UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BERGAMO Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario Sezione di Bergamo e Brescia Esercitazione di Laboratorio Laboratorio di Strumentazione Digitale Prof. Emiliano Sisinni Classe di Abilitazione: A034 Prof. Claudio Cancelli Anno Accademico 2006/2007 1 OGGETTO Tale d ocum ento è il risultato d ell’attività d i laboratori o svolta nell’am bito d elle lezioni t enut e d al prof . Sisi nni, e c oinvol ge gli stud enti d el 5° anno d ell’IPSIA – Ind iriz zo “El ettronic o”, c he nell’am bito d elle atti vità d i laboratori o d evo no v erificar e il regi m e transit orio d i un circuito RC med iant e il pro gra mma d i simulazi one LabV IE W, s volg end o attività d i sviluppo con l’aiuto d el d ocent e ed attività d i verifica in mod o aut ono mo . Lo scop o d i tale d ocum ento è d uplice: d a un lato v en gono ric hiamat e le nozio ni teoric he r elativ e al circuito RC in r egi me transitori o, per con s entir e in tal mod o l’analisi e la verifica d elle conclusioni sp eri mentali, e d all’altro d ocum entar e i ris ultati d elle simulazi oni s ulla ba se d elle sp ecific he d ate. IND IC E 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Obietti vi Des tinatari Riferi menti La teoria Strumentazion e utiliz zata Laboratorio Verifica Conclusioni 2 CIRCUITO RC IN REGIME TRANSITORIO 1. Obiettivi Tale esercitazione si prefigge lo scopo di introdurre il programma LABVIEW per consentire agli studenti di iniziare a valutare le potenzialità di uno strumento alternativo ai mezzi di programmazione tradizionali per l’acquisizione di dati, elaborazione dei segnali e la gestione di strumentazione elettronica. Gli obiettivi che si intendono raggiungere con tale esercitazione risultano i seguenti: Svolgere le prove di simulazione sulla base della definizione di specifiche iniziali (vedasi “obiettivi” del paragrafo “Laboratorio”); Apprendere gli elementi di LabVIEW che consentono di realizzare le funzioni proposte; Simulare le condizioni che consentono di verificare se le specifiche di ingresso sono rispettate compatibilmente alle nozioni teoriche acquisite. 2. Destinatari Classe: Quinta Indirizzo: Elettronica e Telecomunicazioni - ITIS Materia : Elettronica 3. Riferimenti Libro di testo: Elettronica Analogica - Volume 1 – G. Licata – Thecna LabVIEW Vers.7 Express – Student Edition Programmazione Modulare - Modulo 2 “Regime Transitorio” – Unità Didattica 2.2 “Transitorio nel circuito RC: analisi e simulazione” 4. 4.1 La teoria Fase di carica Posizione Interruttore “1” Il circuito riportato in figura consente di studiare la fase transitoria in un circuito composto da una resistenza in serie ad una capacità. 3 1 Ic + R E 2 + C + Vcs - Vcc - − Is R Considerata la legge che lega la corrente alla variazione di tensione in un condensatore: Ic = C (4.1.1) dVcc dt Per la legge di Ohm risulta: (4.1.2) VCC + RC dVCC =E dt L’equazione differenziale del 1° ordine porta alla soluzione generale del tipo: (4.1.3) Vcc = Av1 + Bv2 = Aeλ t + Beλ t 1 2 L’equazione caratteristica che deriva dalla 4.1.2 risulta: (4.1.4) Da cui: (4.1.5) sostituendo: (4.1.6) 1 + RC * λ = 0 λ1 = −1 / CR λ2 = 0 − Vcc = Ae t RC +B 4 Le costanti A e B si trovano imponendo le condizioni iniziali: per t=0 supponiamo che Vcc sia uguale a zero, ossia il condensatore ha carica iniziale nulla; risulta, A + B = 0 mentre per t > ∝ B = E. Sostituendo, si ricava che A = -E La soluzione risulta: − VCC = E ∗ (1− e (4.1.7) t RC ) ed il grafico che evidenzia il transitorio risulta: Vcc E 0,63E RC t Se poniamo t=RC, risulta che Vcc= 0,63E. Il prodotto RC prende il nome di Costante di Tempo e rappresenta il tempo in corrispondenza del quale la tensione Vcc è pari al 63% del valore finale E. (4.1.8) T = RC Dopo un tempo pari a 5 volte la costante di tempo, il valore della tensione ai capi del condensatore è di circa il 99% del valore E, e quindi si può considerare concluso il transitorio coincidente con il periodo di carica. 4.2 Fase di scarica Posizione Interruttore “2” Se l’interruttore commuta in posizione 2 dopo un tempo pari a 5 volte la costante di tempo, il condensatore si comporta come un generatore di tensione variabile dal valore 5 massimo accumulato, E, fino a scaricarsi completamente, anche in questo caso dopo un tempo pari a 5T. Partendo ancora dalla soluzione generale: − Vcc = Ae (4.2.1) t RC +B per t=0, ai capi del condensatore la tensione iniziale è Vs, quindi A + B = Vs. mentre per t > ∝ B = 0. Sostituendo, si ricava che A =Vs La soluzione è quindi: − (4.2.2) VCS = VS ∗e t RC ed il relativo grafico: Vcs Vs 0,37 Vs RC t Esempio) Uno scambiatore di calore ha una resistenza termica R T pari a 0,02 K/W, e deve provvedere a rendere costante il flusso termico di calore tra 25 oC e 75 oC, avendo la capacità di ricevere una quantità di calore pari a 10.000 J. Calcolare la costante di tempo τ ed il flusso termico di calore. FQ = ? T/ R T = 50/0,02 = 2500 W C T = ? Q/? T = 10.000/50 = 500 J/oC T = C T * R T = 10 sec. 6 5 Strumentazione utilizzata L’esercitazione è condotta nel laboratorio di informatica, con installato il pacchetto LabVIEW Vers.7 Express – Student Edition. 