Cronologia storia contemporanea 1

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A.A. 2011-2012
CORSO DI
STORIA CONTEMPORANEA
(Prof. Federico PAOLINI)
Guida allo studio
1
ALLE ORIGINI DELLA STORIA CONTEMPORANEA
1. CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI
- 750 milioni a metà Settecento; 2 miliardi nel 1930; 4 miliardi nel 1975; 7
miliardi oggi
- TRANSIZIONE DEMOGRAFICA: diminuzione della mortalità infantile e
aumento della speranza di vita.
CAUSE: progressi della medicina (aspirina nel 1899 e penicillina nel 1945),
parto assistito, persecuzione giuridica dell’infanticidio.
SUPERAMENTO DEL LIMITE MALTHUSIANO. Thomas Malthus
aveva teorizzato nel Saggio sul principio della popolazione del 1798
l’impossibilità di avere risorse disponibili per tutti in quanto la popolazione
cresceva con una progressione geometrica, mentre la produzione alimentare
con una matematica. I progressi scientifici e tecnologici hanno invece
permesso di superare questo limite e ciò ha favorito un rapido aumento
della popolazione.
Miglioramento condizioni igieniche (ambiente delle città: fognature e
acquedotti), miglioramento delle tecniche di conservazione dei cibi,
miglioramento dei trasporti.
GEOGRAFIA DELLA TRANSIZIONE: prima Europa, poi Stati Uniti e
colonie oceaniche, America Latina, Asia, infine Africa dove non è ancora
conclusa ed è in atto.
CONSEGUENZE: aumento della vita media (35 anni nel Settecento, 49
anni nel primo Novecento, 67 anni Cinquanta, 80 oggi); SPOSTAMENTI
DI MASSA-MIGRAZIONI: 1) emigrazione europea verso prime colonie
dell’America; 2) tratta degli schiavi fra XVI e XIX secolo 50 milioni e 10
milioni di morti; 3) deportazioni di massa (armeni e greci dalla Turchia,
contadini kulaki da Stalin, ebrei da Hitler, musulmani dall’India al
Pakistan); 4) colonie di popolamento (africa magrebina, asia, india,
sudafrica); 5) emigrazione transoceanica (irlandesi nel 1846-1851, oltre 50
milioni di europei dal 1845 al 1930; 6) migrazioni SUD-NORD sia interne
che esterne dopo 1945
2. CAMBIAMENTI NELLO SPAZIO
- A fine Settecento popolate solo Europa e Asia. Nelle Americhe solamente il
2% della popolazione mondiale
- Popolamento dei continenti con colonizzazione europea
- Aumento della popolazione sempre più veloce nel Novecento con
rivoluzione verde, esplosione demografica in Asia e America Latina
- Migrazione dalle campagne alle città, oggi per la prima volta più
popolazione nelle città che in campagne. Crescita delle aree urbane e delle
grandi città: nel 1800 nessuna città arrivava a 1 milione, nel ‘900 due
milioni a Londra, Parigi, Berlino e New York, oggi più di 100 città sopra 2
2
milioni e megalopoli sopra i 15 milioni Rio e San Paolo, Londra, Città del
Messico, Tokyo, Pechino….
LE ORIGINI DELLA STORIA CONTEMPORANEA:
LE TRE RIVOLUZIONI
1) RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: la definizione indica il rapido
passaggio dalla manifattura alla fabbrica capitalistica
- Prima rivoluzione in Inghilterra alla fine del XVIII secolo
- Seconda rivoluzione in Europa e Usa nell’800
- CARATTERI DELLA RIVOLUZIONE: 1) INDUSTRIA: sviluppo
dell’industria tessile (leggera), applicazione della macchina a vapore di
James Watt alla lavorazione del cotone. Da qui sviluppo industria
siderurgica e altri settori pesanti; 2) fabbriche si trasferiscono dalle
campagne alle città, in grado di alloggiare masse di lavoratori; 3) ruolo
dell’iniziativa privata e utilizzo di lavoratori non specializzati che
sostituiscono gli artigiani
- Perché in Inghilterra 1) innovazione tecnologica (ma vi era anche altrove);
2) ruole delle enclosures, recinzione dei campi con sensibile aumento della
produttività e trasferimento dei contadini nelle città; 3) politica economica
dello Stato che aumentò i dazi e favorì la produzione interna; 4) ruolo della
Gran Bretagna nel colonialismo
- CONSEGUENZE: la radicale trasformazione della società. 1) nascita della
classe operaia: non un CETO (ovvero definito sulla base della condizione
economica), ma una CLASSE definita dalla sua COLLOCAZIONE nel
processo produttivo, mobile nel tempo. Ruolo delle donne e dei minori; 2)
peggioramento delle condizioni di lavoro (sedici ore) e di vita nei nuovi
quartieri delle città privi di ogni tipo di servizio; 3) per la prima volta il
lavoro viene irregimentato nei tempi e nei luoghi; 4) disgregamento della
società tradizionale e fenomeno del luddismo.
2) RIVOLUZIONE FRANCESE: evento PERIODIZZANTE perché: 1)
affermazione dei diritti civili: libertà, uguaglianza, fratellanza; 2) idea di
NAZIONE e di STATO LIBERALE basato sulla separazione dei poteri e
sulla rappresentanza dei cittadini; 3) concezione laica dello Stato; 4)
formazione di una opinione pubblica che si esprime per mezzo di giornali e
associazioni (antesignane dei partiti moderni); 5) progressi del diritto in età
napoleonica con i nuovi codici.
EVENTI:
- Problemi finanziari, per i quali vennero convocati nel 1789 gli Stati generali
da Luigi XVI: non venivano convocati dal 1614. Nobiltà e clero contrari a
rinuncia a privilegi per aiutare lo Stato, Terzo Stato contro le forti
disuguaglianze.
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- Presentazione dei Cahiers de doleances e richiesta del voto per teste e non
per Stato.
- Di fronte a resistenza del Re, il 9 luglio il Terzo stato si proclamò
ASSEMBLEA COSTITUENTE per riforma dello Stato sulla base
dell’uguaglianza giuridica
- Il popolo sostenne il Terzo stato e il 14 luglio conquistò la Bastiglia
- 4 agosto l’Assemblea nazionale stabilì l’abolizione del sistema feudale
- Il 26 agosto venne approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei
cittadini: diritti di libertà personale, di stampa, di opinione, di uguaglianza
- 1791: promulgazione della Costituzione: monarchia costituzionale con
potere esecutivo al Sovrano, legislativo ad una Camera eletta dal popolo
(cittadini maschi attivi, con un censo elevato). Formazione di una destra e di
una sinistra, indicate così in base alla collocazione nell’emiciclo. Vendita
dei beni della Chiesa e promulgazione della Costituzione civile del clero
che doveva quindi ubbidire alle leggi dello stato e non a quelle di Roma.
- 1792: dopo scoppio della guerra con Austria, alleanza di sanculotti
(artigiani, lavoratori) con i giacobini (borghesia rivoluzionaria)
Robespierre, Danton e Marat, deposizione del re e suo ghigliottinamento nel
1793. Proclamazione della Repubblica il 21 settembre 1792. Nuova
Costituzione del 1793 mai applicata: diritto al lavoro, alla sussistenza per i
poveri, all’istruzione, elettorato passivo e attivo a tutti i maschi.
- 1793-1794 REGIME DEL TERRORE: giacobini contro tutti coloro che
erano sospettati di essere contro la Rivoluzione (50.000 morti). Finisce con
esecuzione di Robespierre: fine dell’alleanza fra classe popolare e ceti
borghesi.
- 1795-1799 DIRETTORIO: nuova costituzione del 1795 con obiettivo di
ripristinare ordine borghese e di preservare la rivoluzione dalla
restaurazione (fine Ancien regime) sostenuta da Prussia, Austria, Papato.
Costituzione 1795: ai diritti vengono affiancati i doveri (osservanza delle
leggi, rispetto della proprietà, doveri etici), la nozione di CITTADINO è
ristretta con la richiesta di un censo (si può essere elettori essendo alfabeti e
avendo un lavoro), sistema BICAMERALE con Consiglio degli anziani e
uno dei Cinquecento, potere esecutivo a un Direttorio di 5 membri.
- EPOCA NAPOLEONICA: dal colpo di Stato del 9 novembre 1799 al 1815.
Epoca caratterizzata dall’espansionismo militare (territorio francese era
raddoppiato) arrestato dalle sconfitte della campagna di Russia nel 1812 e
dalla sconfitta di Waterloo nel giugno 1815. Innovazioni: abolizione della
religione di stato (1801), esproprio dei beni ecclesiastici, esportazione dei
principi liberal-borghesi in Europa, istituzione di enti di alta cultura come
l’Ecole normale di Parigi, stato governato da una burocrazia amministrativa
qualificata, CODICE CIVILE del 1804 dove si afferma uguaglianza
giuridica, diritti personali, matrimonio civile e divorzio pur con il
mantenimento dei principi autoritari (famiglia concepita come un
organismo autoritario dominata dall’uomo, dal padre di famiglia).
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3) INDIPENDENZA DELL’AMERICA LATINA E RIVOLUZIONE
AMERICANA
- Le guerre napoleoniche, indebolendo le potenze coloniali storiche (Spagna
e Portogallo), favorì la ribellione delle Colonie dell’America latina: nel
1811 fu proclamata indipendenza Paraguay, 1816 Argentina, 1818 Cile,
1819 costituzione degli Stati Uniti di Colombia (Venezuela, Colombia ed
Ecuador sotto presidenza Simon Bolivar), 1824 Perù, 1825 Repubblica di
Bolivia, 1828 Uruguay. Rivolte guidate dai creoli: bianchi discendenti dei
colonizzatori, elite locale rispetto agli indios, meticci e schiavi neri. Senza
conflitti sociali ad eccezione di:
- Messico, Guatemala, Salvador, Honduras e Nicaragua indipendenti nel
1821 dove vi furono conflitti sociali generati dalla tensione fra i creoli e gli
indios, largamente maggioritari nei paesi
- Ruolo degli USA che nel 1823 affermarono la cosiddetta dottrina Monroe:
non interferenza in Europa purchè gli stati europei rimanessero fuori dalle
vicende americane
- Caratteristica: all’indipendenza non seguì un consolidamente istituzionale e
sociale
- STATI UNITI: nel 1776 i 13 stati della costa atlantica dichiararono
l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Motivi: rigido controllo sull’economia
e i commerci (obbligo di commercio con la madrepatria), divieto di
espansione verso i monti Appalachi, introduzione di nuove tasse con la
legge sulla stampa. Inizio della rivoluzione: occupazione militare di Boston
e Tea Party contro la riconferma dell’obbligo di commercio con la sola
madrepatria. Nel 1774 fu decisa la sospensione del commercio con la Gran
Bretagna e il re Giorgio III dichiarò le colonie ribelli (1776). Nel 1776
iniziò il conflitto armato. Il 4 luglio 1776 Dichiarazione di indipendenza
dove fu affermato il diritto alla resistenza politica e i diritti dell’uomo (alla
vita, alla libertà e al perseguimento della libertà). Conflitto armato dal 1777
al 1781 quando i britannici furono sconfitti a Yorktown. Nel 1783 il trattato
di Versailles riconobbe l’indipendenza americana.
Costruzione dello Stato: 1) espansione verso ovest: guerra alla natura, mito
della frontiera (pionieri), guerra con i pellerossa (inferiorità e assenza dei
diritti dei selvaggi nativi); 2) espansione verso Sud con annessione Texas,
Nuovo Messico e California; 3) espansione a nord con acquisto dell’Alaska
dalla Russia.
DIVERSITÀ fra Nord e Sud: 1) Nord caratterizzato da crescita demografica
e urbana, commercio, industrie; 2) Sud, agricoltura con grandi piantagioni
di cotone e di tabacco con impiego degli schiavi.
ORIENTAMENTI POLITICI: 1) federalista di Alexander Hamilton,
espressione della borghesia industriale, favorevole ad un forte potere
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centrale poi sostituito da Partito democratico nel 1828; 2) repubblicano
(1854), poteri autonomi degli stati, ideologia individualista e liberista
SIGNIFICATI DI RIVOLUZIONE
1) Ribellione: azione politica contro l’ordine costituito
2) Rivolta: rovesciare l’ordine gerarchico
3) Dopo rivoluzione francese. RIVOLUZIONE: volontà di instaurare un
nuovo ordine, considerato un progresso rispetto al passato.
CONTRORIVOLUZIONE: idea di un ritorno al passato
4) Nuovo concetto della storia: non più come un ciclo di corsi e ricorsi in cui
era considerata naturale la distinzione fra ricchi e poveri, ma idea della
storia che si muove verso il futuro
L’ASCESA DEL LIBERALISMO
L’età della RESTAURAZIONE: dal congresso di Vienna del 1815 alla
rivoluzione del luglio 1830.
Fu PARZIALE perché 1) la libertà e la proprietà erano ormai considerati come
diritti dell’individuo (anche se difesa dipendeva dalla volontà del sovrano); 2)
l’economia era ormai influenzata dalla rivoluzione industriale; 3) novità
culturali, giuridiche affermatesi con la Rivoluzione francese e diffuse da
Napoleone si erano ormai radicate in Europa.
CONGRESSO DI VIENNA (novembre 1814 al giugno 1815):
- Austria, Inghilterra, Prussia, Russia, Francia: principi di legittimità e di
salvaguardia dell’ordine internazionale
- Reinsediamento delle monarchie: Borbone in Francia (Luigi XVII) e in
Spagna (Ferdinando VII), Braganza in Portogallo
- Gran Bretagna: Malta, isole Ionie, colonia del Capo in Sudafrica e Ceylon
(oggi Sri Lanka) nell’Oceano indiano
- Russia: Polonia, Bessarabia (fra Moldavia e Ucraina), Finlandia
- Svezia: perse Finlandia e acquisì Norvegia
- Prussia: Sassonia, Ruhr con predominio su stati tedeschi ridotti di numero
(da 360 a 39)
- Austria: perse il Belgio, ma acquistò Veneto formando Lombardo-Veneto e
rafforzò egemonia su Italia controllando i ducati di Parma-Piacenza e
Modena-Reggio
- Italia: Stato pontificio ricostituito al pari di quello delle Due Sicilie
restituito ai Borboni: non furono restaurate le Repubbliche di Genova
(Piemonte), Lucca (Granducato di Toscana) e Venezia (Lombardo Veneto)
- Santa Alleanza: nel 1815 fra Russia, Austria, Prussia, Francia, santa perché
fondamenti della società giudicati di tipo divino
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- Quadruplice alleanza: Russia, Austria, Prussia e Inghilterra, per
ridimensionmento potenza francese
- Concerto delle potenze europee: ovvero gestione dei rapporti internazionali
LE PRIME RIVOLUZIONI EUROPEE
1820-1821: obiettivo di affermare i principi liberali, ottenere Costituzione e
intreccio con desiderio di indipendenza. Il sostrato culturale è rappresentanto
dal romanticismo, dal liberalismo e dal nazionalismo.
- SPAGNA: nel gennaio 1820 sollevazione dei militari che ottengono la
Costituzione di Cadice; costituzione analoga ottengono il Portogallo e il
regno delle Due Sicilie (pronunciamento militare a Napoli)
- Regno di Sardegna: marzo 1821, abdicazione Vittorio Emanuele I e
costituzione concessa da reggente Carlo Alberto
- Rivoluzione represse fra 1821 e 1823
- Tentativo rivoluzionario anche in Russia nel dicembre 1825, detto motto dei
decabristi: ufficiali dell’esercito che chiedevano una svolta in senso
costituzionale
- Unico tentativo di successo: la rivolta Grecia contro i turchi con
proclamazione dell’indipendenza nel 1822 da Alessandro Ypsilanti: guerra
risolta nel 1829 con guerra navale sostenuta da Francia e Inghilterra con
Turchia costretta alla pace di Adrianopoli. La corona della Grecia fu
affidata a Ottone I di Baviera. La pace di Adrianopoli causò anche
l’indipendenza della Serbia e dei principati di Moldavia e Valacchia
(dall’unione nascerà la Romania).
- 1830-1831: iniziano in Francia dove alta borghesia, intellettuali e
aristocratici liberali difesero il liberalismo moderato dal tentativo di Carlo X
di restaurare l’Ancien regime. Carlo X fu sostituito da Luigi Filippo
d’Orleans definito «re dei francesi per volontà della nazione».
COMPROMESSO fra gli ideali della rivoluzione, interessi dei ceti borghesi
e principi monarchici ebbe come conseguenza la promulgazione di una
nuova Costituzione: libertà di stampa e religiosa, religione cattolico non più
religione di stato, bandiera tricolore al posto della borbonica, riforma
dell’istruzione primaria del 1833 con istituzione scuola elementare maschile
in cui insegnamento affidato a un maestro e non più al parroco. Secondo
alcuni storici la rivoluzione del 1789 si sarebbe chiusa proprio nel 1830
dando vita ad uno stato liberale che ridimensionava i poteri della Corona.
Sviluppo economico ed espansione coloniale.
- BELGIO: nell’agosto 1830 insorse contro il dominio dell’Olanda
protestante e si rese indipendente, regno affidato a Leopoldo di Sassonia
Coburgo. Costituzione 1831 avanzata: istituzione 2 Camere, indipendenza
Stato Chiesa, libertà di stampa, associazione e culto
- POLONIA: novembre 1830, tentativo di indipendenza finito nel 1831.
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- ITALIA: insurrezione di inizio 1831 nei ducati di Modena e Parma e nelle
Legazioni pontificie. Mancato appoggio del duca di Modena Francesco IV,
arresto di Ciro Menotti e fine dei moti. Crisi della Carboneria e innovazioni
della Giovine Italia di Giuseppe Mazzini: programma politico non più
segreto ma pubblico; ruolo del POPOLO inteso come insieme di chi
condivideva il progetto democratico e nazionale (attenzione verso i ceti
artigianali, ma contrario a socialismo e comunismo). Nel 1837, a Londra
Mazzini fonda L’Unione degli operai italiani.
- INGHILTERRA DELLE DUE NAZIONI
RIFORME LIBERALI: 1825 abolizione dei Combination Acts (1799-1800)
permettendo la costituzione associazioni operaie da cui deriveranno le
Trade Unions; 1829 vennero ricosciuti i diritti dei cattolici parificati a quelli
dei protestanti; 1832 riforma elettorale con aumento degli elettori,
abolizione schiavitù nelle colonie.
Società inglese nettamente divisa fra proletari e capitalisti, per questo si
parlava di DUE NAZIONI.
Dal 1838 al 1848 si sviluppò il movimento del CARTISMO che prendeva il
nome dalla CARTA DEL POPOLO del 1838 in cui si chiedeva: 1) suffragio
universale maschile; 2)voto segreto; 3) rinnovo annuale della Camera
elettica; 4) retribuzione dei deputati per renderli più indipendenti; 5)
abolizione dei limiti di censo; 6) circoscrizioni elettorali per equilibrare
rappresentanza città e campagne. Nel 1846 furono abolite le Corn Laws,
situazione caratterizzata da rivendicazioni di ordine economico piuttosto
che politico.
