NEWSLETTER DEGLI ESPORTATORI DI CARNE BELGA PUBBLICAZIONE PRIMAVERA 2017 O s w e N Meat O L’effetto farfalla e la Cina L’effetto farfalla è una metafora usata dal matematico Edward Lorenz nel 1961 per indicare che le ali di una farfalla in Brasile possono scatenare un tornado nel Texas mesi dopo. Il termine “effetto farfalla” deriva dalla Teoria del caos, la branca della matematica che studia i sistemi dinamici. outlined In Cina, nel 2016 la produzione di carne suina è scesa dell’1%, provocando un aumento delle importazioni di più di 1 milione di tonnellate. La portata inattesa di questa richiesta ha dato un apprezzato aiuto ai prezzi per l’Unione Europea. L’UE ha raddoppiato le sue esportazioni verso la Cina e, per la prima volta, anche i tagli di carne sono stati richiesti in massa dai cinesi. L’incremento delle importazioni non ha impedito ai prezzi della carne suina degli allevatori cinesi di salire del 14% in renminbi. Questo ha trascinato verso l’alto l’indice dei prezzi “mondiale” della carne suina, nonostante la generale pressione verso il basso in molti paesi. Recentemente il mercato cinese ha avvertito una maggior volatilità dei prezzi, dovuta soprattutto a cambiamenti drastici a livello di produzione e prezzi. I piccoli allevatori suinicoli hanno ancora l’influenza maggiore sulla fornitura cinese, sebbene l’industrializzazione dell’attrezzatura per la produzione continua rapidamente nel paese. Nel 2016 la Cina ha ridistribuito tutti i grafici del mercato della carne suina europea: all’inizio del 2014, l’Europa dipendeva dalla Russia per il 25% delle sue esportazioni (+/-650.000 ton); entro la fine del 2016, invece, quasi il 45% (o +/-1,7 milioni di tonnellate) delle esportazioni europee erano dirette in Cina. L’Unione Europea, quindi, era responsabile di un terzo del commercio mondiale di carne suina. A tre anni dal destabilizzante embargo russo, l’Europa ora è in una situazione di dipendenza ancora maggiore rispetto al 2016. Fortunatamente, se combinati, gli altri paesi asiatici come il Giappone, la Corea del Sud, le Filippine ed altri formano un mercato di importazione più grande di quello cinese, anche se i prodotti e i prezzi sono diversi. Gli indicatori di mercato per il 2017 rimangono favorevoli per l’Europa, sebbene non al livello del 2016. Ad esempio possiamo aspettarci una maggiore competizione dal Nord America e rimane sempre la minaccia della febbre suina africana alle porte dell’Europa. Inoltre, anche le incertezze politiche come il Brexit o la cancellazione degli accordi di libero scambio possono ancora turbare seriamente il mercato. Rimane quindi sempre attuale il messaggio di prestare la massima attenzione in tutti i settori! L‘UNIONE EUROPEA, QUINDI, ERA RESPONSABILE DI UN TERZO DEL COMMERCIO MONDIALE DI CARNE SUINA. René Maillard 2. MEAT NEWS L’effetto della farfalla cinese Una lieve increspatura nell’economia cinese genera uno tsunami internazionale. Le esportazioni di carne europea verso la Cina stanno aumentando vertiginosamente, e questo vale anche per l’esportazione della carne suina belga. Data la sua vastità, ogni punto percentuale sul mercato cinese si traduce immediatamente in volumi enormi sul mercato internazionale. IL MERCATO CINESE IN CRESCITA LA RILEVANZA DELLE IMPORTAZIONI LIMITATE PER LA CINA Il mercato cinese della carne suina è il più grande a livello globale. Il consumo cinese alimenta il mercato anno dopo anno e, con alti e bassi ciclici, crea dinamiche nella produzione cinese che si sviluppa ad un tasso smisurato. La rilevanza delle importazioni di carne suina sul mercato cinese complessivo è in netto contrasto con la tendenza prevalente. Anche in un anno in cui le importazioni stanno raggiungendo picchi elevati, come nel 