il medio oriente Morfologia A nord, il Medio Oriente è diviso dall’Europa dal confine naturale del Caucaso; a nord-est l’Iran confina con l’Afghanistan e il Turkmenistan; mentre a ovest questa zona è separata dall’Africa tramite l’istmo di Suez. Questa area è in gran parte bagnata dalle acque. La parte settentrionale, ovvero l’Iran, è bagnato dal mar Caspio, che è un grande lago salato. Invece nel Sud dell’area, la penisola Arabica si affaccia ad Est sulle acque del golfo Persico e ad Ovest sul Mar Rosso. Mentre il Mar Mediterraneo tocca le coste della Siria, del Libano, di Israele e della Turchia, la quale al suo Nord è lambita dal Mar Nero.Il medio oriente è una zona prevalentemente desertica, infatti possiamo trovare: in Iran il deserto di Kavir ed il deserto di Lut; scendendo a Sud l’Arabia presenta i deserti di Nafud e di Rub’al-Khali; infine in Siria vi è l’omonimo deserto Siriaco.Per quanto riguarda i rilievi riscontriamo in Turchia l’altopiano Anatolico di cui fanno parte anche i monti del Ponto e proseguendo verso l’Iran vi sono i monti Caucasici e i monti Elburz che costeggiano il mar Caspio; a Sud di questi ultimi si innalzano i monti Zagros.In questa regione, dove predominano i deserti, tuttavia si può segnalare una fertile pianura rilevante dal punto di vista storico: la Mesopotamia. Qui scorrono due fiumi altrettanto importanti, il Tigri e l’Eufrate, i quali nascendo in Turchia scorrono paralleli fino a riunirsi in un unico corso d’acqua, Shatt-al-arab, prima di sfociare nel Golfo Persico.Come si può immaginare il clima è arido caldo nella maggior parte della regione ad eccezione delle coste mediterranee della Turchia, in cui è temperato, intorno alla catena del Caucaso è freddo e nelle cime più alte nivale. Capitali Turchia: Ankara Siria: Damasco Libano: Beirut Israele: Gerusalemme Giordania: Amman Iraq: Baghdad Arabia Saudita: Riyadh Kuwait: Al Kuwait Bahrein: Manama Qatar: Doha Emirati Arabi Uniti: Abu Dhabi Yemen: San’A ‘Oman: Mascate Iran: Teheran ECONOMIA Negli stati dell'Asia occidentale, agricoltura e allevamento, rivestono una grandissima importanza ed essi favoriscono l'insediamento rurale con piccoli villaggi sparsi per la campagna. Si sono però sviluppate anche grandi città come Baghdad, capitale dell'Iraq, che possiede grandi giacimenti di petrolio, Damasco, la capitale della Siria, che è meta di turismo essendo sulla strada per La Mecca, inoltre essa è sede dei più importanti poli manifatturieri della Siria, Teheran, capitale dell'Iran, stato in attuale e veloce sviluppo, e Beirut, capitale del Libano, che è stata, per molto tempo, teatro di guerre civili. Negli ultimi anni sono stati scoperti numerosi pozzi di petrolio che hanno “risollevato” l'economia di questa regione, dove si stanno sviluppando città che imitano le caratteristiche delle città moderne occidentali. In questa zona sono presenti anche due famose ed importanti città sante: Gerusalemme e La Mecca meta ogni anno di un elevato numero di turisti e pellegrini di varie religioni. Il petrolio incide per il 75% sul totale delle esportazioni del Medio Oriente. Per due terzi viene esportato greggio, ma è in forte aumento la quantità di prodotti di raffineria. In generale, la ricchezza affluita nella regione non ha prodotto lo sviluppo atteso. Gli stati dell’area - in particolare Siria, Egitto, Iran, Kuwait, Arabia Saudita- utilizzano le entrate petrolifere innanzitutto per potenziare i loro arsenali militari e talora per finanziare le guerre. L’instabilità e l’importanza strategica della regione arabo-islamica ne fanno il principale mercato del commercio delle armi. Le entrate petrolifere sono comunque state utilizzate per modernizzare l’economia e finanziare la costruzione di alcune grandi infrastrutture ma una reale modernizzazione è ancora lontana. Anche nei paesi più ricchi di petrolio, infatti, le entrate sono concentrate nelle mani della ristretta cerchia di nobili e affaristi che controlla il settore. L'economia dell'Asia occidentale non è molto sviluppata, caratterizzata soprattutto dall'arretratezza delle sue strutture, e dallo scarso progresso tecnologico. Il settore primario è poco produttivo se non nelle pianure e nei paesi della fascia costiera mediterranea. Le industrie sono poco sviluppate tranne quella dell'estrazione e della raffinazione del petrolio. Grazie al grande afflusso di turisti sono state migliorate tutte le vie di comunicazione per agevolarlo. Ci sono stati che sono meno sviluppati come ad esempio la Siria, i suoi abitanti,infatti, vivono soprattutto di redditi agricoli e dell'allevamento, il Libano, che, anche se un tempo era il maggiore centro commerciale del Medio Oriente, ora