Cure naturali dei linfedemi La terapia dei tumori prevede ancora, in caso di metastasi linfonodali, l’intervento chirurgico o la radioterapia sulla stazione linfonodale colpita, e questo può comportare gonfiore della parte del corpo interessata, sia essa un braccio, una gamba o la testa, che diventa pesante per l’ostacolo alla circolazione linfatica ed al ritorno venoso. L’assenza dei linfonodi aumenta inoltre il rischio di infiammazioni acute dei vasi linfatici (linfangiti) e, meno frequentemente, di quelli venosi (flebite), con arrossamento della pelle, dolore bruciante e febbre. Per ovviare a questi inconvenienti sono stati in passato tentati, senza grande successo, interventi di connessione dei vasi linfatici in quelli venosi. La terapia classica prevede l’uso di diuretici, il linfodrenaggio manuale e l’uso di manicotti a pressione graduale che hanno la funzione di far defluire la linfa verso la radice dell’arto. In questi casi le medicine naturali, insieme ad una dieta povera di grassi che rende la linfa più fluida (evitare, ad esempio, di mangiare i formaggi) ed al linfodrenaggio manuale, possono essere di grande aiuto. I rimedi che, talvolta da soli ma più spesso in associazione si sono dimostrati, nella mia esperienza, più utili sono aconitum, arnica, bellis perennis, calendula, chamomilla, china, echinacea angustifolia e purpurea, ferrum jodatum, geranium robertianum, hamamelis, hepar sulphuris, hypericum, kalium chloratum, lachesis, mercurius solubilis hahnemanni, myosotis arvensis, sarsaparilla, scrophularia nodosa e veronica. L’associazione di questi rimedi omeopatici alle seroproteine A tessuto specifiche (SAT-terapia) ha comportato spesso la remissione totale di tutti i sintomi e notti finalmente riposate. La terapia di base viene eseguita a casa ma i risultati migliori e più rapidi si ottengono con le microiniezioni nelle zone di stasi, sui punti di comando della circolazione linfatica e venosa e su altri punti riflessi (agopuntura, Weihe e altri). La stessa terapia può essere utilizzata, con buoni risultati, nei linfedemi cosiddetti criptogenetici (a causa sconosciuta), in quelli post-traumatici (ad esempio dopo incidenti stradali o fratture), in quelli conseguenti ad ictus, paralisi di varia natura (ad esempio malattie neurologiche), tromboflebiti, ed anche (sui sintomi), in caso di linfangiti neoplastiche per infiltrazione della pelle e del tessuto linfatico da parte di tumori.