Newsletter Quindicinale 25 febbraio 2011 Non sparate nel mucchio! 4 4 Nessun infermiere si è mai opposto a misure che garantiscano la tutela degli assistiti. Al contrario, ognuno di noi si è sempre impegnato a sollecitare misure atte a prevenire il rischio clinico e a contenere eventuali possibilità di errori. Ben vengano, quindi, anche i test anti-droga per i professionisti sanitari, che oggi il legislatore propone di includere tra le categorie che vi sono periodicamente sottoposte perché svolgono “mansioni particolarmente delicate per la sicurezza collettiva”, come i conducenti di treni e navi, i piloti di aerei, i controllori di volo ecc. Se tutto ciò può essere utile ad aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti del nostro servizio sanitario, lo faremo ben volentieri. Riguardo all’uso di droga, però, vogliamo sottolineare con forza che sono veramente pochi i casi rilevati tra i professionisti sanitari. Ed è una leggenda metropolitana, da sfatare, quella che sostiene che chi lavora in sanità ha la possibilità di accedere con facilità a ogni tipo di farmaco o droga e, dunque, ne consuma allegramente. Non è, quindi, solo introducendo questa tipologia di “controlli” su infermieri, medici ed ostetriche che si può incidere in modo rilevante sulla sicurezza degli assistiti: per farlo, invece, è necessario soprattutto migliorare le condizioni dei contesti operativi e affrontare problemi determinati dalla cattiva organizzazione, dallo stress, da eccessivi carichi di lavoro ecc. Chi lavora in sanità è una persona e un cittadino al pari degli altri, con diritti e doveri da rispettare e con valori etici e deontologici che fanno parte della sua formazione e del suo bagaglio professionale. A volte qualcuno può sbagliare, ma generalizzare alcuni comportamenti e sparare nel mucchio, come fanno ormai troppo spesso i media, alimenta una visione distorta del nostro Servizio Sanitario Nazionale e ne mina in modo del tutto ingiustificato la credibilità. Anche sparare un titolo solo per fare notizia, a volte può essere pericoloso. Il Presidente Gennaro Rocco Scriveteci a [email protected] Bambino Gesù: Gratis una biblioteca parte la Carta della infermieristica digitale salute elettronica COLLEGIO DI ROMA E’ nato il primo servizio in Italia di biblioteca digitale on line per gli infermieri. L’iniziativa è del Collegio IPASVI di Roma, che così offre gratuitamente a tutti i suoi iscritti un formidabile strumento per la documentazione e la ricerca infermieristica. Il meglio della letteratura scientifica e dell’EBN è a disposizione degli interessati in ogni momento, da casa, dall’ospedale o in viaggio: tutto a portata di click e senza alcun costo. Un portale semplice e intuitivo che dà accesso diretto, 24 ore su 24, a molteplici fonti di ricerca bibliografica, pubblicazioni specialistiche e alle più importanti banche dati mondiali (CINAHL, PubMed, OvidSP, ILISI). Si tratta di un modo nuovo e comodo per accrescere la propria professionalità attraverso la ricerca e la pratica dell’evidenza scientifica. QUI INFO E ACCESSO DIRETTO 1 Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo ad una conferenza organizzata dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù per presentare la Carta della salute elettronica, ha parlato del fascicolo sanitario elettronico. “Ci consentirà – ha sottolineato – di avere la storia di un paziente in un click e non in volumi enciclopedici”. Il processo di informatizzazione consente già da oggi agli utenti del Bambino Gesù di accedere ai servizi dell’ospedale da qualunque posto, tramite computer e smartphone, con cui si possono prenotare, disdire e pagare i ticket per gli esami”. Uno degli strumenti di questa 'rivoluzione tecnologica' è rappresentato proprio dalla Carta della salute, che viene consegnata ai genitori, e da cui è possibile consultare e accedere alla storia clinica del bambino e al suo fascicolo sanitario elettronico presso l'ospedale. “Questa è la prima parte del progetto – spiega Giuseppe Profiti, presidente dell'ospedale – ma c'è anche una seconda fase che si svilupperà, coinvolgendo