GLOSSARIO A Achenio frutto secco, indeiscente, contenente un solo seme. Acidofila pianta che necessita di un terreno a reazione acida o subacida. Acropeta, direzione accrescimento verso l’alto. Aduggiamento allungamento sproporzionato del fusto delle piante arboree, causato dalla carenza di luce e/o eccessiva vicinanza tra le piante che cercano, in questo modo, una maggiore illuminazione. Afillo privo di foglie. Agamica moltiplicazione di individui per parte di pianta; con questa modalità riproduttiva (asessuata) le nuove piante che si originano possiedono le stesse caratteristiche della pianta da cui è stata prelevata la porzione vegetale. Alato con espansioni simili ad ali. Albero pianta di consistenza legnosa il cui fusto si ramifica verso l’alto ad una certa altezza dal suolo; in funzione delle dimensioni può essere classificato di prima, seconda o terza grandezza. Alburno legno più chiaro che si trova verso l’esterno e in cui si ha il passaggio della linfa grezza. Alofite piante che riescono a vivere in ambienti e substrati ricchi di sale. Alterna, disposizione distribuzione di foglie o gemme lungo i rami in modo che ne risulti una sola per nodo, con disposizione opposta a quella successiva (anche definita disposizione “sparsa”). Amenti infiorescenze pendule costituite da fiori unisessuali sessili disposti lungo un asse. Amplessicaule lamina fogliare che, nel punto d’inserzione, avvolge, più o meno completamente, l’asse. Androceo la parte maschile del fiore, l’insieme degli stami. Angiosperme piante con fiori contenuti in un involucro chiuso (ovario), nel quale sono presenti gli elementi riproduttori femminili Antera la parte degli stami che contiene il polline. Antocarpo “formazione fruttifera” tipica delle Gimnosperme; al gruppo degli antocarpi appartengono la pigna (lo strobilo di abeti, pini, etc.), la galbula dei cipressi. Apicale situato all’apice di fusti, rami, etc.. Arbusto pianta di consistenza legnosa 113 Bellotti, Mininni con ramificazioni interamente lignificate che partono direttamente dalla base. Areale area di prevalente diffusione di una specie. Arillo involucro carnoso che riveste l’ovulo e quindi il seme di alcune Gimnosperme (es. tasso). Attinomorfo fiore caratterizzato da più piani di simmetria. Ascella l’angolo formato da un ramo o da un picciolo rispetto al fusto da cui nasce. Ascellare che è situato all’ascella. Avventizio occasionale. B Bacca frutto carnoso con epicarpo sottile e membranoso e mesocarpo ed endocarpo polposi e succosi, fusi insieme e recanti i semi. Baccello frutto secco, deiscente, che a maturità si apre in due valve. Basipeta, direzione verso il basso. Basofila pianta che necessita di un substrato alcalino o subalcalino. Bipennato foglia composta il cui rachide è ramificato in parti secondarie che portano foglioline. Brachiblasti rametti molto corti, tipici delle Gimnosperme, sui quali gli aghi sono numerosi e ravvicinati. Brattea foglia modificata che può assumere colorazione, forma e consistenza varia e può apparire sulle parti fogliari oppure su quelle fiorali. C Caduco ogni organo che cade presto. Calice verticillo basale del fiore formato dai sepali. Callo formazione costituita da tessuto 114 non differenziato che si forma generalmente a livello delle ferite sugli organi legnosi con funzione di riparazione e/o compartimentazione. Cambio tessuto meristematico costituito da cellule “giovani” che, moltiplicandosi e differenziandosi, originano i tessuti “adulti” delle piante. Cancri lesioni a carico degli organi vegetali, generalmente longitudinali sugli organi legnosi, con messa a nudo dei tessuti sottostanti. Capsula frutto secco, deiscente. Carie alterazioni di organi legnosi dovute a vari agenti fungini che invadono i tessuti legnosi, alterando la cellulosa e la lignina provocando una disgregazione ed una disorganizzazione dei tessuti stessi. Carpello foglia trasformata ai fini riproduttivi contenente i gametofiti femminili