GENNAIO 2012
Stagione 2011-2012
20, 21, 22 ottobre
Sala Grande
Teatri Uniti
SCONCERTO
TEATRO DI MUSICA
musica Giorgio Battistelli
testo Franco Marcoaldi
con Toni Servillo
e la Filarmonica del Teatro
Comunale di Bologna
direttore Marco Lena
con la partecipazione di
Peppe Servillo
IN ESCLUSIVA REGIONALE
dal 26 al 29 ottobre
Teatro delle Moline
Pierfrancesco Pisani presenta
ANGELICA
di e con Andrea Cosentino
regia Andrea Virgilio Franceschi
in collaborazione con
GENDER BENDER FESTIVAL
www.genderbender.it
29, 30 ottobre
Sala InterAction
ONE DIXON ROAD
coreografia e danza
Nigel Charnock
PRIMA NAZIONALE
Info:
www.arenadelsole.it
051.2910910
[email protected]
1, 2 novembre
Sala InterAction
EQUILIBRIO
coreografia Daniel Abreu
con Anuska Alonso, Dácil
González, Teresa Lorenzo
4, 5 novembre
Sala InterAction
Lost dog
IT NEEDS HORSES
coreografia
Ben Duke e Raquel Meseguer
con Anna Finkel e Chris Evans
DUET FOR TWO DANCERS
coreografia Tabea Martin
in collaborazione con i performer
Stefan Baier, Ryan Djojokarso
SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE
PRIMA NAZIONALE
5 novembre Sala Grande
ricci/forte
GRIMMLESS
Anna Gualdo, Valentina
Beotti, Andrea Pizzalis,
Giuseppe Sartori, Anna Terio
regia Stefano Ricci
dal 9 al 27 novembre
Sala InterAction
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
Associaz. Arte e Salute onlus
IL LINGUAGGIO
DELLA MONTAGNA
IL BICCHIERE DELLA STAFFA
PARTY TIME
tre atti unici di Harold Pinter
regia Nanni Garella
con gli attori di Arte e Salute
dal 10 al 13 novembre
Sala Grande
Teatro Stabile di Bolzano
SPETTRI
di Henrik Ibsen
elaborazione drammaturgica
Letizia Russo
regia Cristina Pezzoli
con Patrizia Milani,
Carlo Simoni, Alvise Battain,
Fausto Paravidino,
Valentina Brusaferro
dal 15 al 27 novembre
Teatro delle Moline
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
MORANDI
testi Luigi Gozzi
drammaturgia di scena e regia
Marinella Manicardi
con Alessandra Frabetti,
Marinella Manicardi,
Marina Pitta
dal 17 al 20 novembre
Sala Grande
Produzioni Teatrali Paolo Poli
IL MARE
due tempi di Paolo Poli
da Anna Maria Ortese
regia Paolo Poli
con Paolo Poli
29 novembre
Sala Grande
Bigfish Teatro
Simone Cristicchi in
LI ROMANI IN RUSSIA
RACCONTO DI UNA GUERRA A
MILLANTA MILA MIGLIA
adattamento teatrale
Marcello Teodonio
regia Alessandro Benvenuti
30 novembre, 1 dicembre
Teatro delle Moline
Teatro Poesia
ANITA GARIBALDI
L'ULTIMO SOGNO DI ANITA
RIBEIRO SPOSATA GARIBALDI
di Maricla Boggio
adattamento e regia
Silvana Strocchi
con Silvana Strocchi
e Nicola Fabbri
dall’1 al 4 dicembre
Sala Grande
Emilia Romagna Teatro Fond.
Teatro di Roma
Teatro Metastasio
FINALE DI PARTITA
di Samuel Beckett
traduzione Carlo Fruttero
regia Massimo Castri
con Vittorio Franceschi,
Milutin Dapcevic,
Diana Hobel,
Antonio Giuseppe Peligra
2, 3 dicembre
Sala InterAction
Tib Teatro
GALILEO
testo e regia Daniela Nicosia
con Solimano Pontarollo
e Piera Ardessi
9, 10 dicembre
Teatro delle Moline
Compagnia Cardillo
Associazione Culturale
Le Belle Bandiere
IL MALE OSCURO
spettacolo-concerto
in due puntate
dal romanzo di Giuseppe Berto
drammaturgia
Maurizio Cardillo
regia Elena Bucci e M. Cardillo
con Maurizio Cardillo
suono dal vivo
Alessandro Saviozzi
PRIMA NAZIONALE
dal 14 al 17 dicembre
Teatro delle Moline
Teatro della Fede
& Banned Theater
presentano
CONFITEOR
di Giovanni Testori
regia Alfredo Traversa
con Valerio Tambone,
Antonella Fanigliulo
dal 20 dic. all’8 gennaio
Sala Grande
Sabato 31 dicembre Grande
Soirée di San Silvestro
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
Associaz. Arte e Salute onlus
AL DUTÅUR DI MÂT
di Nanni Garella
da Il medico dei pazzi
di Eduardo Scarpetta
regia Nanni Garella
con Vito, Marina Pitta
e gli attori di Arte e Salute
dal 10 al 14 gennaio
Teatro delle Moline
Compagnia della Quarta
60 BATTITI
regia e coreografie
Mario Coccetti
con Patrizia Proclivi, Simone
Maurizzi, Emiliano Minoccheri, Fabrizio Molducci
in collaborazione con
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
PRIMA NAZIONALE
dal 12 al 15 gennaio
Sala Grande
Teatro Metastasio Stabile
della Toscana
Teatro Stabile della Sardegna
IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Pavlovič Čechov
regia Paolo Magelli
14, 15 gennaio
Sala InterAction
Leart’ srl
Infinite o sfinite
MIRACOLI DELLE DONNE
D’OGGI
scritto e interpretato da
Emanuela Grimalda
e Paola Minaccioni
regia Michael Margotta
20, 21, 22 gennaio
Sala Grande
La Compagnia di Teatro
di Luca De Filippo
LE BUGIE
CON LE GAMBE LUNGHE
di Eduardo De Filippo
regia Luca De Filippo
con Luca De Filippo, Nicola
Di Pinto, Anna Fiorelli,
Fulvia Carotenuto, Carolina
Rosi, Massimo De Matteo
21 gennaio
Sala InterAction
Fondazione Atlantide Teatro
Stabile di Verona - GAT
VIVA L’ITALIA!
presentazione multimediale del
libro di Aldo Cazzullo
lettura e commento dell’autore
al pianoforte Sabrina Reale
letture di Marianna Dal Collo,
Paolo Valerio, Michele Ghionna
26, 27, 28 gennaio
Sala Grande
Vancouver City Dance Theatre
DREAMS OF DALÌ
spettacolo presentato in
collaborazione con ATERDANZA
dal 31 gennaio al 19 febbraio
Sala InterAction
21, 22, 23 febb. Sala Grande
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
CIVIS
testi Francesco Freyrie
regia Daniele Sala
con Vito
e con Les Triplettes de Belleville:
Silvia Donati, Daniela Galli,
Barbara Giorgi
dall’1 al 12 febbraio
Teatro delle Moline
Teatro delle Ariette
MATRIMONIO D’INVERNO
DIARIO INTIMO
di Paola Berselli
e Stefano Pasquini
con Paola Berselli, Maurizio
Ferraresi, Stefano Pasquini
regia Stefano Pasquini
3, 4 febbraio Sala Grande
Fond. Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Musica90
VIAGGIO AL TERMINE
DELLA NOTTE
da Louis-Ferdinand Céline
di e con Elio Germano
e Teho Teardo
al violoncello Martina Bertoni
dal 7 al 12 febbraio Sala Grande
Fond. Teatro Stabile di Torino
in collaboraz. con Teatro di Dioniso
SIGNORINA GIULIA
di August Strindberg
uno spettacolo di Valter Malosti
con Valeria Solarino, Valter
Malosti, Federica Fracassi
dal 14 al 19 febbraio
Teatro delle Moline
TINELLO CON SORPRESA
testo e regia
Marla Moffa e Matteo Soltanto
con Mara Di Maio, Gabriele
Tesauri, Luigi Cilli, Lia Locatelli
PRIMA NAZIONALE
dal 16 al 19 febbraio
Sala Grande
Teatro dell’Archivolto
ERETICI E CORSARI
dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini
regia e drammaturgia
Giorgio Gallione
con Claudio Gioè
e Neri Marcorè
musiche dal vivo Gnu Quartet
in collaborazione con
Fondazione Giorgio Gaber
dal 23 al 26 febbraio
Teatro delle Moline
Amorevole Compagnia
Pneumatica
FALLOUT CIRCUS
(1X01 – ERA GUERRA DAPPERTUTTO)
con Salvo Quinto, Mariagrazia
Bazzicalupo, Vito Equatore,
Riccardo Paccosi
interventi musicali Erica Scherl
regia Riccardo Paccosi
24, 25 febbraio
Sala Grande
Teatro di Messina
Nutrimenti Terrestri
BAM Teatro
LAVORI IN CORSO
di Claudio Fava
regia Ninni Bruschetta
con David Coco,
Maurizio Marchetti,
Faysal Taher, Antonio Alveario
musiche originali eseguite
dal vivo Tony Canto
29 febbraio, 1, 2 marzo
Sala InterAction
Teatro della Cooperativa
con il sostegno di Regione
Lombardia - Progetto Next
CHICAGO BOYS
di Renato Sarti
con la collaborazione
di Bebo Storti
regia Renato Sarti
con Renato Sarti,
Elena Novoselova
dall’1 al 4 marzo
Sala Grande
Angelo Tumminelli
presenta
IL CATALOGO
AIDE MEMOIRE
di Jean-Claude Carrière
traduzione e regia
Valerio Binasco
con Ennio Fantastichini
e Isabella Ferrari
dall’8 all’11 marzo
Sala Grande
Fabbrica srl
Teatro Stabile dell’Umbria
PRO PATRIA
SENZA PRIGIONI,
SENZA PROCESSI
uno spettacolo di
Ascanio Celestini
10, 11 marzo
Sala InterAction
Sosta Palmizi
SCARPE
di Giorgio Rossi
con Elena Burani‚
Fabio Nicolini‚ Francesco Sgró
coreografie Giorgio Rossi
e Collettivo 320Chili
spettacolo presentato in
collaborazione con ATERDANZA
15, 16 marzo
Sala InterAction)
Compagnia Berardi-Casolari
Teatro Stabile di Calabria
LAND LOVER *
LA TERRA DELL’AMORE
testo e regia Gianfranco Berardi
con Gianfranco Berardi,
Gabriella Casolari, Roberto
De Sarno, Eugenio Vaccaro
dal 20 al 25 marzo
Sala Grande
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
in collaborazione con
63° Festival Shakespeariano
dell’Estate Teatrale Veronese
OTELLO
di William Shakespeare
traduzione, adattamento, regia
Nanni Garella
con Massimo Dapporto,
Maurizio Donadoni,
Lucia Lavia, Federica Fabiani,
Gabriele Tesauri, Woody Neri,
Matteo Alì
dal 27 marzo al 22 aprile
Teatro delle Moline
Arena del Sole - Nuova Scena
Teatro Stabile di Bologna
LA MARIA DEI DADI DA BRODO
testo Marinella Manicardi, Federica Iacobelli
con Marinella Manicardi
musiche in scena Daniele Furlati
spazio e oggetti Davide Amadei
PRIMA NAZIONALE
28, 29 marzo Sala Grande
Teatro Valdoca
CAINO*
testo Mariangela Gualtieri
regia Cesare Ronconi
con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Mariangela
Gualtieri, Leonardo Delogu
31 marzo, 1 aprile Sala Grande
a.ArtistiAssociati presenta
Milva e Walter Mramor in
LA VARIANTE DI LÜNEBURG
FABULA IN MUSICA
adattamento dal romanzo e testi
canzoni Paolo Maurensig
musiche originali e direzione
Valter Sivilotti
3 aprile
Sala Grande
Compagnia Artemis Danza /
Monica Casadei
in coproduzione con Festival Verdi,
Teatro Comunale di Ferrara
CORPO A CORPO TRAVIATA
musiche Giuseppe Verdi
coreografia, regia, scene, luci,
costumi Monica Casadei
spettacolo presentato in
collaborazione con ATERDANZA
dall’11 al 15 aprile Sala Grande
Jolefilm presenta
Marco Paolini in
ITIS GALILEO
di Francesco Niccolini
e Marco Paolini
* spettacoli presentati
in collaborazione con
CENTRO LA SOFFITTA
DEL DIPARTIMENTO
DI MUSICA E SPETTACOLO
ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
GENNAIO – FEBBRAIO 2012. ANNO XVII N. 1
Spettacoli
Formazione, eventi
Informazioni
60 battiti
pag
9
Il giardino dei ciliegi
pag 11
Infinite o sfinite?
