MASS 08 Macchine Acceleratrici per la Scienza e la Società Macchine Acceleratrici per la Scienza e la Società Superconduttività e Acceleratori D. Sertore D. Sertore INFN Milano ‐ LASA 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 1 Outline • Cenni sugli acceleratori e loro applicazioni • La scommessa della collaborazione TESLA e i risultati • FLASH, XFEL e ILC: il contributo del LASA • Cavità per protoni sviluppate al LASA e loro impiego nei sistemi per per la trasmutazione delle scorie radioattive sistemi per per la trasmutazione delle scorie radioattive 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 2 Acceleratori di particelle Gli acceleratori di particelle sono apparati che producono fasci di p particelle energetiche come elettroni, positroni, protoni, ioni, … g ,p ,p , , Gli acceleratori rappresentano uno strumento fondamentale di ricerca nelle scienze e nella tecnologia ed hanno permesso di ricerca nelle scienze e nella tecnologia ed hanno permesso di ottenere successi rivoluzionari successi rivoluzionari in molti campi: © 17 ottobre 2008 Ugo Amaldi MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 3 Microscopia elettronica ad elevata risoluzione La risoluzione di un microscopio ottico è limitata dalla radiazione disponibile. Le cellule viventi sono tipici oggetti di questa indagine. Per avere risoluzioni atomiche sono necessari lunghezze d’onda più corte ottenibili con i microscopi elettronici. In accordo alla meccanica quantistica, le particelle sono pacchetti d’onda con lunghezze d’onda definite dalla lunghezza di de Broglie λ =h p dove h è la costante di Planck (4x10‐15 eV.s) e p è il momento della particella Dettagli più piccoli richiedono particelle “sonda” con lunghezze d’onda minori ‐12 m. Un fotone con Esempio: p un elettrone con un momento di 1 keV/c ha una / lunghezza g di de Broglie ≈ 4.0 x 10 g energia e = 1 keV ha una lunghezza d’onda ≈ 1.2 x 10‐9 m. Questo implica che un microscopio elettronico ha una risoluzione ≈ 300 migliore di un microscopio ottico Esempio: un elettrone con momento di 1 GeV/c ha una lunghezza di De Broglie di 10‐15 m 10‐14 m dimensioni del nucleo, 10‐15 m protone, 10‐18 m quarks 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 4 Fisica delle particelle elementari Nella teoria della relatività speciale, Einstein mostrò l’equivalenza tra massa ed energia: 2 E = m0 c Come conseguenza, una particella di massa m0 può essere generata se la sua energia equivalente è concentrata in un punto se la sua energia equivalente è concentrata in un punto. Particelle negli acceleratori che collidono tra di loro o con bersagli fissi possono creare queste situazioni fissi possono creare queste situazioni. From CERN web site II collisori ad alta energia (p. es. Large collisori ad alta energia (p es Large Hadron Collider al CERN) ricreano le condizioni dell’universo nei suoi primi istanti dopo il Big Bang quando alte densità istanti dopo il Big Bang quando alte densità di energia erano presenti. 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 5 La Storia dell’Universo 25 s 10‐25 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 6 Sorgenti di fotoni ad altissima brillanza Una particella carica ad alta energia quando viene deflessa perde p parte della sua energia emettendo fotoni. g Le moderne sorgenti di luce hanno innumerevoli applicazioni nella ricerca e nell’industria tra cui: • Analisi strutturale dei materiali • Cristallografia delle proteine • Fotolitografia per strutture MEMS (Sistemi Micromeccanici) Synchrotron Radiation Synchrotron Radiation • ... Sources 1029 ESRF‐‐ France ESRF 1010 105 European X‐Ray Free Electron Laser 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 7 Produzione di neutroni I neutroni forniscono una possibilità unica per esplorare i materiali a livello atomico. Trovano applicazioni in diversi campi: – Per vedere gli atomi “leggeri” in biomateriali e polimeri P d li i “l i” i bi i li li i – Per studiare le proprietà magnetiche, il moto atomico e i superconduttori – Per misurare lo stress per l’ingegneria dei componenti Fasci intensi di neutroni possono essere utilizzati anche Fasci intensi di neutroni possono essere utilizzati anche per la trasmutazione di scorie radioattive. 