del fiore. Caule termine con il quale viene indicato il fusto. Ceduo bosco rinnovato periodicamente mediante il taglio dei fusti arborei più vecchi, dalla cui base si avrà lo sviluppo di polloni che li sostituiranno. Cespitoso si dice di una pianta che tende a diventare cespugliosa. Clorofilla pigmento fotosintetico presente nei cloroplasti delle cellule vegetali che, grazie all’eccitazione ed all’energia fornita dalla radiazione luminosa, permette l’innesco della fotosintesi clorofilliana. Cloroplasto organulo delle cellule vegetali contenente la clorofilla ed entro il quale avviene la fotosintesi. Clorosi marcata alterazione cromatica di colore giallastro o giallo-biancastro di foglie e germogli dovuta generalmente ad Alberi della Basilicata avversità di natura non parassitaria (carenze nutrizionali, danni da inquinamento, etc.). Collenchima tessuto meccanico con funzione di sostegno che si trova, generalmente, nei giovani tessuti di accrescimento primario. Colletto la zona di passaggio tra la radice ed il fusto. Conifera con questo termine viene genericamente indicata qualsiasi pianta i cui frutti abbiano l’aspetto di un cono. Cono si tratta di una struttura riproduttiva formata dall’unione di tante piccole foglioline trasformate o squame riunite lungo un asse (termine analogo è strobilo). Corolla è il secondo verticillo fiorale che forma la parte vessillare del fiore; essa è costituita da petali. Corteccia si tratta di un tessuto parenchimatico di riserva più esterno che riveste completamente, proteggendolo, il tessuto vascolare del tronco e della radice (corteccia interna); in alcuni casi il termine “corteccia” è utilizzato anche per identificare la scorza esterna degli organi legnosi (in questo caso è definita corteccia esterna). Cotiledone fogliolina presente nel seme vicino all’embrione che può assolvere a diverse funzioni: nelle Monocotiledoni svolge funzione di assorbimento di elementi nutritivi, nelle Dicotiledoni invece ha funzione di riserva. Crittogama termine che comprende gli organismi vegetali a nozze nascoste; in pratica tutti i vegetali inferiori, ad esclusione delle piante con fiori a nozze manifeste (Fanerogame). Cuffia radicale protezione dell’apice radi- cale costituita da un insieme di cellule parenchimatiche molto compatte. Culmo fusto cilindrico, cavo, o contenente midollo. Cultivar nome con il quale si indicano gli incroci avvenuti in corso di coltivazione. Cupula struttura che avvolge parzialmente o interamente alcuni semi di Angiosperme (es. ghiande). D Deciduo che ha una funzione limitata nel tempo; è adottato, in genere, per le piante che perdono le foglie nella stagione invernale. Deiscente frutto che si apre spontaneamente liberando i semi. Dialipetala corolla con i petali separati. Dialisepala calice con i sepali separati. Dicotiledoni piante il cui embrione ha due cotiledoni. Dicotomia divisione e prosecuzione in due parti uguali di un asse. Dioico si dice di piante che portano i fiori maschili e femminili su due individui diversi. Distica disposizione di organi vegetali (es. foglie) in file omogenee, opposte e simmetriche. Dominanti all’interno di un popolamento forestale sono gli alberi che hanno una chioma normalmente sviluppata, formando la copertura principale del bosco e che costituiscono la maggior parte del soprassuolo arboreo. Dotto resinifero canale tipico nelle conifere contenente resina. Drupa frutto carnoso, indeiscente, che ha un seme contenuto in un nocciolo legnoso (ad esempio ciliegia, albicocca, prugna, etc.). 