pag 13
Le bugie con le gambe lunghe
pag 15
Dreams of Dalì
pag 19
Civis
pag 21
Matrimonio d’inverno
pag 23
Viaggio al termine della notte
pag 25
Signorina Giulia
pag 27
Tinello con sorpresa
pag 29
Eretici e corsari
pag 31
Fallout Circus
pag 32
Lavori in corso
pag 33
Laboratori teatrali
pag 34
Scuola & Teatro
pag 36
Eventi
pag 38
Concerti
pag 41
Chi siamo
pag 42
Informazioni biglietteria
pag 46
Arena 2.0
pag 47
Staff
pag 48
Ringraziamenti
pag 49
DIREZIONE E REDAZIONE: VIA INDIPENDENZA, 44
40121 BOLOGNA - TEL. 051.2910.911
WWW.ARENADELSOLE.IT [email protected]
PROGETTO GRAFICO: FIGUERA MARKETING CREATIVO
AGENZIA FOTOGRAFICA: IGUANA PRESS
(ROBERTO SERRA, RAFFAELLA CAVALIERI)
LE FOTO DI SCENA DEGLI SPETTACOLI PRODOTTI
DALL’ARENA DEL SOLE – TEATRO STABILE DI BOLOGNA
SONO DI RAFFAELLA CAVALIERI
AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BOLOGNA
N. 6393 DEL 26.01.1995
IN COPERTINA: “SIGNORINA GIULIA”: VALTER MALOSTI
E VALERIA SOLARINO (PH TOMMASO LE PERA)
DIRETTORE RESPONSABILE: BRUNO DAMINI
IN REDAZIONE: DONATELLA FRANZONI, FRANCESCA FERRI,
GIACOMO GIUGGIOLI, TOMMASO SIMILI
dal 10 al 14 gennaio TEATRO DELLE MOLINE
60 battiti
regia e coreografie Mario Coccetti - con Patrizia Proclivi, Simone Maurizzi, Emiliano Minoccheri,
Fabrizio Molducci - musiche Andrea Rizzi - scenografie di luce Sara Caliumi e Paolo Bonapace
costumi Cristina Gamberini • COMPAGNIA DELLA QUARTA
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
ore 21.15
PRIMA NAZIONALE
Quattro personaggi aspettano di riappropriarsi del loro futuro, in una sala d’attesa
che preclude loro ogni possibilità di realizzazione.
Quattro personaggi non parlanti alla ricerca
di un lavoro in un’epoca in cui sempre più
spesso viene negato.
Quattro personaggi pronti a combattersi, a
sorreggersi, a sfidarsi e ad aiutarsi per difendere se stessi, il loro orgoglio, il loro futuro e le loro speranze.
Tempi Moderni
note di regia
di Mario Coccetti
Il cuore compie 60 battiti in un solo minuto.
In un solo minuto il cervello registra un numero infinito di emozioni. In un solo giorno
ogni essere umano ha sorriso, sofferto, amato, odiato, lottato, vinto, perso, si è arreso, è rinato. Ogni uomo cerca il proprio lavoro per salvare la propria dignità e la propria libertà.
Il lavoro non è soltanto un criterio per guadagnare e attivare la macchina economica
ma è il passaggio essenziale per la presa di
coscienza di se stessi e il conseguimento
dell'affermazione sociale. In questo senso il
concetto del lavoro invade la sfera di contatto tra il mondo interiore e la realtà sensoriale.
L’ambivalenza psicologica e sociale del lavoro diviene vitale, la sua funzione diviene
cruciale quanto la sua mancanza. 60 battiti
non si interroga solo sul precariato ma è
un’analisi profonda dei pensieri umani, delle esigenze, delle forzature che si è costretti
e disposti a compiere pur di trovare il giusto
assetto nella scacchiera sociale.
Uno schema coreografico-musicale per
quattro attori, costantemente in bilico tra
pathos e humour, una partitura fisica imperniata sul “gioco dei ruoli” in cui ogni regola è consentita, ogni mezzo lecito, ogni
occasione valida per il raggiungimento del
proprio obiettivo.
Sono personaggi non parlanti ma con molte
cose da dire, con una estrema volontà di
chiedere la parola ogni volta che viene concessa loro una opportunità.
È un gioco in cui a volte ci si sorregge vicendevolmente e a volte ci si sfida, si cade,
ci si rialza, si protegge il proprio territorio e
si combatte una guerra, ma spesso, inconsapevolmente, si condividono le stesse emozioni e le stesse speranze.
9
dal 12 al 15 gennaio SALA GRANDE
Il giardino dei ciliegi di Anton Pavlovič Čechov - traduzione Gerardo Guerrieri,
Željka Udovičić, Paolo Magelli - regia Paolo Magelli - con Valentina Banci, Francesco Borchi, Valeria Cocco,
Daniel Dwerryhouse, Corrado Giannetti, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Paolo
Meloni, Silvia Piovan, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli - scene Lorenzo Banci - costumi Leo Kulas musiche Arturo Annecchino • TEATRO METASTASIO STABILE DELLA TOSCANA, TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA
ore 21
domenica ore 16
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli
Domenica Teatro
I Classici d’Avanguardia
Il sapore della ciliegia
ca" - si perdono nella storia: sono questi i
temi che si ripetono senza fine ne Il Giardino dei ciliegi. Certo Čechov lo fa prendendosi in giro e utilizzando un'ironia comica e
dolorosa che ci serve sulla scena, come in
nessun altro testo e che ci costringe a "riviaggiare" con cattiveria dentro la nostra
vita. La casa di Ljubov’ è il Teatro e il suo
passato è “il giardino": la nostra memoria,
la vita che se ne è andata irrimediabilmente. L'assurdità dell'inarrestabilità del tempo
rende tutto tragicamente comico. Le geometrie che disegnano tutti gli incontri dei
personaggi descrivono senza pietà una serie di crudeli, ridicoli fallimenti. (…)
Dov'è l'amore? Perché si vive? E la bellezza
non è forse solo nei ricordi? Sono le domande assillanti che ci riempiono la testa,
trasformandosi in una sorta di ritornello minimalista e ossessionante. (…)
di Paolo Magelli
(…) Ecco perché ho deciso di riaffrontare Il
Giardino dei ciliegi oggi. La voglia di realizzare nuovamente questo testo mi è risbocciata dentro l'anima, proprio come il fiore
della visciola. La visciola è l'albero che nella
sua piena fioritura rimane intatto solo per
alcuni secondi. Questo miracolo di rara bellezza dura poco più di mezzo minuto… Poi i
petali cominciano a cadere e l'immagine
della perfezione scompare, lasciando il posto a rami spelacchiati. Ad un cimitero di
petali. Parlo della visciola perché mentre
scrivo penso ad un giardino di visciole, e lo
faccio per correggere nella mia memoria
un’inesattezza che è ormai divenuta intoccabile, sia nello spazio linguistico anglosassone, sia in quello latino: sto parlando del
titolo del testo di Čechov, ovvero Il giardino
dei ciliegi. In realtà Čechov ha scritto un
"giardino delle visciole" e non un "giardino
dei ciliegi" e la differenza non sta solo nel
fiore, fragilissimo, ma anche nel frutto, che
– come spiega Firs – fu richiesto e utilizzato
solo per un breve periodo: poi non lo volle
più nessuno e i frutti caduti servivano solo a
nutrire gli uccelli e ingrassare la terra, quasi
a seguire e imitare la caduta del fiore che li
aveva in qualche modo partoriti. L'allegoria
della fragilità della vita, della sua inesorabile staticità abbarbicata in un mondo che
tragicomicamente ci consente solo di avvizzire e cadere dal ramo dal quale siamo
spuntati, il viaggio dalla bellezza alla deturpazione fisica e spirituale, la velocità con la
quale le nostre "culture" - da quella "di classe", filosofica e artistica, a quella "pragmati-
11
Daniel Dwerryhouse, Valeria Cocco, Valentina Banci
14 e 15 gennaio SALA INTERACTION
Infinite o sfinite? MIRACOLI DELLE DONNE D’OGGI
scritto e interpretato da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni - regia Michael Margotta
costumi Emiliano Giayvia - progetto sonoro Michele Truglio - light designer Massimiliano Luciani
LEART’ SRL
sabato ore 21.30
domenica doppia rappresentazione
ore 16.30 e ore 21.30
Spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni, attrici con carriere divise tra teatro, televisione
e cinema, mettono in scena una galleria di
donne che amano troppo, mangiano troppo,
parlano troppo, fanno tutto troppo.
A dirigere Michael Margotta, regista, attore
nominato all’Emmy Award e scrittore, membro a vita dell'Actor's Studio di New York e di
Los Angeles, fondatore e direttore artistico
dell'Actor's Center di Roma, insegnante internazionalmente riconosciuto per i suoi corsi di preparazione per l'attore, con una propria didattica che ha come base il lavoro di
Stanislavskij e il metodo di Strasberg.
a crederci! Poi dall’Infinito si passa allo Sfinito ed ecco che scesa tra gli uomini la
donna deve fare miracoli di ben altro tipo.
Mettere assieme il marito e il mutuo, la carriera e la diarrea dei figli, trovare un asilo
nido, far salire un passeggino in metropolitana all’ora di punta. Questi sì che sono
miracoli! E allora vai con le donne che amano troppo, mangiano troppo, parlano
troppo, fanno tutto troppo.
