Come l'acqua per gli elefanti Scritto da Eugenio Fea Tutto inizia con un anziano signore che scappato dalla casa di riposo viene accolto in una stazione di polizia, dove ha l'occasione di raccontare la sua vita funambolica. La storia comincia nel periodo della grande depressione, Jacob è un promettente laureando in veterinaria e tutta la sua vita è ormai progettata nel migliore dei modi, fino a quando la porta dell'aula si apre e viene informato della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Al giovane Jacob non rimane piu nulla, cosi decide di scappare verso una nuova vita e si imbatte nel circo dei Fratelli Benzini. Qui viene accolto da August, il direttore, che lo assume come veterinario in seguito ad una ferita riportata dalla cavalla bianca stella del circo. Jacob si innamora presto della regina del circo, Marlena, moglie di August, con la quale inizia una relazione clandestina. Soppressa la cavalla, August la rimpiazza con un'elefantessa, Rosie, che viene affidata per l'addestramento al giovane veterinario e fa scoppiare i botteghini. Nonostante la fama e i soldi guadagnati, la sete di potere di August non si sazia e non non si stufa di torturare la povera creatura che non risponde ai suoi ordini. É proprio durante una performance circense che Rosie si imbizzarrisce e scappa ferendo Marlena. Jacob curandola scopre che l'animale risponde solo ai comandi in polacco e ben presto diventa la nuova stella del circo. Commento Ecco un film vecchio stile che segue le regole dei maestosi drammi hollywoodiani e fa nascere in noi per un momento la nostalgia di un modo di fare film ormai passato, dove tutto era reale sul set, gli animali, le attrazioni, gli acrobati, la magia del circo veramente presente, tanto che la protagonista Reese Witherspoon racconta di come sia stata seguita da un acrobata che le ha insegnato ad esibirsi negli esercizi circensi con cavalli ed elefanti, e di come sia stata sottoposta ad uno specifico training per tutto il tempo delle riprese. Il film si può considerare comunque un melodramma ambientato nella grande depressione e basato sul classico triangolo amoroso, che suscita nello spettatore quel senso di grandiosità e ipersentimentalismo tipico degli anni cinquanta. C'è di tutto e un po', le locomotive che sbuffano, gli elefanti, un marito prepotente e sadico, una moglie bellissima e devota, e il terzo uomo, un ragazzo perbene e un po' timido che si trattiene per quasi tutto il film per poi esplodere nelle 1/2 Come l'acqua per gli elefanti Scritto da Eugenio Fea ultime scene. Scene alquanto inverosimili e caotiche; i protagonisti combattono una battaglia senza precedenti, tutto il circo si trasforma in un survival tutti contro tutti, addirittura le bestie sono fatte scappare dalle gabbie e vagano qua e la assaggiando qualche spettatore, e come ogni film con gli animali che si rispetti l'ultima mossa è proprio loro, ed è cosi che a uccidere August è Rosie con il suo nasone ingombrante. Finale splatter alla Tarantino si potrebbe dire, e in effetti i due protagonisti maschi sono reduci da pellicole abbastanza sanguinolente: Pattinson nel 2008 è Edward Cullen nel primo Twilight, e di esso si porta dietro quella natura dannata e un po’ melensa che forse viene a pensare sia propria dell'attore e non dei personaggi che interpreta; Christoph Waltz e il suo sorriso diabolico invece l'abbiamo già incontrato nel ruolo di Her Colonnel in Bastardi senza gloria di Tarantino, per il quale si è aggiudicato l'oscar, dove ha dato prova di grande carisma, cattiveria e sadismo. La vera rivelazione del film è la diva circense Reese Witherspoon, costantemente illuminata da una luce angelicata, attraverso cui il regista Lawrence voleva fare notare come lei non fosse uguale a tutti gli altri zoticoni che lavorano al circo, ma allo stesso tempo prigioniera di quella grande famiglia che l’aveva cresciuta. Lawrence riprende fisicamente la figura di Marilyn Monroe , la eleva su un bellissimo cavallo bianco, la rende una donna adulta, regina di un impero, ma remissiva e sotto la cura di un padrone dispotico e opportunista; imprigionata moralmente su un treno che non fa fermate. In ogni caso il film è definibile “impressionante” in tutti i sensi, colpisce si, ma non affonda; tutto è dettato da quel concetto di sentimentalismo classico e sempreverde, “una sceneggiatura che racconta la melodia passionale ed emotiva senza levigarla” cosi lo definisce la rivista inglese Th e Stage . Paese: USA Anno: 2011 Durata: 122' Genere: Drammatico Regia: Francis Lawrence Interpreti: Robert Pattinson, Reese Witherspoon, Christoph Waltz 2/2