5° LABORATORIO DI MARKETING SOCIALE DoRS – Regione Piemonte La comunità incontra il Marketing Sociale: il Community-Based Social Marketing Elisa Ferro, 30 maggio 2012 MARKETING SOCIALE … è l'utilizzo dei principi e delle tecniche del marketing per influenzare un gruppo target ad accettare, rifiutare, modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario, allo scopo di ottenere un vantaggio per i singoli, i gruppi o la società nel suo complesso. [Kotler P., Roberto N., Lee N. Social Marketing – Improving the Quality of Life, 2002] COMUNITA’ … un gruppo di persone che condivide elementi comuni: il luogo di vita (abitanti di uno stesso quartiere, di una stessa città o regione, ecc.), l’identità (persone appartenenti alla stessa etnia, che hanno la stessa età o la stessa occupazione, ecc.), la sfera degli interessi o delle affinità (individui che condividono la stessa fede, ecc.) o altre circostanze comuni. È un concetto multidimensionale che richiama una complessità di relazioni orizzontali e verticali tra le persone e le Organizzazioni [National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE), 2008]. Il Community-Based Social Marketing (CBSM) … ovvero il marketing sociale basato sulla comunità “… iniziative che promuovono un cambiamento di comportamento sono più efficaci quando sono realizzate a livello di comunità e comprendono un contatto diretto con le persone” [Doug Mc-Kenzie Mohr, 1999] Da dove arriva? La diffusione del CBSM, che combina le tecniche di marketing sociale con un approccio di comunità, deriva dalla crescente consapevolezza che i programmi che si basano unicamente sulla pubblicità che informa o sulla Promozione in generale possono essere efficaci per creare consapevolezza e favorire la comprensione delle azioni che si intendono proporre ai destinatari, ma sono limitati nella loro capacità di promuovere cambiamenti comportamentali. … Possibile alternativa alle campagne informative Da dove si parte? 1. Quale comportamento promuovere? 2. A chi è rivolto l’intervento? 3. Quali situazioni/condizioni/limitazioni deve affrontare un individuo per adottare il nuovo comportamento proposto? L’interesse principale è valutare effettivi cambiamenti di comportamento e non di conoscenza, atteggiamenti,… … Cambiamento basato su un’azione volontaria Elementi fondamentali per un approccio di CBSM 1. Scelta del comportamento Analizzando i problemi di salute più rilevanti e significativi per una determinata comunità, si individua l’obiettivo di salute e il comportamento che si intende promuovere con l’iniziativa di marketing sociale basato sulla comunità. Per operare tale scelta è consigliabile attingere le informazioni sia di tipo quantitativo, sia di tipo qualitativo dalle ricerche o indagini ad hoc, revisioni di letteratura, esperienze già realizzate da altri, sistemi di sorveglianza,… 2. Individuazione di barriere che ostacolano il cambiamento 9 Esaminare la letteratura disponibile: articoli, report, newsletter,… rilevanti che possano fornire informazioni in merito. 9 Raccogliere informazioni di tipo qualitativo attraverso focus group e osservazioni dirette per esplorare a fondo gli atteggiamenti ed i comportamenti dei membri della comunità nei confronti dell’attività che si intende proporre. 9 Realizzare un’indagine intervistando campioni rappresentativi dei residenti nel territorio di riferimento per individuare gli ostacoli al cambiamento interni ed esterni agli individui. ANALISI DEI DESTINATARI TEORIA DELLO SCAMBIO Siamo disposti ad adottare un nuovo comportamento solo se riteniamo che i BENEFICI che ci vengono prospettati siano pari o maggiori (e i COSTI pari o minori) di quelli che avremmo continuando a mantenere le abitudini che ci si chiede di cambiare… COSTI BENEFICI TEORIA DELLO SCAMBIO “Favorire la sensazione di ricevere più di quanto si dà” 3. Sviluppo della strategia Una volta identificati gli ostacoli al cambiamento occorre realizzare un programma in grado di contrastare ciascuno di essi e sottoporlo al giudizio della comunità attraverso focus group. COMPORTAMENTO BARRIERE BENEFICI INCORAGGIARE SCORAGGIARE PER PROMUOVERE UN COMPORTAMENTO DESIDERATO: Ridurre costi, barriere, ostacoli - Aumentare benefici e incentivi PER FAVORIRE L’ABBANDONO DI UN COMPORTAMENTO DANNOSO: Aumentare costi, barriere, ostacoli - Ridurre benefici e incentivi ESEMPIO Promozione dell’attività fisica favorendo l’utilizzo della bicicletta come mezzo per recarsi al lavoro STRATEGIA Riduzione delle barriere all’utilizzo della bicicletta: • realizzazione di piste ciclabili e percorsi sicuri • creazione di luoghi idonei al “parcheggio” sicuro delle biciclette nei luoghi di lavoro • creazione delle condizioni per potersi fare la doccia quando si arriva al lavoro Incremento delle barriere all’utilizzo dell’auto: • riduzione degli spazi per il parcheggio delle auto • aumento del costo del parcheggio • modifica della viabilità per rallentare il traffico • aumento del prezzo della benzina Alcuni strumenti per favorire il cambiamento 9 Promuovere l’impegno diretto del cittadino Se un individuo si assume in prima persona un impegno, meglio se pubblicamente e/o per iscritto, modificherà il suo atteggiamento nei confronti del tema e tenderà a comportarsi in modo coerente alla promessa fatta. 