1 Metodo risolutivo Modello IS-LM: economia chiusa Ipotesi: a) siamo in un’economia chiusa. CIò vuol dire che non ci sono nè esportazioni (X) nè importazioni (IM); b) I prezzi sono fissi. Siano date le seguenti formule: C I G TR T Ld Ls = = = = = = = c0 + c1 Yd I + d1 Y − d2 i G TR t0 + t1 Y f1 Y − f2 i (M/P ) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) dove le equazioni dalla (1) alla (5) rappresentano le equazioni della IS (luogo dei punti di equilibrio del mercato dei beni) e dove le equazioni (6) e (7) sono la domanda e l’offerta di moneta, rispettivamente. La formula risolutiva generale consiste nel costruire dapprima la curva IS e poi la curva LM e poi metterle in sistema. 1.1 Curva IS Conosco la seguente eguaglianza: Y = C +I +G (8) Calcolo il reddito disponibile dato dal reddito lordo (Y ), meno le tasse (T ) più i trasferimenti (T R). Cioè: Yd = Y + T R − (t0 + t1 Y ) (9) Sostituisco le equazioni (9), (2) e (1) nella (8) ed ottengo: Y = c0 + c1 [Y + T R − (t0 + t1 Y )] + I + d1 Y − d2 i + G (10) che posso scrivere anche come: Y = c0 + c1 [T R − t0 ] + I + G − d2 i + [c1 (1 − t1 ) + d1 ]Y (11) Chiamo: A = c0 + c1 [T R − t0 ] + I + G la componente di spesa autonoma, quandi la (11) diventa: 1 (12) Y = A − d2 i + [c1 (1 − t1 ) + d1 ]Y (13) Y − [c1 (1 − t1 ) + d1 ]Y = A − d2 i Y [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] = A − d2 i (14) da cui ottengo: IS = Y (i) = d2 i A − [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] (15) dove Y (i) significa che Y è in funzione del tasso di interesse i. L’equazione (15) è la nostra IS in rispetto a Y. Se chiamo: α= 1 [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] (16) allora la (15) diventa: Y (i) = αA − αd2 i (17) ed anche, rispetto al tasso di interesse i: i= A Y (i) − d2 αd2 i (Y ) = A Y − d2 αd2 dove i (Y ) significa che i è in funzione del livello di produzione Y. RICORDIAMO LE SEGUENTI FORMULE: A = c0 + c1 [T R − t0 ] + I + G 1 α = [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] Y (i) = αA − αd2 i A Y − d2 αd2 i (Y ) = 2 (18) 1.2 Curva LM La curva LM si ottiene dal sistema fra la (6) e la (7), nel seguente modo: d L = f1 Y − f2 i (19) Ls = (M/P ) Ricordiamo che i prezzi sono fissi. Dal sistema si ottiene: f1 Y − f2 i = (M/P ) da cui: Y (i) = (M/P ) f2 + i f1 f1 (20) i (Y ) = f1 (M/P ) Y − f2 f2 (21) dove le equazioni (20) e (21) sono la LM rispetto al reddito/produzione (Y) e al tasso di interesse (i), rispettivamente. 