CONTROLLI di QUALITA’ • perché? • riferimenti normativi e tecnici • di chi sono compito? • come? Procedure, attrezzature, metodi di valutazione Perché i Controlli di Qualità? affidabilità diagnostica per verificare le prestazioni della RM e quindi garantire sicurezza I CONTROLLI di QUALITA’ si distinguono in: 1. Prove di ACCETTAZIONE: scopo è verificare la CORRISPONDENZA alle specifiche dichiarate dal costruttore a. del costruttore: secondo procedure (parametri, metodiche, attrezzature) indicate dallo stesso b. dell’utilizzatore: secondo procedure indicate da protocolli e documenti internazionali, quindi standardizzati; ulteriore scopo: ricavare VALORI di RIFERIMENTO dei parametri valutati 2. Prove di STATO: scopo è valutare le prestazioni DOPO interventi di rilievo a livello funzionale, sull’apparecchiatura 3. Prove di COSTANZA: scopo è verificare il MANTENIMENTO nel tempo delle prestazioni del sistema. La legge … Decreto del Ministero della Sanità 02.08.91 “Disciplina all’autorizzazione ed uso delle apparecchiature diagnostiche RMN” richiede: • all’installazione, la valutazione dei parametri UNIFORMITA’ dell’IMMAGINE DISTORSIONE GEOMETRICA RAPPORTO SEGNALE/RUMORE • l’esecuzione, in collaborazione tra Medico Responsabile e Esperto Responsabile, dei Controlli di Qualità ISPESL … e i riferimenti tecnici (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) Circolare ISPESL ‘92: individua parametri da valutare e periodicità “INDICAZIONI OPERATIVE Procedure autorizzative e gestionali relative all’installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a RISONANZA MAGNETICA” 2004 L’Esperto Responsabile deve redigere un Manuale in cui relativamente ai CQ devono essere riportati: • i riferimenti normativi • le norme tecniche di riferimento • la descrizione dell’apparecchiatura (marca, tipologia, intensità di campo, ubicazione, carico di lavoro) • parametri sottoposti a controllo, testi di riferimento per procedure, valori di riferimento e tolleranze • strumentazione e accessori impiegati • risultati dei CQ “Indicazioni per i controlli di qualità e sicurezza in RM” (2006) “Indicazioni per i controlli di qualità e sicurezza in RM” (2006) EUROSPIN “Performances Assessment and Quality Control in MRI by EUROSPIN Test Object and Protocols” (1993) Caratteristiche fantocci specifici TO1 : uniformità, ghost, segnale/rumore TO2 : distorsione geometrica, spessore strato TO3 : slice warp, posizione strato TO4 : risoluzione spaziale TO5 : contrasto/rumore, accuratezza e precisione T1 e T2 scopo: valutare la capacità di caratterizzazione e di identificazione tissutale acquisizioni a strato singolo NEMA (National Electrical Manifacturers Association) (1988-92) Caratteristiche monografie (SNR, uniformità, distorsioni geometriche, spessore di strato, caratterizzazione di bobine dedicate) solo parametri fondamentali altre caratteristiche di funzionamento non di imaging (rumore acustico, SAR, gradienti) CEI EN AAPM (American Association of Physicist in Medicine) “Quality assurance methods and phantoms for magnetic resonance imaging TG.1” (1989) Descrizione dei principali metodi e fantocci per l’esecuzione dei controlli di qualità “Acceptance testing of magnetic resonance imaging system TG.6” (1992) Caratteristiche controllo di parametri di imaging controllo di parametri funzionali non di imaging Verifica schermatura RF Consumo gas criogenico Omogeneità campo B0 Intensità campo dei gradienti Valutazione Eddy Currents Stabilità campo B0 Software di acquisizione e di elaborazione Uniformità immagine, SNR, Distorsione geometrica Spessore e