Un mondo popolato da manager rampanti,
iperfemministe dalle improbabili campagne,
povere assassine, vecchie ciniche, qualunquiste coatte, ed eleganti snob la cui Bibbia
è Vanity Fair. Nei palazzi dell’amministrazione come nelle redazioni dei giornali si consumano le impiegatomachie, feroci
lotte tra figure mitologiche metà donna e
metà sedia da ufficio, mentre nei centri
commerciali e negli outlet la maggioranza
cerca di sfangarla. Pregustando Il Giorno
del Giudizio Universale in cui finalmente gli
Ultimi saranno i primi e gli uomini partoriranno con dolore, non ci resta che chiederci: «Se il Diavolo veste Prada, Dio cosa si
deve mettere?»
…e Dio creò la Donna
In questo spettacolo Dio è una donna. E
neanche giovane. Contrariamente al trend
del momento è una Signora di mezza età.
Fa miracoli ma anche i conti con le rughe,
che nel suo caso sono eterne, e come si sa
all’eternità non c’è rimedio. Non è magra
perché tende ad espandersi come
l’universo. È terribile ma anche insicura,
perché una donna anche se è Dio fa fatica
13
20, 21, 22 gennaio SALA GRANDE
Le bugie con le gambe lunghe
di Eduardo De Filippo - regia Luca De Filippo
con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo
scene Gianmaurizio Fercioni - fondali Giacomo Costa - costumi Silvia Polidori - luci Stefano Stacchini
LA COMPAGNIA DI TEATRO DI LUCA DE FILIPPO
ore 21
domenica doppia rappresentazione
ore 16 e ore 21
Segreti e bugie
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli
Domenica Teatro
Luca De Filippo e Carolina Rosi (ph Lia Pasqualino)
Un condominio di un quartiere popolare di
Napoli fa da sfondo alla storia di Libero Incoronato, uomo modesto, onesto e fiero, la
cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini
che tentano in ogni modo di coinvolgerlo
nelle loro squallide vicende, tanto da spingerlo ad adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, amplificandola fino al
paradosso.
Il nostro lavoro sulla drammaturgia di Eduardo, in particolare su quella del dopoguerra, continua con la messa in scena de
Le bugie con le gambe lunghe, commedia
scritta nel dicembre 1946 – subito dopo il
debutto napoletano di Filumena Marturano
– che venne rappresentata solo un anno
dopo: lo straordinario successo di Filumena
infatti ne fece rinviare continuamente il debutto. Come sarà poi Le voci di dentro, Le
bugie con le gambe lunghe è una commedia sul tema della verità e della menzogna,
in cui la vena amara che scorre in sottofondo alla comicità a tratti quasi farsesca del
primo atto si accentua con il procedere
dell’azione, tanto da far scrivere a Gerardo
Guerrieri come Eduardo «scansa gli effetti e
le situazioni già fatte, accenna, colpisce di
striscio con una padronanza del mezzo tecnico impressionante», conferendo al testo
un suo carattere insieme “antico” e sperimentale. La storia vive dei reciproci intrighi
che alcune coppie intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto,
insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano
in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgra-
15
do, nelle loro squallide storie. Prima ingenuamente ostinato nello smascherare le
clamorose menzogne spacciate per verità,
di cui è testimone, Libero decide alla fine di
adeguarsi in modo provocatorio alla regola
generale, rilanciandola e amplificandola
fino al paradosso. Ed ecco il titolo della
commedia, che rovescia il proverbio popolare: le bugie con le gambe corte sono
quelle dei bambini, quelle puerili, mentre
quelle con le gambe lunghe sono quelle
«che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della
società» (Eduardo nell’intervista a Sergio
Romano).
21 gennaio SALA INTERACTION
Viva l’Italia! SPETTACOLO MULTIMEDIALE TRATTO DAL LIBRO DI ALDO CAZZULLO
lettura e commento a cura dell’autore – al pianoforte Sabrina Reale
letture di Marianna Dal Collo, Paolo Valerio, Michele Ghionna
immagini di repertorio e montaggio video a cura di Roberto Guglielmi
FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA - GAT
ore 21.30
Spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
Grido di libertà
Chissà cosa direbbe dell’Italia di oggi Garibaldi, che conquistò un regno ma con sé a
Caprera non portò i quadri di Caravaggio e
l’oro dei Borboni, bensì un sacco di fave e
uno scatolone di merluzzo secco. Cosa direbbero i volontari della Grande Guerra,
che scrivevano alle madri: «Forse tu non
potrai capire come non essendo io costretto
sia andato a morire sui campi di battaglia,
ma credilo mi riesce le mille volte più dolce
il morire in faccia al mio paese natale, per
la mia Patria. Addio mia mamma amata,
addio mia sorella cara, addio padre mio. Se
muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi
sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio». Cosa direbbe il generale Perotti,
capo del CLN piemontese, condannato a
morte dal tribunale di Salò, che ai suoi uomini ansiosi di discolparlo e addossarsi ogni
responsabilità grida: «Signori ufficiali, in
piedi: viva l’Italia!»? Partendo dal suo omonimo libro, pubblicato nel 2010 da Mondadori, Aldo Cazzullo, inviato ed editorialista
del Corriere della Sera, racconta la storia di
un paese, il nostro, e di un grido che oggi è
scherzoso, ma per molti italiani del Risorgimento e della Resistenza furono le ultime
parole. E avanza un’ipotesi: che in fondo gli
italiani siano legati all’Italia più di quanto
loro stessi pensino. La Resistenza non è di
moda. È considerata una «cosa di sinistra».
Si dimentica il sangue dei sacerdoti come
don Ferrante Bagiardi, che volle morire con
i parrocchiani dicendo «vi accompagno io
davanti al Signore», e dei militari come il
colonnello Montezemolo, cui i nazifascisti
cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei
compagni. Si dimentica che i partigiani non
furono tutti sanguinari vendicatori ma anzi
vennero braccati, torturati, impiccati ed esposti per terrorizzare i civili; e che i «vinti»,
i«ragazzi di Salò», per venti mesi ebbero il
coltello dalla parte del manico, e lo usarono. Neppure il Risorgimento è di moda. Lo
si considera una «cosa da liberali». Si dimentica che nel 1848 insorse l’Italia intera.
Oggi è l’ora della Lega e dei neoborbonici.
L’Italia la si vorrebbe divisa o ridotta a Belpaese: non una nazione, ma un posto in cui
non si vive poi così male. Invece l’Italia è
una cosa seria. È molto più antica di 150
anni; è nata nei versi di Dante e Petrarca,
nella pittura di Piero della Francesca e di
Tiziano. Ed è diventata una nazione grazie
a eroi spesso dimenticati.
17
26, 27, 28 gennaio SALA GRANDE
Dreams of Dalì regia e coreografia Roberta Baseggio
testi originali Enrico Sorrentino - scene Italo Grassi
progetto digital video Mauro Matteucci - costumi Carmela Lacerenza
luci Franco Marri su progetto originale di Itai Erdal - acconciature e trucco Monica Baseggio
VANCOUVER CITY DANCE THEATRE • spettacolo presentato in collaborazione con ATERDANZA
ore 21
Prima Nazionale
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli
Teatro - Musica - Danza
Il Vancouver City Dance Theatre nasce in
Canada nel 2009 per iniziativa di Roberta
Baseggio e Enrico Sorrentino. Questa creazione ci immerge nell’universo surreale e onirico di Salvador Dalì, il provocatore,
l’enigmatico “Divine Moustaches” che si
muove tra sensualità e femminilità, religione
e mitologia, guidato da Sigmund Freud e da
Gala, sua musa ispiratrice. Uno spettacolo
che esplora il mondo effimero dei sogni e
della realtà attraverso un mix dinamico di
danza, teatro, cinema, musica, canto, moda,
tecnologia, immagini video virtuali che rispecchiano e ricreano l’atmosfera propria
delle opere di Dalì.
ph Chris Randle
«O è semplice - o è impossibile»
di Roberta Baseggio e Enrico Sorrentino
Nei mesi scorsi, ci siamo resi conto di quanto incredibilmente attuale sia la famosa frase di Dalì «O è semplice – o è impossibile»!
Tre anni fa abbiamo iniziato la ricerca per
una nuova casa. Una nuova sede per un
ambiente cosmopolita, multidisciplinare e
innovativo in cui crescere una famiglia e
lanciare una nuova visione di compagnia di
danza. Molti ci hanno detto che eravamo
ambiziosi. Alcuni ci hanno detto che forse
eravamo anche troppo ambiziosi, ma nella
maggior parte dei casi, durante il viaggio
intrapreso per lanciare il Vancouver City
Dance Theatre, abbiamo incontrato un gran
numero di sostenitori, entusiasti, creativi e
talentuosi tra i cittadini della nostra nuova
città, Vancouver. Questa nuova Compagnia
è un atto d’amore e un sogno che per noi
diventa realtà. E non è un caso che il nostro
primo spettacolo Dreams of Dalì analizza
come i sogni possano aiutarci a vivere appieno le nostre vite. Tra i nostri desideri c’è
quello di aiutare la città di Vancouver ad
esprimere il proprio potenziale come capitale del movimento del Nuovo Rinascimento, dove le arti, l’educazione, le politiche di
progresso sociale, nuove ed innovative
partnership pubbliche e private, si possano
fondere assieme per creare possibilità illimitate per i propri cittadini, giovani e meno
giovani, vecchi e nuovi. I nostri spettacoli
saranno adatti a tutti - produzioni teatrali
che combinano musica, danza, cinematografia, design, moda e nuovi media.
19
31 gen. - 19 febb. SALA INTERACTION • 21, 22, 23 febbraio SALA GRANDE
Civis testi Francesco Freyrie - regia Daniele Sala - con Vito e Les Triplettes de Belleville:
Silvia Donati, Daniela Galli, Barbara Giorgi - musiche arrangiate da Corrado Terzi - luci Paolo Mazzi
scene Leonardo Scarpa - costumi Anna Vecchi - direttore di palcoscenico Massimo Abbondanza
suono Giampiero Berti • ARENA DEL SOLE - NUOVA SCENA - TEATRO STABILE DI BOLOGNA
ore 21.30 - domenica ore 16.30
lunedì riposo
repliche straordinarie in Sala Grande ore 21
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
Interazioni Contemporanee
in opzione InterAction 12, 13, 14 ,15
In viaggio con Vito
Dopo il tutto esaurito dell’estate scorsa nel
Chiostro dell’Arena, Vito sale nuovamente
sul Civis. Ed è di nuovo tutto esaurito! Tanto
che alle repliche previste in Sala InterAction
sono state aggiunte tre repliche in Sala
Grande, che si vanno a loro volta via via
esaurendo.
Durante un percorso del discusso e mezzo
di trasporto, Vito mette in scena una satira
sociale e di costume sulla città di Bologna.
