INTEGRAZIONE SPECIALISTICA OTORINO OCULISTA NELLA DIAGNOSI DELLA SINDROME DI SJOGREN CON L’UTILIZZO DI RAPID TESTS SCOPO dello STUDIO :verificare la possibilità di una corretta diagnosi della sindrome di Sjogren primaria all’interno delle strutture territoriali ,ambulatori ASL,mediante un approccio integrato tra lo specialista oculista e otorinolaringoiatra ,con l’impiego di test rapidi “ Schirmer e Immuno Blot SalivaryAssay” MATERIALI e METODI: Su dieci pazienti in visita oculistica sono stati per sospetta Sjogren e sintomatologia positiva è stato ricercato un segno oculare con lo Schirmer test. Su gli stessi pazienti ,dopo una anamnesi sintomatologica positiva in visita ORL ,è stato determinato il flusso salivare,e successivamente la ricerca di autoanticorpi SSA-Ro60KD e/o SSB-Ro52KD. RISULTATI: Cinque pazienti sono risultati positivi allo Schirmer test,ed hanno un flusso salivare inferiore a 1.5 ml /15 minuti. Negli stessi pazienti ,è risultata positiva la ricerca degli autoanticorpi ,presenti in tutti come SSA-Ro 60 KD. In tre degli altri cinque pazienti ,positivi allo Schirmer test ed al controllo del flusso salivare ,non risultano positivi per SSA-Ro60KD e/o di SSB-Ro5 52KD.ma vi è presenza di ANA ,e due sono negativi CONCLUSIONI :per cinque pazienti per i quali oltre al diversi sintomi si sono rivelati positivi i test di Schirmer ,la prova di flusso ed il riscontro di autoanticorpi nella saliva, è stato possibile emettere diagnosi di Sindrome Primaria di Sjogren, secondo i criteri diagnostici dell’ American European Consensus Group INTRODUZIONE La sindrome di Sjogren (SS) primaria ,o sindrome Sicca, è una malattia infiammatoria cronica, caratterizzata da secchezza degli occhi (xeroftalmia) e della bocca (xerostomia), a patogenesi autoimmune, dovuta a una riduzione della secrezione delle ghiandole lacrimali e salivari.. La SS può anche essere secondaria, in associazione ad altre patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la sclerosi sistemica progressiva. La SS primaria può accompagnarsi ad una infiltrazione linfocitaria di differenti organi e tessuti e può portare a nefrite interstiziale o a polmonite interstiziale ed è associata ad un aumentato rischio di sviluppare patologie linfoproliferative. Poiché la sensazione di secchezza oculare e salivare è comune tra la popolazione e può avere cause diverse dalla SS la diagnosi risulta molto difficile . Infatti molte malattie presentano alcuni aspetti clinici comuni alla sindrome di Sjogren come l’nfezione da virus dell’epatite C,quella daHIV,l’amiloidosi,sarcoidosi,la sclerosi multipla . deve essere accurata e supportata dalle prove di produzione delle lacrime e della saliva, dagli esami immunologici Queste procedure sono in realtà generalmente effettuate in modo sbagliato e/o incompleto ,tanto che allo stato attuale la sjogren è considerata una malattia “RARA” .Le malattie rare in tutto il mondo rappresentano una condizione difficilissima per chi le vive per il suo lottare contro un fantasma senza nome e senza diagnosi; spesso non riconosciute nemmeno dalle Autorità della politica sanitaria, così deresponsabilizzata nel disconoscimento a investire risorse in un'organizzazione medico/scientifica che si prenda cura dei malati. E' la storia della Sindrome di Sjögren, non ancora inserita nei LEA e nel Registro Nazionale delle malattie rare, sebbene più grave e meno diffusa di tante altre malattie rare inserite. La Sindrome di Sjögren, che colpisce in grande maggioranza le donne (9 a 1) è una malattia rara, autoimmune, sistemica, degenerativa e inguaribile.. A causa della complessità di tale malattia è anche difficile diagnosticarla ed è poco conosciuta. Alle problematiche della malattia va aggiunto il disagio e la sofferenza dei malati per i quali non ci sono farmaci curativi e l’uso di parafarmaci, farmaci di fascia C, terapie riabilitative fisiche e cure odontoiatriche sono a carico del paziente. La nuova tecnica diagnostica , alternativa ai metodi più invasivi e costosi, si basa sul virus X della patata, prodotto in una pianta modello, del genere Nicotiana benthamiana, appartenente alla stessa famiglia della pianta del comune tabacco. La conformazione tridimensionale del virus opportunamente modificata,ha permesso di ottenere secondo gli inventori un test diagnostico efficace L’importanza dei fattori genetici è confermata dall’associazione tra SS ed alcuni fenotipi dell’HLA: • DRW52 • DR3: forma associata ad anticorpi anti-SSA e -SSB • DR4: forma associata ad artrite reumatoide La netta prevalenza del sesso femminile può essere verosimilmente attribuita all’influenza degli estrogeni, che aumentano l’attivazione policlonale dei linfociti B e la formazione di autoanticorpi (attivano il sistema immune). Vi sono molti studi in merito alla correlazione fra SS ed infezioni; in particolare il Citomegalovirus (CMV) ed il virus di Ebstein Barr (EBV) sono considerati possibili induttori della malattia. Questi virus hanno infatti un facile accesso (tropismo) alle ghiandole salivari e potrebbero innescare le reazioni autoimmuni verso le stesse, sia con un meccanismo di attivazione aspecifica policlonale B linfocitaria sia con un meccanismo di mimetismo molecolare, cioè inducendo una risposta autoimmunitaria verso antigeni virali capace però di coinvolgere anche strutture self (appartenenti cioè all’organismo). Per quanto riguarda la patogenesi la SS è caratterizzata da un espansione policlonale dei linfociti B (una attivazione dei linfociti di tipo B) e da un’ipergammaglobulinemia con presenza di autoanticorpi. Gli autoanticorpi mediano il danno alle ghiandole lacrimali provocando la distruzione del dotto secretorio mentre a livello delle salivari provocano un’ingrossamento dei dotti escretori con successiva atrofia e distruzione della ghiandola stessa. Alterazioni analoghe possono verificarsi a livello di tutte le ghiandole dell’organismo con conseguente secchezza della cute, della vulva, dell’albero bronchiale, della gola e della mucosa nasale. La