33080 ZOPPOLA (PN) - Via Cusano, 9
Tel. 0434.574121 - Fax 0434.977200
e-mail: [email protected]
SCHEDA DI SICUREZZA
SODA CAUSTICA SOLUZIONE 30%
Scheda di sicurezza aggiornata secondo il Regolamento CE 1907/2006 e s.m.i
Revisione del 01/01/2013
1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA / PREPARATO E DELLA SOCIETA’
1.1 Identificazione della sostanza/preparato
 Nome commerciale: SODA CAUSTICA
SOLUZIONE 30%
 Numero registrazione REACH: 01-2119457892-27-0042
 Codice commerciale: 14095
1.2 Uso della sostanza/preparato
 Materia tessile, industria cartaria, detergente,
prodotto di base per reazioni chimiche, trattamento
acque.
1.3 Identificazione della Società
CIDA Spa –Via Cusano,9 – 33080 ZOPPOLA (PN)
1.4 Numero telefonico di chiamata urgente
 Ospedale di Niguarda – Milano
Centro Antiveleni 02 – 66101029
 e-mail della persona competente, responsabile della
scheda di sicurezza: [email protected]
2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Il prodotto è classificato pericoloso ai sensi delle
disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e
1999/45/CE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008
(CLP) (e successive modifiche ed integrazioni). Il
prodotto pertanto richiede una scheda dati di sicurezza
conforme alle disposizioni del Regolamento (CE)
1907/2006 e successive modifiche.
Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per
la salute e/o l’ambiente sono riportate alle sez. 11 e 12
della presente scheda.
2.2 Elementi dell’etichetta
2.2.1 Etichettatura di pericolo ai sensi del
Regolamento (CE) 1272 (CLP) e s.m.i.
 Pittogrammi:
2.1.1 Regolamento 1272/2008 (CLP) e s.m.i.
 Skin Corr. 1A, H314
2.1.2 Direttiva 67/548/CEE e s.m.i.
 Simboli di pericolo: C
 Frasi R: 35
Il testo completo delle frasi di rischio (R) e delle
indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16
della scheda
 Consigli di prudenza (conservazione):
P405 - Conservare sotto chiave
2.2.2 Etichettatura di pericolo ai sensi della
Direttiva 67/548/CEE e s.m.i.
C
R35
 Avvertenze: Pericolo
 Indicazioni di pericolo:
H314 – Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni
oculari
 Consigli di prudenza (prevenzione):
P264 – Lavare accuratamente mani e faccia dopo l’uso
P280 – Indossare guanti/indumenti
protettivi/Proteggere gli occhi/il viso
 Consigli di prudenza (reazione):
P304+P340 – In caso di inalazione: trasportare
l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in
posizione che favorisca la respirazione
P312 – In caso di malessere contattare un CENTRO
ANTIVELENI o un medico
 Frasi R:
R35 Provoca gravi ustioni
 Frasi S:
S1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei
bambini.
S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare
immediatamente e abbondantemente con acqua e
consultare un medico.
S37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la
faccia
S45 In caso di incidente o di malessere consultare
immediatamente il medico (se possibile, mostrargli
l'etichetta).
2.3 Altri pericoli
Informazioni non disponibili
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3. COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
Elenco delle sostanze presenti ai sensi della Direttiva 67/548/CEE e del Regolamento 1907/2006 e s.m.i.
Nome
N° CAS
N° EINECS
N° INDEX
Concentrazione
componente
Soda caustica
% (m/m)
1310-73-2
215-185-5
011-002-00-6
30-32,5
Classificazione
1272/2008 (CLP)
Classificazione
67/548/CEE
Skin Corr. 1A,
H314
C R35
T+ = Molto Tossico T+), T= Tossico(T), Xn=Nocivo (Xn), C= Corrosivo(C), Xi = Irritante(Xi), O= Comburente(O), E= Esplosivo(E), F+= Estremamente infiammabile(F+), F=
Facilmente infiammabile(F)
4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
Mezzi per il trattamento specifico ed immediato da
tenere a disposizione sul posto di lavoro: fontanelle
lavaocchi e docce di emergenza. I soccorritori devono
prendere precauzioni adatte onde evitare di diventare
vittime essi stessi. In caso di esposizione della sostanza
o ai suoi vapori ottenere quanto prima cure
specializzate da un medico. Nota ai medici: trattare in
base ad osservazione e con misure di supporto come
richiesto dalle condizioni del paziente. Per maggiori
informazioni, riferirsi alla sezione 11 “Informazioni
Tossicologiche”.
INALAZIONE: Sintomi – irritazione al naso, alla gola e
alle vie respiratorie, broncocostrizione, tosse, respiro
affannoso, stanchezza, mal di testa. Effetti ritardanti da
attendersi: bronchite, polmonite, emorraggia nasale.
Primo soccorso – allontanare l’infortunato dalla zona
contaminata e tenerlo disteso e a riposo in ambiente
areato. Se la persona tossisce insistentemente o è priva
di conoscenza ma respira, somministrare ossigeno a
bassa pressione. Nel caso in cui l’infortunato non
respiri, praticargli la respirazione artificiale e quindi
somministrare ossigeno a bassa pressione. Tenere
l’infortunato sotto osservazione medica per almeno 48
ore.
PELLE: Sintomi - irritazione, dolore, ustioni. Nel caso di
ustioni diffuse, l’infortunato può accusare accelerazione
delle pulsazioni, abbondante sudorazione, collasso.
Primo soccorso - togliere rapidamente gli indumenti
contaminati. Lavare la pelle colpita con abbondante
acqua e richiedere il pronto intervento del medico. In
caso di ustioni, ricoprire la zona interessata con leggera
garza o un panno pulito; se le ustioni sono estese,
tenere il soggetto a riposo, disteso su un fianco in