Posizione di strato, Distorsione geometrica Artefatti, SNR Risoluzione spaziale, SNR “Acceptance Testing and Quality Assurance Procedures for Magnetic Resonance Imaging Facilities TG.1” (2010) Prove di accettazione globali; in particolare per quanto riguarda il tomografo, campo magnetico statico, sistema RF e gradienti Parametro di imaging: parametro che, oltre a determinare la qualità dell’immagine, sia DIRETTAMENTE determinabile a partire dalla stessa Parametro NON di imaging: parametro funzionale che caratterizza da un punto di vista fisico-tecnico il processo di formazione dell’immagine Fantoccio CILINDRICO Fantoccio CUBICO Fantoccio SFERICO FANTOCCI Dotati di appositi inserti per la valutazione dei parametri dell’immagine Nuclear Associates mod. 76-907 Nuclear Associates mod. 76-903 EUROSPIN TO3 Soluzioni di riempimento Requisiti 1. Stabilità chimico-fisica 2. T1, T2 e densità protonica simili ai tessuti biologici MATERIALI µr : PERMEABILITA’ MAGNETICA cioè l’attitudine di un materiale a magnetizzarsi in presenza di un campo magnetico diamagnetici paramagnetici ferromagnetici µr acqua 0,99999 argento 0,99998 germanio 0,9999232 aria 1,0000004 ossigeno gassoso 1,00133 platino 1,0002019 ferro puro lega ferro-silicio leghe speciali 5 000 10 000 1 000 000 In base alle loro PROPRIETA’ MAGNETICHE le sostanze si distinguono in: • PARAMAGNETICHE : debolmente ATTRATTE verso le regioni di campo magnetico più intenso (alluminio, tungsteno, cesio, litio, sodio, platino, ossigeno, calcio, uranio, magnesio…) • DIAMAGNETICHE (o amagnetiche) : debolmente RESPINTE dalle regioni di campo magnetico più intenso (bismuto, piombo, mercurio, rame, oro, argento, carbonio nello stato di diamante o grafite…) • FERROMAGNETICHE : poste all’interno di un campo magnetico, si magnetizzano (ferro, nichel, cobalto,…) Soluzione di riempimento • SOLVENTE: acqua • SOLUTO: sale paramagnetico (CuSO4, NiCl2, MnCl2,… ) • ADDITIVI per la STABILIZZAZIONE: l’aggiunta di acidi favorisce la stabilità, impedisce la formazione di complessi di ioni, evita la formazione di algine • ADDITIVI per la CONDUCIBILITA’: NaCl per simulare il comportamento elettrico del corpo umano e fornire un adeguato carico resistivo alle bobine Le immagini RM dipendono da un insieme molto ampio di parametri (sequenza degli impulsi, parametri temporali di scansione, dimensioni della matrice, FOV, bobina, fantoccio, etc…) QUINDI è necessario registrare TUTTE le condizioni di scansione. PARAMETRI AAPM NEMA EUROSPIN Segnale/Rumore SI SI SI Uniformità SI SI SI Distorsione Geometrica SI SI SI Artefatti SI NO SI Risoluzione spaziale SI NO SI Spessore di strato SI SI SI Posizione di strato SI NO SI Distanza di strato SI NO SI Slice warp NO NO SI Contrasto/Rumore NO NO SI Accuratezza T1, T2 NO NO SI Precisione T1, T2 NO NO SI Rapporto Segnale/Rumore Uno dei parametri principali che limita la rilevabilità di piccole disomogeneità a basso contrasto. Requisiti fantoccio: per AAPM cilindrico con • diametro ≥ 10cm o 80% del FOV impiegato • lunghezza > (2xspess.strato) per acq.singola slice o (lungh. acq.