Col malato va in vacanza anche la MALATTIA

Corbis
PSICONCOLOGIA
Col malato va in vacanza
anche la MALATTIA
di Emanuela Zerbinatti
Con qualche accorgimento e una buona
pianificazione anche un paziente
in cura può godersi le ferie
L’ARTICOLO IN BREVE
he lo si aspetti o no il comprensibile, ma non semmomento delle vacanze pre giustificato.
Non è detto, infatti, che
prima o poi arriva
anche se si è malati o si è al un malato oncologico in tetermine di un ciclo di cura rapia o in fase di remissione
piuttosto pesante. Chi si debba per forza rinunciare ai
trova in queste situazioni momenti di vacanza, così
potrebbe non avere molta come non è affatto detto che
voglia di affrontare quelli lo stato di salute ne risenta
in modo negatiche, prima della
malattia, erano i
Proteggere vo. Anzi, una
canonici mo- la persona dai vacanza fatta
bene, rispettanmenti di riposo
e divertimento. rischi è giusto do le proprie
ma senza
necessità e posAltre volte, insibilità,
nel
vece, il malato
esagerare
pieno spirito
vorrebbe partire
anche in momenti non scon- positivo che dovrebbe contati, ma non ha il coraggio traddistinguere un periodo
di parlarne o pensa di non di riposo e divertimento
poterselo permettere. Altre (che si sia sani o malati!),
volte ancora sono parenti e gioverà sicuramente anche
conoscenti a frenare i pro- allo stato di benessere genegetti di vacanza dei pazienti rale, facilitando il percorso
per un senso di protezione, verso la guarigione.
C
Sono davvero poche le patologie che precludono totalmente
uno spostamento durante le vacanze estive. L'interlocutore
principale del malato che sta per andare in vacanza deve
essere il medico che stabilirà tempi e modi del
trasferimento e prescriverà eventuali terapie aggiuntive. In
alcuni casi è persino possibile fare la chemio o la
radioterapia presso la sede di villeggiatura.
La vacanza costituisce un beneficio sia dal punto di vista
fisico sia da quello psicologico, consentendo di recuperare i
rapporti sociali interrotti e gli interessi abbandonati.
PERCHÉ ANDARE
IN VACANZA
Ci sono tante buone
ragioni, spesso interconnesse
una all’altra, per andare in
vacanza anche e soprattutto
se si è affrontata una malattia
come il cancro.
“L’essere malati o in fase
di convalescenza è un motivo in più per concedersi momenti di pausa” spiega
Marco Romeo, psicoterapeuta dell’Unità di oncologia medica dell’Ospedale S.
Maria della Misericordia di
Urbino. “Innanzitutto, chi
ha un tumore si trova ad affrontare una serie di visite,
terapie e cure che vengono
spesso vissute come un dovere, compiuto il quale è
però lecito sentire il bisogno
di prendersi una pausa.
Ecco, questo è già un buon
motivo per concedersela”.
Un periodo di pausa,
spiega l’esperto, può servire
per rielaborare l’angoscia
accumulata dal momento
Fondamentale giugno 2009 7
PSICONCOLOGIA
Programmare è meglio
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I viaggi sono stressanti e possono creare qualche disagio come
nausea, stanchezza e mal di testa anche alle persone sane, ma
nei pazienti oncologici il malessere può essere più accentuato. Per
evitare spiacevoli sorprese è quindi meglio cominciare a preparare
con cura la vacanza sin dalla fase di trasferimento.
Viaggi aerei. Alcuni pazienti (per esempio con tumori cerebrali,
che hanno subito l’sportazione dei linfonodi, operati di recente)
possono avere difficoltà a volare a causa dei cambiamenti nei
livelli di ossigeno e pressione dell’aria con l’altezza. È quindi
necessario parlarne col proprio medico che darà gli opportuni
suggerimenti anche farmacologici.
Viaggi lunghi. In alcuni tipi di tumore i viaggi lunghi sono
sconsigliati per l’alto rischio di sviluppare pericolosi coaguli che
andrebbero a ostruire il circolo ematico. Anche in questo caso è
possibile attuare una profilassi farmacologica, per cui è utile
parlarne con il proprio medico.