posizione di sicurezza fino all’arrivo del medico.
Consultare immediatamente un medico.
OCCHI:
Sintomi
–
irritazione,
arrossamento,
lacrimazione, dolore, disturbi visivi. Effetti ritardanti da
attendersi: gravi danni agli occhi.
Primo soccorso – lavare subito con acqua corrente per
almeno 15 minuti mantenendo possibilmente le
palpebre aperte e facendo ruotare lentamente i bulbi
oculari. Rimuovere immediatamente eventuali lenti a
contatto. Se non è possibile disporre subito del medico,
è consigliabile prolungare l’irrigazione per altri 15 minuti.
E’ necessario un trattamento medico specialistico il più
presto possibile.
INGESTIONE: Sintomi - dolore, gonfiore delle mucose
della faringe con grave ostacolo della deglutizione e alla
respirazione, dolori addominali, vomito. Effetti ritardanti
da attendersi: gravi danni a carico di mucose di bocca,
esofago e stomaco, perforazione del tratto
gastrointestinale.
Primo soccorso - richiedere immediatamente il soccorso
di emergenza. La tempestività dell’intervento è
fondamentale per la salvezza del paziente. Non
provocare il vomito. Non dare nulla da bere se
l’infortunato è privo di conoscenza. Se la persona è
cosciente far sciacquare la bocca e far bere acqua in
abbondanza.
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che
ritardati
Per sintomi ed effetti dovuti alle sostanze contenute
vedere il cap. 11
4.3 Indicazioni dell’eventuale necessità di
consultare immediatamente un medico e trattamenti
speciali
Seguire le indicazioni del medico.
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5. MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi di estinzione
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI: Acqua, CO2, schiuma,
polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti
nell’incendio.
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla
miscela
PERICOLI DOVUTI ALL’ESPOSIZIONE IN CASO DI
INCENDIO
Si può creare sovrapressione nei contenitori esposti al
fuoco con pericolo di esplosione
Evitare di respirare i prodotti di combustione (ossidi di
carbonio, prodotti di pirolisi tossici, ecc.)
5.3 Raccomandazioni per gli addetti
INFORMAZIONI GENERALI Raffreddare con getti
d’acqua i contenitori per evitare la decomposizione del
prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente
pericolose per la salute. Indossare sempre
l’equipaggiamento completo di protezione antincendio.
Raccogliere le acque di spegnimento che non devono
essere scaricate nelle fognature. Smaltire l’acqua
contaminata usata per l’estinzione ed il residuo
dell’incendio secondo le norme vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO Utilizzare una tuta antiacido.
Munirsi di autorespiratore.
6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e
procedure in caso di emergenza
Evitare il contatto con la pelle, gli occhi, gli indumenti, le
calzature. Consentire l’accesso all’area solo al
personale addetto alla bonifica. Intervenire solo dopo
aver indossato gli adeguati mezzi protettivi (vedi
sezione 8) e munirsi di autorespiratore. Ventilare
l’ambiente. Provvedere affinchè il prodotto non entri in
contatto con sostanze incompatibili (vedi sezione 10).
Non versare acqua sul prodotto. Durante il lavoro non
bere, né fumare, né mangiare.
6.2 Precauzioni ambientali
Si valuti la possibilità di evacuare la zona interessata
dalla fuoriuscita. Interrompere la perdita di materiale se
questo è possibile e se c’è il rischio per le persone.
Formare una barriera con materiale inerte per impedire
che il prodotto si versi nei corsi d’acqua e nelle
fognature.
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la
bonifica
Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per
l'eliminazione. Eventualmente assorbirlo con materiale
inerte. Arginare e assorbire utilizzando terra, sabbia o
altro materiale inerte. Usare contenitori adeguati per il
recupero o lo smaltimento. Successivamente alla
raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali
interessati.
7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura
Raccomandazioni generali:
Si raccomanda la manipolazione in un circuito chiuso.
Diluire versando lentamente ed in piccola quantità la
soluzione di soda caustica nell’acqua, mantenendo la
soluzione in continua agitazione. Non ingerire. Durante
il lavoro non mangiare, né bere, né fumare (fare
riferimento alla sezione 10). Evitare il contatto con gli
occhi, la pelle e gli indumenti.
Raccomandazioni per prevenire rischi di incendio
ed esplosione: non sono richieste misure particolari.
Raccomandazioni per prevenire rischi tossicologici:
per il controllo dell’esposizione e dei mezzi protettivi
individuali, fare riferimento alla sezione 8.
7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro,
comprese eventuali incompatibilità
Raccomandazioni generali:
Evitare qualsiasi dispersione nell’ambiente. Nel caso di
fuoriuscita accidentale, seguire le istruzione riportate
nella sezione 6.
Condizioni di stoccaggio:
Il prodotto deve essere conservato nei contenitori
originali che non debbono essere utilizzati per altre
sostanze. Non usare contenitori in alluminio. Contenitori
in PVC, PE, PRFV, acciaio inox ed acciaio al carbonio.
Evitare danni fisici ai contenitori. Nei contenitori fissi
osservare le condizioni di progetto.
Materiali incompatibili: fare riferimento alla sezione 10.
Condizioni da evitare:

