The Minnesota Multiphasic Personality Inventory MMPI‐2 FINALITA’ DEL MMPI‐2 • Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory‐2 è un test self‐report ad ampio spettro costruito per valutare le più importanti caratteristiche strutturali della personalità e dei disturbi emozionali. Sviluppo del MMPI originale • Il questionario fu sviluppato presso l’ospedale dell’Università del Minnesota grazie alla collaborazione di pazienti e di soggetti appartenenti alla popolazione generale (questi ultimi costituivano un campione rappresentativo della popolazione del Minnesota durante gli anni 30). • Hathaway e Mckinley cominciarono a lavorare sul test alla fine degli anni 30 con il contributo finanziario dell’Università del Minnesota. All’epoca l’interesse per strumenti diagnostici era molto alto, in vista della selezione militare, per fare diagnosi differenziale. Sviluppo del MMPI originale • • • • Gli autori hanno attinto idee per i potenziali item da molte fonti diverse ed ogni item fu scritto in forma di frase, utilizzando un linguaggio semplice e comune, riguardante esperienze personali, atteggiamenti, convinzioni e preoccupazioni (1000 domande‐ 504 domande‐ 567). La prima scala sviluppata del MMPI si basava su un confronto sistematico tra le risposte del test di un gruppo selezionato di pazienti con sintomi ipocondriaci, e le risposte fornite da un gruppo di visitatori dell’ospedale riferibili alla popolazione generale; furono selezionati quegli item a cui i due gruppi avevano risposto in modo differente, a livello statisticamente significativo. Tali item costituivano in modo preliminare la scala 1 (Hy) Ipocondria. Confronti e validazioni incrociate simili vennero eseguite con altri gruppi di pazienti nevrotici, Hy, D, Pt ecc… E’ perciò il primo “test oggettivo di personalità” costruito col metodo empirico, anziché col metodo razionale basato su inferenze logiche Costruzione del MMPI Sviluppo scale cliniche: ‐I step: selezione di 504 item a partire da un migliaio, presi da varie fonti: casi clinici, testi e libri di studio, questionari già esistenti ‐II step: selezione di gruppi normativi: campione di soggetti normali ( parenti pazienti, studenti, pazienti non psichiatrici, personale..) + gruppo clinico (224 pazienti psichiatrici, suddivisi in tali sottogruppi clinici con riferimento alla nosologia diagnostica kraepeliniana dell’epoca: ipocondria, depressione, isteria, deviazione psicopatica, paranoia, psicoastenia, schizofrenia e ipomania) ‐III step: In base alla somministrazione dei 504 item selezionati, definizione delle scale cliniche, costruite con gli item che differenziavano uno specifico gruppo clinico e il campione normale 8 scale cliniche Nascita MMPI‐2 (1989) • Necessità di : ‐ Migliorare gli item, spesso sgrammaticati, sessisti e poco comprensibili ‐ Costruire un campione normativo maggiormente rappresentativo della popolazione attuale ‐ Mantenere continuità col primo strumento (tenendo le scale e aggiungendone di nuove) Ed. Americana Ed. Italiana Butcher, Dahlstrom, Graham, Tellegen, S. Sirigatti e P. Pancheri, 1995 Kaemmer, 1989 CAMPIONE ITALIANO CAMPIONE USA 1375 soggetti ( 403 maschi+ 2600 soggetti (1138 maschi + 1462 972 femmine) femmine) Caratteristiche e Somministrazione Il questionario è composto da 567 item a cui il soggetto deve rispondere VoF Condizioni necessarie: ‐ Età superiore ai 18 anni ‐ QIT >= 70 ‐scolarità: quinta elementare per la maggior parte degli item, alcuni però richiedono la III media Condizioni cliniche ostacolanti: ‐ Difficoltà sensoriali ‐ Afasia‐dislessia ‐ Stati confusionali (a causa organica o psichiatrica) ‐ Rallentamento psicomotorio ‐ Distraibilità dovuta a stato maniacale in atto Modalità di somministrazione: ‐ Spiegazione motivo e obbiettivi test ‐ Compilazione individuale o di gruppo ‐ Consigliata la compilazione in un’unica seduta, ma non è obbligatorio ‐ Controllo della compilazione senza risultare intrusivi Calcolo dei punteggi: ‐ Punteggi grezzi Punti T (attraverso tabelle di conversione T con M=50, DS=10) ‐ Correzioni K (attraverso tabelle di conversione K): Hs + 0.5K ; Pd + 0.4K; Pt + 1K; Sc + 1K; Ma + 0.2K Modalità di scoring: ‐ Griglie manuali ‐ Programmi computerizzati (OS) Forma Ridotta è possibile interpretare il test entro l’item 370, analizzando le scale di validità L,F,K e le 8 scale cliniche di base (escluse la 5 Mf e la 0 Si) Il processo interpretativo dell’MMPI 2 Le scale di validità . Omissioni . Scale di validità di base L,K,F . Scale di controllo aggiuntive VRIN e TRIN • Omissioni (Item senza risposta) ‐ 0 – 1 valido ‐ 2 – 10 probabilmente valido ‐ 11 – 29 validità dubbia ‐ ≥ 30 non valido Possibili motivi per l’omissione: Difesa, tono dell’umore deflesso‐ depresso, indecisione, disattenzione, scarsa capacità di lettura, item valutati come non pertinenti • Scale di validità nate per misurare la tendenza a simulare un funzionamento‐ buono o sintomatico‐ 1. Overreporting: esagerazione di sintomatologia 2. Underreporting: simulazione di buon adattamento • In generale, l’atteggiamento di risposta del soggetto tende a disporsi, indipendentemente dalla causa di tale atteggiamento, in un punto qualsiasi del continuum tra esagerazione (overreporting) e negazione (underreporting) dei propri sintomi e difficoltà. • Scala L (lie): nata per rilevare tentativi ingenui di mettersi in buona luce. Aree di contenuto: ‐ negazione di difetti ‐ negazione di atteggiamenti disonesti ‐ negazione di aggressività ‐ negazione di pensieri “cattivi” ‐ negazione di debolezza di carattere Punteggi tra 70 e 80 : validità dubbia, possibile negazione di difetti, atteggiamento moralistico. Punteggi > 80: non valido, simulazione di buon andamento. Punteggi < 49: possibile simulazione di cattivo adattamento (soprattutto se anche K ha un punteggio basso) • Scala K (correction): nata per rilevare l’approccio difensivo, il desiderio di presentarsi favorevolmente, ma in modo meno ingenuo rispetto alla L. Aree di contenuto: ‐ negazione di problemi( conflitti, ostilità, problemi relazionali, sintomi, mancanza di stima) Punteggi > 71: atteggiamento difensivo marcato. Può derivare da un atteggiamento difensivo, che nega difficoltà e discontrollo. Spesso persone con uno status socioeconomico elevato hanno elevazioni a tale scala, senza ammettere preoccupazioni e insicurezze che causerebbero una perdita di considerazione. Punteggi < 40: simulazione di disturbi, difese inadeguate, richiesta d’aiuto • Scala F (frequency): considera gli item possibili indicatori di psicopatologia e l’ entità del disagio/gravità del profilo. Se il punteggio si colloca tra 70 e 90 punti T i soggetti possono riflettere problemi emozionali seri. Da valutare se l’elevazione è dovuta a particolari circostanze della storia di vita come lutti, problemi di coppia o lavoro ecc.. Con un punteggio >=90 il protocollo è probabilmente non valido. Non indica grave disagio, bensì risposte date a caso. • Scala Fb (Back F) : valuta la possibilità di scarsa concentrazione/attenzione dopo l’item 370. Utile per avvalorare le ipotesi fatte per le scale di validità supplementari VRIN e TRIN. • Le scale VRIN e TRIN Nate per misurare l’incoerenza e la contraddittorietà nel rispondere. Sono di più recente sviluppo, perciò è necessario considerarle con cautela. Solo tali punteggi indicano una probabile incoerenza nelle risposte: ‐Scala VRIN(Incoerenza nelle risposte): numero totale di coppie di item con risposta incoerente.