Rassegne&Recensioni
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PAOLA VILLANO
Fuori dai giochi.
La psicologia di fronte all’esclusione sociale
Pearson Italia, Milano/Torino 2013, pp. 144, € 18,00
“Fuori dai giochi un titolo emblematico, che rievoca molti episodi
e immagini di vita: essere esclusi,
sentirsi esclusi (…) ma anche, fortunatamente, re-inclusi. Un tema
questo dal potere forte, che sviluppa un significativo intreccio e accostamento di atteggiamenti, scelte morali, rifiuti fisici e psicologici, emozioni,
e che sempre mi ha attratto. L’intento del libro è proporre
una riflessione sul significato psicologico dell’esclusione,
dell’ostracismo e dell’esperienza del rifiuto”. Così scrive
Paola Villano nella prefazione spiegando in modo chiaro
gli obiettivi del suo interessante libro. L’autrice parte dalla
consapevolezza che siamo in presenza di un fenomeno
che va visto nella sua complessità, fatta di legami sociali e
comunitari fragili, di forme di esclusione e di discriminazione persistenti a cui anche la psicologia sociale deve rivolgersi con un approccio multilivello capace di integrare
la dimensione individuale, di gruppo e sociale guardando
alle implicazioni reali. Il testo è diviso in sei capitoli. Si parte
dalla definizione di esclusione sociale, per passare all’ana-
lisi dei fattori psicologici che li caratterizzano e alle conseguenze sugli individui (capp. 1 e 2). Si focalizza poi l’attenzione su due questioni specifiche: l’esclusione morale degli
altri e l’esclusione attraverso il discorso, con un’attenzione
particolare ai concetti di potere e di ideologia (capp. 3 e
4). Il quinto capitolo è dedicato alla “spinosa questione dei
conflitti estremi” che in questo momento storico “devono
essere studiati e compresi non solo dal punto di vista strategico e politico, ma anche psicologico”. Secondo l’autrice
“la sfida per il futuro è quindi quella di incorporare le mille
complessità che questi fenomeni comportano – sociale
affettiva, cognitiva, comportamentale – senza dimenticare
una piena assunzione di responsabilità sociale e civile che
ognuno di noi dovrebbe avere, come psicologo e come
cittadino, non solo nel denunciare ciò che non funziona,
ma nel cercare di riflettere in primis sulle nostre idee, sui
nostri modi di interpretare il mondo, sui nostri schemi”. In
sostanza è necessario sviluppare la capacità socratica di
auto-esaminarsi educandosi all’empatia, alla capacità di
assumere la prospettiva dell’altro per comprendere i suoi
stati d’animo.
FRANCESCO BELVISI
Verso l’inclusione.
La teoria delle istituzioni
e l’integrazione sociale mediante il diritto
Clueb, Bologna 2012 pp. 143, € 17,00
Il tema del rapporto tra le istituzioni
e l’integrazione sociale ha interessato l’indagine sociologica fin dalle
sue origini. Il libro ripercorre le più
importati teorie che si sono interessate di questo argomento e che sono state elaborate,
in special modo, dalla corrente positivistico-funzionalista.
Si parte quindi da Emile Durkheim per passare ad analizzare
le elaborazioni di Eugen Ehrlich, Talcott Parsons e Niklas
Luhmann. Eccentrica rispetto a questo orientamento so-
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ciologico, ma influente sul pensiero di Luhmann, è la
dottrina di Rudolf Smend, illustre costituzionalista tedesco.
Tutti questi studiosi, comunque, hanno posto particolare
enfasi nel riflettere sulla funzione integrativa del diritto.
Francesco Belvisi mostra, con estrema lucidità, come sia
avvenuta una lenta trasformazione della tematica che da
problema che riguardava l’ordine sociale nella società industriale dell’ottocento e del novecento è diventata via
via una questione che interessa l’inclusione delle minoranze
discriminate nella società pluralista contemporanea.
Rassegne & Recensioni
Formazione&Lavoro
A cura di
Fabio Cucculelli
MARISA PAVONE
L’inclusione educativa.
