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ORFEOFRA LIBURNI E DALMATI
Orfeo, l'eroe del mito <tra i più oscuri e più carichi di simbolismo che conosca la mitologia ellenica>>', ha preceduto Ulisse in
molti campi, anche - come affermano i miti - nei vagabondaggi
lungo le coste più tardi chiamatedalmate,ma che guadagnaronoil
nome liburno t forse anche prima della venuta di Orfeo nel mondo
dei miti.
Appiano ricorda la leggenda secondo cui dall'arcinemico di
Ulisse, Polifemo, e dalla bella Galatea,sarebberonati Celto, Illirio e
Gala, progenitori rispettivamentedei Celti, degli Illiri, e dei Galati '.
E non era che uno dei tocchi mitici sulle coste adriaticheilliriche.
Questecoste dove soffiavanoi venti gelidi (conosciuti alla poesia latina), i <venti schiavi> (come li rammenta Dante nel Purgatorio), venIi,di passione,dove girovagavail dio illirico caprino simile a Silvano o a Pan (quello che incutevail terror panicus ai viandanti), non potevanonon suscitaretimore, ed essonon potevanon risultare nello schema mitico, che vibrava anche nei suoni di queste.
L odiemo canto armonico quadrifonico, che risuona sotto le volte
delle cittadine costiere,è il risultato di molti secoli: se ci ricordiamo
I
'z
Enciclopedia dei miti, a cura di Carlo Cordié, Milano, Garzantt, lgg}, p. 462.
I Libumi sono presenti sulle coste adriatiche nel secondo millennio prima di Cristo,
forse anche prima, lasciando Íacce $ia sull'una che sull'altra sponda, come testimoniato
dalla similitudine dei nomi delle città Hatia (Adria) e Jadera (Zara, Zadar), che hanno la
stessaorigine; secondoun mito i loro nomi deriverebberodall'eroe eponimo Atri (o Adriano), mitico re dei Pelasgi (o Pelasti).
t Meme
SoRDI,1d&? Díonigi, i Cehi e gli lttiri, in La Dalmazia e I'altra sponda,
Ptublemi d.i archaiologhia adriatíca, a cura di Lorenzo Braccesi - Sante Graciotti, Firenze,
Olschld,1999,pp. 109-116(p. 109).