Ad affiancare il comico bolognese, fornendo il contrappunto musicale, ci sono Les Triplettes de Belleville, formidabile ensemble
vocale formato da Silvia Donati, Daniela
Galli e Barbara Giorgi. «Il Civis – scrive
Francesco Freyrie – è un mezzo di trasporto
pubblico di tipo innovativo che avrebbe dovuto collegare San Lazzaro di Savena al
centro storico di Bologna. L'innovazione sta
nel fatto che pare non funzioni. Ma Civis è
soprattutto il cittadino. Stando alle cronache
anche quello pare funzionare poco...». Partendo da questi due presupposti Freyrie e
Daniele Sala si sono immaginati un percorso giornaliero del Civis raccontando la gente che ci sale e ci scende, per capire se è
più comico il Civis filobus o il suo ripieno, il
Civis passeggero, insomma noi. Un viaggio
comico-musicale dove, nei panni di un conducente del moderno autobus, Vito è il narratore di uno spaccato della città, dei suoi
tic, delle sue manie, interpretando al contempo maschere e storie che evocano una
galleria di divertenti personaggi da lui stesso interpretati: dallo chef raffinato che impiega mezz’ora a descrivere un piatto alla
casalinga che per eccitare il marito fa il
ph Raffaella Cavalieri / Iguana Press
“burlesque”, dal bodyguard alla pensionata, e così via. Lo fa alla sua maniera, con
ironia e umanità e un filo di cattiveria. «Abbiamo preso questo moderno mezzo di trasporto – afferma Freyrie – come metafora
su Bologna, una città che è in viaggio…
non si sa bene verso dove… ». Compagne
di viaggio di Vito sono Les Triplettes de Belleville, con un ampio repertorio di canzoni,
scelte sulla base del tema trattato e arrangiate da Corrado Terzi, che spaziano tra
autori diversi – da Bacharach, ad Aznavour
e Bécaud, a Cher – e in generi diversi: dal
melodramma al pop passando per la dance
e la canzone popolare italiana, fungendo da
introduzione o da commento ai monologhi.
21
dall’1 al 12 febbraio TEATRO DELLE MOLINE
Matrimonio d’inverno
DIARIO INTIMO
di Paola Berselli e Stefano Pasquini - regia Stefano Pasquini
con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini
TEATRO DELLE ARIETTE
ore 20
domenica ore 12
lunedì riposo
ph Pilar G. Manzanares
Il banchetto di nozze
di Stefano Pasquini
20 spettatori attorno a un tavolo, nella nostra cucina, e noi che prepariamo il pranzo
del nostro matrimonio.
Matrimonio d’inverno è il diario della nostra
vita quotidiana, mia e di Paola, scritto durante l’inverno 2008-2009, dopo 20 anni di
vita in campagna e dieci di teatro fatto in
giro per l’Italia e l’Europa. Ma è anche il
racconto del nostro amore e dell’amore che
ci lega alle Ariette, ai nostri campi e ai nostri animali, agli amici e ai compagni di vita. Amore per il teatro, la cucina,
l’agricoltura. Amore per il tempo che passa
e trasforma la vita, i corpi, i pensieri e i sentimenti. È uno spettacolo intimo e delicato,
fragile e sincero. È fedele alla nostra poetica e coerente con le scelte che abbiamo fatto nel corso dei 20 anni di quella che io
chiamo la nostra “seconda vita”. 20 anni di
esperienza quotidiana che ci hanno portato
in un territorio dove la solitudine è l’unica
condizione esistenziale del nostro stare di
fronte alla natura. Soli e nello stesso tempo
fratelli, dei sassi, delle bestie, dei fiori e del
cielo. Granelli di sabbia e parte del tutto.
Sposati alla vita ogni giorno, senza via di
scampo, senza possibilità di separazione.
Paola e io, in questi 20 anni, non siamo riusciti a condividere interamente questa esperienza con altri. Lo abbiamo fatto per brandelli, schegge e frammenti, un po’ con uno,
un po’ con un altro, qua e là. Mi ripeto
sempre che è normale, che va bene così.
Attorno al tavolo di Matrimonio d’inverno,
con me e Paola, c’è Ferro.
Anche lui, tutto sommato, è estraneo alla
nostra esperienza di vita, ma mi sembra che
in fondo sia l’unico amico che l’ha silenziosamente accompagnata, pur non sposandola, testimone di un matrimonio non suo.
E così oggi apriamo la nostra cucina, la cucina della nostra memoria, perché quel desiderio inappagabile di una condivisione
impossibile si placa soltanto (e provvisoriamente) quando arrivate e vi sedete al tavolo
e ci guardate aspettando qualcosa.
In quel momento comincia la cerimonia del
matrimonio d’inverno.
23
3, 4 febbraio SALA GRANDE
Viaggio al termine della notte
da Louis-Ferdinand Céline (copyright Éditions Gallimard - Paris)
di e con Elio Germano e Teho Teardo - al violoncello Martina Bertoni
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA in collaborazione con MUSICA90
ore 21
Spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
Cuore di Tenebra
Il capolavoro di Louis-Ferdinand Céline letto e interpretato da uno degli attori italiani
più applauditi e originali del momento, già
vincitore al Festival di Cannes della Palma
d’Oro come migliore attore per il film di
Daniele Lucchetti La nostra vita, e con la
musica di Teho Teardo, uno dei più affermati e pluripremiati compositori di colonne
sonore del nostro cinema, autore tra gli altri
de Il Divo e L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino, La ragazza del lago di Andrea
Maioli e Denti di Gabriele Salvatores.
Rivivono così musicalmente alcuni frammenti delle disavventure di Bardamu, antieroe protagonista del romanzo, e gli orrori
della guerra, a contatto con una miseria
morale prima ancora che umana e in un
clima in cui il pessimismo inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla so-
ph Tiziana Cera Rosco
società e sulla vita in generale non concede
alcuna speranza. Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Elio
Germano, Teardo restituisce in una partitura inedita la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove
dinamiche espressive nella combinazione di
chitarra, live electronics e archi, con il violoncello suonato da Martina Bertoni.
Una fusione di sonorità cameristiche che
guardano ad un futuro tecnologico nel quale le immagini evocate dal testo interpretato
dall’attore romano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche del musicista friulano,
in un succedersi di eventi sonori e verbali in
un succedersi di eventi sonori e verbali dove
la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono, suggerendo
nuove prospettive sul romanzo.
25
dal 7 al 12 febbraio SALA GRANDE
Signorina Giulia
di August Strindberg - versione italiana di Valter Malosti
uno spettacolo di Valter Malosti con Valeria Solarino, Valter Malosti, Federica Fracassi
scene Margherita Palli - costumi Federica Genovesi - luci Francesco Dell’Elba - suono G.u.p. Alcaro
FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO in collaborazione con TEATRO DI DIONISO
ore 21
domenica ore 16
Passioni in una notte
di mezza estate
Signorina Giulia segna il ritorno a teatro di
Valeria Solarino, attrice nata artisticamente
a Torino nella Scuola del Teatro Stabile e
che si è affermata come interprete cinematografica lavorando con registi del calibro di
Michele Placido, Mimmo Calopresti, Alessandro D’Alatri, Giovanni Veronesi, Wilma
Labate e Roberto Andò.
Scritta dal drammaturgo svedese August
Strindberg nel 1888 e rifiutata dagli editori
dell’epoca perché troppo scandalosa, Signorina Giulia si svolge durante il Midsommarnatten, la notte di mezza estate, o notte
magica di San Giovanni, occasione rituale
di scatenamenti orgiastici che spinge Julie,
la padrona, e Jean, il servo, a sperimentare
il superamento di maschile e femminile, ma
anche la contrapposizione di classe, lo
sconvolgimento dei ruoli, la sperimentazione del diverso.
È un mondo infero, quello che vediamo
rappresentato nel testo di Strindberg, dove
si scende giù per andare nella cucina, regno sprofondato della servitù dove gli alberi
si intravedono appena e un raggio di luce
del mattino è un’apparizione sacra: l’ora
del sacrificio. Julie ha un sogno ricorrente,
quello di voler cadere e sprofondare sempre più giù, giù sottoterra: e questa cucina
dove si respirano fumi infernali è una sorta
di anticamera dell’inferno o anche
dell’inferno che può essere il “teatro della
memoria”. Ma il personaggio di Julie diviene anche per Strindberg una di quelle attrici/isteriche di un esperimento di ipnosi al
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli
Domenica Teatro
I Classici d’Avanguardia
ph Tommaso Le Pera
cui “spettacolo” aveva assistito a Parigi
presso l’ospedale della Salpêtrière per opera di Charcot, e proprio con una singolare
seduta di ipnosi, cui l’autore invita a partecipare tutta la comunità degli spettatori, si
chiude tragicamente la parabola della protagonista.
Nella duplice veste di coprotagonista e regista Valter Malosti, che ha affrontato Strindberg dopo un Premio Ubu 2009 per la regia dello spettacolo Quattro atti profani di
Antonio Tarantino, nonché il Premio
dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro
per la regia ancora per i Quattro Atti Profani
e Shakespeare / Venere e Adone.
27
dal 14 al 19 febbraio TEATRO DELLE MOLINE
Tinello con sorpresa di Marla Moffa e Matteo Soltanto
con Mara Di Maio, Gabriele Tesauri, Luigi Cilli, Lia Locatelli
regia, scene, costumi Marla Moffa e Matteo Soltanto – luci e fonica Federico Cibin - assistente alla
regia Antonio Salerno - foto di scena e backstage video Edoardo Lomazzi • in collaborazione con
SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA “ALESSANDRA GALANTE GARRONE” • consulenza organizzativa CRONOPIOS
ore 21.15 - domenica ore 17
PRIMA NAZIONALE
Quattro sotto un tetto
Tra le quattro mura di un appartamento del
centro di Bologna si snoda la parabola di
Nives, scienziata in pensione ma tutt’altro
che pacificata con la vita e col mondo. Ad
agitarsi al suo fianco il burrascoso marito
Eugenio, eccentrico
ex
accademico.
L’attempata coppia, un tempo emigrata negli Stati Uniti, è infine tornata in Italia sperando di potervi meglio godere gli anni del
meritato riposo. Ad attenderli invece le esilaranti calamità di un appartamento celante
un misterioso e maleodorante enigma, capace d’innescare conflitti a catena, favoriti,
non bastasse, dall’inefficienza di un infingardo amministratore condominiale che
s’insinua all’interno della matassa familiare
ingarbugliandola ancor più. Nel tentativo di
confortare una madre ormai vaneggiante,
ecco fare ritorno dagli USA la figlia Flavia,
ambiziosamente rimasta oltreoceano con
l’ottimistica speranza di sbarcare il lunario
calandosi nei mestieri più improbabili.
Chi riuscirà, tra mille scoppiettanti colpi di
scena, a svelare l'arcano?
Mara Di Maio
Gabriele Tesauri
Scritta nel 2007, l’opera prima di Marla
Moffa e Matteo Soltanto, inedita e mai rappresentata, viene affidata dagli autoriregisti a un cast di attori, antichi - e meno
antichi - frutti della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”.
Marla Moffa. Nata e formata negli Stati Uniti, da oltre dieci anni svolge la sua attività
di regista e drammaturga in Europa, soprattutto a Parigi dove ha collaborato come assistente alla regia in numerose produzioni della Comédie-Française. In Italia ha lavorato
con Alessandro D'Alatri e, in più occasioni,
con Vittorio Franceschi, del cui monologo
Dialogo col sepolto vivo ha firmato la regia.
Matteo Soltanto. Attivo in ambito pittorico e
teatrale, ha firmato scenografie per i Teatri
Stabili di Bologna, Genova e d’Abruzzo, TeatroVivo, La Pirandelliana, Ufa Drama Theater
(Russia), MTV Milano, Pitti Immagine, lavorando con registi come Alessandro D’Alatri,
Marco Sciaccaluga, Vittorio Franceschi, Gabriele Tesauri, Paolo Emilio Landi, Cristiano
Roccamo e Marla Moffa, con la quale, in occasione di Tinello con sorpresa, condivide regia e drammaturgia.
