R V PROGETTO VECTOR T O E C VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti ClimaTici e loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo. LINEA 2 VULCOST Vulnerabilità dei 5 sistemi Costieri alle variazioni indotte dai cambiamenti climatici relativamente a variazioni relative del livello del mare, a frequenza ed intensità delle precipitazioni e degli eventi estremi (impatto sul trasporto fluviale e sulle falde acquifere). Attivita 2.1 Batimetria e morfologia ad alta risoluzione delle aree antistanti le coste della Laguna di Marano e Grado, utilizzado ecoscandagli multifascio e sonar a scansione laterale. Relazione a cura di Emiliano Gordini RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DELL' EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Relazione 117 / 2008 RIMA 22 GEA Sgonico, 15 Ottobre 2008 CAMPAGNA DI RICERCA 2007 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine - RIMA Gruppo di Ricerca in Geofisica Ambientale - GEAMARE Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine – RIMA Gruppo di Ricerca in GEofisica Ambientale - GEA ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA E DI GEOFISICA SPERIMENTALE Dipartimento per lo Sviluppo delle Ricerche e delle Tecnologie Marine PROGETTO VECTOR VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climaTici e loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo. RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DELL’ EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Relazione a cura di Emiliano Gordini Relazione n° 117 / 2008 RIMA 22 GEA Sgonico, 15 ottobre 2008 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 2 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale PROGETTO VECTOR - VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climaTicie loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo Responsabile del Progetto VECTOR Prof. Cesare Corselli, Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare (CoNISMA) - Roma e Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche, Università degli Studi di Milano Bicocca Responsabile scientifico OGS: Beniamino Bruno Manca fino al 31/12/2007 Alessandro Crise dal 1/1/2008 LINEA 2 VULCOST- Vulnerabilità dei 5 sistemi costieri alle variazioni indotte dai cambiamenti climatici relativamente a variazioni relative del livello del mare, a frequenza ed intensità delle precipitazioni e degli eventi estremi (impatto sul trasporto fluviale e sulle falde acquifere). Responsabile attività della Linea 2 Prof. Bruno D’Argenio Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC) - CNR - Napoli Responsabile scientifico OGS per la Laguna di Grado e Marano Martina Busetti Attivita 2.1 - Batimetria e morfologia ad alta risoluzione delle aree antistanti le coste della Laguna di Marano e Grado; Foci dei fiumi Foglia e Metauro; Foci dei Torrenti Torbido, Amusa, Allaro e Precariti; Golfo di Salerno e Policastro con particolare interesse al delta del Fiume Sele, delta del Fiume Ombrone, utilizzado ecoscandagli multifascio e sonar a scansione laterale. Responsabile OGS per la Laguna di Grado e Marano: Emiliano Gordini ACQUISIZIONE DATI SINGLEBEAM Emiliano Gordini Michele Deponte ELABORAZIONE DATI SINGLEBEAM Emiliano Gordini Michele Deponte RELAZIONE A CURA DI: Emiliano Gordini Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 3 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 4 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale INDICE 1. INTRODUZIONE ..........................................................................................................................................7 2. DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO .........................................................................................8 2.1. ATTIVITA’ OGGETTO DEL PRESENTE RAPPORTO TECNICO ..................................................10 3. UBICAZIONE DELL’AREA DI INDAGINE - LAGUNA DI GRADO E MARANO ..............................11 4. RILIEVO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO ...................................................12 4.1. TEMPISTICA DELLE OPERAZIONI .................................................................................................14 4.2. L’ IMBARCAZIONE............................................................................................................................14 4.3. PERSONALE IMBARCATO ...............................................................................................................15 4.4. STRUMENTAZIONE ...........................................................................................................................15 4.5 SOFTWARE DI NAVIGAZIONE, ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI SINGLEBEAM ..............................................................................................................................................16 4.6 SISTEMI DI POSIZIONAMENTO .......................................................................................................19 4.6. ECOSCANDAGLIO SINGLEBEAM ....................................................................................................20 4.6.1 Taratura dello strumento. Valutazione delle variazioni chimico - fisiche della colonna d’acqua. .20 4.6.2 Stima delle variazioni d’immersione del trasduttore nelle diverse condizioni di navigazione.......22 4.6.3 Ortogonalità dell’impulso acustico dell’ecoscandaglio rispetto al fondale marino. ......................23 4.7 CORREZIONI RELATIVE ALLE VARIAZIONI DEL LIVELLO DEL MARE REGISTRATE DURANTE IL