19/10/2015 DALL’IDEA PROGETTUALE ALLA CANTIERIZZAZIONE TECNOLOGIA PRESCRITTIVA Le cronache del Vasari citano il diverso ruolo tra il “progettista” e gli “esecutori” che venne instaurato per la prima volta dal Brunelleschi nella realizzazione della cupola del Duomo di Firenze: Il progettista inventa una soluzione originale e descrive, quindi prescrive, l’esecuzione. Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà 1 19/10/2015 L’ARCHITETTO E IL CANTIERE Se ci riferiamo alla vicenda edilizia della cupola di S. Maria del Fiore in Firenze, scopriamo che la presenza dell’architetto in cantiere è rilevante. Quando Brunelleschi si dà per malato gli operai non sanno cosa fare e il cantiere sin ferma. I margini di negoziazione economica e professionale degli operai sono fortemente ristretti. Quando gli stessi decidono di “non lavorare” (il primo sciopero riconosciuto dalla storia) vengono facilmente sostituiti con altri. “…..il lunedì seguente messe in opera Filippo dieci Lombardi e con lo starve quivi presente: dicendo: fa quivi così. E fa qua, gl’istruì in un giorno….” Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà IL RUOLO DELL’ARCHITETTO Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà 2 19/10/2015 ARCHITETTURA ED EFFICIENZA TECNICA Non esiste una relazione biunivoca tra architettura ed efficienza tecnica. L’una non contraddice necessariamente l’altra e le sue possibilità. Esiste tuttavia una relazione complessa tra Architettura – Tecnica - Tecnologia Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà NUOVI MATERIALI Lo sviluppo industriale e l’introduzione di nuovi materiali nelle costruzioni edilizie porta alla necessità, specialmente con l’uso di componenti realizzati fuori opera, di elaborare disegni esecutivi per la produzione fuori cantiere. Dettagli della copertura ed abaco dei pilastri in ghisa per il Crystal Palace a Londra (1851) Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà 3 19/10/2015 NORME E MANUALI L’entrata in vigore del Regolamento dei Lavori Pubblici, nel 1895, crea le condizioni di esprimere attraverso l’esecutività del progetto gli approfondimenti tecnici delle procedure tecnologiche avviate attraverso la scelta delle tecniche costruttive. La pubblicazione dei manuali come “La pratica del fabbricare del Formenti” (Milano 1893) ha lo scopo di stimolare gli operatori ad esprimere attraverso i disegni la cura del dettaglio architettonico Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà NUOVE TECNOLOGIE L’uso di nuovi materiali come il cemento armato e l’acciaio determina nuove scelte costruttive e nuove modalità esecutive sia per le grandi opere di ingegneria che per le strutture edilizie Ponte sul Var a La Mescla in cemento armato Il ponte ferroviario di La Mescla sulla linea Nice – Digne, realizzato nel 1912 con il brevetto Hennebique, con la sua luce di sessanta metri, s’inseriva in quel periodo al terzo posto nella graduatorie di opere di grande luce con questo materiale. Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà 4 19/10/2015 NUOVE TECNOLOGIE - C. F. Doehring, Patentschrift n. 53548, giugno 1888, brevetto per la produzione di elementi inflessi in calcestruzzo armato con fili di acciaio pretesi. Le nuove tecnologie comportano nuove modalità esecutive e impieghi di materiali con prestazioni più elevate che consentono di raggiungere risultati sino ad allora insperati - E. Freyssinet, J. Seailles, Brevet d’Invention n. 680.547, Procédé de fabrication de pièces en béton armé, 2 ottobre 1929, Parigi, dettaglio del sistema di tensionamento dei cavi e del sistema di ancoraggio con piattello conico e cunei metallici. Prof. arch. Renato Laganà Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Mario Ridolfi (con Wolf Frankl e Mimmo Malacricci) Disegno esecutivo di una pianta di un fabbricato INA CASA realizzato a Terni “le tavole di particolari costruttivi sono il simbolo di una nuova metodologia e di un fare cosciente teso al ripristino di una virtualità operativa che è propria di chi fa architettura. Il disegno diviene per Ridolfi un compendio ragionato di un intero iter costruttivo.” M. Petrignani Prof. arch. Renato Laganà 5 19/10/2015 PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ESECUTIVO Prof. arch. Renato Laganà 6 19/10/2015 TAVOLE DEL MANUALE Il Manuale dell’Architetto, pubblicato nel 1946 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, curato tra gli altri da Mario Ridolfi, esprime nelle sue tavole la cura per il dettaglio esecutivo. Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Prof. arch. Renato Laganà 7 19/10/2015 PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Casa Lana, (dettaglio grande comignolo) Prof. arch. di Renato Laganà Casa Ciancarelli – pannello ingresso PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Marmore Lina Casa, IX 1965, Insieme finestra esterna a ringhierino / Dettaglio ringhierino in ferro, Sezione muro esterno perimetrale in pietra sponga [collez. F.Moschini G. Vaduva] Prof. arch. - Renato Laganà 8 19/10/2015 PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO Palazzina Mancioli, (pianta piano tipo) 1952, [collez. F.Moschini - G. Vaduva] Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI …….i disegni degli architetti contemporanei sono rappresentazioni complete ma astratte della costruzione... (Dan Willis) I progetti di Carlo Scarpa manifestano pienamente la coscienza della esecutività con note e integrazioni costruttive Prof. arch. Renato Laganà 9 19/10/2015 PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI L’indicazione dei materiali, la rappresentazione dei dettagli rendono gli schizzi esecutivi e cantierizzabili Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI Piante, sezioni e particolari costruttivi si integrano con le annotazioni tecniche ed esecutive che consentono di cogliere ogni aspetto dell’architettura che il progettista modella sulla carta Prof. arch. Renato Laganà 10 19/10/2015 PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI Il confronto tra l’idea espressa nei disegni esecutivi e la realizzazione consente di cogliere la cura del dettaglio Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI Franco Albini, Franca Helg LA RINASCENTE ROMA Nell’edificio della Rinascente sito in Via Fiume il disegno esecutivo esprime l’innovazione tecnica dell’acciaio e la complessità impiantistica affidata all’involucro Prof. arch. Renato Laganà 11 19/10/2015 Franco Albini, Franca Helg PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI LA RINASCENTE ROMA I particolari costruttivi arricchiscono gli elaborati planimetrici con una serie di indicazioni destinate al cantiere ad alla produzione di componenti edilizi esterni Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO ESECUTIVO Franco Albini, Franca Helg LA RINASCENTE ROMA Prof. arch. Renato Laganà 12 19/10/2015 PROGETTO ESECUTIVO Franco Albini, Franca Helg LA RINASCENTE ROMA Prof. arch. Renato Laganà PROGETTO E REALIZZAZIONE Franco Albini, Franca Helg LA RINASCENTE ROMA Prof. arch. Renato Laganà 13 19/10/2015 MODELLARE IL PROGETTO Frank Owen Goldenberg (Gehry) Il Guggenhaim Museum a Bilbao Prof. arch. Renato Laganà DAL DISEGNO AL MODELLO PLASTICO ….Un nodo fondamentale per Gehry è il passaggio dal disegno al modello plastico: il modello esiste nello spazio, è meno astratto del disegno ed è fatto di materiali reali…. Prof. arch. Renato Laganà 14 19/10/2015 MODELLAZIONE PLASTICA E TRASPOSIZIONE DIGITALE …..Una ragione importante per la decisione di Gehry di accostarsi agli strumenti digitali è stata la crescente difficoltà di comunicare al cliente le sue più recenti innovazioni progettuali che, attraverso i classici strumenti del disegno, appaiono ancora più complicate. Man mano che le forme ideate da Gehry diventano più complesse, l'unico modo possibile per rappresentarle è il modello digitale tridimensionale……. Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO Il progetto dell'architetto Gehry formalizzato negli studi preliminari di matrice neoespressionista, è stato poi tradotto nelle forme fluide che caratterizzano i profili del museo per mezzo di un complesso programma di elaborazione digitale. Prof. arch. Renato Laganà 15 19/10/2015 Il PROGETTO Prof. arch. Renato Laganà DALLA FORMA ALLA MODELLAZIONE DIGITALE Le forme artistiche prodotte da Gehry, sono state geometricamente definite in modelli digitali tridimensionali, oggetto di successive verifiche affidate a rielaborazioni grafiche e modellistiche, all'interno di un controllo informatizzato dei costi di costruzione tanto accurato che ha reso un edificio curvilineo economicamente competitivo. Prof. arch. Renato Laganà 16 19/10/2015 MODELLAZIONE E’ stato usato CATIA, un programma tridimensionale originalmente usato per modellazioni spaziali integrato con un CAD bidimensionale. STEP 1. DIGITALIZZAZIONE DEL MODELLO Questo step produce una serie di punti sullo screen del computer, che insieme creano una forma che riproduce il modello. I punti sono quindi manipolati, puliti e rifiniti. STEP 2. MODELLARE LE SUPERFICI STEP 3. OMBREGGIARE LA SUPERFICIE DEL MODELLO Fondamentalmente il profilo del modello fisico Le linee