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 8 L’acceleratore Un acceleratore è costituito, generalmente, dai seguenti componenti: • Sorgente di particelle Sorgente di particelle – elettroni, protoni,antiprotoni, ioni, .. • Elementi acceleranti – colonne elettrostatiche o cavità a colonne elettrostatiche o cavità a radiofrequenza che creano i campi elettrici necessari per accelerare il fascio 17 ottobre 2008 • Elementi di guida Elementi di guida – magneti per mantenere il fascio compatto sull’orbita desiderata • Camere da vuoto e diagnostica Camere da vuoto e diagnostica – per preservare il fascio e poterne correggere eventuali anomalie • Aree sperimentali ee spe e ta MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 9 L’accelerazione in cavità • Un campo elettromagnetico risuona all’interno della cavità. Il campo elettrico inverte la sua direzione con una frequenza determinata dalla forma della cavità. • Se la particella carica è in sincronia con il campo elettrico, muovendosi da una cella all’altra trova sempre il campo accelerante nella giusta direzione e il suo guadagno di x x energia è dato da: Egain gain = q Eacc d 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 10 La superconduttività e gli acceleratori Ciclotrone K800 Ci l t K800 LASA/LNS p = q⋅B⋅R La superconduttività permette di avere una bassa potenza dissipata. 345 MHz Cavità Spoke per RIA 345 MHz Cavità Spoke per RIA β =0.4 •p momento della particella •q carica •B campo magnetico •R raggio di curvatura •R raggio di curvatura 1 0E 03 1.0E-03 Rattio between Nb and Cu Rs La superconduttività permette di generare campi magnetici elevati 1.0E-04 1.0E-05 2K 4.2 K 1.0E-06 1.0E-07 1.0E-08 0 500 1000 1500 2000 f [MHz] 805 MHz Cavità per SNS 805 MH C ità SNS β = 0.6 Dipoli LHC 1300 MHz Cavità per FLASH 1300 MHz Cavità per FLASH β=1 Vista del calorimetro e degli otto toroidi nella caverna di ATLAS 2500 3000 La superconduttività RF prima di TESLA Eacc ≈ 5 MV/m 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 12 Tera eV Superconducting Linear Accelerator • Una collaborazione nata alla fine degli anni ‘80 per sviluppare la tecnologia RF superconduttiva per il futuro collisore lineare g p p as in 1992 Björn Wiik Björn Wiik • Obiettivi: – Aumentare il campo accelerante almeno di un fattore 5 p (limite fisico del Nb ≈ 50 MV/m) – Ridurre il costo per MV di un fattore 20 (nuovi criomoduli e loro industrializzazione i i d li l i d t i li i ) ) 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 13 La TESLA Test Facility a DESY TTF è stata creata per provare sul “campo” le soluzioni provenienti da diversi laboratori. Una grossa infrastruttura è dedicata alla preparazione e test delle singole cavità. Un acceleratore lineare (TTF/FLASH) viene utilizzato per testare le cavità all’interno dei criomoduli in presenza di un fascio di elettroni. i d li i di f i di l i 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 14 La cavità TESLA La cavità TESLA è costituita da 9 celle in niobio risonanti alla frequenza di 1.3 GHz Figure: Eddy-current scanning system for niobium sheets P Parametri e.m. delle cavità TESLA ti d ll ità TESLA R/Q 1036 Ω Epeak/Eacc 2.0 Bpeak/Eacc 4 26 4.26 mT/(MV/m) T/(MV/ ) Δf/Δl 315 kHz/mm KLorentz ≈ -1 Hz/(MV/m)2 17 ottobre 2008 Figure: Cleanroom handling of niobium cavities - Niobium sheets (RRR=300) are scanned by eddy-currents to detect avoid foreign material inclusions like tantalum and iron - Industrial production of full nine-cell cavities: - Deep-drawing of subunits (half-cells, etc. ) from niobium sheets - Chemical preparation for welding, cleanroom preparation - Electron-beam welding according to detailed specification - 800 °C high temperature heat treatment to stress anneal the Nb and to remove hydrogen from the Nb - 1400 °C high hi h temperature t t heat h t treatment t t t with ith tit titanium i getter tt llayer to increase the thermal conductivity (RRR=500) - Cleanroom handling: - Chemical etching to remove damage layer and titanium getter layer - High pressure water rinsing as final treatment to avoid particle contamination MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 15 Risultati delle cavità TESLA Un