DALL`IDEA PROGETTUALE ALLA CANTIERIZZAZIONE

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DALL’IDEA PROGETTUALE
ALLA CANTIERIZZAZIONE
TECNOLOGIA PRESCRITTIVA
Le cronache del Vasari citano il diverso ruolo tra il “progettista”
e gli “esecutori” che venne instaurato per la prima volta dal
Brunelleschi nella realizzazione della cupola del Duomo di
Firenze:
Il progettista inventa una soluzione originale e descrive, quindi
prescrive, l’esecuzione.
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L’ARCHITETTO E IL CANTIERE
Se ci riferiamo alla vicenda edilizia della cupola di S. Maria del Fiore in
Firenze, scopriamo che la presenza dell’architetto in cantiere è
rilevante. Quando Brunelleschi si dà per malato gli operai non sanno
cosa fare e il cantiere sin ferma. I margini di negoziazione economica e
professionale degli operai sono fortemente ristretti.
Quando gli stessi decidono di “non lavorare” (il primo sciopero
riconosciuto dalla storia) vengono facilmente sostituiti con altri.
“…..il lunedì seguente messe in opera Filippo dieci Lombardi e con lo
starve quivi presente: dicendo: fa quivi così. E fa qua, gl’istruì in un
giorno….”
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IL RUOLO DELL’ARCHITETTO
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ARCHITETTURA ED EFFICIENZA TECNICA
Non esiste una relazione biunivoca tra architettura ed efficienza tecnica.
L’una non contraddice necessariamente l’altra e le sue possibilità.
Esiste tuttavia una relazione complessa tra
Architettura – Tecnica - Tecnologia
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NUOVI MATERIALI
Lo sviluppo industriale e
l’introduzione di nuovi materiali
nelle costruzioni edilizie porta alla
necessità, specialmente con l’uso
di componenti realizzati fuori
opera, di elaborare disegni
esecutivi per la produzione fuori
cantiere.
Dettagli della copertura ed abaco
dei pilastri in ghisa per il Crystal
Palace a Londra (1851)
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NORME E MANUALI
L’entrata in vigore del
Regolamento dei Lavori
Pubblici, nel 1895, crea le
condizioni di esprimere
attraverso l’esecutività del
progetto gli approfondimenti
tecnici delle procedure
tecnologiche avviate
attraverso la scelta delle
tecniche costruttive.
La pubblicazione dei manuali
come “La pratica del
fabbricare del Formenti”
(Milano 1893) ha lo scopo di
stimolare gli operatori ad
esprimere attraverso i disegni
la cura del dettaglio
architettonico
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NUOVE TECNOLOGIE
L’uso di nuovi materiali come il
cemento armato e l’acciaio
determina nuove scelte
costruttive e nuove modalità
esecutive sia per le grandi
opere di ingegneria che per le
strutture edilizie
Ponte sul Var a La Mescla
in cemento armato
Il ponte ferroviario di La Mescla sulla
linea Nice – Digne, realizzato nel 1912
con il brevetto Hennebique, con la sua
luce di sessanta metri, s’inseriva in
quel periodo al terzo posto nella
graduatorie di opere di grande luce
con questo materiale.
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NUOVE TECNOLOGIE
- C. F. Doehring,
Patentschrift n. 53548,
giugno 1888, brevetto
per la produzione di
elementi inflessi in
calcestruzzo armato
con fili di acciaio
pretesi.
Le nuove tecnologie
comportano nuove modalità
esecutive e impieghi di
materiali con prestazioni più
elevate che consentono di
raggiungere risultati sino ad
allora insperati
- E. Freyssinet, J. Seailles, Brevet d’Invention n. 680.547, Procédé de fabrication de pièces
en béton armé, 2 ottobre 1929, Parigi, dettaglio del sistema di tensionamento dei cavi e del
sistema di ancoraggio con piattello conico e cunei metallici.
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PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
Mario Ridolfi (con
Wolf Frankl e Mimmo
Malacricci)
Disegno esecutivo di
una pianta di un
fabbricato INA CASA
realizzato a Terni
“le tavole di particolari
costruttivi sono il
simbolo di una nuova
metodologia e di un
fare cosciente teso al
ripristino di una
virtualità operativa che
è propria di chi fa
architettura. Il disegno
diviene per Ridolfi un
compendio ragionato
di un intero iter
costruttivo.”
M. Petrignani
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PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
Prof. arch. Renato Laganà
PROGETTO ESECUTIVO
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TAVOLE DEL MANUALE
Il Manuale dell’Architetto, pubblicato nel 1946 dal
Consiglio Nazionale delle Ricerche, curato tra gli altri
da Mario Ridolfi, esprime nelle sue tavole la cura per il
dettaglio esecutivo.