(opposte o simili). Punteggio grezzo >13, punti T sopra il 70 indicano risposte date a caso e incoerenza protocollo probabilmente non valido. Non deriva dalla psicopatologia ‐Scala TRIN(Incoerenza nelle risposte vero): Punteggio >13, punti T>80 (Risp Vero): tendenza a rispondere “Vero” in modo indiscriminato; punteggio <5, punti T <40 (Risp Falso): tendenza a risp “Falso” in modo incondizionato protocollo probabilmente non valido Tutte le scale di validità, lette insieme ed integrate, forniscono informazioni utili e più precise (Es. se scala F alta e VRIN bassa non è per inattenzione, ma è probabile rifletta vera psicopatologia o simulazione disagio) Risulta più opportuno partire dall’analisi dell’incoerenza (Consistenza) per poi passare alla verifica di simulazione (Accuratezza) Item con riferimento all’ideazione suicidaria • 150: a volte mi sento come se dovessi fare del male a me stesso o a qualcun altro • 303: quasi sempre vorrei essere morto • 506: recentemente ho pensato di suicidarmi • 520: ultimamente ho pensato molto al suicidio • 524: nessuno lo sa, ma ho tentato di uccidermi Scale cliniche 10 scale cliniche (8 di base) 1‐ Hs (ipocondria) 2‐ D (depressione) 3‐ Hy (isteria) 4‐ Pd (deviazione psicopatica) 5‐ Mf (mascolinità/femminilità) 6‐ Pa (paranoia) 7‐ Pt (psicoastenia) 8‐ Sc (schizofrenia) 9‐ Ma (ipomaniacalità) 0‐ Si (intoversione sociale) • Scala 1 (Hs): Ipocondria (32 items) Nata per valutare persone affette da ipocondria. Indaga l’area delle paure e delle preoccupazioni relative al corpo e alla salute. ‐T tra 56‐65: può essere presente uno specifico disturbo organico. Lamentoso, immaturo. Attenzione e possibile preoccupazione per la propria salute e/o del corpo. ‐ T tra 66‐75: esagerazione di problemi fisici, disturbi vari e mutevoli, accentuazione delle risposte psicofisiologiche, pessimismo, egocentrismo. Scarsa capacità di insight. ‐ T > 80: drammatiche e spesso bizzarre preoccupazioni somatiche, comportamenti ipocondriaci. Occorre valutare scala 3 (possibile disturbo di conversione) e 8 (presenza di deliri somatici) Aree diagnostiche correlate: disturbi d’ansia e depressivi, disturbi somatoformi. (Persone affette da malattia effettiva hanno di norma punteggi T attorno ai 60) • 2 (D): Depressione (57 items) Nata per diagnosticare depressione sintomatica. Sia sensazioni tipiche delle persone depresse (pessimismo, scoraggiamento), sia aspetti di personalità (eccessivo senso del dovere, standard elevati, intrapunitività). 5 Sottoscale per aree di contenuto di Harris e Lingoes (‘55) ‐ ‐ ‐ T 56‐65: timido, malinconico, irritabile, scoraggiato, insoddisfatto, moralista, aspettative elevate T 66‐75: solitario, triste, disforico, poca energia, scarsa concentrazione, disturbi fisici e del sonno, autocritico, pessimista T>75: ritirato, disperato, sentimenti di indegnità, senso di colpa opprimente, idee suicidarie, rallentamento psico‐motorio. Ipotesi di depressione clinica se i punteggi superano 80; punteggi moderati o alti indicano un’attitudine generale o uno stile di vita caratterizzato da basso tono dell’umore e incapacità di investire emotivamente sulla propria vita . È la scala più frequentemente elevata nella popolazione clinica ed è molto sensibile alle alterazioni del tono dell’umore. Area diagnostica correlata: disturbi depressivi (Soggetti recentemente ricoverati o carcerati mostrano elevazioni moderate a tale scala: probabile indichi insoddisfazione per condizione attuale più che depressione clinica) • 3 (Hy): Isteria(60 