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PARLAMENTO EUROPEO
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2004
2009
Commissione per lo sviluppo
6.12.2006
DOCUMENTO DI LAVORO
Corno d'Africa: una strategia regionale dell'Unione europea per la pace, la
sicurezza e lo sviluppo
Commissione per lo sviluppo
Relatore: Filip Kaczmarek
DT\643624IT.doc
IT
PE 382.405v01-00
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Il 20 ottobre 2006, la Commissione ha presentato una comunicazione dal titolo "Strategia per
l'Africa: un partenariato politico regionale per la pace, la sicurezza e lo sviluppo nel Corno
d'Africa", al fine di mettere alla prova l'applicazione della strategia UE-Africa.
L'obiettivo della comunicazione è di istituire un "partenariato politico regionale" con il Corno
d'Africa e fornire una guida per le azioni esterne dell'UE nella regione, oltre che per la
formulazione di documenti di strategia nazionale e regionale.
1. Sintesi della comunicazione della Commissione
La strategia definisce un'impostazione globale per la prevenzione dei conflitti nel Corno
d'Africa, affrontando a breve e medio termine le cause principali dell'instabilità a livello
nazionale e regionale e potenziando la cooperazione regionale.
Ambito geografico definito dalla comunicazione: Corno d'Africa (Gibuti, Etiopia, Eritrea,
Kenya, Somalia, Sudan, Uganda).
A) Quadro politico della comunicazione
·
Il consenso europeo in materia di sviluppo, adottato il 20 dicembre 2005.
·
La strategia dell'UE per l'Africa approvata dal Consiglio europeo del 15-16 dicembre
2005. La prima fornisce un quadro politico generale, volto a conseguire la riduzione
della povertà e lo sviluppo sostenibile mediante un'impostazione basata sulla
prevenzione per ovviare alla fragilità degli Stati, sostenendo la prevenzione e la
risoluzione dei conflitti e adoperandosi per la pace.
B) Importanza strategica della regione per l'Unione europea
·
Oltre a essere il partner più importante in termini di sviluppo, l'Unione è uno dei
principali fornitori di aiuti umanitari.
·
Interessi economici: la regione è vicinissima a zone strategicamente importanti del
Medio Oriente: fiancheggia il Mar Rosso, via navigabile essenziale per il commercio e
l'approvvigionamento dell'UE, in particolare energetico; è vicina all'Arabia Saudita, il
principale produttore mondiale di petrolio; si estende nel bacino del Nilo. L'UE è un
partner commerciale fondamentale della regione e i suoi interessi commerciali
potranno crescere se le forniture energetiche e la crescita economica della regione
continueranno ad aumentare.
·
La regione è inoltre vicina ai paesi che rientrano nell'ambito di applicazione della
politica UE di vicinato.
·
Crescita degli investimenti di altri soggetti fondamentali: USA, Cina, India.
C) Caratteristiche della situazione attuale della regione, dinamiche e principali settori
problematici
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Un sistema regionale complesso di conflitti e di crisi politiche, che si alimentano
reciprocamente; difficoltà nelle relazioni tra Stati; Stati che offrono rifugio, aiuto
militare e riconoscimento diplomatico a gruppi che combattono guerre nei paesi vicini;
interferenze di poteri esterni.
·
Caratteristiche culturali complesse della regione, con un'elevata percentuale di pastori
nomadi uniti più da legami etnolinguistici che da confini politici.
·
Controversie in merito alle frontiere, sottosviluppo e insicurezza delle zone di
frontiera, crescita demografica e competizione per l'accesso alle risorse naturali;
·
L'insicurezza alimentare strutturale, causa ed effetto dell'instabilità regionale.
·
Potenti reti di soggetti statali e non, quali i signori della guerra e la comunità
imprenditoriale, che si avvantaggiano delle economie di guerra - comprese le reti dei
trafficanti di armi, droga ed esseri umani – che hanno interesse a mantenere lo status
quo.
·
Il fondamentalismo religioso che guadagna terreno.
·
Un livello elevato di migrazioni, rifugiati e sfollati interni.
·
La proliferazione e l'abuso di armi leggere e di piccolo calibro (Small Arms and Light
Weapons - SALW) con conseguenze interregionali e globali (Grandi Laghi, Africa
centrale, Nord Africa, Penisola arabica).
·
Pastorizia, con numerosissimi pastori che praticano la transumanza e pastori
transfrontalieri, le cui comunità sono spesso emarginate.
D) Un programma per l'intervento dell'UE; proposte di azione
·
Livello regionale
Miglioramento della cooperazione politica e funzionale con l'IGAD (Autorità
intergovernativa sullo sviluppo); rafforzamento della partecipazione dell'Unione
africana, segnatamente in materia di creazione delle capacità di prevenzione dei
conflitti, di mediazione dei conflitti, nonché di attuazione di operazioni militari di
mantenimento della pace e di controllo.
·
Promozione dell'integrazione regionale del Corno d'Africa, anche attraverso i
negoziati relativi agli accordi di partenariato economico (APE).
·
Sviluppo dell'iniziativa di governance a sostegno delle riforme nazionali promosse dal
Meccanismo africano di valutazione inter pares (APRM).
·
Livello nazionale
Identificazione dei sostenitori e degli oppositori regionali del processo di pace in
Sudan, per tenerne conto nel dialogo e nella cooperazione.
·
Il sostegno transfrontaliero degli Stati ai gruppi armati dovrebbe figurare all'ordine del
giorno dell'UE.
