l’orto sul balcone | intervista a... Orto perché non possiamo accelerare il tempo di maturazione di un pomodoro o quello di crescita di una carota. E poi siamo costretti a sporcarci le mani di terra. In questo modo percepiamo che la realtà non è virtuale, ma è fatta di cose che ci danno soddisfazione perché nascono dalla nostra fatica e dalle nostre attenzioni. del mio balcone Francesco Beldì, agronomo ed esperto di agricoltura biologica, ci svela tutti i trucchi per realizzare un orto sul balcone. Ma un orto con una marcia in più, dai piccoli insuccessi alle grandi soddisfazioni. di Barbara Medici Francesco Beldì è un agronomo e si occupa di agricoltura biologica. Dal 2001 gestisce una piccola azienda biologica. Il libro Coltivare i propri ortaggi sul balcone: è questo il tema del libro di Terra Nuova Edizioni (www.terranuovalibri.it) Biobalcone. Coltivare ortaggi ed erbe aromatiche in vaso. Nel libro, tanti consigli e 33 schede dedicate a singoli ortaggi ed erbe aromatiche. 32 | l’ortoincasa Patate in doppia pacciamatura Che in città sia ortomania lo sappiamo, tanto che ormai coltivare gerani o melanzane non è poi così diverso. Balconi e davanzali si colorano di verde e non solo… ma in concreto, come si può coltivare un orto sulla terrazza? E come farlo anche biologico? Ce lo svela, nel dettaglio, l’esperto in materia, Francesco Beldì, autore del libro Biobalcone (Terra Nuova Edizioni). Tutto ciò che devi sapere per diventare un vero “balconista”. L’orto torna di gran moda, anche e soprattutto nelle città. Per molti è “questione di necessità”… Qual è il suo parere a riguardo? Se parliamo di necessità economica, la coltivazione dell'orto sul balcone può darci solo un piccolo aiuto, perché gli spazi coltivati sono molto limitati. Ma secondo me si tratta soprattutto di una necessità dello spirito. Molte (troppe) persone devono vivere seguendo ritmi sempre più stressanti, in luoghi cementificati. La coltivazione di un orto aiuta a ritrovare dei ritmi più naturali, Lei ha un’esperienza diretta “sul campo”, visto che gestisce una piccola azienda orticola. Come è nata la passione per l’orto? In realtà io offro solo un piccolo aiuto a mio cugino Stefano nella gestione della sua azienda. E poi gestisco la produzione di ortaggi della scuola professionale dove lavoro. Credo che la mia passione per l'orto nasca dal piacere che provavo da bambino a recarmi nella casa di famiglia di mio padre, dove gli zii coltivavano un grande orto. Poi ho sempre coltivato (la parola qui mi sembra proprio giusta) un grande rispetto per il mondo vegetale. Nel suo libro propone diverse linee d’azione per trasformare un balcone in orto. Quali sono le prime regole da rispettare? Quanto tempo occorre per essere “produttivi”? La prima regola è quella di non fare passi più lunghi della gamba, altrimenti gli insuccessi potrebbero demoralizzarci: valutiamo bene quanto tempo possiamo dedicare alla coltivazione e qual è la nostra esperienza di “coltivatori” e scegliamo di conseguenza le piante da coltivare e i vasi da utilizzare. Con un po' di attenzione e fortuna, possiamo raccogliere i primi frutti nel giro di un paio di mesi. Ho detto frutti, ma intendo ovviamente ortaggi. Le piante da frutto impiegano anche alcuni anni prima di fruttificare. Nel libro propone la coltivazione con il metodo biologico e con la permacoltura. La permacoltura è un sistema di progettazione degli spazi che pone attenzione all’esigenza di produrre alimenti da consumare in loco. Non si tratta quindi di un vero metodo produttivo, ma di pensare in modo polifunzionale. L'orto sul balcone è una pratica di permacoltura, perché utilizza uno spazio abitativo per ottenere anche una produzione alimentare. In permacoltura il balcone mantiene la sua funzione abitativa (come posto dove mangiare al fresco o come ripostiglio) e aggiunge a questa una funzione di produzione. Se poi siamo abili, possiamo anche garantire una funzione estetica scegliendo gli ortaggi con un occhio alla loro forma e/o al loro colore. Il metodo biologico, invece, è un modo di produrre che non impiega concimi chimici e antiparassitari di sintesi. Secondo la sua esperienza, qual è lo spazio minimo per coltivare sul balcone? Quali sono gli ortaggi più adatti? E i più “ostici”? Non esiste uno spazio minimo. Bastano un davanzale, un vaso, una pianta per iniziare a coltivare. Le piante più semplici sono le aromatiche, le insalate da taglio e i ravanelli. Gli ortaggi più ostici sono quelli l’ortoincasa | 33 l’orto sul balcone | intervista a... che hanno un apparato fogliare molto sviluppato, come le zucchine, o che richiedono molti elementi nutritivi, come i finocchi. Poi bisogna tener conto che alcuni ortaggi non si adattano bene alla coltivazione sul balcone: ad esempio il cavolfiore ha una pianta che occupa molto spazio e, in una stagione, produce solo una testa. Può suggerire ai lettori qualche trucco e consiglio per ottenere un buon raccolto? Non bagnate troppo! Un vaso a cassetta lungo 40 cm e profondo 20 richiede in piena estate circa ½ litro di acqua al giorno. Parlando di risparmio (economico, idrico ed energetico), quanto si può risparmiare coltivando ortaggi sul balcone? Dal punto di vista economico poco. Le dimensioni dei balconi e dei vasi non consentono produzioni tali da permettere risparmi significativi anzi, nei primi anni c’è anche l'acquisto dei materiali necessari... Per quanto riguarda l'acqua possiamo ottenere risparmi molto significativi (almeno il 30%) se predisponiamo un sistema di irrigazione a goccia, che migliora la qualità della vita del coltivatore (che non sarà stressato dall'impegno dell’irrigazione quotidiana in estate), e delle piante, che disporranno sempre di una quantità di acqua adeguata. Ecco alcune cose su cui devi informarti prima per realizzare il tuo orto sul balcone: • diametro minimo del vaso da scegliere • tipo di esposizione consigliata • produzione per pianta • grado di difficoltà di coltivazione • indicazioni sulle cure culturali • metodi di difesa • tempi di raccolta 34 | l’ortoincasa Dal punto di vista energetico avremo qualche risparmio perché coltiviamo a km 0, anzi direi a m 0. Ma non solo. La presenza di verde (anche sui balconi) nelle città riduce l’effetto isola, quell’effetto per il quale la temperatura in città è di alcuni gradi più elevata rispetto alle campagne che la circondano. 10 consigli per coltivare con successo sul proprio balcone: qual è il suo decalogo? 1 Dedicate tempo alle vostre piante, ma non soffocatele di attenzioni. 2 Preparatevi anche agli insuccessi. 3 Scegliete bene i vasi valutando il materiale con cui sono fatti. 4 Scegliete bene il terriccio. 5 Preparate i vasi in modo adatto (lapillo sul fondo, rivestimento dei vasi in plastica, ecc.). 6 Preferite l'irrigazione a goccia. 7 Scegliete le piante con un occhio alle vostre esigenze e uno alle loro. 8 Controllate che il vaso sia abbastanza grande e profondo per accogliere la pianta. 9 Imparate a comprendere le esigenze delle piante osservando il loro portamento e le colorazioni delle foglie. J Preparatevi a sopportare emozioni forti quando finalmente gusterete i vostri pomodori (o ravanelli o lattuga o altro).