Eco mk culturale - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale

17/11/2011
Il branding
“Un’affermazione esistenziale, una testimonianza di vita”
Lo strano caso dello squalo da
12 milioni di dollari
On Kawara
Londra: vaso cinese venduto per 43
milioni di sterline
Inizialmente valutato per 1,2
milioni di sterline, è stato infine
venduto per la cifra record di 43
milioni di sterline, più 8,6 milioni
di premio alla casa d’aste.
LE DOMANDE DEL CORSO
• Perché le opere di alcuni artisti contemporanei raggiungono
quotazioni tanto elevate?
• Il prodotto artistico è un bene di lusso o un bene necessario?
• L’arte costituisce un buon investimento dal punto di vista
economico?
• Possiamo abbandonare l’arte al libero gioco di mercato? Se la
risposta è no, quale ruolo deve svolgere lo Stato?
• È auspicabile che gli elettori siano concessi poteri decisionali in
campo artistico?
1
17/11/2011
Le case d’aste di brand
L’artista
I protagonisti
Il collezionista
Il gallerista
I musei
Le case d’aste
Sotheby’s
34-35 New Bond Street
London W1A 2AA
Christie’s
20 Rockefeller Plaza
New York, NY 10020
• L’ASCESA DEL MERCATO DELL’ARTE MODERNA
Le gallerie di brand
White Cube
London. second site at 25–26
Mason's Yard, off Duke Street, St.
James's
L’Accademia delle Belle Arti, fondata a Parigi nel 1648 dietro
autorizzazione governativa, vietava ai suoi membri di aprire una
galleria e vendere le proprie opere. L’artista, proprio come
l’aristocratico, che era il suo cliente ideale, doveva provare disprezzo
per il denaro e lavorare per la gloria sua personale e quella della
nazione.
Verso l’ultimo quarto del 1800 il monopolio del Salone dell’Accademia
quale unico luogo in cui si potevano vendere le opere d’arte fu
progressivamente rimpiazzato da una forma di mercato di opere d’arte
di tipo concorrenziale. Gli artisti incominciarono ad organizzarsi in
piccoli Saloni (1863). Tale modifica nel sistema di vendita condusse ad
un cambiamento anche nel sistema dei prezzi.
A partire dai primi anni del 1900 i Saloni organizzati dagli artisti vennero
gradualmente sostituiti da Saloni privati aperti da mercanti d’arte
(galleristi). Pablo Picasso fu tra i primi artisti a servirsi di questo nuovo
metodo di vendita (usava ritrarre i galleristi e i critici d’arte per
ottenere i loro favori).
2
17/11/2011
•
Andy Warhol
“ART BUSINESSMEN”
“
Salvador Dalì
Impossibile trov are nel file la parte immagine con ID relazione rId2.
“Tutto ciò che mi importa sono i soldi”
Andy Wahrol
“I wanted to be an Art Businessman or a Business Artist.”
Jeff Koons
“Business art is the step that
comes after Art.”
“I feel salesmen are on the front line of culture.”
Damien Hirst
“Cash. I just am not happy
when I don’t have it.”
“Art and money are inseparable.”
“Market determines the value of art.”
Dollar Sign, 1982
“I have a Fantasy about Money: I’m walking down the street
and I hear somebody say – in a whisper – “There goes the richest
person in the world.”
Andy Warhol, 1975
Top Ten arte moderna e contemporanea
(2008)
Gli artisti. Chi sono/cosa fanno?
Il Bureau of Labour Statistics degli Stati Uniti considera appartenente
alla forza lavoro del settore artistico 11 categorie occupazionali:
-architetti
-direttori artistici
-pittori
-animatori
-attori
-produttori
-ballerini e coreografi
-musicisti e cantanti
-annunciatori
-scrittori
-fotografi
Fonte: Artprice
3
17/11/2011
Ripartizione all’interno della categoria
L’OFFERTA DEL SETTORE
Settori di impiego
Jeff Koons (1955- )
"Art is really just communication of something
and the more archetypal it is, the more
communicative it is."
-galleristi
-case d’aste
-case di distribuzione
cinematografica o
editoriale
-web
-e-commerce
Creatività
(artisti, scrittori,
designer … )
Produzione e
distribuzione culturale
Record assoluto: Ballon flower (Magenta),
Christie’s Londra. $ 25,752,051
-piattaforme
computerizzate
-cd-rom
-dvd
Record per la serie Popeye: Caterpillar
chains, Sotheby’s NY. $5,250,000
Record per una porcellana: Michael Jackson
and bubbles, Sotheby’s NY. $5,600,000
Infrastrutture per il consumo
W. Santagata
“Produrre cultura”
Attività indotte
(turismo, pubblicità, formazione)
-industria turistica
-industria alberghiera
-formazione
-insegnamento
-pubblicità
-comunicazione
4
17/11/2011
butterfly paintings
Quando il nome rende l’opera
Damien Hirst (1965- )
spot paintings
photorealistic paintings
For the love of God, 2007
£50,000,000
cabinet series
The Physical Impossibility of Death in the
Mind of Someone Living, 1992
$12,000,000
Hymn, 2000
£1,000,000
L’opera artistica diviene prodotto
commerciale
tank pieces
spin paintings
I GALLERISTI. Gli imprenditori della cultura
Daniel-Henry Kahnweiler
Pablo Picasso
Leo Castelli
Robert Rauschenberg
Larry Gagosian
Damien Hirst
Pharmacy restaurant in Notting Hill
Martini glasses
estimated price tag of between £50 and £70;
sold for £4,800
http://www.gagosian.com/
5
17/11/2011
Salon des Refusés
Jay Jopling
Mark Quinn, Angel, 2008
Eduard Manet , Le Déjeuner sur l'Herbe, 1862-3
“This is the offer-you-can’t-refuse market.”
