17/11/2011 Il branding “Un’affermazione esistenziale, una testimonianza di vita” Lo strano caso dello squalo da 12 milioni di dollari On Kawara Londra: vaso cinese venduto per 43 milioni di sterline Inizialmente valutato per 1,2 milioni di sterline, è stato infine venduto per la cifra record di 43 milioni di sterline, più 8,6 milioni di premio alla casa d’aste. LE DOMANDE DEL CORSO • Perché le opere di alcuni artisti contemporanei raggiungono quotazioni tanto elevate? • Il prodotto artistico è un bene di lusso o un bene necessario? • L’arte costituisce un buon investimento dal punto di vista economico? • Possiamo abbandonare l’arte al libero gioco di mercato? Se la risposta è no, quale ruolo deve svolgere lo Stato? • È auspicabile che gli elettori siano concessi poteri decisionali in campo artistico? 1 17/11/2011 Le case d’aste di brand L’artista I protagonisti Il collezionista Il gallerista I musei Le case d’aste Sotheby’s 34-35 New Bond Street London W1A 2AA Christie’s 20 Rockefeller Plaza New York, NY 10020 • L’ASCESA DEL MERCATO DELL’ARTE MODERNA Le gallerie di brand White Cube London. second site at 25–26 Mason's Yard, off Duke Street, St. James's L’Accademia delle Belle Arti, fondata a Parigi nel 1648 dietro autorizzazione governativa, vietava ai suoi membri di aprire una galleria e vendere le proprie opere. L’artista, proprio come l’aristocratico, che era il suo cliente ideale, doveva provare disprezzo per il denaro e lavorare per la gloria sua personale e quella della nazione. Verso l’ultimo quarto del 1800 il monopolio del Salone dell’Accademia quale unico luogo in cui si potevano vendere le opere d’arte fu progressivamente rimpiazzato da una forma di mercato di opere d’arte di tipo concorrenziale. Gli artisti incominciarono ad organizzarsi in piccoli Saloni (1863). Tale modifica nel sistema di vendita condusse ad un cambiamento anche nel sistema dei prezzi. A partire dai primi anni del 1900 i Saloni organizzati dagli artisti vennero gradualmente sostituiti da Saloni privati aperti da mercanti d’arte (galleristi). Pablo Picasso fu tra i primi artisti a servirsi di questo nuovo metodo di vendita (usava ritrarre i galleristi e i critici d’arte per ottenere i loro favori). 2 17/11/2011 • Andy Warhol “ART BUSINESSMEN” “ Salvador Dalì Impossibile trov are nel file la parte immagine con ID relazione rId2. “Tutto ciò che mi importa sono i soldi” Andy Wahrol “I wanted to be an Art Businessman or a Business Artist.” Jeff Koons “Business art is the step that comes after Art.” “I feel salesmen are on the front line of culture.” Damien Hirst “Cash. I just am not happy when I don’t have it.” “Art and money are inseparable.” “Market determines the value of art.” Dollar Sign, 1982 “I have a Fantasy about Money: I’m walking down the street and I hear somebody say – in a whisper – “There goes the richest person in the world.” Andy Warhol, 1975 Top Ten arte moderna e contemporanea (2008) Gli artisti. Chi sono/cosa fanno? Il Bureau of Labour Statistics degli Stati Uniti considera appartenente alla forza lavoro del settore artistico 11 categorie occupazionali: -architetti -direttori artistici -pittori -animatori -attori -produttori -ballerini e coreografi -musicisti e cantanti -annunciatori -scrittori -fotografi Fonte: Artprice 3 17/11/2011 Ripartizione all’interno della categoria L’OFFERTA DEL SETTORE Settori di impiego Jeff Koons (1955- ) "Art is really just communication of something and the more archetypal it is, the more communicative it is." -galleristi -case d’aste -case di distribuzione cinematografica o editoriale -web -e-commerce Creatività (artisti, scrittori, designer … ) Produzione e distribuzione culturale Record assoluto: Ballon flower (Magenta), Christie’s Londra. $ 25,752,051 -piattaforme computerizzate -cd-rom -dvd Record per la serie Popeye: Caterpillar chains, Sotheby’s NY. $5,250,000 Record per una porcellana: Michael Jackson and bubbles, Sotheby’s NY. $5,600,000 Infrastrutture per il consumo W. Santagata “Produrre cultura” Attività indotte (turismo, pubblicità, formazione) -industria turistica -industria alberghiera -formazione -insegnamento -pubblicità -comunicazione 4 17/11/2011 butterfly paintings Quando il nome rende l’opera Damien Hirst (1965- ) spot paintings photorealistic paintings For the love of God, 2007 £50,000,000 cabinet series The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living, 1992 $12,000,000 Hymn, 2000 £1,000,000 L’opera artistica diviene prodotto commerciale tank