+2xspess.strato) per acq. Multislice • solo NEMA richiede l’impiego di un carico aggiuntivo Dipende da: • campo magnetico statico B0 • caratteristiche della bobina ricevente e dell’oggetto esaminato • parametri di scansione (Nex, TR, TE, dimensione del voxel) ⇒ metodo (a) (immagine singola) Si = media dei valori dei pixel della ROI ROI ≥ maggiore tra (100 pixel o il 10% area fantoccio) offset = media dei valori dei pixel di una ROI del fondo Segnale = (Si – offset) Rumore = σROI Dato che il rumore nelle tecniche di ricostruzione basate su trasformata di Fourier 2D non è correlato da punto a punto, è opportuno valutarlo in zone dove non siano presenti artefatti e quindi in regioni di fondo (dove gli eventuali artefatti sono rilevabili più facilmente), ovvero con tecnica basata su sottrazione di immagini. ⇒ metodo (b) (sottrazione di immagini) A B (A-B) Segnale = (Si – offset)(A) Rumore = σROI(A-B)/ √ 2 Il metodo della sottrazione: (1) minimizza il contributo dell’eventuale non uniformità dell’immagine (2) include una valutazione della stabilità intrinseca temporale a breve termine NEMA • • ROI ≥ 75% area del fantoccio metodo della sottrazione d’immagine; valutazione SEGNALE e RUMORE come AAPM EUROSPIN • • ROI di almeno 100 pixels SNR : valore medio dell’SNR delle 5 ROI Uniformità dell’immagine Parametro che descrive la capacità del sistema RM di produrre un segnale costante in corrispondenza di regioni aventi le medesime caratteristiche di risonanza. Requisiti fantoccio: per AAPM medesimo del controllo SNR UNIFORMITA’ INTEGRALE Smin PERCENTUALE Smax Dipende da: • omogeneità di B0 e del campo RF • eddy currents • linearità di gradienti ROI = 75% area fantoccio Smax − Smin 100% U = 1 − Smax + Smin Questo metodo, rispetto all’EUROSPIN (uniformità frazionaria), consente una stima migliore in quanto non basato sulla localizzazione di ROI campione UNIFORMITA’ e SNR sono due parametri dell’immagine che dipendono dalle principali caratteristiche di funzionamento delle apparecchiature RM (frequenza di risonanza, omogeneità e stabilità di B0, eddy currents, calibrazione e linearità dei gradienti, accuratezza “flip angle”, calibrazione RF) pertanto sono molto SENSIBILI, ma anche fortemente ASPECIFICI. Distorsione Geometrica Parametro che descrive la capacità del sistema RM di riprodurre gli oggetti in esame correttamente posizionati e perfettamente in scala. Requisiti fantoccio: per AAPM contenente oggetti test di dimensioni e spaziature note e tale da occupare almeno il 60% del FOV max (spaziatura: 1-2cm) Dipende da: • omogeneità di B0 • linearità dei gradienti d D = max VERA −d d VERA MISURATA 100% Distorsione Geometrica acquisizioni fantoccio Risoluzione spaziale ad alto contrasto Parametro che descrive la capacità del sistema RM di risolvere oggetti in condizioni di basso rumore (immagini con elevato SNR). Dato che la tecnica RM si basa su una trasformata di Fourier 2D, non vi è alcuna ragione per attendersi la medesima risoluzione spaziale lungo le due direzioni (codifica di fase e codifica di frequenza) in quanto i processi di campionamento e di filtraggio sono indipendenti, pertanto risulta opportuno eseguire la valutazione del parametro in entrambe le direzioni. Opportuno ripetere la valutazione per diverse matrici di acquisizione. Requisiti fantocci: dispongono di inserti (barre, cavità, etc.,) che formano gruppi di elementi che, alternativamente, producono e non producono segnale; possono aver sezione circolare o quadrata. Gli inserti sono raggruppati in serie e separati gli uni dagli altri da una distanza pari alla dimensione dell’inserto stesso e pertanto la periodicità varia da serie a serie (diverse frequenze spaziali). Le strutture con elementi quadrati permettono una valutazione del parametro in termini di coppie di linee per mm. AAPM suggerisce 2 fantocci: uno con barre ortogonali al piano di immagine, l’altro con gruppi di fori a sezione quadrata. Dipende da: • dimensioni del pixel e quindi da: FOV e matrice di acquisizione • filtri di ricostruzione Fantoccio cubico in PMMA che soddisfa i requisiti del protocollo AAPM