RILIEVO..............................................................................................................................24 5. ELABORAZIONE DEI DATI .....................................................................................................................28 5.1 CARTA BATIMETRICA E MODELLO DIGITALE TRIDIMENSIONALE .....................................30 6. RESTITUZIONE DEI DATI .......................................................................................................................33 Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 5 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 6 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 1. INTRODUZIONE Le problematiche connesse alla evoluzione dei litorali sono estremamente vaste, la stabilità delle coste è infatti regolata da fenomeni naturali e da fattori antropici, questi ultimi in particolare aggravatisi nel corso degli anni, che in forma complessa interferiscono fra loro. I risultati degli studi effettuati nell’ambito del Progetto Finalizzato “Conservazione del Suolo” – Sottoprogetto “Dinamica dei Litorali” del C.N.R. hanno dimostrato che per tutto il secolo scorso e fino agli anni 1940-50 c’è stato, di norma, un rapido protendimento delle coste italiane, cui ha fatto seguito un rallentamento del fenomeno, quindi una stasi, infine una inversione di tendenza, che ha portato all’attuale situazione di rapido arretramento, modificando la linea di riva a volte in maniera tale da alterarne sostanzialmente e definitivamente la morfologia. A tale fenomenologia hanno contribuito senza dubbio gli intensi processi di urbanizzazione delle fasce costiere, il conseguente sviluppo di insediamenti turistici ed in alcune aree anche industriali, oltre alla realizzazione di importanti opere di regimazione delle bocche fluviali e lagunari per fini commerciali e, non ultimi in ordine di importanza, i cambiamenti climatici ed il conseguente innalzamento del livello marino. In quest’ottica, particolarmente sensibili alle variazioni ambientali risultano i sistemi lagunari, ambienti naturalmente fragili ed in continuo mutamento attraverso sensibili cambiamenti nell’estensione e morfologia del complesso sistema di canali interni, ebb-tidal e flood-tidal delta, piane di marea ed aree retrolagunari. L’attività di ricerca oggetto del presente Rapporto Tecnico, che si è concretizzata con l’acquisizione di nuovi dati singlebeam nell’area marina del ebb-tidal delta di Porto Buso (limite amministrativo tra la Laguna di Grado e quella di Marano) e presentata nei soli contributi inerenti le metodiche di acquisizione adottate, rientra nel Progetto VECTOR - VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climaTici e loro ruolO nei cicli del caRbonio mediterraneo, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il progetto, con le sue diverse linee di ricerca, studierà gli impatti più significativi dei cambiamenti climatici in atto sull’ambiente marino mediterraneo e il ruolo di questo bacino nel ciclo planetario della CO2, il principale gas serra responsabile dei cambiamenti climatici in atto. Le problematiche legate alla vulnerabilità delle coste verranno studiate ed analizzate per disegnare futuri scenari di impatto, legati ai diversi effetti del cambiamento climatico sulle coste italiane. In tal senso sono state scelte, quali aree rappresentative per l’Alto Adriatico la Lagune di Marano e Grado (area caratterizzata da importanti sistemi lagunari e da aree depresse a rischio di allagamento) e la Laguna di Venezia (fortemente modificata dall’uomo). Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 7 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 2. DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO Il progetto, con le sue diverse linee di ricerca, studierà gli impatti più significativi dei cambiamenti climatici in atto sull’ambiente marino mediterraneo e il ruolo di questo bacino nel ciclo planetario della CO2, il principale gas serra responsabile dei cambiamenti climatici in atto. Le problematiche legate alla vulnerabilità delle coste verranno studiate ed analizzate per disegnare futuri scenari di impatto, legati ai diversi effetti del cambiamento climatico sulle coste italiane. In tal senso sono state scelte, oltre alla Laguna di Venezia (fortemente modificata dall’uomo, area depressa a rischio di allagamento, di importanza mondiale) altre 5 aree rappresentative: (i) Alto Adriatico (Lagune di Marano e Grado: area caratterizzata da importanti sistemi lagunari e da aree depresse a rischio di allagamento); (ii) Medio Adriatico (Fiumi Metauro e Foglia: corsi d’acqua per lo più rettilinei sfocianti in pianure costiere, soggette ad erosione, di media dimensione con piattaforma continentale estesa); (iii) Calabria ionica (Torrenti Torbido, Amusa, Allaro, Precariti: piccoli corsi d’acqua a carattere stagionale, provenienti da una catena montuosa di recente sollevamento e ancora interessata da una geodinamica attiva, sfocianti direttamente in mare, in assenza di una vera e propria piattaforma continentale, e con delta “sospesi” su di una scarpata continentale fortemente incisa da canyon); (iv) Golfo di Napoli e Salerno (Foce del F. Sele area soggetta a rischio di allagamento); (v) Coste toscane (Foce dell’Ombrone: area depressa, fortemente modificata dall’attività antropica (bonifiche) e a rischio di allagamento). La ricerca analizzerà in ciascuna area uno o più bacini idrologici e le aree costiere ad essi direttamente collegati, focalizzandosi su: -variazioni nel regime dei venti e loro effetto