Lettera ad una Ragazza Anoressica Massimo Cupo Tramonto Ciao anima, non offenderti se ti dedico queste righe. Immagino che per te non sia un bel periodo, e forse potresti scocciarti. Ti assicuro che non è mia intenzione, nè questo mi fa paura, ma - ti prego - se nonostante tutto ti disturbassi ugualmente, smetti di leggere perché ciò che ti sto scrivendo non ti sia nè dovuto, nè imposto. Vorrei poterti offrire la mia nuova amicizia, ma più ci penso più mi rendo conto che ciò che ho da offrirti è ben poca cosa: ho un po' di tempo e queste mie parole, che sono - tutto sommato - "nulla"... Vorrei invece poterti offrire ben altro: quella gioia di vivere che provo quando incontro un amico o un'amica già affezionata, come pure quel desiderio di fare e di essere che in me pulsa perfino dai sogni degli ultimi attimi di sonno del mattino. Vorrei poi raccontarti i miei momenti bui ed i sogni di morte che ho vissuto in passato, per riderci sopra e guardare il futuro. Vorrei infine ridere - insieme a te - di te, di me, del mondo, senza che per questo nessuno si offenda. Ma non ho da offrirti - per ora - solo che questa lettera, che per quanto "nulla" possa essere, racchiude in sè il pensiero di un'anima che sogna di esserti un po' vicino. Purtroppo sono per te un perfetto sconosciuto, un blogger in contatto con altre persone, un amico di altri blogger, un tipo di cui non ti importa nemmeno se esiste. Non importa. Non ti sto chiedendo di interessarti a me. Ti voglio semplicemente offrire un pensiero unico, vero, importante per cui valesse la pena di rischiare e scrivere: ti auguro con tutto il mio cuore di trovare nel buio di una stanza quella forza interiore che possa sconfiggere la parte di te che ti impedisce di cercare la felicità: la solitudine, l'insoddisfazione, il vuoto e la mancanza di senso, la chiusura in te stessa, la comodità e la pigrizia del benessere. Conosco a memoria questi impedimenti perché sono gli stessi con cui mi scontro io tutti i giorni... Abbracciare il mondo con le sue gioie ed i suoi brividi, è mille volte più bello che riuscire a controllare la fame e danneggiare il nostro corpo. Per questo ho pensato anche di riportati la storia di Mullah, col commento di uno scrittore: Un giorno, un amico vede il Mullah inginocchiato per la via e intento a cercare qualcosa. Si avvicina e gli chiede: "Mullah, che cosa cerchi?". E il Mullah riponde "Ho perduto la chiave". "Oh, Mullah, che peccato. Ti aiuterò a cercarla." L'amico s'inginocchia e domanda. "Mullah, dove l'hai persa?". E il Mullah rispone: "L'ho persa in casa". "Allora perché la cerchi qui fuori?". E il Mullah: "Perché qui c'è più luce". E' divertente... ma è esattamente ciò che facciamo noi con la nostra vita! Crediamo che tutto ciò che si può trovare sia là fuori, alla luce, dove è più facile cercarlo. Invece le uniche soluzioni per noi sono in noi! Cercate, cercate pure, ma non le troverete là fuori! Nessuno ha le risposte che vi servono... le avete voi soltanto. E se credete di poter fare le valigie e sfuggire da voi stessi, vi aspetta una grossa sorpresa. Correte a rifugiarvi sulla vetta di una montagna nepalese, e quando avrete superato la meraviglia di trovarvi nel Nepal, che cosa vi troverete di fronte, guardando nello specchio? Voi! Con tutti i vostri problemi, tutte le vostre paure, tutta la vostra confusione, tutta la vostra solitudine, tutto ciò che voi siete. Quindi è ora di incominciare a cercare dove è sensato farlo. Ciò che è essenziale, non è là fuori. Ciò che è essenziale è veramente dentro di voi. Ma dentro c'è un buio spaventoso, e non è facile cercare nell'oscurità. E nessuno insegna come fare. In tutti i vostri studi quanti corsi ci sono stati che vi abbiano insegnato a conoscere voi stessi? Vi insegnano la matematica, e non voglio dire che non sia importante, ma potete vivere anche senza conoscerla. Conoscere la matematica è comodo. E' comodo saper leggere, ma potete vivere gioiosamente anche se non sapete leggere. Molti di voi hanno impiegato anni per imparare e adesso non leggono più. Le statistiche dimostrano che in media un laureato - e questo vi scandalizzerà - dopo la laurea legge non più di un libro all'anno. (tratto da "vivere, amare, capirsi" di Leo Buscaglia) Noi vorremmo sempre essere felici ma senza far la fatica di crescere! E' la mentalità del "tutto e subito"... solo i fuochi d'artificio sono così: brillano intensamente, ma non durano niente. Siamo invece inizialmente deboli, poi - solo dopo svariati tentativi ed insuccessi - bene o male, ognuno di noi riesce a trovare un suo equilibrio interiore e sereno. Spero che tu non me ne voglia se ti confido un mio sentimento: ho tanta tristezza nel cuore, perché mi rendo conto con gelida lucidità che non posso fare molto per impedire che tu - e gli altri - si "buttino via", si vendano a poco prezzo, si perdano in un inconcludente grumo di guai. Potrei solo fargli vedere - se guardassero oltre ai miei