2016, il volume delle importazioni è inferiore al 3% del consumo totale. In altre parole, su una base annuale, se i cinesi dovessero prima consumare la loro carne suina e poi quella importata, mangerebbero quella di importazione nelle ultime due settimane di dicembre. Il potenziale di crescita del mercato cinese resta elevato, a differenza dei paesi occidentali dove i mercati non sono più in crescita. C’è una relazione lineare negativa tra il consumo di carne e il potere di acquisto, come si può vedere nel grafico 1. I mercati ricchi (PIL elevato) e saturi (alto consumo pro capite) sono situati in alto a destra. Il gigante cinese è attualmente a sinistra, nell’area delle economie emergenti. Che la Cina abbia un forte effetto sul mercato internazionale è palese. Ma è difficile sovrastimare l’influenza della Cina. Questo paese è responsabile di un quarto del commercio mondiale della carne suina e rappresenta anche un terzo del commercio del manzo. Espresso in termini di volume, il commercio della carne suina riveste il ruolo principale da giocare. Per esprimere l’effetto della farfalla cinese in cifre,un deficit dell’ 1% sul mercato delle carni suine cinesi corrisponde al 30% delle esportazioni europee. Il 2016 è stato un anno record per gli importatori cinesi. Le statistiche commerciali inoltre hanno evidenziato l’entusiasmo degli importatori cinesi nei confronti della carne belga. Nel 2016, le esportazioni belghe verso la Cina sono raddoppiate a più di 30,000 tonnellate. Un terzo di quel volume era costituito da parti di carcasse e la parte restante da sottoprodotti come gli organi o la carne della testa. Il mercato cinese è particolarmente importante per questi ultimi prodotti. 130 120 110 Consumi pro-capite di carne (kg CWE) 100 90 80 70 60 CN VN 50 40 30 20 10 Fonte: Gira, GMC en IMF data 0 0 5 10152025 3035 40455055 PIL pro-capite a parità di potere di acquisto (‘000 valuta USD) La Cina si trova tra i mercati emergenti, dove sono in aumento sia il consumo di carne sia il potere di acquisto. NEWSLETTER DEGLI ESPORTATORI DI CARNE BELGA QUOTA CINESE DELLE IMPORTAZIONI MONDIALI DI CARNE 3. ESPORTAZIONI MENSILI DAL BELGIO ALLA CINA 2015-16 (GEN – NOV), TON PW Fonte: Gira 35% 2.500 4.000 30% 3.500 25% 2.000 3.000 20% 2.500 1.500 2.000 15% 1.000 1.500 10% 1.000 5% 500 500 - - 2015 Ottobre Luglio Avicola 2017f Aprile Suina Gennaio 2016e Ottobre Pecora e capra 2015 Luglio 2014 Gennaio Manzo e Vitello Aprile 0% 2016 La Cina rappresenta un terzo del commercio mondiale delle carne di manzo e un quarto di quella suina. Frattaglie commestibili I FORNITORI BELGI DIPENDONO DAI MERCATI VICINI Carne Prezzo medio (Euro/ton) carne Prezzo medio (Euro/ton) frattaglie Anche i fornitori di carne belga hanno notato la crescita del mercato cinese nella loro attività commerciale. Fonte: Eurostat Ma gli esportatori belgi sono perspicaci: l’88% delle esportazioni della carne suina resta all’interno dell’UE, una quota che è rimasta pressoché invariata negli ultimi dieci anni, nonostante il forte incremento delle esportazioni. L’attenzione è incentrata su una serie di mercati e clienti chiave di cui i fornitori di carne belga sono molto orgogliosi. Ovviamente, i paesi confinanti si allineano in una posizione di primo piano, e insieme rappresentano il 50% delle esportazioni della carne suina belga. Recentemente anche il mercato polacco ha acquisito un posto permanente, con un abbondante volume del 23%. DESTINAZIONE ESPORTAZIONI CARNE SUINA, 2016 (VOLUME %) altre destinazioni 17% Germania 3% Francia 70.000 1.400 60.000 1.200 50.000 1.000 40.000 800 30.000 600 20.000 400 10.000 200 0 10% Polonia 23% PAESI TERZI INTRA EU28 Luglio Marzo Maggio 2016 Settembre 2015 5% Gennaio 4% Settembre - 4% Paesi Bassi 