Luigi Cilli
Lia Locatelli
29
dal 16 al 19 febbraio SALA GRANDE
Eretici e corsari
dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini – con Claudio Gioè e Neri Marcorè
regia e drammaturgia Giorgio Gallione - musiche dal vivo Gnu Quartet: Francesca Rapetti flauto,
Stefano Cabrera violoncello, Raffaele Rebaudengo viola, Roberto Izzo violino
TEATRO DELL’ARCHIVOLTO in collaborazione con FONDAZIONE GIORGIO GABER
ore 21
domenica ore 16
Spettacolo compreso negli abbonamenti:
InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli
Domenica Teatro
La poesia di Gaber e Pasolini
Eretici e corsari è uno spettacolo che si alimenta di monologhi, articoli, canzoni,
frammenti di interviste di due artisti e intellettuali “non organici”, che non temono di
compromettersi e di risultare anche scomodi, come Pier Paolo Pasolini e Giorgio Gaber, poeti d’opposizione, diversi nella libertà, che con lucida preveggenza ci svelano
che “il futuro è già finito” e che sarebbe ora
di tornare a privilegiare il “crescere” rispetto
al “consumare”.
A metà degli anni ‘70 Pier Paolo Pasolini
scrive e pubblica Scritti corsari, una raccolta
di articoli e riflessioni sulla trasformazione
dell’Italia di quegli anni, dove racconta un
sistema che sta attuando un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità,
fondando il proprio potere su un’ipnotica
promessa di comodità e benessere, ma che
in realtà sta trasformando il cittadino in un
“uomo che solo consuma”. Una radiografia
impietosa del proprio tempo, dove si sottoph Bepi Caroli
lineano anche le eccezioni, le resistenze, le
sopravvivenze, ma al contempo esasperandone l’analisi per chiedere almeno una reazione, per provocare una sorta di captatio
malevolentiæ da cui far nascere un dibattito
non ipocrita. In quegli stessi anni Giorgio
Gaber e il suo paroliere Sandro Luporini
non solo si muovono su una lunghezza
d’onda analoga, mai bonariamente autoassolutoria, ma si nutrono e spesso condividono molte delle intuizioni pasoliniane, che
trasformate e personalizzate, entrano in filigrana nei testi del teatro gaberiano.
Monologhi e canzoni come L’appartenenza,
Gli oggetti, Il grido, La festa, Il cancro e
Qualcuno era comunista svelano palesemente questa vicinanza, questo modo disincantato e spesso amaro di guardare il
mondo, la società e il proprio paese.
«Sviluppo senza progresso – commentava in
un’intervista Gaber – mi sembra la sintesi
più appropriata della nostra epoca».
31
dal 23 al 26 febbraio TEATRO DELLE MOLINE
Fallout Circus
(1X01 – ERA GUERRA DAPPERTUTTO)
regia Riccardo Paccosi - con Salvo Quinto, Mariagrazia Bazzicalupo, Vito Equatore, Riccardo Paccosi
interventi musicali Erica Scherl - light design Davide Caligiuri
video Mario Flandoli - Studio Due Effe • AMOREVOLE COMPAGNIA PNEUMATICA
ore 21.15
domenica ore 17
Fino alla fine del mondo
Fallout Circus è uno spettacolo sulla fine del
mondo. O meglio: sulla presenza ossessiva
della Fine nell’immaginario e nei media,
analizzando il rapporto fra il proliferare di
narrazioni apocalittiche e il venir meno di
un’immagine collettiva e condivisa di avvenire. Attraverso spunti e frammenti, un
gruppo di attori falliti, immersi in una sorta
di rifugio anti-atomico, ripercorre le tappe, i
segni premonitori e i fenomeni che hanno
portato alla scomparsa del futuro. Mescolando testimonianze e opinioni su fatti di
cronaca, raccolte navigando nei forum di
Internet, riusciranno questi “guitti” – nel
breve tempo concesso da uno spettacolo
teatrale – a capire e far capire come si sia
potuti arrivare alla Fine del Mondo?
Inizia così un viaggio che passa dalla “apocalittica” vicenda della Strage di Erba del
2006 che ha visto protagonisti, in un connubio amore-omicidio, i coniugi Rosa e Olindo Bazzi all’omologa situazione narrata
nell’Atto V del Macbeth shakespeariano,
attraversando ulteriori e meno noti lacerti
letterari: il testo medievale anonimo Storia
segreta dei Mongoli, una canzone dei Pink
Floyd, un film sovietico sulla guerra atomica
dal titolo Letters from a Dead Man e molto,
molto altro ancora.
Nata a Bologna nel 1994, L’Amorevole Compagnia Pneumatica ha al suo attivo numerosi
spettacoli, tutti per la regia di Riccardo Paccosi,
tra cui Macbeth (1995), Orrore nella casina di
Biancaneve (1997), messo in scena al Festival
di Santarcangelo, Multitudo (2000) e Le Baccanti (2001) rappresentati all’Arena del Sole.
Claudio Fava
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24, 25 febbraio SALA GRANDE
Lavori in corso
di Claudio Fava - regia Ninni Bruschetta - con David Coco, Maurizio Marchetti, Faysal Taher,
Antonio Alveario - musiche originali eseguite dal vivo Tony Canto - scene Mariella Bellantone
costumi Cinzia Preitano • TEATRO DI MESSINA - NUTRIMENTI TERRESTRI - BAM TEATRO
ore 21
Spettacolo compreso nell’abbonamento
Interazioni Contemporanee
La Fata Morgana
Claudio Fava
di Ninni Bruschetta
Finalmente ho potuto mettere in scena uno
spettacolo sulla mia città. Ho scelto quasi
esclusivamente attori messinesi e così tutti i
miei collaboratori, artisti e tecnici.
Io amo questa città e ne riconosco la magia,
la bellezza e le qualità spesso occultate. Ma
ne conosco anche l’indolenza, l’obesità, la
pigrizia. È la città della “Fata Morgana”, un
fenomeno di rifrazione della luce, un miraggio, un’illusione. E il ponte? Da quanto
dura l’illusione del ponte? Si farà? Si può
fare? Si deve fare o non si deve fare? Il teatro non è fatto per proporre tesi scientifiche,
né tantomeno per giudicare la fattibilità di
un progetto così complesso. Ma può porre
una questione morale, sollevare un quesito,
una domanda, come quella archetipica di
Amleto che, non a caso, è il simbolo del teatro stesso. Il testo di Claudio Fava affronta
svariati argomenti di discussione intorno al
ponte, mettendo in evidenza le difficoltà
economiche e finanziarie, i problemi ambientali e geologici, le opinioni controverse
e anche la fragilità di un progetto in fieri da
troppo tempo per poter credere che possa
essere veramente realizzato. Ma, soprattutto, si domanda come sia possibile pensare
a quest’opera straordinaria e modernissima
giusto per collegare due regioni del territorio italiano che sono accomunate
dall’arretratezza, dalla povertà, dall’abbandono, dall’assenza di servizi e dello Stato stesso e soprattutto dall’eterna prepotenza mafiosa. Per porre in essere questa domanda, abbiamo allestito uno spettacolo
moderno che però si ispira alla struttura
drammaturgica tipica della tradizione teatrale siciliana, procedendo per situazioni
spazio‐temporali in cui si inseriscono le vicende di personaggi fortemente simbolici.
Penso soprattutto a Martoglio e naturalmente a Giuseppe Fava, grande giornalista
e drammaturgo, padre del nostro autore. In
questo modo il contenuto “civile” della messa in scena si inserisce nel contesto tipico
della commedia, usando il racconto per
mostrare allo spettatore la controversa realtà che circonda l’idea del ponte. E questa
realtà, si sa, non è cambiata, è ancora
quella di origine gattopardesca ma ormai,
Claudio Fava
purtroppo, soltanto parassitaria e sfruttatrice. Il ponte proietta la sua ombra immaginaria sulle nostre vite e assomiglia sempre
di più alla Fata Morgana, l’illusione che fa
specchiare sull’acqua l’ultima immagine
della nostra ormai antica bellezza e della
nostra speranza.
33
Workshop, laboratori annuali e intensivi:
prenditi del tempo!
34
I laboratori sono corsi rivolti a tutti: come prima tappa di una possibile formazione professionale ma anche – e come capita più di frequente – come un piccolo lusso che si concede
chi ama il teatro. La proposta didattica è ricca
e articolata: corsi di recitazione, lettura, dizione, drammaturgia, scenografia, illuminotecnica; lunghi tutta una stagione, un mese o un
solo weekend. Sono occasioni importanti per
appropriarsi del palcoscenico, per confrontarsi
e capire gli elementi e i meccanismi che insieme costruiscono l’attività scenica. Occasioni
per provare a stare all’interno di uno spazio
teatrale, a sentirsi parte di un gioco che per
funzionare richiede attenzione e ascolto da
parte di tutti i partecipanti. Ma sono soprattutto tempo e spazio che si dedica alla conoscenza di sé, degli altri e di quei rituali umani che
è difficile mettere a fuoco nel quotidiano.
Un’immagine del saggio della scorsa edizione del laboratorio L’attore critico, con scene realizzate dagli
allievi del laboratorio Fare scena (ph Davide Amadei)
Un’immagine del saggio della scorsa edizione
del laboratorio Saperlo fare (ph Erica Di Cesa)
re
SCONTI ABBONATI ALL'ARENA DEL SOLE:
Agli abbonati e ai titolari di Carta Arena
è riservata una speciale riduzione sulla
quota d'iscrizione ai laboratori.
VANTAGGI PER CHI SI ISCRIVE:
-Tessera MolineArte 2011-2012 gratuita
-Sconti su tutti gli spettacoli in programma
-Sconto del 10% sull'iscrizione al secondo
laboratorio e successivi.