LIBERALISMO
- Nel Medioevo LIBERALE indicava un’attività di uomini liberi
- L’aggettivo LIBERAL fu usato dal movimento spagnolo del 1812 per
affermare l’autonomia dalla Francia
- Una prima origine si rintraccia nelle lotte per la libertà di coscienza e di
opinione nell’Inghilterra del 600, quando Locke si battè per i diritti del
cittadino
- L’elaborazione del significato di LIBERALISMO si ha fra la rivoluzione
francese e il 1848 quando assunse questo significato: libertà del singolo di
esprimere idee, associarsi, avere proprietà, libertà dell’INDIVIDUO di
fronte all’invadenza di un potere assoluto. Teorici: Benjamin Constant e
John Stuart Mill (Sulla libertà, 1859): l’unico limite alla libertà era la
salvaguardia della libertà degli altri.
- In un primo momento il liberalismo si afferma sotto forma del
GIUSNATURALISMO, ovvero della difesa delle libertà naturali: sicurezza
personale, uguaglianza di fronte alla legge, di espressione, di proprietà…
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- In un secondo momento queste idee danno vito allo STATO LIBERALE,
ovvero uno STATO DI DIRITTO dove il potere non è assoluto ma è
sottoposto ad una legge condivisa: solitamente questa legge è rappresentata
dalla COSTITUZIONE e le leggi sono elaborate da un Parlamento eletto.
Uno dei principi fondamentali, sarà quello della libertà di stampa.
- NEMICI DEL LIBERALISMO: la Chiesa in quanto il liberalismo
contestava il potere temporale del clero; il Movimento operaio che
considera il liberalismo un movimento in difesa dei ceti borghesi. Dalla
seconda metà dell’Ottocento il liberalismo mette in atto un compromesso
con le forze conservatrici per attenuare la forza crescente dei movimenti
democratici e socialisti
MOVIMENTI NAZIONALI E MOBILITÀ SOCIALE
NAZIONE: il complesso degli individui legati fra loro da una serie di elementi
comuni quali la lingua, la storia, la cultura, gli interessi economici e
politici…Secondo molti la nazione è una costruzione delle elite dirigente e non
preesiste allo Stato.
STATI NAZIONE in Europa: Francia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo,
Paesi Bassi, Danimarca e Svezia.
Dal 1830: Belgio, Germania, stati che ottengono l’indipendenza dall’impero
ottomano (Serbia, Grecia, Romania, Bulgari).
Nel Novecento: Albania, Ungheria, Norvegia.
Rivendicazioni nazionali si sviluppano sulla base della lingua: Irlanda con
creazione Lega gaelica nel 1893; Paesi Baschi con neologismo di Euskadi;
movimento sionista-lingua ebraica moderna (Theodor Herzl), Gandhi e l’uso
dell’hindi.
NAZIONALISMO: ideologica che mirava ad acquisire il consenso delle masse
affermando la superiorità di una nazione sulle altre.
RIVOLUZIONI
NAZIONALE)
DEL
1848
(COLLEGATE
A
QUESTIONE
- Segnano l’entrata nell’agone politico dei democratici e dei socialisti
- Inizia nel gennaio a Palermo e spinge Ferdinando II a promulgare una
Costituzione
- Costituzioni vengono emanate in Toscana, Piemonte, Stato della Chiesa
- La rivoluzione si estende a Parigi dove viene rovesciato il re Luigi Filippo e
proclamata la Repubblica, poi a Vienna, Budapest, Venezia, Milano, Praga,
Berlino
- Cause: mancato accoglimento delle richieste di riforme o delle aspirazioni
nazionali; crisi economica iniziata con cattivi raccolti del 1845-1846.
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ITALIA: elaborazione di soluzioni politiche. 1) Vincenzo Gioberti, Del
primato morale e civile degli Italiani, Papato come unità intorno alla quale
costruire una Confederazione di stati (neoguelfismo); 2) Mazzini, soluzione
unitaria e repubblicana; 3) Carlo Cattaneo, federalismo e regionalismo; 4)
Moderati, ruolo guida del Piemonte, regno più liberale della penisola
FRANCIA: Nuova Costituzione: diritto al lavoro e all’assistenza, giornata
lavorativa di 10 ore, suffragio universale maschile. Esclusione degli ateliers
nationaux e rivolta degli operai parigini repressa nel sangue. 2 dicembre 1851
colpo di stato di Luigi Bonaparte che sciolse l’Assemblea nazionale e fece
prolungare a dieci anni il mandato presidenziale. 1852 fine della repubblica e
Bonaparte imperatore con nome di Napoleone III
GERMANIA: Lotta per unità nazionale con due soluzioni: grande tedesca (con
Austria) e piccola tedesca stabilendo leadership della Prussia. Prevalse questa
soluzione, ma non andò a buon fine per rifiuto del re di Prussia. Rivoluzione
repressa
AUSTRIA: Aspirazioni nazionali in Cecoslovacchia, Ungheria e Lombardo
Veneto con insurrezione di Venezia e di Milano. Repressione
ITALIA: Dichiarazione di guerra del Piemonte all’Austria con sconfitta di
Custoza. Repubblica romana con Mazzini e Garibaldi, repressa nel 1849
COME CONSEGUENZA DEL 1848 NASCONO DUE NUOVE STATI
1) ITALIA:
- Cavour e l’ammodernamento del Piemonte. Allenze con Francia e Gran
Bretagna per la guerra di Crimea: asse privilegiato con Francia in funzione
anti-austriaca
- II guerra di indipendenza 1859-1860 con cessione della Lombardia
(armistizio di Villafranca) e dell’annessione di Emilia e Toscana al regno
sabaudo
- 1860: spedizione dei Mille e annessione del Meridione , delle Marche e
dell’Umbria. 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II re d’Italia.
- 1866: ottenimento del Veneto (III guerra di indipendenza)
2) GERMANIA
- Bismarck e rafforzamento dello stato Prussiano con repressione, forte
burocrazia e sviluppo economico
- Fra 1864 e 1866 controllo prussiano su stati tedeschi attraverso una serie di
guerre con Danimarca e Austria
- 1870: vittoria nel conflitto con la Francia (guerra franco-prussiana) e
annessione dell’Alsazia e della Lorena. 1871 Guglielmo I nominato
imperatore di Germania. In Francia torna la repubblica.
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NASCITA BORGHESIA: Ottocento come secolo della borghesia: il termine
BORGHESIA in Francia sostituì quello di Terzo Stato. Gran Bretagna:
borghesia uguale imprenditori attivi nell’industria, nella finanza, nel
commercio; in Francia borghesia uguale ceti produttivi e non nobiliari; in
Germania borghesia uguale intellettuali e burocrazia.
LA MODERNIZZAZIONE DEGLI STATI
PROBLEMI:
1) Nuova accelerazione industriale
2) Crescenti tensioni sociali
3) Crescente richiesta di partecipazione alla vita sociale e politica
4) Secolarizzazione della società
RISPOSTA DEGLI STATI:
1) Migliorare il sistema amministrativo
2) Migliorare il sistema scolastico
3) Gestire lo sviluppo per renderlo il più equilibrato possibile
STATO:
Con Machiavelli assume il significato di RES PUBLICA. Ordinamento politico che
esercita il potere sovrano sui soggetti appartenenti a un determinato territorio.
FINE ANCIEN REGIME rappresenta una cesura:
- Il potere trae legittimazione dal popolo e dalla nazione
- Ruolo delle leggi, anche lo stato, il potere è sottoposto alle leggi
- Stato in funzione dell’individuo e non viceversa
- stato di diritto: tutela dei diritti e divisione dei poteri
- stato coincide con la nazione
- cittadino: titolare dei diritti civili e politici
- COME SI DIVENTA CITTADINI? Ius sanguinis (Germania): cittadinanza per
discendenza. Ius soli (Francia): cittadinanza per residenza.
GRAN BRETAGNA
- Età vittoriana (Vittoria dal 1837 al 1901)
- Quadro politico: sistema bicamerale con Camera dei Lord, e Camera dei
Comuni (borghesia degli affari)
- Riforma del suffragio da governo di Benjamin Disraeli: voto esteso nel 1867 a
operai specializzati rappresentati nelle Trade Unions che furono riconosciute
nel 1871
- Nel 1872 voto segreto che contribuì al rafforzamento dei due principali partiti:
whig e tory: nel 1884 il diritto di voto fu esteso alle campagne
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- Riforma dell’istruzione e dell’università per sottrarre il potere di controllo alla
chiesa anglicana
- Nel 1886 Gladstone propose di concedere l’indipendenza all’Irlanda con parere
contrario dell’Ulster e degli UNIONISTI
- Età VITTORIANA: impasto di liberalismo (interno) e di imperialismo
(esterno, Gran Bretagna dominava su un quarto della popolazione mondiale
FRANCIA
- BONAPARTISMO: sistema solo in apparenza democratico. Nuovo modello di
governo che puntava sull’appoggio delle masse. GOVERNO AUTORITARIO
che cerca legittimazione popolare attraverso l’uso dei plebisciti
- Potere esecutivo apparteneva a Capo dello Stato
- TRE ASSEMBLEE: 1) Corpo legislativo, elettiva ma solo consultivo; Senato;
Corpo legislativo, preparavano le leggi
- PERNI DELLO STATO: esercito, burocrazia statale, borghesia affaristica
- Dopo guerra franco-prussiana TERZA REPUBBLICA con Camera e Senato
elettivi. Stato dilaniato da conflitti fra repubblicani-radicali e monarchiciconservatori: nel 1889 tentativo di colpo di Stato del generale Boulanger
- Progressiva diffusione in tutto il paese della modernità politica, culturale ed
economica dell’area di Parigi. Legge Falloux del 1850 con laicizzazione
dell’insegnamento
GERMANIA GUGLIELMINA
- Gugliemo I (1871-1888) e Gugliemo II (1888-1918)
- Sistema federale con Camera a suffragio universale (Reichstag) e Consiglio
federale (Bundesrat) per i rappresentanti dei 25 stati (lander)
- Sviluppo assicurato da Patto fra borghesia industriale e gli Junker (grandi
proprietari terrieri)
- Potere effettivo era detenuto dall’Imperatore e dal Cancelliere che era
responsabile solamente verso l’Imperatore
- SISTEMA PARTITI: Partito nazional-liberale; Zentrum e SPD: legge 1878
contro SPD
- SPD forte nella società per cui elaborazione di una legislazione sociale
avanzata: assicurazioni per malattia e vecchiaia, riposo domenicale
DUPLICE MONARCHIA ASBURGICA
- Costituzione 1861: creazione delle diete provinciali e del Parlamento con
potere consultivo
- 1867: duplice monarchia con istituzione Regno di Ungheria
- Timida diffusione dei principi liberali con la Legge fondamentale del 1867 con
riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle specificità nazionali
- Processo di secolarizzazione: valore legale al matrimonio civile, limitata
influenza Chiesa con Concordato nel 1855
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RUSSIA
ENORMI PROBLEMI:
1) derivanti dalla vastità: da Polonia al Pacifico, dalla Finlandia al Mar Nero e 70
milioni di abitanti; stato europeo e asiatico
2) scarsa identità nazionale in quanto molte etnie e 4 religioni: ortodossa,
cattolica, musulmana ed ebraica
3) enormi differenze fra proprietari terrieri e contadini
Riforme:
- abolizione della servitù della gleba nel 1861 e 1866, fu principalmente un atto
formale perché le campagne continuarono ad essere dominate dai kulaki
(oppressori), cioè i contadini ricchi
- riforma sistema giudiziario del 1864
- riforma scolastica e riforma esercito con istituzione della leva obbligatoria per
tutti
ITALIA
- Unità zoppa: Vittorio Emanuele II conservò il suo nome, la Costituzione restò
lo Statuto Albertino del 1848. Prevalenza dei piemontesi e forma dello stato
centralizzata con sconfitta del federalismo
- Governo responsabile verso il re e non il Parlamento composto dal Senato di
nomina regia e da una Camera eletta da solamente il 2% della popolazione
- Brigantaggio sinonimo dello scontento contadino
- Fino al 1876: destra STORICA, espressione dei proprietari terrieri del centro e
del nord
- SINISTRA STORICA: politica di larghe intese nota come TRASFORMISMO
- Governi DEPRETIS E CRISPI dal 1887. Espressione della borghesia
industriale
- LEGGE COPPINO per estensione dell’obbligo dell’istruzione primaria e
riforma elettorale del 1882
- Eleggibilità di province e comuni
- Repressione contro forze sociali: movimento dei Fasci siciliani represso nel
1894. Caduta dovuta alla sconfitta di Adua in Etiopia nel 1896
STATI UNITI
- Sviluppo economico. Democrazia basata su dialettica fra Camera, Senato,
Presidente
- Principali problemi: questioni razziale e pellerossa.
GIAPPONE
ERA MEJI
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- Sistema feudale, con a capo imperatore residente a Kyoto considerato un Dio
sulla base dello shintoismo
- Potere effettivo esercitato dallo SHOGUN. Caste: signori (daimyo), samurai,
contadini, mercanti e artigiani
- 1868 fine dello shogunato e insediamento dell’imperatore a Tokyo e riforme:
fine del sistema feudale, creazione di un sistema bancario moderno con yen,
obbligatorie istruzione e militare
- Costituzione 1889: ricalcata sulla Germania con Camera alta e Camera
rappresentativa su ristretta base censitaria (1%)
- Autorità nella mani dell’imperatore considerato sacro, divino ed eterno
- Scarso peso dei partiti, quello liberale e progressista
- ESPANSIONE: verso Corea dopo guerra con Cina nel 1894-95 e annessa nel
1910, occupazione Taiwan, controllo Manciuria dopo guerra con Russia (19041905). Per la prima volta un popolo non di razza bianca sconfiggeva un popolo
bianco.
L’EUROPA E LA CONQUISTA DEL MONDO
SCIENZA, TECNICA, PROGRESSO INDUSTRIALE
IDEOLOGIA DEL PROGRESSO:
- positivismo, esaltazione del valore supremo della scienza su metafisica e
teologia
- Darwinismo, darwinismo sociale (razza)
Seconda rivoluzione industriale:
- Francia, Belgio, Germania, Boemia, Svezia, Russia, Italia del Nord, Stati Uniti,
Giappone
- Impulso dovuto alla crisi di sovrapproduzione del 1873: questo spinse gli stati
a trovare nuove strade per lo sviluppo 1) costruzione di vie di comunicazione,
2) industria pesante con specializzazione del lavoro: chimica, meccanica,
acciaio, leghe, mezzi di trasporto
- TAYLORISMO: sistema di razionalizzazione del lavoro con applicazione di
FORD (fordismo)
- Peculiarità: petrolio e mezzi di trasporto (automobile, piroscafi transatlantaci,
aerei)
- Accelerazione della ricerca scientifica: elettromagnetismo da cui derivano la
radio e la televisione; radiografia, ricerca di Pasteur e di Koch; illuminazione a
gas e poi elettricità, telegrafo e telefono
MOVIMENTO OPERAIO
- Socialismo scientifico e ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEI
LAVORATORI fondata nel 1864 a Londra dove convivevano 3 indirizzi:1)
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Marxiano-marxista: lotta politica come strumento decisivo per le conquiste
economiche, classe operaia protagonista della propria emancipazione, 2)
Mazzini, no lotta di classe ma unione del popolo, 3) PROUDHON, società di
mutua assistenza ma non obiettivi politici, 4) ANARCHICI, BAKUNIN,
abolizione della proprietà privata non con lotta di classe, ma distruggendo lo
stato con rivoluzione con contadini come protagonisti, insurrezione armata e
non lotta politica
- Linea anarchica sconfitta nel 1872 nel congresso dell’Aja.
SECONDA INTERNAZIONALE (Parigi 1889-1914)
- Entrano in gioco i partiti, federazione di partiti nazionali: 1875 SPD, 1905
SFIO in Francia, nel 1882 PSI in Italia, 1906 Partito laburista in GB
- 1899 per la prima volta un socialista entra in un governo, Millerand nel
governo Waldeck Rousseau in Francia
- BERNSTEIN (SOCIALDEMOCRAZIA MODERNA): ipotesi del crollo del
capitalismo fosse contraddetta dalla realtà e quindi l’obiettivo del socialismo
doveva essere le riforme e non la rivoluzione
- GEORGES SOREL: sindacalismo rivoluzionario, sindacato e non partito
rappresentante della classe operaia, sciopero generale
SECOLARIZZAZIONE, CHIESA CATTOLICA
Risposta Chiesa al laicismo:
- Enciclica QUANTA CURA e SILLABO 1864 con condanna degli errori della
modernità
- rifiuto liberalismo, socialismo e laicismo ma inizia ad aprirsi al capitalismo
- Non expedit, divieto di partecipare alla vita politica
- CONCILIO VATICANO I, primato del Papa, dogma mariano.,..
- associazionismo
FASE MODERNA: LEONE XIII (1878-1903)
- RERUM NOVARUM del 1891, dottrina sociale, concordia fra le classi perché
impossibilità di eliminare le disuguaglianze ritenute naturali
- Intervento dello stato ispirato ai principi cattolici e giustizia distributiva
TRAMONTO VECCHIO REGIME
1) societa’ sempre piu’ complessa
2) permanenza di governi rigidamente autoritari: cina, giappone, russia
3) europa occidentale e usa: politica riformatrice e nazionalismo
NAZIONALISMO: esaltazione della nazione come bene supremo. FRANCIA: si
sviluppo un nazionalismo di stampo cattolico a partire dall’affaire Dreyfus (1894).
ITALIA: movimento nazionalista e reazionario dopo la sconfitta di Adua (1896).
GERMANIA: Guglielmo II, appello patriottico per sostenere la costruzione della
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potenza germanica. AUSTRIA: movimenti nazionalisti per indipendenza dei cechi e
dei magiari. Portogallo e Spagna, sistemi molti fragili.
RIFORMISMO: GRAN BRETAGNA: nuovo slancio riformatore da successo liberali
e laburisti, welfare state, questione Irlandese frena liberalismo, Education act 1902
con ulteriore potenziamento dell’istruzione. Belgio, Svezia, Norvegia, Danimarca con
governi fortemente riformisti.
STATI UNITI: rafforzamento del potere federale, politica di potenza per controllo
americhe e Pacifico, ampliamento legislazione sociale, elezione popolare diretta dei
senatori, estensione del suffragio.
NUOVI STATI: CINA, RUSSIA, MESSICO
DISGREGAMENTO IMPERO CINESE
- Debolezza dell’impero centrale e rivolta dei BOXERS nel 1900 repressa dalle
potenze straniere
- Tentativo di modernizzazione in senso occidentale all’inizio del 900
- 1911 caduta dell’impero e nascita nel 1912 della Repubblica guidata dalla
LEGA GIURATA fondata da Sun Yat-sen
- 1913, vittoria elettorale del PARTITO NAZIONALE DEL POPOLO
(GUOMINDANG) fondato da Sun ma presto esiliato da YUAN SHIKAI,
comandante dell’esercito appoggiato dalle potenze straniere. Sun riparò in
Giappone dove fondò il Partito rivoluzionario.