Arne Glimcher,
presidente della Pace Wildenstein
J. Pierpont Morgan
“It’s impossible to know how big the private art market is. … I would estimate that it’s
two to three times the auction market.”
Arne Glimcher,
presidente PaceWildenstein NY
“it’s very difficult to extrapolate overall sales, but I would expect the private market to
be at least four if not five times as large.”
Simon de Pury,
presidente della Phillips de Pury
“I can see the line of thinking—let’s see, if you have 3,000 galleries doing $10 million
each—how $30 billion may be possible,. … There are several dozen galleries doing over
$100 million each. I know because I’m one of them.”
Paul Gray,
direttore Richard Gray Gallery
6
17/11/2011
It is all about money (?)
“The idea that we don’t pay attention to the market is naive. Everyone is
interested in money,” “It’s just like any other market—it’s driven by crowds. Art
is a pure market force in terms of economic theory. Value is given by what
people are willing to pay.”
“it happened last November when Andy Warhol’s Mao (1972) went for $17.4
million, I always found it funny. What are they clapping for? The artist? The
buyer? The fact that something sold?"
“Le opere d’arte, che rappresentano il più
alto livello di produzione spirituale,
incontreranno il favore della borghesia solo
se verranno presentate come qualcosa in
grado di generare direttamente ricchezza
materiale” (Karl Marx)
Il mercato dell’arte
“With a few illustrious exceptions, seemingly
designed to recall the ideal, painters and
writers are deeply self-interested, calculating,
obsessed with money and ready to do anything
to succeed.”
Pierre Bourdieu, 1986
Tom Eccles,
executive director,
Center for Curatorial Studies at Bard College
Il mercato primario e il mercato secondario
Proprio come avviene per la compravendita dei titoli finanziari, anche nell’arte é
possibile distinguere tra mercato primario e secondario.
• Il mercato
primario (che in borsa concerne le nuove emissioni di titoli
azionari e obbligazionari) tratta arte proveniente direttamente dall’artista,
messa in vendita per la prima volta. Esso coinvolge artisti, i galleristi e i
committenti diretti.
• Il mercato secondario (che in borsa concerne la compravendita di titoli già
emessi) è invece quello costituito dall’acquisto, la vendita e lo scambio tra
collezionisti, galleristi e musei.
Il mercato secondario è tradizionalmente il campo operativo delle case d’aste
ed è anche quello nel quale i valori dell’opera tendono a consolidarsi e
acquisire connotazioni di certezza e ufficialità.
http://www.sothebys.com/help/buying_selling.html
7
17/11/2011
Fatturato vendite all’asta
Classifica artisti 2007-2008
Prezzo e valore
I CRITERI DI DETERMINAZIONE
DEL PREZZO DI UN’OPERA
-dimensioni dell’opera;
-tecnica di esecuzione;
-stato di conservazione;
-prezzi passati.
Robert Rauschenberg
Modalità di aggiudicazione del prezzo
Michelangelo Pistoletto
ASTA AL RIALZO (c.d. asta all’inglese): la vendita viene aggiudicata al miglior offerente,
partendo dal prezzo minimo indicato dal venditore e nell’ambito dei limiti temporali
dell’offerta.
I FATTORI CHE INFLUENZANO LE
ASTA AL RIBASSO (c.d. asta olandese): la vendita viene aggiudicata al miglior offerente,
partendo dal prezzo massimo indicato dal venditore e nell’ambito dei limiti temporali
dell’offerta. Spesso il banditore è una specie di orologio con lancetta che diminuisce il
valore del bene fintanto che uno dei partecipanti preme il pulsante per aggiudicarselo.
QUOTAZIONI DI UN ARTISTA
-reputazione: presenza in
collezioni, musei, biennale, premi
vinti;
-legame con il gallerista (Leo
Castelli per Rauschenberg);
-versatilità (opera in più campi delle arti
visive):
-importanza dell’opera nell’ambito della
produttività dell’autore (Picasso periodo
blu vale di più di un periodo rosa);
-soggetto rappresentato
ASTA SEGRETA al prezzo massimo: ogni interessato al bene offre, per iscritto, un prezzo
massimo. Le offerte vengono raccolte, nei limiti temporali prefissati e rese pubbliche
contemporaneamente, con l’aggiudicazione all’offerta più elevata.