I LABORATORI IN CORSO
saperlo fare:
presenze e assenze pirandelliane
laboratorio avanzato di recitazione
condotto da Alessandra Frabetti
dal 28 nov. 2011 al 12 maggio 2012
il lunedì, dalle h 21 alle 23.30
ore di lezione: 55 - incontri: 20
(laboratorio annuale con saggio finale)
Informazioni, iscrizioni
calendari dettagliati:
www.arenadelsole.it
[email protected]
051.2910.911
GENNAIO 1
Laboratori
I prossimi laboratori: recitazione, scenografia, dizione,
speakeraggio, lettura espressiva, illuminotecnica
GENNAIO 1
Laboratori
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WORKSHOP
dimmelo senza parole
workshop di recitazione
condotto da Marinella Manicardi
20, 21, 22 gennaio 2012
ven h 21-24 - sab h 14-19 e 20-23,
dom h 14-19
ore di lezione: 16 - incontri: 3
fare scena
workshop di scenografia
condotto da Davide Amadei
date da definire, maggio - giugno 2012
ore di lezione: 15 – incontri: 5
LABORATORI ANNUALI CON SAGGIO FINALE
l’attore critico
laboratorio di recitazione
condotto da Marina Pitta
dal 25 gennaio al 12 giugno 2012
il mercoledì, dalle h 21 alle 23.30
ore di lezione: 55 - incontri: 20
LABORATORI INTENSIVI
mettersi in gioco
laboratorio di recitazione
condotto da Marinella Manicardi
dal 24 gennaio al 10 marzo 2012
il martedì, dalle h 21 alle 23.30
ore di lezione: 20 - incontri: 8
il gioco della voce
laboratorio di speakeraggio condotto da
Marina Pitta e Gianfranco Rimondi
dal 13 febbraio al 2 aprile 2012
il lunedì, dalle h 20 alle 22
ore di lezione: 16 - incontri: 8
saperlo dire
laboratorio di dizione e organizzazione
del discorso
tenuto da Alessandra Frabetti
1ª edizione: il mercoledì,
dal 22 febbraio al 28 marzo 2012
2ª edizione: il giovedì,
dal 3 maggio al 7 giugno 2012
dalle h 21 alle 24
ore di lezione: 18 - incontri: 6
dar corpo alle parole
laboratorio di lettura espressiva
condotto da Marina Pitta
dall’8 marzo al 26 aprile 2012
il giovedì, dalle h 21 alle 23.30
ore di lezione: 20 - incontri: 8
accendi la luce!
laboratorio di illuminotecnica
condotto da Paolo Mazzi
date da definire, aprile - maggio 2012
ore di lezione: 20 - incontri: 8
GENNAIO 1
Scuola & Teatro
con il contributo di
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Impegno e creatività
I progetti rivolti a studenti e insegnanti
L’attività di promozione culturale dell’Arena
del Sole rivolta alle giovani generazioni, una
realtà permanente che sempre più si consolida e si arricchisce di progetti e di idee, mette
insieme iniziative volte a valorizzare il ruolo
che l’educazione teatrale può svolgere nella
scuola. Sintesi di questa attività è Il Teatro
delle Scuole®, la rassegna di spettacoli
messi in scena dai ragazzi delle scuole di Bologna e provincia che giunge quest’anno alla
26ª edizione. Il percorso di promozione della
cultura e della pratica del teatro prosegue
anche all’interno degli istituti scolastici con
un’offerta laboratoriale rivolta sia agli alunni
che agli insegnanti, al fine di utilizzare il teatro come strumento educativo per facilitare i
processi di socializzazione, l’integrazione fra
differenti culture e abilità, per conseguire una
maggiore consapevolezza espressiva e una
migliore capacità di fruizione degli spettacoli.
“Il Trionfo del Popolo Bolognese
nell’8 Agosto 1848”
Nell’ambito delle iniziative per i 150 anni
dell’Unità d’Italia e del Bicentenario dell’Arena del Sole, è in corso un laboratorio teatrale sul testo del Trionfo del Popolo Bolognese nell’8 Agosto 1848, tratto dall’omonimo
dramma di Agamennone Zappoli, con il coinvolgimento di numerosi alunni delle scuole
medie e superiori, che terminerà con
l’allestimento e la presentazione al pubblico
dello spettacolo il prossimo 14 marzo.
Progetto e regia dello spettacolo sono a cura
di Gabriele Marchesini.
I mestieri del teatro
Una proposta formativa dedicata alla scoperta delle professionalità necessarie per l’allestimento di uno spettacolo portando direttamente il teatro nelle scuole di ogni ordine e
grado. Durante gli incontri nelle classi un regista teatrale, un tecnico di produzione e un
attore si alterneranno a parlare dei segreti
della messa in scena di uno spettacolo. A
conclusione degli incontri i ragazzi saranno
invitati a una visita al teatro ed eventualmente a uno spettacolo serale.
Alza la voce
Un laboratorio sulla comprensione del testo
e sulla lettura espressiva, un modo per avvicinare i giovani alla letteratura e contrastare
la decadenza culturale, per accendere nuove
curiosità, per confrontare le scelte e i gusti
dei ragazzi. Una vera e propria “scuola di
lettura ad alta voce” da fare in classe, a cura
di attori professionisti, che si concluderà con
la Festa della lettura in teatro dove protagonisti saranno gli studenti stessi che leggeranno i loro testi preferiti.
Laboratorio di lettura espressiva
per insegnanti
Questo laboratorio è rivolto agli insegnanti
che desiderano migliorare le proprie capacità
comunicative, incrementando la padronanza
della propria voce anche come strumento indispensabile a rendere piacevole ed accattivante la propria proposta didattica. Questa
attività si propone di offrire strumenti per trasmettere le competenze acquisite agli studenti.
Visite a teatro
Continuano con successo le visite guidate del
teatro rivolte a gruppi di studenti, con percorsi formativi all’interno dello spazio e
dell’attività teatrale. Le visite hanno inizio nel
foyer con la presentazione del teatro e della
sua storia in rapporto alla città e si concludono in palcoscenico dove un tecnico di produzione presenta i mestieri del palcoscenico e
illustra ciò che accade dietro le quinte.
Facebook, YouTube e Twitter
Per favorire una partecipazione diretta alle
iniziative da parte degli studenti saranno utilizzati anche strumenti di comunicazione innovativi come Facebook, Twitter e YouTube,
nella convinzione che il rapporto tra giovani
e teatro passi anche per i nuovi media, particolarmente utilizzati e frequentati dalle nuove generazioni.
Info: Ufficio Scuola tel. 051.2910.950
[email protected]
“All’Arena con i prof”
Una selezione di spettacoli con prezzi speciali riservati agli studenti
Giovedì 12, venerdì 13, sabato 14 gennaio
Sala Grande, ore 21
IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Pavlovič Čechov
regia Paolo Magelli
prezzo speciale studenti € 8,50
GENNAIO 1
Scuola & Teatro
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giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 marzo
Sala Grande, ore 21
PRO PATRIA
SENZA PRIGIONI, SENZA PROCESSI
uno spettacolo di Ascanio Celestini
prezzo speciale studenti € 10,50
giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 gennaio
Sala Grande, ore 21
DREAMS OF DALI'
Vancouver City Dance Theatre
prezzo speciale studenti € 10,50
sab. 10 e dom. 11 marzo, Sala InterAction
sab. ore 16.30 e ore 21.30; dom. ore 16.30
SCARPE
Sosta Palmizi e Collettivo 320Chili
prezzo speciale € 5,50 (scuola Primaria)
€ 7,00 (dalla scuola media inferiore)
martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9, venerdì 10,
sabato 11 febbraio - Sala Grande, ore 21
SIGNORINA GIULIA
di Strindberg - regia di Valter Malosti
con Valeria Solarino, Valter Malosti,
Federica Fracassi
prezzo speciale studenti € 8,50
martedì 20, mercoledì 21, giovedì 22, venerdì
23, sabato 24 marzo - Sala Grande, ore 21
MATINÉE: GIOVEDÌ 22 MARZO, ORE 10
OTELLO di Shakespeare - regia Nanni Garella
con Massimo Dapporto, Lucia Lavia
prezzo speciale studenti € 8,50
prezzo speciale studenti MATINÉE € 8,00
Informazioni e prenotazioni: Ufficio Scuola 051.2910.950 [email protected]
In occasione delle rappresentazioni di “Galileo”, lo scorso dicembre, la Classe III Domenico
dell’Istituto Sant’Alberto Magno ci ha inviato questa riflessione.
“Galileo infinitamente geniale, infinitamente umano”
Molto spesso i libri scolastici tendono a esporre i meriti o le scoperte
dei grandi personaggi conosciuti in tutto il mondo; la vita privata
invece viene solitamente tralasciata come un dettaglio poco importante. Fortunatamente esistono delle persone che sanno far emergere la vera natura di un uomo: i suoi sentimenti, le sue incertezze.
Questo è avvenuto nell’entusiasmante lavoro teatrale propostoci
dalla regista Daniela Nicosia, la quale è riuscita a incuriosirci, mostrandoci le logiche e i pensieri che tanto opprimevano Galileo.
Quest’opera si è principalmente concentrata sulle figuri femminili
che interagiscono con lo scienziato, ognuna a modo proprio.
Noi studenti desideriamo congratularci con l’attrice Piera Ardessi
per la bravura nell’interpretare i quattro personaggi: infatti modificando solo piccoli dettagli nel suo unico vestito, riesce ad interpretare con disinvoltura i diversi caratteri femminili.
Vogliamo complimentarci anche con l’attore Solimano Pantarollo
per la sua passione nell’esprimere i sentimenti di Galileo e la bravura nel farlo credere reale. La scenografia è molto azzeccata, soprattutto per quanto riguarda lo sfondo bianco costituito da vari
pannelli elastici da cui entra ed esce l’attrice al mutare del ruolo e
delle situazioni emotive che le figure femminili esercitano su Galileo.
E’ stato un piacere assistere allo spettacolo al termine del quale la
regista e gli attori si sono resi disponibili ad uno scambio di opinioni
con noi, giovani studenti di terza media.
Eventi
L’Arena degli eventi: convegni, convention, manifestazioni
a dicembre l’Arena ha ospitato iniziative di importanti aziende e associazioni
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Assemblea Legacoop Bologna:
Giampiero Calzolari
e Lucia Manassi
5 dicembre, Sala InterAction
9° Assemblea dei presidenti
Legacoop Bologna
“Ricarichiamo le energie. Coesione e idee
per rilanciare la città” : la 9° Assemblea dei
Presidenti di Legacoop Bologna, tradizionale
momento di rappresentazione dello stato
dell'economia cooperativa bolognese, ha proposto anche un momento di riflessione pubblica. Nella sua seconda parte si è svolto infatti un confronto sulla gravità del momento e
sulle prospettive del cambiamento, a cui hanno partecipato Gianpiero Calzolari, Presidente Legacoop Bologna, Paolo Cattabiani,
Presidente Legacoop Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, Vicepresidente della Regione
Emilia-Romagna, Virginio Merola Sindaco
del Comune di Bologna. La Senatrice PD Rita
Ghedini, assente per motivi istituzionali, ha
fornito il proprio contributo in una video intervista. I lavori sono stati coordinati da Lucia
Manassi, direttore di Radio Città del Capo. Al
termine dell'incontro sono stati consegnati i
Premi Cresciuti con Bologna, istituiti in occasione del 60° anniversario di Legacoop Bologna per riconoscere il valore di uomini e donne che attraverso gli strumenti dell'economia
cooperativa hanno contribuito allo sviluppo
della cooperazione e del territorio bolognese.
14 dicembre, Sala Grande
Toghe d'oro, 50 anni di professione
La manifestazione organizzata dall’Ordine
degli Avvocati di Bologna si è svolta alla
presenza di molte autorità cittadine, tra le
quali il Procuratore della Repubblica Roberto
Alfonso, il Giudice di pace Mario Luigi Coco, il Presidente dente del Tribunale di Bologna del Tribunale di Bologna Francesco Scutellari, il Presidente Consiglio dell’Ordine Forense di Forlì – Cesena Emanuele Prati, il
Comandante dell’Esercito Antonio De Vita, il
Presidente Corte d’Appello Giuliano Lucentini. La serata si è aperta con un breve intervento dell’Avv. Lucio Strazziari, presidente
dell’Ordine degli Avvocati, che ha condotto la
manifestazione, nel quale ha presentato i 53
avvocati ai quali è stato assegnato il riconoscimento per i 50 anni di iscrizione all’Albo.
