Corbis TUMORE D’ORGANO Per il pancreas la ricerca fa passi AVANTI di Agnese Codignola È uno dei tumori più temuti, ma vi sono novità che offrono speranze: l’importante è agire Vincenzo Mazzaferro una delle forme di cancro ANATOMIA più temute ma, grazie ai DEL TUMORE progressi della ricerca, il Il pancreas è una ghiandola trend è positivo. Si tratta del costituita da due parti, una esotumore al pancreas, che colpi- crina, che produce sostanze rilasce ogni anno in Italia circa sciate all’esterno come il succo 10.000 persone. Qualcosa sta pancreatico, utile alla produziocambiando, come ne di enzimi deldimostra la gran- La possibilità la digestione e de quantità di nell’indi operare aiuta immesso lavori specifici testino, e una a prolungare endocrina, incaripresentati al recente incontro cata di regolare il la vita sui tumori metabolismo gastrointestinali dell’American degli zuccheri attraverso due Society for Clinical Oncology ormoni, l’insulina e il glucago(ASCO, la società scientifica di ne. La ghiandola, che è posta in oncologia che organizza il più profondità nell’addome, viene importante congresso mondia- di norma suddivisa in tre parti: le sui tumori) svoltosi a Orlan- una testa, avvolta dalla porzione do, in Florida. Vi sono infatti dell’intestino chiamata duodenovità che alimentano la spe- no e più facilmente soggetta alla ranza sia per quanto riguarda la trasformazione neoplastica, il chirurgia sia per la terapia far- corpo e la coda, più vicina alla macologica e la radioterapia. milza. È 14 Fondamentale aprile 2007 I tumori maligni (ve ne sono infatti, come accade sempre, anche di benigni) sono spesso molto aggressivi e rappresentano la quarta causa di morte per tumore nel mondo occidentale; il tipo più frequente è l’adenocarcinoma duttale, che da solo rappresenta circa il 90 per cento di tutti i casi; vi sono poi l’adenocarcinoma mucinoso e quello squamoso, il carcinoma a cellule acinari e quello anaplastico. Tutti, in media, colpiscono più spesso gli uomini delle donne, e coloro che sono già in età avanzata (la maggior parte dei casi viene diagnosticata tra i 65 e i 79 anni). L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE “Purtroppo se la diagnosi è tardiva la sopravvivenza a 5 anni per la malattia localizzata è attorno al dieci per cento” spiega Vincenzo Mazzaferro, direttore dell’Unità operativa di chirurgia dell’apparato digerente e trapianto di fegato dell’Istituto nazionale tumori di Milano, che nello scorso mese di dicembre è stata insignita dell’Ambrogino d’oro, la benemerenza che la città lombarda assegna a chi più ha fatto per essa. “La collocazione anatomica del pancreas, in profondità nella cavità addominale, rende poco probabile l’identificazione di tumori piccoli nel corso, per esempio, di una normale palpazione dell’addome. Anche i marcatori presenti nel siero (tra i quali CA 19,9 e CA 50) non sono speci- LA RICERCA CONTINUA Cistifellea fici, così come non lo sono i sintomi, che consistono principalmente in un improvviso e rapido dimagrimento e in dolori all’addome, nella comparsa di ittero, nonché in un rialzo dei livelli di glucosio nel sangue che spesso viene interpretato come diabete. Tutto ciò fa sì che in molti casi la malattia venga scoperta quando è tardi ed essa ha ormai raggiunto dimensioni tali per cui non si può operare”. È importante però notare che i pazienti che vengono sottoposti all’intervento chirurgico hanno possibilità di guarigione molto più alte rispetto a quelle di chi non può essere operato. “Una recente revisione degli ultimi 130 casi trattati presso il nostro Istituto tumori di Milano ha permesso di verificare che la percentuale di sopravvivenza a cinque anni raggiunge il 60 per cento quando il tumore asportato era ancora confinato alla ghiandola e non si era esteso ai linfonodi né agli organi adiacenti. Un risultato che anni fa era impensabile”. SULLA PREVENZIONE SI FA RICERCA Sui fattori di rischio di questo tumore ci sono poche certezze. Il fumo e il consumo di alcol sono certamente collegati a un’incidenza maggiore, così come un elevato apporto di vegetali ha un ruolo protettivo, mentre su altri elementi quali la presenza di una lunga storia di diabete o il consumo di carni rosse o zuccheri i dati non sono ancora univoci. In circa il dieci per cento dei casi, il tumore del pancreas può essere associato a malattie su base genetica o familiare. Di recente è stato anche identificato un responsabile molecolare, descritto in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLoS: si tratta del gene che codifica per una proteina detta palladina, che controlla lo scheletro della cellula e che, se mutata, aumenta considerevolmente la probabilità di avere il tumore. “Presso l’Istituto tumori di Milano” aggiunge l’esperto “grazie anche a un finanziamento ottenuto da AIRC è in corso un’importante analisi dei fattori biologici che condizionano la prognosi e che permettono di prevedere il rischio di recidiva. In particolare, stiamo studiando i meccanismi di programmazione delle cellule tumorali connessi alla presenza di una proteina chiamata survivina: nei prossimi anni sentiremo certamente parlare di strategie terapeutiche che partono proprio dall’interferenza con questi meccanismi”. LA