9 Creare stimoli che ricordino il comportamento da adottare A volte le persone “dimenticano” di mettere in atto un comportamento, un messaggio visivo o audio può suggerire di agire in un determinato modo (es. cartelli posizionati vicino agli ascensori che ricordano di fare le scale o sugli autobus che suggeriscono di scendere qualche fermata prima della destinazione per promuovere l’attività fisica). 9 Favorire lo sviluppo di norme sociali che promuovano l’adozione del comportamento Creare un “modello” del comportamento desiderato da diffondere e “mostrare” guida i destinatari nel mettere in atto quella determinata condotta. Tale modello può essere diffuso attraverso dei soggetti significativi per il target e gradualmente diventare norma sociale tanto da rendere “diverso” chi non aderisce al comportamento promosso. 9 Comunicare il messaggio del programma Elaborare una strategia di comunicazione mirata consente di diffondere il messaggio del cambiamento proposto all’interno della comunità. La comunicazione per essere efficace deve conoscere a fondo il destinatario, attirare l’attenzione, essere credibile, essere facile da ricordare, contenere obiettivi sia personali, sia di comunità. 9 Utilizzare incentivi per motivare i cittadini Gli incentivi sono uno strumento utile a motivare una persona ad abbandonare un comportamento nocivo per la sua salute e a favorire l’adozione di uno stile di vita più sano. Possono essere di tipo economico quali compensi, rimborsi, sconti o di altro tipo quali trattamenti privilegiati o il riconoscimento e l’approvazione sociale della comunità. Barriere Strumenti Dimenticare di mettere in atto Impegno Norme Incentivi Stimoli Mancanza di pressione sociale Norme sociali Mancanza di conoscenze Comunicazione Mancanza di motivazione 4. Sperimentazione Prima di realizzare un intervento è consigliabile sperimentarlo attraverso un progetto “pilota” su una porzione della comunità. Al fine di poter misurare gli effettivi cambiamenti di comportamento, è utile individuare un gruppo di controllo su cui non si effettua l'intervento. Eseguita la valutazione di efficacia della strategia, se si sono registrati effettivi cambiamenti di comportamento, l'intervento è pronto ad essere implementato su più ampia scala. Se ciò non è avvenuto si devono apportare le opportune modifiche, risperimentarlo e valutarne nuovamente i risultati di cambiamento. 5. Implementazione e valutazione Sviluppo dell’intervento su tutta la comunità di riferimento senza minime differenze di contenuti e di strategia rispetto al progetto pilota e valutazione degli effettivi risultati di cambiamento. Per riassumere… Consultazione della comunità almeno in tre momenti della progettazione: 1. Dopo la revisione della letteratura focus group per ottenere informazioni sulle barriere e i benefici relativi al comportamento che si intende proporre. 2. Studio che approfondisce ulteriormente le informazioni su barriere e benefici, atteggiamenti e livelli di coinvolgimento nelle attività. 3. Focus group per valutare l’idea strategica e ricevere un feedback sulla pianificazione delle azioni. Questi 3 passaggi garantiscono che la strategia sia ”tagliata su misura” della comunità Commissione di stakeholder In alcuni casi può essere utile coinvolgere ulteriormente la comunità nella scelta del comportamento su cui focalizzare le azioni e nello sviluppo della strategia oppure consultandola in momenti critici quali ad esempio: ogniqualvolta il programma preveda azioni che possano essere di particolare interesse o preoccupazione Î quando l’attività stessa è difficile da comprendere e quindi si crea la necessità di ricevere feedback da più fonti possibili Î Per concludere… ANALISI DELTARGET: BARRIERE AL CAMBIAMENTO COMPORTAMENTO CBSM: SVILUPPO SU TUTTA LA COMUNITA’ E VALUTAZIONE MARKETING SOCIALE E COMUNITA’ STRATEGIA SPERIMENTAZIONE: “PROGETTO PILOTA”CON VALUTAZIONE Un esempio “LOSE THE FAGS” 2007-2010 Progetto inglese per la lotta al fumo di sigaretta realizzato dalla National Health Society di Stockport in collaborazione con il National Social Marketing Center. Strategia di marketing sociale unita ad un approccio di comunità che ha contribuito a modificare la percezione di una norma culturale radicata: il fumare, incidendo sulla modifica dei comportamenti. OBIETTIVO La diminuzione del numero di fumatori nel territorio di Brinnington, un piccolo paese nella cintura urbana di Manchester, a nord di Stockport, scelto a causa dell’alta prevalenza dei fumatori: 54% della popolazione totale. SEGMENTAZIONE Avvenuta in base alle seguenti variabili: 9 COMPORTAMENTALI - soggetti che hanno già pianificato di smettere di fumare, con alcuni tentativi falliti alle spalle o che hanno già richiesto una consulenza