115 Bellotti, Mininni Durame legno più scuro che si trova nella parte più interna della pianta, dove il passaggio della linfa grezza è ormai nullo in quanto lo xilema presenta i vasi chiusi con le pareti trasformate e lignificate. E Ecosistema insieme delle relazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente fisico circostante. Edafico del suolo. Edule commestibile. Eliofile piante che richiedono esposizioni luminose e soleggiate. Eliosciafila pianta che si sviluppa sia in condizioni di abbondante luminosità, sia di scarsa illuminazione. Embricato posto l’uno dentro l’altro. Embrione l’insieme degli elementi che formano nel seme la parte essenziale della futura pianta. Endemismo fenomeno per il quale una specie è caratteristica di un ristretto e determinato ambiente. Endocarpo rappresenta la parte più interna del frutto. Endoderma tessuto tegumentale tipico della radice o di organi ipogei; posto tra la corteccia e il cilindro centrale; è costituito da uno strato continuo di cellule con la parete ispessita, suberificata e lignificata. Epicarpo rappresenta la parte più esterna del frutto, generalmente sottile; è conosciuta comunemente come “buccia”. Epidermide tessuto tegumentale che riveste la foglia e i giovani organi epigei ancora allo stato erbaceo. Epigeo, apparato insieme degli organi vegetali emergenti dal terreno. 116 Epinastia anormale allargamento dell’angolo d’inserzione del picciolo fogliare sul ramo, con conseguente portamento verso il basso della lamina fogliare. Erbaceo non legnoso, che ha la consistenza dell’erba. Ermafrodito si dice di un fiore in cui coesistono gli organi sessuali sia maschili che femminili. Esoderma tessuto tegumentale che sostituisce il rizoderma nella porzione radicale immediatamente sopra la zona pilifera (con peli radicali); ha solo funzione protettiva. Eterofillia caratteristica tipica di alcune piante (es. leccio ed edera) per cui si trovano sullo stesso individuo foglie diverse per forma della lamina, tipo di margine, dimensione etc.. Eziolamento perdita di clorofilla per mancanza o insufficienza di luce, che provoca uno schiarimento ed una colorazione biancastra degli organi verdi. F Fasci conduttori gruppi di cellule tipiche della struttura primaria degli organi legnosi con funzione di trasporto. Fecondazione momento di incontro e di unione dei due gameti. Fibra tessuto di tipo meccanico che si trova nelle piante vascolari. Fiore è un germoglio trasformato ai fini riproduttivi; costituisce il vero e proprio apparato riproduttivo delle Angiosperme; si può dividere in una parte strutturale e vessillare esterna costituita dal calice e dalla corolla, ed in una parte riproduttiva interna costituita dall’androceo e dal gineceo. Alberi della Basilicata Fittone radice formata da un asse principale in grado di penetrare nel terreno a grande profondità, da cui si dipartono radialmente delle radichette secondarie. Fittonante vengono considerate fittonanti quelle specie con un apparato radicale che tende ad accrescersi maggiormente verso il basso, in senso verticale. Flabellata foglia a forma di ventaglio. Floema tessuto conduttore vivo che ha la funzione di trasportare la linfa elaborata in tutte le direzioni. Foglia espansione laterale e laminare dei rami o del fusto; assolve alle funzioni di respirazione, traspirazione e nutrizione della pianta; le parti anatomiche che la costituiscono sono la lamina, il picciolo (se quest’ultimo manca, la foglia è sessile), le stipole, non sempre presenti, e la guaina. Foglia composta si tratta di una foglia la cui lamina è costituita dall’insieme di diverse foglioline che sembrano indipendenti a loro volta ed inserite su un asse centrale. Foglia semplice foglia la cui lamina non è composta da più foglioline, ma da un’unica foglia. Foglie bifacciali tipiche delle Dicotiledoni; le due pagine sono diverse l’una dall’altra, con gli stomi generalmente presenti in gran parte in quella inferiore. Foglie isofacciali tipiche delle Monocotiledoni: le due pagine sono uguali e gli stomi sono ben rappresentati in entrambe le facce. La loro sezione anatomica è simmetrica. Fotosintesi processo fondamentale per la vita dei vegetali che permette la trasformazione dell’energia luminosa in energia chimica sotto forma di carboidrati. Fototropismo crescita del vegetale verso la fonte luminosa. Frutto trasformazione del fiore