esempi di processi di guarigione del corpo

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ESEMPI DI PROCESSI DI GUARIGIONE DEL CORPO
COME GUARISCE IL CORPO IN SEGUITO AD UNA LESIONE
Dr. Herbert Shelton, The Hygienic System Vol. VI Pagina 24.
“Il sangue affluisce in gran quantità verso la zona ferita. I tessuti, i nervi, i muscoli, ecc., iniziano a
moltiplicarsi rapidamente ai lati della ferita e costruiscono un “ponte di cellule” su di essa fino a che i
margini della ferita si ricompattano. Ma non si tratta di un processo disordinato. Si nota, in maniera
evidente, la presenza di regole e di un ordine. Le nuove cellule dei vasi sanguigni si uniscono alle loro
sorelle collocate sull'altro margine della ferita affinché il sistema circolatorio venga ristabilito in
maniera ordinata e uniforme. I tessuti svolgono lo stesso processo ordinato di riunificazione.
Abilmente, così come l'elettricista ripara un guasto alla linea telefonica, le cellule nervose riparano le
linee guaste. I muscoli e gli altri tessuti vengono “aggiustati” nello stesso modo. E, ciò che è
assolutamente fantastico e utile sottolineare, questo processo di collegamento non è soggetto ad
errori: i muscoli non si collegano con i nervi, con i vasi sanguigni o con altri tessuti connettivi, ma ogni
elemento si collega ad altri dello stesso genere.”
TOSSIRE E STARNUTIRE
Dr. Herbert Shelton, The Hygienic System Vol. VI. Pagina 49.
“È già noto che gli starnuti e la tosse siano entrambi un processo di espirazione forzata: uno ha lo
scopo di espellere e rimuovere le sostanze irritanti e ostruttive dalle vie respiratorie inferiori, mentre
l'altro svolge la stessa funzione nelle vie respiratorie superiori. Non sono altro che espirazioni
amplificate prodotte da contrazioni più potenti ed energiche della gabbia toracica e del diaframma.
Più precisamente sono azioni fisiologiche e servono a proteggere le vie respiratorie.”
Ma certo! Una sostanza irritante ostruisce le vie respiratorie inferiori e il corpo spinge questa
sostanza verso i bronchi forzando, attraverso una violenta contrazione della gabbia toracica e del
diaframma, l'espulsione del materiale tossico o indesiderato verso l'uscita più vicina. Quindi, chi
subisce l'azione e chi invece agisce? È la sostanza irritante che agisce o il corpo? È il corpo che agisce
sulla sostanza irritante. Permette di incanalare l'energia necessaria, attraverso un'azione vitale, e
spinge ad una contrazione intensa che espelle la sostanza. È il corpo che in maniera intelligente
sistema la situazione nell'intento di mantenere il suo ambiente interno nella condizione più adatta
alla difesa dell'organismo. Se, per esempio, l'azione di tossire non esistesse, le vie respiratorie si
bloccherebbero e, di conseguenza, si presenterebbero problemi più gravi. Invece, il corpo percepisce
una potenziale minaccia e agisce di conseguenza. Possiede la capacità di organizzare le proprie
funzioni e processi per il benessere dell'intero organismo.
Serena Pacquola
laserenasalute.com
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Ciò significa che il corpo incanala e distribuisce in maniera intelligente l'energia disponibile a seconda
di ciò che è più importante per la propria sopravvivenza. Quando si presenta un pericolo, il corpo
cambia i propri meccanismi e modifica i normali processi fisiologici adattandosi alle sostanze
irritanti; così può proteggersi nel miglior modo possibile con il minor dispendio di energia. La tosse è
la risposta del corpo a una condizione che lo costringe ad agire per conservare il benessere
dell'organismo.
COME IL CORPO REAGISCE AI CALCOLI BILIARI
Dr. Herbert Shelton, The Hygienic System Vol. VI Pagina 33.
“La natura compie un'altra audace prodezza ingegneristica in presenza di calcoli che sono troppo
grandi per passare attraverso il dotto biliare e raggiungere l'intestino. La cistifellea viene costretta a
un processo di adesione, attraverso un'infiammazione, alle pareti dell'intestino, una forma di ulcera
che causa una sorta di ferita attraverso entrambe le pareti dell'intestino e della cistifellea. I calcoli
scivolano attraverso l'intestino e fuoriescono con le feci. La ferita guarisce e si ritorna ad una
condizione di benessere. In altri casi i calcoli possono essere espulsi attraverso le pareti addominali e
la pelle.”
NON CREDERETE MAI COME IL CORPO ELIMINA LE SCORIE TOSSICHE CON UN ASCESSO AL
FEGATO…
Dr. Herbert Shelton, The Hygienic System Vol. VI Pagina 32.