pieces spin paintings I GALLERISTI. Gli imprenditori della cultura Daniel-Henry Kahnweiler Pablo Picasso Leo Castelli Robert Rauschenberg Larry Gagosian Damien Hirst Pharmacy restaurant in Notting Hill Martini glasses estimated price tag of between £50 and £70; sold for £4,800 http://www.gagosian.com/ 5 17/11/2011 Salon des Refusés Jay Jopling Mark Quinn, Angel, 2008 Eduard Manet , Le Déjeuner sur l'Herbe, 1862-3 “This is the offer-you-can’t-refuse market.” Arne Glimcher, presidente della Pace Wildenstein J. Pierpont Morgan “It’s impossible to know how big the private art market is. … I would estimate that it’s two to three times the auction market.” Arne Glimcher, presidente PaceWildenstein NY “it’s very difficult to extrapolate overall sales, but I would expect the private market to be at least four if not five times as large.” Simon de Pury, presidente della Phillips de Pury “I can see the line of thinking—let’s see, if you have 3,000 galleries doing $10 million each—how $30 billion may be possible,. … There are several dozen galleries doing over $100 million each. I know because I’m one of them.” Paul Gray, direttore Richard Gray Gallery 6 17/11/2011 It is all about money (?) “The idea that we don’t pay attention to the market is naive. Everyone is interested in money,” “It’s just like any other market—it’s driven by crowds. Art is a pure market force in terms of economic theory. Value is given by what people are willing to pay.” “it happened last November when Andy Warhol’s Mao (1972) went for $17.4 million, I always found it funny. What are they clapping for? The artist? The buyer? The fact that something sold?" “Le opere d’arte, che rappresentano il più alto livello di produzione spirituale, incontreranno il favore della borghesia solo se verranno presentate come qualcosa in grado di generare direttamente ricchezza materiale” (Karl Marx) Il mercato dell’arte “With a few illustrious exceptions, seemingly designed to recall the ideal, painters and writers are deeply self-interested, calculating, obsessed with money and ready to do anything to succeed.” Pierre Bourdieu, 1986 Tom Eccles, executive director, Center for Curatorial Studies at Bard College Il mercato primario e il mercato secondario Proprio come avviene per la compravendita dei titoli finanziari, anche nell’arte é possibile distinguere tra mercato primario e secondario. • Il mercato primario (che in borsa concerne le nuove emissioni di titoli azionari e obbligazionari) tratta arte proveniente direttamente dall’artista, messa in vendita per la prima volta. Esso coinvolge artisti, i galleristi e i committenti diretti. • Il mercato secondario (che in borsa concerne la compravendita di titoli già emessi) è invece quello costituito dall’acquisto, la vendita e lo scambio tra collezionisti, galleristi e musei. Il mercato secondario è tradizionalmente il campo operativo delle case d’aste ed è anche quello nel quale i valori dell’opera tendono a consolidarsi e acquisire connotazioni di certezza e ufficialità. http://www.sothebys.com/help/buying_selling.html 7 17/11/2011 Fatturato vendite all’asta Classifica artisti 2007-2008 Prezzo e valore I CRITERI DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO DI UN’OPERA -dimensioni dell’opera; -tecnica di esecuzione; -stato di conservazione; -prezzi passati. Robert Rauschenberg Modalità di aggiudicazione del prezzo Michelangelo Pistoletto ASTA AL RIALZO (c.d. asta all’inglese): la vendita viene aggiudicata al miglior offerente, partendo dal prezzo minimo indicato dal venditore e nell’ambito dei limiti temporali dell’offerta. I FATTORI CHE INFLUENZANO LE ASTA AL RIBASSO (c.d. asta olandese): la vendita viene aggiudicata al miglior offerente, partendo dal prezzo massimo indicato dal venditore e nell’ambito dei limiti temporali dell’offerta. Spesso il banditore è una specie di orologio con lancetta che diminuisce il valore del bene fintanto che uno dei partecipanti preme il pulsante per aggiudicarselo. QUOTAZIONI DI UN ARTISTA -reputazione: presenza in collezioni, musei, biennale, premi vinti; -legame con il gallerista (Leo Castelli per Rauschenberg); -versatilità (opera in più campi delle arti visive): -importanza dell’opera nell’ambito della produttività dell’autore (Picasso periodo blu vale di più di un periodo rosa); -soggetto rappresentato ASTA SEGRETA al prezzo massimo: ogni interessato al bene offre, per iscritto, un prezzo massimo. Le offerte vengono raccolte, nei limiti temporali prefissati e rese pubbliche contemporaneamente, con l’aggiudicazione all’offerta più elevata. Jean Tinguely ASTA CON IL METODO “VICKREY”: la procedura è analoga a quella dell’asta al prezzo massimo, con la differenza che l’aggiudicazione va al miglior offerente, non per il prezzo da lui offerto, ma quello immediatamente inferiore al suo. Questo meccanismo fa sì che nessun partecipante sia frenato dalla paura di fare un’offerta troppo alta, cosa che invece avviene nell’asta al primo prezzo. 