Livelli di energia. Il tumore, ma soprattutto alcuni trattamenti
come la chemio o la radioterapia, possono lasciare un senso di
affaticamento anche a distanza di tempo. Meglio quindi tenerne
conto e programmare bene i tempi, comprendendo anche pause di
riposo frequenti sia durante il trasferimento sia durante la vacanza.
Esposizione al sole. Chemio o radioterapia possono lasciare la
pelle più sensibile al danno da raggi solari in modo temporaneo o
permanente. È bene mantenere sempre un ottimo livello di
protezione con creme a filtro elevato, occhiali da sole e
abbigliamento adatto.
Vaccinazioni. Corticosteroidi, chemio e radioterapia possono
indebolire il sistema immunitario, limitando l’uso o l’efficacia di
certi tipi di vaccinazione, a volte obbligatorie per il luogo di
destinazione. È utile quindi chiedere al proprio medico se la meta
scelta è compatibile con le terapie assunte.
Costi di viaggio. Potrebbero esserci delle spese aggiuntive
dovute alla necessità di essere accompagnati da altre persone o
da personale specializzato e al trasporto di eventuali attrezzature o
materiale medico. È bene saperlo in anticipo.
della diagnosi e può essere ricominciare a prendersi cura
una buona occasione per del proprio corpo, seppure
uscire dal ruolo di ‘malato’. con cautela: una lieve
La routine dell’ospedale o abbronzatura, se il medico
dell’ambulatorio può in non la sconsiglia, fornisce un
effetti far entrare il paziente aspetto più sano e in forma
in questo ruolo da cui poi è che si riflette sul benessere
difficile uscire, anche una psicologico.
volta terminato il ciclo di
terapie.
QUANDO E COME PARTIRE
Quando il fisico è com“Dal punto di vista clinipromesso, è il momento di co non c’è un impedimento
dare spazio agli affetti e alle assoluto alla vacanza per un
amicizie. Una vacanza può paziente oncologico.” dice
aiutare a uscire dal ritiro Pier Giorgio Natali, responsociale che molti pazienti sabile del Dipartimento di
conoscono fin troppo bene. oncologia dell’Istituto nazioLe modificazioni fisiche e psi- nale tumori Regina Elena di
cologiche che la malattia o le Roma. “Si tratta di valutare
terapie comportano induco- caso per caso insieme al prono tanti di essi a chiudersi in prio medico se magari è
se stessi, limitando le occasio- meglio rinviarla ancora qualni di incontro a una cerchia che tempo o se ci sono partidi amici e parenti sempre più colari restrizioni circa la
ristretta. Stabilire nuovi lega- meta o la durata. Parlarne col
mi o riallacciarne di vecchi medico può poi aiutare a tropuò perciò diventare un pro- vare riferimenti utili in caso
blema insormontabile per di necessità cliniche durante
qualcuno. In questi casi una il tragitto o la permanenza.
vacanza potrebbe fornire Ormai i centri oncologici
quella spinta in più per recu- attrezzati coprono bene tutto
perare la propria vita sociale.
il territorio sia in Italia che
La vacanza, poi, è sino- all’estero, quindi il problema
nimo di vita all’aria aperta: semmai è quello di informaruno stimolo
si prima di
anche per
partire”.
La valutazione
riprendere
È possideve essere fatta
l’attività fisibile, infatti,
insieme
ca che, come
accordarsi
dimostrano all’oncologo curante per eseguire
le ricerche,
alcuni cicli
ha un effetto positivo sul be- di chemioterapia o i controlnessere psicofisico dei malati li in un ospedale vicino al
di cancro.
luogo di villeggiatura: spesso
“Infine” conclude Romeo è il medico stesso che contat“il fatto di allontanarsi dal ta i colleghi e fornisce il proproprio ambiente casalingo, tocollo. Altre volte, invece,
di non dover badare alle la soluzione più semplice è
necessità quotidiane può for- quella di riorganizzare le
nire finalmente il tempo date delle cure in funzione
necessario a riprogettarsi in della partenza (o viceversa).