Presenza di acqua;

Ambienti umidi;

Presenza di acidi.
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8. CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 Parametri di controllo
LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE
TLV CEILING: 2 mg/m³ (ACGIH 2004).
Valori di DNEL, PNEC: non disponibili
8.2 Controllo dell’esposizione
Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene
stoccato e/o manipolato. Riporre gli abiti civili
separatamente da quelli di lavoro. Non fumare, non
mangiare se non nei luoghi consentiti. Togliere gli abiti e
le calzature contaminati dalla sostanza. Fare la doccia
nel caso di contaminazione del corpo e degli indumenti.
a) Protezione delle mani
Usare guanti resistenti ai prodotti chimici classificati
secondo lo standard EN374: guanti di protezione contro
prodotti chimici e micro-organismi, con tipologia
antiacido.
Avvertenza: per la scelta di specifici guanti per uso in
particolari applicazioni e la durata dell’utilizzo, si
dovrebbero prendere in considerazione anche altri
fattori, come (ma non solo): altri prodotti chimici
manipolati, esigenze fisiche, possibili reazioni del corpo
al materiale dei guanti, ed anche alle istruzioni
specifiche fornite dal produttore dei guanti.
b) Protezione per occhi/volto
Raccomandazione generale:
installare fonti oculari lavaocchi nelle vicinanze della
zona di utilizzo.
Dispositivi di protezione individuale:
Usare occhiali a tenuta per agenti chimici. Gli occhiali di
protezione devono rispondere alle norme EN 166.
c) Protezione della pelle
Usare abbigliamento protettivo antiacido. La selezione
di specifici articoli come visiera protettiva, guanti, stivali,
grembiule o tute intere dipende dal tipo di operazione.
Riporre gli abiti civili separatamente da quelli di lavoro
Non fumare, non mangiare se non nei luoghi consentiti
Togliere gli abiti e le calzature contaminati dalla
sostanza.
Fare la doccia nel caso di contaminazione del corpo e
degli indumenti.
d) Protezione respiratoria
Raccomandazione generale:
I livelli di concentrazione nell’aria dovrebbero essere
mantenuti sotto i limiti di esposizione.
Dispositivi di protezione individuale:
Utilizzare una protezione respiratoria adeguata, quale
una maschera a filtro (EN141) con cartuccia tipo ABEK,
P3.
Evitare qualsiasi sversamento nell’ambiente. Evitare
l’immissione in atmosfera.
9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni importanti relative alla salute, alla sicurezza e all’ambiente
Aspetto e colore
liquido limpido
Odore
inodore
pH
> 14 tal quale
Densità (Kg/L)
1,33-1,35
Punto di ebollizione (°C)
110 @ 760 mm Hg
Punto di congelamento (°C)
0
Idrosolubilità
Completamente solubile
Punto di infiammabilità (°C)
Non disponibile
Auto infiammabilità (°C)
Non disponibile
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10. STABILITÀ E REATTIVITÀ


Stabilità E’ stabile nelle condizioni normali di
temperatura e pressione.
Condizioni da evitare Evitare qualsiasi contatto
con le sostanze di cui sotto.