8 17/11/2011 I “sellers” Gli “auctioneers” Il prezzo d’incanto, o base d’asta, è quello da cui iniziano le offerte, ed è deciso dalla casa d’aste. Solitamente è significativamente inferiore al prezzo di stima. Il prezzo di riserva è stabilito dalla casa d’aste in accordo con il venditore e viene mantenuto segreto. Il gallerista Di norma, il prezzo d’incanto è inferiore al prezzo di riserva. Ciò può sembrare inefficiente, dal momento che sembrerebbe normale far iniziare l’asta dal prezzo di riserva, dal momento che prima la vendita non avrebbe luogo. Il collezionista La giustificazione è che partendo da un basso prezzo iniziale la casa d’asta crede di poter innescare un meccanismo competitivo che fa crescere le offerte. I “bidders” a) acquirente occasionale partecipa di rado alle aste ed è interessato ad uno specifico acquisto o per uso personale o per farne dono. b) collezionista puro che non acquista l’opera per rivenderla ma unicamente per possederla, spesso l’opera va ad accrescere una collezione. c) speculatore puro che acquista l’opera con l’intenzione di rivenderla in tempi abbastanza brevi, nell’aspettativa di un rialzo dei prezzi. d) il gallerista che si approvvigiona delle opere in asta operando in proprio, oppure agendo su mandato di un cliente, per cui l’opera viene rivenduta immediatamente dopo l’asta. e) il museo che tramite il direttore o un delegato cerca di arricchire la collezione ricorrendo ad acquisti in asta. Christie’s Arte impressionista e moderna 23 giugno 2009 - Evening Sale 45 lotti LOT 3, SALE 7735, LONDON, KING STREET Joan Miró (1893-1983) Mont-roig, le pont ESTIMATE £400,000 - £600,000 SOLD FOR 541.250 £ 9 17/11/2011 Il tasso di rendimento reale Lehman Brothers’ collapse record for a single-artist auction £111 million ($198 million) for 218 items Acquistato nel 1947 a $ 84,000 (corrispondenti a meno di $500,000 odierni) Venduto da Sotheby’s NY nel 1987 a $59,300,000 (10% provvigione alla casa d’aste) 15-16 september Tasso di rendimento reale nel corso del periodo 1947-1987: 12% all’anno “If you can't save money in the bank, then preserve it in formaldehyde is the message “ Pf = (1 + i)40 x Pi (1 + i)40 = Pf/Pi 1 + i = 40√ Pf/Pi i = 40√ Pf/Pi – 1 i = 12% “Beautiful Inside My Head Forever” auction Effetto Veblen • L’attività di consumo è guidata da finalità essenzialmente dimostrative, allo scopo di certificare lo status socio-economico (effettivo o fittizio) dell’individuo (consumo vistoso; ozio vistoso i.e. Impegno in attività non produttive) • La domanda del consumatore per un determinato bene cresce, invece di diminuire, al crescere del prezzo. giugno The Art Fairs marzo • Il prezzo elevato è considerato una qualità del bene perché ne impedisce la diffusione in grandi numeri e, dunque, permette di segnalare il proprio reddito mediante la semplice ostentazione del bene dicembre La Biennale di Venezia (giugno 2009) 10 17/11/2011 La domanda dei beni d’arte è rappresentata da: i) Istituzioni La domanda d’arte i) Sistema scolastico e formativo i) Pubblico dei consumatori * Richiamo di alcuni concetti fondamentali UTILITA’: in termini economici l’utilità corrisponde alla capacità dei beni di soddisfare un bisogno. N.B. L’utilità non è una proprietà delle cose, ma una relazione che si instaura fra cose e persone e dipende, oltre che dalle caratteristiche delle cose, anche dalla condizione in cui si trovano le persone. sazietà UTILITA’ MARGINALE: utilità che il soggetto riceve da ogni singola porzione aggiuntiva consumata di un bene. • PRINCIPIO DELLA PIENA RAZIONALITA’: l’arte è una forma di conoscenza che si acquisisce non per via del ragionamento. L’homo œconomicus, perfetto calcolatore che, date le scelte disponibili è in grado di massimizzare la propria utilità individuale, in quest’ambito è più che mai una chimera. • PRINCIPIO DELL’UTILITA’ MARGINALE DECRESCENTE: l’utilità marginale non diminuisce con l’aumento del consumo, ma cresce. Becker e Stigler (1977) lo racchiudono tra gli addictive good beni che