in seguito alla fecondazione; in realtà i veri frutti derivano dalla trasformazione del solo ovario; quando alla sua formazione concorrono altre parti fiorali, si parla di falsi frutti; il frutto poi, in base alla consistenza, può essere carnoso o secco. Fusto l’asse principale della pianta che porta tutte le parti accessorie: rami, foglie, fiori e frutti. G Galbula strobilo tondeggiante (legnoso o carnoso) tipico di alcune Cupressacee. Galle formazioni pseudotumorali dovute all’azione di parassiti endofagi che spesso sfruttano queste strutture per l’evoluzione e la protezione dei loro stadi giovanili. Gamete ciascuna delle cellule sessuali maschili o femminili che negli animali e nelle piante si fondono durante il processo di riproduzione sessuata. Gamica riproduzione di piante a mezzo di seme. Gamopetala corolla formata da petali saldati tra loro. Gamosepalo calice formato da sepali saldati tra loro. Gemma rappresenta l’organo vegetativo embrionale di una pianta in quanto può originare rami, foglie e/o fiori in relazione al tipo di gemma. Geotropismo indica l’accrescimento del vegetale in funzione della forza di gravità. Germinazione crescita e sviluppo dell’embrione seminale che darà origine ad una pianta; questo processo avviene in 117 Bellotti, Mininni particolari condizioni di temperatura e umidità, tipiche per ogni specie. Gheriglio è un seme contenente grande accumulo di sostanze di riserva. Gimnosperme piante i cui semi (e organi riproduttori femminili) non sono racchiusi in un ovario (es. conifere) Gineceo insieme degli organi riproduttivi femminili (carpelli o pistilli) del fiore. Glabra struttura vegetale priva di peluria. Glomerulo è un’infiorescenza con fiori sessili riuniti in un capolino sferoidale. Guaina è un’espansione basale del picciolo che ne coadiuva l’inserimento sul ramo. H Habitat è il luogo o la regione dove una pianta cresce in natura; è legato a fattori climatici ed ambientali. Humus sostanza di colore nerastro e inodore, che si origina dal processo di degradazione della sostanza organica nel terreno. Humificazione processo di degradazione della sostanza organica nel terreno che ha come condizioni favorevoli la presenza di ossigeno, una temperatura ottimale di 35 °C e un’umidità compresa tra il 20 e il 40%. I Idrofile piante che vivono in ambienti sommersi dall’acqua. Igrofile piante che vivono in ambienti con atmosfera ricca di umidità. Impollinazione il trasporto del polline dall’antera allo stigma; i mezzi che permettono l’impollinazione possono essere diversi: il vento, gli animali, gli insetti, l’acqua, etc.. Indeiscente frutto che non lascia fuoriu- 118 scire il seme, ma lo accompagna fino alla germinazione o marcisce. Infiorescenza insieme di fiori non isolati, ma in numero variabile su un asse principale. Ipogeo, apparato insieme degli organi vegetali sotterranei (fusti sotterranei e radici). Isterante pianta in cui la fioritura avviene successivamente all’emissione delle foglie. L Lamina fogliare è la parte espansa della foglia. Latifoglie tutte le piante che hanno la lamina delle foglie più o meno espansa, rispetto a quelle con foglie aghiformi. Legume frutto secco deiscente; tipico delle piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose. Lenticella apertura microscopica presente sulla corteccia delle piante, in particolar modo nei rami giovani; svolge una funzione fondamentale per gli scambi gassosi fra l’ambiente esterno ed i tessuti più profondi. Linfa soluzione acquosa che contiene disciolte diverse sostanze, organiche ed inorganiche, secondo il tipo di linfa (grezza o elaborata) e che viene veicolata, attraverso specifici tessuti conduttori, nelle diverse parti della pianta. Lucivago si dice di una pianta che cresce meglio se esposta alla piena luce. M Macroblasto ramo ben sviluppato in cui le foglie sono fra loro distanziate. Macrosporofilli squame fertili (da trasformazioni fogliari) che formano le Alberi della Basilicata