6 Laboratorio 6.1 Obiettivi Simulare il comportamento di carica e di scarica del condensatore, al variare: Ø del valore di capacità C (max 10 nF); Ø del valore della resistenza R (max 100 Mohm); Ø del gradino di tensione durante la fase di carica; d’ingresso E Ø della tensione di carica iniziale, Vs, del condensatore durante la fase di scarica, rilevando la condizione di non accettabilità Vs>E. Simulare la condizione di carica e di scarica: Ø facendo uso di un unico indicatore grafico; Ø facendo uso delle formule matematiche 4.1.7 e 4.2.2 6.2 Modalità operativa con LabVIEW Dopo aver creato il file “circuito_rc” si dispone del front panel per attivare con le librerie disponibili: Ø la funzione di controllo numerico (numeric controls) sulle variabili di ingresso (la resistenza, la capacità, l’ampiezza del gradino di tensione di ingresso); Ø la funzione di indicatore numerico (numeric controls) per la visualizzazione della costante di tempo e per l’indicazione E>Vs; Ø la funzione di visualizzazione del grafico “Vcc/Vcs=f(t,T,E/Vin)” tramite Graph” (graph indicator); “X-Y Ø la funzione booleana on-off, tramite un interruttore (toggle switch) , necessaria per la funzione di switch CARICA/SCARICA. Tramite la finestra “block diagram”, si provvederà ad inserire nuove funzioni per le quali è necessaria una breve introduzione. Si pensa ad una struttura iterativa (structure) , realizzata tramite la funzione di loop (for loop). 7 Poiché R può variare fino ad un valore max di 100 Mohm, e C fino a 10 nFarad, la costante di tempo può assumere un valore max pari ad 1 secondo. Seguono le seguenti considerazioni: 1. dopo un tempo pari a circa 5 sec, il transitorio si può considerare esaurito; si pensa di visualizzare sull’asse dei temp i un valore tmax prossimo quindi a tale valore. Se si pensa di discretizzare il ciclo for, per un numero max di 10 (per i da 0 a 9) volte il periodo T, si vedrà una spezzata visibile. Se N si pone uguale a 100, con l’indice i che moltiplica T, da 0 fino a 99, si vedrà una curva con un transitorio che prenderà il 5% della durata totale. 2. se si vuole evitare di notare una spezzata si pensi almeno a 50 iterazioni, ma il prodotto i*T=50 sec. vedrebbe il transitorio occupare il 10 % della curva visibile sullo schermo; 3. un compromesso è utilizzare un passo pari a 1/10 di T ed iterare 50 volte, in modo che il prodotto porti ad un tempo max di circa 5 volte la costante di tempo. T/10 0 1 49 5 *T = 50 * T/10 Tali condizioni si verificheranno nel paragrafo 7, dopo aver completato il “block diagram”. La soluzione scelta è la seguente: il periodo si dividerà per 1000 in modo da ottenere il valore in sec., si dividerà per 10 per avere un passo di discretizzazione uguale a T/10 e si moltiplicherà per i, al fine di ottenere la variabile “tempo”, che varierà tra 0 e 49. Ora facendo uso della funzione “Formula Node” in Structure , si attiveranno gli ingressi (Vs, E, T, t) e le uscite (Vcc, Vcs, t, All). Si scriveranno quindi le formule di carica e di scarica della tensione ai capi del condensatore in funzione dei parametri di ingresso, e con la condizione “if” si verificherà se la tensione Vs è maggiore di E, ponendo a zero la variabile booleana “All” per poter disattivare la visualizzazione dei grafici. Per concludere si provvedere ad attivare la selezione tra Vcc e Vcs, sulla base dello stato dell’interrrutore. Agli ingressi X , Y ed enable dell’ XY Graph si perviene tramite dei convertitori dei dati in forma to scalare. 8 7 Verifica Esercizio n. 1 - Iterare 10 volte il loop, con t=i*T, ed osservarne il risultato. 9 Esercizio n. 2 2- Iterare 50 volte il loop, con t=i*T, ed osservarne il risultato. Esercizio n. 3 2- Simulare la condizione di carica R = 50 Mohm, C = 6 nF e osservarne i risultati, con il gradino d’ingresso pari a 3 V. Verificare che: Ø la scarica è possibile solo se la Vs è >= 3V; Ø dopo un tempo pari a T, il valore della tensioneai capi di C è circa pari al 67% di 3 V. 10 8 Conclusioni Si riportano i motivi che rendono valido l’uso di tale strumento nelle scuole secondarie superiori: 8.1 L’introduzione ad uno dei programmi universalmente riconosciuti come valido per la simulazione da sistemi semplici a sistemi molto complessi; 8.2 Aver creato la sensibilità alla programmazione senza l’uso di alcuna linea di codice; 8.3 L’interattività immediata con risultati grafici molto accattivanti; 8.4 Uso gratuito di una versione idonea agli studenti degli istituti tecnici e professionali. 11