Jean
Tinguely
ASTA CON IL METODO “VICKREY”: la procedura è analoga a quella dell’asta al prezzo massimo,
con la differenza che l’aggiudicazione va al miglior offerente, non per il prezzo da lui
offerto, ma quello immediatamente inferiore al suo. Questo meccanismo fa sì che nessun
partecipante sia frenato dalla paura di fare un’offerta troppo alta, cosa che invece
avviene nell’asta al primo prezzo.
8
17/11/2011
I “sellers”
Gli “auctioneers”
Il prezzo d’incanto, o base d’asta, è quello da cui
iniziano le offerte, ed è deciso dalla casa d’aste.
Solitamente è significativamente inferiore al prezzo
di stima. Il prezzo di riserva è stabilito dalla casa
d’aste in accordo con il venditore e viene
mantenuto segreto.
Il gallerista
Di norma, il prezzo d’incanto è inferiore al
prezzo di riserva. Ciò può sembrare
inefficiente,
dal
momento
che
sembrerebbe normale far iniziare l’asta dal
prezzo di riserva, dal momento che prima
la vendita non avrebbe luogo.
Il collezionista
La giustificazione è che partendo da un
basso prezzo iniziale la casa d’asta crede di
poter
innescare
un
meccanismo
competitivo che fa crescere le offerte.
I “bidders”
a) acquirente occasionale partecipa di rado alle aste ed è
interessato ad uno specifico acquisto o per uso personale
o per farne dono.
b) collezionista puro che non acquista l’opera per
rivenderla ma unicamente per possederla, spesso l’opera
va ad accrescere una collezione.
c) speculatore puro che acquista l’opera con l’intenzione
di rivenderla in tempi abbastanza brevi, nell’aspettativa di
un rialzo dei prezzi.
d) il gallerista che si approvvigiona delle opere in asta
operando in proprio, oppure agendo su mandato di un
cliente, per cui l’opera viene rivenduta immediatamente
dopo l’asta.
e) il museo che tramite il direttore o un delegato cerca di
arricchire la collezione ricorrendo ad acquisti in asta.
Christie’s
Arte impressionista e moderna
23 giugno 2009 - Evening Sale
45 lotti
LOT 3, SALE 7735,
LONDON, KING STREET
Joan Miró (1893-1983)
Mont-roig, le pont
ESTIMATE
£400,000 - £600,000
SOLD FOR 541.250 £
9
17/11/2011
Il tasso di rendimento reale
Lehman Brothers’ collapse
record for a single-artist auction
£111 million ($198 million) for 218 items
Acquistato nel 1947 a $ 84,000
(corrispondenti a meno di
$500,000 odierni)
Venduto da Sotheby’s NY nel
1987 a $59,300,000
(10% provvigione alla casa d’aste)
15-16 september
Tasso di rendimento reale nel
corso del periodo 1947-1987:
12% all’anno
“If you can't save money in the
bank, then preserve it in
formaldehyde is the message “
Pf = (1 + i)40 x Pi
(1 + i)40 = Pf/Pi
1 + i = 40√ Pf/Pi
i = 40√ Pf/Pi – 1
i = 12%
“Beautiful Inside My Head Forever” auction
Effetto Veblen
• L’attività di consumo è guidata da finalità essenzialmente dimostrative,
allo scopo di certificare lo status socio-economico (effettivo o fittizio)
dell’individuo (consumo vistoso; ozio vistoso i.e. Impegno in attività non
produttive)
• La domanda del consumatore per un determinato bene cresce, invece di
diminuire, al crescere del prezzo.
giugno
The Art Fairs
marzo
• Il prezzo elevato è considerato una qualità del bene perché ne
impedisce la diffusione in grandi numeri e, dunque, permette di segnalare
il proprio reddito mediante la semplice ostentazione del bene
dicembre
La Biennale di Venezia (giugno 2009)
10
17/11/2011
La domanda dei beni d’arte è
rappresentata da:
i) Istituzioni
La domanda d’arte
i) Sistema scolastico e formativo
i) Pubblico dei consumatori *
Richiamo di alcuni concetti fondamentali
UTILITA’: in termini economici l’utilità corrisponde alla capacità dei beni
di soddisfare un bisogno.
N.B. L’utilità non è una proprietà delle cose, ma una relazione che si
instaura fra cose e persone e dipende, oltre che dalle caratteristiche
delle cose, anche dalla condizione in cui si trovano le persone.
sazietà
UTILITA’ MARGINALE: utilità che il soggetto
riceve da ogni singola porzione aggiuntiva
consumata di un bene.
