stavudina Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU - Regno Unito Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Champ “Lachaud”, La Goualle F-19250 Meymac - Francia 1. CHE COS'È ZERIT E A CHE COSA SERVE Composizione Ciascuna capsula rigida contiene 40 mg del principio attivo stavudina. Gli altri componenti della polvere contenuta nelle capsule rigide sono: lattosio (120 mg), magnesio stearato, cellulosa microcristallina e sodio amido glicolato. L’involucro della capsula è composto di gelatina, ossido di ferro colorante (E172), biossido di silicio, sodio laurilsolfato e biossido di titanio colorante (E171). I marchi sulle capsule rigide sono in inchiostro atossico. Che cos’è Zerit? Zerit si usa in combinazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento di pazienti infetti da HIV. Zerit 40 mg capsule rigide sono di colore arancione scuro e marchiate con “BMS 1967” su un lato e “40” sull’altro. Zerit 40 mg capsule rigide sono disponibili in blister da 56 capsule 70 rigide o in flaconi da 60 capsule rigide. Per proteggere le capsule dall’eccessiva umidità, il flacone include un contenitore di essiccante. Zerit appartiene ad un gruppo di farmaci antivirali, anche conosciuti come antiretrovirali, chiamati analoghi nucleosidici inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Questi medicinali sono usati per il trattamento dell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). Cosa fa Zerit Zerit, in combinazione con altri antiretrovirali, riduce la carica virale dell’HIV e la mantiene ad un livello basso. Aumenta anche la conta delle cellule CD4. Queste cellule CD4 hanno un ruolo importante nel mantenere un sistema immunitario sano per combattere le infezioni. La risposta al trattamento con Zerit varia da paziente a paziente. Perciò il Suo dottore valuterà l’efficacia del Suo trattamento. 2. PRIMA DI PRENDERE ZERIT Non prenda Zerit: Non assuma questo medicinale se Lei è ipersensibile (allergico) alla stavudina o a uno degli eccipienti di Zerit (vedi Composizione). Contatti il Suo medico o il farmacista per un consiglio. Faccia attenzione soprattutto: Ci sono alcune condizioni che Lei potrebbe avere, o aver avuto, che richiedono una speciale attenzione prima o durante il trattamento con Zerit. Perciò, prima di assumere questo medicinale, Lei deve informare il Suo medico: se soffre di disturbi renali o epatici (come un’epatite), se ha avuto neuropatia periferica (persistente formicolio, o insensibilità o dolori ai piedi e/o alle mani) o se ha sofferto di pancreatite (infiammazione del pancreas). La classe di medicinali alla quale Zerit appartiene (NRTI) può talvolta causare una condizione fatale chiamata acidosi lattica, assieme ad un ingrossamento del fegato. Questa condizione non si manifesta prima di alcuni mesi dall'inizio della terapia. Questo effetto collaterale, raro ma molto serio, si manifesta più spesso nelle donne, particolarmente se molto in sovrappeso. Inoltre, sono stati riportati rari casi di insufficienza epatica/renale o epatite fatale. Deve sempre contattare il Suo medico nel caso si presentino i seguenti sintomi: persistente insensibilità, formicolio o dolore ai piedi e/o alle mani (questo può indicare l'inizio di neuropatia periferica, un effetto indesiderato a carico dei nervi), o dolore addominale, nausea o vomito, o respirazione affannosa, sonnolenza (che possono indicare pancreatite o disturbi epatici come epatiti o acidosi lattica). Zerit può migliorare la Sua condizione ma non è una cura per l’infezione da HIV. Il trattamento con Zerit non ha dimostrato di ridurre il rischio di passaggio dell’infezione da HIV ad altri attraverso il contatto sessuale o per trasfusione. Perciò, deve continuare a prendere precauzioni appropriate per evitare di contagiare altre persone. Durante il Suo trattamento, potrebbero insorgere altre infezioni correlate alla Sua debolezza immunologica (infezioni opportunistiche). Queste infezioni richiederanno specifiche e talvolta preventive terapie. Vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. 