Arbeitsgemeinschaft Tabakprävention Schweiz Association suisse pour la prévention du tabagisme Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo Haslerstr. 30, 3008 Bern Tel 031 599 10 20, Fax 031 599 10 35 www.at-svizzera.ch, [email protected] Legge sui prodotti del tabacco Scheda informativa sugli imballaggi di prodotti del tabacco Per l’industria del tabacco anche l’imballaggio è un importante messaggio pubblicitario. Pertanto, dal punto di vista della politica della salute si devono imporre pacchetti privi di pubblicità. A partire dal dicembre 2012 in Australia i tabacchi possono essere venduti solo in pacchetti uniformati. L’imballaggio di una merce vale anche come pubblicità della merce stessa. E così l’industria del tabacco sfrutta gli imballaggi per rendere i suoi prodotti particolarmente attraenti per particolari target. Determinate iniziative pubblicitarie si rivolgono ai giovani e propongono la scelta di pacchetti stravaganti. Altre promozioni si indirizzano a giovani donne e fanno apparire in modo subliminale il fumo come dimagrante, presentandolo in pacchetti sottili. Per i produttori di tabacchi i pacchetti diventano sempre più importanti quale veicolo pubblicitario. Per passare a pacchetti uniformati Dal punto di vista della politica della salute, sono diversi i motivi a favore di pacchetti di tabacchi uniformati e privi di pubblicità. La capacità di attrarre consumatori diminuisce. Il rispetto e l’efficacia delle avvertenze prescritte aumenta. Diminuisce la possibilità di ingannare i consumatori sui pericoli del fumo utilizzando la configurazione dei pacchetti. I produttori di articoli da fumo immettono sul mercato prodotti che creano forte dipendenza. Già dopo aver provato poche sigarette la dipendenza fisica da nicotina induce a metter mano alla prossima sigaretta. I primi risultati di ricerca dall’Australia confermano che pacchetti uniformati riducono l’attrattiva del fumo e aumentano il desiderio di smettere. Nell’UE gli Stati membri possono, in base alla nuova direttiva relativa ai prodotti del tabacco, prescrivere pacchetti standard (direttiva 2014/40/UE articolo 24). Dopo l’Australia, l’Irlanda è stato il secondo Paese a livello mondiale a dare il via libera per pacchetti senza pubblicità; Gran Bretagna e altri Stati ne valutano l’adozione. Il Consiglio federale intende emanare le disposizioni riguardo a modi d’impiego e avvertenze sugli imballaggi e riguardo ai pacchetti di sigarette nella nuova ordinanza sulla legge sui prodotti del tabacco. Dal punto di vista della prevenzione del tabagismo per quanto riguarda gli imballaggi si dovrebbero attuare soprattutto le seguenti prescrizioni: pacchetti uniiformati senza logo della marca, marchi di fabbrica, colori della marca e testi pubblicitari dovrebbero sostituire i pacchetti attuali. Dovrebbero essere ammessi solo nomi di marche e prodotti in caratteri prescritti (Plain packaging); come prescrizione minima i pacchetti di sigarette dovrebbero essere di forma parallelepipeda (pacchetti sottili sono quindi da proibire) e contenere almeno 20 sigarette (vedi direttiva 2014/30/UE articolo 14); le avvertenze combinate con testo, immagini e un richiamo alla Linea stop tabacco dovrebbero occupare l’80 percento su tutti i lati larghi, dove si avvicendano diversi testi e immagini; sono da proibire indicazioni ingannevoli, quali «light», «ultra-light» o «mild», come nell’Ordinanza sui tabacchi anche nella legge sui prodotti del tabacco (Ordinanza sul tabacco articolo 17). Ora occorre allargare questo divieto a tutte le indicazioni ingannevoli o di grande impatto pubblicitario, come «dal gusto pieno», «naturale» o «senza additivi»; Scheda informativa sugli imballaggi di prodotti del tabacco i dati finora forniti su contenuto di catrame, nicotina e monossido di carbonio debbono essere