items) Nata per diagnosticare la psiconevrosi isterica (isteria di conversione classica), in cui si presentano sintomi e disturbi sensoriali o motori senza base organica e inoltre una tendenza a negare i problemi e conflitti, estroversione 5 Sottoscale di Harris e Lingoes ‐ T 56‐65: immaturo e superficiale, egocentrico, manipolativo, conformista, ricerca rassicurazioni e gratificazioni, estroverso, bisognoso d’amore, indeciso ‐ T 66‐75: negazione e dissociazione, dipendenza, sintomi corporei, seduttivo e compiacente, espressività a livello non verbale ‐ T >75: suggestionabile, disinibito, episodi di panico, sintomi di conversione Aree diagnostiche correlate: sintomi di conversione, meccanismi di negazione, repressione, somatizzazione, disturbi d’ansia e somatizzazione • 4 (Pd): Deviazione Psicopatica(50 items) Nata per individuare soggetti psicopatici, del tipo amorale o asociale. Item riguardanti problematiche interpersonali e con la legge, alienazione sociale, negazione di timidezza 5 Sottoscale di Harris e Lingoes ‐ T 56‐65: impulsivo e intraprendente,socievole, permaloso, tendenza a prevalere ‐ T 66‐75: problemi con l’autorità, con il coniuge e/o sul lavoro, abuso di sostanze, relazioni ed emotività “superficiali”, oppositività, impulsività ‐ T > 75: irresponsabile e incostante, egocentrico, aggressivo o violento, acting out, ribellione all’autorità, amorale Valutare sempre il contesto attuale: tale scala si eleva in soggetti che stanno affrontando situazioni conflittuali o stressanti (es. divorzio). In ogni caso mostra una difficoltà di controllo, rabbia esternalizzata, alienazione e diffidenza emotiva Diagnosi correlate: Disturbi di personalità (Antisociale, Passivo‐aggressivo) e dell’umore • 5 (Mf): Mascolinità‐Femminilità (56 items) Nata per individuare l’omosessualità maschile. Ad oggi poco utile, poiché molti item fanno riferimento a interessi, hobbies stereotipici. ‐ Punti T > 65 (M): negazione di interessi stereotipicamente maschili. Passivo, sensibile. ‐ T <40 (M): identificazione massiva con interessi sterotipicamente maschili, orientato all’azione, scarsa insight e consapevolezza emotiva ‐ T >75‐80 (M): Conflitto relativo all’identità sessuale ‐ T >65 (F): sicura di sé, pochi interessi tipicamente femminili o interesse per sport o hobbies solitamente maschili, competitiva e determinata, logica, poco emotiva ‐ T <40 (F): identificazione col ruolo femminile tradizionale, passiva, comprensiva ed empatica, a volte può essere insicura, sottomessa e dipendente, lamentosa ed ipersensibile ‐ T > 75 (F): oltre a mostrare interesse per attività soprattutto maschili, ostile, dominante, aggressiva • 6 (Pa): Paranoia (40 items) 3 sottoscale di Harris e Lingoes Nata per individuare soggetti con stati paranoidei (Es. Schizofrenia paranoide). Items relativi a stati francamente psicotici (deliri persecutori, idee di riferimento), ipersensibilità nelle relazioni, sospettosità, insicurezza e tendenza a essere centrati su di sé, cinismo, rigidità eccessiva e moralismo. ‐ T 56‐65: ipersensibile ai torti e rifiuti, moralista‐vittimista, cauto nell’intraprendere relazioni ‐ T 66‐75: predisposizione paranoide. Permaloso e rabbioso, sospettoso, rigido, spostamento colpe, fraintendimento delle situazioni sociali ‐ T > 75: comportamenti psicotici franchi, idee di riferimento, pensiero disturbato, deliri. ‐ T < 35: paradossalmente persone con problemi paranoidi cadono in tali punteggi. Interpretare con cautela. Diagnosi correlate (con punteggi elevati): schizofrenia paranoide, disturbo di personalità paranoide • 7 (Pt): Psicastenia (48 items) Nata per individuare persone con problematiche