71 Queste capsule contengono lattosio, ma anche in pazienti con intolleranza al lattosio questa quantità probabilmente non é sufficiente a causare specifici sintomi di intolleranza. Assunzione di Zerit con cibi e bevande Per un effetto massimo, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto, e preferibilmente almeno un’ora prima del pasto. Se ciò non fosse possibile, Zerit può anche essere assunto con un pasto leggero. Gravidanza Informi il Suo medico se Lei è incinta o ha intenzione di avere una gravidanza. Dato che in donne in gravidanza in trattamento con stavudina in combinazione con altri farmaci antiretrovirali è stata riportata acidosi lattica (talvolta fatale), dovrà assumere questo medicinale durante la gravidanza solo dopo aver consultato il Suo medico. Allattamento Informi il Suo medico se sta allattando. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione del virus al bambino. Assunzione di altri medicinali Informi il Suo medico o il farmacista se sta assumendo o ha assunto altri farmaci recentemente, anche quelli non prescritti. Ad eccezione della zidovudina, che interferisce con l’attività di Zerit, Zerit può essere assunto con molti dei farmaci comunemente usati nei pazienti con infezione da HIV. Questi includono gli inibitori delle proteasi (come nelfinavir) e gli analoghi nucleosidici degli inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Zerit non deve essere usato in combinazione con la doxorubicina. 3. COME PRENDERE ZERIT Dosaggio e istruzioni per un corretto uso Il Suo dottore ha definito la Sua dose giornaliera basandosi sul Suo peso e le Sue caratteristiche personali. Segua strettamente queste indicazioni e non cambi la dose di Sua iniziativa. Continui a prendere questo medicinale fino a che il Suo medico non Le dica altrimenti. Per adulti e bambini il cui peso è di 30 kg o superiore, la dose iniziale usuale è di 30 o 40 mg due volte al giorno (intervallate di circa dodici ore al giorno). I bambini oltre i 3 mesi di età e con peso inferiore ai 30 kg, dovrebbero ricevere 1 mg/kg due volte al giorno. Per ottenere un assorbimento ottimale, le capsule devono essere assunte con un bicchiere di acqua, preferibilmente almeno un’ora prima dei pasti a stomaco vuoto. Se ciò non fosse possibile, Zerit potrà anche essere assunto con un pasto leggero. Se avesse problemi ad ingerire le capsule deve chiedere al Suo medico circa la possibilità di usare la forma in soluzione orale di questo medicinale oppure può cautamente aprire la capsula e mischiarne il contenuto con un pò di cibo. Se prende più Zerit di quanto deve: Se Lei ha assunto troppe capsule o se qualcuno dovesse accidentalmente farlo, non c'è alcun rischio immediato. Tuttavia contatti il Suo medico o il più vicino ospedale per un consiglio. Se dimentica di prendere Zerit: Se Lei accidentalmente salta una dose, prenda semplicemente la successiva dose normale al momento stabilito. Non raddoppi la dose per recuperare quella non assunta. 72 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Zerit può causare qualche effetto collaterale. Nel trattare l'infezione da HIV, non è sempre possibile fare differenza tra effetti indesiderati dovuti a Zerit, o a qualsiasi altro medicinale che Lei assume nello stesso periodo, o a complicazioni dell'infezione. A parte la neuropatia periferica, la pancreatite ed i disturbi epatici o l’acidosi lattica, altri effetti indesiderati che sono stati riportati sono: malessere, nausea/vomito, indigestione, diarrea o stitichezza, affanno, infezioni respiratorie, febbre con brividi e sudorazione, vertigini, cefalea, sindrome influenzale e debolezza generale, eruzione cutanea, reazioni allergiche, perdita dell'appetito, dolore addominale, dolore toracico, dolore muscolare e articolare, dolore, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, e alterazioni del sangue, dei nervi e dei linfonodi. Se Lei dovesse riscontrare qualsiasi altro effetto collaterale non menzionato in questo foglietto, avverta il Suo medico o il farmacista al più presto. 73 5. COME CONSERVARE ZERIT Le capsule rigide devono essere conservate a temperatura ambiente (non sopra i 30°C) nella confezione originale. Non usare dopo la data di scadenza dichiarata sul flacone e sull’astuccio. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. 