• PRINCIPIO DELLA PIENA RAZIONALITA’: l’arte è una forma di conoscenza che si
acquisisce non per via del ragionamento. L’homo œconomicus, perfetto
calcolatore che, date le scelte disponibili è in grado di massimizzare la propria
utilità individuale, in quest’ambito è più che mai una chimera.
• PRINCIPIO DELL’UTILITA’ MARGINALE DECRESCENTE: l’utilità marginale non
diminuisce con l’aumento del consumo, ma cresce. Becker e Stigler (1977) lo
racchiudono tra gli addictive good beni che accrescono il bisogno di consumo
con il consumo stesso).
es. l’acqua e i diamanti
UTILITA’ TOTALE: utilità complessiva che
deriva dal consumo di quantità via via
crescenti del bene (soddisfazione – sazietà –
disgusto).
Come si rapporta il bene “ARTE” con i tradizionali principi
dell’economia?
• L’UTILITA’ TOTALE del consumo d’arte (il desiderio di cultura) aumenta in
incrementi
decrescenti
disgusto
maniera più che proporzionale all’aumentare del consumo, (learning by
consuming):
“Quanta più buona musica un uomo ascolta, tanto più forte diverrà presumibilmente il
suo gusto per l’arte.” (A. Marshall, Principi di Economia, 1890)
VINCOLI
•
Limite di tempo (time consuming) !!
•
Vincolo di bilancio (dettato dal reddito disponibile)
11
17/11/2011
L’IMPORTANZA DELL’INTERAZIONE NEL
CONSUMO D’ARTE
LA LEGGE DELLA DOMANDA
La domanda individuale di un bene è la quantità del bene stesso che i compratori sono disposti
ad acquistare, ad un certo prezzo, ad un determinato momento.
I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA
•
•
•
•
Questo può far diventare la pendenza della domanda individuale d’arte positiva:
se il consumo di un bene diventa quasi obbligato, aumenta il suo prezzo di
riserva.
Se ciò avviene per un numero considerevole di individui un aumento del
consumo aggregato del bene si associa ad un aumento del suo prezzo di
domanda.
Prezzo del bene
Reddito del consumatore
Prezzo degli altri beni
Preferenze del consumatore
P
P
La quantità domandata del bene è
inversamente proporzionale al suo prezzo
o
o
Q
Richiamo di alcuni concetti fondamentali
La relazione tra P e Q domandata non è uguale per ogni bene. Per alcuni beni, la variazione
del P comporta una variazione significativa della Q domandata mentre, per altri beni,
variazioni anche importanti del P non ne modificano significativamente la domanda.
Lo strumento di misurazione del grado di reattività della D si chiama COEFFICIENTE DI
ELASTICITA’: esso indica il grado di reazione della D al variare di uno degli elementi che la
influenzano.
L’ELASTICITA’ della domanda di un bene rispetto al proprio prezzo è il rapporto tra la
variazione percentuale della Q domandata e quella del P (∆Q/ ∆P).
Beni secondari
es. caviale
Beni succedanei
es. burro
Beni necessari
es. pane
Q
I FATTORI ECONOMICI CHE INFLUENZANO
LA DOMANDA D’ARTE
COME INTERPRETARE L’INCLINAZIONE DELLA FUNZIONE DI DOMANDA
P
In presenza di interazione sociale la domanda di un bene d’arte aumenta: la
valutazione positiva degli altri individui suggerisce un aumento del consumo
(importanza delle mode).
Beni status symbol
es. Ferrari
PERSONALITA’ DELL’AUTORE DELL’OPERA
(soprattutto per l’arte contemporanea e gli
artisti “superstar”)
1)Attività di promozione svolta dai
galleristi
2)Fama dell’artista - esposizioni
precedenti - premi vinti
3)Valutazione dei critici
4)Morte dell’artista (può indurre a
comportamenti speculativi)
Q
D ELASTICA
D NEUTRALE
D RIGIDA
La Q domandata varia in Variaz. % della D uguale alla La Q domandata varia in
misura considerevole
variaz. % del P
misura meno che prop.
rispetto al P
D PERFETTAM. RIGIDA
Qualunque sia il P, la Q
domandata non cambia
QUALITA’ INTRINSECHE DELLA SINGOLA
OPERA
1)Prezzo dell’opera
determinato sulla base:
-delle dimensioni
-della tecnica di esecuzione
-dello stato di conservazione,
-dell’importanza dell’opera nell’ambito di
produzione dell’autore (es. un Picasso periodo
Blu, vale pi di un Picasso periodo Rosa)
2) Reddito dei potenziali acquirenti
3) Preferenze del consumatore
4) Tasso di rendimento degli
investimenti alternativi
12
17/11/2011
I FATTORI PSICOLOGICI CHE INFLUENZANO LA
DOMANDA D’ARTE
• bisogno di conoscenza, di creatività, di novità, di varietà;
• bisogno di emozionale (provare sensazioni forti);
• bisogno di identità (bisogno di riconoscersi parte di una comunità);
• bisogno di legittimazione culturale e sociale (identifica il soggetto quale persona
di cultura e dai gusti raffinati – soddisfa il bisogno dell’apparire;
• è un’attività altamente “time consuming”: implica elevati costi di attivazione
iniziali in termini di energie mentali e conoscenze acquisite necessarie a
“leggere” e ad apprezzare il prodotto artistico
• possiede la duplice natura di consumo e di investimento “learning by
consuming” o “cultivation of taste”: la soddisfazione che l’individuo trae dal
consumo d’arte dipende non solo dai livelli di consumo corrente, ma anche da
una misura dei gusti artistici acquisiti.