di tipo ossessivo‐compulsivo. (Psicastenia = debolezza nel controllo mentale di azioni e pensieri). Ad oggi individua stati generali di elevata ansia (fobie, pensieri intrusivi..), alti standard di moralità, alta autocritica e scarsa fiducia in sé, lamentele fisiche, iper‐controllo degli impulsi. ‐ T 56‐65: responsabile, gran lavoratore, ordinato, autocritico ‐ T 66‐75: insicuro, ansioso, apprensivo, meticoloso, infelice, indeciso ‐ T > 76: agitazione, superstizione, rimuginio, sensi di colpa, sentimenti depressivi, ritualità rigida, ansie specifiche ‐ T >90: ansia eccessiva, panico. Può essere fuori controllo e può essere necessaria una terapia ansiolitica. Fobie e ossessioni Diagnosi correlate: disturbi d’ansia e dell’umore, DP ossessivo, depressivo 8 (Sc): Schizofrenia ( 78 items) Nata per diagnosticare disturbi schizofrenici di vario tipo (semplice, catatonico, etc.): obbiettivo fallito. Gli item si riferiscono a sintomi psicotici, alienazione sociale, difficoltà nelle relazioni (anche familiari), preoccupazioni sessuali, discontrollo degli impulsi, preoccupazioni, paure e insoddisfazione 6 sottoscale di Harris e Lingoes ‐ T 56‐65: tendenza all’isolamento , fantasioso, creativo, interessi religiosi ‐T 66‐75: isolamento e ritiro nella fantasia, convinzioni inconsuete, comportamento o aspetto bizzarro, dubbi sulla propria identità, difficoltà di concentrazione e di pensiero ‐ T 76‐90: comportamenti eccentrici, isolamento sociale e scarso contatto con la realtà; possibile presenza di disturbo del pensiero, deliri, allucinazioni, comportamenti autistici ‐ T >90: stato di crisi acuta. Di norma soggetti psicotici non ottengono punteggi così elevati. Diagnosi correlate: disturbi psicotici, DP (borderline, cluster A).. Solitamente tale scala è elevata quando ci sono difficoltà relazionali e isolamento sociale e aspetti bizzarri, non per forza è indice di schizofrenia!! • 9 (Ma): Ipomania (46 items) Nata per individuare soggetti all’inizio della fase maniacale del disturbo maniaco‐depressivo. Items relativi a sintomi ipomaniacali (eccitabilità, iperattività, grandiosità, irritabilità), difficoltà nelle rel. familiari, preoccupazioni somatiche. 4 sottoscale Harris e Lingoes ‐ T 56‐ 65: socievole, estroverso, tollera poco la noia, molti interessi, gran lavoratore, goal oriented, intraprendente ‐ T 66‐75: eccessiva attività, euforia, labilità dell’umore, logorrea, inquietudine, coinvolgimento superficiale, impazienza, incostanza e inconcludenza, scarsa tolleranza frustrazioni, tendenza all’impulsività, supervalutazione di sé. Speso un tale punteggio descrive tratti personologici . ‐ T > 76: eccitamento e agitazione disforica e psicomotoria, senso di grandiosità, irritabilità, scarso controllo dell’umore, iperattivo, alta capacità di tollerare la fatica ma facilmente disorganizzato e distraibile, dispersività degli interessi, discontrollo impulsi, confusione. T > 80: possibilità di episodio maniacale. Se c’è un punteggio >65: tendenza ad agire nelle aree segnalate da altre scale elevate (es. se elevata scala 4 Pd) ‐ T <35: apatico, pessimista, poche energie, insicuro. Possibile ma non certa presenza di aspetti depressivi • • 10 (Si): Introversione Sociale (62 items) Nata per individuare problematiche di introversione sociale. Sviluppata da Drake (‘46), dopo aver somministrato T‐S‐E a studenti college. Esamina solo l’area sociale dell’introversione, nelle due polarità. ‐ T 56‐65: riservato, controllato, serio e cauto, poco adeguato socialmente ‐ T 66‐ 75: introverso e timido, scarsa fiducia in sé, melanconico, remissivo e accondiscendente, rigido ‐ T > 76: isolato socialmente, evitamento di