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PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
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PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
Casa Lana, (dettaglio grande comignolo)
Prof. arch. di
Renato
Laganà
Casa Ciancarelli – pannello
ingresso
PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
Marmore Lina Casa, IX 1965, Insieme finestra esterna a ringhierino / Dettaglio ringhierino in ferro,
Sezione muro esterno perimetrale in pietra sponga
[collez. F.Moschini
G. Vaduva]
Prof. arch. - Renato
Laganà
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PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO
Palazzina Mancioli, (pianta piano tipo) 1952, [collez. F.Moschini - G. Vaduva]
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PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI
…….i disegni degli architetti contemporanei sono
rappresentazioni complete ma astratte della
costruzione... (Dan Willis)
I progetti di Carlo Scarpa
manifestano pienamente la
coscienza della esecutività con note
e integrazioni costruttive
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PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI
L’indicazione dei materiali, la
rappresentazione dei dettagli
rendono gli schizzi esecutivi e
cantierizzabili
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PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI
Piante, sezioni e particolari
costruttivi si integrano con le
annotazioni tecniche ed
esecutive che consentono di
cogliere ogni aspetto
dell’architettura che il
progettista modella sulla carta
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PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI
Il confronto tra l’idea
espressa nei disegni
esecutivi e la
realizzazione consente
di cogliere la cura del
dettaglio
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PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI ESECUTIVI
Franco Albini, Franca Helg
LA RINASCENTE
ROMA
Nell’edificio della Rinascente sito in Via Fiume il
disegno esecutivo esprime l’innovazione tecnica
dell’acciaio e la complessità impiantistica affidata
all’involucro
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Franco Albini,
Franca Helg
PROGETTO ARCHITETTONICO E DETTAGLI
ESECUTIVI
LA RINASCENTE
ROMA
I particolari costruttivi arricchiscono
gli elaborati planimetrici con una
serie di indicazioni destinate al
cantiere ad alla produzione di
componenti edilizi esterni
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PROGETTO ESECUTIVO
Franco Albini, Franca Helg
LA RINASCENTE
ROMA
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PROGETTO ESECUTIVO
Franco Albini, Franca Helg
LA RINASCENTE
ROMA
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PROGETTO E REALIZZAZIONE
Franco Albini, Franca Helg
LA RINASCENTE
ROMA
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MODELLARE IL PROGETTO
Frank Owen Goldenberg
(Gehry)
Il Guggenhaim Museum a Bilbao
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DAL DISEGNO AL MODELLO PLASTICO
….Un nodo fondamentale per Gehry è il passaggio dal
disegno al modello plastico: il modello esiste nello
spazio, è meno astratto del disegno ed è fatto di
materiali reali….
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MODELLAZIONE PLASTICA E TRASPOSIZIONE DIGITALE
…..Una ragione importante per la decisione di Gehry di accostarsi
agli strumenti digitali è stata la crescente difficoltà di comunicare al
cliente le sue più recenti innovazioni progettuali che, attraverso i
classici strumenti del disegno, appaiono ancora più complicate.
Man mano che le forme ideate da Gehry diventano più complesse,
l'unico modo possibile per rappresentarle è il modello digitale
tridimensionale…….
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IL PROGETTO
Il progetto dell'architetto Gehry formalizzato negli studi preliminari di matrice
neoespressionista, è stato poi tradotto nelle forme fluide che caratterizzano i
profili del museo per mezzo di un complesso programma di elaborazione
digitale.
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Il PROGETTO
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DALLA FORMA ALLA MODELLAZIONE DIGITALE
Le forme artistiche prodotte da
Gehry, sono state geometricamente
definite in modelli digitali
tridimensionali, oggetto di
successive verifiche affidate a
rielaborazioni grafiche e
modellistiche, all'interno di un
controllo informatizzato dei costi di
costruzione tanto accurato che ha
reso un edificio curvilineo
economicamente competitivo.
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MODELLAZIONE
E’ stato usato CATIA, un
programma tridimensionale
originalmente usato
per modellazioni spaziali
integrato con un CAD
bidimensionale.
STEP 1.
DIGITALIZZAZIONE DEL
MODELLO
Questo step produce una serie di
punti sullo screen del computer,
che insieme creano una forma
che riproduce il modello. I punti
sono quindi manipolati, puliti e
rifiniti.
STEP 2.
MODELLARE LE
SUPERFICI
STEP 3.
