CREA: I CAMBIAMENTi DEL CLIMA METTERANNO A RISCHIO ANCHE IL NOSTRO PANE? Expo: Crea, al via ricerca salva-pane contro rischio clima Simulazioni su piante per sfruttare prevedibile aumento di CO2 ROMA (ANSA) - ROMA, 3 LUG - Salvaguardare il grano dai cambiamenti climatici, anticipando le future condizioni che ci saranno nei prossimi decenni direttamente sulle piante di frumento. E' quanto stanno facendo i ricercatori del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), per ''salvare il pane e la pasta italiani''. Creando la concentrazione di CO2 prevista nei prossimi anni attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali, i risultati hanno dimostrato un generale incremento di biomassa vegetale e di produttività, conseguenza diretta dell'effetto fertilizzante della CO2 associata a una diminuzione del contenuto proteico. Fattore questo che potrebbe avere ricadute negative sulla qualità del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Le risposte delle piante sono state differenti a seconda delle varietà delle piante testate; grazie ad un lavoro di miglioramento genetico potrebbero essere messe a punto nuove varietà in grado di sfruttare al meglio l'aumento della CO2 atmosferica, evitando o limitando l'impatto negativo sulla qualità del prodotto. In questo modo, spiegano dal Crea, è stato possibile anche stimare gli effetti sulla produzione agricola e valutare le tecniche di gestione delle colture più idonee a preparare oggi le piante di domani. Prevedere l'impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento, infatti, consentirà alla genomica e all'agronomia di avere i mezzi più efficaci per riuscire a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 e tutelare, nel contempo, la qualità di quelle preparazioni come la pasta e il pane. Questa ricerca è stata presentata oggi all'iniziativa ''Giovedì della ricerca'', il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico organizzati dal Crea a Expo.(ANSA). Y49-MON/ S04 QBKW AGRICOLTURA. CREA: CON CAMBIAMENTO CLIMA A RISCHIO NOSTRO PANE? (DIRE) Roma, 3 lug. - "Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l''analisi dell''economia agraria) sta studiando come salvaguardare il grano- cioè il nostro pane e la nostra pasta- dal cambiamento climatico e, al tempo stesso, adeguarne la produzione ai fabbisogni di una popolazione mondiale in costante crescita. Di questo si e' parlato a ''Progettare il frumento del futuro: la qualita'' di oggi, raddoppiando la produzione nel rispetto dell''ambiente'', l''evento che ha inaugurato i ''Giovedi'' della ricerca'', il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico organizzati dal Crea a Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud). In particolare, i ricercatori Crea hanno anticipato le future condizioni climatiche direttamente sulle piante di frumento, creando la concentrazione di CO2 prevista nei prossimi decenni, attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali. I risultati hanno dimostrato un generale incremento di biomassa vegetale e di produttivita'', conseguenza diretta dell''effetto fertilizzante della CO2, associata a una diminuzione del contenuto proteico. Fattore questo che potrebbe avere ricadute negative sulla qualita'' del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Le risposte delle piante, pero'', non sono state univoche, ma si sono differenziate, a seconda delle varieta'' di piante testate. Quindi, grazie ad un lavoro di miglioramento genetico imperniato su quanto emerso finora, potrebbero essere messe a punto nuove varieta'', in grado di sfruttare al meglio l''aumento della CO2 atmosferica, evitando o limitando l''impatto negativo sulla qualita'' del prodotto. In questo modo, e'' stato possibile anche stimare gli effetti sulla produzione agricola e valutare le tecniche di gestione delle colture piu'' idonee a preparare oggi le piante che ci serviranno domani. Prevedere l''impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento consentira'' alla genomica e all''agronomia di avere i mezzi piu'' efficaci per riuscire a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 e tutelare, nel contempo, la qualita'' di quelle preparazioni come la pasta e il pane, da sempre alla base della nostra alimentazione e della nostra cultura alimentare". Cosi'' in un comunicato il Crea. (Comunicati/Dire) 15:49 03-07-15 NNNN (AGI) - Roma, 3 lug. - Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) sta studiando come salvaguardare il grano - cioe' il nostro pane e la nostra pasta - dal cambiamento climatico e, al tempo stesso, adeguarne la produzione ai fabbisogni di una popolazione mondiale in costante crescita. Di questo si e' parlato a "Progettare il frumento del futuro: la qualita' di oggi, raddoppiando la produzione nel rispetto dell'ambiente", l'evento che ha inaugurato i "Giovedi' della ricerca", il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico organizzati dal CREA a Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud). In particolare, i ricercatori CREA hanno anticipato le future condizioni climatiche direttamente sulle piante di frumento, creando la concentrazione di CO2 prevista nei prossimi decenni, attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali. I risultati hanno dimostrato un generale incremento di biomassa vegetale e di produttivita', conseguenza diretta dell'effetto fertilizzante della CO2, associata a una diminuzione del contenuto proteico. Fattore