situazioni sociali ansiogene, insicuro, indeciso, sottomesso, tendenza al rimuginio ‐ T < 40: socievole, fiducia in sé, esibizionista, manipolativo Diagnosi correlate: Disturbi d’ansia specifici (es. fobia sociale), DP evitante INTERPRETAZIONE Le Punte all’MMPI II : • AV tranne MF e Si: media del profilo • Viene definita Punta una scala che si eleva di 5‐7 punti rispetto alla media del profilo • Punteggi T sopra il 65 risultano significativi (attenzione a non fare diagnosi) • Tra 65‐75 indicano la presenza di tratti psicologici • punteggi T > 75 indicano tratti e comportamenti psicopatologici • Si osservano le singole scale elevate, per inquadrare i sintomi e le caratteristiche più evidenti nel protocollo. INTERPRETAZIONE Code type (Butcher & Williams): • Analisi utile per avere una visione d’insieme dei tratti e/o delle caratteristiche del soggetto; si osservano le combinazioni delle scale elevate, per avere una cornice interpretativa in cui inserire le singole elevazioni. Tali combinazioni‐codici sono composti solitamente dalle 2‐3 scale più elevate. • Un code‐type è ben definito quando le due scale più elevate (> 65), superano di almeno 5 punti le altre scale (Es. scala 1: 82, scala 2 :74, scala 3: 79, scala 4: 50, scala 5: 55, scala 6: 45, scala 7: 60, scala 8: 54, scala 9: 43, scala 10: 56. Code‐type: 13) PERCORSO INTERPRETATIVO Regole Generali • Analisi della validità, scale VRIN e TRIN, configurazione scale L,F,K • Analisi del code type: ‐ se ben definito interpretazione del codice, lettura delle scale cliniche nella cornice del codice ‐ Se non definito analisi delle scale cliniche nell’ordine di elevazione Molti clinici, prima di interpretare il protocollo per code‐type ,esaminano le elevazioni alle singole scale. Attualmente si usa dapprima fare l’analisi del codice, per avere una visione d’insieme, e successivamente si vanno ad osservare le singole scale elevate all’interno della stessa cornice Esercitazione sulle scale di validità 1) M. è inviato presso una casa di cura nel reparto dei disturbi di personalità per rivedere la terapia farmacologica e per svolgere un approfondimento diagnostico. Il paziente è in cura psichiatrica da qualche anno, ma di recente ha avuto un peggioramento del quadro psicopatologico. La diagnosi attuale è di Disturbo Borderline di Personalità. Riferisce di avere da sempre difficoltà relazionali, sin dalle elementari. Riporta un rapporto conflittuale coi genitori, in particolare col padre, con cui arriva ad avere degli scontri violenti verbali e sporadicamente anche fisici. Anche con le ragazze fa fatica a relazionarsi e da qualche anno dichiara di essere diventato dipendente dalla pornografia in internet. Rispetto all’umore riferisce di aver avuto alcuni periodi nella vita, l’ultimo risalente a pochi mesi fa, in cui stava a letto tutto il giorno, non aveva voglia di fare niente, era totalmente inattivo, ma quando sta bene è pieno di energia e ha una vita impegnativa, dedita al lavoro ma anche al divertimento e ai suoi hobbies. • Valutare la configurazione delle scale di validità: Cosa è possibile riferire in base ai punteggi alle stesse e alle informazioni anamnestiche sulla validità e l’atteggiamento assunto nella compilazione del protocollo? Il protocollo risulta valido? Omissioni: 10 L: 49; F:76;K:38 M 80 70 60 50 40 M 30 20 10 0 L F K • Gli item omessi sono 10, per indecisione nella risposta e incomprensione di alcuni item. Il soggetto ha risposto agli item in modo consistente, le risposte sembrano date secondo un criterio scelto e non a caso (VRIN= 49; TRIN=58). Il sig. M. ha risposto evidenziando le sue difficoltà (L=49) e dimostrandosi