OMBREGGIARE LA
SUPERFICIE DEL
MODELLO
Fondamentalmente il
profilo del modello
fisico
Le linee rappresentano il
modello di rivestimenti di
titanio pannelli.
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MODELLAZIONE
STEP 4.
STRUTTURA PRIMARIA
Questo passaggio
implica la creazione
della struttura primaria
dell’edificio. Per Bilbao
questo passo
rappresenta una sorta
di mappatura dello
scheletro in acciaio
dell'edificio.
STEP 5.
STRUTTURA
SECONDARIA
La struttura
secondaria varia da
progetto a progetto.
Nel caso di Bilbao,
essa è parte della
struttura che
sostiene l'acciaio
zincato del sistema di
rivestimento.
STEP 5.1.
ANALISI DELLE CURVATURE
L’analisi della curvatura
determina i costi. Viene fatta per
determinare se il metallo dei
pannelli naturalmente può
rispettare una certa curva, o se
dovrà essere pressato per
aderire ad una certa curva. I
pannelli in metallo pressato sono
più costosi. Questa analisi può
essere effettuata in varie fasi, o
non può essere estesa a tutto.
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ESECUTIVO COMPUTERIZZATO
STEP 6.
DISEGNO ESECUTIVO
Questa è la fase in cui il modello
computerizzato CATIA è utilizzato per
elaborare i disegni per la struttura in
acciaio
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PREFIGURAZIONE
STEP 7.
L’EDIFICIO FINITO
Definito in pianta da ventisette petali, attorcigliati sul nucleo
centrale dell'atrio d'ingresso, il museo nasconde sotto la
luccicante pellicola di titanio una complessa struttura
portante in acciaio galvanizzato che ne asseconda le ardite
curve di livello.
L'esasperata fluidità dell'oggetto architettonico trova
compimento nelle giornate di forte vento quando le sottili
lastre di titanio (0,38 mm) vibrano, dilatando alcuni punti
della loro superficie sotto l'azione del vento.
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MODELLAZIONE STRUTTURALE
La modellazione complessa del museo
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IL PROGETTO ESECUTIVO E MODELLO DIGITALE
disegni esecutivi e modello
digitale della struttura in acciaio
BRUCE LINDSEY, Gehry Digitale – Resistenza materiale
Costreuzione digitale
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DISEGNI STRUTTURALI
Disegni strutturali in acciaio generati dalla modellazione computerizzata
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ELABORATI STRUTTURALI
Disegni esecutivi strutturali e definizione dell’involucro
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L’OPERA FINITA
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UNA ESPERIENZA
DALL’IDEA PROGETTUALE ALLA CANTIERIZZAZIONE
LA PORTA DEL PARCO NAZIONALE
A DELIANUOVA
progetto di Renato Laganà, architetto
con Giuseppe Fotia, architetto
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CARATTERI DEL SITO
CARATTERI DEL SITO
L’area del progetto ricade all’interno dell’area del Parco Nazionale
Aspromonte in un’area boschiva posta ai margini della strada
provinciale sulla quota 1242 s.l.m.
Nella cartografia che delimita il Parco Nazionale esso è situato
all’interno della zona 2, caratterizzata dalla presenza di strutture
edilizie.
L’area complessiva del lotto catastale, nel quale è situata la
struttura edilizia, si sviluppa per circa Ha 20 e ricade in gran parte
all’interno della particella 13 e del N.C.T. del Comune di Delianuova
nel foglio 15 e in parte nel foglio 16.
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L’AMBIENTE PREESISTENTE
La zona è caratterizzata dalla presenza di un fitto bosco di conifere,
con prevalenza di alberi di pino laricio, che si diradano in una
sequenza di orti e di spazi coltivati con piccole costruzioni,
caratterizzati da sistemi di recinzioni a siepe o a sistemi tecnologici
di tipo leggero.
Le costruzioni sparse lungo il pianoro raccordate ai principali
percorsi viari da sentieri o tracciati carrabili, sono in genere
costituite da edifici ad uno o due piani.
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IL PROGETTO PRELIMINARE
Il rilievo del sito
con il rudere
della casermetta
della guardia
forestale
Sono stati
localizzati i fusti
degli alberi
presenti per
evitare tagli o
danneggiamenti
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IL PROGETTO DEFINITIVO
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IL PROGETTO DEFINITIVO
Qualità architettonica dell’intervento
La scelta architettonica dell’elemento "Porta" si configura come
modello di immagine di una "porta territoriale".