- Ulteriore disgregamento con CINA in mano ai signori della guerra e
subalternità al GIAPPONE che impose le 21 richieste
RUSSIA
- Movimenti NICHILISTA e POPULISTA con tentativo degli intellettuali di
svegliare il popolo
- Nascita dei partiti: Partito socialista rivoluzionario nel 1901; Partito operaio
socialdemocratico di Plechanov nel 1898; Partito costituzionale democratico
nel 1905
- Dopo fallimento guerra con Giappone, rivoluzione del 1905 repressa nel
sangue dall’esercito
MESSICO
- 1910: RIVOLUZIONE per la terra ai contadini guidata da Emiliano Zapata e
Pancho Villa
- 1915-1916, intervento militare americano e 1919 Zapata ucciso e Villa in
attentato nel 1923
- SIGNIFICATO: dimostrò che era possibile ribellarsi e sconfiggere le
oligarchie che governavano gli Stati latinoamericani
PRIMA GUERRA MONDIALE
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- GIUGNO 1914 attentato di Sarajevo con uccisione di Francesco Ferdinando e
Austria dichiara guerra alla Serbia, Germania dichiara guerra a Francia e
Russia
- Imperi centrali con Turchia, Bulgaria
- Triplice Intesa: Francia, Gran Bretagna, Russia, Italia, Stati Uniti, Cina, Brasile
CARATTERISTICHE:
- Milioni di cittadini trasformati in soldati
- Un numero di morti mai sperimentato in precedenza: 13 milioni, più di tutte le
guerre fra 1790 e 1914
-
-
CAUSE:
Desiderio di potenza della Germania, ma anche di Francia e Gran Bretagna
Rottura dell’equilibrio soprattutto nei BALCANI dopo che in Turchia il
movimento dei Giovani turchi guidato da Kemal Ataturk abbattè il sultano e
istaurò una repubblica
Controllo del Mediterraneo
I conflitti nazionali nell’Europa centrale funsero da detonatore del conflitto
CONSEGUENZE:
CARTA POLITICA DELL’EUROPA COMPLETAMENTE RIDISEGNATA:
- scomparsa degli imperi
- Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia indipendenti da Russia
- Ungheria e Cecoslovacchia (Boemia, Slovacchia, Moravia, Rutenia),
Jugoslavia (Serbia, Croazia, Slovenia) in luogo di Impero asburgico
- Turchia nei confini attuali
- Germania ridimensionata e ridotta in servitù, condannata a pagare ingenti danni
di guerra
- Ridimensionamento delle opposizioni dovuto all’economia postbellica
PRIMO DOPOGUERRA
Conseguenze della PACE
- partecipazione di massa alla vita pubblica 1) sindacati, 2) partiti di massa
- diffusione e radicamento del nazionalismo (ruolo dei reduci della I guerra
mondiale, Associazione combattenti e reduci che ancora oggi celebrano il 4
novembre, celebrazione fine I guerra mondiale, milite ignoto con Vittoriano)
CASO ITALIANO: vittoria mutilata
- nuova affermazione del liberalismo con rafforzamento del potere esecutivo
- ECONOMIA: sempre maggior intevento degli Stati nell’economia; GOLD
STANDARD: fine della convertibilità delle monete basata sulla sterlina e
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l’oro, sistema poi riadottato a Bretton Woods nel 1944 con convertibilità del
dollaro in oro fino al 1971 quando USA abolirono la convertibilità del dollaro.
Fine dell’ideologia liberista e vittoria del protezionismo
STAGNAZIONE DELLE ECONOMIE EUROPEE. Piani Dawes 1924 e
Young 1929 da Usa per sostenere economie europee e in particolare quella
tedesca.
IL BARICENTRO SI SPOSTA DALL’EUROPA ALL’AMERICA:1918 e
1929 forte sviluppo intenso favorito dal disimpegno americano sullo scacchiere
internazionale (isolazionismo): 1) bassa disoccupazione; 2) sensibile aumento
del reddito medio; 3) classe operaia si avvicina alla borghesia, mentre vengono
esclusi gli agricoltori per crollo dei prezzi agricoli.
FATTORI DI SUCCESSO: 1) alta innovazione, 2) ricchezza di fonti
energetiche (petrolio ed elettricità: dighe), 3) vendita a rate, 4) sviluppo di
grandi catene di distribuzione, 5) consumismo, 5) industria del tempo libero,
turismo con binomio automobile-parchi nazionali, 6) comunicazioni: ruolo
della radio e dell’intrattenimento
Nuovo stile di vita: american life style: prosperità, libera scelta dell’individuo,
consumo. Altra faccia il proibizionismo che però fallì e fu sospeso nel 1933.
POLITICA ESTERA: controllo sull’America latina con la politica di
cosiddetto «BUON VICINATO» con rinuncia a interventi armati.
STATI EUROPEI
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GERMANIA
Faticosa costruzione della Repubblica con problema del Partito comunista
diretto da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht con tentativo di insurrezione a
Berlino nel 1919 e uccisione dei due.
Elezioni per l’Assemblea costituente vinte da SPD che formò governo con
Zentrum cattolico e Partito democratico tedesco. COSTITUZIONE A
WEIMAR.
costituzione avanzata: Reichstag eletto a suffragio universale e anche
Presidente della Repubblica. STATO DEMOCRATICO perché le istanze dei
lavoratori erano inserite nella costituzione e perché si prevedeva la
collaborazione di lavoratori e di datori di lavoro per superare i conflitti sociali
Primo presidente EBERT, quando nel 1925 gli successe HINDENBURG fece
un uso scorretto di alcune prerogative presidenziali fino a indebolire la
repubblica e a spianare la strada a Hitler. ART 48: sospendere libertà civili e
ricorrere alla forza armata. Garante dei ceti alto-borghesi contro socialisti.
Fragilità dei governi
Riparazioni di guerra eccessive dettero forza alle forze nazionaliste e
fondazione del Partito NAZIONALSOCIALISTA nel 1920 che nel 1923 tentò
colpo di Stato
UNGHERIA
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- 1919, Bela KUN con alleanza comunisti e socialdemocratici e trasformazione
in Repubblica sovietica
- 1920: repressione restaurazione della democrazia
REPUBBLICA CECOSLOVACCA
- Unico stato nato dopo il conflitto bellico a impiantare uno stato democratico
-
FRANCIA
Sviluppo industriale, riforme sociali in senso del welfare state
Forte instabilità politica con governi di coalizione molto deboli
Divisione fra i radicali e i socialisti
Nascita di numerosi movimenti di DESTRA: Action francaise di Charles
Maurras e delle CROIX DE FEU entrambi cattolico-tradizionalisti
GRAN BRETAGNA
- 1916-1922: Lloyd George liberale: 1) suffragio universale maschile, 2) diritto
di voto alle donne con 30 anni e sposate o proprietarie di case, 3) indipendenza
Irlandese con autoproclazione nel 1919 e poi divisione nel 1921 nelle due
Irlande, leader Eamon DeValera fino al 1973
- 1924: pochi mesi di governo laburista
- 1924-1945: governi conservatori: 1) austerità economica, 2) repressione degli
scioperi (1926 generale), 3) COMMONWEALTH nel 1931 con
riconoscimento autonomia e rete commerciale privilegiata
STATI ASIATICI
GIAPPONE
- Crescente sviluppo economico, dominato dai gruppi monopolistici
- Politica dominata dalle forze nazionaliste e dai militari: divieto di Partito
socialista e Partito comunista
- Introduzione suffragio universale (1925) ma leggi contro la libera
manifestazione dell’opinione
SIAM
- movimento indipendentista di tipo nazionale e nazionalista con indipendenza
nel 1939 e nome in Thailandia
INDONESIA:
- movimento nazionalista SAREKAT ISLAM nel 1912
- Partito nazionalista indonesiano nel 1927 con Akmed SUKARNO
- Forte repressione olandese fino al 1949
FILIPPINE:
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- larghe concessioni da parte di Usa che le dotarono di Assemblea legislativa nel
1907 e Costituzione nel 1935
INDIPENDENZA ad Afghanistan e Nepal nel 1919 e 1923
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INDIA
GB si opponeva a autonomia
Nel 1885 era nato il PARTITO DEL CONGRESSO, per raccordare classe
dirigente indiana con quella inglese
Assemblee provinciali e Assemblea legislativa centrale su ritretto suffragio
Leadership di MOHANDA GANDHI, metodo non violento della
SATYAGRAHA, ovvero della forza della verità volto a convincere gli inglesi
del loro errore
marcia del sale del 1930
1935 riforma con creazione della Federazione indiana divisa in 11 province
con Parlamento centrale in parte eletto ed in parte nominato. GB manteneva
controllo su politica estera,finanze
movimento per uno stato musulmano, PAKISTAN (stato dei puri)
MEDIORIENTE
- Tentativo panislamico che non ebbe successo. Francia represse istanze in Siria,
Libano
- GB concesse indipendenza a Transgiordania, Iraq, Arabia Saudita che però
restarono sotto controllo economico e militare
- EGITTO: regno indipendente nel 1922, con monarchia parzialmente
costituzionale che escludeva i contadini e i militari e le donne dalla vita politica
-
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TURCHIA
Kemal Ataturk nel 1921 costituzione stato Turco e nel 1938 proclamazione
della Repubblica. Trasferimento forzoso in Grecia di 1 milione e mezzo di
greci
Parlamento eletto con suffragio maschile, prima paese islamico modellato
sull’Occidente. Modello di stato autoritario dominato dal PARTITO DEL
POPOLO di Kemal.
Laicità dello Stato, obbligo matrimonio civile e islamismo non più religione
ufficiale
Emancipazione femminile sconosciuta in altri stati islamici
STERMINIO DEGLI ARMENI: morirono per fame e per stenti 2 milioni di
persone trasferiti a forza verso l’Armenia
Problema dei curdi, in quanto kurdistan smembrato fra Turchia, Iraq, Iran e
Siria
PERSIA
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- Colpo di stato di Reza khan che cacciò lo scià e si proclamò a sua volta scià
con nome di Reza Pahlavi
- Dittatura illuminata sul modello della Turchia. Nel 1935 la Persia prese il
nome antico di IRAN.
-
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ISRAELE
Nel 1917 ministero degli esteri inglese Arthur BALFOUR affermò di voler
favorire l’insediamento di un FOCOLARE NAZIONALE ebraico in Palestina
senza danneggiare le popolazione residenti
Movimento sionista fondato da Theodor Herzl
DA 1917 PALESTINA terra di immigrazione ebraica
All’inizio non si pensava ad uno stato, ma si iniziò ad immaginare questa
soluzione solo dopo massiccia immigrazione dovuta alla persecuzione nazista
dopo il 1933
GB: creazione di un unico stato palestinese con immigrazione ebraica
controllata e limitata
Palestinesi non accettarono e la loro allenza con Germania favorì la soluzione
della creazione di uno stato israeliano (David Ben Gurion)
SVOLTA COMUNE:
POLITICA
sempre
più
peso
alla
RAPPRESENTANZA
- MODELLO CENSITARIO PREVALENTE, ma progressiva estensione del
suffragio
- Caso particolare di STATI UNITI, BRASILE E ARGENTINA dove fu tolto il
censo, ma mantenuto il criterio dell’alfabetismo e fu aggiunto quello della
volontarietà della iscrizione nelle liste elettorali
- FATTORI DI CONTROLLO DELLA RAPPRESENTENZA: 1) permanenza
di una camera non eletta o eletta su base molto ristretta, 2) gruppi pressione
(lobbisti ma anche mezzi di informazione)
- ORGANIZZAZIONE DEL VOTO: 1) disegno dei COLLEGI ELETTORALI
che poteva influenzare il risultato del voto, 2) sistemi di voto UNINOMINALE
o PROPORZIONALE
- ruolo dei PARTITI DI MASSA: strumenti di raccordo fra la società e lo Stato.
Cosa li caratterizza: la presenza di uno statuto, la presenza di organi elettivi
interni, la possibilità di iscriversi liberamente. La Repubblica di WEIMAR fu
la prima a riconoscere ai partiti un ruolo istituzionale
- Nei regime autoritari il partito finiva per coincidere con lo stato ed aveva una
concezione leaderistica
- CRISI DEI PARTITI uguale CRISI DELLA DEMOCRAZIA
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- CRITICHE ALLA DEMOCRAZIA: Max Weber, compito di scegliere i
governanti più competenti ovvero i leader carismatici; Joseph Schumpeter,
democrazia solo un metodo per selezionare la classe dirigente
I COMUNISMI
La RIVOLUZIONE RUSSA
- Rivoluzione del 1905 non era riuscita a indebolire il potere zarista, sostenuto
da Chiesa ortodossa, alta burocrazia e proprietà terriera
- Difficoltà militari, elemento detonatore alla nuova rivoluzione
- FEBBRAIO 1917: scioperi di protesta a Pietrogrado che sfociarono in una
vera e propria rivoluzione
- Arresto zar Nicola II, formazione di SOVIET (CONSIGLIO ELETTIVO)
operai e governo provvisorio guidato da L’VOV con programma
costituzionale-liberale e appoggiato dai socialrivoluzionari e dai menscevichi
(cioè la minoranza del Partito operaio socialdemocratico)
- Formazione governo del socialrivoluzionario Kerenskij che decise la
continuazione della guerra
- Ritorno di LENIN e le TESI DI APRILE: 1) costituzione di un governo di
operai e contadini, 2) combattere il governo provvisorio di socialrivoluzionari
e menscevichi, 3) contrario ad una repubblica parlamentare e favorevole di una
repubblica dei soviet, 4) per far questo i bolscevichi dovevano diventare
maggioritari nei soviet mettendo al centro del loro programma LA FINE
DELLA GUERRA E LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE TERRE
- Stato e rivoluzione: forma di potere diretto basato sui soviet
- 25 OTTOBRE (per calendario giuliano, 7 novembre) insurrezione guidata da
Soviet di Mosca e Pietrogrado e governo del CONSIGLIO DEI
COMMISSARI DEL POPOLO, composto dai soli bolscevichi con LENIN
presidente, TROCKIJ responsabile degli Esteri e STALIN delle nazionalità
- ATTI DEL GOVERNO: 1) pace separata con perdita della Polonia, paesi
baltici, Ucraina e Finlandia; 2) nazionalizzazione delle terre; 3) separazione
dello Stato dalla Chiesa, 4) matrimonio civile e donna equiparata a uomo, 5)
giornata di otto ore, 6) creazione di una polizia politica, la CEKA per
combattere gli avversari della rivoluzione
- CONTRORIVOLUZIONE: ufficiali zaristi crearono regimi dittatoriali (Siberia
con Alexander Kolcak e Don con Anton Denikin) e formazione di un governo
anticomunista nella Russia del Nord sostenuto da inglesi, americani e
giapponesi fino al 1920. Per contrastare controrivoluzione fu decisa ARMATA
ROSSA e l’uccisione dello zar.
- SITUAZIONE DI ANARCHIA GENERALIZZATA: 2 milioni di migranti
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- PRINCIPALI PERICOLI: 1) occupazione delle coste da parte delle forze
straniere fra il 1918-1920; 2) guerra con la Polonia dichiarata da questa nel
1920 per impossessarsi di Ucraina e Russia bianca (trattato di Riga 1921);
movimenti di indipendenza in Ucraina, Georgia, Armenia: fino al 1926 con
sconfitta dei movimenti
- 1918: REPUBBLICA SOCIALISTA FEDERATIVA SOVIETICA RUSSA e
poi nel 1922 UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE
(URSS)
- Costituzione: 1) natura federativa per contrastare le spinte centrifughe, 2) tutto
potere ai soviet con “dittatura del proletariato”, 3) soppressione della proprietà
privata
- organizzazione dello stato: 1) soviet locali, 2) congressi provinciali dei soviet,
3) Congresso dei Soviet dell’Unione convocato annualmente e poi ogni due
anni, 4) Comitato centrale esecutivo dell’Unione designato dal Congresso e
formato da CONSIGLIO DELL’UNIONE (eletto dal Congresso) e
CONSIGLIO DELLE NAZIONALITA’ (rappresentanti repubbliche federate e
regioni autonome), 5) Presidium del Comitato centrale esecutivo (direzione
suprema) e CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO (governo).
- organizzazione del PCUS: 1) Congresso, 2) Comitato centrale (organo di
direzione, 3) POLITBJURO (Ufficio politico). KOMSOMOL (organizzazione
giovanile)
- trasformazioni sociali: 1) forte impulso all’istruzione e alla cultura
(biblioteche, biblioteche circolanti); 2) giornali come PRAVDA (organo del
partito), le IZVESTIJA (organo del governo); 3) produzione culturale nel
cinema (Eisenstein con l’Incrociatore Potemkin, Pudovkin con La madre), nel
teatro (balletto)
-
-
LA NEP (NUOVA POLITICA ECONOMICA)
Grande crisi economica da risolvere
Ripresa piccole e medie aziende private in agricoltura. Kulaki furono
autorizzati ad assumere mano d’opera salariata.
Stato mantenne controllo grande industria e sistema finanziario: tentativi per
aprire mercato alle industrie straniere (prima fabbrica di trattori da Ford a
Carkov)
Risultati della NEP (1928): 1) fu evitata la carestia e fu avviata la ripresa
dell’economia, 2) eccessivo potere ai kulaki che formavano un potente ceto
contrario alla rivoluzione. Dualismo: stato nell’industria, kulaki
nell’agricoltura.
RIORGANIZZAZIONE DEL PARTITO
- 1921: abolizione delle correnti e STALIN eletto segretario generale
- 1923-1924: malattia di Lenin (1924) e testamento in cui raccomandava
l’allontanamento di Stalin dalla carica di segretario generale perché non in
grado di gestire il potere
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- lotta politica: 1) STALIN, KAMENEV E ZINOV’EV favorevoli alla
centralizzazione e burocratizzazione dello Stato, 2) TROCKIJ contrario alla
«degenerazione burocratica» e convinto della necessità di rendere
internazionale la rivoluzione e con predomonio di operai su contadini
- potere a STALIN e SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE
- 1926 e 1929 esautoramento di KAMENEV, ZINOVEV, TROCKIJ (espulso
1929). Restava il solo Bucharin in una posizione subalterna
STALIN E LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA
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ECONOMIA
sospensione della NEP: 1) eccessivo potere ai kulaki che costituivano un
contropotere, 2) necessità di spostare manodopera dalle campagne alle città, 3)
aumentare la produttività agraria industrializzando le campagne
1928-1930: conflitto fra kulaki e stato perché i primi imponevano alti prezzi e
facevano mancare le derrate alle città
COLLETTIVIZZAZIONE FORZATA: creazione dei KOLCHOKY (proprietà
privata dell’abitazione e di un piccolo appezzamento di terra), e dei
SOVCHOZY (aziende interamente collettivizzate). COSTI SOCIALI: i kulaki
vennero deportati in campi di lavoro forzato; crollo del patrimonio zootecnico
BALZO IN AVANTI INDUSTRIALE: piani quinquennali. I piano 1928-1933
permise di triplicare la produzione industriale rispetto al 1913, assorbimento
della disoccupazione, priorità alla grande industria (carbone, ferro, acciaio,
petrolio…), razionamento di beni alimentari e di consumo. II piano 1933-1937:
aumento del 121% della produzione industriale e 51% di quella agricola,
creazione di nuove aree industriali, III piano 1937-1942 sospesa per guerra
mondiale
POLITICA SOCIALE. 1) sindacati subordinati al partito con principio della
«cinghia di trasmissione», 2) forte differenziazione salariale per spingere la
produzione, 3) movimento stachanovista (da Aleksej Stachanov che in un solo
turno superò di 14 volte la produzione media), ideologia ufficiale del
produttivismo sovietico. Accusato di essere uno strumento dello sfruttamento
del lavoro.
