p209 approcci tecnologici multipli per l`identificazione di mutazioni e

P209
APPROCCI TECNOLOGICI MULTIPLI PER L'IDENTIFICAZIONE DI MUTAZIONI E MECCANISMI PATOGENETICI IN
PAZIENTI CON SINDROME DI RUBINSTEIN TAYBI
1
1
1
2
3
4
1
1
C. Gervasini , G. Negri , P. Colapietro , F. Forzano , M. Silengo , C. Picinelli , D. Rusconi , L. Basso Ricci , L.
5
6
4
1
1
Garavelli , R. Tenconi , P. Finelli , S. Spena , L. Larizza
1
Genetica Medica, Dip. di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano, Milano
2
Genetica Medica Ospedali Galliera, Genova
3
Dip. di Pediatria, Università di Torino, Torino
4
Lab. di Citogenetica Medica e Genetica Molecolare, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Milano
5
Dip. Materno infantile, Genetica Clinica Arcispedale S.Maria Nuova Reggio Emilia
6
Unità di Genetica Clinica, Dip. di Pediatria, Università di Padova, Padova
La sindrome di Rubinstein Taybi (RSTS,OMIM 180849,613684) è una rara patologia malformativa autosomica dominante,
caratterizzata da ritardo di crescita, deficit cognitivi, dismorfismi e anomalie scheletriche tra cui di rilevante valenza diagnostica pollici/alluci slargati. Ad oggi sono noti come causative microdelezioni o mutazioni puntiformi del gene CREBBP in
16p13.3 (55% dei casi) o del suo omologo EP300 in 22q13 (3%).
Nel nostro laboratorio sono stati finora raccolti 170 campioni di pazienti con diagnosi clinica RSTS per i quali è stata messa
a punto una flow-chart diagnostico-molecolare che oggi prevede lo screening mediante FISH, DHPLC, sequenziamento
diretto e MLPA del gene CREBBP e per i negativi a tale analisi anche del gene EP300. L’analisi aCGH viene utilizzata nei
casi negativi e per confermare delezioni evidenziate mediante MLPA e/o FISH.
Tale approccio combinato ci ha permesso di identificare mediante DHPLC e sequenziamento 55 mutazioni puntiformi di
cui 41 non pubblicate (25 frameshift, 13 missenso, 13 stop e 4 splicing) e mediante FISH 8 delezioni complete (2 non
riportate) del gene CREBBP su 134 pazienti analizzati (47%).
L’analisi MLPA di recente introdotta su un gruppo di 26 pazienti ha permesso di identificare un’altra delezione che si estende
dall’esone 12 di CREBBP fino al gene adiacente TRAP1. L’analisi dei breakpoints di questa delezione e di un’altra whole
gene, non ancora riportata conferma il dato dell’estrema variabilità (per dimensione e breakpoints) delle delezioni della
regione CREBBP.
L’analisi avviata su un gruppo iniziale di 12 pazienti CREBBP-negativi del secondo gene responsabile EP300 ha portato
all’identificazione di una nuova mutazione puntiforme (c.669dupT, p.Q223Sfs*19), che si aggiunge alle 7 ad oggi in letteratura e alle 9 del database LOVD. Il paziente,come i 7 casi descritti, presenta un fenotipo lieve.
Concludendo, l’utilizzo combinato di diverse metodiche ha permesso di migliorare la detection rate delle mutazioni per
geni RSTS noti: l’analisi mediante MLPA di CREBBP e lo screening del gene EP300 si sono rivelati promettenti per
l’implementazione della diagnosi molecolare e la definizione di casi doppi negativi da sottoporre a sequenziamento
dell'esoma per identificare nuovi geni causativi.