numerosi difetti - che vale la pena di faticare per essere migliore. Poiché, inoltre, credo che ogni uomo sia libero nel scegliere di vivere o morire, sia nelle piccole che nelle grandi cose della vita quotidiana, credo che egli sia anche l'unico responsabile della sua dignità. Per me è una grande verità: la libertà per me è uno dei valori più nobili che esistano, e quello che mi permette di essere vero e di vivere in pienezza di vita. Occhio: non sto certo parlando di quella libertà superficiale che mi permette di far ciò che voglio, di me e degli altri, in ogni momento, bensì di quella che - superando le piccole schiavitù dei bisogni quotidiani - mi permette di raggiungere, poco a poco, gli ideali che per tanto tempo e molte volte al buio di una stanza ho sognato di realizzare. Ho cercato qualche altro brano da dedicarti per questa lettera (ne ho trovati solamente dodici... uno per mese!) poiché non credo proprio di avere quell'eloquenza e profondità di chi sa di sapere, anzi: tante volte mi sento piccolo e fragile, come un cercatore d'oro sporco ed affranto dalle sue miserie. Così mi pare di poterti offrire qualcosa in più ricopiando alcuni brani, tratti di un calendario, che più di altri testi hanno colpito la mia sensiblità, sperando che possano arrivare anche al tuo cuore solitario e dirti che, se vuoi, non sarai mai sola: Gennaio - Occhio alla Sincerità Oggi non ci capiamo più. Non sappiamo essere sinceri. Temiamo di scoprirci e mostrare la nostra vera natura. Ci allontaniamo sempre di più dalla realtà vivendo in un mondo di paure e di falsità. Così apriamo le porte alla solitudine e all'emarginazione. Febbraio - Occhio alle Parole Sii attenta, intuitiva e comprensiva. Quante volte la persona che viene a parlare con te ha problemi nascosti nell'intimo della sua anima. Se ti mantieni serena e conservi l'equilibrio puoi aiutare chi ti si avvicina angustiato o bisognoso di ascolto. Gusterai un brivido di felicità. Marzo - Occhio all'Egoismo Non è solo l'argento che fa diventare il vetro specchio di noi stessi. Posson essere anche l'invidia, la gelosia, il desiderio di possedere e molte altre cose, che ci impediscono di vedere gli altri e quindi di entrare in relazione con loro. Aprile - Occhio alla Superficialità Siamo coinvolti in un'esistenza consumistica, superficaile, gelida. E' facile fregarsene del malessere altrui. Le nostre "diplomazie" creano "distanze umane" così il nostro mondo rimane freddo e sofferente. E noi tristi. Maggio - Occhio alla Indifferenza Volteggiano molti sentimenti buoni e umani nel cielo della nostra vita. E' importante proteggerli dai venti dell'indifferenza, renderli sempre vivi e limpidi e stupirsi del bello, del buono e del senso di infinito che c'è in essi. Giugno - Occhio all'Amicizia Non isolarti ma cerca di vivere insieme con le persone. Da sola tu non sarai capace di vincere e progredire. Isolandoti tu farai la parte dell'egoista e la tua vita non avrà sapore. Alzati! Le persone hanno bisogno di te, del tuo appoggio, della tua parola di ottimismo e della tua amicizia. Luglio - Occhio alla Solitudine Perché mettere la vita in un posto così appartato? Crediamo che nessuno possa capirci perché ci sentiamo poco considerati. Allora ci chiudiamo in noi stessi e dialoghiamo sempre di meno. A poco a poco ci isoliamo e la solitudine ci assale... distruggendoci. Agosto - Occhio alla Fiducia Non permettere alla solitudine di invadere il tuo mondo. Siamo nati per amare e per essere amati. Trasmetti amore alle creature e non sarai mai sola. Settembre - Occhio alla Paura Paura per sè, paura per l'altro. Sono due facce dello stesso problema. QUando siamo vittime della paura non riusciamo più a ragionare, ci troviamo in un vortice di confusione, di impotenza e di dolore. No, non ne vale la pena. Ottobre - Occhio a Diversità La paura di ferire l'altro o la persona amata crea sofferenza. E' paura del conflitto, paura di affermarsi, di svelarsi per ciò che si è veramente. Paura di non sentirsi capiti, paura di sentirsi differenti, paura di sentirsi estranei. E' una ragnatela di paure. Ma la diversità è ricchezza e verità. Novembre - Occhio alle Emozioni Non aver paura. Impara piuttosto a dominare gli impulsi della paura che ti danneggiano. Non fantasticare con la tua mente, affinché tu possa controllare le tue emozioni. La speranza vince ogni paura. Dicembre - Occhio all'Ascolto Evita di parlare troppo. Le troppe parole seppelliscono la verità e consegnano il mondo ai bugiardi. In un dialogo niente è più sgradevole del non avere l'opportunità di esprimersi. Un buon ascoltatore si crea simpatia, amicizia, affetto ed autorevolezza. Ora ti lascio. Non ti farò perdere altro tempo. So che è prezioso, per tutti. Nè ti turberò ancora, se sarà inutile. Sei nata libera e libera rimani. Se però questo mie parole ti avessero anche solamente un po' incuriosita, ti prego fammi capire che non sono state scritte invano. Un abbraccio.