POLITICA INTERNA
1929: eliminazione anche di Bucharin e autoritarismo di Stalin (culto di Stalin)
Stalinismo considerato come unico mezzo per raggiungere gli obiettivi
dell’industrializzazione forzata
ORTODOSSIA STALINISTA (leninismo-stalinismo): 1) costruzione del
partito e presa del potere (Lenin), 2) consolidamento del potere e lotta ai
nemici interni ed esterni (Stalin)
organizzazione PCUS: 1) POLITBURO (ufficio politico), eletto da un
Comitato centrale che aveva un Segretariato diviso in sezioni. Commissione
centrale di controllo. Alla base vi era il Congresso del partito eletto dai soviet
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locali. PRINCIPIO DEL CENTRALISMO DEMOCRATICO: democratico
perché tutti gli organismi erano eletti e perché la minoranza accettava le
decisioni della maggioranza senza dare luogo a spaccature politiche.
-
IL PERIODO DELLE PURGHE
1930: processo del partito industriale, contro tecnici ed economisti accusati di
opporsi alla linea del partito
1931: processo contro i menscevichi
1934-1938 TERRORE, misure di sicurezza eccezionali come arresto di intera
famiglia se un membro era riconosciuto come nemico della rivoluzione
1936: processo contro i nemici del popolo fra cui Kamenev e Zinovev
1937: processo contro bolscevichi storici come Radek e maresciallo
Tuchacevskij
1938: Bucharin
1939 Trickij in contumacia.
Vaste epurazioni nel partito, creazione di una forte polizia segreta e di Ufficio
amministrativo per campi correttivi di lavoro
TOTALITARISMO: 1) controllo sulla cultura, 2) lotta al divorzio e all’aborto
per aumentare la natalità, 3) lotta contro la «didattica aperta»nella scuola
COSTITUZIONE 1936: 1) Urss come stato che aveva realizzato la transizione
socialista, 2) abolizione di tutte le distinzioni fra cittadini, 3)libertà di stampa,
di parola, di coscienza e di riunione purchè nell’ambito dei fondamenti del
regime, 4) voto segreto ma solo a liste approvate dal partito
TERZA INTERNAZIONALE
- 1919 a Mosca III Internazionale o COMINTERN
- Nel 1920 furono definite le 21 condizioni per l’adesione dei partito al
Comintern: 1) rompere con il riformismo, 2) opposizione ai nascenti fascismi e
nazionalismi, 3) accetazione delle regole dettate dal Pcus QUINDI: spaccatura
netta con le socialdemocrazie che diedero vita all’INTERNAZIONALE
operaia e socialista (1923), prosecuzione della II internazionale
- 1928: politica della «classe contro classe», socialdemocrazia considerata un
nemico, una forza estranea alla classe operaia e conio della formula
SOCIALFASCISMO a causa dell’alleanza con la borghesia
- 1934: superamento della linea precedente con riconoscimento al nazismo di
«nemico principale». VII Congresso e linea ufficiale della lotta al fascismo
quale priorità
- 1936: politica dei fronti popolari (primo caso in Francia nel 1936)
- carattere internazionale del comunismo: primi tentativi di diffusione in
America Latina (Perù) e soprattutto in Asia dove i paesi in lotta contro il
colonialismo furono dichiarati una forza di opposizione all’imperialismo.
- Repubblica popolare mongola e Indocina francese (Vietnam con Ho chi minh)
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CINA
SUN-YAT-sen fonda il KUOKINTANG (Partito nazionalista) e stabilisce un
governo a Canton contro quello di Pechino, fantoccio giapponese
Partito comunista cinese a Shanghai nel 1921 alleato a Kuomintang
1925 morte di Sun Yatsen e crescita dell’ala destra guidata da Chiang Kai shek
e lotta con comunisti
1926: inizia lotta contro Pechino e, al tempo stesso, le truppe nazionaliste
reprimono duramente le rivolte operaie a Shanghai e a Canton colpendo
duramente il PCC.
1928 Chiang Kai shek stabilisce governo a Nanchino e conquista Pechino:
modernizzazione industriale, appoggio della borghesia, sostegno da USA, Gb.
1931: intervento diretto giapponese e nel 1936 il Giappone pose al governo
cinese di Nanchino una serie di richieste che richiamavano le 21 richieste del
1915. Vittoria dei giapponesi
RIORGANIZZAZIONE COMUNISTA
1929 Mao tse tung instaura un governo sovietico nel Kiansi: 1) le campagne al
centro dell’azione, 2) creazione di forze armate comuniste, 3) proletariato forza
dirigente delle masse rivoluzionarie composte da contadini
1930-1933: campagne di annientamento ordinate da Chiang
LUNGA MARCIA: per sfuggire all’accerchiamento una marcia dal centro alle
regioni nordoccidentali
1937: alleanza fra comunisti e nazionalisti dopo i rovesci subiti da Chiang.
Alleanza solo in funzione antigiaponnese.
1939-1940: nuova offensiva giapponese che controllava Cina settentrionale,
coste delle Cina meridionale e area centrale attorno al fiume Yangtze
1943-1944: dure sconfitte dei nazionalisti
1945: negoziati fra nazionalisti e comunisti fallirono perché Chiang convinto di
poter sconfiggere i comunisti. URSS non favorevole a vittoria comunista in
quanto considerava la CINA un paese sotto l’influenza USA: appoggio a
nazionalisti ma agitando la “minaccia” comunista. USA appoggiavano Chiang,
ma chiedevano profonde riforme
1946: Chiang avviò una campagna di annientamento dei comunisti
1948: inizia contro-offensiva dei comunisti dopo una grande battaglia campale
ad Huai-Hai
1949: comunisti conquistano Pechino e proclamano la Repubblica popolare
cinese (1 ottobre)
Chiang fuggì a Formosa (Taiwan) dove installò il governo nazionalista
MOTIVI DI VITTORIA DI MAO: 1) Chiang considerato dal popolo come il
protettore del saccheggio delle risorse nazionali; 2) nelle campagne i
nazionalisti appoggiavano i notabili e reprimevano le rivendicazioni contadine
CINA COMUNISTA
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- DITTATURA DEMOCRATICA POPOLARE: fronte unito di classe operaia,
contadini, piccola borghesia e borghesia nazionale
- ORGANIZZAZIONE DELLO STATO. Cina divisa in sei regioni
amministrazioni. Consiglio del popolo centrale popolare presieduto da Mao;
Consiglio di amministrazione dello Stato presieduto da Chou En-lai; Consiglio
militare rivoluzionario (Mao); Corte suprema del popolo
- Programma comune (costituzione): soppressione di tutte le opposizioni
- Riforma agraria del 1950 con distribuzione di terra il cui impatto sociale fu
sostenuto dal TERRORE ROSSO, che portò ad esecuzioni di massa contro i
proprietari che si opponevano alla riforma (4 milioni di morti)
- Riforma del matrimonio: divieto di poligamia, le mediazioni per i matrimonio
e i matrimoni imposti dalle famiglie
- RUOLO DELLA RIVOLUZIONE: 1) Cina pone le basi per conquistare un
posto importante nella politica internazionale; 2) soluzione del problema della
fame; 3) posto le basi per una industria moderna
I FASCISMI
FASCISMO
- 1921: crisi dello stato liberale
- Movimento fascista si tramuta in PNF che contava circa 300.000 iscritti.
Nuova politica di Mussolini: pacificazione con le sinistre, aperture verso la
Monarchia e verso Vaticano. Pacificazione fallisce per scontri fra milizie e
ARDITI DEL POPOLO (organizzazioni di difesa armata contro le violenze
fasciste)
- 1922: il fascismo si organizza sindacalmente con CONFEDERAZIONE
NAZIONALE DELLE CORPORAZIONI SINDACALI che incontrava il
favore degli agrari e degli industriali. Escalation delle violenze e scontri in
occasione dello sciopero generale del 31 luglio 1922 sostenuto
dall’ALLEANZA DEL LAVORO
- UNICA SOLUZIONE CRISI: formazione di un governo di unità nazionale con
socialisti e cattolici. In realtà: 1) liberali con Giolitti iniziano il tentativo di dar
vita ad allenza con cattolici e fascisti nel tentativo di ASSIMILARE il fascismo
ai liberali; 2) profonde divisione nella sinistra con nuova scissione socialista
con creazione nel 1921 del PARTITO SOCIALISTA UNITARIO (minoranza
riformista). Nascita del Partito comunista d’Italia (PCd’I)
- 24 ottobre 1922 Mussolini da Napoli minaccia un colpo di stato con le milizie
schierate nelle regioni del centro e del nord
- 27 ottobre 1922 il re rinuncia a proclamare lo stato d’assedio e il 29 ottobre si
dichiara disponibile ad un esecutivo Mussolini
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- 30 ottobre: Governo Mussolini appoggiato dagli agrari, industriali, comandi
militari, burocrazia, ambiente di corte, magistratura e dalla maggioranza dei
liberali. APPOGGIO ANCHE DI INTELLETTUALI come Giovanni Gentile,
Benedetto Croce, Luigi Einaudi. ATTENZIONE: De Gasperi e Gronchi
votarono la fiducia al governo.
LA PRIMA FASCISTIZZAZIONE
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1923
PARTITO: 1) nasce il Gran Consiglio; 2) le milizie vengono inquadrate nella
Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN)
Mussolini costringe i POPOLARI ad uscire dal governo. ALLEANZA con
Vaticano contro Partito popolare
Viene approvata la riforma GENTILE che sancisce la fine della scuola laica in
quanto conferisce peso alla dottrina cattolica nell’insegnamento
LEGGE ELETTORALE ACERBO: chi 25% avrebbe avuto i due terzi dei
seggi
1924-1925
Elezioni del 1924 con il LISTONE sotto il controllo del PNF e vittoria con
quasi il 65% dei voti. FASCISMO maggioranza parlamentare
La RATIFICA del governo venne contestata da Giacomo MATTEOTTI che
nel giugno fu rapito e ucciso dalle milizie fasciste. PARALISI delle
opposizioni e nuova ondata di violenze squadriste
risposta fu la sospensione dei lavori parlamentari (AVENTINO delle coscienze
secondo TURATI)
12 novembre la CAMERA riaprì e Mussolini fu votato a grande maggioranza
complice le assenze dei partiti
3 GENNAIO 1925 MUSSOLINI fece un discorso in cui si assumeva tutta la
responsabilita’ politica morale e storica del delitto Matteotti e delle vicende del
paese
Tentativo di attentato il 4 novembre 1925 (TITO ZANIBONI). Altri 3 tentativi
1925-1926 e LEGGI FASCISTISSIME
24 dicembre 1925: Modifica dello STATUTO ALBERTINO che rafforzava il
potere del presidente del CONSIGLIO che era il «capo del governo», nominato
e revocato da RE e non più dal Parlamento. Il capo del governo decideva i
lavori parlamentari
Nel frattempo erano stati esautorati i sindacati, tutte le associazioni sotto il
controllo della polizia
NEL 1926 presero forza le CORPORAZIONI, furono abolite le
amministrazioni locali elettive e i podestà presero il posto dei sindaci
furono annullati i passaporti, soppressi i giornali, sciolti i partiti, istituito il
confino di polizia
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- fu creata la polizia politica OVRA (Organizzazione vigilanza e repressione
dell’antifascismo) e fu creato un TRIBUNALE SPECIALE PER LA DIFESA
DELLA STATO
- fu instauraTA la pena di morte
- LINEA ECONOMICA: Tentativo di far ripartire l’economia (ministro Finanza
DE STEFANI): 1) aumento tasse indirette e diminuzione di quelle dirette, 2)
linea liberista con diminuzione dei salari e aumento dei profitti. Risultato:
modesta ripresa industriale
LA CREAZIONE DELLA DITTATURA FASCISTA
- Fascistizzazione della burocrazia e della scuola e dell’università con
licenziamento dei professori che non aderivano al PNF
- Inquadramento sistematico dei giovani nelle ORGANIZZAZIONI FASCISTE:
Opera Nazionale BALILLA: figli della lupa, balilla, avanguardisti.
All’Università nacquero i GUF, GRUPPI UNIVERSITARI FASCISTI:
credere, obbedire, combattere. Nel 1937 fu creata la GIOVENTU’ ITALIANA
DEL LITTORIO.
- 1937: MINISTERO DELLA CULTURA POPOLARE (MINCULPOP) che
controllava tutti i settori della cultura e dell’intrattenimento
- fascistizzazione dello sport con la creazione del CONI
- 1931 fu fondata la SCUOLA DI MISTICA FASCISTA e gli anni furono
organizzati a partire dell’anni I dell’era fascista (1922)
- 1928 fu sciola la CAMERA e venne approvata una legge per elezioni
plebiscitarie. La nuova Camera fu di fatto esautorata a vantaggio del GRAN
CONSIGLIO. Monopolio politico e sociale del PNF.
- 1929: CONCILIAZIONE FRA STATO E CHIESA. Firma dei Patti
LATERANENSI (11 FEBBRAIO 1929): 1) religione cattolica di STATO; 2)
insegnamento della religione a scuola, 3) sostentamento del CLERO. Il
Vaticano affermò che «Dio restituito all’Italia e l’Italia a Dio», l’uomo della
Provvidenza.
- 1929- 1934: ORDINE CORPORATIVO, coordinare i settori produttivi e i
rapporti fra datori di lavoro e lavoratori. 1939: CAMERA DEI FASCI E
DELLE CORPORAZIONI
- 1938: APPROVAZIONE DELLE LEGGI RAZZIALI: italiani furono definiti
ariani e gli ebrei furono indicati come antifascisti
POLITICA ESTERA
- Anni ’20: appoggio alla Francia e penetrazione nei balcani: 1) azione di forza
contro la Grecia nel 1923; 2) FIUME italiana nel 1924 e penetrazione in
Jugoslavia
- Dal 1927: volontà di estendere la propria influenza su ALBANIA, ROMANIA,
UNGHERIA, SIRIA E LIBIA con firma di una serie di trattati di amicizia.
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Appoggio GB in funzione anti francese e anti comunista. A FAVORE DI UN
NUOVO ASSETTO IN EUROPA.
- FASCISMO CONTRO EMIGRAZIONE E COLONIE COME SOLUZIONE
DEL PROBLEMA. 1922-1932: RICONQUISTA DELLA LIBIA; 1934-1936:
CONQUISTA DELL’ETIOPIO (NEGUS). In un primo momento sanzioni ma
poi abolite con consenso di Francia e GB.
ECONOMIA
- Rivalutazione della lire con “quota novanta sul dollaro” per arginare
l’inflazione
- Forte crisi fra 1929 e 1935 che 1) LEGGE A FAVORE dei MONOPOLI per
potenziare l’industria nazionale, 2) lavori pubblici per combattere la
disoccupazione (BONIFICHE, FERROVIE, AUTOSTRADE), 3) creazione
dell’ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO (IMI) e dell’ISTITUTO PER LA
RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE (IRI) per salvataggio di banche e
industrie e economia mista pubblico-privata
- 1934: ISOLAMENTO INTERNAZIONALE E AUTARCHIA: creazione
AGIP, battaglia del grano…tentativo velleitario e indebolimento dell’economia
GLI OPPOSITORI
- BENEDETTO CROCE e il liberalismo. Appoggio iniziale per RIPORTARE
ORDINE IN ITALIA. Opposizione solamente culturale e intellettuale.
- GAETANO SALVEMINI, socialista, professore universitario licenziato.
- 1927: CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA a Parigi, socialisti,
repubblicani. PIETRO NENNI, SANDRO PERTINI.
- 1929: GIUSTIZIA E LIBERTÀ, primo nucleo del PARTITO D’AZIONE.
CARLO ROSSELLI, EMILIO LUSSU, PIERO GOBETTI (morto per
bastonature): terza via fra fascismo e comunismo per superare le debolezze
storiche del socialismo. Insurrezione popolare contro fascismo.
- PARTITO COMUNISTA. Antorio Gramsci. Tesi di LIONE: fascismo come
punta più avanzata della reazione borghese contro la classe operaia. I comunisti
alla testa di un blocco rivoluzionario.
- 1934: Accordo PSI-PCI contro fascismo
NAZISMO
- 1923: insurrezione comunista e nazista, crisi economica e politica. Piano
Dawes.
- 1925 conservatore HINDENBURG presidente e periodo di governi
conservatori con SPD all’opposizione 1924-1928
- la crisi si acuisce con 1929
- formazione PARTITO NAZISTA
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FONDAMENTI TEORICI
NEMICI: 1) marxismo, lotta di classe che disgrega lo stato nazionale; 2)
liberalismo, simbolo della corruzione delle classi borghesi
MITO NEGATIVO: EBRAISMO dal quale discendevano marxismo,
liberalismo e democrazia. EBREI congiuravano contro la gloria del popolo
tedesco
IDEOLOGIA: mito degli eroi presente in Hegel e in Nietzsche. Teorie razziste
di Chamberlain con supremazia della razza bianca sulle altre. Pensiero
antidemocratico di OSWALD SPENGLER che aveva preannunciato la fine dei
valori dell’umanesimo e della democrazia in IL TRAMONTO
DELL’OCCIDENTE del 1919
ALFRED ROSENBERG: MISSIONE DELLA RAZZA ARIANA 1)
distruzione dell’UNIVERSALISMO (che è antitetico al concetto di razza) e 2)
DISTRUZIONE DELL’INDIVIDUALISMO che frantuma il corpo sociale
MEIN KAMPF (LA MIA BATTAGLIA): ubbidienza dei gregari al leader,
STATO NON IL FINE MA IL MEZZO per raggiungere una civiltà ideale
dominata dalla razza ARIANA
ECONOMIA basata su collaborazione fra capitale e lavoro
Alle elezioni del 1924 il Partito nazionalsocialista prese il 6,6% dei voti.