rappresentano il modello di rivestimenti di titanio pannelli. Prof. arch. Renato Laganà MODELLAZIONE STEP 4. STRUTTURA PRIMARIA Questo passaggio implica la creazione della struttura primaria dell’edificio. Per Bilbao questo passo rappresenta una sorta di mappatura dello scheletro in acciaio dell'edificio. STEP 5. STRUTTURA SECONDARIA La struttura secondaria varia da progetto a progetto. Nel caso di Bilbao, essa è parte della struttura che sostiene l'acciaio zincato del sistema di rivestimento. STEP 5.1. ANALISI DELLE CURVATURE L’analisi della curvatura determina i costi. Viene fatta per determinare se il metallo dei pannelli naturalmente può rispettare una certa curva, o se dovrà essere pressato per aderire ad una certa curva. I pannelli in metallo pressato sono più costosi. Questa analisi può essere effettuata in varie fasi, o non può essere estesa a tutto. Prof. arch. Renato Laganà 17 19/10/2015 ESECUTIVO COMPUTERIZZATO STEP 6. DISEGNO ESECUTIVO Questa è la fase in cui il modello computerizzato CATIA è utilizzato per elaborare i disegni per la struttura in acciaio Prof. arch. Renato Laganà PREFIGURAZIONE STEP 7. L’EDIFICIO FINITO Definito in pianta da ventisette petali, attorcigliati sul nucleo centrale dell'atrio d'ingresso, il museo nasconde sotto la luccicante pellicola di titanio una complessa struttura portante in acciaio galvanizzato che ne asseconda le ardite curve di livello. L'esasperata fluidità dell'oggetto architettonico trova compimento nelle giornate di forte vento quando le sottili lastre di titanio (0,38 mm) vibrano, dilatando alcuni punti della loro superficie sotto l'azione del vento. Prof. arch. Renato Laganà 18 19/10/2015 MODELLAZIONE STRUTTURALE La modellazione complessa del museo Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO E MODELLO DIGITALE disegni esecutivi e modello digitale della struttura in acciaio BRUCE LINDSEY, Gehry Digitale – Resistenza materiale Costreuzione digitale Prof. arch. Renato Laganà 19 19/10/2015 DISEGNI STRUTTURALI Disegni strutturali in acciaio generati dalla modellazione computerizzata Prof. arch. Renato Laganà ELABORATI STRUTTURALI Disegni esecutivi strutturali e definizione dell’involucro Prof. arch. Renato Laganà 20 19/10/2015 L’OPERA FINITA Prof. arch. Renato Laganà UNA ESPERIENZA DALL’IDEA PROGETTUALE ALLA CANTIERIZZAZIONE LA PORTA DEL PARCO NAZIONALE A DELIANUOVA progetto di Renato Laganà, architetto con Giuseppe Fotia, architetto Prof. arch. Renato Laganà 21 19/10/2015 CARATTERI DEL SITO CARATTERI DEL SITO L’area del progetto ricade all’interno dell’area del Parco Nazionale Aspromonte in un’area boschiva posta ai margini della strada provinciale sulla quota 1242 s.l.m. Nella cartografia che delimita il Parco Nazionale esso è situato all’interno della zona 2, caratterizzata dalla presenza di strutture edilizie. L’area complessiva del lotto catastale, nel quale è situata la struttura edilizia, si sviluppa per circa Ha 20 e ricade in gran parte all’interno della particella 13 e del N.C.T. del Comune di Delianuova nel foglio 15 e in parte nel foglio 16. Prof. arch. Renato Laganà L’AMBIENTE PREESISTENTE La zona è caratterizzata dalla presenza di un fitto bosco di conifere, con prevalenza di alberi di pino laricio, che si diradano in una sequenza di orti e di spazi coltivati con piccole costruzioni, caratterizzati da sistemi di recinzioni a siepe o a sistemi tecnologici di tipo leggero. Le costruzioni sparse lungo il pianoro raccordate ai principali percorsi viari da sentieri o tracciati carrabili, sono in genere costituite da edifici ad uno o due piani. Prof. arch. Renato Laganà 22 19/10/2015 IL PROGETTO PRELIMINARE Il rilievo del sito con il rudere della casermetta della guardia forestale Sono stati localizzati i fusti degli alberi presenti per evitare tagli o danneggiamenti Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO DEFINITIVO Prof. arch. Renato Laganà 23 19/10/2015 IL PROGETTO DEFINITIVO Qualità architettonica dell’intervento La scelta architettonica dell’elemento "Porta" si configura come modello di immagine di una "porta territoriale". La direttrice dell’antico percorso diviene l’asse su cui innestare, all’interno della realtà boschiva, l’oggetto architettonico costituito quindi da una quinta, in materiale ligneo, sulla cui superficie è riportato il simbolo del Parco. La visuale si porta poi verso l’insieme costruito che, in aderenza alle funzioni già individuate, è organizzato in più corpi legati da un elemento trasparente di connessione. Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO DEFINITIVO Prof. arch. Renato Laganà 24 19/10/2015 IL PROGETTO DEFINITIVO IL PROGETTO DEFINITIVO Qualità architettonica dell’intervento L’asse della costruzione è stato orientato lungo la direttrice N-S e lo sfalsamento della direttrice magnetica viene a costituire un elemento di rotazione per l’asse che congiunge i due poli della fonte d’acqua e della pedana sopraelevata di affaccio verso valle. La quinta della porta si innesta trasversalmente, attraversando gli spazi costruiti, e spegnendosi in corrispondenza della corte orientale. Una grande spazialità nell’area del nuovo ingresso al parco, gestita anche attraverso un accesso tortuoso pedonale che si ricongiunge alla quota dell’intervento con il percorso carrabile cui si accede dall’accesso a monte dell’area attraverso il bosco. Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO DEFINITIVO Prof. arch. Renato Laganà 25 19/10/2015 IL PROGETTO DEFINITIVO Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO Tavola tipo Prof. arch. Renato Laganà 26 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO Piante 1:50 Dettagli varie scale Infissi, corpi illum.,scala,brise soleil Sistema edilizio Testata con schema aggregazione corpi di fabbrica Sezioni 1:50 Sezione particolareggiata 1:25 Prospetto particolareggiato 1:25 Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO A Prospetti Prof. arch. Renato Laganà 27 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO SEZIONI SUL CORPO A E DETTAGLI SCALA Prof. arch. Renato Laganà IL CANTIERE Esecuzione della scala in legno lamellare Prof. arch. Renato Laganà 28 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO SEZIONE PARTICOLAREGGIATA Secondo livello e copertura 1:25 Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO SEZIONE PARTICOLAREGGIATA Primo livello 1:25 Prof. arch. Renato Laganà 29 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO E L?OPERA REALIZZATA Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO B Piante, prospetto e sezione Prof. arch. Renato Laganà 30 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO B - Sezioni Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO B Prospetti Prof. arch. Renato Laganà 31 19/10/2015 TIPI DI IMPRESA CORPO B Interno livello superiore e dettagli brise soleil Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO C Piante e prospetti Prof. arch. Renato Laganà 32 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO D Piante e prospetto Prof. arch. Renato Laganà IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO D Piante, prospetto e assonometria Prof. arch. Renato Laganà 33 19/10/2015 IL PROGETTO ESECUTIVO CORPO D Sistema edilizio e dettagli struttura in legno Prof. arch. Renato Laganà L’OPERA FINITA Prof. arch. Renato Laganà 34 19/10/2015 L’OPERA FINITA Prof. arch. Renato Laganà L’OPERA FINITA Prof. arch. Renato Laganà 35 19/10/2015 Impossibile v isualizzare l'immagine. TIPI DI IMPRESA LA DISTRUZIONE DELL’OPERA La distruzione dell’opera Un incendio ha devastato il Centro Visita di Delianuova. 6 marzo 2013 L’incendio che questa notte ha devastato il Centro Visita di Delianuova e la cui origine appare essere dolosa, rappresenta uno sfregio a quella Calabria che vuole cambiare e che vuole esportare un’immagine differente all’esterno. E’ un gesto criminale che l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, gestore del Centro Visita, condanna senza alcuna remora. La struttura di proprietà del Comune, in comodato d’uso all’Ente Parco che ne ha finanziato la realizzazione e il suo completamento nel 2008 per farne un Centro Visita di accoglienza e informazione, anche se non ancora funzionante a pieno regime, ha rappresentato un punto di riferimento durante la stagione estiva o per eventi particolari, fornendo un contributo anche in termini di educazione ambientale per i più giovani. Nel Centro Visita si tenevano ogni estate, da qualche anno, le giornate della legalità organizzate ai Piani di Carmelia dal Comune di Delianuova. “Il centro visita di Delianuova – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Parco, Antonio Alvaro – rappresentava un fiore all’occhiello per il nostro ente e per tutta la provincia, sia sotto l’aspetto architettonico sia sotto quello paesaggistico; era bene inserito nel contesto sociale e ambientale della Piana ed era un punto di riferimento importante specie per i più giovani durante la stagione estiva. E’ un gesto che condanniamo con forza e che non possiamo tollerare, e sul quale auspichiamo venga fatta piena luce. Prof. arch. Renato Laganà LA DISTRUZIONE DELL’OPERA Prof. arch. Renato Laganà 36