termini relazionali, emotivi e Per questa ragione è bene
fisici”. Ciò significa anche programmare tutto per
LA RICERCA CONTINUA
Partire con lo spirito giusto
Conosci i tuoi limiti e accettali. Il tumore o le sue cure
possono porre delle limitazioni anche temporanee di cui però
è meglio tenere conto. Conoscere questi limiti e accettarli è il
modo migliore per affrontarli e vivere la vacanza molto più
serenamente.
Evita i sensi di colpa e sii te stesso. Inutile fare gli eroi ‘per
il bene degli altri’: cerca di non forzarti a fare cose che non ti
senti e sicuramente anche gli altri sapranno venirti incontro
per vivere tutti insieme e meglio la vacanza.
Ricorda il vero significato della vacanza. Cerca di non
concentrarti su quello che la malattia ti ha tolto, o quello che
avresti potuto fare se non ci fosse stata: la vacanza ora è
arrivata ed è comunque una occasione per rigenerarsi e
recuperare preziose energie fisiche ed emotive che ti
serviranno al ritorno.
tempo, anche mesi prima (magari aprofittando della
dell’estate: in tal modo è più pausa tra una chemio e l’altra) e avere
semplice assicurarsi un’assiOrganizzazione coscienza dei
propri limiti
stenza adeguae cautela
se prima
ta in loco o un
sono i segreti fisici:
della malattia
cambiamento
nel calendario della tranquillità si riuscivano a
vedere
due
delle terapie
presso il proprio centro di musei al giorno, bisogna
sapersi accontentare di uno
riferimento.
L’organizzazione e la cau- solo, passando il resto della
tela sono quindi i due ele- giornata in un parco, in un
menti chiave per godere bel caffé o in una piscina.
appieno di un meritato ripo- “Dovrebbe insomma, come
so, anche se c’è chi, invece, in tutte le cose, prevalere il
preferisce viaggiare e visitare buon senso” aggiunge Natali
luoghi sconosciuti, per ‘cam- “ma trattandosi della propria
biare aria’. Per poter fare ciò, salute non è quasi necessario
è meglio non dover eseguire ricordarlo ai pazienti o ai
terapie durante il viaggio loro familiari”.
Cosa non dimenticare
Una volta ottenuto il parere favorevole del medico, potete preparare
le valigie. Ecco cosa non dimenticare assolutamente.
I farmaci. Tutti i farmaci necessari devono essere portati nel
bagaglio a mano (accompagnati dalla prescrizione medica) perché
le valigie possono essere perse o essere inaccessibili per un certo
tempo. È sempre meglio portare una scorta superiore a quanto
necessario per evitare problemi in caso di ritardi nel viaggio di
ritorno. Mai togliere dalla confezione originale o mischiare i farmaci
nemmeno per praticità di spazio.
L’immobilità. Per evitare il rischio di coaguli durante il viaggio è
bene non stare troppo a lungo seduti: appena possibile alzatevi e
fate qualche passo. Il medico può suggerire l’uso di farmaci
anticoagulanti o di indumenti elastici (come le calze contenitive).
Igiene. L’attenzione all’igiene deve essere ancora più rigorosa che
per una persona sana: la vacanza è fatta per rilassarsi, non per
ammalarsi ancor di più!
Informazioni mediche. Chiedete al vostro medico di scrivere una
breve relazione sulla vostra patologia e sui trattamenti e le cure che
state seguendo, indicando anche numeri telefonici e riferimenti di
persone da contattare in caso di necessità.
Viaggi organizzati. Per chi va in vacanza con una compagnia di
viaggio può essere buona norma chiedere per tempo eventuali
accorgimenti circa il pernottamento, gli spostamenti sul luogo, le
restrizioni alimentari, agevolazioni agli imbarchi eccetera, necessari
per la propria condizione di salute, oltre ai riferimenti medici sul
luogo di arrivo.