in modo attivo i pediatri di libera scelta sul territorio. Questi, infatti, potranno consultare, tramite un'apposita carta, la storia clinica del bambino nel proprio studio e aggiornare il tutto, realizzando così un'integrazione completa tra ospedale e territorio”. Con l'implementazione della sanità elettronica, ha ribadito Fazio, “stiamo cambiando la mentalità del nostro sistema: non più di tipo assistenzialistico, ma un vero e proprio sistema sanitario moderno”. Stati vegetativi: creare una rete Il presidente della Regione, Renata Polverini, in occasione della Giornata nazionale sugli stati vegetativi si è impegnata ad allargare “la rete degli stati vegetativi in tutto il territorio perché nel Lazio, ogni anno, ci sono tra i 35 e i 40 casi”. Aveva espresso tale orientamento anche l’8 febbraio, visitando la nuova Unità cure residenziali intensive dell'Ospedale San Newsletter riservata agli iscritti al sito web del Collegio Ipasvi di Roma - www.ipasvi.roma.it Camillo-Forlanini, la prima interamente pubblica in Italia. “Inoltre vogliamo coordinare uno staff di medici e personale infermieristico che possa assistere questi malati nel momento in cui tornano a casa – ha aggiunto Polverini – perché è evidente che bisogna creare le condizioni sia nella struttura pubblica, come abbiamo fatto noi, sia nel caso sia possibile assistere i pazienti a domicilio”. E’ di 130 mln il danno erariale in sanità Il procuratore generale Mario Ristuccia, inaugurando l'anno giudiziario 2011, ha presentato una relazione in cui si legge che “l'ipotesi di danno erariale contestato nel Lazio per frodi nella gestione di case di cura convenzionate per irregolari erogazioni di prestazioni riabilitative ammonta a quasi 130 milioni euro”. L’analisi, predisposta dal vice procuratore generale della Corte dei Conti, Roberto Benedetti, sottolinea che "la sanità è un settore nel quale si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattive gestioni talvolta favorite dalle carenze del sistema dei controlli". Gli importi più rilevanti da corrispondere per i giudizi si sono registrati nel Lazio, seguito da Piemonte e Sicilia. Tra le tipologie esaminate: irregolari conferimenti di incarichi, irregolare gestione del personale; illegittimo utilizzo di medici. L'importo complessivo di danno erariale contestato ammonta a circa 254 milioni, di cui 130 milioni concentrati nel Lazio. S.Andrea: al via Centro di prevenzione per il rischio suicidio Paolo Girardi, responsabile della degenza ordinaria del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura del Sant'Andrea, ha presentato un protocollo per la prevenzione del suicidio nei pazienti in post-acuzie, con alle spalle un tentativo di suicidio ad alta letalità. Secondo le 2 stime disponibili, solo nel Lazio ogni anno sono oltre 1.100 tentati suicidi. In un’intervista ad Adnkronos Salute, lo psichiatra ha annunciato che chiederà di riconoscere la struttura come Centro di riferimento regionale. L’innovazione proposta è importante. Si è notato, infatti, che il semplice ricovero – nonostante le cure scrupolose – spesso non diminuisce il rischio di nuovi tentativi di suicidio. Inoltre, gli operatori segnalano “notevoli difficoltà nella gestione di questi soggetti, sia per la peculiarità dell'evento, sia per la difficoltà nel confrontarsi con un tema difficile e poco conosciuto”. “Si rende necessario – insiste l'esperto – un Servizio che prenda in carico i soggetti ricoverati per tentativo di suicidio e che dovranno essere gestiti immediatamente dopo il ricovero”, anche perché è dimostrato che il rischio di suicidio aumenta drammaticamente subito dopo le dimissioni, addirittura dal giorno successivo. Il Servizio prevederà inizialmente 6-8 posti letto, con 3 medici psichiatri, 2 psicologi e 4 infermieri. Il problema della corretta alimentazione assume un rilievo particolare alla luce dei recenti dati sull’obesità: si stima, infatti, che circa 1 adulto su 3 abbia problemi di sovrappeso e che quasi 1 italiano su 10 sia obeso. “Promuovere la freschezza e la qualità dei nostri prodotti – ha spiegato