1.600 Luglio Cina 80.000 Maggio Regno Unito 3% 1.800 Marzo Repubblica Ceca 90.000 Gennaio Italia 31% ESPORTAZIONE CARNE SUINA BELGA (MENSILE, TON PW) Prezzo medio (euro/ton) Fonte: Eurostat Il 50% delle esportazioni di carne suina belga era destinata a paesi limitrofi. La Polonia resta salda al secondo posto con un volume del 23%. I fornitori di carne belga restano concentrati sui loro fidati clienti europei. Fonte: Eurostat 4. MEAT NEWS NEWSLETTER DEGLI ESPORTATORI DI CARNE BELGA La diffusione del virus in Europa La peste suina africana: una minaccia seria per l’industria delle carni suine europee La peste suina africana (ASF) è una malattia estremamente contagiosa e può essere fermata solo con l’eradicazione. Attualmente il virus si sta avvicinando ai paesi dell’UE, costituendo una seria minaccia all’industria della carne suina europea. Viste le limitate opzioni di controllo, è necessario essere esercitare una vigilanza molto accurata per prevenire la diffusione del virus. L’ASF è una malattia animale altamente contagiosa tra cinghiali selvatici e suini, ma non colpisce l’uomo o altri animali. Tuttavia, il virus è estremamente resistente in natura e si moltiplica velocemente. Inoltre, è impossibile distinguere tra questa malattia o la peste suina classica con un esame clinico o post-mortem. Solo un test laboratoriale può fornire una risposta definitiva. Sfortunatamente, ci sono pochi modi per curare questa malattia, non esiste alcun vaccino e le informazioni sull’infezione e la sua immunizzazione sono ancora scarse. Per questo motivo, l’eradicazione dei cinghiali e/o dei suini è attualmente l’unica forma di controllo efficace. LA DIFFUSIONE DEL VIRUS L’ASF fu scoperta in Kenia nel 1921. Da allora la malattia si è diffusa in tutta l’Africa. Dal 1957, l’ASF ha fatto la sua comparsa anche in Portogallo, Spagna e alcuni altri paesi europei (Francia, Italia, Malta, Belgio e i Paesi Bassi). L’eradicazione del virus nell’UE ebbe successo in tutti i paesi, tranne che in Sardegna dove si registra una presenza endemica dal 1978. Il virus è ricomparso nel continente europeo nel 2007. La prima epidemia ebbe luogo in Georgia, e il virus si è poi diffuso rapidamente nel Caucaso, in Armenia e Cecenia, fino alla Russia, l’Ucraina e la Bielorussia. Il primo caso nell’UE è stato registrato in Polonia nel febbraio 2014, seguito ben presto dai Paesi Baltici. Nel settembre 2016 la presenza dell’ASF si è registrata nella Moldavia settentrionale. Con grande sorpresa di tutti, non è stato denunciato alcun caso in Bielorussia. suina può scatenare una diffusione improvvisa del virus anche su distanze molto ampie. E provate anche solo a pensare alla sua diffusione attraverso gli stivali o i pneumatici infetti e altro... È quindi necessario esercitare un controllo davvero meticoloso per il bene di tutta l’industria della carne suina europea! LA MINACCIA RICHIEDE UNA SORVEGLIANZA MAGGIORE L’avanzamento del virus ASF verso l’UE costituisce una minaccia molto seria: la notevole estensione del confine tra le zone infette della Russia, Bielorussia, l’Ucraina e la Moldavia rende molto alta la probabilità della sua diffusione. Gli spostamenti dei cinghiali selvatici, ad esempio, sono un pericolo a distanza ravvicinata . La malattia può avanzare tranquillamente di 50 km all’anno con il contatto diretto tra animali infetti. Tuttavia, il rischio maggiore è dato dal fattore umano: l’importazione illegale di suini, cinghiali o prodotti a base di carne BELGIAN MEAT OFFICE - WWW.BELGIANMEAT.COM VLAM - KONING ALBERT II-LAAN 35 BUS 50, B-1030 BRUSSEL - TEL. +32 2 552 81 20 - [email protected] Editore Responsabile: René Maillard, Koning Albert II-laan 35 bus 50, B-1030 Brussel L’ERADICAZIONE COME UNICA OPZIONE