Dieta Mediterranea e prevenzione dei tumori, Dott. Domenico Rogoli

DIETA
MEDITERRANEA E
PREVENZIONE DEI
TUMORI
Dott. Domenico Rogoli
CNR Padova
Fondazione Dieta Mediterranea
Progetto «Scienziati e Studenti»
Ed. 2016-2017
20 Aprile 2017 - Liceo Scientifico E.
Ferdinando, Mesagne
COS’È UN TUMORE?
 Il termine «Tumore» è derivato dal latino e indica semplicemente un
aumento di Volume:
Etimologia. Lat. tumor -oris, der. di tumēre ‘essere gonfio’
 Questo termine è stato utilizzato per secoli dal medico quando non era
capace di stabilire con sicurezza la natura del processo patologico, ma si
denotava un aumento di volume e rigonfiamenti (includendo quindi semplici
infiammazioni o ipertrofie).
 Con l’affinarsi delle conoscenze si è arrivati
all’identificazione
del
Tumore
quale
processo morboso, caratterizzato da un
accrescimento progressivo nello spazio e
nel tempo, che avviene con modalità
proprie,
svincolate
dalle
regole
dell’accrescimento normale dei tessuti
DEFINIZIONE DI TUMORE
 Definizione di Ottone Barbacci:
Il tumore è una neoformazione di tessuto
caratterizzata dalla presenza di cellule
atipiche e da un accrescimento
autonomo, afinalistico e progressivo.
 In sostanza il tumore è una
malattia della cellula, la quale si
svincola dalle leggi che regolano
la sua convivenza con le altre
cellule dell’organismo
Tutte le cellule dell’organismo sono programmate
sin dalla loro nascita a svolgere una determinata
funzione, per un determinato periodo di tempo, in
un determinato tessuto.
Quando queste cellule si svincolano da questo
meccanismo autoregolativo, esse rompono
l’Equilibrio armonico dell’organismo, e danno
inizio ad un percorso autonomo e distruttivo.
COME NASCONO I TUMORI
 In genere si ritiene che il tumore abbia origine da una singola cellula che
subisce una prima MUTAZIONE GENETICA, somatica,
in grado di conferire ad essa e alle cellule figlie un VANTAGGIO
PROLIFERATIVO.
 Da questa prima cellula, che potremmo definire «CLONE»,
origineranno cellule che daranno origine ad una nuova formazione, che
chiameremo «tumore» o «neoplasia».
COME NASCONO I TUMORI?
Modificazioni del
DNA
ONCOGENE
Gene che codifica
proteine che regolano,
stimolando o inibendo,
la crescita e la
divisione cellulare. I
geni regolatori della
crescita
e
proliferazione
cellulare di una cellula
possono
essere
classificati in due
gruppi:
protooncogeni, che
contribuiscono
a
stimolare
la
proliferazione
e