strutture riproduttive femminili delle Gimnosperme. Meristematico tessuto vegetale formato da cellule capaci di dividersi e dare così origine a nuove cellule. Mesocarpo rappresenta la parte intermedia del frutto, trovandosi tra l’epicarpo (esternamente) e l’endocarpo (internamente). Mesofile piante che prediligono ambienti mediamente umidi. Mesofillo tessuto parenchimatico di tipo clorofilliano, presente nella foglia tra le due epidermidi. Mesofite piante che vivono in ambienti né troppo umidi né troppo secchi. Microsporofilli squame fertili (da trasformazioni fogliari) che formano le strutture riproduttive maschili delle Gimnosperme. Monocline fiore dotato sia dell’apparato sessuale maschile sia di quello femminile. Monocotiledoni piante il cui embrione ha un solo cotiledone. Monoica pianta sulla quale sono presenti fiori unisessuali maschili e femminili. Mucrone costituisce una formazione apicale appuntita degli organi vegetali, soprattutto delle foglie, che si forma per il prolungamento della nervatura centrale. N Necrosi morte e degenerazione dei tessuti vegetali per azione parassitaria o fisiologica. Nodo è il punto di inserzione di gemme e foglie su fusto e rami. O Obovato a forma di uovo rovesciato, con la parte più lunga all’apice. Ostiolo in generale apertura. Ovario parte espansa del carpello (pistillo) contenente gli ovuli. P Pagina termine usato per indicare ognuna delle due facce della lamina di una foglia. Parenchimatico tessuto che forma le parti fondamentali degli organi delle piante superiori ed esplica funzioni vitali: clorofilliano, acquifero, etc. Pappo ciuffetto di peli che contribuisce alla disseminazione anemofila (per mezzo del vento). Pedicello è il gambo che unisce il fiore al suo punto di attacco. Pennata foglia composta, con foglioline ai lati del rachide che forma l’asse centrale. Perianzio struttura fiorale formata da sepali e petali. Periciclo è lo strato più esterno del cilindro centrale. Perigonio struttura fiorale costituita dall’insieme dei tepali. Perule piccole squame all’esterno delle gemme che si originano per trasformazione fogliare, con lo scopo di proteggere gli apici vegetativi o fiorali. Petali elementi fiorali che costituiscono la corolla. Picciolo è la sezione fogliare che unisce la lamina al fusto. Pistillo struttura riproduttiva femminile del fiore delle Angiosperme. Policormico che presenta diversi fusti invece che uno solo. Polistica disposizione a più file simmetriche lungo un asse di organi vegetali (semi, fiori etc. ). Polline granuli che si formano nelle ante- 119 Bellotti, Mininni re e che producono i gameti maschili. Pollone ramo sotterraneo laterale che può partire dalle radici o dal rizoma radicale e formare un individuo indipendente. Propaggine fusto che emette radici ai nodi nel caso venga a contatto con il terreno, naturalmente o artificialmente. Pruina formazione cerosa che forma uno strato protettivo su foglie e frutti. Pruinosi organi e strutture vegetali coperti di pruina, costituita da microgranelli di cera, che conferisce loro un aspetto “infarinato”. Pubescente organo ricoperto da una fitta e fine peluria molto corta. R Racemo infiorescenza caratterizzata da un asse principale da cui si dipartono peduncoli di uguale lunghezza che terminano con un fiore. Rachide asse centrale nelle foglie composte o nelle infiorescenze. Ritidoma parte esterna della corteccia, costituita da tessuti morti di tipo suberoso, spesso fessurata e sfaldata in placche o strisce. Rizoderma tessuto tegumentale della porzione radicale più vicina all’apice, presentante una zona liscia ed una ricoperta da peli radicali con funzione assorbente. Rizoma è un fusto trasformato con andamento orizzontale e sotterraneo. Rustica si dice di una pianta poco esigente ed estremamente adattabile alle diverse situazioni podologiche e climatiche. S Samara un frutto secco indeiscente che si differenzia dall’achenio per la presenza di una o due ali che