I disturbi del Sonno A cura del Dott. Claudio Liguori Il Sonno Trascorriamo un terzo della nostra vita dormendo... ed é per questo che il Sonno rappresenta una delle funzioni cerebrali essenziali per l’omeostasi dell’intero organismo. A sottolineare l’importante di questo processo vitale sono i molteplici sistemi neurotrasmetittoriali che con la loro attivazione e deattivazione sottendono alla continua regolare ciclicità del ritmo Sonno-veglia. I DISTURBI DEL SONNO Insonnia L’insonnia é definita come la difficoltà nel prendere sonno, nel mantenere il sonno o nel terminare il sonno. Infatti, riconosciamo tre tipologie di insonnia: insonnia iniziale; insonnia intermedia; insonnia terminale. Il riconoscimento della tipologia di insonnia é fondamentale sia perché tale disturbo puó essere la manifestazione maggiore di un altro contemporaneo disturbo del sonno sia perché nel momento in cui questo disturbo del sonno tende a cronicizzare comporta la comparsa di alterazioni della vigilanza, deficit di concentrazione/attenzione e cognitivi, aggressivitá e nervosismo, depressione e ansia, alterazioni ormonali e del controllo ponderale. Per questo motivo l’anamnesi sonnologica risulta fondamentale per un migliore approfondimento del disturbo del sonno e per escludere concomitanti disturbi quali apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo, parasonnie. Infine bisogna fare attenzione alla tipologia di trattamento che si inizia (in quanto alcuni farmaci possono essere addirittura nemici del”buon” sonno), cosí come bisogna educare e curare la buona igiene del sonno anche con sedute di terapia cognitivo-comportamentale dell’insonnia, che rappresenta un approccio volto alla correzione di cattive abitudini “che ci portiamo a letto” ed alla riorganizzazione del sonno notturno con un approccio non-farmacologico. Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne (OSAS) L’OSAS rappresenta uno dei disturbi del sonno piú frequenti. L'incremento della sua prevalenza é dovuto all’aumento della popolazione generale in sovrappeso associato ad un incremento dell’etá media della popolazione. Le apnee ed i pop e notturne si generano per la totale o parziale ostruzione delle alte vive respiratorie che viene a generarsi nel sonno. Purtroppo sì può non aver consapevolezza di soffrire di questo disturbo del sonno che più frequentemente viene notato dal partner di letto. Tuttavia i sintomi che possono sottendere tale disturbo sono molteplici, quali la nicturia, l’eccessiva sonnolenza diurna, la secchezza delle fauci al risveglio, l’ipersudorazione notturna. Inoltre, l’OSAS può causare ipertensione arteriosa ed aritmie cardiache, nonché predisporre al diabete e ad eventi cardio e cerebro-vascolari acuti. Il trattamento dell’OSAS é più frequentemente sintomatico in quanto è volto a ristabilire la pervietà delle vie aeree superiori mediante l’utilizzo della ventiloterapia a pressione positiva (CPAP). Tuttavia, in cadi specifici e selezionati può essere utile e risolutivo l’intervento chirurgico mirato o l’applicazione di presidi endo-orali da scegliere dopo attenta valutazione e colloquio clinico medico-paziente. Parasonnie e Disturbi Motori in Sonno Per parasonnie si intende un disturbo del sonno che occorre durante il sonno Non-REM o REM e che tende a riproporre comportamenti tipici delle veglia ma che avvengono mentre si dorme (ad esempio il sonniloquio ed il sonnambulismo) oppure si associa ad incubi, sogni molto vividi ed agitati, riproposizione di comportamenti aggressivi nel sonno (ad esempio urla o agitazione di braccia e gambe nel sonno). I disturbi motori in sonno sono, invece, il mioclono (tipico quello all’addormentamento che solitamente risulta essere benigno) oppure i movimenti periodici degli arti inferiori (lo” scalciamento” mentre si dorme). Ipersonnie e Disturbi del Ritmo Circadiano Per ipersonnia si intende la necessitá di dormire per un tempo totale che eccede quello solitamente contemplato per il sonno notturno. I disturbi del ritmo circadiano sono solitamente rappresentati da uno slittamento del momento dell’addormentamento in avanti (anche a notte fonda o nelle prime ore del mattino) o all’indietro (tipico degli anziani, caratterizzato da un addormentamento nelle prime ore della sera). Tuttavia, altri disturbi del ritmo circadiano sono imposti da viaggi frequenti (ad esempio il jet leg) o da un misallineamento della produzione degli ormoni del sonno (ad esempio la melatonina) COME DIAGNOSTICARE I DISTURBI DEL SONNO? Per il corretto inquadramento di un disturbo del sonno é necessaria un’attenta anamnesi volta alla valutazione omnicomprensiva del paziente. Tuttavia possono essere di ausilio alcune scale di valutazione del sonno e della sonnolenza diurna nonchè alcuni questionari attitudinali e volti a individuare disturbi cognitivi o dell’umore. L’indagine strumentale di maggiore aiuto nella diagnostica dei disturbi del sonno é rappresentata dalla POLISONNOGRAFIA. Mediante questo esame strumentale é possibile andare a valutare sia la respirazione in sonno che l’attivitá elettrice cerebrale in sonno. Mediante il monitoraggio cardiorespiratorio si può principalmente valutare la presenza di apnee del sonno e quindi la diagnosi di OSAS. Mediante la polisonnografia completa si osserva con maggior precisione il sonno notturno studiandone la qualitá, la quantitá, la struttura e la presenza di movimenti patologici in sonno (ad esempio quelli degli arti inferiori) o di anomalie epilettiche in sonno. Monitoraggio cardio-respiratorio Polisonnografia Completa A cura del Dott. Claudio Liguori Medico Specialista in Neurofisiopatologia Esperto in Medicina del Sonno Certificato AIMS (Associazione Italiana di Medicina del Sonno)