I FATTORI SOCIOLOGICI CHE INFLUENZANO LA
DOMANDA D’ARTE
Il consumo d’arte si caratterizza poi per gli effetti sul consumo individuale
indotti dal
• consumo passato personale (capitale individuale del consumatore;
conoscenza formale e informale, i.e. capitale culturale secondo Bourdieu);
• consumo dell’intera società (capitale sociale del consumatore; effetto
“gara di bellezza”).
‘[il consumatore] non desidera semplicemente quantità maggiori delle cose che è
abituato a consumare, ma qualità migliori: desidera cose più scelte, e cose che
soddisfino i nuovi bisogni che si sviluppano in lui’.
(A. Marshall)
Capire l’arte
(capitale individuale)
% di Italiani sopra i 6 anni che hanno fruito dei servizi
culturali per titolo di studi
Titolo di
studio
Musica
classica
laurea
25,4
44,2
diploma
13,7
media
6,4
elementare 2,9
Teatro Musei/
mostre
Cinema
Spett.
sportivi
Musica Discoteche
leggera
63,8
72,5
30,1
25,9
27,2
26,6
42,6
70,4
37,6
30,4
42,4
13,0
24,0
53,5
31,8
18,8
32,5
7,7
13,0
23,2
14,1
5,7
6,9
Fonte: Fuortes (2001)
Michelangelo Pistoletto, La venere degli stracci, 1967
13
17/11/2011
COSA EMERGE DAI DATI
L’analisi microeconometrica evidenzia alcune caratteristiche
fondamentali della domanda di intrattenimento.
1. la decisione se partecipare o meno ai consumi culturali
dipende criticamente dal livello di istruzione, il quale può
essere collegato al grado di frequentazione passata di forme di
espressione a contenuto artistico-culturale (learning by
consuming).
I distretti culturali
2. Trova riscontro nei dati l’ipotesi che la domanda sia attivata più
da caratteristiche socio-demografiche (sesso, età e condizione
matrimoniale) che dalla posizione reddituale. Ciò induce ad
ipotizzare una relativa rigidità della domanda di consumi
culturali rispetto al prezzo.
I fondamenti teorici dei distretti culturali
TIPOLOGIE DI DISTRETTI CULTURALI
Alfred Marshall (1890, 1919) è stato il primo ad attirare l’attenzione sull’industria
localizzata (industrial districts)
1. Libera diffusione di informazioni e di idee;
1. Rapida diffusione delle innovazioni tecniche e organizzative;
1. Sviluppo delle attività indotte nelle zone circostanti;
1. Riduzione dei costi unitari e un maggiore impiego delle macchine a seguito
dell’introduzione di ttrezzature altamente specializzate;
In letteratura si distinguono quattro tipi di Distretti Culturali (Santagata 2000):
a)
b)
c)
d)
Distretti Culturali Industriali;
Distretti Culturali Istituzionali;
Distretti Culturali Museali;
Distretti Culturali Metropolitani.
1. Creazione di un mercato stabile per la mano d’opera specializzata data l’elevata
concentrazione delle imprese
14
17/11/2011
IL DISTRETTO CULTURALE INDUSTRIALE
Distretto culturale industriale del cinema a Hollywood
Distretto culturale industriale del tessile a Prato
Distretto culturale industriale del vetro artistico a Murano
Distretto culturale industriale della ceramica di Ruta e Caltagirone
DISTRETTI CULTURALI ISTITUZIONALI
Le istituzioni pubbliche assegnano diritti di proprietà intellettuale e marchi ad
una ristretta area territoriale di produzione.
Le istituzioni pubbliche locali assistono le attività produttive attraverso servizi
finanziari, di marketing, di comunicazione e formazione professionale.
• Si crea un privilegio monopolistico: i property rights consentono un
aumento dei P e dei rendimenti, il che contribuisce ad una sostanziale
accumulazione di capitale;
• La protezione legale genera incentivi di modo che i produttori trovino il loro
tornaconto all’investimento a valorizzazione di prodotti che sono stati
selezionati attraverso una lunga tradizione culturale;
• La protezione legale e gli incentivi economici consentono un migliore
controllo del processo produttivo e distributivo, con un notevole aumento
della qualità dei prodotti.
I DISTRETTI CULTURALI METROPOLITANI
IL DISTRETTO MUSEALE
Portano nuova linfa alle comunità locali: contrastano il declino economico
industriale e tracciano una nuova immagine della città.