Indicazioni pedagogiche per la disabilità
Mondadori Università, Milano 2014 pp. 320, € 23,00
Il libro presenta i risultati della ricerca che la Pedagogia Speciale
ha compiuto in questi anni sul
tema dell’inclusione sociale. Si
tratta di un orientamento di indagine teorico-pratica che si sta sempre più affermando sia a livello nazionale che internazionale.
Cresce infatti l’attenzione ai diritti universali e alla realizzazione delle aspirazioni di ogni persona, anche rispetto a
bisogni educativi specifici come quelli di chi è in condizione
di disabilità, nonché all’accoglienza di tutti nella società.
Marisa Pavone presenta il complesso e articolato campo
della cultura pedagogica sull’integrazione delle diversità
utilizzando diversi punti di osservazione: dalle questioni
epistemologiche e storiche, al focus sugli aspetti personali
- i disturbi più diffusi, le fasi evolutive, la famiglia, la
relazione di cura, l’autonomia lavorativa, il supporto delle
tecnologie assistite – fino al ruolo strategico della scuola
per il progetto di vita. La sezione antologica propone testi
di importanti studiosi.
CARITAS
False partenze
Rapporto Caritas 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia
Caritas, Roma 2014
Il Rapporto Caritas 2014 su povertà
ed esclusione sociale in Italia, dal
titolo False partenze, apre una finestra sul fenomeno della povertà
nel nostro Paese secondo l’esperienza di ascolto, osservazione e
animazione svolta dalle 220 Caritas diocesane presenti
sul territorio nazionale.
Perché False partenze? Il precedente Rapporto, pubblicato
nel 2012, aveva come titolo I ripartenti e ragionava sulle
povertà croniche o inedite, e sui possibili percorsi di
risalita da tali situazioni di sofferenza. Purtroppo, a distanza
di un anno e mezzo, possiamo affermare che la ripartenza non è mai avvenuta. Più che ri-partenze si sono
verificate “false partenze”: molte persone, puntando all’emancipazione, hanno accettato di rimettersi in gioco,
impegnandosi in attività lavorative non adeguate rispetto
alle loro capacità, sopportando situazioni di evidente
sfruttamento, sotto-retribuzione e condizioni di lavoro
al limite del degrado. Nel corso del 2013, il problema più
frequente degli utenti che si sono rivolti ai Centro
d’ascolto della Caritas è stato quello della povertà economica (59,2%), seguito da difficoltà di lavoro (47,3%) e
dai problemi abitativi (16,2%). Il Rapporto analizza, infatti,
la situazione della povertà in Italia riportando i dati del
fenomeno, ma anche le principali tendenze di mutamento
e i percorsi di presa in carico con i progetti anti-crisi
economica delle diocesi. Nel Rapporto, si presentano
anche una sintesi dell’indagine nazionale sulla condizione
di povertà dei genitori separati, i dati sul “Prestito della
Speranza” e una serie di orientamenti e raccomandazioni
in tema di politica sociale e di coinvolgimento delle comunità locali. Infine, è presente un confronto con i dati
del secondo rapporto di monitoraggio dell’impatto della
crisi economica nei “paesi deboli” dell’Unione Europea,
realizzato da Caritas Europa.
Segnalazioni
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Callegari L., Inclusione lavorativa e sociale delle persone
svantaggiate. Cooperazione, mediazione e valutazione
negoziale nelle buone prassi integrative, Centro Studi
Analisi di Psicologia e Sociologia Applicate, Bologna, 2009.
De Anna L., Pedagogia speciale. Integrazione e inclusione, Carocci, Roma 2014.
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Habermas J., L’inclusione dell’altro, Feltrinelli, Milano 2008.
Meneghini R., Vadalà G., Fornaia W., Nuzzo A., Inclusione
sociale e disabilità. Linee guida per l’autovalutazione della capacità inclusiva dei servizi, Erickson, 2013.
Striano M., Pratiche educative per l’inclusione, F. Angeli,
Milano 2010.
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