questo che potrebbe avere ricadute negative sulla qualita' del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Le risposte delle piante, pero', non sono state univoche, ma si sono differenziate, a seconda delle varieta' di piante testate. Quindi, grazie ad un lavoro di miglioramento genetico imperniato su quanto emerso finora, potrebbero essere messe a punto nuove varieta', in grado di sfruttare al meglio l'aumento della CO2 atmosferica, evitando o limitando l'impatto negativo sulla qualita' del prodotto. In questo modo, e' stato possibile anche stimare gli effetti sulla produzione agricola e valutare le tecniche di gestione delle colture piu' idonee a preparare oggi le piante che ci serviranno domani. Prevedere l'impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento consentira' alla genomica e all'agronomia di avere i mezzi piu' efficaci per riuscire a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 e tutelare, nel contempo, la qualita' di quelle preparazioni come la pasta e il pane, da sempre alla base della nostra alimentazione e della nostra cultura alimentare.(AGI) Bru ALIMENTARE: STUDIO CREA SU CAMBIAMENTO CLIMA E SALVAGUARDIA GRANO-1MILANO (ITALPRESS) - Il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) sta studiando come salvaguardare il grano - cioe' il nostro pane e la nostra pasta - dal cambiamento climatico e, al tempo stesso, adeguarne la produzione ai fabbisogni di una popolazione mondiale in costante crescita. Di questo si e' parlato a "Progettare il frumento del futuro: la qualita' di oggi, raddoppiando la produzione nel rispetto dell'ambiente", l'evento che ha inaugurato i "Giovedi' della ricerca", il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico organizzati dal CREA a Expo. In particolare, i ricercatori CREA hanno anticipato le future condizioni climatiche direttamente sulle piante di frumento, creando la concentrazione di CO2 prevista nei prossimi decenni, attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali. I risultati hanno dimostrato un generale incremento di biomassa vegetale e di produttivita', conseguenza diretta dell'effetto fertilizzante della CO2, associata a una diminuzione del contenuto proteico. Fattore questo che potrebbe avere ricadute negative sulla qualita' del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Le risposte delle piante, pero', non sono state univoche, ma si sono differenziate, a seconda delle varieta' di piante testate. (ITALPRESS) - (SEGUE). ads/com 03-Lug-15 15:02 NNNN ALIMENTARE: STUDIO CREA SU CAMBIAMENTO CLIMA E SALVAGUARDIA GRANO-2Quindi, grazie a un lavoro di miglioramento genetico imperniato su quanto emerso finora, potrebbero essere messe a punto nuove varieta', in grado di sfruttare al meglio l'aumento della CO2 atmosferica, evitando o limitando l'impatto negativo sulla qualita' del prodotto. In questo modo, e' stato possibile anche stimare gli effetti sulla produzione agricola e valutare le tecniche di gestione delle colture piu' idonee a preparare oggi le piante che ci serviranno domani. Prevedere l'impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento consentira' alla genomica e all'agronomia di avere i mezzi piu' efficaci per riuscire a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 e tutelare, nel contempo, la qualita' di quelle preparazioni come la pasta e il pane, da sempre alla base della nostra alimentazione e della nostra cultura alimentare. (ITALPRESS). ads/com 03Lug-15 15:02 NNNN CREA: i giovedì della ricerca ad EXPO TOPICS:CeCreaExpoGiovedì Della RicercaSeminari POSTED BY: GIUSEPPE MORELLO 6 LUGLIO 2015 Dalla Battaglia del grano alla Wheat Initiative Con l’evento del 2 luglio si sono inaugurati i “giovedì della ricerca“ il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico, che il CREA organizza a Expo. Durante gli incontri hanno come finalità quella di illustrare come saranno le piante di frumento che coltiveremo nei prossimi anni con i cambiamenti climatici in atto, e come la genomica e l’agronomia potranno vincere la sfida di sfamare 9 miliardi di persone nel 2050. Le più avanzate conoscenze sul genoma del frumento e la collaborazione a livello internazionale tra enti pubblici e industrie private stanno cambiando la pianta alla base della nostra civiltà per poter garantire un cibo di alta qualità accessibile a tutti nel prossimo futuro. Strumenti di calcolo consentono di progettare in un “ambiente virtuale” le piante per i prossimi anni e di valutare le più idonee tecniche di gestione delle colture prevedendo l’impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento. Saranno illustrate le principali ricadute dei progetti realizzati dal CREA sul frumento nel corso degli ultimi anni: da quelli di miglioramento genetico a quelli dedicati al sequenziamento del genoma. Particolare attenzione sarà dedicata all’effetto dei cambiamenti climatici sulla produzione, malattie e qualità del frumento. CREA: AL VIA A EXPO I GIOVEDI' DELLA RICERCA ROMA (ITALPRESS) - Con l'evento in programma domani si inaugurano i "Giovedi' della ricerca" il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico, che il CREA organizza a Expo. L'incontro di domani e' finalizzato a spiegare come saranno le piante di frumento che coltiveremo nei prossimi anni con i cambiamenti climatici in atto, e come la genomica e l'agronomia potranno vincere la sfida di sfamare 9 miliardi di persone nel 2050. Le piu' avanzate conoscenze sul genoma