La direttrice dell’antico percorso diviene l’asse su cui innestare,
all’interno della realtà boschiva, l’oggetto architettonico costituito
quindi da una quinta, in materiale ligneo, sulla cui superficie è
riportato il simbolo del Parco.
La visuale si porta poi verso l’insieme costruito che, in aderenza
alle funzioni già individuate, è organizzato in più corpi legati da un
elemento trasparente di connessione.
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IL PROGETTO DEFINITIVO
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IL PROGETTO DEFINITIVO
IL PROGETTO DEFINITIVO
Qualità architettonica dell’intervento
L’asse della costruzione è stato orientato lungo la direttrice N-S e lo sfalsamento
della direttrice magnetica viene a costituire un elemento di rotazione per l’asse
che congiunge i due poli della fonte d’acqua e della pedana sopraelevata di
affaccio verso valle.
La quinta della porta si innesta trasversalmente, attraversando gli spazi costruiti, e
spegnendosi in corrispondenza della corte orientale.
Una grande spazialità nell’area del nuovo ingresso al parco, gestita anche
attraverso un accesso tortuoso pedonale che si ricongiunge alla quota
dell’intervento con il percorso carrabile cui si accede dall’accesso a monte
dell’area attraverso il
bosco.
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IL PROGETTO DEFINITIVO
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IL PROGETTO DEFINITIVO
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IL PROGETTO ESECUTIVO
Tavola tipo
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IL PROGETTO ESECUTIVO
Piante 1:50
Dettagli varie
scale
Infissi, corpi
illum.,scala,brise soleil
Sistema edilizio
Testata
con schema
aggregazione corpi di
fabbrica
Sezioni 1:50
Sezione
particolareggiata
1:25
Prospetto
particolareggiato
1:25
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO A
Prospetti
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IL PROGETTO ESECUTIVO
SEZIONI SUL
CORPO A E
DETTAGLI SCALA
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IL CANTIERE
Esecuzione della
scala in legno
lamellare
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IL PROGETTO ESECUTIVO
SEZIONE
PARTICOLAREGGIATA
Secondo livello e
copertura
1:25
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IL PROGETTO ESECUTIVO
SEZIONE
PARTICOLAREGGIATA
Primo livello
1:25
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IL PROGETTO ESECUTIVO E L?OPERA REALIZZATA
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO B
Piante, prospetto e
sezione
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO B - Sezioni
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO B
Prospetti
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TIPI DI IMPRESA
CORPO B
Interno livello
superiore e dettagli
brise soleil
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO C
Piante e prospetti
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO D
Piante e prospetto
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO D
Piante, prospetto
e assonometria
Prof. arch. Renato Laganà
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IL PROGETTO ESECUTIVO
CORPO D
Sistema edilizio e
dettagli struttura in
legno
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L’OPERA FINITA
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L’OPERA FINITA
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L’OPERA FINITA
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Impossibile v isualizzare l'immagine.
TIPI DI IMPRESA
LA DISTRUZIONE
DELL’OPERA
La distruzione
dell’opera
Un incendio ha devastato
il Centro Visita di Delianuova.
6 marzo 2013
L’incendio che questa notte ha devastato il Centro
Visita di Delianuova e la cui origine appare essere
dolosa, rappresenta uno sfregio a quella Calabria
che vuole cambiare e che vuole esportare
un’immagine differente all’esterno. E’ un gesto
criminale che l’Ente Parco Nazionale
dell’Aspromonte, gestore del Centro Visita,
condanna senza alcuna remora.
La struttura di proprietà del Comune, in comodato d’uso all’Ente Parco che ne ha finanziato la
realizzazione e il suo completamento nel 2008 per farne un Centro Visita di accoglienza e
informazione, anche se non ancora funzionante a pieno regime, ha rappresentato un punto di
riferimento durante la stagione estiva o per eventi particolari, fornendo un contributo anche in termini
di educazione ambientale per i più giovani. Nel Centro Visita si tenevano ogni estate, da qualche
anno, le giornate della legalità organizzate ai Piani di Carmelia dal Comune di Delianuova.
“Il centro visita di Delianuova – ha dichiarato il Commissario Straordinario del Parco, Antonio Alvaro
– rappresentava un fiore all’occhiello per il nostro ente e per tutta la provincia, sia sotto l’aspetto
architettonico sia sotto quello paesaggistico; era bene inserito nel contesto sociale e ambientale della
Piana ed era un punto di riferimento importante specie per i più giovani durante la stagione estiva. E’
un gesto che condanniamo con forza e che non possiamo tollerare, e sul quale auspichiamo venga
fatta piena luce.
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LA DISTRUZIONE DELL’OPERA
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