Anch’essi sono spesso il risultato di una politica pubblica. La progettazione è il
risultato di un’accurata pianificazione urbana. Si cura anche l’immagine
internazionale della città.
I distretti museali sono costruiti intorno ad una rete di Musei o ad una
Comunità artistica. Sono di solito localizzati in centri storici cittadini
dove la densità di musei e la loro massa critica crea effetti sistemici
positivi.
-Città d’arte, che sono caratterizzate da una presenza molto ricca di monumenti
storici, antiche tradizioni, palazzi, chiese e musei e sono maggiormente orientate
verso i distretti museali (es. Firenze, Roma).
-Città di cultura, non molto ricche di risorse artistiche ma è in grado di produrre
cultura con i suoi artisti, compositori e creativi (es. Milano).
Sono spesso il risultato di una politica pubblica: l’avvio non è dettato
dallo spirito imprenditoriale ma è di tipo istituzionale, rappresentato
dalla decisione presa dal comune.
15
17/11/2011
Hangar Bicocca
Arte e territorio
Land art
Dashanzi art District
http://www.798space.com/index_en.asp
Arte pubblica come strumento di
sensibilizzazione
Land Art (Earthworks, Earth Art) è
un movimento artistico nato negli
Stati Uniti attorno agli anni ’60.
L’obiettivo è quello di suscitare
l’attenzione del pubblico sulle
tematiche e sui problemi ambientali
attraverso interventi sul paesaggio.
Jorge Orta
- lightworks -
The geometric symbols the artists chose to project onto
the edifices and inside the caves are taken from the
Turkish kilim carpet motifs and tapestry woven over
centuries to reflect ancient cults and ancestral beliefs.
Themes of life, birth, marriage and fertility; spiritual life
and happiness; love and unison; and death, passed on
across generations forming the history and layers of the
Anatolian civilisations that have inhabited the troglodyte
villages find themselves re-inscribed temporarily onto the
surface and crevices of dwellings
Spiral Jetty (1970) Robert Smithson.
Great Salt Lake, Utah.
Imprints on the Andes, 1995
16
17/11/2011
Gelitin - Rabbit Somewhere, on a hillside in Artesina, Italy, lies
an enormous pink knitted bunny, on its side,
and with some of its insides coming out. The
rabbit has been on the hill since September and
now lies under snow, bits of pink peeking out.
The rabbit is the brainchild of Austrian artist
collective Gelitin, as well as many helpers and
crew, and is stuffed with straw. The rabbit is
expected to occupy its Piemonte site for the
next twenty years. Viewers are encouraged to
climb all over it. The rabbit, which looks as
though it had been dropped from a giant
aircraft, mouth wide open in pain and shock, is
200 feet in length and 20 in height. Gelitin is
keen on watching it decay over time. Before the
winter bits of grass had already started to push
their way up through the rabbit’s stitches.
NEW GENRE PUBLIC ART
Community Art
Maya Lyn’s Vietnam veterans Memorial
SVILUPPO DI UN SENSO DI COMUNITÀ E DI LUOGO: gli elementi storici o identitari
vengono solitamente inseriti nel progetti, nel tentativo di veicolare un senso
di appartenenza, sia nei luoghi, sia tra le persone.
MEZZO DI INTEGRAZIONE CULTURALE: la partecipazione dei progetti artistici
estende la partecipazione dei soggetti coinvolti anche a forme più ampie di
vita sociale nelle aree urbane.
STRUMENTO DI RIGENERAZIONE URBANA: porta all’attenzione del pubblico la
problematica delle aree urbane industriali e abitative dismesse favorendo
una loro riqualificazione.
Franz West, The Ego and the Id
Jochen Gerz, Salviamo la luna
The VVM's construction was funded entirely by private donations
(solicited from individual veterans); only its (public) placement on the
Washington Mall required Congressional approval.
17
17/11/2011
L’orrore della guerra nei disegni degli artisti
- Guerilla Art: Banksy -
Guerrilla Art
Camera-girl-5
RIASSUMENDO…
• La decisione di consumare o meno i beni d’arte dipende in modo cruciale
dall’istruzione, che a sua volta è collegata ad un processo di ‘learning by
consuming’.
• Le caratteristiche psicologiche, sociologiche e demografiche dell’individuo
risultano importanti nella spiegazione della domanda d’arte. Il fattore reddito
appare meno importante.
• L’elasticità della domanda di consumi culturali rispetto al prezzo è limitata.
•Il prodotto artistico è di natura duplice: è un bene necessario che, se
incanalato in determinate dinamiche socio-economiche assume le
caratteristiche di un bene di status.
The Free Gaza Art Festival
18
17/11/2011
‘Il prodotto artistico come
bene relazionale,
La sfera pubblica: da Aristotele ad
Habermas
Spazio pubblico non tanto come occupazione di suolo, quanto come riunione
di persone che usano la ragione per discutere e raggiungere conclusione.