è molto povero ed arretrato, la Giordania, che soffre di ristrettezze economiche. Altri due stati che erano stati in lotta fra loro sono l'Iraq e l'Iran, i vari conflitti li hanno indeboliti molto ed ora stanno passando un momento di profonda crisi economica e sociale. POPOLAZIONE I tre principali gruppi etnici son i Semiti, i Turchi e gli Indo-Europei. I maggiori gruppi semitici sono quello degli Arabi e quello degli Ebrei, mentre i Persiani sono il gruppo indoeuropeo. I Turchi si espansero nel Tier settentrionale e rappresentano la maggior parte della popolazione. Nel Medio Oriente vivono molti popoli diversi, in maggioranza musulmani. I principali sono gli Arabi, i Turchi, gli Iraniani e i Curdi. Gli Arabi sono originari della penisola arabica, dove formano la maggioranza della popolazione così come in Libano, in Giordania, in Libano e in Siria; molti arabi vivono anche in Israele. I Turchi, stabilitisi in questa regione nel basso medioevo, vivono in Turchia e in minoranza nell'isola di Cipro. Sono turchi anche gli azeri (Iran e Azerbaijan). Gli Iraniani sono i discendenti dei persiani e sono il popolo più numeroso in Iran; essi sono musulmani sciiti e non sunniti. I Curdi vivono da tempi antichissimi in una vasta regione comprendente la Turchia sud-orientale, l'Iraq settentrionale, una parte dell'Iran occidentale e alcuni lembi in Siria. Essi sono oltre trenta milioni, anche se i governi dell'Iraq, della Turchia e dell'Iran hanno a lungo negato la loro esistenza, definendoli come "turchi delle montagne". Vicino a queste popolazioni più numerose ve ne sono altre ugualmente importanti: gli Ebrei, originari della Palestina, che durante la diaspora si dispersero in altre regioni del medio oriente e tornarono poi nella loro terra originaria, o sotto il dominio inglese o dopo la seconda guerra mondiale gli Armeni, che fondarono un loro regno e furono poi sottomessi dai turchi ottomani; essi erano numerosi nella Turchia orientale fino all'inizio del XX secolo, ma gli ottomani, nell'ambito della prima guerra mondiale, attuarono il massacro sistematico degli Armeni. i Greci, che si trovano solo nell'isola di Cipro, dove formano la maggioranza della popolazione; un tempo erano numerosi anche nell'odierna Turchia ma furono costretti ad andarsene dopo la prima guerra mondiale. Nelle zone desertiche della penisola arabica vi sono popoli nomadi, ma nella maggior parte della regione vive in villaggi e in città. Di solito la popolazione urbana è più numerosa di quella rurale e tende ad aumentare per l'immigrazione dalle campagne. LA CONDIZIONE DELLA DONNA IN MEDIO-ORIENTE La discriminazione della donna è stata ed è uno dei fenomeni negativi che colpisce tutto il mondo. La sua condizione ha subito molti cambiamenti, influenzata dagli aspetti sociali, politici e culturali del Paese in cui vive. Anche nel passato la donna era considerata inferiore all’uomo. Però, dalle antiche civiltà ad oggi, la sua condizione ha subito un’evoluzione positiva. Tuttavia la donna è ancora sottomessa all’uomo in alcuni Paesi (come quelli dell’Africa, dell’Asia, del Medio Oriente e del Sud America) e l’uguaglianza dei diritti è ancora lontana. Difficile resta la vita delle donne nel Medio Oriente. La loro condizione è legata all’Islam. Secondo il Corano, la donna è uguale all’uomo e non esiste nessuna discriminazione dopo la morte. Le donne sono sottoposte all’autorità prima del padre e poi del marito. Non hanno libertà di movimento e di espressione, sono escluse dalla vita pubblica e politica, non possono lavorare e guidare l’automobile, nei negozi e nei locali pubblici hanno entrate separate da quelle degli uomini. Quando escono, sono costrette ad indossare un lungo mantello nero che lascia scoperto solo il viso, l”’hijab” o “burqa”. Sono le regine di casa, ma all’esterno sono considerate quasi come creature invisibili. Non possono andare all’estero se non accompagnate da un “maharam”, un guardiano maschio, oppure devono avere un consenso scritto da parte di un parente maschio. La situazione sta migliorando in Arabia Saudita, dove le donne frequentano maggiormente la scuola, fino all’università. In Afghanistan, negli anni Cinquanta del Novecento, le donne avevano iniziato l’emancipazione, andando a lavorare, frequentando l’università e vestendo all’occidentale. Potevano uscire liberamente e non avevano l’obbligo del velo. Con l’arrivo al potere dei Talebani, venne approvato un duro regime che limitava molte libertà. Le donne erano considerate esseri inferiori, non avevano più il diritto all’istruzione e all’assistenza sanitaria. Con la fine del regime talebano, è terminata questa discriminazione. Io spero che un