Diocesi di Ragusa Ufficio per la Pastorale della Salute VIA CRUCIS DEL MALATO VIA CRUCIS DEL MALATO Percorriamo la Via della Croce in compagnia di tanti fratelli e sorelle ammalati. Uniti al mistero di dolore e di amore di Cristo, nella fede e nella speranza, vogliamo essere testimoni della vita pasquale che fiorisce dalla sua Croce e Risurrezione. PREGHIERA INIZIALE Signore, voglio rifare con Te la Via della Croce. La tua sofferenza porti un pò di luce al mio dolore. La forza e il coraggio con i quali hai affrontato la morte diventino la mia forza e il mio coraggio, affinché meno pesante mi sia il cammino della vita. Canto: O CROCE FEDELE O Croce fedele, albero glorioso, unico è il fiore, le fronde, il frutto. O dolce legno, che con dolci chiodi, sostieni il dolce peso. Canta, o lingua, la battaglia gloriosa, canta il nobile trionfo della Croce: il Redentore del mondo, immolato, sorge vittorioso. Rit. Quando il frutto dell’albero fatale precipitò alla morte il progenitore, scelse il Signore un albero che distruggesse il male antico. Rit. Quando del tempo sacro giunse la pienezza, dal Padre fu mandato a noi suo Figlio, dal grembo della Vergine venne a noi Dio fatto carne. Rit. Piange il Bambino nell’angusta mangiatoia, avvolto in panni dalla Vergine Maria, povere fasce gli stringono le gambe, i piedi e le sue mani. Rit. Quando a trent’anni si offrì alla Passione, compiendo l’opera per cui era nato, come un agnello immolato fu innalzato sul legno della Croce. Rit. Ecco aceto, fiele, canna, sputi, chiodi, ecco la lancia che trafigge il mite corpo, sangue e acqua ne sgorgano: fiume che lava la terra, il cielo, il mondo. Rit. Fletti i tuoi rami e allenta le tue membra, s’ammorbidisca la durezza del tuo tronco, distenda sul dolce legno le sue membra il Re del cielo. Rit. Tu fosti degna di portare il riscatto e il mondo naufrago condurre al giusto porto; cosparsa del puro sangue versato dal santo corpo dell’Agnello. Rit. Sia gloria al Padre, sia gloria al Figlio e allo Spirito Santo. A te gloria eterna, Trinità beata, che doni vita e salvezza. Amen. Prima Stazione: Gesù è condannato a morte Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Luca Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso: e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere. (Lc 23,23-25) Riflessione Alla condanna degli uomini, tu, Signore, ha risposto con il silenzio. Il silenzio! È questa la tremenda realtà nella quale mi trovo. La malattia mi ha isolato da tutti; mi ha improvvisamente separato dalle mie abitudini, dai miei interessi, dalle mie aspirazioni. È vero, ci sono molte persone che mi circondano di affetto e mi vogliono bene, ma la mia solitudine, quella che squarcia il cuore, nessuno può riempirla. Solo tu, Signore, mi capisci. Per questo, ti prego, non lasciarmi solo! Guida: Quando giunge il tempo della malattia. Assemblea: Sii tu, Signore, la nostra speranza. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Seconda Stazione: Gesù è caricato della croce Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Marco Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. (Mc 15,20) Riflessione Sulle tue spalle innocenti, eccoti, Signore, la croce. L’hai voluta tu per dimostrarmi tutto il tuo amore. Non mi ero mai chiesto il perché della sofferenza; quando il dolore colpisce gli altri si rimane per lo più indifferenti. Ma quando ha bussato alla mia porta, allora tutto è cambiato: ciò che prima mi sembrava naturale, logico, ora è diventato innaturale, assurdo, disumano. Sì, disumano perché tu non ci avevi creati per soffrire, ma per essere felici. L’inaccettabilità del soffrire è dunque, segno di una felicità perduta. Signore, aiutami. Guida: Quando il peso del dolore ci opprime. Assemblea: Sii tu, Signore, il nostro sollievo. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Terza Stazione: Gesù cade la prima volta Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal libro del profeta Isaia Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. No tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. (Is 53,4-6) Riflessione Quella croce è troppo pesante per te! Hai appena iniziato la salita del Calvario e già stramazzi per terra. Ci sono dei momenti, Signore, in cui la vita mi sembra bella, quando a fare il bene mi è facile, quando ad essere buoni si prova una immensa gioia. Poi, invece, di fronte alla tentazione si cade. Vorrei fare il bene ma in me sento una forza che mi spinge a disobbedire alla tua legge, ai tuoi comandamenti. La malattia è un male, ma in me ce n’è uno più grande: è il peccato. Di questo, Signore, io ti chiedo perdono. Guida: Quando sentiamo di più il peso della croce. Assemblea: Sii tu, Signore, la forza che ci sostiene. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Quarta Stazione: Gesù incontra sua Madre Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Luca Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima – affinché siano svelati i pensieri di molti cuori’’. Sua Madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. (Lc 2,34-35.51) Riflessione Tua madre non poteva mancare lungo la strada della tua passione. Ora è lì accanto a te, in silenzio perché è l’unica persona che comprende il tuo dolore. Signore, anch’io vorrei trovare in quest’ora di solitudine e di amarezza una persona che mi capisca. Ho constatato che qui all’ospedale tutti hanno fretta, pochi sanno fermarsi, pochi sanno ascoltare. Il volto piangente di tua madre ti ha dato grande conforto. Anche a me, Signore, dona la gioia di questo incontro! Guida: Lungo il cammino della malattia. Assemblea: Donaci, o Maria, il tuo conforto. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Quinta Stazione: Gesù aiutato dal Cireneo Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Marco Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. (Mc 15,21) Riflessione Lungo la strada del Calvario i carnefici hanno pensato di alleggerirti il peso della croce, costringendo un passante a darti una mano. E tu, Signore, hai guardato il cireneo con grande compassione ma anche con grande amore. ‘‘Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me’’. Tu potresti guarirmi in un istante invece vuoi che la sofferenza aiuti a migliorare me stesso. Hai bisogno di me, Signore? Ebbene, eccomi con le mie miserie, con la mia povertà interiore e con una grande volontà di essere più buono. Guida: Quando il peso della sofferenza diventa insostenibile. Assemblea: Mandaci, Signore, silenziosi cirenei della croce. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Sesta Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Libro del Profeta Isaia Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo - così si meraviglieranno di lui molte nazioni; Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. (Is 52,14; 53,2b.3) Riflessione Tra tanta confusione un gesto semplice: una donna si fa largo tra la folla e ti asciuga il volto. Forse nessuno se n’è accorto; ma a te non è sfuggito quel gesto pietoso. Ieri nella mia camera c’era un malato che continuava ad infastidirmi con i suoi inutili lamenti; avevo voglia di riposare: non ho potuto. Volevo protestare ma non l’ho fatto, Signore. Ho sofferto in silenzio, ho pianto anche, ma nessuno se n’è accorto. Solo tu, Signore, hai capito! Guida: Quando il nostro volto è sfigurato dal dolore. Assemblea: Imprimi, in noi, Signore, la tua bellezza. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Settima Stazione: Gesù cade la seconda volta Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Libro dei Salmi Salvami, o Dio: l’acqua mi giunge alla gola. Affondo in un abisso di fango, non ho nessun sostegno; nel fango e non ho sostegno; sono caduto in acque profonde e l’onda mi travolge. (Sal 68,2-3) Riflessione Ancora una caduta: e questa volta più penosa della prima. Com’è difficile ricominciare a vivere ogni giorno! Sempre gli stessi gesti: il medico che mi chiede come sto, l’infermiera che mi consegna la solita compressa, il malato della stanza accanto che continua a lamentarsi. Eppure, tu mi chiedi, Signore, di diventare più buono accettando questa terribile monotonia della vita, perché solo nella pazienza e nella perseveranza sono certo di poterti incontrare. Guida: Quando ricadiamo sotto il peso del dolore. Assemblea: La tua mano, Signore, ci rialzi. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Ottava Stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Luca Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Perché se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?”(Lc 23,27-28.31) Riflessione Gesù accetta la partecipazione commossa di alcune donne, ma coglie l’occasione per insegnare che non basta piangere per gli altri: è necessario convertirsi. Durante queste ore di solitudine, ho pensato, spesso, Signore, alla situazione della mia anima. tu mi inviti a cambiare vita. Lo vorrei, Signore, ma sapessi quant’è difficile! La malattia, poi, mi ha messo in uno stato di ribellione. Perché proprio a me? Perdonami. Aiutami a capire, aiutami a convertirmi! Guida: Quando siamo presi dallo sconforto. Assemblea: Sii tu, Signore, la nostra consolazione. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Nona Stazione: Gesù cade la terza volta Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Libro dei Salmi Ma essi godono della mia caduta, si radunano, si radunano contro di me per colpirmi di sorpresa. Mi dilaniano di continuo, mi mettono alla prova, mi coprono di scherni; contro di me digrignano i loro denti. (Sal 34,15-16) Riflessione La fatica si fa sempre più pesante ed ancora una volta barcolli sotto il legno della croce. Credevo, anch’io, Signore, di essere una persona buona e generosa. Invece, è bastata una malattia per ridimensionare tutte le mie aspirazioni. È bastata una occasione di sofferenza per ritrovarmi con la mia povertà e la mia pochezza. Ora capisco: la vita è fatta anche di cadute, di delusioni, di amarezze. Ma tu mi insegni a riprendermi e continuare fiducioso la strada. Guida: Quando la croce si fa sempre più pesante. Assemblea: Signore, rialzaci con la forza del tuo amore. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Decima Stazione: Gesù è spogliato delle vesti Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “ Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.” Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio cosi. (Gv 19,23-24) Riflessione Ecco il tuo corpo denudato di fronte allo sguardo impudico e curioso di una folla sghignazzante. Il corpo, Signore, l’hai creato tu. Hai voluto fosse bello, sano, robusto. Ma basta un niente perché questa bellezza si rovini. Il mio corpo conosce in quest’ora il dolore che opprime e sgomenta. Solo ora comprendo il valore della salute. Fà, Signore, che quando sarò guarito abbia ad usare del mio corpo per compiere il bene. Guardando al tuo senza macchia, impari ad usare il mio nella purezza e nell’umiltà. Guida: Quando il dolore ci spoglia della nostra dignità. Assemblea: Signore, fà che mani premurose allievino le nostre sofferenze. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Undicesima Stazione: Gesù è inchiodato sulla croce Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Luca Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte. Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: “Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto.” (Lc 23,33-34.35) Riflessione Finalmente sei arrivato al termine della tua vita terrena. I carnefici sono soddisfatti: hanno compiuto l’opera! Mi hanno detto che il malato assomiglia a te crocifisso. Non so se lo facciano per darmi coraggio. Certo, che su questa croce, Signore, si sta davvero male. lo vorrei scendere da questa croce. Tu invece, mi insegni a rimanere finché sarà la mia ora. Signore, accetta la mia incapacità di accogliere questa prova! Guida: Quando ci sentiamo sconfitti dalla malattia. Assemblea: Sii tu, Signore, la nostra vittoria. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Dodicesima Stazione: Gesù muore sulla croce Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Marco Alle tre, Gesù gridò a gran voce: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato? Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Ecco, chiama Elia!” Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere”. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: ‘‘Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!” (Mc 15,34-39) Riflessione Ora tutto è finito. La tua vita è terminata nel modo più ignominioso ed ingiusto. Del resto, l’hai voluto tu: per questo sei venuto al mondo, per morire e per salvarci. Noi siamo nati per vivere. La vita la sento come qualcosa più grande di me stesso. Eppure questo corpo malato mi ricorda che anche per me arriverà quel giorno; quel giorno che vorrei non arrivasse mai, mi trovi, Signore, preparato come te. Fà che in quel momento sorella morte trovi sul mio volto la luce raggiante di un’anima serena. Guida: Quando sembra che non ci sia più nulla da fare. Assemblea: Sii tu, Signore, la nostra vita. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Tredicesima Stazione: Gesù è deposto dalla croce Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèopa e Maria di Magdala. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato - chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19, 25.31.33-34) Riflessione Il tuo corpo freddo viene schiodato dalla croce. Tua madre ti accoglie tra le sue braccia amorose. Quale incontro! Quale abbraccio! Spesso penso come la mia malattia sia causa di dolore per i miei parenti e conoscenti. Mi ritengo non solo un essere inutile, ma so di essere di peso a tante persone. È proprio in questi momenti, Signore, che io sento tutta la pesantezza del mio corpo malato, la fragilità del mio essere, la nullità della mia vita. La comunità che mi accoglie, sia come tua madre: comprensiva, generosa, buona. Guida: Quando dalla croce sprofondiamo nel buio della sofferenza. Assemblea: La Madre tua, Signore, sia al nostro fianco. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Quattordicesima Stazione: Gesù è deposto nel sepolcro Guida: Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo. Assemblea: Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, poserò Gesù. (Gv 19,41-42) Riflessione Come il tuo corpo dopo tre giorni ha conosciuto la gloria della risurrezione, anch’io credo: risorgerò; Tu che mi hai formato ad immagine del tuo volto, conserva in me, Signore, il segno della tua gloria. Rendimi degno, Signore, di far parte della Gerusalemme celeste, sicuro che le nostre sofferenze sono un lavacro di rigenerazione. Guida: Quando sembra tutto finito. Assemblea: Sii per noi, Signore, speranza di vita eterna. Pater, Ave, Gloria Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. PREGHIERA FINALE Ascolta, o Dio, le nostre preghiere, e donaci di imitare la Passione del tuo Figlio per affrontare con coraggio e fortezza il tempo della malattia e il cammino della vita. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE FINALE Celebrante: Il Signore sia con voi. Assemblea: E con il tuo spirito. Celebrante: Dio, che nella Passione del suo Figlio ci ha rivelato la grandezza del suo amore, vi faccia gustare la gioia dello Spirito nell’umile servizio dei fratelli sofferenti. Assemblea: Amen. Celebrante: Cristo Signore, che ci ha salvato con la sua croce dalla morte eterna, vi conceda la salute e la salvezza. Assemblea: Amen. Celebrante: Voi, che seguite Cristo umiliato e sofferente, possiate aver parte alla sua risurrezione. Assemblea: Amen. Celebrante: E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Assemblea: Amen. Celebrante: Benediciamo il Signore Assemblea: Rendiamo grazie a Dio. Canto: MADRE FIDUCIA NOSTRA Madre, fiducia nostra, Madre della speranza, tu sei nostro sostegno, tu sei la guida, tu sei conforto, in te noi confidiamo, tu sei Madre nostra. In te piena di grazia si compie il mistero, in te Vergine pura il Verbo eterno s’è fatto carne, in te l’uomo rinasce per la vita eterna. Nella tua fiducia noi cammineremo per donare al mondo la vita. Portatori di Cristo, salvatori dei fratelli. Madre del Redentore, proteggi i tuoi figli, a te noi affidiamo la nostra vita, il nostro cuore, conservaci fedeli al divino Amore. Impaginazione e riflessioni: Don Giorgio Occhipinti