sul clima ondoso, sulla marea e sulle correnti costiere; -variazioni nelle precipitazioni atmosferiche (intensità e quantità) e loro impatto sul trasporto di sedimento nell’area costiera; -variazione del livello del mare e isostasia (scenari per i prossimi 25, 50 e100 anni). Gli scenari proposti alla fine del progetto riguarderanno i cambiamenti nella estensione delle aree costiere, nelle morfologie delle spiagge emerse e sommerse, nella struttura della colonna d’acqua e nelle modalità di circolazione costiera, nei trasporti litoranei, nel trasporto di aerosol dal mare all’area costiera e gli impatti relativi sulle opere e aree occupate dall’uomo sulle falde di acqua dolce delle pianure costiere. A questi scenari in alcune aree verranno associati Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 8 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale quelli legati ai cambiamenti negli ecosistemi (bentonici e pelagici) lagunari e marini in termini di diversità biologica, produttività, distribuzione di specie invasive e di specie commercialmente importanti, fioriture algali dannose (HABs) e distribuzione di batteri patogeni, in particolare in relazione a: -variazioni nelle temperature e nella circolazione costiera; -instaurarsi di regimi di instabilità sedimentaria; -eccessivo apporto di nutrienti; -cambiamenti nella salinità delle acque. I rischi connessi agli scenari proposti saranno focalizzati sulla ricaduta del cambiamento climatico sulla biodiversità delle aree costiere, anche da un punto di vista socio-economico e delle ripercussioni sull’industria turistica, sull’agricoltura e sulla pesca e allevamento. Per quanto riguarda la tematica del ruolo del bacino mediterraneo nel ciclo della CO2, nel protocollo di Kyoto, a cui l’Italia ha aderito (co-firmataria) impegnandosi a ridurre l’emissione media di gas serra del 5.3% nel periodo 2008-2012 rispetto al 1990 sono considerate solo sorgenti e sink di CO2 terrestri, in quanto il contributo dell’ambiente marino, contrariamente a quelli terrestri, non è ancora quantificato. Diventa quindi cruciale specialmente per l’Italia disporre di informazioni relative al potenziale di assorbimento (rimozione) di CO2 da parte dei mari. Infatti, se da un lato le aree marine costiere sono tra quelle maggiormente soggette ai cambiamenti climatici, l’entità del sequestro di CO2 da parte dei sistemi oceanici, e del bacino Mediterraneo in particolare, è tuttora soggetta a notevole incertezza (ca 50% su base decadale), e non sono stati completamente chiariti i meccanismi che regolano il sequestro della CO2 in mare anche se chiare prove mostrano che la risposta dei sistemi oceanici sta cambiando negli ultimi due decenni, senza previsioni sull’evoluzione futura. Il progetto intende contribuire in modo significativo su queste tematiche alla ricerca scientifica internazionale, consolidando ed ampliando le competenze finora acquisite dalle equipe di ricercatori italiani con il vantaggio di qualificarne ulteriormente la ricerca. Le principali attività riguarderanno: -la cinetica di trasferimento della CO2 all’interfaccia aria-mare ed il suo immagazzinamento attraverso il mescolamento tra acque di superficie e acque profonde (intermedie e di fondo); -la stima della quantità di CO2 assorbita dall’oceano e della sua variazione nello spazio e nel tempo (sia derivata da modelli accoppiati di simulazione che da misure dirette); -i feedback (positivi o negativi) esercitati da modifiche nella stratificazione, negli apporti di macro e micronutrienti e nel funzionamento delle reti trofiche sull’uptake di CO2 da parte del mare; -i processi di trasferimento verticale legati alla trasformazione del carbonio nella rete trofica fino alla sua sedimentazione; Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 9 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale -il seppellimento del C (burial) nel sedimento che la sua fuoriuscita dal sistema su scale temporali secolari. Gli obiettivi riguarderanno: - definire con sufficiente precisione e copertura spazio/temporale sources e sinks di CO2 all’interfaccia aria/mare e costa/mare; migliorare la comprensione dei processi del ciclo del carbonio che sono sensibili ai cambiamento globali e possono fornire feedback significanti sui livelli di CO2 atmosferica nei prossimi 200 anni; - sviluppare proiezioni sul comportamento dell’oceano come sink del carbonio; - fornire dati sul ruolo dei mari nazionali relativamente agli stock di carbonio che siano utilizzabili nelle trattative internazionali. 2.1. ATTIVITA’ OGGETTO DEL PRESENTE RAPPORTO TECNICO L’attività di acquisizione di nuovi dati batimetrici ha interessato l’area marina dell’ ebb-tidal delta di Porto Buso. Lo studio ha la finalità di evidenziare le problematiche legate alla vulnerabilità delle coste con la funzione di delineare futuri scenari di impatto legati ai diversi effetti del cambiamento climatico sulle coste italiane. Tale scelta risulta motivata dal carattere particolarmente sensibile evidenziato dai sistemi lagunari alle variazioni ambientali. Ambienti quest’ultimi, naturalmente fragili ed in continuo mutamento attraverso sensibili cambiamenti nell’estensione e morfologia del complesso sistema di canali interni, ebb-tidal e flood-tidal delta, piane di marea ed aree retrolagunari. La scelta di studiare un sistema deposizionale come quello di Porto Buso risulta ulteriormente rafforzata dal fatto che l’attuale configurazione è il risultato di una forzatura realizzata negli anni sessanta (1964-1969) con la creazione di due moli guardiani della lunghezza di circa un chilometro e la cattura di tre canali lagunari (Canali Muro, Canale Anfora Vecchia (1939) ed Aussa Corno). L’attuale situazione è dunque un sistema che ha quasi raggiunto un equilibrio e che dunque, in prospettiva di nuovi cambiamenti ambientali (innalzamento del livello marino), dovrà ritrovarne uno nuovo. L’attività di ricerca oggetto del presente Rapporto Tecnico, si è concretizzata con l’acquisizione di circa 250 Km di dati singlebeam nell’area marina del ebb-tidal delta di Porto Buso. La profondità dell’area indagata risulta essere variabile da un massimo di 16 m nell’asse del canale principale di Porto Buso ad un minimo di 0,5 m nell’area foreshore dei Banchi D’Orio. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 10 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 3. UBICAZIONE DELL’AREA DI INDAGINE - LAGUNA DI GRADO E MARANO L’area costiera oggetto del presente studio è situata nella parte più settentrionale dell’alto Adriatico. In particolare, costituisce uno dei sei sbocchi a mare della Laguna di Grado e Marano denominato Bocca di Porto Buso. Il settore di fondale marino-lagunare indagato è delimitato a Nord-Ovest dalle spiagge dell’Isola di Sant’Andrea mentre a Nord-Est dai Banchi D’Orio. Il limite meridionale dell’area viene visualizzato da una rotta parallela alla costa ad una distanza di circa 4 km, disposta approssimativamente lungo la batimetrica 10 (Fig.3.1). Le coordinate chilometriche dei vertici che delimitano l’area riferite all’ Ellissoide WGS 84, proiezione UTM33 sono: Vertice NO 5063500; 361500 Vertice NE 5063500; 365500 Vertice SO 5059500; 361500 Vertice SE 5059500; 365500 L’area si trova cartografata nella Tavoletta dell’IGM alla scala 1 : 25 000 PORTO BUSO ed è compresa negli Elementi alla scala 1 : 5.000 della Cartografia Tecnica Regionale Numerica delle Regioni Friuli Venezia Giulia, 108 082 e 108 083. Figura 3.1 Ubicazione dell’area di indagine. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 11 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 4. RILIEVO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO L’ acquisizione dei nuovi dati batimetrici inerenti il sistema ebb-tidal delta sommerso della bocca lagunare di Porto Buso è stata condotta con l’ausilio dell’imbarcazione minore in dotazione all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste nei giorni 12, 17 e 18 ottobre, e nei giorni 8 e 9 novembre 2006. Il rilievo è stato eseguito utilizzando un’ecoscandaglio singlebeam. L’estensione areale del corpo sommerso è stata definita preliminarmente con l’esecuzione di una griglia di acquisizione costituita da nove profili disposti perpendicolarmente (lunghezza 3-3.5 km) alla costa e sei parallelamente ad essa (lunghezza 4 km) spaziati opportunamente al fine di realizzare una maglia di 500x500 m (Fig. 4.1). Il rilievo preliminare è stato eseguito il giorno 12 ottobre 2006. Figura 4.1 Tracce dei profili singlebeam eseguiti (in rosso) per realizzare il rilievo batimetrico preliminare. Le coordinate chilometriche sono riferite all’ Ellissoide WGS 84, proiezione UTM33. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 12 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale L’elaborazione del rilievo batimetrico preliminare ha permesso di definire con sufficiente precisione l’area interessata dal corpo sedimentario delll’ebb-tidal delta di Porto Buso oggetto del rilievo di dettaglio che si è concretizzato con l’esecuzione di 41 profili disposti perpendicolarmente (lunghezza 3-3.5 km) alla costa e 32 parallelamente ad essa (lunghezza 4 km) che hanno consentito di realizzare una maglia di 100x100 m (Fig. 4.2). Figura 4.2 Tracce dei profili singlebeam eseguiti (in rosso). Le coordinate chilometriche sono riferite all’ Ellissoide WGS 84, proiezione UTM33. Nei seguenti paragrafi sono riportate le caratteristiche tecniche dell’imbarcazione e degli strumenti utilizzati nel corso dell’indagine con una sintesi delle procedure di taratura dello strumento e delle correzioni apportate ai dati acquisiti in fase di processing. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 13 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 4.1. TEMPISTICA DELLE OPERAZIONI L’imbarcazione è stata allestita il giorno 11 ottobre 2006. La mobilitazione ha richiesto una giornata per lo svolgimento di tutti i test (dry e wet) per verificare che la strumentazione fosse perfettamente efficiente. Non trattandosi di una barca dedicata solamente a questo tipo di rilievi, parte della strumentazione necessaria allo svolgimento delle attività di acquisizione batimetrica è stata installata a bordo del natante cercando di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Il generatore è stato posizionato a poppa, computers ed apparecchiature elettroniche all’interno di gavoni stagni. Il trasduttore dell’ecoscandaglio singlebeam è stato montato con una staffa allo specchio di poppa dell’imbarcazione rispettando le geometrie consigliate dal produttore. L’antenna è stata posta sull’esatta verticale del trasduttore. Le operazioni di acquisizione si sono svolte nei giorni: - 12 ottobre, rilievo preliminare (maglia 500x500m); - 17 /18 ottobre e 8/9 novembre, rilievo di dettaglio (maglia 100x100m). La strumentazione è stata demobilitata il 10 novembre al termine dell’acquisizione dati. 4.2. L’ IMBARCAZIONE Per l’esecuzione dei rilievi è stata utilizzata una imbarcazione di lunghezza 5,00 m, munita di motore fuoribordo 40 HP, con dispositivo idraulico di sollevamento, che permette di navigare anche su fondali a profondità limitata, in dotazione all’Unità di Ricerca GEA dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (Fig. 4.3). Fig. 4.3 Imbarcazione utilizzata per il rilievo singlebeam. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 14 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Nella tabella seguente sono riportate le caratteristiche principali dell’ imbarcazione. GOMMONE BSC 50 Generalità Proprietario OGS gruppo RIMA Dimensioni Lunghezza 5m Larghezza 2.4 m Peso 345 kg Motore e Navigazione Motore fuoribordo 1 x 40 HP Suzuki Velocità massima 24 nodi Comunicazioni e Posizionamento Sistema di rilevamento DGPS Calcolatore di bordo con software di posizionamento e navigazione integrata Apparato telefonico mobile Apparato radio SSB 4.3. PERSONALE IMBARCATO Nome Ruolo Ente Emiliano Gordini Navigazione OGS / RIMA / GEA Michele Deponte Elettronico - navigazione OGS / RIMA / GEA 4.4. STRUMENTAZIONE La strumentazione installata a bordo dell’imbarcazione utilizzata per questa fase di acquisizione (Fig. 4.4) è stata la seguente: - un ricevitore Ashtech G12 Lite dotato di decodificatore DGPS LandStar MkIV della Thales Tracs Ltd per la correzione differenziale in tempo reale (Fig. 4.3 e 4.4); - un ricevitore palmare Garmin GPS 76 a 12 canali; - un ecoscandaglio digitale Garmin con registrazione e visualizzazione grafica dei profili; - un ricetrasmettitore CB 40 canali; Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 15 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale - un computer portatile Compaq Presario 1200 con il compito di gestire l’acquisizione simultanea dei dati di profondità e di posizione forniti, rispettivamente, dall’ecoscandaglio e dal GPS/DGPS con una frequenza di un secondo; - sistema di navigazione Reson PDS2000 con cavi e accessori. - generatore Honda 1 KW; - mareografo. Tecnica DGPS e GPS Cinemartica in modalità Continua applicata all’ambiente marino Rete satelliti GPS Satellite LandStar Antenna GPS Rete LandStar di stazioni Master Ashtech G12 Lite Computer di bordo Ecoscandaglio L.m.m. 25,00 cm Trasduttore ecoscandaglio Figura 4.4 Strumentazione di bordo e schema della rete satellitare differenziale DGPS e GPS utilizzata per la definizione della posizione. 4.5 SOFTWARE DI NAVIGAZIONE, ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI DATI SINGLEBEAM Per l’acquisizione e la gestione dei dati singlebeam è stato utilizzato il software PDS 2000, creato dalla RESON. Un’operazione propedeutica all’acquisizione dei dati è stata quella di creare una “crociera”, cioè un database, che comprenda tutte le configurazioni delle strumentazioni impiegate e la loro posizione reciproca rispetto all’imbarcazione. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 16 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Fondamentale è stato anche l’inserimento dei parametri geodetici e la definizione di una proiezione geografica di riferimento per poter ottenere direttamente i dati in coordinate geografiche riferite all’ Ellissoide WGS 84 ed anche in coordinate chilometriche sulla proiezione UTM33. Di particolare importanza è stata anche la definizione dei valori “offsets” fra gli strumenti utilizzati. Questo permette al software di valutare la posizione dello scandaglio rispetto l’antenna DGPS. Il Software PDS2000 ha consentito di ottenere una elevata precisione nella percorrenza dei transetti programmati (Fig. 4.5) ed è stato utilizzato per la navigazione, acquisizione dei dati batimetrici Singlebeam, acquisizione dei profili di velocità, di calibrazione, di visualizzazione grafica dei profili acquisiti, acquisizione della posizione geografica e proiettata chilometrica ed elaborazione dei parametri: rotta vera, rotta teorica, velocità dell’imbarcazione, tipologia GPS utilizzata (GPS, DGPS) e riferimento cronologico UTM (GMT). Oltre a poter visualizzare e registrare tutti i dati in arrivo dai vari strumenti, questo software attraverso il modulo di “editing”, è in grado in fase di processing di applicare le correzioni di marea e dei coefficienti, risultato dei processi di taratura (vedi Capitoli seguenti). Fig. 4.5 - Schermata del Software PDS2000 in cui sono evidenziati i principali parametri di navigazione. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 17 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Di seguito (Fig. 4.6) viene riportato il diagramma di flusso in cui sono riassunti i procedimenti seguiti per l’acquisizione dei profili batimetrici. COORDINATE GEOGRAFICHE dal DGPS – WGS 84 PROFONDITA’ DALL’ ECOSCANDAGLIO DIGITALE (campionamento 1 Hz) (campionamento 1 Hz) Stringa completa: Ora (UTC), latitudine, longitudine, profondità, GPS mode, velocità, direzione, altezza antenna, altezza elissoidica, data. SALVATAGGIO su HARD DISK CONTROLLO della NAVIGAZIONE. Vengono visualizzati i dati istantanei della velocità e della direzione dell’imbarcazione. VISUALIZZAZIONE a monitor della posizione attuale e della rotta da seguire. (ogni secondo) Fig. 4.6 Diagramma di flusso – Funzioni acquisitore dati batimetrici. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 18 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 4.6 SISTEMI DI POSIZIONAMENTO Figura 4.7 Schema del funzionamento del sistema DGPS utilizzato. Ricevitore Ashtech G12 Lite dotato di decodificatore DGPS LandStar MkIV della Thales Tracs Ltd.. Il sistema di posizionamento utilizzato è costituito da un ricevitore Ashtech G12 Lite dotato di decodificatore DGPS LandStar MkIV della Thales Tracs Ltd. Questo tipo di sistema utilizza la rete OmniSTAR che risulta costituita da numerose stazioni a terra che comunicano con il centro di controllo. Da quest’ultimo, vengono inviati i dati ad un satellite geostazionario in grado di rimandarli direttamente all’antenna DGPS installata sull’imbarcazione. Il ricevitore DGPS riceve quindi il messaggio di correzione direttamente via satellite senza la necessità di allestire una base a terra. La precisione che si ottiene con questo sistema è mediamente elevata (submetrica). Caratteristiche DGPS OmniSTAR Satelliti necessari per l’inizializzazione 5 Tempo necessario per l’inizializzazione 20-40 minuti Ricevitore Doppia frequenza Precisione Submetrica Stazione a terra Non necessaria Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 19 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 4.6. ECOSCANDAGLIO SINGLEBEAM L’ecoscandaglio Singlebeam Garmin utilizzato genera un impulso singolo e quindi è in grado di determinare la profondità dell’acqua al di sotto dell’imbarcazione. La risoluzione del dato dipende dalla larghezza del cono di emissione dell’impulso. Essendo l’impulso singolo generato perpendicolarmente alla superficie non risulta interessato da rifrazione anche in caso di strati con diverse densità. Per questo è sufficiente conoscere la velocità di propagazione media all’interno della colonna d’acqua. Le principali caratteristiche dello scandaglio utilizzato sono riassunte nella tabella seguente: Ecoscandaglio Caratteristiche del sistema Frequenza 200 kHz Range massimo 300 m Frequenza di sparo 1 Hz Cono di emissione 8° Guadagno DCG (Depth Control Gain) Allarmi Profondità massima e minima Peso 0,7 kg Temperatura di utilizzo -15° - +70° C Alimentazione 10-18V Potenza 12W 4.6.1 Taratura dello strumento. Valutazione delle variazioni chimico - fisiche della colonna d’acqua. Per eliminare eventuali errori determinati dalla diversa propagazione del suono in funzione dei parametri chimico-fisici dell’acqua è stata effettuata una taratura che ha comportato una serie di misure della profondità con cordella metrica inestensibile. Questa operazione è stata ripetuta per diverse profondità su tratti di fondale marino perfettamente pianeggianti (Fig. 4.8), al fine di evitare riflessioni locali dovute ad asperità del fondo che falserebbero il valore di profondità reale. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 20 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Procedura per la taratura dell’ecografo Computer di bordo Ecoscandaglio 25,00 cm Fig. 4.8 Offset del sensore dell’ecoscandaglio, taratura dello strumento. Il confronto fra la misura diretta e quella registrata dall’ecoscandaglio (considerando anche l’offset) ha permesso di costruire la seguente tabella in cui sono riassunti i coefficienti di correzione da applicare alle diverse profondità indagate. Profondità media misurata con Profondità media rilevata Coefficiente( Cs) di la cordella metrica con l’ecoscandaglio + Offset correzione da apportare (m) Shallow water Deep water 3.40 11.30 (m) % 3.40 11.25 0.00 -0.44 Tab. 4.1 Tabella riassuntiva in cui sono evidenziati i coefficienti di correzione per le variazioni chimico- fisiche della colonna d’acqua da apportare ai valori di profondità misurate con l’ecoscandaglio. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 21 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale GRAFICO COEFFICIENTE DI CORREZIONE Cs - PROFONDITA' 12 11 PROFONDITA' (metri) 10 9 8 7 6 5 4 3 2 -0,5 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 0 COEFFICIENTE DI CORREZIONE Cs Fig. 4.9 Grafico coefficienti di correzione per le variazioni chimico- fisiche della colonna d’acqua da apportare ai valori di profondità misurate con l’ecoscandaglio. 4.6.2 Stima delle variazioni d’immersione del trasduttore nelle diverse condizioni di navigazione. Per stimare le variazioni d’immersione del trasduttore alle diverse velocità dell’imbarcazione è stata seguita una procedura analoga a quella di taratura evidenziata al punto 4.6.1, registrando una sequenza di valori “posizione del natante-profondità registrata-velocità del natante” in corrispondenza di un gavitello di riferimento posto a diverse profondità, le stesse utilizzate per la taratura del sensore. Questa procedura ha permesso di calcolare i seguenti “coefficienti di correzione-velocità” Cd. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 22 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale GRAFICO COEFFICIENTE DI CORREZIONE Cd - VELOCITA' 7 VELOCITA' (nodi) 6 5 4 3 1 1,25 1,5 1,75 2 2,25 COEFFICIENTE DI CORREZIONE Fig. 4.10 Grafico coefficienti di correzione/velocità. 4.6.3 Ortogonalità dell’impulso acustico dell’ecoscandaglio rispetto al fondale marino. Uno dei più consueti errori nella determinazione della profondità del fondale indagato è quello della variazione dell’angolo di incidenza dell’impulso acustico con il fondo (Fig. 4.11). Il cono che il segnale acustico dell’ecoscandaglio realizza è di circa 8° e la profondità registrata è la media nell’ambito di questo cono. Questa imprecisione nella determinazione della profondità risulta minima alle modeste profondità indagate. Come si può notare dalla figura seguente una modesta variazione dell’angolo d’incidenza comporta un aumento del tragitto che il segnale deve percorrere e dunque un aumento “non reale” della profondità. L’errore assume valori considerevoli all’aumentare della profondità. Una piccola variazione dell’angolo eventualmente presente viene ugualmente valutata e corretta dalle tarature riportate ai Punti 4.6.1 e 4.6.2 Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 23 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Procedura per la taratura dell’ecografo P1<P2 P1 P2 Fig. 4.11 - Errori derivanti dalla non ortogonalità del cono del segnale del trasduttore rispetto il fondale. 