“Un'infiammazione acuta del fegato normalmente si risolve in breve tempo, ma a volte si verifica la
formazione di un ascesso. A volte la quantità delle sostanze espulse con un ascesso del fegato è
enorme ed è stupefacente capire in che modo opera la natura. Ci sono numerosi canali attraverso cui
il pus viene espulso dall'organismo. L'infiammazione si può espandere verso l'alto fino a che non si
realizza un'adesione del diaframma. Attorno all'ascesso si forma una parete spessa di tessuto
cicatriziale. Poi l'ascesso si estende attraverso il diaframma fino ai polmoni che aderiscono al
diaframma. Il fegato, il diaframma e i polmoni formano un blocco unico. Viene creato una sorta di
foro attraverso i polmoni, il pus si riversa nei bronchi viene espulso con la tosse svuotando l'ascesso e
lasciando pulita la ferita. La parete di tessuto cicatriziale cresce attorno al percorso dell'ascesso, si
rafforza e si contrae fino a che, alla fine, resta solo la cicatrice, la ferita guarisce e il paziente sta
bene. L'ascesso può anche estendersi verso il basso o accanto al fegato. In questo caso si verifica lo
stesso processo, ma l'unica differenza è che il fegato si unisce attraverso l'adesione, prodotta
dall'infiammazione, allo stomaco, all'intestino o alle pareti dell'addome. Se aderisce allo stomaco o
all'intestino, l'ascesso provocherà una perforazione in questi organi e il pus sarà espulso con le feci. In
caso di adesione alle pareti dell'addome, l'ascesso “verrà a galla” sotto la pelle e il pus sarà espulso
sulla superficie del corpo. In entrambi i casi seguiranno poi la cicatrizzazione e il benessere del
paziente.”
Serena Pacquola
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LA GUARIGIONE DELLE OSSA ROTTE
Dr. Herbert Shelton, Life’s engineering, tratto dal sito naturalhygienesociety.org
“Se analizziamo la guarigione di ossa fratturate o rotte, abbiamo una visione ancora più meravigliosa
dell'operato della natura. Nel caso di frattura ad un braccio o a una gamba, la stessa meravigliosa
intelligenza che ci ha trasformato da ovuli a persone adulte, si mette subito all'opera per riparare il
danno subito. Si inizia con la secrezione di una sostanza liquida che viene depositata sull'intera
superficie dell'osso in ogni direzione dal punto della frattura. Questa sostanza si solidifica e si salda
alle due sezioni dell'osso. Fino al momento in cui la natura non ripara completamente il danno,
questo “anello di ossa” rappresenta il supporto primario che permette di usare l'arto. Attraverso lo
stesso processo di moltiplicazione cellulare che abbiamo analizzato nella guarigione delle ferite, le
estremità delle ossa si ricongiungono. I vasi sanguigni si ristabiliscono nella zona danneggiata.
Quando questo avviene, “l'anello di ossa” si ammorbidisce e viene assorbito quasi del tutto, eccetto
una piccola parte che va da un ottavo a un quarto del punto di frattura.”
GUARIGIONE DEGLI EMATOMI
Dr. Herbert Shelton, Life’s engineering, tratto dal sito naturalhygienesociety.org
“Se vi schiacciate il dito con un martello, il risultato è un ematoma molto doloroso. Si verifica
un'effusione del sangue sotto la superficie, con relativa infiammazione e un livido. I tessuti si
rovinano, le cellule sono danneggiate e alcune di loro muoiono. Ma il pollice resterà sempre così? No.
Con il passare del tempo, avviene la formazione di nuovi tessuti che rimpiazzano quelli morti, mentre
il grumolo di sangue e le cellule vengono portati via dal flusso sanguigno. L'infiammazione si attenua,
cessa il dolore e l'ematoma guarisce. Ancora una volta si manifesta la straordinaria intelligenza della
potenza che gestisce quell'officina che noi chiamiamo corpo. Una volta ancora osserviamo il suo
lavoro e la sua straordinaria efficienza come se si trattasse di un abile meccanico.”
Conclusione:
Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano l'incredibile capacità di guarigione del nostro corpo.
Questi esempi ci illustrano la profonda saggezza e la conoscenza che esso possiede. È grazie a questa
conoscenza che gradualmente impariamo a fidarci del potere di guarigione che fa parte del progetto
genetico di ognuno di noi. È questa consapevolezza che ci libera dalla paura di non riuscire a
prenderci cura di noi stessi e ci permette di sviluppare una profonda comprensione di come
prenderci cura del nostro corpo. L’Igiene Naturale è l'unico sistema che si impegna a comprendere
quali siano le condizioni migliori affinché il corpo faccia quello che sa fare meglio, ovvero prendersi
cura di se stesso. È l'unico sistema che riconosce l'incredibile saggezza innata del nostro organismo e
si basa sulla comprensione di ciò che sostiene e favorisce i processi naturali della guarigione e della
manutenzione, piuttosto che provare a migliorarli o interferire con essi. Il modo migliore per aiutare
e guarire il corpo è lasciare che agisca da solo e creare tutte quelle condizioni necessarie affinché
possa operare in maniera ottimale.
Serena Pacquola
laserenasalute.com
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