del frumento e la collaborazione a livello internazionale tra enti pubblici e industrie private stanno cambiando la pianta alla base della nostra civilta' per poter garantire un cibo di alta qualita' accessibile a tutti nel prossimo futuro. Strumenti di calcolo consentono di progettare in un "ambiente virtuale" le piante per i prossimi anni e di valutare le piu' idonee tecniche di gestione delle colture prevedendo l'impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento. Saranno illustrate le principali ricadute dei progetti realizzati dal CREA sul frumento nel corso degli ultimi anni: da quelli di miglioramento genetico a quelli dedicati al sequenziamento del genoma. Particolare attenzione sara' dedicata all'effetto dei cambiamenti climatici sulla produzione, malattie e qualita' del frumento. (ITALPRESS). ads/com 01-Lug-15 16:14 NNNN Pane, pasta e cambiamenti climatici negli studi di Crea By Redazione on luglio 13, 2015 La domanda non è di quelle di poco conto: i cambiamenti climatici che il nostro pianeta sta conoscendo finiranno col mettere a rischio anche il nostro pane? Si è parlato proprio di questo a “Progettare il frumento del futuro: la qualità di oggi, raddoppiando la produzione nel rispetto dell’ambiente”, l’evento che lo scorso 2 luglio ha inaugurato i ‘Giovedì della ricerca’, un ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico, organizzati dal Crea a Expo, presso la Lounge Mipaaf, Cardo Sud. Il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, infatti, sta studiando come salvaguardare il grano (e quindi il nostro pane e la nostra pasta) dai cambiamenti del clima, adeguandone al tempo stesso la produzione ai fabbisogni di una popolazione mondiale in costante crescita. In particolare, i ricercatori del Crea hanno anticipato le future condizioni climatiche direttamente sulle piante di frumento, creando la concentrazione di anidride carbonica prevista nei prossimi decenni, attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali. I risultati hanno evidenziato da un lato un generale incremento di produttività e di biomassa vegetale, quale conseguenza dell’effetto fertilizzante della CO2, ma, dall’altro, un decremento del contenuto proteico, un fattore, questo, che potrebbe avere serie ricadute negative sulla qualità del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Va evidenziato, però, che le risposte delle piante sono state differenti in base alla loro varietà. Proprio per questo, grazie a un lavoro di miglioramento genetico fondato su quanto emerso finora, se ne potrebbero allora mettere a punto di nuove, in grado di sfruttare al meglio l’aumento della CO2 atmosferica, limitando al contempo l’impatto negativo sulla qualità del prodotto. Grazie a questi esperimenti è stata inoltre possibile una valutazione delle tecniche di gestione più idonee, adottabili già oggi per preparare le piante di domani. Del resto, prevedere l’impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento consentirà sia alla genomica che all’agronomia di avere mezzi più efficaci per riuscire a sfamare i 9 miliardi di persone che nel 2050 abiteranno il pianeta. E, allo stesso tempo, permetterà di tutelare la qualità di pasta e pane, che dal frumento derivano direttamente. Mariangela Molinari Cambiamenti climatici: a rischio il nostro grano Redazione | 8 luglio 2015 | Attualità, News Pensare il frumento del futuro: la qualità di oggi, raddoppiando la produzione nel rispetto dell’ambiente”, l’evento che ha inaugurato i “Giovedì della ricerca”, il ciclo di 12 appuntamenti aperti al pubblico organizzati dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) a Expo (Lounge Mipaaf, Cardo Sud) che sta studiando come salvaguardare il grano – cioè il nostro pane e la nostra pasta – dal cambiamento climatico e, al tempo stesso, adeguarne la produzione ai fabbisogni di una popolazione mondiale in costante crescita. I risultati hanno dimostrato un generale incremento di biomassa vegetale e di produttività, conseguenza diretta dell’efetto fertilizzante della CO2, associata a una diminuzione del contenuto proteico. Fattore questo che potrebbe avere ricadute negative sulla qualità del frumento duro, soprattutto in termini di tenuta della cottura. Le risposte delle piante, però, non sono state univoche, ma si sono differenziate, a seconda delle varietà di piante testate. Prevedere l’impatto del clima sulla crescita e sulla produzione del frumento consentirà alla genomica e all’agronomia di avere i mezzi più efficaci per riuscire a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 e tutelare, nel contempo, la qualità di quelle preparazioni come la pasta e il pane, da sempre alla base della nostra alimentazione e della nostra cultura alimentare. In particolare, i ricercatori Crea hanno anticipato le future condizioni climatiche direttamente sulle piante di frumento, creando la concentrazione di CO2 prevista nei prossimi decenni, attraverso strumenti di calcolo e infrastrutture sperimentali. Quindi, grazie ad un lavoro di miglioramento genetico imperniato su quanto emerso fnora, potrebbero essere messe a punto nuove varietà, in grado di sfruttare al meglio l’aumento della CO2 atmosferica, evitando o limitando l’impatto negativo sulla qualità del prodotto. In questo modo, è stato possibile anche stimare gli efetti sulla produzione agricola e valutare le tecniche di gestione delle colture più idonee a preparare oggi le piante che ci serviranno domani.