74 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. Luxembourg/Luxemburg Belgique/België/Belgien BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 B-1170 Bruxelles/Brussel B-1170 Bruxelles/Brüssel Tel. : +32 2 352 74 60 Belgique/Belgien Tel. : +32 2 352 74 60 Danmark Nederland BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB BV Jaegersborgvej 64-66 Vijzelmolenlaan 9 DK-2800 Lyngby NL-3447 GX Woerden Tel. : +45 45 93 05 06 Tel. : +31 34 857 42 22 Deutschland Österreich BRISTOL-MYERS SQUIBB GMBH BRISTOL-MYERS SQUIBB GESMBH Sapporobogen 6-8 Columbusgasse 4 D-80809 München A-1101 Wien Tel. : +49 89 121 42-0 Tel. : +43 1 60 14 30 Ελλάδα Portugal BRISTOL-MYERS SQUIBB AEBE BRISTOL-MYERS SQUIBB Τατοΐου 102 και Κολοκοτρώνη FARMACÊUTICA PORTUGUESA, LDA GR-146 71 Νέα Ερυθραία – Αττική Quinta da Fonte P-2780 Porto Salvo Τηλ : +30 1 62 49 300 Tel. : +351 21 440 70 00 España Suomi/Finland GRUPO BRISTOL-MYERS SQUIBB OY BRISTOL-MYERS SQUIBB (FINLAND) AB c/ Almansa, 101 Metsänneidonkuja 8 E-28040 Madrid FIN-02130 Espoo/Esbo Tel. : +34 91 456 53 00 Puh/Tlf. : +358 9 43 57 73 00 France Sverige BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB AB 1, Parvis de la Défense Gustavslundsvägen 145 La grande Arche Nord Box 15200 F-92800 Puteaux S-167 15 Bromma Tél. : +33 1 40 90 66 99 Tlf. : +46 8 704 71 00 Ireland United Kingdom BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMACEUTICALS LTD PHARMACEUTICALS LTD Watery Lane 141-149 Staines Road IRL-Swords, Co. Dublin Hounslow TW3 3JA - UK Tel. : +353 1 813 9111 Tel. : +44 (0800) 731 1736 Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA Via Virgilio Maroso, 50 I-00142 Roma Tel. : +39 06 50 39 61 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {mese anno}. 75 FOGLIO ILLUSTRATIVO Zerit 200 mg polvere per soluzione orale Legga attentamente questo foglietto prima di iniziare a prendere il medicinale. Conservi questo foglietto. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo. Se ha dei dubbi, si rivolga al Suo medico o al Suo farmacista. Questo medicinale è stato prescritto per lei personalmente. Non lo dia mai ad altri: infatti per altri individui questo medicinale potrebbe essere pericoloso, anche se i loro sintomi sono uguali ai Suoi. Contenuto di questo foglio: 1. 2. 3. 4. 5. Che cos'è Zerit e a che cosa serve Prima di prendere Zerit Come prendere Zerit Possibili effetti collaterali Come conservare Zerit Denominazione del medicinale Zerit 200 mg polvere per soluzione orale. Stavudina Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMA EEIG Swakeleys House, Milton Road Ickenham UB10 8 PU - Regno Unito Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Champ “Lachaud”, La Goualle F-19250 Meymac - Francia 1. CHE COS'È ZERIT E A CHE COSA SERVE Composizione La polvere contiene 200 mg del principio attivo stavudina. La soluzione ricostituita contiene 1 mg di stavudina per ml. Gli altri componenti della polvere sono: aroma di ciliegia, metilparabene conservante (E218), propilparabene conservante (E216), biossido di silicio, dimeticone, carbossimetilcellulosa sodica, acido sorbico, emulsionanti stearici e saccarosio. Che cos’è Zerit Zerit si usa in combinazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento dei pazienti infetti da HIV Zerit 200 mg polvere per soluzione orale in flaconi da 200 ml. 76 Zerit appartiene ad un gruppo di farmaci antivirali, anche conosciuti come antiretrovirali, chiamati analoghi nucleosidici inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Questi medicinali sono usati per il trattamento dell’infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV). Cosa fa Zerit Zerit, in combinazione con altri antiretrovirali, riduce la carica virale dell’HIV e la mantiene ad un livello basso. Aumenta anche la conta delle cellule CD4. Queste cellule CD4 hanno un ruolo importante nel mantenere un sistema immunitario sano per combattere le infezioni. La risposta al trattamento con Zerit varia da paziente a paziente. Perciò il Suo dottore valuterà l’efficacia del Suo trattamento. 