Sono quindi stati premiati due giovani avvocati bolognesi: Premio “Mario Jacchia” a Martino Macchiavelli e Premio “Alberto Vighi” a
Irene Rossetto. A seguire, l’Avv. Sandro
Callegaro, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati, ha presentato l’evento a sorpresa dal
titolo “Una vita per la toga“ dedicato allo stesso Avv. Strazziari che ha ricevuto dall’Avv.
Sandro Giacomelli un piatto d’argento con
un’incisione.
La serata si è conclusa con lo spettacolo del
comico romagnolo Giuseppe Giacobazzi.
Toghe d’oro
Eventi
Il 40 ° Anniversario di Assicoop Bologna
In Sala Grande il 16 dicembre, una celebrazione fuori dagli schemi classici
39
Lo scorso 16 dicembre si è celebrato in Sala
Grande il 40° Anniversario di Assicoop Bologna, Agenzia Generale Unipol Assicurazioni. Una celebrazione fuori dagli schemi
classici, un format dinamico con un pizzico di
ironia che ha creato un rapporto stretto tra la
platea – composta da coloro che la storia di
Assicoop l’hanno fatta e da chi oggi ci lavora
– e gli interlocutori; interviste condotte da
Andrea Cabrini, Direttore ClassCnbc di Sky,
incursioni in platea di Dario Vergassola e
brevi inchieste video che hanno contribuito a
inserire nel dibattito contenuti specifici.
La prima parte della serata è stata dedicata
a interventi istituzionali: Giordano Gardenghi, Presidente Assicoop Bologna, ha
parlato dell’identità e dei valori di Assicoop
Bologna, ripercorrendo i momenti più significativi della storia dell’azienda. Insieme a
Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Pier
Luigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol e
Gianpiero Calzolari, Presidente Legacoop
Bologna hanno approfondito tematiche quali
la crescita di Assicoop sul territorio, la funzione sociale dei suoi servizi, il rapporto che
intrattiene con le Organizzazioni socie e la
Comunità bolognese nel suo complesso.
Nella seconda parte Stefano Scavo, Amministratore Delegato Assicoop Bologna, e Carlo Cimbri - Amministratore Delegato Gruppo
Unipol hanno analizzato la situazione attuale
della Società anche grazie a testimonianze
raccolte sul campo, e presentato i progetti e
le priorità per affrontare le sfide future, in
coerenza al piano industriale e di sostenibilità del Gruppo Unipol. A Dario Vergassola
è stato affidato il ruolo di un controcampo
irriverente con incursioni in platea e sul palco, e la chiusura della serata.
Assicoop Bologna nasce il 20 luglio 1970
su iniziativa della Federcoop di Bologna e il
1° aprile 1971 apre la sua prima agenzia in
via Indipendenza n. 42 a due passi
dall’Arena del Sole. La sua storia mostra che
l’azienda non si è sviluppata attraverso
grandi progetti di riorganizzazione, ma grazie ad interventi successivi di miglioramento.
Uno sviluppo basato sulla progressiva estensione della presenza territoriale e sul rapporto con le organizzazioni socie, che garantiscono il 50% di portafoglio grazie alle convenzioni in essere con Sindacati (CGIL-CISLUIL), Artigiani (CNA), Esercenti (Confesercenti), Agricoltori (CIA), e con il sistema di imprese aderente a Legacoop. Uno sviluppo
costruito in questi quattro decenni con
l’impegno di centinaia di persone e con Unipol, il cui piano industriale rappresenta oggi
l’avvio di una nuova fase anche per Assicoop
Bologna.
250 persone, 34 punti vendita, 65mila clienti
- di cui 6.000 anche correntisti presso Unipol
Banca - una raccolta premi di 135 milioni di
euro: con questi numeri Assicoop Bologna
sintetizza i suoi primi 40 anni di vita. Storia,
identità e valori con i quali l’azienda guarda
al futuro puntando sullo sviluppo, grazie a
prodotti assicurativi innovativi e vantaggiosi
per il cliente, all’integrazione tra assicurazione e banca, al miglioramento continuo del
servizio alla clientela e soprattutto per mezzo
della presenza territoriale, cioè della capacità di essere l’assicurazione del territorio e sul
territorio, con agenzie accessibili e vicine alle
persone.
Eventi
All’Arena la festa per i 50 anni
del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Bologna
40
Lo scorso 10 dicembre si è svolta in Sala
Grande 50… Fermi in movimento, festaspettacolo per celebrare i 50 anni del Liceo
Scientifico “Enrico Fermi” di Bologna, organizzata con passione dalla prof.ssa Paola Poluzzi,
dalle vicepresidi Cristina Vinci e Paola Beghelli
e dal dirigente scolastico Maurizio Lazzarini,
con l’aiuto e la collaborazione della società
For Events, della prof.ssa Paola Piretti, Zanichelli Editore e del Comitato Genitori del Fermi.
La scelta dell’Arena non è stata casuale: da
sempre il liceo ha avuto un rapporto privilegiato con il Teatro Stabile di Bologna, che ogni anno ospita gli spettacoli del gruppo teatrale del Fermi all’interno della rassegna Il
Teatro delle Scuole®.
La serata, con la regia di Riccardo Marchesini
e condotta dagli ex-alunni Gabriele Baldoni,
Lorenzo D’Amato, Carlo Magistretti e Tommaso Simili, ha visto una grande affluenza di
pubblico, costituito da alunni, docenti, presidi,
genitori e personale di ieri e di oggi.
A introdurre l’evento è stato lo spettacolo teatrale La Fiera del Tempo e della Scuola, ideato
e diretto da Licia Navarrini su testi di Simone
Tarud, con il contributo di numerosi ex-alunni
che hanno risposto a un questionario online,
fornendo materiale per la scrittura. Hanno
partecipato sul palcoscenico cinquanta vecchi
e nuovi studenti-attori del liceo bolognese.
La serata è proseguita con l’esibizione del coro della scuola, Gli Isotopi Malfermi, diretto
dal maestro Marco Cavazza, che hanno eseguito brani dal loro repertorio.
Ma il culmine emotivo è stato raggiunto con
l’intervista-spettacolo realizzata con più di
venti ex-studenti che hanno frequentato il
Fermi dal 1961, anno della sua nascita, fino
al giorno d’oggi. Aneddoti e ricordi sono così
stati raccontati dalla voce di chi li ha vissuti,
quelli che si sono diplomati il primo anno,
quelli che si sono conosciuti sui banchi e poi
sposati, quelli che hanno avuto una carriera
particolarmente rimarchevole tanto da portarli
a lavorare all’estero. Tra di essi era presente
anche l’assessore alla Scuola del Comune di
Bologna Marilena Pillati, che ha sottolineato
come aver frequentato il liceo bolognese
l’abbia accompagnata e aiutata gli anni successivi, anche nel suo ruolo istituzionale.
Questo momento dedicato sì alla rievocazione, ma non nostalgica, si è concluso con una
breve esibizione musicale dell’ex alunno e ora
docente universitario Giorgio Aicardi, che ha
interpretato, accompagnandosi con la chitarra, la canzone I’m easy di Keith Carradine,
dalla colonna sonora del film Nashville di Robert Altman.
Concerti
Roberto Cacciapaglia, “Live 2012”
Rinviato al 5 marzo il concerto previsto in Sala Grande il 18 gennaio
41
Le prime due date del tour ‘Live 2012’ di Roberto Cacciapaglia sono state rinviate per un
impedimento della violoncellista Yuriko Mikami che non le permetterà di arrivare dal
Giappone in Italia per i primi due concerti.
E' stato quindi rinviato a lunedì 5 marzo il
concerto di Roberto Cacciapaglia previsto
all'Arena del Sole mercoledì 18 gennaio.
I BIGLIETTI GIA’ ACQUISTATI RESTANO
VALIDI PER LA REPLICA DEL 5 MARZO.
Le richieste di rimborso per i biglietti acquistati
presso il Teatro Arena del Sole devono essere
effettuate entro sabato 21 gennaio alla biglietteria del teatro.
Per i biglietti acquistati in Internet gli acquirenti verranno contattati dal servizio clienti
delle biglietterie on line.
“Live 2012”: un nuovo tour che fa seguito
alla pubblicazione del primo live di Roberto
Cacciapaglia. Rispettoso della magia della
comunicazione reciproca, nasce il primo lavoro dal vivo dell’artista: ‘Live From Milan’ (etichetta Glance/Sony) un dvd ed un doppio cd
dal 15 novembre nei negozi. Fotografia di tutti i percorsi effettuati da Cacciapaglia, sino
alla chicca di un inedito piano solo attorniato
da coreografie. Il tutto senza tradire la concezione musicale dell’artista. Un lavoro così
concepito spiega nella pratica quanto il potere
del suono da lui studiato da anni non sia mera astrazione, bensì dato dei sensi cui giungere con lavoro e rispetto. Un concerto in cui
sarà possibile ripercorrere la trama dei suoi
lavori più acclamati: da Ten Directions a
Quarto Tempo fino a Canone degli Spazi.
Sul palco: Roberto Cacciapaglia, piano
Gianpiero Dionigi, postazione elettronica
Yuriko Mikami, violoncello
www.robertocacciapaglia.com
www.facebook.com/RobertoCacciapaglia
Roberto Cacciapaglia è nato a Milano, dove si
è diplomato in composizione presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi”, studiando anche direzione d’orchestra e musica elettronica. Ha
lavorato allo studio di Fonologia della Rai ed
ha collaborato con il CNR (Centro Nazionale
delle Ricerche) di Pisa studiando le applicazioni
del computer in campo musicale.
Pianista e compositore, ha condotto per lungo
tempo una ricerca sui poteri del suono in Italia
e all’estero, nella direzione di una musica senza confini, al di là delle divisioni. La sua musica
trae ispirazione da queste esperienze e passa
attraverso l’emozione più che da regole e strutture.
Sue opere sono state rappresentate: Teatro Metastasio di Prato, Teatro Comunale di
Bologna, Conservatorio di Milano, Accademia
di Santa Cecilia in Roma, Aterforum di Ferrara,
Berliner Festspiele di Berlino, Festival di Tel Aviv, Festival di Campinas-Brasile, Passatge de la
Pau-Barcellona, Congresso Internazionale di
Antipsichiatria-Parigi, Cantiere Internazionale
d’Arti di Montepulciano, Festival di Spoleto,
Lingotto-Torino, Teatro Camploy di Verona,
Festival Il Violino e la Selce, La Milanesiana,
Festival Sconfinando, Musica nei cieli, Duomo
di Milano, Teatro San Carlo di Napoli,
Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro
degli Arcimboldi e Auditorium Fondazione Cariplo di Milano, Tetro Puccini e Teatro Comunale di Firenze.