accrescono il bisogno di consumo con il consumo stesso). es. l’acqua e i diamanti UTILITA’ TOTALE: utilità complessiva che deriva dal consumo di quantità via via crescenti del bene (soddisfazione – sazietà – disgusto). Come si rapporta il bene “ARTE” con i tradizionali principi dell’economia? • L’UTILITA’ TOTALE del consumo d’arte (il desiderio di cultura) aumenta in incrementi decrescenti disgusto maniera più che proporzionale all’aumentare del consumo, (learning by consuming): “Quanta più buona musica un uomo ascolta, tanto più forte diverrà presumibilmente il suo gusto per l’arte.” (A. Marshall, Principi di Economia, 1890) VINCOLI • Limite di tempo (time consuming) !! • Vincolo di bilancio (dettato dal reddito disponibile) 11 17/11/2011 L’IMPORTANZA DELL’INTERAZIONE NEL CONSUMO D’ARTE LA LEGGE DELLA DOMANDA La domanda individuale di un bene è la quantità del bene stesso che i compratori sono disposti ad acquistare, ad un certo prezzo, ad un determinato momento. I FATTORI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA • • • • Questo può far diventare la pendenza della domanda individuale d’arte positiva: se il consumo di un bene diventa quasi obbligato, aumenta il suo prezzo di riserva. Se ciò avviene per un numero considerevole di individui un aumento del consumo aggregato del bene si associa ad un aumento del suo prezzo di domanda. Prezzo del bene Reddito del consumatore Prezzo degli altri beni Preferenze del consumatore P P La quantità domandata del bene è inversamente proporzionale al suo prezzo o o Q Richiamo di alcuni concetti fondamentali La relazione tra P e Q domandata non è uguale per ogni bene. Per alcuni beni, la variazione del P comporta una variazione significativa della Q domandata mentre, per altri beni, variazioni anche importanti del P non ne modificano significativamente la domanda. Lo strumento di misurazione del grado di reattività della D si chiama COEFFICIENTE DI ELASTICITA’: esso indica il grado di reazione della D al variare di uno degli elementi che la influenzano. L’ELASTICITA’ della domanda di un bene rispetto al proprio prezzo è il rapporto tra la variazione percentuale della Q domandata e quella del P (∆Q/ ∆P). Beni secondari es. caviale Beni succedanei es. burro Beni necessari es. pane Q I FATTORI ECONOMICI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA D’ARTE COME INTERPRETARE L’INCLINAZIONE DELLA FUNZIONE DI DOMANDA P In presenza di interazione sociale la domanda di un bene d’arte aumenta: la valutazione positiva degli altri individui suggerisce un aumento del consumo (importanza delle mode). Beni status symbol es. Ferrari PERSONALITA’ DELL’AUTORE DELL’OPERA (soprattutto per l’arte contemporanea e gli artisti “superstar”) 1)Attività di promozione svolta dai galleristi 2)Fama dell’artista - esposizioni precedenti - premi vinti 3)Valutazione dei critici 4)Morte dell’artista (può indurre a comportamenti speculativi) Q D ELASTICA D NEUTRALE D RIGIDA La Q domandata varia in Variaz. % della D uguale alla La Q domandata varia in misura considerevole variaz. % del P misura meno che prop. rispetto al P D PERFETTAM. RIGIDA Qualunque sia il P, la Q domandata non cambia QUALITA’ INTRINSECHE DELLA SINGOLA OPERA 1)Prezzo dell’opera determinato sulla base: -delle dimensioni -della tecnica di esecuzione -dello stato di conservazione, -dell’importanza dell’opera nell’ambito di produzione dell’autore (es. un Picasso periodo Blu, vale pi di un Picasso periodo Rosa) 2) Reddito dei potenziali acquirenti 3) Preferenze del consumatore 4) Tasso di rendimento degli investimenti alternativi 12 17/11/2011 I FATTORI PSICOLOGICI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA D’ARTE • bisogno di conoscenza, di creatività, di novità, di varietà; • bisogno di emozionale (provare sensazioni forti); • bisogno di identità (bisogno di riconoscersi parte di una comunità); • bisogno di legittimazione culturale e sociale (identifica il soggetto quale persona di cultura e dai gusti raffinati – soddisfa il bisogno dell’apparire; • è un’attività altamente “time consuming”: implica elevati costi di attivazione iniziali in termini di energie mentali e conoscenze acquisite necessarie a “leggere” e ad apprezzare il prodotto artistico • possiede la duplice natura di consumo e di investimento “learning by consuming” o “cultivation of taste”: la soddisfazione che l’individuo trae dal consumo d’arte dipende non solo dai livelli di consumo corrente, ma anche da una misura dei gusti artistici acquisiti. I