Nel 1925 Hitler sostenne Hindenburg
Dopo la crisi grande sviluppo del PARTITO che alle elezioni del 1930 ottenne
il 18,3% dei voti
1931-1932: FRONTE UNITARIO della destra contro la Repubblica di
Weimar, rielezione di Hindenburg e violenta lotta alla SPD
elezioni 1932: Nazista primo partito con oltre il 37% dei voti. Offerta a Hitler
di diventare vice-cancelliere
divisioni e nuove elezioni NOVEMBRE 1932: leggero calo di Nazisti e dopo
nuova crisi 30 GENNAIO 1933 Hitler nominato cancelliere
Incendio al Reichstag e LEGGI ECCEZIONALI che annullarono la
costituzione di Weimar e posero sotto controllo tutte le associazioni libere.
MAGGIO E LUGLIO: soppressione dei partiti e dei sindacati
1933- 1934: epurazione dei funzionari statali e abolizione dei LANDER.
Costituzione della GESTAPO e della CORTE POPOLARE PER I CASI DI
TRADIMENTO.
30 GIUGNO 1934: notte dei lunghi coltelli con SS che eliminarono le SA
(squadre d’assalto contrarie all’alleanza con il capitalismo industriale).
2 AGOSTO 1934: morte di Hindenburg e Hitler proclamato cancelliere e
presidente
NAZIFICAZIONE DELLA GERMANIA
- Volontà del Fuhrer unica LEGGE riconosciuta.
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- SOSPENSIONE delle LIBERTÀ, asservimento della magistratura, GESTAPO
e TERRORE con CAMPI DI CONCENTRAMENTO: avversari politici,
minoranze, ebrei.
- NAZIFICAZIONE della società: Gioventù hitleriana, battaglia contro l’ARTE
DEGENERATA (1938).
- MINISTERO DELLA PROPAGANDA diretto da GOEBBELS che
controllava rigidamente la radio, la stampa, il cinema. Ogni aspetto della
società era stato nazificato
- LOTTA ALLE CHIESE, CHIESA NAZIONALE DEL REICH: 1) Concordato
con Chiesa cattolica del 1933 che ricalcava quello italiano, 2) TENTATIVO DI
NAZIFICARE LE CHIESTE PROTESTANTI con scisma e nascita di una
CHIESA DEL REICH alla quale si contrapponeva una CHIESA
CONFESSANTE. Nel 1938 la maggioranza dei pastori protesti giurò fedeltà
ad Hitler e di fatto la chiesa del Reich si basò sul paganesimo nazista.
- 1935: LEGGI DI NORIMBERGA con discriminazione per le minoranze. Tra 8
e 9 novembre pogrom contro gli ebrei con a pretesto uccisione di un tedesco
per opera di un ebreo a Parigi. STERILIZZAZIONE e MORTE per chi non era
giudicato guaribile.
- 1934-1935: ASSERVIMENTO DEL LAVORO al nazismo: SERVIZIO DI
LAVORO OBBLIGATORIO, POSTO SCELTO DAL REGIME
- Creazione di un Ordinamento corporativo e della CAMERA
DELL’ECONOMIA DEL REICH.
POLITICA ESTERA
- Contenimento delle riparazioni di guerra. Riannessione della Saar con
referendum del 1935. Riarmo.
ECONOMIA
- NO NAZIONALIZZAZIONE, ma coordinamento della produzione. Favore
alla concentrazione industriale. CONVERSIONE dell’economia in economia
di guerra: 1) forte industria in grado di vincere guerra, 2) creare IMPERO
TEDESCO e sfruttarne le risorse.
- Creazione di un aristocrazia contadina legata alla terra: proprietà fino a 125
ettari inalienabili.
- autonomia alimentare
OPPOSITORI
- Socialdemocratici e comunisti
- Opposizione conservatrice: consapevole del rischio di una nuova guerra
mondiale. Attentati contro Fuhrer.
- Chiese, contrarie al monopolio educativo nazista
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I FASCISMI IN EUROPA
CLIMA DI CONSENSO dei conservatori verso Mussolini e Hitler per
sconfitta delle forze di sinistra
- AUSTRIA: regime cristiano-autoritario di DOLLFUSS e dopo 1934 dittatura
con solo partito ammesso il FRONTE PATRIOTTICO
- UNGHERIA: fin dagli anni Venti regime reazionario. Nel 1932, potere del
generale GOMBOS con influenza delle CROCI FRECCIATE di ispirazione
nazista
- POLONIA: nel 1926 maresciallo PILSUDSKI con costituzione fortemente
autoritaria. Nel 1935, dittatura dei COLONNELLI fino al 1939.
- JUGOSLAVIA: nel 1921 regime autoritario sotto la guida del re
ALESSANDRO I. Dopo la morte (assassinato), regime corporativo fascista
- BULGARIA: DITTATURA militare patrocinata dal re Boris.
- ROMANIA: regime autoritario dopo ascesa re CAROL e dal 1938 partito
unico di stampo fascista
- GRECIA: restaurazione della monarchia nel 1935 e dittatura generale
METAXAS sul modello fascista
- TURCHIA: regime di Kemal Ataturk
- LETTONIA e ESTONIA: dittature conservatrici
- PORTOGALLO: 1926 colpo di stato militare e da 1933 dittatura di ANTONIO
SALAZAR. ESTADO NOVO ispirato al corporativismo fascista
- SPAGNA
- Crisi politica (perdita delle colonie dell’America latina). Immenso potere della
Chiesa
- Crisi economica, con altissima disoccupazione
- 1923: dittatura di PRIMO DE RIVERA fino al 1930
- 1931: vittoria elettorale delle forze repubblica e re Alfonso XIII abbandona la
Spagna
- 1931-1933: governo repubblicano socialista, laicizzazione società, autonomia
della CATALOGNA
- 1933-1935: bienio negro con reazione delle destre. FALANGE, di ispirazione
fascista e la CEDA di GIL ROBLES. Di fronte alla reazione le sinistre si
compattano.
- 1936: VITTORIA del Fronte popolare e forti contrasti fra repubblicani,
socialisti e comunisti
- 13 luglio 1936: assassinio di SOTELO (destra) e insurrezione di una parte
dell’esercito. A Settembre FRANCO proclamato GENERALISSIMO.
- GUERRA CIVILE con appoggio italiano e tedesco ai franchisti. Urss in
sostegno alla rivoluzione, ma in ritardo.
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- 1936-1938: governi deboli. 3-6 MAGGIO 1937 BARCELLONA: repressione
degli anarchici e del PARTITO DI UNIFICAZIONE MARXISTA (Poum)
- Rotta di BARCELLONA nel GENNAIO 1939 e vittoria della
controrivoluzione
- SIGNIFICATO IMMENSO: per la prima volta l’affermazione fascista aveva
bisogno di una guerra cruenta. PRELUDIO di un grande conflitto fra fascismi
e antifascismo.
- Dittatura franchista con partito unico nel 1937. Regime di tipo corporativo con
annientazione di tutte le opposizioni.
CARATTERISTICHE DEI FASCISMI
1) ESTREMIZZAZIONE DELLA RISPOSTA BONAPARTISTICA. Questa
non aveva la forza per annientare le forze di opposizione.
2) MISSIONE DEI FASCISMI: 1) ricostruire l’unita’ organica della nazione.
fine della lotta di classe; 2) articolare una societa’ gerarchizzata
3) BASI DEL SUCCESSO: 1) crisi politica ed economica, 2) base di consenso
soprattutto nella piccola borghesia che si sentiva minacciata dalla classe
operaia e del sottoproletariato, 3) appoggio della grande borghesia
industriale e agraria desiderosa di sconfiggere i partiti di sinistra, 4)
riorganizzazione della società in nuove forme di organizzazioni
(CORPORATIVISMO)
4) CULTO DEL CAPO, MONOPOLISMO DEL POTERE, TERRORE,
5) IMPERIALISMO
DIFFERENZE FRA FASCISMO E NAZISMO
FASCISMO
- Più ANIME: una repubblica e sindacalista-rivoluzionaria, l’altra monarchicaclericale e di destra
- Limitato dalla presenza della Chiesa cattolica che faceva concorrenza
nell’educazione della gioventù
NAZISMO
Più unitario, assolutamente non influenze di sinistra
TRE FASI DI SVILUPPO
1) LOTTA PER IL POTERE. Appoggio delle forze conservatrici: 1) appoggio
diretto, 2) strumentale
2) USO BONAPARTISTICO dell’autorità dello STATO. Breve fase
autoritaria “parlamentare” prima di annientamento delle forze avversarie.
Fase bonapartistica più lunga in Italia che in Germania
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3) MONOPOLIO POLITICO. STATO TOTALITARIO
VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
CRISI 1929
- Forte periodo di crescita. SPECULAZIONE finanziaria con rialzo gonfiato
delle azioni. Titoli azionati da indice 200 nel 1927 a indice 580 nel 1929.
- 24 ottobre 1929 giovedì nero: sovrapproduzione agricola e industriale e
impossibilità a trovare un mercato per le merci prodotte
- EFFETTI: 1) crollo delle azioni, 2) crollo produzione industriale, 3)
disoccupazione a 40 milini nei principali paesi: 12 negli Usa, 5 in Germania, 3
in GB, 700.000 in Italia…
- SUPERAMENTO DELLA CRISI: 1) capitalismo diretto, capitalismo
monopolistico che inizia a rapportarsi direttamente con la politica statale, 2)
intervento dello stato in economia, 3) protezionismo
- TESI DI JOHN MAYNARD KEYNES: 1) alti salari per espandere il mercato
ed evitare rischi della sovraproduzione, 2) ridurre la forbice salariale per
stimolare i mercati, 3) bassi tassi di interesse per stimolare le imprese, ruolo
regolatore dello stato
- NEW DEAL di Franklin Delano Roosevelt
CHIESA E CRISI ECONOMICA
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QUADRAGESIMO ANNO: 20 MAGGIO 1931 (Rerum 1891)
Condanna della concentrazione della ricchezza
Redistribuzione della ricchezza a favore delle classi lavoratrici
Moderazione salariale: né troppo bassi, né troppo alti
Ristrutturazione CORPORATIVA dello Stato con favore alle politiche di
fascismo e nazismo.
CODICE DI MALINES (1933)
Condanna della libera concorrenza, da contenere entro GIUSTI LIMITI
ARBITRATO per risolvere i conflitti di lavoro
Rifiuto della COLLETTIVIZZAZIONE
SITUAZIONE INTERNAZIONALE
FATTORI DI SQUILIBRIO:
1) nuova solidità della GERMANIA (piano Dawes) sue ambizioni di
costruzione di una GRANDE GERMANIA che inglobasse Austria e i
Sudeti (Cecoslovacchia)
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2) ambizioni imperiali di Italia fascista
3) atteggiamento ambiguo di FRANCIA e GB: lasciarono via libera ai
fascismi per reprimere i movimenti operai. Ambiguità verso URSS e via
libera al «patto di non aggressione» fra URSS e Germania (RibbentropMolotov)
4) espansionismo del Giappone
5) isolazionismo degli Stati Uniti
6) SISTEMA FRANCESE: alleanze con Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia
e Romania. Da qui attrito con GB e USA anche per questione tedesca.
7) TRATTATO DI LOCARNO del 1925: Germania, Francia e Belgio si
impegnavano a riconoscere le frontiere uscite dalla Pace di Versailles. Dopo
Locarno Germania riammessa a Società delle Nazioni
8) PATTO BRIAND-KELLOG (Segretario di stato USA): impegno a bandire
la guerra firmato da 62 paesi.
9) BRIAND (FRANCIA) favorevole a un patto federativo fra gli Stati europei
10) 1935: FRONTE DI STRESA in cui FRANCIA, GB e ITALIA
condannano il riarmo tedesco
11) 1935: patto di mutua assistenza fra FRANCIA e URSS.
12) 1936: HITLER denuncia il patto fra FRANCIA e URSS e inizia a
militarizzare la Renania (fronte francese)
13) Guerra di SPAGNA e firma nel 1936 dell’ASSE ROMA-BERLINO: 1)
impegno comune a lottare contro il «pericolo bolscevico», 2) impegno a
sostenere la Spagna di Franco, 3) riconoscimento tedesco dell’Impero di
Etiopia. Nel 1937 al patto si unì il GIAPPONE
14) 1937: Italia esce dalla Società delle Nazioni e firma un accordo di
amicizia con GB
ANNESSIONE DI AUSTRIA E CECOSLOVACCHIA
- Marzo 1938: minacce tedesche all’Austria e formazione di un governo
fantoccio che nel marzo chiese a Hitler di intervenire per salvare l’Austria dal
caos. Aprile: plebiscito decise l’annessione dell’Austria alla Germania.
- Rivendicazione tedesca sui SUDETI e ACCORDO di MONACO del 1938:
Sudeti concessi alla Germania che li occupò nell’ottobre. Altre parti di
territorio concesse a Polonia e Ungheria.
- Marzo 1939: Germania occupò PRAGA e occupazione di Boemia, Moravia
mentre Slovacchia stato fantoccio
- Pretese tedesche su Danzica Polonia e su Lituania (distretto di Memel, di
maggioranza tedesca)
- 1939 ANNO FONDAMENTALE: Firma Ribbentrop-Molotov con cui
STALIN 1) tenere l’URSS fuori dalla guerra, 2) lasciare che gli stati capitalisti
si indebolissero fra loro; PATTO D’ACCIAIO fra Italia e Germania; invasione
dell’ALBANIA da parte dell’Italia.
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VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
NOVITÀ:
1) GUERRA TOTALE: guerra combattuta effettivamente a livello mondiale,
Europa, Africa, Asia
2) MOBILITAZIONE TOTALE DELLE RISORSE: ruolo della grande
industria nel fiancheggiare gli Stati
3) CARATTERE IDEOLOGICO DELLA GUERRA: da un lato fascismi,
dall’altro gli stati liberali alleati con URSS.
4) GUERRA MILITARE MAI COSI’ BRUTALE
5) FORTE IMPORTANZA DELLE GUERRE PARTIGIANE E CIVILI
SVOLGIMENTO DELLA GUERRA
- Invasione della POLONIA (1 settembre 1939) e rapida conquista con inerzia
totale di Francia e GB. L’URSS conquista la Finlandia con molte difficoltà:
peso nel giudizio di Hitler su forza militare sovietica
- 1940: invasione di Danimarca e Norvegia per 1) disporre di una base per
attaccare GB, 2) disporre dei giacimento di ferro
- MAGGIO 1940: attacco tedesco a Belgio, Olanda e Lussemburgo
- GIUGNO 1940: occupazione di Parigi (fragilità della linea Maginot ormai
superata dalle nuove tecniche di guerra). La FRANCIA decide di accettare
l’armistizio e di non trasferire il governo in Africa. REPUBBLICA DI VICHY
guidata da Petain con regime collaborazionista e fine della III Repubblica sorta
nel 1870. DE GAULLE leader dell’opposizione all’estero.
- 1940, l’ITALIA dichiara guerra alle potenze plutocratiche
- TENTATIVO DI INVASIONE DI GB: distruzione sulle città inglesi ma
invasione non riuscita e operazione rinviata. Ruolo della marina GB.
- FALLIMENTO DELLA GUERRA ITALIANA: offensiva contro Grecia del
1940 salvata da intervento tedesco. 1941: Jugoslavia e Grecia capitolarono e
furono invase da tedeschi. Perdita di Addis Abeba e sconfitte navali (Taranto)
RUOLO DEGLI USA
- Terzo mandato di Roosevelt e legge AFFITTI E PRESTITI (Lend-Lease Act)
del 1941: aiuti da pagare non immediatamente
- CARTA ATLANTICA: incontro a TERRANOVA fra Roosevelt e Churchill il
14 agosto 1941 e 8 punti 1) rinuncia a ingradimenti territoriali, 2)
subordinazione di mutamenti territoriali alla libera volontà dei popoli, 3)
rispetto sovranità popolare per la scelta delle forme di governo, 4) accesso
paritario alla risorse, 5) collaborazione internazionale in campo economico, 6)
diritto dei popoli a vivere liberi «dal timore e dal bisogno», 7) libertà dei mari,
8) mondo costruito senza l’impiego della forza
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- 7 dicembre 1941 attacco a Pearl Harbour (Hawaii) e entrata in guerra degli
USA.
APERTURA FRONTE RUSSO: invasione di Ucraina, Bielorussia e Crimea.
Fallimento della guerra lampo e resistenza ad oltranza dei sovietici
FRONTE ASIATICO: Giappone arriva a minacciare l’India e l’Australia
conquistando praticamente tutta l’Asia continentale
DALLA GUERRA LAMPO ALLA GUERRA D’USURA
- 1942 dopo avanzata verso EGITTO, vittoria di GB a EL ELAMEIN e fuga dei
tedeschi dalla Libia
- 1943 Resistenza di Stalingrado con vittoria e tedeschi respinti al di là del DON.
- 1942-1943: USA riescono a bloccare l’espansione giapponese in Asia con
battaglia per l’isola di GUADALCANAL (isole Salomone)
- 1943: CROLLO MILITARE DELL’ITALIA: campagna di russia e
occupazione della Sicilia. EVENTI: 1) Arresto di Mussolini fra 25 e 26 luglio,
2) operazione tedesca Valkiria per controllo sull’Italia, 3) Armistizio di
Cassibile il 3 settembre e annunciato l’8. Governo di BADOGLIO e
trasferimento della monarchia al Sud a Brindisi. Effetti dell’armistizio:
resistenza delle truppe italiane contro i tedeschi nelle isole greche soprattutto a
Corfù e a Cefalonia dove gli italiani furono sterminati dai tedeschi
- GERMANIA e GIAPPONE e NUOVO ORDINE in Europa e Asia
1944- 1945
- APERTURA DEL SECONDO FRONTE: Conferenza di Teheran e decisione
di attaccare nella Francia settentrionale e non nei Balcani come voleva GB
- DUE NUOVE FRONTI: 1) sbarco di Anzio per conquista «linea Gustav» con
centro Cassino e liberazione di Roma (1944), 2) sbarco in Normandia e
liberazione in agosto di Parigi con distruzione del «vallo Atlantico»
- 1944: i sovietici liberano l’Ucraina e la Crimea ed Armata rossa avanzò fino a
Varsavia. Liberazione dell’est europeo e della Grecia
- 1944-1945: distruzione delle città tedesche (Dresda) e l’entrata in Germania
delle truppe alleate. Contemporaneamente l’Armata rossa entrò in Germania
- 7 maggio 1945: resa senza condizioni della Germania a Reims
- Gli USA contemporaneamente avanzarono nel Pacifico. Conferenza di
YALTA (febbraio 1945) e Russia contro Giappone. Nuovo presidente
TRUMAN decise l’impiego della bomba atomica con Giappone. 6 agosto
1945. 2 settembre 1945 il Giappone firmò la resa
IL RUOLO DELLE RESISTENZE
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- INSTAURAZIONE di governi collaborazionisti (VICHY
oppure di
QUISLING in Norvegia)
- RESISTENZE: FRANCIA, POLONIA (eccidio di KATYN, rivolta del Ghetto
nel 1944), JUGOSLAVIA, GERMANIA (piccoli gruppi come Orchestra rossa
e Rosa bianca e soprattutto il GRUPPO 1944)
-
-
-
-
-
ITALIA
Dopo il 1943 ricostituzione del fascismo al Nord dopo liberazione di Mussolini
a Campo Imperatore sul Gran Sasso. REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA,
svolta in senso repubblicano e sociale
Italia divisa fra RSI e Regno del Sud con sede a Salerno. SVOLTA DI
SALERNO 1944 e formazione Governo Badoglio e poi trasferimento a ROMA
e Governi Bonomi.