GENNAIO 1
Chi siamo
42
L’Arena del Sole
20 febbraio 1995
Inaugurazione dell’Arena del Sole con Dario Fo
Foto di Giovanni Bortolani
Lo storico teatro Arena del Sole, le cui origini risalgono al 1810, è stato restituito alla
città di Bologna nel 1995 dopo otto anni di
radicale ristrutturazione. Si presenta come
uno dei più bei teatri italiani, con le più moderne attrezzature tecnologiche, senza perdere in alcun modo l’attrattiva e il prestigio
della sua storia. La sua gestione è affidata, in
convenzione con il Comune di Bologna, alla
cooperativa Nuova Scena - Teatro Stabile
di Bologna che vi svolge un’intensa attività
di produzione di spettacoli di prosa e di ospitalità non solo di teatro ma anche di danza e
musica. In questi anni Nuova Scena ha sviluppato il progetto InterAction secondo una
linea artistica caratterizzata dall’interazione
di teatro, musica e danza, drammaturgia
contemporanea nazionale europea ed extraeuropea, rilettura della drammaturgia classica, coniugando ricerca teatrale e teatro popolare. I risultati raggiunti sul piano qualitativo, dell’innovazione del linguaggio teatrale
e del rapporto con pubblici diversi hanno
permesso all’Arena del Sole, sin dalle prime
stagioni, di diventare un punto di riferimento
culturale della città e del sistema teatrale nazionale oltre che del circuito europeo dei teatri di produzione.
Cooperativa Nuova Scena
43 anni di attività
La cooperativa Nuova Scena è stata fondata
nel 1968 da Dario Fo, Franca Rame e Vittorio
Franceschi. Nella chiesa sconsacrata di San
Leonardo, rinnovata e trasformata in teatro,
la compagnia ha sviluppato la sua linea artistica di interazione tra le diverse discipline
dello spettacolo.
Nel 1981/82, in convenzione con il Comune
di Bologna, Nuova Scena comincia a gestire
il Teatro Testoni/interAction dove ogni stagione sono ospitati importanti artisti, attori,
musicisti, danzatori italiani e provenienti
dall’estero, assieme a interpreti delle nuove
espressioni teatrali.
Dal 1995 gestisce l’Arena del Sole. Nuova
Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna è un teatro stabile finanziato dallo Stato, dal Comune di Bologna e dalla Regione
Emilia Romagna.
A partire dal gennaio 2006, Nuova Scena
gestisce anche uno dei teatri di sperimentazione più noti della città, lo storico Teatro
delle Moline, spazio vocato alla promozione
di nuova drammaturgia italiana, alla valorizzazioni di compagnie emergenti e all’attività
laboratoriale.
GENNAIO 1
Chi siamo
43
Bill T. Jones
attori: Dario Fo e Franca Rame, Delia Boccardo, Franco Branciaroli, Giorgio Comaschi,
Laura Curino, Massimo Dapporto, Maurizio
Donadoni, Marisa Fabbri, Vittorio Franceschi,
Virginio Gazzolo, Alessandro Haber, Lucia Lavia, Manuela Mandracchia, Marinella Manicardi, Susanna Marcomeni, Ivano Marescotti,
Marco Messeri, Mascia Musy, Franca Nuti,
Umberto Orsini, Rocco Papaleo, Alida Valli,
Vito, Patrizia Zappa Mulas, Shel Shapiro.
registi: Roberto Andò, Marco Baliani, Massimo
Castri, Giancarlo Cobelli, Cherif, Alessandro
D’Alatri, Leo De Berardinis, Luca De Fusco,
Alvis Hermanis, Nanni Garella, Bill T. Jones,
Nanni Loy, Moni Ovadia, Carlo Mazzacurati,
Memè Perlini, Michele Placido, Silviu Purcarete, Daniele Sala, Lorenzo Salveti, Janusz Wiśniewski.
Progetto Arte e Salute
La collaborazione tra Nuova Scena - Teatro
Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, associazione nata con lo scopo di coniugare il
lavoro artistico con il lavoro nel campo della
salute mentale, si svolge nel quadro di “Arte
e Salute nell’Arena del Sole”, progetto di re-
sidenza della compagnia di pazienti psichiatrici all’Arena del Sole realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il
Servizio Sanitario Regionale - Azienda Unità
Sanitaria Locale di Bologna.
La condivisione di questo percorso iniziato
nel 1999 e che ha già riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu e
il Premio Hystrio, si è consolidata in un lungo
percorso di sperimentazione di un modello
operativo inconsueto e innovativo, che mette
a confronto un importante teatro nazionale
con una realtà artistica nata nell’ambito del
disagio e dell’esclusione sociale.
Ormai professionisti, dopo un lungo periodo
di formazione e lavoro teatrale gli attori di Arte e Salute hanno affrontato, sotto la guida
del regista Nanni Garella, opere di Pirandello,
Pinter, Brecht, Pasolini, Scarpetta.
Foto di Raffaella Cavalieri
Alcuni degli artisti che hanno lavorato
con Nuova Scena
Fo
GENNAIO 1
Chi siamo
44
1
Arena del Sole: gli spazi
1. Sala Grande • capienza: 900 posti
È dotata di platea mobile e poltrone removibili
con la possibilità di estendere lo spazio scenico.
2. Sala InterAction • capienza: 180-220 posti
(a seconda dell’estensione dello spazio scenico)
Nata come teatro studio, è in grado di ospitare,
oltre agli spettacoli teatrali, convegni, conferenze e seminari.
2
3
3. Sala degli Archi • capienza: 65 posti
Sala per conferenze stampa, corsi, incontri e
dibattiti.
4. Chiostro • capienza: circa 150 posti (variabile a seconda della disposizione dello spazio)
L’antico Chiostro cinquecentesco dell’Arena del
Sole, ampia area all’aperto di oltre 320 mq, è
una delle parti originarie del Convento delle
Monache Domenicane, dove viene allestito un
palcoscenico per la programmazione estiva.
5. Sede distaccata: Teatro delle Moline
capienza: 60 posti
4
5
Attività Annuale
L’attività annuale si sviluppa in 480 giornate tra
Sala Grande, Sala InterAction, Chiostro e Teatro delle Moline: spettacoli, manifestazioni
pubbliche, laboratori, prove; attività di produzione: oltre 100 giorni di tournée dei propri
spettacoli. In totale Nuova Scena impiega più di
100 persone tra artisti, tecnici, personale organizzativo e amministrativo.
L’attività è sviluppata in stretta collaborazione
con la Scuola e l’Università. L’Arena è un luogo
di aggregazione sociale così come un luogo di
cultura e di solidarietà in costante collaborazione con le associazioni benefiche e del volontariato. Intensa l’attività editoriale. Oltre
all’omonimo periodico l’Arena del Sole pubblica testi di spettacoli prodotti e ospitati nella collana LibriArena.
GENNAIO 1
Chi siamo
45
Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna
dal 1995 a dicembre 2011
diciassette stagioni all’Arena del Sole
1 milione e 631mila spettatori
dal 1977 a oggi (Teatro Sanleonardo, Teatro Testoni, Arena del Sole)
2 milioni e 351mila spettatori
74 spettacoli prodotti all’Arena
113 spettacoli prodotti da Nuova Scena dal 1977 a oggi
1.139 spettacoli ospitati all’Arena
1.318 spettacoli ospitati da Nuova Scena dal 1977 a oggi
bilancio annuale: 5,575 milioni di euro *
n. addetti a tempo indeterminato: 72 * • n. addetti a tempo determinato: 80 *
(*dati bilancio 2010)
Istituzioni che sostengono l’attività di Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comune di Bologna • Regione Emilia-Romagna
Collaborazioni istituzionali
Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura
Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Musica e Spettacolo
Sostenitori istituzionali
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
NUOVA SCENA società cooperativa
presidente: Massimo Terranova
vice-presidente/direttore di produzione: Natalino Mingrone
direttore artistico: Paolo Cacchioli
direttore amministrativo e del personale: Carla Magri
direttore comunicazione e marketing: Bruno Damini
I soci sovventori
Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa - Coop Adriatica scrl - Camst scrl
Coopfond spa - Cooperare spa - Granarolo spa - Assicoop Bologna spa - Co.Ind sc
Coop Costruzioni sc - Coop Reno sc - L’Operosa scrl - Ansaloni Cooperativa Edificatrice sc
Cosepuri scpa - Manutencoop sc - NCV Cooperativa Autotrasporti scrl
Francesco Amante & Finalma srl - Eurocolumbus spa - Ottica Garagnani sas
STS Servizi Tecnologie Sistemi spa - Avola sc - Cronopios sas
46
GENNAIO 1
Informazioni
GENNAIO 1
Informazioni
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NUOVA SCENA società cooperativa - ARENA DEL SOLE
TEATRO STABILE DI BOLOGNA - TEATRO DELLE MOLINE
48
presidente Massimo Terranova
vice presidente/direttore di produzione Natalino Mingrone
direttore amministrativo e del personale Carla Magri
direttore comunicazione e marketing Bruno Damini
direttore artistico Paolo Cacchioli
amministrazione del personale Rossana Cacchioli
segreteria amministrativa, elaborazione dati e contabilità
Tania Turrini, Stefania Covili, Antonino Gattuso
responsabile ufficio stampa Donatella Franzoni
ufficio marketing Francesca Ferri
addetti ufficio stampa e marketing Giacomo Giuggioli, Tommaso Simili
organizzazione ospitalità e eventi
responsabile Viviana Gardi
coordinamento Elena Zanesi
segreteria Federica Ghedini
coordinamento produzione e responsabile manutenzione Roberto Carletti
assistente ufficio produzione Lucia Zanfi
responsabile tecnico Marco Carletti
tecnici del teatro e di produzione:
Francesca Zarpellon (capo elettricista), Davide Capponcelli (capo macchinista)
Pierluigi Calzolari, Massimo Abbondanza, Marco Belli, Luca Bernardi, Giampiero Berti,
Vincenzo Bonaffini, Elena Dal Pozzo, Luca Diani, Luciano Falcucci (manutentore),
Paolo Mazzi, Tiziano Ruggia, Sebastiano Sorbetti, Anna Vecchi
segreteria Anna Caso
direzione di sala, servizi al pubblico, coordinamento laboratori, ospitalità compagnie
Eleonora Cristiani, Luca Grosso, Davide Martini
ufficio promozione e scuola Elena Castellari, Emanuela Dogliotti
biglietteria e informazioni Veronica Bolelli (coordinamento)
Vera Mingozzi, Irena Radmanovic, Caterina Zarelli
coordinamento personale di sala Fabiola Sammartano
personale di sala
Carlotta Bolelli, Chiara Caccia, Celeste Calzolari, Pauline Cittadini, Lorenzo De Lellis,
Ernesto Giusti, Giulio Gotti, Nader Haghshenas, Federica Mingrone, Luigi Piotti,
Antonino Principato, Giulia Spisni, Cinzia Unguendoli, Saverio Vita
vigilanza Michele Moscarelli, Gaetano Sorbetti
cleaning Galyna Shepelina, L’Operosa (un particolare ringraziamento a Luciana Massa)
i soci sovventori
Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa
Coop Adriatica scrl
CAMST scrl
Coopfond spa
Cooperare spa
Granarolo spa
Assicoop Bologna spa
Co.Ind sc
Coop Costruzioni sc
Coop Reno sc
L’operosa scrl
Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc
Cosepuri scpa
Manutencoop sc
NCV Cooperativa Autotrasporti scrl
Francesco Amante & Finalma srl
Eurocolumbus spa
Ottica Garagnani sas
STS Servizi Tecnologie Sistemi spa
Avola sc
Cronopios sas
GENNAIO 1
Staff
GENNAIO 1