divisione cellulare e i
geni oncosoppressori
,i cui prodotti genici
hanno
funzione
opposta.
TUMORI BENIGNI E MALIGNI
CLASSIFICAZIONE DEI TUMORI
IN BASE A CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
DI ACCRESCIMENTO E DI COMPORTAMENTO
NEI CONFRONTI DEI TESSUTI VICINI
BENIGNI
 LE CELLULE PRESENTANO
CARATTERISTICHE SIMILI A
QUELLE DELLE CELLULE DA CUI
SI ORIGINANO
 SONO CAPSULATI
 HANNO UN RAPPORTO DI
CONTIGUITA’ CON I TESSUTI
LIMITROFI SUI QUALI
ESERCITANO DANNI DA
COMPRESSIONE
MALIGNI
 SONO CARATTERIZZATI DA CELLULE
CON CARATTERISTICHE
COMPLETAMENTE DIVERSE A
QUELLE DELLE CELLULE NORMALI DA
CUI ORIGINANO SIA MORFOLOGICHE
CHE FUNZIONALI CHE
COMPORTAMENTALI
 PRESENTANO CRESCITA
INFILTRATIVA E SONO IN GRADO DI
RIPRODURSI A DISTANZA (METASTASI)
COINVOLGENDO TUTTO L’ORGANISMO
CANCRO
 TERMINE UTILIZZATO SIN
DALL’ANTICHITà,VIENE
IMPIEGATO PER INDICARE I
TUMORI MALIGNI.
 SOTTOLINEA IN MODO
EVIDENTE IL CARATTERE
PARTICOLARE DEL TUMORE
MALIGNO, «ABBARBICATO
MEDIANTE LE SUE
APPENDICI SUL CORPO DEL
PAZIENTE» , COME UN
CROSTACEO.
ONCOLOGIA
 SCIENZA CHE STUDIA LA
NATURA E LE
MANIFESTAZIONI
BIOLOGICHE DELLE
NEOPLASIE
PERCHÉ AVVIENE UNA MODIFICAZIONE
GENETICA?
 Abbiamo detto che alla base
dell’insorgenza di un tumore vi è una
MUTAZIONE GENETICA, cioè il
DNA subisce delle modificazioni in dei
punti specifici che provocano dei
cambiamenti nella cellula.
 Il DNA è contenuto nella CELLULA
all’interno del NUCLEO. Il momento
più delicato in cui sono possibili delle
modificazioni del codice genetico è la
fase S del processo di divisione
cellulare. Potrebbero insorgere
DIFETTI DI DUPLICAZIONE del
DNA; le cellule figlie, se i geni
modificati sono quelli responsabili al
controllo della proliferazione cellulare,
potrebbero generare un Tumore.
QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO
PORTARE ALL’INSORGENZA DI UN
TUMORE?
Le modificazioni del DNA che generano l’insorgenza di un tumore,
possono essere favorite da una serie di CAUSE.
PREDISPOSIZIONE EREDITARIA
CAUSE DISONTOGENICHE
CAUSE FISICHE
SQUILIBRI ORMONALI
VIRUS
CANCEROGENI CHIMICI
PREDISPOSIZIONE EREDITARIA
 Rappresentano il 5% dei tumori. Si trasmettono alla discendenza secondo le
leggi dell’ereditarietà mendeliana.
 ATTENZIONE: non viene ereditato il tumore, ma la suscettibilità allo
sviluppo di un tipo di tumore, cioè viene ereditato il difetto genetico, che nel
90% dei casi sviluppa un tumore.
 I tumori ereditari più frequenti sono:

RETINOBLASTOMA

SINDROME DI LI-FRAUMENI

POLOPOSI DEL COLON-RETTO

CARCINOMA MAMMARIO

NUROFIBROMATOSI DI RECKLINGHAUSEN

TUMORE DI WILMS
CAUSE DISONTOGENICHE
 Spesso i tumori nascono in corrispondenza di malformazioni di origine
disontogenica (errori di sviluppo), cioè di cellule dell’Embrione che non
si sono sviluppate in maniera corretta non seguendo il programma di
differenziamento e specializzazione (rimangono «bloccate»), oppure di
cellule che si sviluppano in luoghi differenti da quelli in cui dovrebbero
stare. Il tipo di tumori generati si chiamano TERATOMI o
TERATOBLASTOMI.
CAUSE FISICHE
 TRAUMI: piccoli traumi ripetuti nel tempo
(es. causati da denti scheggiati, protesi, ecc)
 ESPOSIZIONI TERMICHE: sia il freddo
che il caldo (ustioni). Nei monti del Kashmir i
pastori per combattere il freddo utilizzavano
scaldarsi col Kangri, uno scaldino che si avvicina
al ventre. Queste popolazioni tendono a
sviluppare il Cancro della cute del ventre.
 ULTRASUONI
 RADIAZIONI: sia quelle ECCITANTI (raggi
UV), che IONIZZANTI, possono causare
tumori.
SQUILIBRI ORMONALI
 A questa categoria appartengono i Tumori Condizionati.
 Si tratta di neoplasie che dipendono, per la loro realizzazione, da un particolare stato
endocrino o da una sollecitazione ormonale provocata artificialmente. I tumori di questo
tipo si producono in organi che dipendono normalmente dalla stimolazione di
determinati ormoni. Quando questi ormoni aumentano per qualsiasi motivo, le cellule
degli organi dipendenti (organi bersaglio) vengono stimolate alla proliferazione (es.
Adenocarcinoma mammario)
 Si possono assumere ormoni volontariamente sotto forma di farmaci prescritti dal
medico, oppure inconsapevolmente da contaminanti presenti nell'ambiente. L'esposizione
agli estrogeni nel corso della vita, ad esempio, può cambiare anche in relazione a fattori
individuali o riproduttivi (come l'età della prima mestruazione o della prima gravidanza, il
numero dei figli, il tempo dell'allattamento), ma anche in conseguenza agli stili di vita: il
sovrappeso favorisce un eccesso di estrogeni perché, specie dopo la menopausa, il
tessuto adiposo converte in estrogeni alcuni precursori prodotti dalle ghiandole
endocrine. L'obesità causa anche eccessiva liberazione di insulina ed altri ormoni simili
che possono agire come fattori di crescita.
VIRUS
 I virus non hanno un’azione diretta nell’insorgenza dei tumori, ma
un’azione promovente, cioè innescano meccanismi che possono indurre
la cellula infettata a mutazione cancerogena.
RETROVIRUS
TUMORI EMATOPOIETICI
SARCOMI
CARCINOMI
VIRUS ONCOGENI A DNA
PAPOVAVIRUS :VIRUS DEL PAPILLOMA
DEL POLIOMA ED IL VIRUS SV40
ADENOVIRUS
HERPES VIRUS
POXVIRUS
HEPADNAVIRUS
CANCEROGENI CHIMICI
 Sostanze Cancerogene Inorganiche
CANCEROGENI CHIMICI
 Sostanze Cancerogene Organiche
Sono numerosissime e in continuo aumento. Appartengono ai
seguenti gruppi chimici:
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Catrame
Fuliggine, Fumo di Sigaretta
• Cancro degli Spazzacamini (epitelioma
spinocellulare dello scroto)
• Tumore ai Polmoni
DERIVATI DELL’ANILINA
-naftilamina
Benzidina
4-aminodifenile
Si tratta di sostanze utilizzate
per processi chimici industriali
Tumori alla vescica
CANCEROGENI CHIMICI
AZOCOMPOSTI
Sono sostanze che contengono nella
loro molecola due atomi di Azoto (N).
• O-amino-azotoluolo
• P-dimetilamino-azobenzene
Quest’ultimo utilizzato come
colorante dall’industria
agroalimentare per colorare il burro,
margarine, pasta, bevande e altri
alimenti.
Causano tumori al Fegato, alla Vescica
• Nitrito di potassio (E249)
• Nitrito di sodio (E250)
• Nitrato di potassio (E252)
Carne in scatola, negli insaccati e nelle
carni lavorate
SOSTANZE ALCHILANTI
Si tratta di sostanze capaci di cedere gruppi alchilici
(metili, etili, ecc). Iprite
CARCINOGENESI DA SOSTANZE CHIMICHE
UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PUÒ
RIDURRE IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL
CANCRO?
 Negli ultimi anni è stata attribuita una grande importanza al ruolo che una