FATTORI SOCIOLOGICI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA D’ARTE Il consumo d’arte si caratterizza poi per gli effetti sul consumo individuale indotti dal • consumo passato personale (capitale individuale del consumatore; conoscenza formale e informale, i.e. capitale culturale secondo Bourdieu); • consumo dell’intera società (capitale sociale del consumatore; effetto “gara di bellezza”). ‘[il consumatore] non desidera semplicemente quantità maggiori delle cose che è abituato a consumare, ma qualità migliori: desidera cose più scelte, e cose che soddisfino i nuovi bisogni che si sviluppano in lui’. (A. Marshall) Capire l’arte (capitale individuale) % di Italiani sopra i 6 anni che hanno fruito dei servizi culturali per titolo di studi Titolo di studio Musica classica laurea 25,4 44,2 diploma 13,7 media 6,4 elementare 2,9 Teatro Musei/ mostre Cinema Spett. sportivi Musica Discoteche leggera 63,8 72,5 30,1 25,9 27,2 26,6 42,6 70,4 37,6 30,4 42,4 13,0 24,0 53,5 31,8 18,8 32,5 7,7 13,0 23,2 14,1 5,7 6,9 Fonte: Fuortes (2001) Michelangelo Pistoletto, La venere degli stracci, 1967 13 17/11/2011 COSA EMERGE DAI DATI L’analisi microeconometrica evidenzia alcune caratteristiche fondamentali della domanda di intrattenimento. 1. la decisione se partecipare o meno ai consumi culturali dipende criticamente dal livello di istruzione, il quale può essere collegato al grado di frequentazione passata di forme di espressione a contenuto artistico-culturale (learning by consuming). I distretti culturali 2. Trova riscontro nei dati l’ipotesi che la domanda sia attivata più da caratteristiche socio-demografiche (sesso, età e condizione matrimoniale) che dalla posizione reddituale. Ciò induce ad ipotizzare una relativa rigidità della domanda di consumi culturali rispetto al prezzo. I fondamenti teorici dei distretti culturali TIPOLOGIE DI DISTRETTI CULTURALI Alfred Marshall (1890, 1919) è stato il primo ad attirare l’attenzione sull’industria localizzata (industrial districts) 1. Libera diffusione di informazioni e di idee; 1. Rapida diffusione delle innovazioni tecniche e organizzative; 1. Sviluppo delle attività indotte nelle zone circostanti; 1. Riduzione dei costi unitari e un maggiore impiego delle macchine a seguito dell’introduzione di ttrezzature altamente specializzate; In letteratura si distinguono quattro tipi di Distretti Culturali (Santagata 2000): a) b) c) d) Distretti Culturali Industriali; Distretti Culturali Istituzionali; Distretti Culturali Museali; Distretti Culturali Metropolitani. 1. Creazione di un mercato stabile per la mano d’opera specializzata data l’elevata concentrazione delle imprese 14 17/11/2011 IL DISTRETTO CULTURALE INDUSTRIALE Distretto culturale industriale del cinema a Hollywood Distretto culturale industriale del tessile a Prato Distretto culturale industriale del vetro artistico a Murano Distretto culturale industriale della ceramica di Ruta e Caltagirone DISTRETTI CULTURALI ISTITUZIONALI Le istituzioni pubbliche assegnano diritti di proprietà intellettuale e marchi ad una ristretta area territoriale di produzione. Le istituzioni pubbliche locali assistono le attività produttive attraverso servizi finanziari, di marketing, di comunicazione e formazione professionale. • Si crea un privilegio monopolistico: i property rights consentono un aumento dei P e dei rendimenti, il che contribuisce ad una sostanziale accumulazione di capitale; • La protezione legale genera incentivi di modo che i produttori trovino il loro tornaconto all’investimento a valorizzazione di prodotti che sono stati selezionati attraverso una lunga tradizione culturale; • La protezione legale e gli incentivi economici consentono un migliore controllo del processo produttivo e distributivo, con un notevole aumento della qualità dei prodotti. I DISTRETTI CULTURALI METROPOLITANI IL DISTRETTO MUSEALE Portano nuova linfa alle comunità locali: contrastano il declino economico industriale e tracciano una nuova immagine della città. Anch’essi sono spesso il risultato di una politica pubblica. La progettazione è il risultato di un’accurata pianificazione urbana. Si cura anche l’immagine internazionale della città. I distretti museali sono costruiti intorno ad una rete di Musei o ad una Comunità artistica. Sono di solito localizzati in centri storici cittadini dove la densità di musei e la loro massa critica crea effetti sistemici positivi. -Città d’arte, che sono caratterizzate da una presenza molto ricca di monumenti storici, antiche tradizioni, palazzi, chiese e musei e sono maggiormente orientate verso i distretti museali (es. Firenze, Roma). -Città di cultura, non molto ricche di risorse artistiche ma è in grado di produrre cultura con i suoi artisti, compositori e creativi (es. Milano). Sono spesso il risultato di una politica pubblica: l’avvio non è dettato dallo spirito imprenditoriale ma è di tipo istituzionale, rappresentato dalla decisione presa dal comune. 