Quando possibile, per la risoluzione spaziale è preferibile misurare la MTF, ma questo richiede la possibilità di eseguire una differenziazione numerica del profilo per passare dalla ESF alla MTF Spessore dello strato Definito come la FWHM del profilo di strato, ovvero dell’andamento del segnale nella direzione di selezione di strato. Requisiti fantocci: dispongono di strutture con piani inclinati (con angolo noto) che generalmente non producono segnale. In particolare si possono avere: 1) coppia i cunei (edge) affiancati e posizionati uno opposto all’altro Si ottiene un profilo definito ERF (Edge Response Function). Il metodo dell’EDGE è più accurato soprattutto per strati sottili, ma è sensibile al rumore e richiede operazioni di differenziazione numerica non sempre disponibili. 2) quattro cunei, disposti a coppie in modo contrapposto l’uno rispetto all’altro e affiancati, così da ottenere due strati sottili e vuoti (che produrranno segnale!!) a forma di X 3) coppia di superfici, inclinate ad un angolo noto, di materiale che produce una forte variazione di segnale (soluzione suggerita a AAPM, in cui le due rampe sono a 90° l’una rispetto all’altra e a 45° rispetto al piano dell’immagine). Il metodo della RAMPA (n.2 e 3), molto immediato, tuttavia è accurato entro il 20% solo per spessori di strato ≥ 5 volte lo spessore della rampa, ovvero con asticella di 1mm lo spessore minimo misurabile è 5mm. Dipende da: • uniformità di B0, del campo RF e dei gradienti • impulso RF di selezione di strato rampa2 profilo segnale θ=90° rampa1 strato con triangoli rettangoli isosceli F W H M profilo strato NB: la presenza di una COPPIA di inserti (rampe piuttosto che cunei) consente di compensare eventuali errori nel posizionamento del fantoccio Risoluzione spaziale e Spessore di strato fantoccio Posizione e Distanza tra gli strati Posizione dello strato: punto medio (centroide) del profilo di strato (profilo di intensità) Distanza tra gli strati: distanza tra le posizioni di strati slice2 slice1 D2 D2 con triangoli rettangoli isosceli D3 O2 O3 D2 = O2 slice3 Slice Warp Valuta la non perfetta PLANARITA’ dello strato Requisiti fantocci: controllo presente solo nel protocollo EUROSPIN. Il fantoccio ideato dispone di una serie di bastoncini posti a “X” con angolo 45° rispetto alla base Effetti di slice warp non sono molto frequenti in quanto le eventuali disomogeneità di B0 su dimensioni pari allo spessore dello strato normalmente utilizzate nella pratica clinica sono difficilmente identificabili. Dipende da: • uniformità di B0 Rapporto Contrasto/Rumore Il CONTRASTO di un’immagine RM è rappresentato dalla differenza di segnale tra due regioni con diverse caratteristiche di risonanza (T1, T2, e densità protonica)- contrasto intrinseco - e dalle modalità di acquisizione. La rilevabilità delle differenze dipende anche dal livello di rumore Requisiti fantocci: controllo presente solo nel protocollo EUROSPIN. Il fantoccio contiene gel o soluzioni calibrate. inserto1 Segnale = (S1 – S2) Rumore = √ σ12+ σ22 inserto2 Accuratezza e Precisione di T1 e T2 Requisiti fantocci: devono disporre di soluzioni a T1 e T2 noti. Artefatti Ci si riferisce a regioni in cui il segnale è maggiore o minore rispetto a quello generato dall’oggetto rappresentato nell’immagine. Tipicamente il segnale è maggiore e pertanto si parla di GHOST. Essi riducono principalmente la risoluzione di contrasto. Requisiti fantocci: quello suggerito da AAPM dispone di un cilindro di piccole dimensioni posizionato asimmetricamente rispetto all’isocentro (al centro di uno dei quadranti