di supporto 9 GEOGRAFICHE - soggetti che vivono sulla collina di Brinnington in un’area delimitata da un lato da prati e dall’altro da un ponte che la separa da Stockport 9 SOCIO-DEMOGRAFICHE – uomini lavoratori e donne con figli in età pre-scolare ANALISI DELLE BARRIERE Attraverso dei focus group e delle interviste con alcuni rappresentanti dei due gruppi di destinatari si sono individuati gli elementi che impediscono/ostacolano l’abbandono delle sigarette: 9 larga diffusione dei fumatori tra la popolazione (da qui la percezione del fumare come una norma sociale diffusa e condivisa che quindi “non può essere così nociva”) 9 alto tasso di stress dichiarato da entrambi i gruppi di destinatari 9 scarse risorse finanziarie (fumo come svago ed evasione dalla realtà a basso costo) 9 senso di saturazione (come area depressa Brinnington era bersagliata da una moltitudine di messaggi sui temi di salute) STRATEGIA 9 1^ Consultazione della comunità Workshop di consultazione dei soggetti chiave della comunità di Brinnington: responsabili e operatori dei servizi sanitari, ex fumatori, utilizzatori dei servizi di sostegno per la cessazione dell’abitudine al fumo, responsabili e operatori dei centri antifumo, rappresentanti dei principali gruppi della comunità. Presentazione dei risultati dell’analisi dei due target per lavoro in piccoli gruppi per discutere nuove idee su quali servizi sviluppare per i due gruppi di destinatari all’interno della loro comunità. 9 Sviluppo del servizio Il progetto si è focalizzato sullo sviluppo di nuovi servizi che rispondessero in modo adeguato alle esigenze dei due gruppi di destinatari, individuando i luoghi più adatti presenti nella comunità. Uomini Il servizio è stato organizzato all’interno della palestra di Brinnington al fine di utilizzare l’esercizio fisico per gestire la rabbia e la tensione derivanti dal non fumare. Il personale interno è stato coinvolto per insegnare a gestire lo stress e supportare i destinatari anche negli altri ambienti della palestra con atteggiamenti amichevoli. Chiedere consigli e ricevere supporto dal personale della palestra già conosciuto è risultato più “normale” ed accettabile rispetto a consultare professionisti della sanità estranei alla comunità. Questo ha consentito il superamento della difficoltà di molti uomini di ammettere di avere bisogno di aiuto, emersa dall’analisi dei destinatari. Donne Le attività sono state realizzate nel più grande asilo infantile della zona per dare supporto alla cessazione dal fumo in un contesto familiare ed amichevole dove le mamme erano accolte dal personale della scuola che già frequentavano e conoscevano. Si sono creati dei momenti di relax in cui le mamme potevano dedicare del tempo unicamente a se stesse, libere dagli impegni con i figli e con la famiglia. In questo contesto recarsi una volta in più all'asilo per ricevere il supporto necessario a smettere di fumare non è stato considerato dalle mamme troppo oneroso da sostenere. 9 Strategia di comunicazione Nel secondo workshop si è chiesto ai rappresentanti della comunità di contribuire allo sviluppo dell'idea di fondo per l'elaborazione dei messaggi del progetto. Tali idee sono state inviate a diverse agenzie e le 5 proposte creative sono state nuovamente sottoposte alla comunità attraverso focus group suddivisi per genere. Gli obiettivi della strategia sono stati: 9 la promozione del nuovo servizio per la lotta al fumo 9 l'attivazione di un numero verde di supporto 9 la disponibilità continua di consultori Gli strumenti Evento di presentazione del progetto a tutti cittadini che ha creato un vero senso di supporto di comunità 9 9 Materiali divulgativi: pieghevole, poster, locandine,... 9 Blog e pagina facebook 9 Spettacoli di strada Testimonial credibili: personale della palestra e dell'asilo, persone già conosciute e radicate nella comunità, “vicini di casa” che hanno vinto la propria personale lotta la fumo e hanno rilanciato la sfida e contribuito a diffondere l'idea che è possibile smettere di fumare per sempre. 9 Risultati 9 Il numero totale di tentativi di dismissione dal fumo è cresciuto del 47% 9 Il numero di dismissioni riuscite è salito da 60 (2008-2009) a 84 (2009-2010) 9 111 persone hanno preso direttamente contatti con i servizi di lotta al fumo esistenti 9 Gli spettacoli di strada hanno fruttato 25 richieste di supporto per la dismissione dal fumo Punti di forza 9 Sviluppo di partenship tra il sistema sanitario, la palestra a la scuola d'infanzia 9 Mobilitazione di una rete coesa di soggetti sociali 9 Utilizzo delle leve del marketing sociale Conclusioni Le strategie di marketing sociale unite all'approccio di comunità consentono di mobilitare le risorse sociali che caratterizzano le diverse comunità per contribuire al raggiungimento di risultati misurabili e concreti in quelle situazioni in cui la sola comunicazione per la salute incontra maggiori difficoltà nel far presa sulla popolazione locale. 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