aperto ad esporre e discutere dei suoi problemi. Si può pertanto riscontrare una consapevolezza della limitata capacità di adattamento e del malessere e della psicopatologia presenti (K=38). E’ da escludere un overreporting dovuto a simulazione di cattivo andamento e malattia, poiché le scale di contenuto elevate coincidono con quanto emerso dall’osservazione clinica e dalla storia del soggetto (F=76; BackF=90). V 80 70 60 50 40 30 20 10 0 V L Omissioni :2 L: 73,F:44,K:70 F K Configurazioni delle scale di validità L e K < 50, F > 65: tipica dei setting clinici psichiatrici. Ammettono difficoltà, chiedono aiuto, poca fiducia in sé. Auspicabile in prospettiva di intervento clinico. Serie 2 Serie 1 80 60 40 Serie 1 20 0 L F L e K > 60, F < 50: tipica di sogg. che si vogliono in una luce più positiva. Se è sotto esame : facile sia underreporting. Tipico di pazienti con sintomatologia ipocondriaca ed istrionica, mancanza di insight e negazione disagi. K 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Serie 2 L F K L circa 40, F 50‐55, K 60‐65: tipica di soggetti normali, senza particolari condizioni di stress in atto L circa 65, F 50, K 40‐45: tipica di soggetti poco sofisticati che stanno cercando di fare una buona impressione. Difficile intervento terapeutico. Serie 3 Serie 4 70 70 60 60 50 50 40 40 Serie 3 30 20 20 10 10 0 0 L F K Serie 4 30 L F K • Ripresa Esercitazione M.: La configurazione delle scale di validità sembra quella tipica dei setting clinici: M. ammette le sue difficoltà e problematiche, percepisce un forte disagio, e sta chiedendo aiuto per risolverle, avendo poca fiducia di riuscire da solo e riconoscendo di non poter far leva sulle sue sole risorse. In questo senso si può notare come M. sia consapevole di non essere in grado di gestire autonomamente tali problematiche, conscio della sua vulnerabilità nella gestione dello stress. Esercitazione sulle scale cliniche • AM: Il sogg. ha richiesto dei colloqui psicologici da poco. Le difficoltà sono iniziate circa un anno fa, quando il suo ragazzo l’ha lasciata dopo aver cominciato da poco a convivere. Riferisce di essere tornata a vivere coi suoi e di aver avuto un periodo in cui aveva molte paure per cui era tornata a dormire a letto con sua madre: aveva paura che tutti la potessero seguire e osservare e che entrassero i ladri in casa. Tali paure sembrano scomparse rapidamente dopo qualche mese. Attualmente è stata licenziata da lavoro e riferisce di aver avuto da sempre delle difficoltà coi colleghi: in molti le hanno fatto delle avances, ma lei non riesce a comprenderne la ragione, non ritrovando nel suo comportamento fonti di possibili equivoci. Riportata su come sta ora, tende a dire che «va tutto bene» e solo approfondendo le diverse tematiche riconosce di star vivendo un brutto periodo e di sentirsi poco stabile e meno controllata. A tal proposito riferisce che di recente, da quando si sono presentati gli eventi stressanti, si sono inaspriti i rapporti col padre e la sorella, tanto da essere arrivata alle mani con quest’ultima, che non le vuole più parlare. Riferisce che prima di questo periodo le era capitato solo in momenti di difficoltà e stress. Non lamenta sintomi dell’area depressiva. Scale cliniche: Hs:49, D:55, Hy:65,Pd:66,Mf:33,Pa:54, Pt:53,Sc:56,Ma:39,Si:47 Omissioni: 2 L: 58, F: 44, K:70 AM AM 80 70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 L F K 0 Hs D Hy Pd Mf Pa Pt Sc Ma Si Interpretazione per code‐type e scale cliniche AM Le persone con elevazioni 3‐4, tendono a sperimentare spesso sentimenti di rabbia, in particolare verso i familiari, cercando però di tenerla sotto controllo. Faticano