dell’immagine) Dipende da: • instabilità di B0 e dei gradienti di codifica di fase • instabilità del sistema di generazione RF • sfasamenti in trasmissione e/o ricezione delle bobine in quadratura di fase • movimento o flusso • processamento e mappatura del segnale errore di codifica di fase oggetto vero immagine shiftata lungo la direzione di codifica di fase slice centrale Errori di quadratura in RICEZIONE ghost in posizione simmetrica rispetto al centro dell’immagine = ghost off-set slice Errori di quadratura in TRASMISSIONE ghost lungo la direzione di selezione di strato, posizionato a “-z” T−G E= 100% T T = valore medio ROI fantoccio G = valore medio ROI GHOST L’artefatto DC-OFFSET si presenta come un unico pixel di alta o bassa intensità al centro della matrice ed è dovuto ad un errore nell’esecuzione della trasformata di Fourier. DC-OFFSET FASE 2 EUROSPIN 5 1 4 FREQUENZA 3 ghost = mediaROI ( 2 , 3, 4 , 5 ) mediaROI 1 100% DC-OFFSET RUMORE RF Errori di QUADRATURA Errore GRADIENTI DISOMOGENEITA’ RF DISOMOGENEITA’ RF DC-OFFSET B0 DISOMOGENEO SUSCETTIBILITA’ MOVIMENTO GIBBS RINGING FLUSSO VOLUME PARZIALE 3 mm 10 mm WRAPAROUND Rapporto Segnale/Rumore Metodi di valutazione suggeriti dall’AAPM 2. Con sottrazione di immagini 1. Con una sola acquisizione SNR = (Si – offset) / σroi Nuclear Associates mod. 76-903 SNR = [(Si – offset) √ 2]/ σroi Bobina Assiale Sagittale Coronale Head 96,7 91,8 95,6 Bobina Thk 3mm Thk 5mm Thk 10mm Riferimento Maggio '05 87,3 91,4 91,6 Head 84.2 100.4 152.8 Body 81,5 73,4 78,1 Riferimento Maggio '05 77,9 76,4 80,0 Uniformità AAPM Bobina U = 100 x {1 – (Smax – Smin) / (Smax + Smin)} Assiale Sagittale Coronal e Head 95.3% 93.4% 93.5% Body 91.3% 91.9% 91.4% Bobina Head Risultati: 87.0% (sagittale e coronale) Thk 3mm 93,4% Thk 5mm 93,8% Thk 10mm 90.0% Distorsione Geometrica D%= [(Dmis-Dvera)/ Dvera]*100% S a gi tt al e Superiore 15 -1.0 % Isocentro -0.3 % Inferiore 15 -1.8 % Anteriore 15 -1.2 % Isocentro -1.2 % Posteriore 15 -0.6 % C o r o n al e Superiore 15 0.0 % Isocentro 0.0 % Inferiore 15 -0.6 % Destro 15 -0.6 % Isocentro -0.6 % Sinistro 15 -0.6 % S a gi tt al e Superiore 15 2.0% Isocentro 1.4% Inferiore 15 1.4% Anteriore 15 2.6% Isocentro 2.0% Posteriore 15 0.8% C o r o n al e Superiore 15 0.8% Isocentro 2.0% Inferiore 15 2.0% Destro 15 2.0% Isocentro 2.0% Sinistro 15 2.6% Risoluzione Spaziale Risultati: 0.9mm Sag Cor 3 mm WL=670 5 mm WL=640 10 mm WL=600 3 mm WL=764 5 mm WL=781 10 mm WL=790 Risultati: 1mm per tutti gli strati acquisiti Spessore di strato Thk 3mm Thk 5mm Thk 10mm Rampa 4 5 11 1 gradini gradini gradini Rampa 4 5 11 2 gradini gradini gradini Artefatti 1. Phase Errors 2. Receive Errors 3. Trasmission Errors E= {(T-G)/T}·100% Risultati: Phase Errors: Coronale = 2.6%; Sagittale= 2.9% Receive Ghost:Coronale= 2.8%; Sagittale= 2.6% DIST. GEOMETRICA Bobina: CORPO ARTEFATTI Bobina: CORPO ARTEFATTI Bobina: TESTA FO V m m Bobina: TESTA G AP m m RAPPORTO SNR SPE SSO R E ST R A T O m m Bobina: CORPO M A T R IC E RAPPORTO SNR N °E C O N °E XC Bobina: TESTA T e (m s) UNIFORMITA' T R (m s) Bobina: CORPO SE Q UE N ZA UNIFORMITA' SPIN ECHO 2D 1000 30 1 1 256X256 10 0 480x480 SPIN ECHO 2D 1000 30 1 1 256X256 10 0 300x300 SPIN ECHO 2D 500 30 1 1 256X256 3 0 480x480 SPIN ECHO 2D 500 30 1 1 256X256 3 0 240x240 SPIN ECHO 2D 300 25 1 1 256X256 20 1,5 480x480 SPIN ECHO 2D 1000 30 1 1 256X256 10 0 480x480 SPIN ECHO 2D 1000 30 1 1 256X256 10 0 300x300 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 3 77 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 5 75 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 