CORRETTA ALIMENTAZIONE ha sullo STATO DI SALUTE.
La ricerca su nutrizione e cancro, in particolare, si è notevolmente
sviluppata negli ultimi trent’anni, stimolata inizialmente da studi
epidemiologici che mostravano variazioni fra i tassi di incidenza, con
differenze anche fino a 15-20 volte nell’incidenza di alcuni tipi di tumori tra
le diverse popolazioni nel mondo
Nel 2013, il numero di morti in tutto il mondo e per tutta età hanno
raggiunto quasi 55 milioni, con il 70% di loro causata da malattie non
trasmissibili, di cui 15% causata dal cancro.
Secondo le stime da parte dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul
Cancro, il cancro globale a 5 anni prevalenza è ~28.8 milioni nel 2008.
Per quanto riguarda la localizzazione, il tumore più diffuso in tutto il mondo
continua ad essere CARCINOMA DELLA MAMMELLA. Il CANCRO
ALLA PROSTATA è il più comune malattia neoplastica negli Stati Uniti e
Oceania, nonché Europa Nord-Occidentale.
TEST
Rispondi d’istinto al quesito
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
QUESTO ALIMENTO AIUTA A PREVENIRE IL
CANCRO?
LA DIETA MEDITERRANEA
LA DIETA MEDITERRANEA AIUTA A
PREVENIRE IL CANCRO?
LO STUDIO EPIC
EPIC è un grande studio prospettico
multicentrico che segue oltre 500.000
persone reclutate in 10 Paesi europei:
Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia,
Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno
Unito. L’Europa, con la sua grande variabilità
tra Paesi nell’incidenza di cancro, ha
rappresentato un laboratorio ideale per
studiare gli effetti delle abitudini alimentari
eterogenee dei suoi abitanti: dai modelli
mediterranei di Grecia, Italia, Spagna o del
Sud della Francia, ognuno con le sue
peculiarità, alle diete continentali ricche di
grassi animali, ma anche di cereali integrali,
di Germania e Olanda, per arrivare alle
consuetudini dietetiche nordiche di Svezia,
Danimarca e Norvegia.
FRUTTA E VEGETALI
 Un effetto protettivo di frutta e
verdura su iniziazione cancro e
progressione potrebbe essere
spiegato dal loro elevato
contenuto di FLAVONOIDI
e ISOFLAVONI, ritenuti
inibitori della cancerogenesi, in
quanto esercitano effetti
biologici
 antiossidante
 anti-infiammatori
 anti-mutageno
 proprietà antiproliferative
 I dati delle coorti EPIC dicono
che il rischio di sviluppare il
cancro si riduce all’aumentare
del consumo di frutta e
verdura.
PESCE
 Un maggior consumo di
pesce è consigliato
soprattutto grazie
al suo contenuto di acidi
grassi -3.
 Grazie alla loro attività
antinfiammatoria gli  -3
possono sopprimere la
carcinogenesi e agire in
modo protettivo contro
iniziazione e la
progressione tumorale.
 gli omega-3 potrebbero
ridurre il rischio di cancro
del seno, del colon e della
prostata e diminuire la
capacità delle cellule maligne
di dar luogo a metastasi
CEREALI INTEGRALI
 Metà dell'apporto giornaliero in
carboidrati deve essere composto da
cereali non raffinati (integrali). L'apporto
minimo di cereali integrali è di 85 grammi
al giorno.
 Del gruppo dei cereali fanno parte il
grano, il riso, il mais, l'orzo, il farro, il
frumento . Si dividono in cereali raffinati
e integrali.
 Questi ultimi sono più preziosi per la
salute perché contengono fibre (di cui è
dimostrato l' effetto protettivo nei
confronti del cancro del colon) e una
quantità maggiore di vitamine, specie del
gruppo B, e di minerali (ferro, magnesio e
selenio).
Per aumentare il consumo di fibre è
necessario imparare a sostituire
gradualmente riso e pasta raffinati
con la versione integrale e scegliere
il pane completo. Tale cambiamento
non va fatto bruscamente, ma
gradualmente, in modo da abituare
l'intestino all'aumentato apporto di
scorie senza averne disturbi. Anche per
fare i dolci in casa è possibile sostituire
in parte o del tutto la farina raffinata
con quella integrale.
OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA
 Uno degli alimenti principali della Dieta