-- Aristotele La Politica
-- John Stuart Mill On Liberty (1859)
-- Hanna Arendt Vita Activa. La condizione umana (1958)
-- Jürgen Habermas Teoria dell’agire comunicativo (1962)
Brueghel the Younger
“Schlaraffenland” (1569), Kunsthistorisches Museum
L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO (1)
Per William Stanley Jevons (1871) la musica era divertimento e serviva
essenzialmente come elemento di dis-trazione dal lavoro routinario:
L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO (2)
“Le rappresentazioni teatrali riescono a dissipare nella maggior parte della
gente la disposizione alla malinconia”
Adam Smith
“A tranquilizer of the mind”
“A general removal from its ordinary course of duties … causing it to forget ordinary
affairs and thoughts”
“Mentre nel consumo dei beni industriali, oltre un certo livello, la soddisfazione
degli individui tende a decrescere, nella fruizione della musica vale il principio
inverso: più la si ascolta, più la si apprezza”
Alfred Marshall
Per John Ruskin (1857) il lavoro operaio nelle fabbriche “uccide” il genio, la
componente inventiva umana che è nutrimento per la mente e piacere di vita
Per Thorstein Veblen (1904), il lavoro nelle fabbriche non avrebbe condotto solo ad
una standardizzazione delle vite, ma anche dei gusti (conformismo)
“L’arte rappresenta uno dei principi civilizzanti della società e, in quanto tale,
deve essere incoraggiata e sostenuta dallo Stato”
John M. Keynes
19
17/11/2011
LA LEGGE DI BAUMOL
ARTE COME ESTERNALITA’ POSITIVA
Come messo chiaramente il luce da Arthur Cecil Pigou in The Economics of
Welfare (1920), la presenza di esternalità (positive o negative) in economia
giustifica l’intervento dello Stato.
ESTERNALITA’ POSITIVE: il prodotto netto sociale di un bene o di un servizio
è maggiore di quello privato.
Nel lavoro del 1966, Performing Arts – The Economic Dilemma, W.J. Baumol e W.G.
Bowen dimostrano empiricamente che il settore dello spettacolo dal vivo è vittima
della c.d. “malattia dei costi (cost disease).
La spiegazione di questo fenomeno è da ricercarsi nella struttura produttiva del
settore stesso: nelle economie avanzate, i salari dei settori con produttività
stagnante seguono gli incrementi retributivi del resto dell’economia e, di
conseguenza, la crescita del costo unitario è maggiore che nei settori a
produttività crescente.
ESTERNALITA’ NEGATIVE: il prodotto netto sociale di un bene o di un
servizio è minore di quello privato.
LE RAGIONI ECONOMICHE DEL SUPPORTO
PUBBLICO
Il settore progressivo dell’economia, data la crescita della produttività,
può aumentare i salari pur mantenendo K il costo del lavoro per unità di
prodotto.
La crescita dei salari si ripercuote sul settore a produttività stagnante
(performing arts) in cui, non verificandosi un guadagno in termini di
produttività, si manifesta una crescita del costo unitario del
lavoro.
L’agricoltura e l’industria sono considerati settori progressivi, mentre i
settori dell’istruzione, delle attività dello spettacolo dal vivo rientrano
nella categoria delle attività stagnanti.
La ragione economica principale a giustificazione del supporto pubblico è dettata
dalla circostanza che l’arte è ritenuta un bene meritorio e un’esternalità positiva.
-fallimento allocativo: il carattere di bene pubblico e di esternalità conducono a
una sottoproduzione (o un sottoconsumo) dell’arte, se queste decisioni sono
affidate esclusivamente al settore privato. Il mercato del settore culturale si
allontana dalla situazione in cui il benessere della società è massimo.
-fallimento distributivo: la distribuzione dei redditi degli artisti è concentrata a
favore di pochi.
-fallimento informativo: assenza di criteri oggettivi su cui basare le valutazioni
del prodotto.
20
17/11/2011
Can voters judge on art?
- quale procedura decisionale Tibor Scitovsky (1959, 1972): pur sostenendo in altri settori il pr. della sovranità
del consumatore, ritiene che nel settore culturale lo Stato debba provvedere
direttamente al sostegno delle arti (per scongiurare l’effetto “miopia” del
singolo).
Can voters judge on art?
Discussione:
A favore: qualità elevata.
Contro: dispotismo illuminato? Obiettivi politico-propagandistici: l’arte riflette i
gusti del dittatore piuttosto che risolvere i fallimenti del mercato. Livelli
contenuti di varietà.
Bruno Frey (1995, 1999): ritiene che la decisione del sussidio alle arti debba
essere presa dai cittadini, attraverso il meccanismo referendario, che è il
principale istituto di democrazia diretta.
Discussione:
A favore: sono i cittadini a scegliere se, chi e cosa finanziare. Varietà elevata.