15 17/11/2011 Hangar Bicocca Arte e territorio Land art Dashanzi art District http://www.798space.com/index_en.asp Arte pubblica come strumento di sensibilizzazione Land Art (Earthworks, Earth Art) è un movimento artistico nato negli Stati Uniti attorno agli anni ’60. L’obiettivo è quello di suscitare l’attenzione del pubblico sulle tematiche e sui problemi ambientali attraverso interventi sul paesaggio. Jorge Orta - lightworks - The geometric symbols the artists chose to project onto the edifices and inside the caves are taken from the Turkish kilim carpet motifs and tapestry woven over centuries to reflect ancient cults and ancestral beliefs. Themes of life, birth, marriage and fertility; spiritual life and happiness; love and unison; and death, passed on across generations forming the history and layers of the Anatolian civilisations that have inhabited the troglodyte villages find themselves re-inscribed temporarily onto the surface and crevices of dwellings Spiral Jetty (1970) Robert Smithson. Great Salt Lake, Utah. Imprints on the Andes, 1995 16 17/11/2011 Gelitin - Rabbit Somewhere, on a hillside in Artesina, Italy, lies an enormous pink knitted bunny, on its side, and with some of its insides coming out. The rabbit has been on the hill since September and now lies under snow, bits of pink peeking out. The rabbit is the brainchild of Austrian artist collective Gelitin, as well as many helpers and crew, and is stuffed with straw. The rabbit is expected to occupy its Piemonte site for the next twenty years. Viewers are encouraged to climb all over it. The rabbit, which looks as though it had been dropped from a giant aircraft, mouth wide open in pain and shock, is 200 feet in length and 20 in height. Gelitin is keen on watching it decay over time. Before the winter bits of grass had already started to push their way up through the rabbit’s stitches. NEW GENRE PUBLIC ART Community Art Maya Lyn’s Vietnam veterans Memorial SVILUPPO DI UN SENSO DI COMUNITÀ E DI LUOGO: gli elementi storici o identitari vengono solitamente inseriti nel progetti, nel tentativo di veicolare un senso di appartenenza, sia nei luoghi, sia tra le persone. MEZZO DI INTEGRAZIONE CULTURALE: la partecipazione dei progetti artistici estende la partecipazione dei soggetti coinvolti anche a forme più ampie di vita sociale nelle aree urbane. STRUMENTO DI RIGENERAZIONE URBANA: porta all’attenzione del pubblico la problematica delle aree urbane industriali e abitative dismesse favorendo una loro riqualificazione. Franz West, The Ego and the Id Jochen Gerz, Salviamo la luna The VVM's construction was funded entirely by private donations (solicited from individual veterans); only its (public) placement on the Washington Mall required Congressional approval. 17 17/11/2011 L’orrore della guerra nei disegni degli artisti - Guerilla Art: Banksy - Guerrilla Art Camera-girl-5 RIASSUMENDO… • La decisione di consumare o meno i beni d’arte dipende in modo cruciale dall’istruzione, che a sua volta è collegata ad un processo di ‘learning by consuming’. • Le caratteristiche psicologiche, sociologiche e demografiche dell’individuo risultano importanti nella spiegazione della domanda d’arte. Il fattore reddito appare meno importante. • L’elasticità della domanda di consumi culturali rispetto al prezzo è limitata. •Il prodotto artistico è di natura duplice: è un bene necessario che, se incanalato in determinate dinamiche socio-economiche assume le caratteristiche di un bene di status. The Free Gaza Art Festival 18 17/11/2011 ‘Il prodotto artistico come bene relazionale, La sfera pubblica: da Aristotele ad Habermas Spazio pubblico non tanto come occupazione di suolo, quanto come riunione di persone che usano la ragione per discutere e raggiungere conclusione. -- Aristotele La Politica -- John Stuart Mill On Liberty (1859) -- Hanna Arendt Vita Activa. La condizione umana (1958) -- Jürgen Habermas Teoria dell’agire comunicativo (1962) Brueghel the Younger “Schlaraffenland” (1569), Kunsthistorisches