Mediterranea.
Previene l’insorgenza di neoplasie del tratto
respiratorio e riduce la progressione del Cancro
al Seno
L’Olio Extra vergine di Oliva è ricco di acidi
grassi monoinsaturi e Polifenoli come Tirosolo,
Idrossitirosolo, Oleuropeina
E’ stato ipotizzato che il contenuto fenolico di
extravergine e olio extravergine di oliva è in
grado di influenzare in maniera specifica
oncogeni cancro regolamentati
I polifenoli hanno effetti chemio-preventivi
tramite una varietà di distinti meccanismi, inclusi
effetti diretti antiossidanti e azioni di
segnalazione delle cellule tumorali e
progressione del ciclo cellulare
LATTE,YOGURT E FORMAGGI
 Il consumo di latte e prodotti lattiero-caseari è
stato associato con un rischio relativo
diminuito per lo sviluppo del cancro del colon,
e il consumo di latticini totale
è risultato essere associato ad una diminuzione
del rischio di
cancro al seno
 Per una dieta equilibrata può essere utile
scegliere un latte parzialmente scremato e
formaggi magri che, a parità di apporto di
calcio, sono meno grassi e calorici.
 La quantità di latticini consigliata dipende
dall'età. Un bambino dai 2 agli 8 anni consumerà
l'equivalente di 2 tazze di latte al giorno (una
tazza di latte è pari circa a 60-70 grammi di
formaggio e a una tazza di yoghurt).
VINO
 Un consumo moderato di vino al
giorno è associato ad una
riduzione del rischio di sviluppare
il cancro, rispetto ai non bevitori.
La quantità ottimale è pari ad 1
bicchiere al giorno (15 cc).
 Assunzioni di alcool in quantità
superiori, invece, aumentano il
rischio di sviluppare diversi
tumori (Cancro all’Esofago, alla
Faringe, al Colon-Retto, alla
Mammella e al Fegato)
ALIMENTI CHE FAVORISCONO IL CANCRO
AD OKINAWA CHE SUCCEDE?
PIRAMIDI A CONFRONTO: DIETA ASIATICA
VERSUS DIETA MEDITERRANEA
UN’ALIMENTAZIONE SANA QUALE TIPO
DI CANCRO PREVIENE?
COM’È LA SITUAZIONE IN ITALIA?
 Ogni giorno in Italia si scoprono
quasi 1.000 nuovi casi di cancro.
 Si stima che nel nostro Paese vi siano nel
corso dell'anno circa 363.000 nuove
diagnosi di tumore (esclusi i tumori
della pelle, per i quali è prevista una
classificazione a parte a causa della difficoltà
di distinguere appieno le forme più o meno
aggressive), circa 194.400 (54%) fra gli
uomini e circa 168.900 (46%) fra le donne.
 Negli ultimi anni sono complessivamente
migliorate le percentuali di guarigione:
il 63% delle donne e il 57% degli uomini è
vivo a cinque anni dalla diagnosi.
 Nel corso della vita circa un
uomo su 2 e una donna su 3 si
ammalerà di tumore
Dati AIRTUM
CONLUSIONI
 La DIETA MEDITERRANEA è uno STILE DI VITA SANO E
SOSTENIBILE.
 Il modello alimentare mediterraneo previene l’insorgenza di diversi
tumori e ne modera la progressione. È importante mangiare in maniera
corretta.
 Purtroppo il nostro corpo QUOTIDIANAMENTE è sottoposto a
fattori di stress potenzialmente cancerogeni. L’inquinamento ambientale
e stili di vita sbagliati sono fattori su cui possiamo intervenire.
 Partiamo dalle nostre abitudini a tavola. Impariamo da noi stessi,
guardando alle nostre tradizioni in maniera rispettosa e creativa,
evitando gli errori delle precedenti generazioni, per migliorare il nostro
futuro.
GRAZIE.