10 70 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 3 77 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 5 75 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 10 70 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 3 77 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 5 75 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 10 70 200x200 SPIN ECHO 2D 300 25 1 2 256x256 3 97 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 10 70 200x200 SPIN ECHO 2D 800 14 1 4 256x256 10 70 200x200 SPESSORE STRATO Bobina: TESTA Direz Ass. SPESSORE STRATO Bobina: CORPO Direz.Sag. SPESSORE STRATO Bobina: CORPO Direz.Cor. POSIZIONE STRATO Bobina: TESTA Direz.Ass. RISOLUZ. SPAZIALE Bobina: TESTA Direz.Ass. RISOLUZ. SPAZIALE Bobina: CORPO Direz.Sag. CONTROLLO di QUALITA’ Parametri di acquisizione S ER V IZ IO S A N IT AR IO N AZ IO N A LE R E G ION E M AR CH E AZ IE N D A O S P E D A LIE R A U MB E R T O I - A N C O N A SCHEDA DI REGISTRAZIONE RISULTATI CONTROLLI DI QUALITÀ P olo O spe da lie ro - U nive rsi ta rio F IS IC A SA N I T A R IA Data: Unità Operativa: Apparecchiatura: Tipo di controllo TESTA Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Assiale Sagittale Coronale Sagittale Coronale Assiale Valore limite ------------< 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% < 5% +/-1mm +/-1mm +/-1mm TESTA Assiale +/-2mm Annuale CORPO Sagittale <=0,9mm Annuale TESTA Assiale <=0,9mm Annuale Bobina CORPO 1. UNIFORMITA' TESTA CORPO 2. RAPPORTO SEGNALE/RUMORE TESTA CORPO 3. DISTORSIONE GEOMETRICA TESTA CORPO 4. ARTEFATTI TESTA 5. SPESSORE DELLO STRATO 6. POSIZIONE E SEPARAZIONE FRA GLI STRATI 7. RISOLUZIONE SPAZIALE CORPO Direzione Misura SI/ Frequenza NO Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale L' Esecutore L'Esperto Responsabile Il Medico Responsabile CONTROLLO di QUALITA’ Scheda di registrazione dati misurati Bibliografia 1. D.M. 02.08.91 “Autorizzazione alla installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica” 2. Circolare Ministero della Sanità Dir. Gen. Ospedali Divisione II Prot.-900.2/4.1-AG/581 28.04.92 “Sicurezza dei lavoratori addetti ad apparecchiature diagnostiche a Risonanza magnetica: censimento e prevenzione” 3. Acceptance testing of Magnetic resonance imaging systems: Report of AAPM Nuclear Magnetic Resonance Task Group n.6, Och J.G., Clarke G.D.et al., Med.Phys. 19(1): 217-229, 1992 4. Quality Assurance methods and phantoms for magnetic resonance imaging: Report of AAPM nuclear magnetic resonance Task Group n.1, Price R.R., Axel L. et al., Med.Phys. 17(2): 287-295, 1989 5. ECC Concerted Research Project IV Protocols and Test Objects for the assessment of MRI Equipment, Mag.Res.Imaging 6:195-199, 1988 6. Performance assessment and quality control in MRI by Eurospin test objects and protocols, Lerski R.A:, De Certaines J.D., Mag.Res.Imaging 11:817-833, 1993 7. Trial of modifications to Eurospin MRI test object, Lerski R.A., Mag.Res.Imaging 11:835-839, 1993 8. NEMA standards MS 1-1988 (R1994) n.286-cat.n.90401 Determination of signal to noise (SNR) in Diagnostic Magnetic Resonance Imaging 9. NEMA standards MS 2-1989 n.287-cat.n.90402 Determination of two dimensional Geometric Distorsion in Diagnostic Magnetic Resonance Imaging 10.NEMA standards MS 3-1989 n.288-cat.n.90403 Determination of Image Uniformity in Diagnostic Magnetic Resonance Imaging 11.NEMA standards MS 5-1991 n.290-cat.n.90408 Determination of slice thickness in Diagnostic Magnetic Resonance Imaging Time of Flight Angiography Phase Contrast Imaging Diffusion Imaging Functional MRI