Dopo 8 settembre formazione CLN. Concentrato nel centro nord con unica
eccezione di Napoli che insorse fra il 27 e 30 settembre 1930. Resistenza
alimentata dalle stragi.
Lotta partigiana al NORD: Brigate Garibaldi, Brigate Matteotti e Brigate di
Giustizia e Libertà. Formazioni autonome composte da liberali e cattolici.
SCIOPERO MARZO 1944 nel Nord Italia e CLNAI. Al sud le truppe
dell’esercito ottengo l’autorizzazione di formare un CORPO ITALIANO DI
LIBERAZIONE
INSURREZIONE NAZIONALE del 25 e 26 APRILE.
Mussolini giustiziato il 28 APRILE. Migliaia di fascisti giustiziati
sommariamente durante l’insurrezione.
I VERTICI INTERNAZIONALI DI RICOSTRUZIONE
CARTA ATLANTICA
CONFERENZA DI CASABLANCA (gennaio 1943): Roosevelt e Churchill
chiedono la resa incondizionata della Germania
CONFERENZA DI TEHERAN (28 novembre e 1 dicembre 1943):
ROOSEVELT, STALIN e CHURCHILL. URSS riconosciuta la seconda
potenza mondiale dopo gli Stati Uniti. Dopo Teheran l’URSS dichiara lo
scioglimento della TERZA INTERNAZIONALE
ACCORDI DI MOSCA 1944: URSS e GB definiscono le sfere di influenza in
Europa. URSS europa centro-orientale, GB in Grecia e parità in Jugoslavia
CONFERENZA DI YALTA (4-11 febbraio 1945):
39
1)
2)
3)
4)
Divisione della Germania in 4 zone di occupazione
Smilitarizzazione Germania
Paesi liberati avrebbero avuto governi basati su libere elezioni
ONU sarebbe stato diretto da un CONSIGLIO DI SICUREZZA con Usa,
Urss, Gran Bretagna, Francia e Cina
CONFERENZA DI POTSDAM (Truman al posto di Roosevelt)
Organizzazione della Germania post nazista
Primi scontri per opposizione delle potenze occidentali alle richieste sovietiche
sul controllo del Mediterraneo.
QUESTIONI
1) I REGIMI FASCISTI SONO STATI DI MASSA? Hanno goduto di
consenso?
2) LA RESISTENZA è stata una GUERRA CIVILE??
3) LA RICOSTRUZIONE POST BELLICA è stata REALMENTE
DEMOCRATICA?
NASCITA DELLE STRUTTURE INTERNAZIONALI
1. ONU
- 26 giugno 1945 a San Francisco
- Assemblea generale e Consiglio di sicurezza (Usa, Urss, Cina, Francia, GB
oltre a sei membri rinnovati ogni 2 anni). Funzionamento difficoltoso:
Assemblea a maggioranza, Consiglio a unanimità con diritto di veto dei 5
grandi
2. PIANO MARSHALL (Gen. George Marshall)
- Rifiutato da Urss e dai paesi dell’Est europa
- ERP (European Recovery Program), 3 aprile 1948 da Amministrazione
Truman. I paesi riceventi si organizzarono nell’OECE (Organizzazione
europea di cooperazione economica)
- EFFETTI: 1) USA smaltirono gli eccessi di produzione agricola e industriale
ed evitarono rischi di nuova crisi dovuta a sovraproduzione, 2) forte legame
economico fra USA e paesi europei, 3) forte ripresa in europa (nel 1951
sorpassati i livelli del 1938)
3. ALLEANZE OCCIDENTALI MILITARI
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- TRATTATO DI BRUXELLES (17 marzo 1948): Francia, GB, Belgio, Olanda
e Lussemburgo: UNIONE DELL’EUROPA OCCIDENTALE
- PATTO ATLANTICO (4 aprile 1949): a Washington firma di USA, Canada,
paesi dell’Unione dell’Europa occidentale, Italia, Norvegia, Danimarca,
Islanda, Portogallo. Nel 1951 anche Turchia e Grecia. Nel 1954, Germania
federale.
4. STRUTTURE ECONOMICHE INTERNAZIONALI
- EGEMONIA ECONOMICA USA: Fondo mondiale internazionale (FMI,
Bretton Woods, luglio 1944), Banca internazionale per la ricostruzione e lo
sviluppo (BIRS), GATT (General Agreement on Tariffs and Trade, ottobre
1947)
5. PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA
- 1951 Si costituisce la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio):
Benelux (Belgio, Olanda, Lussemburgo), Italia, Francia, Germania Federale.
STATI OCCIDENTALI DAGLI ANNI ’50 AL 1968
STATI UNITI
- 1948: rielezione di Truman e 1) approvazione del FAIR DEAL (salari minimi,
programmi di edilizia popolare), 2) approvazione dell’INTERNAL
SECURITY ACT che legalizzò una vera e propria persecuzione contro i
sospettati di comunismo: chiunque poteva essere sottoposto a inchiesta
(“caccia alle streghe” guidata dal senatore Joseph McCarthy: da cui
MACCARTISMO) 3) Guerra di Corea
- 1952: elezione del generale Dwight Eisenhower (repubblicano) 1)
moderatismo politico e maccartismo sospeso nel 1955, 2) politica economica
tesa a favorire le grandi corporations, 3) questione della discriminazione
razziale (1954 Corte suprema aveva condannato la discriminazione scolastica)
- 1956: rielezione Eisenhower 1) recessione economica del 1957 causata dalla
ripresa europea e dalla automazione che permetteva la riduzione della
manodopera, 2) inizio “guerre stellari” dopo l’invio nello spazio del primo
satellite artificiale sovietico (Sputnik)
- 1960: elezione di John F. Kennedy (democratico) 1) politica interna dai
modesti risultati in quanto la riforma della sanità, dell’istruzione e le politiche
sociali furono bloccate dal Congresso a maggioranza repubblicana, 2) politica a
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favore dell’integrazione razziale, 3) politica estera caratterizzata da crisi di
Berlino, dal “blocco di Cuba” e dall’escalation militare in Vietnam, 4)
Alleanza per il progresso verso l’America latina (finanziamenti per sostenere
lo sviluppo e il radicamento della democrazia). Assinato il 22 novembre 1963 a
Dallas.
- 1964: elezione di Lyndon Johnson (democratico) 1) la GRANDE SOCIETA’:
a) crescita economica, b) giustizia sociale, c) libero sviluppo della personalità.
Leggi di riforma del 1964 contro a) povertà, b) discriminazione dei neri. Leggi
sociali fra 1965 e 1968. RIBELLIONI nei ghetti fra 1964 e 1967: nascita delle
Pantere Nere e Black power. Nel 1968 fu assassinato Martin Luther King.
POLITICA ESTERA: guerra del Vietnam
- 1968: elezioni con assassinio durante campagna elettorale di Robert Kennedy.
Vittoria del repubblicano Richard Nixon.
GRAN BRETAGNA
- Periodo conservatore dal 1951 al 1964 con governi Winston Churchill,
Anthony Eden, Harold MacMillan e Douglas Hume
- Crisi economica con GB in ritardo rispetto ad economie di Germania federale,
Francia e Italia, cause: a) bassa produttività, b) alti stipendi, c) bassi
investimenti, d) elevati costi della previdenza sociale
- Classe dirigente favorevole a Commonwealth e diffidenze verso unità europea
- Nel 1964 vittoria dei laburisti guidati da Harold Wilson, partito ormai
sganciato completamente dal socialismo.
- Politica laburista: 1) austerità economica, 2) avvio della trattativa per entrata
nella Comunità economica europea, 3) abbandono delle ultime basi coloniali
(Malta, Aden, Singapore), 4) sempre più grave il problema dell’Irlanda del
Nord con scoppio nel 1969 di una vera e propria guerra civile
FRANCIA
- 1951: successo elettorale della TERZA FORZA anticomunista e antigollista di
destra. Indebolimento delle sinistre (radicali, socialisti, comunisti). Guerre
coloniali (Indocina)
- 1954-1955: governi a guida radicale (Mendes-France, Faure). Disimpegno
dalla guerra in Indocina. Questione dell’Algeria. Vittoria del FRONTE
REPUBBLICANO alle elezioni del 1955 con presidente del consiglio Guy
Mollet (socialista). Forte stato di crisi: 1) crisi di Suez, 2) Algeria dove colpo
di stato di generali con intenzione di estenderlo alla Francia.
- 1958: Fine della Quarta repubblica e richiamo sulla scena di De Gaulle
- DE GAULLE E QUINTA REPUBBLICA. Nuova Costituzione: 1) riduzione
dei poteri delle Camere, 2) aumento dei poteri dell’esecutivo, 3) forte ruolo del
Presidente della repubblica eletto da centomila notabili. Alle elezioni vittoria
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-
-
-
-
moderata e De Gaulle eletto presidente della Repubblica. De Gaulle e l’Europa
delle patrie (confederazione).
1961-1965 (governi Debré e Pompidou): 1) disimpegno dall’Algeria, 2)
referendum del 1962 per elezione diretta del Presidente della repubblica, 3)
forti proteste operai nel 1963 contro la politica economica di austerità
1965: rielezione difficoltosa di De Gaulle e tentativo di varare un programma
di tipo corporativo. Crisi del 1968 con repressione degli studenti. Scioglimento
dell’Assemblea nazionale e vittoria netta delle forze moderate.
Riforme post 1968: 1) università su principi di cogestione e autogestione, 2)
tentativo di riforma regionale e del Senato. Fallimento di questo e dimissioni di
De Gaulle. POLITICA ESTERA: 1) opposizione ad egemonia USA e a
sudditanza della GB tanto che nel 1963 pose il veto all’entrata della GB nel
MEC, 2) nel 1964 riconobbe la Cina maoista, 3) uscita nel 1966 dalla NATO,
4) appoggio filo-arabo nella guerra dei Sei giorni; 5) appoggio
all’indipendentismo del Quebec francese.
1969: le forze golliste riescono a far eleggere Pompidou alla Presidenza della
repubblica.
GERMANIA
- L’ERA di KONRAD ADENAUER dal 1949 al 1963
- Cardini della politica: 1) alleanza moderata fra CDU, CSU e FDP (liberal
democratici) con moderatismo sociale e autoritarismo politico, 2) stretta
alleanza con USA. SPD con rifiuto del marxismo a BAD GODESBERG, 3)
miracolo tedesco con forte crescita economia
- 1962: affare Spiegel e perdita di prestigio per Adenauer dopo diminuzione del
consenso ad elezioni del 1961
- 1963: liberale Ludwig Erhard diventa Cancelliere. Crisi del 1964 con crescita
della SPD.
- 1966: dopo elezioni 1965 governo di coalizione fra CDU e SPD guidato da
Kurt Kiesinger con Willy Brandt ministro degli Esteri.
- Crisi sociale 1967-1968: 1) lotta alla legislazione di emergenza che prevedeva
la sospensione delle libertà civili, 2) lotta al monopolio editoriale della società
Springer di orientamento conservatore
- Elezioni 1969: tenuta CDU-CSU, ma formazione governo SPD-FDP guidato
da Willy Brandt. Avvio della Ost-Politik con riconoscimento della Germania
Est e trattati con URSS e Polonia
ITALIA
- 1945, Governo Parri 1) movimenti separatisti in Sicilia e in Sardegna, 2) lotta
alla povertà, 3) epurazione
- Governi De Gasperi fra 1946 e 1947 (4 governi) quando furono estromesse le
sinistre dal governo
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- 1948: vittoria DC, governo con partiti minori (PLI, PRI, PSLI), scontro su
scelta di campo pro Usa. Attentato a Togliatti e avvio della scissione sindacale
con CISL e UIL. LINEA ECONOMICA EINAUDI: liberismo, deflazione e
svalutazione.
- GLI ANNI DEL CENTRISMO QUADRIPARTITO (3 governi De Gasperi)
Caratteristiche: 1) anticomunismo, 2) appoggio del clero e del Vaticano, 3)
fedeltà Atlantica, 4) appoggio dei ceti moderati
Politiche: RIFORMISMO DALL’ALTO (riforma agraria 1950 e Cassa per il
Mezzogiorno). Permanenza degli squilibri
- 1953: Legge Truffa (50+1 uguale 65% alla Camera). Avanzata delle sinistre.
Governi poco incisivi dal punto di vista politico. GRONCHI presidente della
Repubblica (sinistra Dc).
- 1958: non sostanziali novità ad elezioni. Successo del Partito socialista.
ECONOMIA: crescita basata su bassi salari e alti profitti, diffuso
antisindacalismo.
- 1958-1963: crisi del centrismo. Congresso DC del 1962 di Napoli e varo del
centro-sinistra. GOVERNO FANFANI 1962-1963: 1) riforma scuola con
scuola media, 2) riforma agraria con abolizione mezzadria, 3)
nazionalizzazione industria elettrica
- 1963-1968: centrosinistra con governi Moro 1) scarso riformismo, 2) tentativo
di colpo di Stato e scandalo SIFAR (1964-1967), 3) Miracolo Economico, 4)
contestazione studentesca
SPAGNA-PORTOGALLO: Salazar e Franco
GRECIA
- 1946: al potere la destra monarchica e referendum che decide il ritorno del re
Giorgio II
- 1947: governo ancora più a destra e bando del Partito comunista (KKE)
- 1948: guerra civile guidata da EAM (Fronte liberazione nazionale)
- 1949-1964: governi conservatori di destra guidati da generale Alexandros
Papagos e poi da Konstantinos Karamanlis
- 1964-1965: Partito dell’Unione di centro con governo Georgios Papandreu.
Conflitto con re Costantino II su ruolo dell’esercito.
- Disordini per licenziamento di Papandreu, crisi di governo e COLPO di stato il
21 aprile 1967 guidato da un gruppo di ufficiali (colonnelli Papadopulos e
Pattakos)
- Tentativo di contro-colpo di stato da parte del re. Fallimento e fuga del re in
Italia.
- 1968: nuova Costituzione che istituzionalizzava il nuovo regime neofascista.
COSTRUZIONE EUROPEA
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- OECE 1948 e CECA 1951
- Difficoltà al processo federalista: 1) USA sfavorevoli al processo di
integrazione europea, 2) profonde differenze fra gli Stati, 3) dissenso GB
- COMUNITÀ DI DIFESA EUROPEA (CED): trattato firmato nel 1952 da
Francia, Germania federale, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Non
ratificato da Francia e quindi decadde.
- TRATTATI DI ROMA (25 marzo 1957): CEE, Mercato comune europeo
(MEC) e EURATOM. Integrazione economica e non politica.
- EFTA (European Free Trade Association): trattato economico fra GB,
Danimarca, Svezia, Norvegia, Austria, Svizzera e Portogallo
- 1960: OECE diventa OECD (Organization of Economic Cooperation and
Development) con USA e CANADA.
- Inizio anni ’60: progetto francese di Confederazione con De Gaulle e veto
francese a entrata GB.
- 1968: entrata in vigore dell’Unione doganale. GATT e KENNEDY ROUND:
1) riduzione del 50% delle tariffe doganali, 2) necessità di concordare prezzi
massimi e minimi dei prodotti agricoli, 3) aiuti sistematici ai paesi in via di
sviluppo
GIAPPONE
- 1945-1951: controllo del generale MacArthur. Obiettivi USA: 1) impedire che
Giappone potesse riprendere politica imperialista, 2) alleanza nel Pacifico
- 1945: Dichiarazione giapponese dei diritti: libertà di organizzazione politica e
sindacale
- Partiti conservatori: Progressista e Liberale. Partiti di sinistra: Partito socialista,
Partito comunista. Debolezza dei sindacati.
- Costituzione 1947: 1) Monarchia costituzionale basata su sovranità popolare,
2) regime parlamentare, 3) separazione dei poteri. Epurazione fra 1946-1948
- Riforme 1) agraria con distribuzione delle terre (effetti: miglioramento
produttività e contadini trasformati in un ceto conservatore), 2) smembramento
delle grandi concentrazioni industriali (zaibatsu), 3) riforma scolastica in senso
USA.
- 1949-1951: svolta contro la sinistra, in particolare quella comunista. Governi
liberali di Yoshida Shigeru: ritorno della tradizione conservatrice.
- 1954-1956: governi conservatori di Ichiro e nascita del PARTITO
LIBERALDEMOCRATICO con fusione fra destra liberale e progressisti.
Potere della tecnocrazia per legare sviluppo economico a conservazione
sociale.
- 1957-1960 governo Kishi Nobusuke: accentuazione della centralizzazione e
ritorno del nazionalismo. Richiesta di ridiscutere il trattato con gli Usa del
1951 per ottenere il controllo sulle basi americane.
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- 1960-1964: governi del liberaldemocratico Hayato Ikeda, esponente della
tecnocrazia finanziaria
- Miracolo Giapponese: Giappone terza potenza dopo Usa e Urss.
L’UNIONE SOVIETICA, LE DEMOCRAZIE POPOLARI E I PAESI
COMUNISTI FUORI D’EUROPA
URSS DOPO LA II GUERRA MONDIALE
- Dittatura staliniana
- Crisi economica: 1) nel 1946 fu avviato il IV Piano quinquennale, con risultati
positivi solo nell’industria pesante, 2) mancanza di beni di consumo, 3) crisi
dell’agricoltura tornata ai livelli del 1913.
DOMINIO DELL’URSS SUI PAESI DELL’EUROPA DELL’EST
Tre fasi: 1) i comunisti nazionali ottengono ministeri chiave con aiuto dell’esercito
sovietico e della polizia politica sovietica, 2) eliminazione dei partiti ostili e delle
correnti minoritarie all’interno dei partiti comunisti, 3) consolidamento sotto la guida
sovietica (nazionalizzazione dell’economia, dominio politico dei partiti comunisti)
GERMANIA ORIENTALE
- USA e GB unificarono le loro zone di occupazione e attuarono una riforma
monetaria con nuovo Marco sostenuto da USA
- In risposta URSS chiuse gli accessi di terra a Berlino (giugno 1948-maggio
1949). Blocco inefficace perché superato da un ponte aereo
- Accordi di Washington dell’8 aprile 1949: costruzione della Germania
Occidentale con unificazione anche della zona francese (i francesi erano
riluttanti perché non vedevano di buon occhio un nuovo stato tedesco
autonomo)
- In risposta anche l’Urss iniziò a riorganizzare la propria zona di occupazione:
1) nazionalizzazione di industrie e banche, 2) confisca delle terre e costituzione
di aziende di stato. POLITICA: dopo un momento di pluripartitismo, dal 1946 i
partiti vennero coalizzati in un blocco antifascista e si formò la SED (Partito
socialista unificato tedesco). Nel 1949 dopo la nascita della RFT i sovietici
crearono la DDR (Repubblica democratica tedesca).
