CORSO DI LAUREA IN: Scienze della natura Anno accademico:__2016/2017_____________ Insegnamento:____ Geologia Marina _________________________________________ Docente: Prof. Francesco L. Chiocci _______________________________________ Dipartimento: _ Scienze della Terra ______________________________________ Piano:____II___________stanza:__202_________telefono:_ 0649914908 e-mail:_ francesco.chiocci @uniroma1.it Studenti target:_ 2° anno Laurea Magistrale in Scienze della natura Livello dell’Unità: specialistico_________________ Pre-requisiti: Conoscenze di base della geologia, della fisica( ottica e acustica) dell’oceanografia fisica e della chimica marina Crediti:_____9___________________ Obiettivi del corso: Gli obiettivi del corso sono di fornire conoscenze approfondite degli ambienti marini (dalle dorsali alla linea di riva), dei meccanismi di sedimentazione caratteristici dei diversi ambienti e dei fattori che li controllano. Vengono anche fornite informazioni su studi applicativi come servizi per l’offshore, definizione di georischi marini, studi ambientali, cartografia geologica in aree marine. Descrizione dei contenuti: 1. Parte generale: 1.1 Sviluppo storico delle conoscenze: Dal Conte Marsili alla crociera del Challanger, il contributo della geologia marina alla definizione dei modelli di tettonica globale, i progetti DSDP/ODP, situazione attuale e prospettive future della geologia marina. 2. Le piane batiali e la circolazione oceanica: 2.1 Le dorsali oceaniche: Morfologia e struttura della crosta oceanica, flusso di calore, meccanismi di effusione, idrotermalismo, comunità bentoniche abissali. 2.2 Oceanografia fisica: Il picnoclino, la circolazione superficiale, le correnti di bordo; Coriolis ed Eckman. La circolazione profonda, formazione di acque profonde, le correnti geostrofiche. Fenomeni di upwelling e influssi su produttività e clima. Regime estuarino e antiestuarino, circolazione superficiale e profonda nel Mediterraneo. 2.3 Le piane batiali: Morfologia e sedimentazione di mare profondo. Meccanismi di trasporto e profondità di compensazione. Produttività biologica e sedimentazione. Sedimentazione e clima, indicatori paleoclimatici (equazioni di trasferimento, isotopi stabili). Sapropel. 3. I margini continentali 3.1 Fenomeni di instabilità gravitativa: Tipi e fattori di instabilità, evoluzione del fenomeno (pre- sin- e post- rottura). Flussi granulari, di detrito, di torbida. 3.2 Canyon e correnti di torbida: Canyon e canali oceanici. Le correnti di torbida, evidenze ed ipotesi. Conoidi e canali torbiditici. 3.3 Correnti di fondo e contouriti: Le conturiti e la circolazione termoalina, lineamenti erosivi e deposizionali. Cascaditi e strati nefeloidi. 4. Le piattaforme continentali 4.1 Fisografia delle piattaforme: Il ciglio della piattaforma, rapporti tra morfologia e contesto geodinamico, piattaforme in aree glaciali, temperate e tropicali. 4.2 Processi de posizionali: Piattaforme a dominio ondoso, di corrente e di marea. Ambiente litorale e deltizio, tempestiti. Sedimentazione moderna, relitta e palinsesta. 4.3 Stratigrafia delle piattaforme: Regressione e trasgressione, meccanismi di arretramento della linea di riva, morfologie relitte. Mappatura geologica delle piattaforme continentali. 5. La stratigrafia sequenziale 5.1 La stratigrafia sismica: Terminazioni basali e inconformità, facies acustica, onlap costieri. 5.2 La stratigrafia sequenziale: Lo spazio disponibile per la sedimentazione, sequenze deposizionali di diverso ordine, systems tracts di basso stazionamento, trasgressivo, di alto stazionamento e di regressione forzata. Stacking pattern delle parasequenze. 5.3 Le variazioni del livello del mare: Fattori di controllo dell’eustatismo. Variazioni relative del livello del mare. Glacioeustatismo quaternario e suoi caratteri (ampiezza, frequenza, asimmetria, intervallo di profondità). Applicazione della stratigrafia sequenziale al Quaternario. 6. Studi applicativi 6.1 Risorse minerarie: Noduli polimetallici, fosforiti, placers, gas idrati, ricerca petrolifera offshore, Ricerca di inerti per ripascimento artificiale di litorali in erosione. Diritti di sfruttamento e Law Of the Sea.(LOS) 6.2 Rischi: Frane sottomarine, maremoti, mareggiate estreme, erosione costiera, attività vulcanica, dispersione di inquinanti. Studi di neotettonica per insediamenti costieri. 6.3 Opere di ingegneria civile e altre applicazioni: Stese di cavi sottomarini. Messa in posto di piattaforme petrolifere. Archeologia marina. Inquinamento e indagini ambientali. 6.4 Mappatura geologica delle piattaforme continentali: UBSU, systems tracts e sistemi deposizionali. Meccanismi di arretramento della linea di riva, morfologie e depositi relitti.. Variabilità di metodi e tecniche in funzione delle caratteristiche dell’area. 7. I mari italiani 7.1 Il Tirreno: I vulcani centrali e le piane batiali del tirreno meridionale, il leg 107 ODP, i canyon del margine sardo, calabro-siciliano e ligure, tirreno settentrionale e meridionale. 7.2 Lo Ionio: La valle di Taranto, lo Ionio esterno. 7.3 Il canale di Sicilia: Fisiografia e tettonica regionale, vulcanismo e risorse minerarie. 7.4 L’Adriatico: Fisiografia e stratigrafia, la distribuzione dei sedimenti padani e appenninici, risorse minerarie. Competenze da sviluppare e Risultati di apprendimento attesi: Conoscenza e capacità di utilizzo dei principali strumenti di esplorazione dei fondali marini Capacità di progettazione ed interpretazione di campagne di rilievi a mare Conoscenza dell’ambiente marino e dei processi geologici agenti nei diversi domini Conoscenza dei modelli evolutivi dei margini continentali a lungo, breve e brevissimo termine, anche in rapporto a cambiamenti globali Conoscenza delle peculiarità dei mari italiani e loro correlazione con l’assetto geodinamico, sedimentario e vulcanotettonico delle parti emerse Conoscenza e capacità iniziali di lavoro applicativo su diverse tematiche di geologia marina CONTENUTO ( 9 CFU) Sviluppo storico delle conoscenze Le piane batiali e la circolazione oceanica I margini continentali Le piattaforme continentali La stratigrafia sequenziale Studi applicativi I mari italiani Lezioni frontali Lezioni frontali Esercitazioni Lezioni frontali Esercitazioni Lezioni frontali Esercitazioni Lezioni frontali Esercitazioni Lezioni frontali Esercitazioni Lezioni frontali Ore in aula Ore studente a casa 1 2 9 18 4 9 8 9 6 8 8 10 8 6 86 4 18 8 18 6 16 8 20 8 12 138 Ore studente totali 3 27 8 27 16 27 12 24 16 30 16 18 224 Verifiche di profitto Valutazione finale: La valutazione del profitto avverrà mediante un esame orale volto a verificare le conoscenze acquisite durante il corso. Durante la prova orale potranno essere interpretati dati geofisici o starti metrici dei fondali marini, per verificare la capacità di interpretazione degli stessi. Testi consigliati: E. Seibold and W.H. Berger, The sea floor. An introduction to Marine Geology, Springer Verlag, Third edition J. Kennett, Marine Geology, Prentice Hall Data,______04/05/2016__________