ne favoriscono la disse- 120 minazione anemofila; sono frutti tipici degli aceri, dei frassini e degli oImi. Sarmento tralcio lungo, flessibile, debole e ricadente verso terra. Sciafile piante che prediligono esposizioni ombreggiate. Seme organo che deriva dalla trasformazione subita dall’ovulo in seguito alla fecondazione; è l’organo di propagazione sessuata delle piante. Sepali ciascuna delle foglioline che formano il calice del fiore. Sessile organo vegetale dell’apparato aereo (foglia, fiore e frutto) che prende direttamente l’attacco sui rami, senza il peduncolo. Sincarpo frutto composto formato dalla concrescenza e dalla saldatura dei carpelli su un asse carnoso. Socievole detto di specie che è in grado di vegetare assieme ad altre. Sorosio infruttescenza carnosa tipica delle piante appartenenti alla famiglia delle Moracee. Spermatofita dotato di semi. Sporangio organo vegetale nel quale si formano le spore. Stame struttura riproduttiva maschile del fiore delle Angiosperme, portante l’antera con il polline. Stigma è la parte ingrossata del pistillo che serve a ricevere il polline. Stilo tubo di collegamento del pistillo, posto fra lo stigma e l’ovario. Stipole minuscole foglioline che si possono trovare alla base del picciolo allargandone l’inserzione sul ramo. Stoma apertura tra cellule dell’epidermide fogliare, serve a regolare gli scambi gassosi con l’atmosfera. Alberi della Basilicata Strobilo struttura riproduttiva, propria delle Gimnosperme, riconducibile a piccoli coni; le squame, portanti gli ovuli, che lo costituiscono si originano per trasformazione fogliare ed hanno consistenza legnosa (sono embricate, ovvero sovrapposte). Sughero tessuto tegumentale morto che si presenta negli organi epigei e ipogei già in struttura secondaria con accrescimento in spessore. Superficiale specie con un apparato radicale che tende ad accrescersi poco in profondità e più in senso orizzontale che verticale. T Talea metodo per riprodurre una pianta. Tegumento è il rivestimento od involucro di vari organi. Tepali strutture vessillari del fiore costituite, in pratica, da petali e sepali non differenziati. Termofili organismi che crescono e vivono in ambienti con temperature elevate; si parla di boschi termofili in ambienti caldi che consentono lo sviluppo solo di determinate specie vegetali definite, appunto, termofile. Tessuto insieme di cellule che in un organismo esplicano la stessa funzione. Tomentosi vengono così definiti gli organi rivestiti da una sottile e fitta peluria. Topiaria è l’arte con la quale i giardinieri danno agli alberi determinate forme mediante la potatura. Tracheidi elemento del tessuto xilematico con funzione di sostegno e di conduzione. Traspirazione emissione di vapore acqueo per via stomatica, con funzione di termoregolazione. Tubercoli prominenze che possono assumere forma varia e consistenza diversa. Tumore anomala proliferazione di cellule di un tessuto vegetale la cui crescita avviene in modo abnorme, provocando la formazione di masse nodose più o meno vistose sugli organi colpiti. U Umbilicato che presenta una depressione tondeggiante simile a un ombelico. Umbonato che presenta un umbone, cioè una prominenza simile a quella centrale di uno scudo. Unisessuale un fiore che presenta organi solo maschili o solo femminili, e quindi recante solo gli stami od i pistilli. Urceolato a forma di orcio. V Verticillo è il punto di attacco di più di due foglie o rami al medesimo nodo dello stesso asse. Vessillare funzione di richiamo svolta dai colori della corolla o delle brattee per richiamare gli insetti pronubi. X Xerofile piante adattate a vivere in ambienti molto poveri d’acqua. Xilema tessuto conduttore morto formato da vasi (trachee, tracheidi) e fibre; ha funzione di trasporto della linfa grezza (ascendente) e di sostegno. Z Zigomorfo fiore di forma irregolare e, quindi, caratterizzato da un solo piano di simmetria bilaterale. 121 Bellotti, Mininni 122