2. PRIMA DI PRENDERE ZERIT Non prenda Zerit Non assuma questo medicinale se Lei è ipersensibile (allergico) alla stavudina o a uno degli eccipienti di Zerit (vedi Composizione). Contatti il Suo medico o il farmacista per un consiglio. Faccia attenzione soprattutto: Ci sono alcune condizioni che Lei potrebbe avere, o aver avuto, che richiedono una speciale attenzione prima o durante il trattamento con Zerit. Perciò, prima di assumere questo medicinale, Lei deve informare il Suo medico: se soffre di disturbi renali o epatici (come un’epatite), se ha avuto neuropatia periferica (persistente formicolio, o insensibilità o dolori ai piedi e/o alle mani) o se ha sofferto di pancreatite (infiammazione al pancreas). La classe di medicinali alla quale Zerit appartiene (NRTI) può talvolta causare una condizione fatale chiamata acidosi lattica, assieme ad un ingrossamento del fegato. Questa condizione non si manifesta prima di alcuni mesi dall'inizio della terapia. Questo effetto collaterale, raro ma molto serio, si manifesta più spesso nelle donne, particolarmente se molto in sovrappeso. Inoltre, sono stati riportati rari casi di insufficienza epatica/renale o epatite fatale. Deve sempre contattare il Suo medico nel caso si presentino i seguenti sintomi: persistente insensibilità, formicolio o dolore ai piedi e/o alle mani (questo può indicare l'inizio di neuropatia periferica, un effetto indesiderato a carico dei nervi), o dolore addominale, nausea o vomito, o respirazione affannosa, sonnolenza (che possono indicare pancreatite o disturbi epatici come epatiti o acidosi lattica). Zerit può migliorare la Sua condizione ma non è una cura per l’infezione da HIV. Il trattamento con Zerit non ha dimostrato di ridurre il rischio di passaggio dell’infezione da HIV ad altri attraverso il contatto sessuale o per trasfusione. Perciò, deve continuare a prendere precauzioni appropriate per evitare di contagiare altre persone. Durante il Suo trattamento, potrebbero insorgere altre infezioni correlate alla Sua debolezza immunologica (infezioni opportunistiche). Queste infezioni richiederanno specifiche e talvolta preventive terapie. Vi è documentazione insufficiente sull’uso di Zerit in bambini al di sotto dei 3 mesi di età. Pazienti diabetici: dopo la ricostituzione con acqua, la soluzione contiene 50 mg di saccarosio per ml di soluzione. 77 Assunzione di Zerit con cibi e bevande Per un effetto massimo, Zerit deve essere assunto a stomaco vuoto, e preferibilmente almeno un’ora prima del pasto. Se ciò non fosse possibile, Zerit può anche essere assunto con un pasto leggero. Gravidanza Informi il Suo medico se Lei è incinta o ha intenzione di avere una gravidanza. Dato che in donne in gravidanza in trattamento con stavudina in combinazione con altri farmaci antiretrovirali è stata riportata acidosi lattica (talvolta fatale), dovrà assumere questo medicinale durante la gravidanza solo dopo aver consultato il Suo medico. Allattamento Informi il Suo medico se sta allattando. Si raccomanda che donne infette dal virus HIV non allattino al seno in alcun caso onde evitare la trasmissione del virus al bambino. Assunzione di altri medicinali: Informi il Suo medico o il farmacista se sta assumendo o ha assunto altri farmaci recentemente, anche quelli non prescritti. Ad eccezione della zidovudina, che interferisce con l’attività di Zerit, Zerit può essere assunto con molti dei farmaci comunemente usati nei pazienti con infezione da HIV. Questi includono gli inibitori delle proteasi (come nelfinavir) e gli analoghi nucleosidici degli inibitori della trascrittasi inversa (NRTI). Zerit non deve essere usato in combinazione con la doxorubicina. 3. COME PRENDERE ZERIT Dosaggio e istruzioni per un corretto uso Il Suo dottore ha definito la Sua dose giornaliera basandosi sul Suo peso e le Sue caratteristiche personali. Segua strettamente queste indicazioni e non cambi la dose di Sua iniziativa. Continui a prendere questo medicinale fino a che il Suo medico non Le dica altrimenti. Per adulti e bambini il cui peso è di 30 kg o superiore, la dose iniziale usuale è di 30 o 40 mg due volte al giorno (intervallate di circa dodici ore al giorno). I bambini oltre i 3 mesi di età e con peso inferiore ai 30 kg, dovrebbero ricevere 1 mg/kg due volte al giorno. Per ottenere un assorbimento ottimale, Zerit deve essere assunto almeno 1 ora prima dei pasti a stomaco vuoto. Se ciò non fosse possibile, Zerit potrà anche essere assunto con un pasto leggero. Preparare la soluzione pronta per l'uso mescolando la polvere con 202 ml di acqua o aggiungendo lentamente acqua fino al segno sul flacone. Quindi