Schiele: L`immorale rappresentazione dell`animo umano

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Il Giornale.ch
Schiele: L'immorale rappresentazione dell'animo umano
Contributed by Giovanni Izzo
Friday, 28 May 2010
Fino al 6 giugno il Palazzo Reale di Milano ospiterà una mostra, dedicata ad uno dei maggiori artisti viennesi dei primi
anni del XX secolo, dal titolo "Schiele e il suo tempo". La grande esposizione, non antologica, presenta circa 40 dipinti e
opere su carta del grande artista, accanto ai quali si potranno ammirare capolavori di altri esponenti dell'Espressionismo.
( Goya Maya vestita).
 La mostra vuole rappresentare il periodo storico e la vivacità artistica della capitale asburgica che, mentre si avvia verso
un inesorabile declino, diviene sede di opposte correnti artistiche in cui si manifestano forti spinte innovative iniziata con
la pittura secessionista di Klimt, Moll e Moser e continuata con la generazione successiva di Schiele, Kokoschka e
Gerstl. Questi ultimi assorbono le innovazioni portate dalla corrente di Klimt e ne esasperano i contenuti in cui il grande e
controverso artista austriaco, che è contro il falso moralismo della società contemporanea, si pone, nelle sue opere,
come obiettivo principale quello di rappresentare l'interiorità dei suoi personaggi attraverso un linguaggio pittorico
convulso, nervoso e immediato; la sua arte "degenerata" infonde tensione disumana, i suoi soggetti assumono pose
quasi innaturali che rappresentano una condizione umana carica di angoscia esistenziale. Predilige una
spettacolarizzazione della fisicità dei corpi, dando peso all'espressione dei gesti, con un impegno antinaturalistico del
colore caratterizzato da una maggiore essenzialità ; nessun altro artista, prima di lui, è stato così spregiudicato nel
ritrarre le pulsioni più intime dell'animo umano.
La mostra è curata da Rudolf leopold, direttore artistico del Leopold Museum di Vienna (dove ha sede la maggiore
raccolta al mondo delle sue opere) e da Franz Smola, conservatore dell'istituzione austriaca. Ai visitatori, attraverso
questa mostra, verrà offerta la possibilità di rivivere un breve ma intenso periodo, in cui Vienna, da centro della cultura
mitteleuropea, diventa teatro di rovina della vecchia Europa, dove le certezze si sgretolano e, ai margini della società , si
muove un giovanissimo Hitler; dove un certo Sigmund Freud lenisce le pene esistenziali e Schönberg riscrive la musica
storpiando le note con le sue sinfonie dodecafoniche; dove letterati come Roth, Musil e Schnitzler provano a tracciare
una tormentata mappa del loro tempo, mentre, Gustav Klimt, ormai anziano, avviata la Secessione per rompere
definitivamente con la tradizione accademica, lascia idealmente il testimone ad un genio ribelle che nella sua brevissima
vita (morì di spagnola a soli 28 anni) lascerà un segno indelebile: Egon Schiele.
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Goya: Un artista all'avanguardia
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(GioIz) - "Goya e il mondo moderno", sempre a Palazzo Reale fino al 27 giugno, è una delle più grandi mostre di questo
2010 meneghino. Dedicata al grande pittore aragonese, attraverso 180 opere, tra dipinti, incisioni e disegni, ricostruisce
la relazione tra i suoi lavori e quelle dei suoi "discepoli", i grandi autori moderni e contemporanei che in lui hanno trovato
ispirazione: da Delacroix a Klee, da David a Kokoschka, da Victor Hugo a Mirò, da Klinger a Picasso, da Nolde a Bacon,
da Kirchner a Pollock, da Guttuso a de Kooning. Goya si presenta come una delle personalità culturalmente più
affascinanti del momento di passaggio fra Sette e Ottocento; pur vivendo nell'età del Romanticismo e del Neoclassicismo
se ne discosta e si pone all'avanguardia di quei movimenti stilistici che hanno definito l'arte del XIX e del XX secolo
(Impressionismo, Simbolismo, Espressionismo, Surrealismo). L’esposizione, che si presenta divisa in cinque sezioni (il
lavoro del tempo, la vita di tutti i giorni, comico e grottesco, la violenza, il grido), in cui vengono presentate le tematiche
care al pittore di Fuendetodos come la denuncia sociale, la rappresentazione dell'essere umano con le sue paure, la sua
ira, la sua irrazionalità e la sua terribile attitudine alla violenza, l'espressione della soggettività , la rappresentazione non
filtrata della realtà , dove i dolori inquinano le gioie e le paure paralizzano i sorrisi; le ombre dietro le luci, intense e
riconoscibili, prendono corpo sulle sue tele mettendo a nudo, in uno slancio di autentica modernità , i tormenti e le
inquietudini dell'uomo. La mostra offre al pubblico un'occasione unica per poter ammirare la modernità e le trepidazioni di
un grandissimo innovatore delle forme e dei contenuti della pittura. Â Â
Informazioni e prenotazioni:
www.comune.milano.it/palazzoreale/Â Â Â Foto sopra: Egon Schiele, Donna distesa con giarrettiere rosse Â
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