Contro: rischio di comportamenti tirannici da parte della maggioranza per
decidere su un tema dove la controcultura (la minoranza illuminata?) gioca un
ruolo fondamentale per la prosecuzione e lo sviluppo del dibattito.
Stato e pubblico sussidio (B.Frey “Muses and Markets”, 1999)
Tipologie di intervento
IMPORTANZA DELLA FORMA DI STATO
Stato autoritario
Stato democratico
-obiettivi
politico-propagandistici:
l’arte riflette i gusti del dittatore
piuttosto che risolvere i fallimenti del
mercato
-sono i cittadini a scegliere se, chi e
cosa finanziare)
INTERVENTO CENTRALIZZATO (pr. di sussidiarietà verticale)
vantaggio: trasmette un indirizzo unitario
svantaggio: limita l’informazione sulle caratteristiche specifiche del
mercato locale
INTERVENTO DECENTRALIZZATO (pr. di sussidiarietà orizzontale)
vantaggio: maggiore efficacia sul piano tecnico ed economico (l’ente
locale è più vicino agli operatori interessati)
svantaggio: esagerata attenzione ai meccanismi del consenso (voting).
Sponsorizzazione di quel bene d’arte che si espone a minori critiche da
parte dell’elettorato attivo
-livelli contenuti di qualità, varietà
elevata
-livelli contenuti di varietà, qualità
elevata
21
17/11/2011
Tilted Arc
Street art o atti di vandalismo?
- arte pubblica o barriera architettonica? -
- il caso di Bristol Councillor Gary Hopkins said:
"Ninety three per cent of people
said that they wanted this piece
kept, they might not give such an
overwhelming percentage in every
case be we think that where there is
a case of genuine artistic quality
that we actually want to keep it."
The elusive artist, who is from the
city, proved a hit with his recent
"Banksy vs Bristol Museum"
exhibition which attracted more
than 250,000 people.
In 1981, artist Richard Serra installs his sculpture Tilted
Arc, in Federal Plaza in New York City. It has been
commissioned by the Arts-in-Architecture program of
the U.S. General Services Administration, which
earmarks 0.5 % of a federal building's cost for artwork.
Tilted Arc is a curving wall of raw steel, 120 feet long
and 12 feet high, that carves the space of the Federal
Plaza in half. Those working in surrounding buildings
must circumvent its enormous bulk as they go through
the plaza. According to Serra, this is the point, "The
viewer becomes aware of himself and of his movement
through the plaza. As he moves, the sculpture changes.
Contraction and expansion of the sculpture result from
the viewer's movement."
The sculpture generates controversy as soon as it is
erected, and Judge Edward Re begins a letter-writing
campaign to have the $175,000 work removed.
IL CASO ITALIANO
Referendum popolare?
Four years later, William Diamond, regional administrator for the
GSA, decides to hold a public hearing to determine whether
Tilted Arc should be relocated. Estimates for the cost of
dismantling the work are $35,000, with an additional $50,000
estimated to erect it in another location. Richard Serra testifies
that the sculpture is site-specific, and that to remove it from its
site is to destroy it. If the sculpture is relocated, he will remove
his name from it.
The public hearing is held in March 1985. During the hearing, 122
people testify in favor of retaining the sculpture, and 58 testify in
favor of removing it. The art establishment -- artists, museum
curators, and art critics -- testify that Tilted Arc is a great work of
art. Those against the sculpture, for the most part people who
work at Federal Plaza, say that the sculpture interferes with
public use of the plaza. They also accuse it of attracting graffiti,
rats, and terrorists who might use it as a blasting wall for bombs.
The jury of five, chaired by William Diamond, vote 4-1 in favor of
removing the sculpture. Serra's appeal of the ruling fails. On
March 15, 1989, during the night, federal workers cut Tilted Arc
into three pieces, remove it from Federal Plaza, and cart it off to a
scrap-metal yard.
Tilted Arc, Richard Serra, 1981,
sculpture, steel, New York City
(destroyed). Photo © 1985 David
Aschkenas.
TOT
18-30a
31-50
50 e più
medie
diploma
laurea
Ricerca
med./scient
29,6
28,3
29,6
29,9
31,7
29,9
26,6
Cause
umanitarie
17,0
15,4
16,4
18,0
15,4
16,8
19,2
Cause
dell’infanzia
17,7
17,4
18,8
16,7
16,3
17,9
18,7
Cause sociali
nazionali
11,8
10,8
11,1
12,7
12,4
11,8
11,1
Difesa diritti
umani
6,1
6,3
6,0
6,1
5,4
5,9
7,3
Ambiente/
natura
3,8
4,3
4,1
3,4
2,9
3,8
4,8
Animali
5,8
8,5
6,0
5,0
5,7
5,9
5,6
Altre cause
8,2
9,0
8,1
8,1
10,3
7,8
6,8
TOT
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
Distribuzione % delle donazioni per causa. Fonte: Consodata 2004.
22