DIAGNOSI STRUMENTALE “Quando c’è il sospetto di essere in presenza di un tumore del pancreas, gli esami strumentali sono di grande aiuto” spiega Mazzaferro. “In particolare, si può ricorrere alla TC o alla risonanza magnetica (RMN), che forniscono informazioni complete riguardo a tutte le caratteristiche della malattia quali dimensioni, posizione, rapporti con gli organi vicini, presenza di metastasi – soprattutto nel fegato – e, con tecniche di riscostruzione in 3D, rapporti con i vasi sanguigni, presenza o meno di infiltrazioni del tumore nelle vene o nelle arterie vicine (i vasi meseterici e la vena porta). Tutto ciò è importante anche per il chirurgo, che deve studiare eventuali vie di accesso all’organo. Poi c’è l’ecografia, che permette di capire l’origine dell’ittero, eliminando possibili Grazia Neri/SPL Duodeno Pancreas (corpo) Pancreas (testa) Pancreas (coda) altre cause quali i calcoli biliari. SPERANZE ANCHE Infine la ERCP o colangiopan- PER GLI ANZIANI creatografia retrograda endoLa terapia più efficace, quelscopica, che è un esame atten- la che assicura la maggiore dibile ma invasivo e deve quin- sopravvivenza a cinque anni di essere utilizzato con qualche dalla diagnosi, è l’asportazione accortezza in più e in situazioni chirurgica del tumore, purspecifiche. La troppo non biopsia, invece, semprte possibile L’intervento è spesso compliper la difficoltà dipende cata dalla diffidi effetuare una dal tipo coltà di raggiundiagnosi precoce. gere dall’esterno “Il tipo di di malattia le sedi coinvolte. intervento Ultimamente ci sono stati dipende dal tipo di malattia; miglioramenti negli aghi per quello più frequente prevede biopsia e analisi biomolecolari l’asportazione della testa del più specifiche da aggiungere pancreas, del duodeno e della alle tecniche di citologia; via biliare, nonché di tutti i linentrambi stanno diventando fonodi regionali: si tratta di patrimonio dei centri più avan- un’operazione complessa e non zati, ma spesso la biopsia del esente da rischi, ma che può pancreas rimane non fattibile, addirittura significare la guarise non nelle fasi più avanzate gione” spiega Mazzaferro. del tumore”. Alcuni studi, di recente, Fondamentale aprile 2007 15 Corbis TUMORE D’ORGANO hanno dimostrato che l’opera- modo limitato, la sopravvivenzione può essere coronata da za. Se poi alla combinazione di successo anche in persone chemio e radioterapia si fa seguire un ulteriore ciclo di anziane. Una ricerca pubblicata sulla chemioterapia, il guadagno rivista Surgery ed effettuata aumenta ancora. Proprio la chemioterapia, dai chirurghi della Thomas Jefferson University di Filadel- infine, è stata oggetto di un ulteriore studio, fia su 900 persone operate, infatti, Chemio e radio pubblicato sulla JAMA e dimostra che circa si applicano rivista salutato dalla stesil 65 per cento insieme per sa con un editodegli over 65 che superano i primi migliori risultati riale dal titolo: ‘Un passo in scogli della terapia e i primi anni, a maggior avanti’. Gli esperti del Dipartirischio di ricadute, vivono esat- mento di oncologia della Chatamente lo stesso numero di rité School of Medicine di Beranni dei loro coetanei che non lino hanno infatti dimostrato, su circa 400 malati, che una hanno avuto un tumore. “Questo studio è importan- chemioterapia a base del farmate” commenta Mazzaferro co gemcitabina dopo l’inter“perché dimostra che anche le vento ritarda in modo sostanpersone anziane, se ci sono le ziale la comparsa di recidive. “L’applicazione sistematica condizioni, possono essere operate e talvolta guarite; non di chemio e radioterapia” condimentichiamo che fino a poco clude Mazzaferro “si avvia a tempo fa una diagnosi di essere uno standard nella cura tumore al pancreas in un anzia- dei nostri pazienti, prima o no veniva accolta con rassegna- dopo l’intervento chirurgico. zione e la malattia non affron- In particolare, anche sulla base tata a dovere, anche se è noto del confronto di esperienze che sono proprio gli over 65 a avute al recente meeting dell’ASCO, vale la pena di insistere essere più colpiti”. Per quanto riguarda la con terapie aggressive e combiradioterapia, il dibattito è in nate proprio su quei pazienti corso. L’argomento, negli ulti- che sono al limite dell’operabimi anni, è stato oggetto di lità per dimensione del tumore quattro studi di grandi propor- e avanzamento della malattia”. Negli ultimi tempi, infine, zioni, che però non sono giunti a conclusioni univoche; l’armamentario terapeutico a all’incontro dell’ASCO è stato disposizione dei malati europei presentato uno studio condot- si è arricchito di un nuovo struto da Michele Corsini, ricerca- mento, l’erlotinib, un farmaco tore della Mayo Clinic di biologico già approvato per la Rochester, negli USA, su 250 cura del cancro del polmone. persone che avevano avuto una L’ente regolatorio (l’EMEA), recidiva, nel quale si dimostra dopo un iniziale diniego, ha che la radioterapia, in combi- espresso infatti parere positivo nazione con la chemioterapia, all’estensione dell’indicazione può prolungare, seppure in al carcinoma del pancreas. IL VOSTRO CONTRIBUTO È 16 Fondamentale aprile 2007 QUI! Anche questo filone di ricerca rientra nei progetti finanziati da AIRC.