miglioramento continuo e significativo di tutte le procedure di fabbricazione, preparazione ha permesso di raggiungere e superare ampiamente gli obiettivi iniziali. <Eacc> @ Q > @ Q0 ≥ 1010 <2007> <2001> 2001 <1999> <1997> 40 MV/m Improved welding Improved welding Niobium quality control Metà delle 150 cavità realizzate fino ad ora sono prodotte dall’industria italiana 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 16 Risultati dei criomoduli TESLA Anche l’operazione delle cavità nell’acceleratore ha raggiunto e superato le iniziali aspettative grazie a continui miglioramenti nel design e nelle procedure di montaggio. <Eacc> @ Q0 ≥ 1010 Module performance in the TTF LINAC 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 17 TESLA @ LASA – Criomodulo e Cavità TESLA @L ASA ‐ Fotocatodi Ricerca & Sviluppo Produzione per TTF/FLASH Processi di fotoemissione Processi di fotoemissione Valigia di trasporto per fotocatodi Valigia di trasporto per fotocatodi Spettrometro a tempo di volo a. a. u. u. a. u . a. u. Distribuzione angolare fotoelettroni 0 0. 2 0. 4 0 .6 0.8 1 Kinetic Ener gy (eV) 0.2 0 .4 0 .6 0.8 0 .8 0.6 0.4 0.2 0.2 u. 0.4 0° a. 0.8 0.6 4 0. 0.2 10° 20° 0.6 0 8. a. u. 0.2 30° 0.4 0.8 0.8 0.6 40° 0.4 0.6 50° a. u. 0 .2 a. u. 0 .2 0 .4 60° 0 .6 0 .8 0 .6 0.2 0.4 J MCPs area 70° 0 .8 corona 80° a. u . Countts (a. u.) sample TOF Processi di crescita (XPS, AES) Processi di crescita ( XPS AES) Cs2Te Mo Catodi prodotti 116 Vita media ≈ 3 mesi 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 19 L’impulso dato dalla collaborazione TESLA • Fisica delle Alte Energie: Leptoni e Adroni ILC – ILC is growing cold – – – – IFMIF for ITER IFMIF for ITER Project X @ Fermilab SPL al CERN: neutrini & LHC upgrade Electron coolers • Fisica Nucleare: Ioni e Elettroni – – – – – – Spiral 2 RIA Eurisol Spes CEBAF Upgrade …… SNS @ ORNL • Fisica Applicata: Elettroni e Neutroni Fi i A li t El tt i N t i – Spallation Neutron Sources: SNS, ESS – 4th Generation Light Sources: European X‐FEL – Storage Rings – Energy Recovery Linacs: 4GLS in Europe e molti altri – …… Accelerator APT Technology Spent Fuel Bi Noble Metals Subcritical Burner Liquid Lead Nuclear Technology gy – EuroTrans E T U MS Rare Earths (multiple units) • ADS for Nuclear Waste Transmutation Spent Fuel Pyrochemical Processes Proliferation resistant, low environmental impact Pu, ... (Ac) Bi Residual Waste to Repository Power Production Power to Grid: ~ 90% Power to Accelerator: ~10% Figure 1 20 XFEL – European Xray Free Electron Laser 3.4km 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 21 Interazione FLASH/XFEL • XFEL utilizza la stessa tecnoliga sviluppata in FLASH • XFEL accelera elettroni ad un XFEL accelera elettroni ad un’energia energia di circa 20 GeV (≈20 x FLASH) di circa 20 GeV (≈20 x FLASH) per produrre radiazione a 1 Å • Campi acceleranti medi a 23.4 MV/m p / • 116 criomoduli (≈ 20 x FLASH) • Lunghezza acceleratore 1.7 km ( Lunghezza acceleratore 1.7 km (≈ 20 x FLASH) 20 x FLASH) 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 22 XFEL @ LASA ‐ Criomoduli, cavità, tuner, ecc. Il contributo più significativo del LASA si incentra su questi temi principali: Criomodulo Cavità Elementi acceleranti a 1.3 GHz Tuners Elementi acceleranti a 3.9 GHz per compensare distorsioni del fascio 17 ottobre 2008 Sistemi dinamici per mantenere Sistemi dinamici per mantenere l’accordo in frequenza MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 23 International Linear Collider • • 2 x 11km SC linac operanti a 31.5 MV/m per 500 GeV in c.m. Iniettore centralizzato – Damping rings circolari per elettroni and positroni – Positroni generati da radiazione prodotta da ondulatore • • Singola Regione di Interazione Configurazione con doppio tunnel per aumentare sicurezza e disponibilità della macchina As at the Technology Recommendation time 31 km ILC Reference Design – as in RDR, Feb 2007 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 24 Interazione ILC/XFEL • L’International Linear Collider usufruirà dell’esperienza acquisita nell’operazione ed industrializzazione di XFEL p • Energia per singolo linac di 250 GeV (≈ 25 x XFEL) • ≈ 2000 criomoduli (≈ 20 x XFEL) ( ) International