POLONIA
- 1944-1947: alleanza fra forze borghesi e filocomuniste
- 1947: elezioni e vittoria del Blocco democratico (comunisti e loro alleati).
Governo di Wladislaw Gomulka: 1) nazionalizzazione delle industrie e delle
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finanze, 2) riforma agraria, ma socializzazione nell’agricoltura contenuta entro
limiti ristretti, 3) tesi rapporti fra Stato e Chiesa, molto influente nelle
campagne
BULGARIA
- Occupazione e formazione governo di coalizione del Fronte patriottico
- 1946: dopo larga vittoria alle elezioni del novembre 1945, abolizione della
monarchia. Eliminazione dei sociademocratici e del Partito agrario ostile ai
comunisti
ROMANIA
- Nel 1944 formazione di un governo presieduto dal generale Radescu
- Dietro la pressione sovietica, fine del governo Radescu e nuovo governo di
coalizione controllato dai comunisti
- 1946: netta vittoria comunista alle elezioni e allontanamento del re Michele.
- Introduzione di riforma agraria senza misure di collettivizzazione
UNGHERIA
- Nel 1945 netta vittoria del Partito dei piccoli proprietari. Comunisti ottennero il
ministero degli Interni e avviarono una campagna contro gli avversari
- 1947 governo di coalizione e nel 1949 elezioni a lista unica (comunista)
- Abolizione della monarchia
CECOSLOVACCHIA
- 1943: ritorno del legittimo governo guidato con Benes in alleanza con
comunisti
- 1946: alle elezioni il Partito comunista conquista il 38%. In nessun altro paese i
comunisti avevano ottenuto un risultato così alto in un’elezione libera
- 1946-1948: forti tensioni fra partito di Benes e comunisti. Nel 1948 nuovo
governo Benes e morte di Jan Masaryk: “colpo di Praga” e nuove elezioni a
lista unica. Benes si ritirò e nei paesi occidentali vi fu una violenta agitazione
anticomunista
JUGOSLAVIA
- Peculiarità: l’Armata rossa ebbe un ruolo secondario nella liberazione della
Jugoslavia in quanto territorio liberato dalle milizie di Tito che univa un
programma di tipo socialista ad uno di stampo nazionalista
- CONTRASTO fra STALIN e TITO: 1) opposizione di Stalin a costituzione
della Federazione fra Jugoslavia, Bulgaria, Romania, Albania e Grecia; 2)
atteggiamento poco corretto delle truppe sovietiche; 3) infiltrazione della
polizia politica sovietica vissuto come sopraffazione; 4) opposizione al
controllo sovietico dell’economia
- 1948: rottura fra Urss e Jugoslavia e accusa di “deviazionismo” verso i
comunisti jugoslavi (trockisti-buchariniani-fascisti).
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ALBANIA
- Potere comunista nelle mani di Enver Hoxha
ORGANIZZAZIONE DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI
COMINFORM
- Nel settembre 1947 costituzione del COMINFORM: Ufficio d’informazione
dei partiti comunisti
- Coordinamento sovietico dei partiti comunisti europei
COMECON: Consiglio di mutua assistenza economica, 25 gennaio 1949 a Varsavia
fra URSS, Bulgaria, Ungheria, Polonia e dopo Albania e Germania Orientale
PATTO DI VARSAVIA: Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza (14
maggio 1955)
- Unitamente al culto di Stalin e alla condanna di ogni linea politica divergente i
sovietici instaurarono un rigido controllo sull’Europa orientale
- Purghe in Europa: fra 1949 e 1953 furono eliminati tutti i leader dissenzienti.
Terrore per arginare i tentativi di distacco dall’Urss.
- XIX Congresso del PCUS (tesi espresse da Stalin nei Problemi economici del
socialismo nell’URSS: socialismo come mezzo per evitare le tensioni sociali
tipiche dei paesi capitalistici; la guida del PCUS non doveva essere messa in
discussione)
L’URSS DOPO LA MORTE DI STALIN
- 1953: morte di Stalin (5 marzo 1953). Al suo posto una DIREZIONE
COLLETTIVA in cui spiccavano le figure di Beria (capo della polizia),
Kruscev (molto potente nell’organizzazione del partito) e Malenkov.
- Lotta per il potere: uccisione di Beria, caduta di Malenkov per opposizione alla
sua politica volta ad aumentare i beni di consumo di massa. Ascesa di Kruscev,
eletto Segretario del PCUS.
- EFFETTI MORTE DI STALIN: 1) agitazioni in Cecoslovacchia e in Germania
orientale, 2) richiesta di democratizzazione generale, 3) riappacificazione con
Jugoslavia e diritto alla “diversità delle vie socialiste
- 1956: XX CONGRESSO DEL PCUS con denuncia dei crimini dello
stalinismo. Strategia di Kruscev: 1) denunciare gli eccessi di Stalin, 2) non
mettere in discussione la struttura del potere sovietico. Scioglimento del
KOMINFORM e riforma dell’esercito con riduzione militari
CRISI DELLA POLONIA:
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- Amnistie e liberazione di Wladislaw Gomulka
- Sciopero a Poznan con finalità antisovietica e sostenuto dalla Chiesa cattolica
- Ritorno di Gomulka al potere: 1) intesa con la Chiesa cattolica, 2) ribadita la
stretta alleanza con Urss
CRISI DI UNGHERIA:
- Ruolo degli intellettuali (circolo PETOFI)
- Reintegro di politici espulsi fra i quali Imre Nagy. Ribellione di ottobre e
truppe sovietiche ritirate da Budapest. Governo Nagy con elementi piccoloborghesi e rinascita dei partiti.
- 1 Novembre: Nagy annuncia il ritiro dal Patto di Varsavia e il 3 novembre
truppe sovietiche entrano di nuovo a Budapest con appoggio di Kadar,
inizialmente alleato di Nagy. Repressione della rivolta.
- Governo Kadar che però non ripristinò un governo di tipo stalinista, ma avviò
un corso riformista
EFFETTI DEL 1956:
1) Realtà ben diversa da come veniva propagandata dal regime, 2) i diversi paesi
avviarono un’opera di ricerca di indipendenza dal “modello sovietico”, 3)
evidenziò quanto fosse forte la divisione dell’Europa in quanto USA non
avevano alcuna intenzione di alterare la divisione in sfere d’influenza
L’ERA di KRUSCEV
- Riforme economiche volte a potenziare i kolchoz e a creare distretti industriali
autonomi diretti da Consigli direttivi
- Da 1957 e 1958, Kruscev eliminò politicamente gli altri mentri del direttorio e
divenne capo del partito e del governo.
- Caratteristiche azione politica di Kruscev: 1) relativa liberalizzazione interna,
2) riforme economiche, 3) distensione internazionale. Al XXI e XXII
congresso del Pcus (1959 e 1961) indicò l’obiettivo supremo: il passaggio dal
socialismo al comunismo con cessazione della dittatura del proletariato e
PCUS «partito del popolo».
- PROBLEMI: 1) equilibri politici interni destabilizzati dalla destalinizzazione,
2)difficoltà economiche (l’industrializzazione era più lenta del previsto e
l’agricoltura continuava ad avere bassa produttività), 3) difficoltà
dell’integrazione economica con i paesi del COMECON (forte opposizione
della Romania), 4) atteggiamento ambiguo verso gli intellettuali. Appoggio a
Solzenitsin e repressione di Pasternak.
- Ottobre 1964, Kruscev fu rimosso e al suo posto tornò una direzione collegiale
con trojka Leonida Breznev, Aleksej Kossighin e Suslov.
- Cancellazione della politica di KRUSCEV: 1) parziale riabilitazione di Stalin,
2) repressione degli intellettuali, 3) rilancio della politica di armamenti, 4)
cancellazione riforme economiche di Kruscev
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CRISI NEI PAESI DELL’EST. 1968
JUGOSLAVIA
- Forte clima di cambiamento. 1) Costituzione 1963: decentramento statale ed
economico, rotazione delle cariche, 2) introduzione di elementi di economia di
mercato, 3) maggiore dialettica interna alla Lega dei comunisti
- Ruolo di Tito: mediatore fra varie tendenze.
- Movimenti studenteschi incanalati da Tito per sostenere il corso riformatore e
al tempo stesso per rafforzare il regime.
CECOSLOVACCHIA
- Riforme di Novotny: 1) modesta liberalizzazione, 2) maggiore libertà al
dibattito economico e politico. Al tempo stesso repressione di intellettuali e
studenti
- 1 febbraio 1968: Governo Dubcek e accelerazione del “nuovo corso”
- 6 aprile 1968: annuncio di una “via cecoslovacca al socialismo”. Ricerca di un
NUOVO MODELLO di socialismo: 1) separazione partito e governo, 2)
maggiore autonomia di critica, 3) abolizione della censura, 4) passaporto a tutti
i cittadini, 5) maggiore autonomia nazionalità ceca e slovacca.
- Reazione sovietica: invasione del 21 agosto 1968
- Aprile 1969: Dubcek e dirigenti liberali destituiti e consegna del potere a
Gustav Husak: 1) epurazione nel partito, 2) emarginazione degli intellettuali
- Invasione condannata da Cina, Jugoslavia, Romania e partiti occidentali
POLONIA
- Svolta conservatrice di Gomulka e forti proteste operaie contro il carovita
- Destituzione di Gomulka con Edward Gierek e superamento crisi
REPUBBLICA POPOLARE CINESE 1951-1968
- Nazionalizzazione delle industrie e collettivizzazione delle terre
- COSTITUZIONE DEL 1954: 1) massimo organo del potere era l’Assemblea
popolare nazionale eletta dalle assemblee provinciali sulla base di una lista
unica, 2) Assemblea popolare eleggeva il Presidente della Repubblica, 3)
Assemblea popolare eleggeva un Comitato permanente che controllava il
governo, 4) il governo era rappresentato dal Consiglio degli affari di stato
- Statuti del partito 1956: 1) Congresso nazionale, 2) Comitato centrale con due
organi esecutivi: a) Ufficio politico, b) Segreteria. Prevalenza dei contadini
(quasi 70%).
- LA LINEA DEI CENTO FIORI: maggiore libertà intellettuale per rafforzare il
comunismo. Il risultato fu una campagna di ostilità verso il Partito comunista:
ciò determinò, nel 1957, la fine della linea dei “cento fiori” e l’avvio di una
campagna di epurazione antidestra.
50
- 1958: il GRANDE BALZO IN AVANTI: in 15 anni la Cina avrebbe dovuto
raggiungere la produzione britannica. Nelle campagne si passò dalle
cooperative alle COMUNI (24mila comuni riunivano 740mila cooperative).
Risulatiti: 1)produttivismo non coordinato, 2)perdita di controllo sulla
produzione, 3)prodotti spesso scadenti (acciaio)
- Fallimento del balzo in avanti, lotta interna del partito, il X PLENUM del 1962
rilancia la LOTTA DI CLASSE rivolta non più contro le classi sociali ostili,
ma contro le correnti interne, principalmente quelle collegate al revisionismo
del balzo in avanti e ad un modello economico teso al capitalismo.
- Scontro aperto con URSS e Cina si pone come guida alternativa per i
movimenti rivoluzionari
- 1965: Movimento di educazione socialista (movimento dei 4 risanamenti:
politico, economico, organizzativo e ideologico): LOTTA DI CLASSE contro
coloro che si erano incamminati sulla via capitalistica
- 1966-1971: RIVOLUZIONE CULTURALE. Distruggere tutte le tendenze
contrarie alla linea di Mao: 1)revisionismo, 2) tecnocratismo, 3) sudditanza ai
sovietici. Rivoluzione affidata agli studenti (guardie rosse) e all’esercito.
- EPURAZIONI: 1) vertice del partito, 2) accademici, 3) dirigenti di tutte le
professioni. Escalation nelle industrie e nelle campagne.
- Risultati: 1) emarginazione della destra e della sinistra. Affermazione del
maoismo e stabilizzazione del ruolo del partito e della politica estera, 2)
educazione sottoposta ai principi del maoismo, 3) riforma dell’esercito e
abolizione del professionismo, 4) arretramento economico dovuto alle
epurazioni e alle lotte interne.
CUBA
- Regime di Fulgencio Batista. United Fruit Company aveva il 70% della
produzione cubana di zucchero.
- 26 luglio 1953: assalto alla caserma Moncada guidato da Fidel Castro.
Arrestato e poi esiliato in Messico.
- Dicembre 1956: rientro a Cuba e nuovo attacco fallito. Rifugio nella Sierra
Maestra e avvio della guerriglia.
- 1958 Eisenhower sospese gli aiuti a Batista in quanto considerava Castro un
rivoluzionario nazionalista borghese.
- 1 gennaio 1959: vittoria della rivoluzione e fuga di Batista.
- Privo di una struttura politica, legalizzò il Partito comunista e si appoggiò ad
esso per nazionalizzare l’industria cubana.
- USA contrari a nazionalizzazione industria e quindi Castro si rivolge all’Urss
per trovare appoggio economico. Nel 1960, inizia embargo USA a Cuba.
LA GUERRA FREDDA
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- Blocco di Berlino (giugno 1948-maggio 1949)
GUERRA DI COREA
- dopo Guerra mondiale Corea divisa sul 38 parallelo. Nord sotto il comunista
Kim Il Sung, Sud sotto regime conservatore nazionalista di Syngman Rhee.
- Entrambe le parti voleva la riunificazione. Rhee non voleva accettare trattive
con il Nord e fu appoggiato da Usa in funzione anticomunista.
- 25 giugno 1950 il Nord supera il 38 parallelo e avvia la guerra. Intervento USA
guidato da MacArthur e Corea del Nord ricacciata oltre il 38 parallelo.
- Entrata in scena della Cina con truppe inviate nel Nord. MacArthur destituito
per suo atteggiamento eccessivamente aggressivo (ventilò uso della bomba
atomica) nel 1951
- 1951-1953: Trattati di pace con ristabilimento del confine del 38 parallelo
VIETNAM
- Viet Minh di Ho Chi Minh e proclamazione della Repubblica del Vietnam.
Francesi riuscirono a riprendere il controllo del Sud.
- Nel 1954 sconfitta francese a Dien Bien Phu. Conferenza di Ginevra (luglio
1954): Vietnam diviso in due parti con confine il 17 parallelo. Nord sotto la
repubblica democratica di Ho Chi Minh, il Sud sotto l’influenza occidentale
- 8 SETTEMBRE 1954: SEATO, Organizzazione del trattato dell’Asia del sudest: Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Pakistan, Thailandia, Gran Bretagna,
Francia e USA
- 1955: CONFERENZA DI BANDUNG (Indonesia). Nascita del movimento dei
Non Allineati. Cina, India, Indonesia (in europa Jugoslavia e Albania).
CRISI DI SUEZ (1956)
- Nuovo leader egiziano Nasser decise la nazionalizzazione del Canale di Suez.
- GB e Francia premevano per intervento, arginate da USA.
- GB e Francia inducono all’azione Israele che attaccò gli avamposti egiziani.
Questo fu pretesto usato da GB e Francia per invadere l’Egitto.
- L’URSS minacciò ritorsioni e poi uso delle armi atomiche.
- 15 novembre 1956: Suez sotto controllo di truppe ONU e abbandono
dell’Egitto da parte di anglo-francesi
- MEDIORIENTE come teatro della guerra fredda: Usa alleati di Iraq,
Giordania, Libano. Urss di Siria, Egitto.
- ALTRI SCONTRI USA-URSS: 1) Formosa (Taiwan), 2) Berlino (costruzione
del muro nel 1961)
LA DIFFICILE “COESISTENZA”
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- Incontro fra Einsenhower e Kruscev a Camp David
- CONFERENZA DI PARIGI del maggio 1960 su Berlino. Crisi dell’aereo U2
(aereo spia Usa abbattuto da Urss). Fallimento della conferenza
- INVASIONE DI CUBA nell’aprile del 1961 (Baia dei Porci)
- CRISI DEI MISSILI (1962). Blocco navale intorno a Cuba per impedire ai
sovietici di installare i missili. Accordo: Urss ritirò i missili dietro
assicurazione USA di non invadere Cuba
- 1963: trattato per cessazione degli esperimenti nucleari non sotterranei firmato
a Mosca ma non accettato da Cina e Francia
- Nuova escalation in Vietnam: per arginare il movimento Vietcong (liberazione
nazionale appoggiato dal Vietnam del Nord)
LA DECOLONIZZAZIONE
MEDIO ORIENTE e ASIA
- 1944-1945: LEGA ARABA, Egitto, Transgiordania, Iraq, Libano, Arabia
saudita, Yemen
- 1946: linea repressiva francese, ma dopo breve conflitto indipendenza della
SIRIA e del LIBANO
- PALESTINA: ritiro della GB e nel 1947 l’ONU decise la divisione della
Palestina in due parte con il Negev affidato agli ebrei. Nel 1948 fu subito
proclamato lo Stato di Israele
- 1949: primo conflitto fra Israele e stati arabi con vittoria di Israele e
conseguenze 1)nuovo progetto di spartizione in senso pià sfavorevole agli
israeliani voluto da USA; 2) annessione della zona araba della Palestina alla
Transgiordania e nascita della Giordania. PALESTINESI espulsi di fatto dalla
propria terra e costretti a vivere nei campi profughi
- CRISI ARABA 1967: 1) Giordania aderì a patto militare fra Siria ed Egitto.
Ritiro dell’Onu e occupazione del Golfo di Aqaba 2) risposta israeliana con
occupazione di Gaza, Golan e Sinai (guerra dei sei giorni: 5-10 giugno), 3)
intensificazione della resistenza palestinese e nascita nel 1969 dell’OLP
(Organizzazione per la liberazione della Palestina)
CONTINENTE INDIANO- SUD EST ASIATICO
- Nel 1947: indipendenza dell’India e nascita del Pakistan
- Nel 1948: indipendenza di Ceylon e della BIRMANIA
- Dal 1946 conflitto indocinese per controllo del Vietnam
- INDONESIA: Olanda contraria all’indipendenza delle isole di Giava e
Sumatra. Intervento nel 1947 e arresto di Sukarno. GB e USA contrarie
all’occupazione olandese e nel 1949 riconoscimento degli STATI UNITI DI
INDONESIA con Sukarno come presidente.
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- Nel 1946, piena indipendenza delle FILIPPINE.