l'Assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli – rappresenta, una risposta indispensabile all'estendersi dell'allarme sui rischi alimentari e ai sempre più frequenti casi di contraffazione che mettono a repentaglio la salute dei consumatori. Il Lazio partecipa a quest'importante progetto con un ampio numero di adesioni e sono convinta che iniziative come questa saranno utili a stimolare la curiosità dei nostri ragazzi e ad aiutare a formare adulti capaci di apprezzare il valore di uno stile di vita improntato alla qualità e alla salute”. Il Policlinico “Gemelli” investe sulla Banca del Cordone ombelicale ‘Punto di ascolto’ al Campus La Banca del Cordone Unicatt del Policlinico universitario A. Gemelli, che ha raccolto oltre Il Policlinico universitario Campus 50 unità di sangue nel 2010, punta Biomedico ha inaugurato nel 2011 a raddoppiare la raccolta. un Centro di ascolto per famiglie Intende raggiungere questo obiettivo con malati affetti da patologie sia ampliando gli orari del servizio, cronico-degenerative. rendendolo disponibile 24 ore su 24, La struttura offre sostegno sia arricchendo la rete dei Centri psicologico e sociale; formazione per di raccolta su cui operare, svolgere il ruolo di caregiver e mediante il coinvolgimento di “punti informazioni adeguate su procedure nascita” di altre aziende ospedaliere e risorse disponibili sul territorio. romane ad alto indice di natalità. Per rendere operativo il progetto Frutta nelle scuole! sono in programma corsi 302 istituti scolastici primari del di formazione per le ostetriche Lazio parteciperanno al programma afferenti ai nuovi Centri di raccolta. europeo Frutta nelle scuole, Attualmente il Network italiano proposto dal Ministero delle (Italian Cord Blood Network) Politiche agricole alimentari e delle 18 Banche di Cordone forestali. In totale saranno coinvolti nazionali dispone di circa 542 plessi per 5.557 classi e 22.000 unità di sangue cordonale 107.656 alunni. Il programma in aggiunta alle circa 600 unità prevede la distribuzione gratuita già rilasciate a fini trapiantologici di frutta e verdura fresche, per pazienti italiani e non da dicembre a giugno 2011, a tutti (dati del Registro Donatori Midollo gli studenti, in 30 diversi giorni. Osseo). Newsletter riservata agli iscritti al sito web del Collegio Ipasvi di Roma - www.ipasvi.roma.it DOCUMENTI Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 La Giunta regionale del Lazio ha approvato il Piano regionale sulla prevenzione. Il provvedimento, che recepisce le direttive contenute nel Piano nazionale, prevede linee d'intervento, rivolte alle fasce di popolazione maggiormente a rischio, che dovranno essere attuate su tutto il territorio regionale e di cui alcune sono prioritarie, come la promozione di corretti stili di vita (alimentazione, attività motoria, lotta al fumo, alcool e droga), prevenzione neonatale delle malattie metaboliche ereditarie (malattie rare), intolleranze alimentari (celiachia), prevenzione dei tumori femminili e del colon retto e disabilità derivante da malattie reumatologiche. L'Assessorato alla Salute è preposto a svolgere il monitoraggio delle attività, certificando, con un sistema informatizzato, i risultati raggiunti dalle singole Aziende Sanitarie. E' inoltre prevista la realizzazione di interventi promozionali istituzionali finalizzati ad una maggiore conoscenza delle attività della Regione Lazio, nonché l'organizzazione e la gestione di campagne di comunicazione, che dovranno svolgersi secondo le linee d'indirizzo e di contenuto elaborate dall'Assessorato alla Salute. Allegati 4 • Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 (pdf 2.024,75KB) • DGR 557/2010. Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2010-12 – Quadro Strategico, individuazione del Modello Organizzativo integrato territoriale e vincolo annuale ai risultati raggiunti della quota parte del Fondo Sanitario (pdf 62,71KB) • DGR 613/2010. Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2010-2012 (pdf 28,98KB) Newsletter riservata agli iscritti al sito web del Collegio Ipasvi di Roma - www.ipasvi.roma.it