1.3 Modello IS-LM Il modello IS-LM si ottiene mettendo in sistema la (18) con la (21) (oppure la (17) con la (20)). Mettendole in sistema, si ottiene: Y i (Y ) = dA2 − αd 2 i (Y ) = f1 f2 Y − (M/P ) f2 da cui: A Y f1 (M/P ) − = Y − d2 αd2 f2 f2 con i seguenti passaggi algebrici: αf2 A − d2 Y αd2 f2 = αd2 f1 Y − αd2 (M/P ) αd2 f2 αf2 A − f2 Y = αd2 f1 Y − αd2 (M/P ) e finalmente: Y∗ = αf2 αd2 A+ (M/P ) αd2 f1 + f2 αd2 f1 + f2 3 (22) dove l’equazione (22) rappresenta l’intersezione della IS e della LM e rappresenta il punto di equilibrio di Y. Per completare l’equilibrio bisogna ottenere il tasso di interesse ottimale. Per fare ciò basta sostituire la (22) o nella (18) oppure nella (21). La rappresentazione della (22) è utile per risolvere qualsiasi esercizio ed è utile anche per calcolare l’equilibrio al varaiare delle politiche. Per semplificare l’esercizio, chiamiamo i due coefficienti della (22) nel seguente modo: Z = S = αf2 αd2 f1 + f2 αd2 αd2 f1 + f2 allora la (22) diventa: Y ∗ = ZA + S(M/P ) Facciamo qualche esempio: (23) Problem 1 Supponiamo di avere i seguenti dati: c0 c1 I d1 d2 G TR t1 t0 f1 f2 (M/P ) = 26 = 0.8 = 280 = = = = = = = = = 0 12 220 95 0.25 10 0.21 15 209.55 allora abbiamo le seguenti equazioni: C I G TR TA Ld Ls = = = = = = = 26 + 0.8Yd 280 − 12i 220 95 10 + 0.25Y 0.21Y − 15i (209.55) 4 (24) (25) (26) (27) (28) (29) (30) sostituendo i valori nelle formule (12), (16) ed (22), si ottiene: A = c0 + c1 [T R − t0 ] + I + G A = 26 + 0.8[95 − 10] + 280 + 220 A = 594 1 [1 − c1 + c1 t1 − d1 ] 1 α = [1 − 0.8 + 0.8 ∗ 0.25)] α = 2.5 α = Y∗ = Y∗ = Y∗ = αd2 αf2 A+ (M/P ) αf1 d2 + f2 αf1 d2 + f2 2.5 ∗ 15 2.5 ∗ 12 A+ (M/P ) 2.5 ∗ 12 ∗ 0.21 + 15 2.5 ∗ 12 ∗ 0.21 + 15 2.5 ∗ 15 2.5 ∗ 12 (M/P ) A+ 2.5 ∗ 12 ∗ 0.21 + 15 2.5 ∗ 12 ∗ 0.21 + 15 La (23) allora è: Z S Y∗ = 1.76 = 1.41 = 1.76 ∗ A + 1.41 ∗ (M/P ) da cui: Y ∗ = 1341 (31) Per ottenere il tasso di interesse basta sostituire la (31) nella (18) o nella (21), cioè: A Y∗ − d2 αd2 594 1341 = − 12 2.5 ∗ 12 = 4.80 i (Y ) = i∗ i∗ Politica Monetaria SI supponga che vi sia una stretta monetaria pari a 100. Ciò vuol dire che ∆M è pari a -100, quindi: 5 ∆M = −100 Per risolvere il problema basta prendere l’equazione (22), Y∗ = αd2 αf2 (M/P ) A+ αd2 f1 + d2 αd2 f1 + d2 La politica monetaria incide solo sulla seconda parte dell’equazione, per cui possiamo scrivere: αd2 (M/P ) αd2 f1 + d2 Y∗ = Y∗ = S(M/P ) dato che abbiamo la variazione dell’emissione di moneta, allora scriviamo: ∆Y = S(∆M/P ) sapendo che S=1.41, allora: ∆Y ∆Y ∆Y = 1.41(∆M/P ) = 1.41 ∗ (−100) = −141 Da cui: Y′ Y′ Y′ = Y ∗ + ∆Y = 1341 − 141 = 1200 ed il tasso di interesse nuovo: ′ A Y i (Y ′) = − d2 αd2 594 1200 i′ = − 12 2.5 ∗ 12 i′ = 9.5 ′ 6 Politica Fiscale Si supponga ora che il governo riduca le tasse fisse di 100 (T0 ) e riduca la spesa pubblica di 100. Quale è l’effetto sull’equilibrio? Di nuovo prendiamo la (22), prestando attenzione che in questo caso cambia la componente autonoma e NON quella monetaria. Quindi: Y∗ = αf2 αd2 (M/P ) A+ αd2 f1 + d2 αd2 f1 + d2 Sappiamo che ∆G = −100 ∆T0 ∆A” ∆A” ∆A” = −100 = ∆c0 + c1 [∆T R − ∆t0 ] + ∆I + ∆G = 0 + 0.8 ∗ (100) + 0 − 100 = 80 − 100 = −20 Riprendiamo allora la (22), Y∗ = αf2 αd2 A+ (M/P ) αd2 f1 + d2 αd2 f1 + d2 focalizzandoci solo sulla componente autonoma, cioè: Y” Y” αf2 A αd2 f1 + d2 = Z ∗A = ci interessano le variazioni, quindi: ∆Y ” = Z ∗ ∆A ∆Y ” = 1.76 ∗ (−20) = ∆Y ” = −35 Da cui, il nuovo reddito di equilibrio è: 7 Y ” = Y ∗ + ∆Y ” Y ” = 1341 − 35 Y ” = 1306 Ora calcoliamo il tasso di interesse, prestando attenzione che ∆A” è mutato, cioè: A” = A + ∆A” A” = 594 − 20 A” = 574 ” A Y” − d2 αd2 1306 574 ” − i = 12 2.5 ∗ 12 i” = 4.3 i” (Y ”) = Politica Monetaria e Fiscale Si vedano gli effetti congiunti delle politiche monetarie e fiscali sopra riportate: Allora sappiamo che: ∆A” = 80 − 100 = −20 e che: ∆M = −100 allora usiamo ancora la nostra equazione (22), Y∗ = αf2 αd2 A+ (M/P ) αd2 f1 + d2 αd2 f1 + d2 calcolando le variazioni: ∆Y ◦ = αf2 αd2 ∆A + (∆M/P ) αd2 f1 + d2 αd2 f1 + d2 quindi: 8 ∆Y ◦ ∆Y ◦ = 1.76 ∗ (−20) + 1.40 ∗ (−100) = −176 e quindi: Y ◦ = Y ∗ + ∆Y ◦ Y ” = 1341 − 176 Y ” = 1165 Ora calcoliamo il tasso di interesse, prestando attenzione che ∆A” è mutato, cioè: A” Y◦ − d2 αd2 574 1165 = − 12 2.5 ∗ 12 = 9 i◦ (Y ◦ ) = i◦ i◦ FINITO! E’ possibile ora calcolare qualsiasi problema a vostro piacimento. Per poter applicare questo metodo a tutte le casistiche si allega il file EXCEL dal nome ISLM. Nel file basta sostituire i dati che vengono forniti nel problema nelle caselle lasciate in giallo nel file EXCEL. NON modificate le altre caselle, perchè altrimenti saltano i risultati. Nel file vengono date tutte le soluzioni: 1. Equilibrio iniziale: valori di α (cella B5), valori di A (cella B6), valori di Z (N5) e S (N6), equilibrio (Y) nella cella B7 e tasso di interesse cella B8. I dati iniziali vanno inseriti nelle celle in giallo nella riga 2 2. Politica monetaria, stessi dati di prima: α (cella B18), valori di A (cella B19), valori di Z (N18) e S (N19), equilibrio (Y) nella cella B20 e tasso di interesse cella B21. I dati della politica monetaria dovete inserirli nella casella E12. 3. Politica fiscale, stessi dati di prima: α (cella B33), valori di A (cella B34), valori di Z (N33) e S (N34), equilibrio (Y) nella cella B35 e tasso di interesse cella B36. I dati della politica fiscale dovete inserirli nelle caselle E24, E25, E26, E27. 9 4. Politica monetaria e fiscale, stessi dati di prima: α (cella B50), valori di A (cella B51), valori di Z (N50) e S (N51), equilibrio (Y) nella cella B52 e tasso di interesse cella B53. I dati della politica monetaria e fiscale NON vanno inseriti a questo putno perchè già inseriti precedentemente. Nella colonna E ho inserito le variazioni. NB Si noti che i problemi che vengono svolti con la presente metodologia possono essere ANCHE risolti tramite sostituzione numerica. I risultati sono i medesimi. Coloro che si trovassero meglio con il metodo-numerico, adottino tale motodologia per l’esame. Spero sia tutto ok, buon lavoro. Sergio 10