4.7 CORREZIONI RELATIVE ALLE VARIAZIONI DEL LIVELLO DEL MARE REGISTRATE DURANTE IL RILIEVO. Le registrazioni del fondo mare sono state corrette anche del valore d’escursione del livello del mare verificatosi durante l’acquisizione e riportate al livello di riferimento 0,00 sul livello medio mare. Tali fluttuazioni sono state misurate attraverso l’utilizzo di un sensore di profondità posto nelle immediate vicinanze all’area di interesse su un caposaldo ausiliario materializzato su di un palo in cemento che costituisce la base del faro presente nel canale di Porto Buso (Fig. 1.12). Vista la limitata distanza tra caposaldo di riferimento e punto ausiliario realizzato in corrispondenza dell’area di studio, la quota assoluta è stata riportata attraverso una livellazione geometrica di precisione basata sul caposaldo T24 dello “Studio sulla situazione altimetrica della zona compresa tra Latisana, Cervignano, Ronchi, Punta Sdobba, Grado, Porto Buso, Punta Tagliamento con la costituzione di nuovi capisaldi- Relazione di sintasi” realizzato dalla Regione Autonoma Friuli Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 24 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Venezia Giulia, Direzione regionale dei lavori pubblici-Dirazione regionale dell’Ambiente, 1990. Per la verifica delle quote riportate la livellazione è stata realizzata in andata e ritorno ottenendo uno scarto nella chiusura di 2 mm. Fig.4.12 Ubicazione del Caposaldo T24 (“Studio sulla situazione altimetrica della zona compresa tra Latisana, Cervignano, Ronchi, Punta Sdobba, Grado, Porto Buso, Punta Tagliamento con la costituzione di nuovi capisaldi- Relazione di sintasi”-1990) e Caposaldo Ausiliario, presenti nelle vicinanze dell’area di indagine, utilizzati per il presente rilievo. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 25 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Il mareografo utilizzato è dotato di un sensore esterno per compensare la pressione atmosferica nella misura e di una memoria che gli permette di registrare fino a 130000 dati, con intervallo di misura selezionabile. Nel nostro caso le misure sono state effettuate ogni 5 minuti per poter ricostruire con precisione il mareogramma. Nelle figure seguenti sono riportate le curve ottenute dalle registrazioni dell’escursione di livello locale (Fig. 4.13 e 4.14) ed utilizzate per la correzione dei profili. Escursione di marea registrata a Porto Buso del giorno 12 ottobre 2006 0,10 Escursione (m) 0,00 -0,10 -0,20 -0,30 -0,40 -0,50 Ora Fig. 4.13 – Grafico inerente le variazioni di livello del mare locale a Porto Buso relative al giorno 12 ottobre 2006 ottenuti delle registrazioni del mareografo installato sul caposaldo ausiliario materializzato su di un palo in calcestruzzo presente del canale di accesso di Porto Buso. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 26 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Escursione di marea registrata a Porto Buso i giorni 16 e 19 ottobre 2006 0,80 Escursione (m) 0,60 0,40 0,20 0,00 -0,20 -0,40 15.26.08 12.11.08 8.56.08 5.41.08 2.26.08 23.11.08 19.56.08 16.41.08 13.27.48 10.12.48 6.57.48 3.42.48 0.27.48 21.12.48 17.57.48 14.43.26 11.17.44 8.02.44 4.47.44 1.32.44 22.17.44 19.02.44 15.47.44 -0,60 Ora 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 -0,10 -0,20 -0,30 -0,40 -0,50 -0,60 -0,70 9. 4 11 4.2 .0 4 1 2 4 .2 .2 4 1 3 4 .2 .4 4 1 5 4 .2 .0 4 1 6 4 .2 .2 4 1 7 4 .5 .4 8 1 9 4 .5 .0 8 2 0 4 .5 .2 8 2 1 4 .5 .4 8 2 3 4 .5 .0 8 4 0 . .5 8 24 1. .58 44 3. .58 04 4. .58 24 5. .58 44 7. .58 04 8. .58 24 9. .58 4 11 4.5 .0 8 1 2 4 .5 .2 8 1 3 4 .5 .4 8 4. 58 Escursione (m) Escursione di marea registrata a Porto Buso dal giorno 8 al 9 novembre 2006 Ora Fig. 4.14 – Grafici inerenti le variazioni di livello del mare locale a Porto Buso relativi ai giorni 16 e 19 ottobre e 8 e 9 novembre 2006 ottenuti delle registrazioni del mareografo installato sul caposaldo ausiliario materializzato su di un palo in calcestruzzo presente del canale di accesso di Porto Buso. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 27 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 5. ELABORAZIONE DEI DATI L’elaborazione dei dati batimetrici acquisiti può essere semplificata in due fasi principali. La prima consiste nel ricalcolare i parametri di taratura con maggior precisione per migliorare la qualità dei dati. Per questo sono state riutilizzate le linee di taratura appositamente acquisite all’inizio di ogni giornata (Cap. 4.6.1; 4.6.2; 4.6.3). I nuovi valori sono stati applicati in sostituzione ai vecchi, applicati sul rilievo preliminare, e al caso, su tutte le linee registrate. La seconda fase del processing ha previsto la correzione di marea eseguita applicando i valori di escursione del livello del mare riferito allo zero di riferimento sul livello medio mare misurate (Cap. 4.7.) attraverso l’utilizzo di un sensore di profondità posto nelle immediate vicinanze all’area di interesse su un caposaldo ausiliario (materializzato su di un palo in cemento che costituisce la base del faro presente nel canale di Porto Buso). Al termine di queste due fasi i dati possono essere considerati teoricamente corretti. Resta da verificare la presenza di eventuali strutture fittizie determinate da false riflessioni. Tutti i dati considerati non reali ed individuati osservando singolarmente tutti i profili, sono stati eliminati