Museum L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO (1) Per William Stanley Jevons (1871) la musica era divertimento e serviva essenzialmente come elemento di dis-trazione dal lavoro routinario: L’ARTE NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO (2) “Le rappresentazioni teatrali riescono a dissipare nella maggior parte della gente la disposizione alla malinconia” Adam Smith “A tranquilizer of the mind” “A general removal from its ordinary course of duties … causing it to forget ordinary affairs and thoughts” “Mentre nel consumo dei beni industriali, oltre un certo livello, la soddisfazione degli individui tende a decrescere, nella fruizione della musica vale il principio inverso: più la si ascolta, più la si apprezza” Alfred Marshall Per John Ruskin (1857) il lavoro operaio nelle fabbriche “uccide” il genio, la componente inventiva umana che è nutrimento per la mente e piacere di vita Per Thorstein Veblen (1904), il lavoro nelle fabbriche non avrebbe condotto solo ad una standardizzazione delle vite, ma anche dei gusti (conformismo) “L’arte rappresenta uno dei principi civilizzanti della società e, in quanto tale, deve essere incoraggiata e sostenuta dallo Stato” John M. Keynes 19 17/11/2011 LA LEGGE DI BAUMOL ARTE COME ESTERNALITA’ POSITIVA Come messo chiaramente il luce da Arthur Cecil Pigou in The Economics of Welfare (1920), la presenza di esternalità (positive o negative) in economia giustifica l’intervento dello Stato. ESTERNALITA’ POSITIVE: il prodotto netto sociale di un bene o di un servizio è maggiore di quello privato. Nel lavoro del 1966, Performing Arts – The Economic Dilemma, W.J. Baumol e W.G. Bowen dimostrano empiricamente che il settore dello spettacolo dal vivo è vittima della c.d. “malattia dei costi (cost disease). La spiegazione di questo fenomeno è da ricercarsi nella struttura produttiva del settore stesso: nelle economie avanzate, i salari dei settori con produttività stagnante seguono gli incrementi retributivi del resto dell’economia e, di conseguenza, la crescita del costo unitario è maggiore che nei settori a produttività crescente. ESTERNALITA’ NEGATIVE: il prodotto netto sociale di un bene o di un servizio è minore di quello privato. LE RAGIONI ECONOMICHE DEL SUPPORTO PUBBLICO Il settore progressivo dell’economia, data la crescita della produttività, può aumentare i salari pur mantenendo K il costo del lavoro per unità di prodotto. La crescita dei salari si ripercuote sul settore a produttività stagnante (performing arts) in cui, non verificandosi un guadagno in termini di produttività, si manifesta una crescita del costo unitario del lavoro. L’agricoltura e l’industria sono considerati settori progressivi, mentre i settori dell’istruzione, delle attività dello spettacolo dal vivo rientrano nella categoria delle attività stagnanti. La ragione economica principale a giustificazione del supporto pubblico è dettata dalla circostanza che l’arte è ritenuta un bene meritorio e un’esternalità positiva. -fallimento allocativo: il carattere di bene pubblico e di esternalità conducono a una sottoproduzione (o un sottoconsumo) dell’arte, se queste decisioni sono affidate esclusivamente al settore privato. Il mercato del settore culturale si allontana dalla situazione in cui il benessere della società è massimo. -fallimento distributivo: la distribuzione dei redditi degli artisti è concentrata a favore di pochi. -fallimento informativo: assenza di criteri oggettivi su cui basare le valutazioni del prodotto. 20 17/11/2011 Can voters judge on art? - quale procedura decisionale Tibor Scitovsky (1959, 1972): pur sostenendo in altri settori il pr. della sovranità del consumatore, ritiene che nel settore culturale lo Stato debba provvedere direttamente al sostegno delle arti (per scongiurare l’effetto “miopia” del singolo). Can voters judge on art? Discussione: A favore: qualità elevata. Contro: dispotismo illuminato? Obiettivi politico-propagandistici: l’arte riflette i gusti del dittatore piuttosto che risolvere i fallimenti del mercato. Livelli contenuti di varietà. Bruno Frey (1995, 1999): ritiene che la decisione del sussidio alle arti debba essere presa dai cittadini, attraverso il meccanismo referendario, che è il principale istituto di democrazia diretta. Discussione: A favore: sono i cittadini a scegliere se, chi e cosa finanziare. Varietà elevata. Contro: rischio di comportamenti tirannici da parte della maggioranza per decidere su un tema dove la controcultura (la minoranza illuminata?) gioca un ruolo fondamentale per la prosecuzione e lo sviluppo del dibattito. Stato e pubblico sussidio (B.Frey “Muses and Markets”, 1999) Tipologie di intervento IMPORTANZA DELLA FORMA DI STATO Stato autoritario Stato democratico -obiettivi politico-propagandistici: l’arte riflette i gusti del dittatore piuttosto che risolvere i fallimenti del mercato -sono i cittadini a scegliere se, chi e cosa finanziare) INTERVENTO CENTRALIZZATO (pr. di sussidiarietà verticale) vantaggio: trasmette un indirizzo unitario svantaggio: limita l’informazione sulle caratteristiche specifiche del mercato locale INTERVENTO DECENTRALIZZATO (pr. di sussidiarietà orizzontale) vantaggio: maggiore efficacia sul piano tecnico ed economico (l’ente locale è più vicino agli operatori interessati) svantaggio: esagerata attenzione ai meccanismi del consenso (voting). Sponsorizzazione di quel bene d’arte che si espone a minori critiche da parte dell’elettorato attivo -livelli contenuti di qualità, varietà elevata -livelli contenuti di varietà, qualità elevata 21 17/11/2011 Tilted Arc Street art o atti di vandalismo? - arte pubblica o barriera architettonica? - - il caso di Bristol Councillor Gary Hopkins said: "Ninety three per cent of people said that they wanted this piece kept, they might not give such an overwhelming percentage in every case be we think that where there is a case of genuine artistic quality that we actually want to keep it." The elusive artist, who is from the city, proved a hit with his recent "Banksy vs Bristol Museum" exhibition which attracted more than 250,000 people. In 1981, artist Richard Serra installs his sculpture Tilted Arc, in Federal Plaza in New York City. It has been commissioned by the Arts-in-Architecture program of the U.S. General Services Administration, which earmarks 0.5 % of a federal building's cost for artwork. Tilted Arc is a curving wall of raw steel, 120 feet long and 12 feet high, that carves the space of the Federal Plaza in half. Those working in surrounding buildings must circumvent its enormous bulk as they go through the plaza. According to Serra, this is the point, "The viewer becomes aware of himself and of his movement through the plaza. As he moves, the sculpture changes. Contraction and expansion of the sculpture result from the viewer's movement." The sculpture generates controversy as soon as it is erected, and Judge Edward Re begins a letter-writing campaign to have the $175,000 work removed. IL CASO ITALIANO Referendum popolare? Four years later, William Diamond, regional administrator for the GSA, decides to hold a public hearing to determine whether Tilted Arc should be relocated. Estimates for the cost of dismantling the work are $35,000, with an additional $50,000 estimated to erect it in another location. Richard Serra testifies that the sculpture is site-specific, and that to remove it from its site is to destroy it. If the sculpture is relocated, he will remove his name from it. The public hearing is held in March 1985. During the hearing, 122 people testify in favor of retaining the sculpture, and 58 testify in favor of removing it. The art establishment -- artists, museum curators, and art critics -- testify that Tilted Arc is a great work of art. Those against the sculpture, for the most part people who work at Federal Plaza, say that the sculpture interferes with public use of the plaza. They also accuse it of attracting graffiti, rats, and terrorists who might use it as a blasting wall for bombs. The jury of five, chaired by William Diamond, vote 4-1 in favor of removing the sculpture. Serra's appeal of the ruling fails. On March 15, 1989, during the night, federal workers cut Tilted Arc into three pieces, remove it from Federal Plaza, and cart it off to a scrap-metal yard. Tilted Arc, Richard Serra, 1981, sculpture, steel, New York City (destroyed). Photo © 1985 David Aschkenas. TOT 18-30a 31-50 50 e più medie diploma laurea Ricerca med./scient 29,6 28,3 29,6 29,9 31,7 29,9 26,6 Cause umanitarie 17,0 15,4 16,4 18,0 15,4 16,8 19,2 Cause dell’infanzia 17,7 17,4 18,8 16,7 16,3 17,9 18,7 Cause sociali nazionali 11,8 10,8 11,1 12,7 12,4 11,8 11,1 Difesa diritti umani 6,1 6,3 6,0 6,1 5,4 5,9 7,3 Ambiente/ natura 3,8 4,3 4,1 3,4 2,9 3,8 4,8 Animali 5,8 8,5 6,0 5,0 5,7 5,9 5,6 Altre cause 8,2 9,0 8,1 8,1 10,3 7,8 6,8 TOT 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Distribuzione % delle donazioni per causa. Fonte: Consodata 2004. 22