·
Iniziative volte a trovare soluzioni alle questioni relative alla demarcazione dei confini
(segnatamente di quello tra Etiopia ed Eritrea).
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·
Si dovrebbe sviluppare e riesaminare l'impostazione politica nei confronti del Kenya e
di Gibuti , tenendo conto del loro ruolo nella stabilità regionale.
·
Ancorare la Somalia nel partenariato regionale servirà per valutare l'efficacia
dell'attuazione della strategia.
·
Il processo di pace nel nord dell'Uganda dovrebbe tener conto delle dimensioni
regionali del conflitto, in particolare per quanto riguarda il Sudan meridionale.
·
Questioni trasversali e transfrontaliere
Obiettivi definiti in merito a tali questioni: miglioramento della governance e
maggiore impegno nei confronti dell'Islam politico e del dialogo tra società e culture.
·
Potenziamento dello sviluppo, del commercio, della sicurezza e della partecipazione
politica per far fronte ai problemi della migrazione, dei rifugiati e della proliferazione
di SALW.
·
Miglioramento delle politiche e dei programmi volti a far fronte alla competizione per
le risorse naturali, compresa l'elaborazione di programmi regionali per la sicurezza
alimentari.
·
Misure di accompagnamento per l'UE
Promuovere lo scambio di informazioni e la consultazione tra gli Stati membri e le
istituzioni dell'UE per sviluppare approcci comuni e condividere le conoscenze in
merito alla regione.
·
Continuare a utilizzare efficacemente gli strumenti dell'UE per migliorare il
coordinamento e il dialogo (missioni della troika, missioni comuni
UE/Consiglio/Commissione e missioni del rappresentante speciale dell'UE).
Promuovere il forum dei partner internazionali quale piattaforma di dialogo con
l'IGAD.
·
Applicare appieno le disposizioni dell'articolo 8 dell'accordo di Cotonou (dialogo
politico) per intensificare il dialogo con i principali interlocutori.
·
Inserire il dibattito sulle questioni attinenti alla regione nei colloqui e nei contatti con
le principali parti interessate nel resto della regione africana e araba.
·
Intensificare il coordinamento con gli Stati Uniti, la Norvegia, il Giappone, il Canada,
la Russia e la Cina e instaurare un dialogo strutturato con le Nazioni Unite e le agenzie
pertinenti.
·
Misure di accompagnamento per i partner del Corno d'Africa
I partner e le organizzazioni regionali dovrebbero aprirsi a un dialogo sistematico a
tutti i livelli sulle principali questioni regionali e promuovere lo scambio di
informazioni.
·
Attuare le riforme istituzionali pertinenti e realizzare gli impegni degli Stati membri
per consentire il corretto funzionamento del segretariato dell'IGAD.
·
Riesaminare e aggiornare la strategia dell'IGAD e completare la sua strategia settoriale
in materia di pace e sicurezza.
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2. Seguito dato alla comunicazione dal Consiglio e dalla Commissione
·
Discussioni in seno al Consiglio
La comunicazione è stata presentata al gruppo di lavoro responsabile del Consiglio
"COAFR". Le discussioni dovrebbero proseguire nel corso del prossimo anno, al fine
di elaborare un approccio pratico e proposte concrete per affrontare i problemi esposti
nel documento della Commissione.
·
Seguito dato dalla Commissione
Formulazione di proposte concrete e di un piano di azione in merito a problemi
specifici esposti nella comunicazione, compreso un riscontro oggettivo.
Poiché la Commissione sta elaborando documenti di strategia nazionale e regionale,
gli elementi contenuti nella comunicazione saranno ulteriormente esaminati e inseriti
in tali documenti.
3. Apporto della relazione di iniziativa della commissione per lo sviluppo / ambito e
obiettivi
La comunicazione della Commissione si basa sul concetto di complementarietà e
interdipendenza tra questioni di sicurezza e di sviluppo. Tale legame deve essere
preservato, analizzato in maniera più approfondita e valorizzato attraverso proposte di
azione concrete.
La relazione prenderà in esame i seguenti ambiti:
·
analisi dei conflitti della regione, principali parti interessate (regionali ed esterne) e
questioni problematiche;
·
coinvolgimento dell'UE nella regione, definizione sintetica delle iniziative e del
dialogo in atto;
Definirà un quadro generale delle politiche, delle iniziative e degli strumenti UE
disponibili e fornirà una valutazione delle potenzialità che offrono per affrontare le
principali questioni problematiche trasversali.
Identificherà il grado di coinvolgimento degli Stati membri dell'UE nella regione, al fine di
valutare le possibilità di un approccio coerente e complementare tra l'UE e i suoi Stati
membri relativamente a:
·
la definizione degli esiti auspicati delle attività UE nella regione;
·
i principali settori problematici trasversali (armi leggere e di piccolo calibro, istruzione,
buona gestione dell'acqua, sicurezza alimentare, migrazione, rifugiati, buona
governance) tradotti in azioni concrete attraverso i documenti di strategia nazionale e
regionale (approccio basato sulla prospettiva UE);
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il coinvolgimento di esperti nella discussione, per formulare proposte concrete per gli
interventi UE nell'ambito di talune questioni.
Ad esempio: dialogo politico UE-IGAD; coordinamento delle attività dell'UE e di altri
soggetti interessati fondamentali nella regione (l'Unione africana, l'ONU e le sue agenzie,
gli Stati Uniti, il Canada, la Norvegia, la Cina e la Russia).
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