giorno si possa dire finalmente che non esiste più nessuna forma di discriminazione, perché uomini e donne sono esseri umani con uguali diritti che, con il loro impegno, la loro volontà, la loro capacità e la loro intelligenza, possono creare insieme una società più giusta ed evoluta. POLITICA E GUERRA In Medio Oriente alcuni paesi hanno una costituzione e una repubblica parlamentare,ma altri ancora si basano sul concetto di teocrazia (un esempio è l'Arabia Saudita una monarchia che che basa le proprie leggi a ciò che è scritto sul corano),sono presenti anche monarchie costituzionali. Dalla seconda guerra mondiale, dalla fine del mandato britannico sul territorio arabo e dalla creazione dello stato di Israele, la guerra è diventato il problema principale.La difficoltà di far convivere diverse etnie e religioni sui territori circostanti ha dato spesso vita a feroci atti di guerra e terrorismo, che di conseguenza hanno causato gravi difficoltà economiche al Medio Oriente.La Legge Fondamentale del 1980 afferma che la capitale è Gerusalemme; tuttavia, lo status di Gerusalemme non è riconosciuto dalla comunità internazionale ed è contestato dall’Autorità Nazionale Palestinese che rivendica la parte orientale della città quale sua capitale. Comunque nel 14 maggio del 1948,alla scadenza del mandato britannico gli ebrei proclamano la nascita dello Stato di Israele e la Lega Araba attacca subito il nuovo stato. L'offensiva viene bloccata dall'esercito israeliano,ed esso occupa la parte ovest di Gerusalemme e gran parte del territorio che era stato sotto il Mandato Britannico. Mentre le forze arabe riescono ad occupare solo piccole parti della Palestina (la zona costiera attualmente denominata Stirscie di Gaza e la Cisgiordania). I palestinesi sono chiusi dai risultati del conflitti e il loro stato non può nascere. Un milione di arabi abbandona la Palestina per scappare in Giordania: inizia il dramma palestinese del Medio oriente. E’ il conflitto che portò nel 1948 allo scontro la componente ebraica della Palestina e la componente araba della stessa regione, appoggiata quest’ultima dalle forze armate di diversi paesi arabi del Vicino Oriente.Nel 1964 viene fondata l'OLP (Organizzazione di Liberazione della Palestina) con il benestare degli Stati Arabi. Il suo statuto proclama la necessità di distruggere Israele con la lotta armata.Così nel il 5 giugno 1967,si scatena la Guerra dei Sei Giorni,con la quale Israele vede la propria estensione geografica quadruplicata occupando i territori arabo-palestinesi (il Sinai e le alture del Golan, Cisgiordania e Striscia di Gaza).Dopo questa vittoria si alleano con gli Stati Uniti e diventa, in quanto fedele alleato, un ottimo avamposto statunitense nella zona.Il terrorismo islamista è un atto di violenza ai danni di non combattenti, attuato da persone e gruppi islamici che perseguono la causa dell’Islam. Sebbene Stati Uniti ed Israele siano gli obiettivi più spesso colpiti dal terrorismo islamista, molti attentati sono avvenuti in altri paesi e contro altri obiettivi. Mentre con il termine terrorismo palestinese ci si riferisce all’attività di liberazione nazionale di stampo terroristico posta in essere dai gruppi armati palestinesi e agli atti di violenza commessi dagli stessi per la causa della guerra arabo-israeliana. La prima guerra del golfo è iniziata il 2/8/1990 ed è terminata il 28/2/1991 ed è stata causata dall' invasione del Kuwait da parte dell' Iraq a cui era a capo Saddam Hussein Dopo l'invasione del Kuwait da parte dell' Iraq gli stati uniti con altri stati (tra cui l'Italia) decidono di attaccare il Kuwait e di restituirgli l'indipendenza. la guerra si concluse con la sconfitta dell' Iraq e con l' abbandono da parte degli iracheni del Kuwait.La guerra d'Iraq, o seconda guerra del Golfo, iniziò il 20 marzo 2003 con l'invasione dell'Iraq,Essa era stata preceduta da una lunga ostilità armata fra l'Iraq del dittatore Saddam Hussein e molti altri Stati (USA in primis,probabilmente per preservare le riserve di petrolio e per cercare di tenerle per sé).Le truppe della coalizione prevalsero facilmente sull'esercito iracheno Tuttavia,il conflitto prosegue e si è trasformato in una guerra civile che vede da una parte le forze internazionali e il nuovo governo iracheno e dall'altra un movimento di resistenza di cui fanno parte gruppi religiosi e apertamente terroristi. Mentre i tentativi di porre fine allo scontro attraverso un processo politico non hanno avuto esito,infatti i governi che si sono succeduti sono deboli ed incapaci di controllare persino i propri sostenitori. Questi scontri hanno spinto alcuni milioni di iracheni a fuggire dalle proprie case.