avviti con forza il tappo e agiti bene il flacone fino a che la polvere si sciolga completamente, e prenda o dispensi la soluzione con il misurino in dotazione. Non si preoccupi se la soluzione rimane leggermente torbida dopo l'aggiunta dell'acqua; questo è normale. Se necessario, chieda al Suo farmacista di aiutarLa in questa preparazione. Se prende più Zerit di quanto deve Se Lei ha assunto troppa soluzione o se qualcuno dovesse accidentalmente farlo, non c’è alcun rischio immediato. Tuttavia contatti il Suo medico o il più vicino ospedale per un consiglio. Se dimentica di prendere Zerit Se Lei accidentalmente salta una dose, prenda semplicemente la successiva dose normale al momento stabilito. Non raddoppi la dose per recuperare quella non assunta. 78 4. POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI Come tutti i medicinali, Zerit può causare qualche effetto collaterale. Nel trattare l'infezione da HIV, non è sempre possibile fare differenza tra effetti indesiderati dovuti a Zerit, o a qualsiasi altro medicinale che Lei assume nello stesso periodo, o a complicazioni dell'infezione. A parte la neuropatia periferica, la pancreatite ed i disturbi epatici o l’acidosi lattica, altri effetti indesiderati che sono stati riportati sono: malessere, nausea/vomito, indigestione, diarrea o stitichezza, affanno, infezioni respiratorie, febbre con brividi e sudorazione, vertigini, cefalea, sindrome influenzale e debolezza generale, eruzione cutanea, reazioni allergiche, perdita dell'appetito, dolore addominale, dolore toracico, dolore muscolare e articolare, dolore, disturbi del sonno, disturbi dell'umore, e alterazioni del sangue, dei nervi e dei linfonodi. Se Lei dovesse riscontrare qualsiasi altro effetto collaterale non menzionato in questo foglietto, avverta il Suo medico o il farmacista al più presto. 79 5. COME CONSERVARE ZERIT La polvere allo stato secco deve essere conservata a temperatura ambiente (non sopra i 30°C) nel flacone originale. Dopo la preparazione della soluzione pronta all'uso, questa deve essere conservata in frigorifero (non in freezer), in un flacone ben chiuso (a 2°C–8°C), ma per non più di 30 giorni. Non usare dopo la data di scadenza dichiarata sul flacone e sull’astuccio. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. 80 Altre informazioni Per ulteriori informazioni sul prodotto, si prega di contattare il rappresentate locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio. Luxembourg/Luxemburg Belgique/België/Belgien BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV BRISTOL-MYERS SQUIBB BELGIUM SA/NV Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 Chaussée de la Hulpe 185 / Terhulpsestwg 185 B-1170 Bruxelles/Brussel B-1170 Bruxelles/Brüssel Tel. : +32 2 352 74 60 Belgique/Belgien Tel. : +32 2 352 74 60 Danmark Nederland BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB BV Jaegersborgvej 64-66 Vijzelmolenlaan 9 DK-2800 Lyngby NL-3447 GX Woerden Tel. : +45 45 93 05 06 Tel. : +31 34 857 42 22 Deutschland Österreich BRISTOL-MYERS SQUIBB GMBH BRISTOL-MYERS SQUIBB GESMBH Sapporobogen 6-8 Columbusgasse 4 D-80809 München A-1101 Wien Tel. : +49 89 121 42-0 Tel. : +43 1 60 14 30 Ελλάδα Portugal BRISTOL-MYERS SQUIBB AEBE BRISTOL-MYERS SQUIBB Τατοΐου 102 και Κολοκοτρώνη FARMACÊUTICA PORTUGUESA, LDA GR-146 71 Νέα Ερυθραία – Αττική Quinta da Fonte P-2780 Porto Salvo Τηλ : +30 1 62 49 300 Tel. : +351 21 440 70 00 España Suomi/Finland GRUPO BRISTOL-MYERS SQUIBB OY BRISTOL-MYERS SQUIBB (FINLAND) AB c/ Almansa, 101 Metsänneidonkuja 8 E-28040 Madrid FIN-02130 Espoo/Esbo Tel. : +34 91 456 53 00 Puh/Tlf. : +358 9 43 57 73 00 France Sverige BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB AB 1, Parvis de la Défense Gustavslundsvägen 145 La grande Arche Nord Box 15200 F-92800 Puteaux S-167 15 Bromma Tél. : +33 1 40 90 66 99 Tlf. : +46 8 704 71 00 Ireland United Kingdom BRISTOL-MYERS SQUIBB BRISTOL-MYERS SQUIBB PHARMACEUTICALS LTD PHARMACEUTICALS LTD Watery Lane 141-149 Staines Road IRL-Swords, Co. Dublin Hounslow TW3 3JA - UK Tel. : +353 1 813 9111 Tel. : +44 (0800) 731 1736 Italia BRISTOL-MYERS SQUIBB SpA Via Virgilio Maroso, 50 I-00142 Roma Tel. : +39 06 50 39 61 Questo foglio è stato approvato l'ultima volta il {mese anno}. 81