PENSO CHE UN SOGNO COSI'... di: Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni musicisti: Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma regia: Giampiero Solari produzione: Nuovo Teatro e Ibla Film interpreti: Giuseppe Fiorello Durata spettacolo: 1 ora e 55 minuti senza intervallo È stato dirompente l’incontro fra Giuseppe Fiorello e Domenico Modugno sbocciato, lo scorso febbraio, nel trionfo della miniserie televisiva Volare – La grande storia di Domenico Modugno. Due personalità che continueranno in qualche modo a “parlarsi” anche sui maggiori palcoscenici italiani, che in questa stagione ospiteranno Penso che un sogno così… uno show di parole, canzoni e naturalmente di musica dal vivo, concepito come «(…) un semplice omaggio personale e affettuoso – scrive Giuseppe Fiorello – ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica. Ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì, sarà anche l’occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice». Attore versatile, di elegante e intensa espressività, Giuseppe Fiorello giunge al teatro forte di impeccabili prove cinematografiche e televisive, che lo hanno visto collaborare con registi di primo livello: da Giuseppe Tornatore per Baarìa a Roberta Torre per Baci mai dati, dal Ferzan Ozpetek di Magnifica presenza a Vittorio Moroni in Se chiudo gli occhi non sono più qui, tuttora in postproduzione. E proprio Vittorio Moroni sarà al fianco di Giuseppe Fiorello nella nuova avventura teatrale di cui firmano “a quattro mani” il testo: «Quando Giuseppe mi ha chiamato per chiedermi se mi andava di avventurarmi con lui in questo progetto, ho pensato che sì, ne avevo proprio voglia, per due ragioni» ha dichiarato l’autore. «La prima è che avevo appena terminato le riprese di Se chiudo gli occhi non sono più qui, il mio film dove ho avuto il privilegio di dirigere Giuseppe e la conferma di quale attore eclettico e capace lui sia. La seconda è che, sentendolo parlare di Modugno, durante le riprese, ho avuto la sensazione che avesse incontrato “Il Suo personaggio”, una sorta di alter ego con cui fare i conti, misurarsi, da cui attingere energia, slancio, con cui scambiare bellezza e ispirazione. Come se, nonostante la distanza temporale, fosse nato tra Beppe e Mimmo un fraterno sotterraneo dialogo». Un dialogo appassionato da cui traspariranno di certo – assieme al carisma e al talento dell’interprete sul palco – la forza innovativa e coraggiosa di Modugno, la sua modernità, la generosità, il fascino travolgente e intramontabile del suo stile. Ad orchestrare una materia artistica e umana tanto ricca, è stato chiamato un regista di assoluta competenza e fantasia, attento ai linguaggi più contemporanei, come Giampiero Solari che alterna un’intensa attività teatrale a quella di autore e regista televisivo e che per lo Stabile regionale ha recentemente firmato lo spettacolo Il tormento e l’estasi di Steve Jobs. ------------------------------------------------------------------------...sarà un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni,il cinema e la musica,ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì (Modugno), sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice… Giuseppe Fiorello