Tema d'esame (come esercizio) n.5 1. Che cosa sono i mali e come si fa a trattarli nell’ambito delle scelte del consumatore. 2. Giustificare la forma delle curve di indifferenza nel caso di beni complementari e di beni sostitutivi. 3. Date le rette di bilancio, come si risolve la scelta di un consumatore per beni perfettamente complementari? Risposte 1. I mali sono l’opposto di un bene, sono prodotti di cui è preferita una quantità minore rispetto ad una quantità maggiore. Esempi possono essere l’inquinamento atmosferico o l’amianto in un edificio. Per trattare un male nell’ambito delle scelte del consumatore si ridefinisce il prodotto considerato in modo che i gusti del consumatore siano rappresentati come una preferenza per una quantità minore del male; e questa inversione trasforma il male in un bene. Quindi per quanto riguarda l’esempio dell’inquinamento atmosferico, non considereremo le preferenze rispetto all’aria inquinata, ma discuteremo delle preferenze rispetto all’aria pulita, che si misurano come grado di riduzione dell’inquinamento. Per l’esempio dell’amianto, anziché considerare l’amianto come un male, consideriamo il bene corrispondente e cioè l’eliminazione dell’amianto. bene 2. La curva di indifferenza ha questa forma: ma tanto più i beni sono prossimi a una retta sono sostitutivi, e tanto più aumenta la loro convessità sono complementari. Esistono casi estremi che si accompagnano a casi concreti. I beni sostitutivi (beni il cui aumento di prezzo di uno aumenta la quantità domandata dell’altro) presentano delle curve di indifferenza che sono linee rette e il saggio marginale di sostituzione di un bene rispetto all’altro è costante. Un esempio può essere quello di un bicchiere di succo di mela e uno di succo d’arancia, di fronte ai quali il consumatore è del tutto indifferente per cui sono sostituti perfetti: qui il SMS è 1, infatti il consumatore è sempre disposto a scambiare un bicchiere dell’uno con un bicchiere dell’altro. I beni complementari (beni il cui aumento di prezzo di uno diminuisce la quantità domandata dell’altro) presentano delle curve di indifferenza ad angolo retto e il SMS è zero oppure infinito. Un esempio può essere quello delle scarpe (anche se poco sensato perché il bene è composto da scarpa destra e sinistra), per il consumatore i beni sono perfettamente complementari perché il suo livello di soddisfazione aumenta solo se alla scarpa sinistra si unisce la scarpa destra: qui il SMS è zero, il consumatore non rinuncia ad alcuna scarpa sinistra per avere una destra in più. Il SMS è infinito tutte le volte in cui ci siano più scarpe sinistre che scarpe destre, perché il consumatore è disposto a rinunciare a tutte le scarpe sinistre in eccesso tranne una, in cambio di un’unica scarpa destra in più. E’ caduta anche Lei nel tranello; la domanda non dice ‘perfettamente’ sostitutivi o ‘perfettamente’ complementari. Provi a rispondere di nuovo. 3. La retta di bilancio indica tutte le combinazioni di beni per le quali la somma totale spesa è uguale al reddito. Il consumatore sceglie una combinazione di beni che massimizzi la sua soddisfazione, dati i limiti del bilancio disponibile. Nel caso di beni complementari la scelta di un consumatore si risolve acquistando le stesse quantità di entrambi i beni, per cui la retta di bilancio è tangente nel punto in cui le curve di indifferenza formano l’angolo retto. Se la retta si trovasse al di sotto di questo punto, il reddito non sarebbe impiegato in modo ottimale perché, visto che la parte destinata al risparmio è già stata tolta, si potrebbe spendere di più. Se invece si trovasse al di sopra del punto d’angolo retto, il reddito non sarebbe comunque impiegato in modo ottimale perché per ottenere una quantità maggiore di beni si dovrebbe spendere di più di ciò che si sarebbe speso per una minor quantità di beni con la stessa utilità. Bene; nel caso si trattasse di beni trattati a numeri interi (es. non si possono acquistare 2,5 scarpe) e se il punto d’angolo in corrispondenza della retta di bilancio indicasse una quantità non intera … ? Valutazione complessiva C abbondante.