Materie da evitare Acidi, sostanze alogenate,
alluminio, metalli leggeri, tricloroetilene, alcoli e
cloroformio.
Prodotti di decomposizione pericolosi Idrogeno.
Può generare gas infiammabili a contatto con
sostanze organiche alogenate, metalli elementari.
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1 Effetti tossicologici

Potere irritante: occhi Irritazione, lacrimazione,
gonfiore alle palpebre. Può causare gravi lesioni e
perdita della vista

Potere irritante: pelle La pelle risulta “saponosa”
al tatto. Può causare gravi ustioni e necrosi

Potere irritante: inalazione Può provocare
broncopneumopatie. Irritazione della gola e del
naso, difficoltà respiratorie. Esposizioni ripetute
possono provocare emorragie nasali.

Potere irritante: ingestione Ustioni alla bocca,
gola ed esofago. Nausea e vomito nerastro.
Rischio di edema alla gola. Rischio di stato di
schock. Nei casi più gravi perforazioni del tratto
gastro-intestinale e collasso cardio circolatorio



Tossicità subacuta/subcronica La dose mortale in
presa unica per un uomo di 70 kg va da 5 a 8
grammi.
Genotossicità Informazioni non disponibili

Tossicità sulla riproduzione Informazioni non
disponibili
Cancerogenesi Informazioni non disponibili

Mutagenesi Informazioni non disponibili
11.2 Dose e concentrazioni letali
Componente
Test
Risultato
Via
Specie
Soda caustica
LDL0
500 mg/kg
Cute
coniglio
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell’ambiente. Avvisare le autorità
competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d’acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione.
12.1.Ecotossicità acuta:
Test EC 50 (mg/l): Pesci = 189 mg/l
12.2 Persistenza e Degradabilità
Completamente biodegradabile.
12.3 Potenziale di bioaccumulo
Non disponibili
12.4 Mobilità:
Completamente solubile in acqua.
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13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Manipolazione dei residui
Recuperare se possibile. Inviare ad impianti di
smaltimento autorizzati. Operare secondo le vigenti
disposizioni locali e nazionali.
Non scaricare nelle fogne, sul terreno o nei corpi idrici.
Per la manipolazione dei residui utilizzare i dispositivi di
protezione individuale elencati nella sezione 8.
Smaltimento contenitori
Non saldare o tagliare i contenitori non bonificati. I
contenitori devono essere puliti con metodi opportuni.
Non togliere l’etichetta finchè non è terminata la pulizia.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Regolamentazione
Numero
ONU
Numero
superiore
Classe
Gruppo di
imballaggio
Codice
restrizione
in galleria
ADR
1824
80
8
III
E
Etichetta
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela


Categoria Seveso Nessuna
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l’Allegato XVII Regolamento (CE)
1907/2006
Punto 3

Sostanze in candidate List (Art. 59 REACH)
Nessuna

Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH)
Nessuna

D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.:
Emissioni:
ACQUA
70%
15.2 Valutazione sulla sicurezza chimica
Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute
16. ALTRE INFORMAZIONI
Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle
sezioni 2-3 della scheda:
Skin Corr. 1A Corrosione cutanea, categoria 1A
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni
oculari
Testo frasi di rischio (R) citate alle sezioni 2-3 della
scheda:
R35 Provoca gravi ustioni
BIBLIOGRAFIA GENERALE:

Direttiva 67/548/CEE;

Direttiva 1999/45/CE;

Regolamento CE 1907/2006;

Regolamento CE 1272/2008;

Regolamento CE 790/2009;

Regolamento CE 453/2010;

D.Lgs. 03/02/1997, n. 52;
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




D.Lgs. 14/03/2003, n. 65;
D.Lgs. 81/2008;
European Chemical Bureau: Existing Chemicals, http://ecb.jrc/existing-chemicals/
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS - Eight Edition - Van Nostrand Reinold
ACGIH - Treshold Limit Values - 1997 edition
Nota per l’utilizzatore:
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferite unicamente
al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della
idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla
e sostituisce ogni edizione precedente.
Modifiche rispetto alla revisione precedente:
Sono state apportate variazioni alle seguenti sezioni: 1
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