La DISSOLUZIONE DEGLI IMPERI
IMPERO FRANCESE
- TUNISIA: 1) Nel 1946 nascita del Fronte nazionale tunisino composto da
Partito tradizionalista musulmano, dal Partito della borghesia e dal sindacato
UGTT, 2) Nel 1951 tentativo francese di instaurare un governo franco-tunisia
con trasformazione della Tunisia in uno stato associato alla Francia, 3) Nascita
di forti movimenti di opposizione e guerriglia nel sud del paese, 4) Piena
indipendenza concessa nel 1956 e proclamazione nel 1957 della Repubblica
tunisina guidata da Burghiba leader del Partito unico Nuovo Destur
- MAROCCO: 1) Nel 1943 nascita del movimento nazionalista per indipendenza
e unità del Marocco diviso fra zona francese, zona spagnola e zona
internazionale di Tangeri, 2) repressione francese, 3) nel 1953 i francesi
esiliano il sultano Ben Yussef, 4) guerriglia e spostamento verso indipendenza
anche dei ceti che appoggiavano i francese, 5) indipendenza concessa il 2
marzo 1956
- Africa equatoriale e Africa occidentale: due orientamenti 1) costituzione di
Stati autonomi indipendenti (Houphouet Boigny), 2) Federazione di stati
(Leopold Senghor). Prevalse la prima linea e fra il 1958 e il 1960 tutta l’area
chiese e ottenne l’indipendenza. Nacquero così il Mali, il Congo francese, il
Gabon, la Repubblica Centroafricana, il Ciad, la Costa d’Avorio, il Dahomey
(oggi BENIN), l’Alto Volta (BURKINA FASO), il Niger, la Mauritania, la
Guinea, il Senegal, il Togo e il Camerun.
ALGERIA
- 1943: movimento per l’autonomia e Francia costretta a proclamare
l’uguaglianza formale fra francesi e arabi
- 1945: insurrezione repressa con migliaia di morti
- 1947: concessione dello Statuto all’Algeria: 1) introduzione di un’Assemblea
legislativa, 2) potere esecutivo affidato ad un Governatore nominato dalla
Francia
- 1954: costituzione del Fronte di liberazione nazionale guidato da Ben Bella, ex
sottoufficiale
- 1955-1956: repressione della guerriglia
- 1956: dietro alla pressione dei coloni francesi, inizio dell’escalation militare
contro il FLN
- 1957: battaglia di Algeri durata 9 mesi. Dura repressione francese con impiego
di bombardamenti contro la rivolta.
- 1958: comitato di salute pubblica dei militari francesi. Referendum promosso
da De Gaulle per il mantenimento dei rapporti franco-algerini. Costituzione di
un governo provvisorio da parte del FLN.
- 1959-1960: nuova repressione e tentativo di concedere una larga autonomia.
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- 21-25 aprile 1961: tentativo di nuovo colpo di stato
- 1962: nuovo referendum che decise l’indipendenza dell’Algeria
IMPERO INGLESE
Africa
- 1957: Costa d’oro (GHANA)
- 1960: Nigeria (problema principale: comprensenza di 250 tribù)
- 1961: Sierra Leone, Tanganica
- 1962: Uganda
- KENYA: 1) inglesi molto radicati (situazione simile all’Algeria), 2) presenza
di una forte minoranza di indiani e arabi che controllavano l’artigianato e il
commercio, 3) nazionalisti divisi fra KENYA AFRICAN UNION guidato da
Jomo Kenyatta e movimento MAU MAU a base religiosa ostile ai bianchi.
Rivolta dei Mau Mau nel 1952 e REPRESSIONE inglese con uccisione di oltre
130.000 persone e deportazione di altri 800.000 in campi di prigionia.
- 1961-1963: affermazione elettorale del KAU e indipendenza sotto la sovranità
della regina
- 1964: proclamazione della Repubblica.
- ZANZIBAR e TANGANICA: a Zanzibar due partiti uno arabo e l’altro
africano. Nel 1963 governò formato da arabi rovesciato dai guerriglieri
africani. Nel 1964 unione di Zanzibar e Tanganica e costituzione della
TANZANIA
- AFRICA SUD-ORIENTALE: area dominata dal Sudafrica divisa in Rhodesia
del Nord, del Sud e nel Nyassaland. GB riorganizzò l’area formando la
FEDERAZIONE dell’AFRICA CENTRALE a guida bianca. Reazioni della
maggioranza nera e indipendenza Nyassaland nel 1964 (MALAWI), poi
Rhodesia del Nord (ZAMBIA). Restò la Rhodesia del Sud che si trasformò in
uno stato indipendente e sotto pieno controllo bianco
Asia
- 1957: indipendenza della Malesia. Nel 1965 Singapore uscì e divenne
autonomo
Il caso del CONGO BELGA
- Paese rigidamente controllato. Soprattutto la regione del Katanga dove
dominava la Union Miniere.
- Movimento indipendentista inizia negli anni ’50: ABAKO (Associazione dei
popoli Bakongo) guidato da Kasavubu; nel 1958 il MOUVEMENT
NATIONAL CONGOLAIS MNC di Patrice Lumumba.
- Nel 1960 vittoria dei partiti indipendentisti e concessione dell’indipendenza
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- Luglio 1960: secessione del Katanga ispirata dall’Union Miniere
- Forti contrasti fr Kasavubu (pro Belgio) e Lumumba e colpo di stato del
generale Mobutu
- 1961: eliminazione di Lumumba
- 1961-1964: guerra civile e potere definitivamente a Mobutu
- Nel 1962 il Belgio concesse indipendenza anche a Ruanda e Urundi
(BURUNDI)
IN AFRICA continuava il dominio del Portogallo su Angola, Mozambico e Guinea
portoghese.
IL TERZO MONDO
- Composto dagli stati liberatisi dal giogo coloniale
- Economia in buona parte controllata dalle aziende occidentali, da cui debolezza
politica degli stati spesso guidati da elite subordinata agli interessi delle
aziende occidentali. Economie dominate dalla monocultura o dalle attività
estrattive.
- MOVIMENTO DEI NON ALLINEATI 1) Conferenza di Bandung nel 1955,
2) Conferenza di Belgrado nel 1961 (ruolo di Jugoslavia, India e Egitto), 3)
Conferenza di Algeri 1967 con insoddisfazione per Kennedy Round.
- CONFERENZA DI ADDIS ABEBA 1963: panafricanismo 1)rafforzare unità e
solidarietà degli stati africani, 2) non allineamento con i blocchi.
L’AMERICA LATINA
Situazione Sociale
- Ruolo dell’oligarchia terriera
- Povertà dei ceti popolari con operai in una situazione “relativamente”
privilegiata
- Irrisolutezza dei ceti medi
- NODO CENTRALE: sviluppo industrializzazione basato su sfruttamento delle
campagne oppure riforma agraria e sviluppo industriale equilibrato
- 1948: creazione ORGANIZZAZIONE STATI AMERICANI (OAS) a Bogotà
1)posizione contro minaccia comunista e 2) condanna della rivoluzione
castrista
MESSICO
- Peculiarità in America Latina: sostanziale stabilità politica
- Dal 1946: Partito rivoluzionario istituzionale: 1) riformismo dall’alto, 2)
repressione del dissenso (in occasione dei moti studenteschi del 1968: 3 ottobre
1968 uccisione di decine di persone)
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- Periodo di riforme dal 1970 al 1976: 1) riforma agraria, 2) perequazione
fiscale, 3)nazionalizzazioni nel settore minerario. Scoperta del petrolio e
Messico fra i maggiori produttori mondiali
- Nella seconda metà degli anni ’80 si allenta il potere del PRI e nasce il
PARTITO DELLA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA.
- Nel 1989 riforma elettorale che consente a chi ottiene il 35% dei voti la
maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei deputati (251 su 500)
ARGENTINA
- 1943: colpo di stato militare da parte di ufficiali filofascisti
- 1946-1955: governo di Juan Domingo Peron 1) GIUSTIZIALISMO
a)solidarietà nazionale, b) collaborazione fra le classi, 2) regime poggiante
sull’esercito e sull’appoggio della Chiesa cattolica, 3) azione demagogicopaternalistica verso gli operai in modo tale da legarli direttamente a Peron
(ruolo della moglie, Evita Peron),4) economia sotto uno stretto dirigismo
statale. CRISI DEL PERONISMO: 1)crisi economica, 2) contrasto con Chiesa
cattolica per controllo sulla gioventù.
- 1955: colpo di Stato ed esilio di Peron. Periodo di interludio caratterizzato
dalla crisi economica
- 1966: nuovo colpo di Stato ad opera dei militari fino al 1973.
- 1973: vittoria dei peronisti alle elezioni e ritorno in patria di Peron
- 1974-1976: seconda moglie di Peron, Isabella, succede a Peron deceduto nel
1974.
- 1976: nuovo colpo di stato dei militari con presidente Jorge Vidal. Periodo di
forte repressione (desaparecidos). Forte crisi economica e guerra delle
Falkland-Malvinas (1982). Sconfitta militare causò la fine della dittatura.
- 1983: presidenza di Raul Alfonsin (Union civica radical).
- 1989: vittoria del peronista Carlos Menem
BRASILE
- Prima metà anni ’40: regime militare del filofascista Getulio Vargas
- 1945: colpo di stato militare 1) peso all’autonomia degli stati federati, 2)
politiche volte a favorire gli interessi dell’oligarchia rurale
- 1950-1954: ritorno di Getulio Vargas. Forte tensione nel paese.
- 1955- 1960: governo di Juscelino Kubitschek, erede politico di Vargas. Forte
tensione sociale dovuta alla debolezza dell’economia. Costruzione della
capitale Brasilia
- Marzo 1964: colpo di stato militare. Soppressione dei partiti e delle libertà.
Favore alle politiche liberiste con controllo dell’economia brasiliana da parte
dei capitali stranieri. Sviluppo di un intenso processo di industrializzazione
basato sui capitali stranieri, ma con ricchezza canalizzata verso una ristretta
oligarchia, mentre la maggioranza della popolazione viveva al limite della
sussistenza.
- 1985: ritorno al governo civile
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- 1988: nuova Costituzione 1) riduzione dei poteri presidenziali, 2) diritto di
sciopero, 3) limiti alla penetrazione del capitale straniero. Problema
dell’eccessivo sfruttamento delle risorse. Uccisione di Chico Mendes,
segretario generale dei lavoratori rurali.
- 1989: governo del centrista Fernando Collor de Mello (suo avversario era il
socialista Luis Ignacio da Silva).
CILE
- 1942-1946: governo del radicale Jose Rios appoggiato dalle sinistre. Continuò
la politica di stretta intesa con Stati Uniti.
- 1946-1952: governo del radicale Gabriel Videla. Appoggio iniziale dei
comunisti che furono messi al bando nel 1948 (esilio del poeta Pablo Neruda).
Crisi economica e industrializzazione dipendente dai capitali statunitensi.
- 1952-1958: governo del colonnello Carlo Ibanez (leader fra 1925-1931).
Sostegno all’industria del rame e largo spazio all’entrata dei capitali stranieri.
- ELEZIONI 1958: dura competizione elettorale fra conservatori (Jorge
Alessandri), sinistre (Salvador Allende) e Partito democristiano (Eduardo Frei).
Vittoria dei conservatori.
- 1964: il Partito democristiano vince le elezioni. Per la prima volta un partito di
ispirazione cattolica vince le elezioni in America Latina. RIFORME: 1)
cilenizzazione delle miniere di rame, 2) riforma agraria, 3) programma di
edilizia popolare. Crisi sociale e politica dovuta agli effetti della riforma
agraria che causò difficoltò di approvvigionamento alle aree urbane.
- 1970: vittoria delle sinistre con Salvador Allende. SOCIALISMO nella libertà:
mutamento socialista della società ma nel quadro della costituzione
democratico-parlamentare. Debolezze di Allende: 1) profonde divisioni fra
socialisti, comunisti e radicali, 2) forte opposizione delle oligarchie appoggiate
da conservatori e democristiani, 3) conservatori pronti ad un’opposizione
extralegale, 4) presenza di un sinistra estrema organizzata nel MOVIMENTO
DELLA SINISTRA RIVOLUZIONARIA (MIR), 5) diffidenza dell’esercito,
6) ostilità degli USA.
- RIFORME DI ALLENDE: 1)aumento del minimo salariale, 2)
nazionalizzazione delle miniere e delle industrie, 3) potenziamento del ruolo
dello Stato nell’economia.
- CRISI POLITICA E SOCIALE: 1) boicottaggio degli Usa dei prodotti cileni,
2) crescita dell’inflazione, 3) occupazioni di fabbriche e terre che contribuirono
ad inasprire il clima sociale. Allende contrario ma incapace di arrestare le
occupazioni, 4) forte ondata di scioperi nel 1972, 5)militari entrano nel
Governo su richiesta di Allende convinto in questo modo di difendere il suo
governo
- 1973: alle elezioni netta vittoria di Allende (Unidad Popular). Crescita delle
opposizioni che iniziarono ad organizzare attività sovversive.
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- CRISI POLITICA DEL 1973: 1) sciopero dei camionisti ostili a Allende che
causò il blocco del paese, 2) Pinochet, un generale ostile a Allende, ministro
della Difesa. Risultato: colpo di stato di Pinochet (11 settembre 1973).
- 1973-1989: DITTATURA DI PINOCHET. Soppressione delle garanzie
costituzionali, soppressione dei partiti, repressione violenta, liberismo
economico volto a favorire i capitali esteri. Nel 1981, Pinochet si fece eleggere
presidente.
- 1989-1990: vittoria alle elezioni del democristiano Patricio Aylwin a capo di
una coalizione delle forze di opposizione.
- 1990: Pinochet si dimise da Presidente della repubblica.
STATI MINORI
BOLIVIA
- 1943-1964: alternanza di governi espressione dell’oligarchia e dell’esercito.
- 1964-1969: esercito al potere con generale Barrientos. Dura repressione
iniziale (Che Guevara nel 1967)
- 1985: ritorno al governo dei civili. Scena politica dominata da MOVIMENTO
NAZIONALISTA RIVOLUZIONARIO (populista) e da AZIONE
DEMOCRATICA NAZIONALISTA (destra).
GUATEMALA
- 1931-1944: dittatura di Jorge Ubico, sostenuto dalla United Fruit.
- 1944-1954: rivoluzione e instaurazione di governi progressisti sostenuto dalla
componente progressista dell’esercito
- 1954: invasione del Guatemala da parte di truppe guidate dal colonnello Carlos
Castillo Armas e dittatura controrivoluzionaria basata su un regime terroristico
- 1957: uccisione di Armas e periodo di forte instabilità politica.
- 1970-1985: potere del generale Osorio con brutale opera di repressione dei
movimenti dei contadini
- 1985: ritorno dei civili con democratico cristiano Marco Arevalo che avviò un
programma blandamente riformista
PERÙ
- Movimento APRISTA (Alianza popular revolucionaria americana) fin dagli
anni ’20.
- 1945: vittoria elettorale aprista (Partito del popolo) e governo di Bustamante y
Rivero.
- 1950-1956: colpo di stato del generale Manuel Odria
- 1956-1963: governo del Partito di azione popolare, sostenuto dal movimento
aprista che aveva compiuto una svolta moderata
- 1968: colpo di stato dei militari con generale Alvarado 1)nazionalizzazione
delle industrie, 2) riforme agrarie, 3) accordo commerciale con Urss
- 1968-1980: governi militari orientati a sinistra
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- 1980: governo conservatore di Belaunde Terry. Forte crisi sociale con nascita
del movimento maoista SENDERO LUMINOSO
- 1985: governo dell’aprista Alan Garcia Perez e profonda crisi economica con
inflazione al 1700%
URUGUAY
- Governo del Partito colorado (liberale) fino al 1958.
- Vittoria del Partito blanco (conservatore) nel 1958 e svolta a destra. Crisi
economica affrontata con misure di austerità che hanno causato un deciso
impoverimento dei ceti medi e della classe lavoratrice
- 1966: Presidente Pacheco Areco ha assunto poteri dittariali per contrastare il
movimento dei TUPAMAROS.
- 1973: governo dei militari fino al 1985.
- 1985: vittoria dell’esponente del Partito colorado Julio Sanguinetti con
moderato riformismo.
- 1989: vittoria del conservatore Luis Alberto Lacalle
PARAGUAY
- 1947: governi conservatori appoggiati dai militari
- 1954: dittatura del generale Alfredo Stroessner
- 1989: fine della dittatura di Stroessner e passaggio dei poteri al generale
Rodriguez.
COLOMBIA
- 1950: dittatura di Lauretano Gomez
- 1953-1957: inasprimento della dittatura ad opera del generale Gustavo Pinilla
- 1958-1966: alternanza di governi deboli
- 1966-1990: alternanza di governi deboli. Maggiori problemi: 1) movimento di
guerriglia urbana “19 aprile”, 2) forza crescente dei cartelli della droga
(narcos).
VENEZUELA
- 1952-1958: dittatura di Marcos Jimenez
- 1958-1964: alternanza di governi moderati e lenta diffusione di una sinistra
rivoluzionaria
- 1966-1989: alternanza di governi guidati dal Partito cattolico (conservatore) e
dal Partito socialdemocratico (Accion democratica)
LE PICCOLE REPUBBLICHE DELL’AMERICA CENTRALE
HAITI E REPUBBLICA DOMINICANA
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- Dominate rispettivamente dalla famiglia Duvalier e dalla famiglia Trujillo che
vi hanno instaurato dittature di tipo dinastico.
- Nel 1965 nella Repubblica dominicana si instaurò un governo autoritario e
filostatunitense guidato da Joaquin Balaguer
EL SALVADOR, HONDURAS, PANAMA, GRENADA
- Guidati da governi fantocci appoggiati dalla United Fruit e dalla Standard Fruit
- Nel 1969, conflitto fra El Salvador e Honduras a causa dell’emigrazione
salvadoregna verso l’Honduras
- Clima interna del Salvador caratterizzato dall’alternanza di governi autoritari e
da una diffusa violenza.
- A Panama del 1986 si è affermata la dittatura del generale Manuel Noriega
sostenuto fino al 1989 dagli USA. Nel 1989 l’esercito statunitense invase
Panama e destituì Noriega.
- A Grenada (indipendente da GB dal 1974) vi era dal 1979 un governo
autoritario guidato da Maurice Bishop di orientamento filocubano. Nel 1983,
approfittando dell’assassinio di Bishop, gli USA invasero l’isola e vi
instaurarono un governo filostatunitense
NICARAGUA
- Dittatura della famiglia Somoza
- Negli anni ’70 si sviluppò un’opposizione moderata e una di sinistra
(Movimento sandinista)
- 1979-1980: cacciata di Somoza e movimento sandinista al potere con Daniel
Ortega Saavedra. Azione politica: 1)riforma agraria, 2) statalizzazione
dell’economia.
- 1985: embargo USA contro Nicaragua e risposta di Ortega con istituzione di
un regime autoritario. Appoggio di USA alla guerriglia antisandinista (contrasconnection).
- 1990: vittoria delle forze conservatrici
COSTA RICA
- 1948-1958: governi del democratico di sinistra José Ferrer. Economia
controllata dagli interessi statunitensi.
ECUADOR
- 1944-1947: dittatura di Velasco Ibarra
- 1948-1952: dittatura di Galo Plaza
- Negli anni successivi alternanza di governi presieduti da Ibarra con altri
sempre di ispirazione conservatrice
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GIAMAICA
-
Indipendente da GB nel 1962
1972-1980: governo di orientamento socialista guidato da Maichel Manley
1980: governo moderato di Seaga
1989: ritorno di Manley con un programma più moderato
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