manualmente. Questo è il passaggio più impegnativo che richiede una costante attenzione da parte dell’operatore per discriminare le strutture fittizie da quelle reali. Al termine della “pulizia” è stato necessario verificare la correttezza dei dati utilizzando le aree dove vi sia stata sovrapposizione fra linee acquisite. Nel caso di due linee acquisite a breve distanza ma a velocità leggermente diverse (ad esempio dovute alla presenza di una corrente di marea che accelera o decelera l’imbarcazione in funzione del verso di acquisizione) è possibile verificare che i valori di taratura applicati (Cap. 4.6) siano corretti. Nel caso invece di linee acquisite sullo stesso punto ma a intervalli di tempo maggiori (ore o giorni) è possibile verificare se le correzioni di marea abbiano annullato le differenze dovute alla variazione del livello del mare. Le fasi di elaborazione appena evidenziate e le procedure attuate per la definizione dei parametri di taratura specificati nei capitoli precedenti (Cap. 4.6.1; 4.6.2; 4.6.3) sono state applicate attraverso l’utilizzo del Software PDS2000 della RESON, basato su piattaforma Windows. L’errore stimabile sul valore di profondità definito è compreso tra +/- 7 cm. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 28 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Di seguito viene riportato il diagramma a blocchi in cui è sintetizzata la procedura seguita per il processing dei dati batimetrici singlebeam acquisiti eseguita attraverso l’utilizzo del Software PDS2000. PROFONDITA’ DATO GREZZO COORDINATE GEOGRAFICHE CALIBRAZIONE COORDINATE GEOGRAFICHE in WGS 84. OFFSET ECOSCANDAGLIO PARAMETRI DI CONVERSIONE CORREZIONE DI MAREA OFFSET RISPETTO 0,00 l.m.m COORDINATE CHILOMETRICHE PROIEZIONE UTM33 CORREZIONE MANUALE DI EVENTUALI STRUTTURE FITTIZIE VERIFICA PUNTI PRECEDENTI DATO FINALE XYZ Fig. 5.1 Diagramma di flusso inerente le procedure di processing dei dati batimetrici singlebeam acquisiti attraverso l’utilizzo del Software PDS2000. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 29 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 5.1 CARTA BATIMETRICA E MODELLO DIGITALE TRIDIMENSIONALE I dati batimetrici acquisiti nell’ambito di questo studio hanno permesso la realizzazione di una carta batimetrica (Fig. 5.3 e 5.4) e di una ricostruzione tridimensionale dell’apparato sommerso dell’ebb-tidal delta di Porto Buso (Fig. 5.5), risultato della loro elaborazione, eseguita con l’ausilio del programma Surfer version 8.0 Surface mapping system della Golden Software, Inc. Colorado, basato su piattaforma Windows. Per giungere a queste elaborazioni si è realizzato un primo riporto dei dati (già corretti secondo le modalità esposte precedentemente) che ha permesso di creare un DTM (Digital Terrain Model), inerente all’area d’indagine. Successivamente, sempre con lo stesso software, è stato creato con il metodo Triangular with linear interpolation, il GRID a maglie quadrate che rappresenta la superficie reale basata sulle informazioni reali disponibili (rilievo eseguito). Il GRID così ottenuto è stato poi utilizzato per realizzare la carta batimetrica ed il Modello digitale tridimensionale attraverso rispettivamente le funzioni Contour map e Surface (figure seguenti). Fig. 5.2 Creazione del GRID con il metodo Triangular with linear interpolation e restituzione dei tracciati batimetrici attraverso la funzione Post map. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 30 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Fig. 5.3 Realizzazione della carta batimetrica utilizzando la funzione Contour map e impostazione dei parametri di elaborazione: smooth, level , scale, limits, ecc…. Fig. 5.4 Realizzazione della carta batimetrica utilizzando la funzione Color contour map e impostazione dei parametri di elaborazione: smooth, level , scale, limits, ecc…. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 31 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Fig. 5.5 Creazione del Modello digitale tridimensionale utilizzando la funzione Surface e impostazione dei parametri di elaborazione: material color, mesh, lighting, overlays, scale, limits, ecc…. Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 32 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale 6. RESTITUZIONE DEI DATI Al termine delle operazioni di processing è stato possibile ottenere dei dati, ordinati in colonne XYZ. La colonna X corrisponde alla longitudine, la Y alla latitudine e la Z alla quota. La X e la Y sono espresse in coordinate chilometriche. Per le coordinate chilometriche si è utilizzata una proiezione di Universale Traversa di Mercatore (UTM) fuso 33. Le quote Z sono espresse in metri e sono negative se al di sotto del livello zero. È possibile, per semplicità, costruire un DTM (Digital Terrain Model) costituito da celle della dimensione voluta. In questo caso tutti i punti che ricadono all’interno della stessa cella vengono mediati e considerati come fossero un unico punto. I dati sono poi stati esportati in files di testo XYZ.asc e XYZ.txt. A termine del processing sono stati esportati i dati sia come nuvola di punti sia come griglia ordinata. Figura 6.1 Esempio di file XYZ Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 33 di 34 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Dipartimento per lo sviluppo della RIcerche e delle tecnologie Marine Gruppo di Ricerca GEofisica Ambientale Progetto RILIEVO BATIMETRICO SINGLEBEAM DEL EBB-TIDAL DELTA DI PORTO BUSO Commessa Data Rapporto Pagina 6601 15/10/2008 118/2008RIMA23GEA Pagina 34 di 34