sostituiti da avvertenze come «Fumare ti uccide – smetti subito»; cioccolata, gomma da masticare, caramelle o simili nella forma di sigarette non possono essere messe in commercio. La convenzione quadro internazionale dell’Organizzazione mondiale della salute sul controllo del tabacco stabilisce le basi per la prevenzione del tabagismo nel 21esimo secolo. Soprattutto non deve più succedere che giovani e bambini vengano arruolati, con metodi raffinati ed invadenti, fra i consumatori di sigarette. A questo scopo concorre anche il passaggio a pacchetti uniformati. In Europa solo tre Paesi non hanno ancora ratificato la convenzione quadro: Andorra, Liechtenstein, Monaco e la Svizzera. Con la nuova legge sui prodotti del tabacco e la corrispondente ordinanza si possono creare le premesse affinché la Svizzera possa aderire alla convenzione quadro. I danni alla salute provocati dal fumo Il fumo di tabacco tramite l’inalazione attraverso i polmoni raggiunge il sangue e da lì ogni organo, dalla bocca ai polmoni e al cuore fino agli organi escretori. Per la salute di fumatrici e fumatori le conseguenze della dipendenza dalla nicotina sono disastrose. La metà degli adulti che fumano d’abitudine muore prematuramente per malattie dipendenti dal tabagismo. Fra queste, tumori come anche infarto o ictus. in Svizzera ciò riguarda ogni anno circa 9˙500 persone. Dal primo rapporto dell’Ufficio superiore della salute degli USA su fumo e salute, del 1964, l’elenco delle malattie provocate direttamente dal fumo è diventato sempre più lungo. Da cancro alla laringe, bronchite cronica e cancro ai polmoni a cancro della cavità orale e faringea, dell’esofago e della vescica, come anche malattie cardiocircolatorie e disturbi negli organi riproduttivi maschili e femminili, fino a malattie delle gengive, cataratta, polmonite, leucemia mieloide acuta, danni all’arteria addominale , così come cancro al collo dell’utero, ai reni, al pancreas e allo stomaco. Fumare peggiora lo stato generale della salute. Fumatrici e fumatori sono più spesso e più a lungo assenti dal posto di lavoro e richiedono più spesso assistenza medica. Dopo interventi chirurgici si verificano più di frequente complicazioni a causa di un peggiore risanamento della ferita e disturbi respiratori. Chi fuma soffre più spesso di fratture. Inoltre le fumatrici dopo la menopausa presentano una minore densità ossea. I costi sociali del consumo di tabacchi I danni alla salute causati dal fumo provocano una spesa complessiva annua di circa 10 miliardi di franchi. Il team di ricerca di Claude Jeanrenaud dell’Università di Neuchâtel ha calcolato i costi sociali per l’anno 2007: costi diretti 1˙733 milioni (assistenza medica, medicinali, ospedale) costi indiretti 3˙929 milioni (perdita di forza lavoro, invalidità, mortalità) costi immateriali 4˙272 milioni (valutazione in base agli effetti sulla qualità della vita delle persone coinvolte). In queste cifre non sono considerati gli effetti del fumo passivo. Protezione dagli interessi dell’industria del tabacco La Convenzione quadro internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul controllo del tabagismo reclama misure per la prevenzione del tabagismo che portano ad una riduzione del consumo di tabacco. Le multinazionali del tabacco al contrario si sforzano di vendere quanti più tabacchi possibile e di generare quanti più utili possibile. Fra gli interessi della politica della salute e quelli dell’industria del tabacco esiste pertanto un radicale conflitto. Per la politica della salute sono cruciali i danni alla salute che provoca il fumo. La salute è uno dei beni essenziali. In una valutazione dei beni, la protezione della salute si deve valutare in principio come molto più importante degli interessi economici dell’industria del tabacco. AT, Luglio 2014 2