Linear Collider @ LASA • Criomoduli di IV generazione • Sistemi di accordo in frequenza per 31.5 MV/m • Ottimizzazione dei processi di produzione delle cavità Compensazione forza di Lorentz @ 23 MV/m Fase Amp. 17 ottobre 2008 Modello cavità compatibile XFEL/ILC MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 25 Acceleratori per protoni • Diversi progetti stanno sviluppando opportuni programmi per p poter utilizzare fasci di protoni ad alta intensità. Questo è reso p Q possibile dalle proprietà specifiche delle cavità superconduttive: – Operazione RF continua o quasi continua – Alta efficienza di conversione di energia – Grandi aperture agli iridi ‐> piccole perdite di fascio • I fasci di protoni così prodotti trovano quindi diversi utilizzi: – Sorgenti impulsate di protoni ad alta intensità ESS plan l • Fisica dei neutrini – Spettroscopia con fasci di neutroni • Sorgenti di Spallazione (SNS, ESS) – Energetica • Trasmutazione di scorie radioattive (Accelerator Driven System) Trasmutazione di scorie radioattive (Accelerator Driven System) 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 26 Partitioning & Transmutation • La radiotossicità delle scorie prodotte dalle centrali nucleari si riduce d a quella ll del materiale d l l di d partenza (uranium ore) dopo periodi superiori a 106 anni Da ETWG Report, 2001 – Per non contaminare la biosfera è necessario sistemarli in depositi geologici profondi che siano stabili per questi tempi • La La separazione separazione chimica (Partitioning) (Partitioning) e l’irraggiamento in un flusso di neutroni veloce e intenso in sistemi ADS (Transmutation) può ridurre ADS (Transmutation) può questo tempo a 700‐1000 anni 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 27 ADS – Accelerator Driven System • Una possibile soluzione al problema della trasmutazione è: – Un reattore sottocritico – Una sorgente intensa di neutroni per spallazione • Ovvero un fascio intenso di protoni Rettore Sottocritico incidente su un bersaglio di metallo (liquido per questioni di densità di potenza, p. es. PbBi) • Fornisce F i i neutroni t i mancanti che alimentano la reazione • Garantisce uno spettro largo di energia del flusso neutronico Acceleratore di protoni Acceleratore di protoni 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 28 L’acceleratore per il trasmutatore Lo schema concettuale sviluppato con PDS‐XADS (VI Programma Quadro EU) •Scelta di un linac superconduttivo (fascio CW!) •Modulare: Modulare: stesso concetto per XT stesso concetto per XT‐ADS ADS o EFIT (E, I) o EFIT (E, I) •Principali componenti tecnologici già sviluppati (es. TRASCO) 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 29 Design dell’acceleratore @ LASA • Dinamica di fascio per minimizzare perdite TraceWin - CEA/DSM/DAPNIA/SACM Ez Et E Ey Ex 0,42 0 41 0,41 0,4 Deterioramento minimo della qualità del fascio Norm. rms emittan nces ( Pi.mm.mrad ) 0,39 600 MeV 0,38 0,37 0,36 0,35 0,34 0,33 0,32 0,31 0,3 0,29 0,28 0,27 0,26 50 100 150 Pos ition ( m ) 200 250 • Reliability per minimizzare interruzioni Analisi standard per l Analisi standard per l’affidabilità affidabilità eseguite sul disegno eseguite sul disegno concettuale Failure Modes and Effect Analysis (FMEA) per individuare aree critiche con un approccio bottom‐up (dai componenti al sistema) Reliability Block Diagram (RBD) per derivare (top‐down) stime di affidabilità delle differenti configurazioni, al variare del grado di ridondanza e del livello previsto di tolleranza agli errori 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA 30 Cavità per protoni @ LASA Analisi strutturale Z501 Test #1 Z502 10 Eacc=8.5 MV/m @ Q0=10 Disegno elettromagnetico 10 Q0 10 multipacting barriers Cavità a 704 MHz Design Goal start of electron emission 10 9 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Dressed Cavity Eacc [MV/m] Al LASA, cavità a β=0.47 (protoni da 100 a 200 MeV) sono state progettate e costruite (TRASCO), e sono stati sviluppati i componenti ancillari (serbatoio criogenico, sistema accordo, accoppiatore). Un modulo completo è stato progettato nell’ambito di completo è stato progettato nell ambito di EUROTRANS. 17 ottobre 2008 MASS 08 INFN Milano ‐ LASA Criomodulo 31