a comprendere le origini e le conseguenze delle loro azioni, tendendo ad avere una visione extrapunitiva. E’ più facile che tali persone sperimentino disturbi di somatizzazione, che ansia libera e depressione. E’ probabile siano presenti disturbi sessuali. Hanno la tendenza a richiedere attenzione e cercare approvazione negli altri. sono molto sensibili al rifiuto. «Conformisti esternamente, ma ribelli internamente». E’ probabile che la scala 4 sia elevata attualmente per gli stress recenti, più che per una tendenza al discontrollo costante. Appare però possibile ipotizzare una difficoltà nel riconoscere e gestire la rabbia. Tale aspetto è però da approfondire attraverso i colloqui terapeutici. Coincide in ogni caso con una difficoltà nelle relazioni familiari ammessa e presente. • 3.4 Interpretazione per Codetype profilo M.: Molte scale hanno punteggi clinicamente elevati (Scale: 1=78; 2=76; 3=77; 4=72; 9=72; 0=66, in punti T) , ma è possibile individuare un Codetype definito: 67 (6=84; 7=84), con elevazione successiva della scala 8 (=83). Il profilo emergente mostra come M. sia una persona ipersensibile, ansiosa e spesso risentita. A tale proposito si può vedere come le persone con queste elevazioni tendono infatti a essere molto preoccupate rispetto alle critiche e alle disapprovazioni, continuamente attenti alle valutazioni altrui e sempre pronti a vivere qualsiasi rimando esterno come prova di valutazione e giudizio, come rimando di valore. A partire da tale preoccupazione ne risulta una facile conseguenza lo stare sempre all’erta, cercando di anticipare e valutare preventivamente le possibili critiche e le persone, come lui ammette di fare. Solitamente chi mostra un simile profilo ha una storia di relazioni interpersonali tese o disturbate, in cui si sono sentiti “sbagliati”, giudicati e inadeguati, così come appare nel caso specifico. E’ però facile siano i primi a usare gli stessi criteri di valutazione nei confronti degli altri, mostrandosi giudicanti e poco tolleranti. Tale può essere intesa come l’unica prospettiva appresa per interpretare e porsi nelle relazioni e come una difesa per evitare, anticipando, le eventuali critiche su di sé. M. riconosce di essere una persona estremamente sensibile e vulnerabile, sente di essere trattato in modo ingiusto, in particolare in famiglia. Ha delle idee e delle convinzioni molto salde, come ad esempio l’atteggiamento poco permissivo nei confronti di chi fa uso di sostanze più volte ribadito durante gli incontri, per cui giudica il comportamento altrui con indignazione, come sbagliato e inaccettabile. Questa spiccata suscettibilità e dolorosa sensibilità alle critiche, che fa interpretare le situazioni e gli scambi con gli altri da una prospettiva soggettiva unilaterale, fa sentire il soggetto spesso solo anche in presenza degli altri. Questo perché M. si concentra quasi esclusivamente su tali interpretazioni e pensieri personali, aumentando il rimuginio e l’attività cognitiva, che risulta però inefficace e controproducente, fonte di ulteriore risentimento e sentimenti astiosi e di maggior chiusura e percezione degli altri come indifferenti e inaffidabili, con conseguente senso di inadeguatezza rispetto al mondo esterno, aumentando e confermando la percezione di sé come strano e diverso. BIBLIOGRAFIA ‐ Butcher, Williams (2007), Fondamenti per l’interpretazione del MMPI‐2 e MMP‐A. OS II ed. ‐ Hataway, McKinley (1989), MMPI‐2 Manuale, OS Giunti • Riferimenti per l’interpretazione dei codici: ‐ Friedman, Lewak, Nichols, webb (2001), Psychological Assessment with the MMPI‐2, LEA ‐ Greene (2000), The MMPI‐2 An interpretative manual, II ed